lunedì, luglio 03, 2006

IL DECRETO PER LA CONCORRENZA

CON QUESTO DECRETO IL GOVERNO PRODI DIMOSTRA DI VOLERE "REALIZZARE" LA CONCORRENZA DI MERCATO ANCHE SULLE PROFESSIONI ED ESERCIZI CHE FINORA HANNO “GODUTO” DI UN INACCETTABILE “PRIVILEGIO” DI ASSENZA DI FATTO DELLA CONCORRENZA. TUTTO QUESTO SI TRADUCE IN PREZZI GONFIATI, PESSIMA QUALITA’, POCO LAVORO ED EVASIONE. AI PROFESSIONISTI ORA VIENE PROIBITO IL PAGAMENTO IN CONTANTI PER COMBATTERE L’EVASIONE SIA FISCALE CHE DELL’IVA.
INSOMMA UNA VERA RIVOLUZIONE PER LA QUALE LE CATEGORIE “COLPITE” NEI PROPRI "PRIVILEGI" FARANNO DI TUTTO PER NON FARLO PASSARE.
VAI AVANTI COSI’ PRODI. ERA ORA CHE IL NOSTRO PAESE SI ADEGUASSE AL RESTO DELL’EUROPA.
Raffaele B.

CORRIERE
Taxi in sciopero. Via libera dai supermercati Fermata l'11 luglio. I consumatori: boicotteremo le auto pubbliche
Mario Sensini
02 luglio 2006

ROMA — Sarà una rivoluzione, aveva garantito il governo. E rivoluzione è davvero, anche prima dell'entrata in vigore del pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni che scardina un bel po' di assetti anticoncorrenziali. E che serve «a disfare una ragnatela di interessi corporativi che paralizza il Paese», come dice il ministro delle Politiche Europee, Emma Bonino. Le categorie colpite dal provvedimento, tassisti, farmacisti, compagnie assicurative, panificatori, avvocati e notai, protestano contro il governo. Mentre le associazioni dei consumatori, per difendere la riforma, si scagliano contro le categorie. Così, mentre i tassisti proclamano uno sciopero nazionale per il prossimo 11 luglio, ma attuano già blocchi spontanei in alcune città, come Milano, i consumatori preparano il boicottaggio contro le auto bianche. E si dicono pronti a dar filo da torcere a tutti quelli che ostacoleranno il cammino del pacchetto Bersani. Raccomandandosi al governo perché, una volta fatto il grande passo, lo difenda fino in fondo da tutti i prevedibili attacchi. Se necessario, anche mettendo la fiducia sul decreto, quando arriverà in Parlamento. «Se le lobbies attaccheranno — dichiara Carlo Rienzi, del Codacons — dimostreremo loro di essere una lobby ancor più potente».

SCIOPERO E BLOCCHI A ventiquattr'ore dalla decisione del governo di liberalizzare le licenze, consentendone il cumulo, i tassisti sono già sul piede di guerra. A Milano, Stazione Centrale, e negli aeroporti di Linate e Malpensa, molti di loro hanno bloccato le portiere. Niente corse, e la minaccia di continuare la protesta a singhiozzo nonostante i sindacati abbiano già proclamato uno sciopero nazionale il prossimo 11 luglio. Con tanto di corteo a Roma e manifestazione davanti a Palazzo Chigi, sede del governo. «Con questo decreto viene meno il principio che prevedeva un uomo una macchina» dice Maurizio Longo, della Cna-Fita. Secondo il quale la possibilità di «gestire più licenze aprirà la strada all'industrializzazione del servizio». Che, per inciso, è l'obiettivo della riforma: più taxi (in Italia sono 40 mila, meno di uno per mille abitanti, quando la media Ue è doppia) e prezzi più bassi.

FARMACIE E SUPERMERCATI In agitazione anche i farmacisti, colpiti dalla liberalizzazione (potranno essere titolari di più farmacie, associarsi, gestire attività all'ingrosso e al dettaglio, senza vincoli territoriali all'attività, il che apre la strada anche in questo caso alle economie di scala e ai capitali), ma anche dal via libera alla vendita dei farmaci da banco nei supermercati. Lunedì, riunione d'urgenza del comitato centrale della Federazione degli ordini nazionali. Nel frattempo le catene della grande distribuzione come Auchan, Carrefour, Conad e Coop, si attrezzano per sfruttare i nuovi margini aperti dall'esecutivo.

AVVOCATI E PANIFICATORI Protestano anche i panificatori: l'associazione milanese si riunirà domani per discutere di come far fronte comune a quella che chiama «l'emergenza Prodi». Secondo loro la riforma andrà tutta a scapito della qualità del prodotto. Lo stesso ragionamento, ma riferito al servizio, che oppongono gli avvocati contestando l'abolizione delle tariffe minime. Anche l'associazione delle compagnie assicurative è pronta a combattere. Secondo l'Ania, così com'è scritto, il decreto Bersani non consentirà di applicare il principio del risarcimento diretto. Anche l'Associazione Bancaria ha espresso perplessità sulle norme che riguardano i conti correnti, sebbene emergano voci autorevoli fuori dal coro, come quella dell'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo. Secondo Profumo il pacchetto Bersani «è un provvedimento importante per chiunque creda nel mercato e nella concorrenza». I consumatori esultano e hanno già cominciato a fare qualche calcolo. Le polizze RC Auto, secondo Audiconsum, potrebbero costare il 10% in meno, mentre sui farmaci da banco il risparmio piò arrivare al 20%.

Decreto Bersani
Queste tutte le misure previste dal «pacchetto» Bersani a favore del cittadino-consumatore.
Leggi
1.) Professioni più libere
2.) Rc Auto.
3.) Aspirina e supermercato.
4.) Il pane sarà «moltiplicato».
5.) Conti correnti, niente sorprese.
6.) Class action. Con un ddl si istituisce l'azione collettiva a tutela dei consumatori e degli utenti
7.) Commissioni consultive per il rilascio della licenza di pubblico esercizio vengono soppresse.
8.) Compravendite, addio notaio.
9.) Taxi, concordi e licenze meno difficili.
10.) Trasporto locale. I Comuni potranno prevedere linee aggiuntive di trasporto pubblico di passeggeri anche dai soggetti privati.
11.) Shopping a Go-Go. Buone notizie per gli amanti dello shopping.
12.) Antitrust più forte.

Pubblicato il 01.07.06