sabato, aprile 29, 2006

L’ASSURDA BATTAGLIA DEL CAVALIERE

DOPO LE ELEZIONI DEI PRESIDENTI DELLA CAMERA E DEL SENATO, BERLUSCONI NON SOLO RESISTE ALLE REGOLE DELLE ISTITUZIONI, MA PONE PERFINO “CONDIZIONI” ALL’UNIONE. QUESTI DOVREBBERO “ACCETTARELA ROSA DEI NOMI DELLA CDL, TRA CUI GIANNI LETTA, DA CANDIDARE A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, ALTRIMENTI “MINACCIA” DI FARE UNA OPPOSIZIONE DURA E TOTALE NON SOLO NELLE AULE.  
OVVIAMENTE L’UNIONE RESPINGE IL TENTATIVO DEL CAVALIERE DI ESTORCERE IL DIALOGO CON LE MINACCE.
RISULTA PERÒ EVIDENTE PER TUTTI CHE SIAMO DI FRONTE AD UNA GRAVITÀ INAUDITA PER IL NOSTRO PAESE.
NON SI ERA MAI VISTO NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA, ANCHE IN MOMENTI MOLTO DIFFICILI, UNA SIMILE CADUTA DI STILE E RISPETTO DELLE ISTITUZIONI DA PARTE DI UN CAPO DI GOVERNO SEPPURE DIMISSIONARIO.
CHIUNQUE PUÒ CONSTATARE CHE UN TALE COMPORTAMENTO È TOTALMENTE FUORI DALLE “REGOLE DEMOCRATICHEE DALLA RAGIONEVOLEZZA.
SE IL CAVALIERE PERSISTE NEL GIOCARE LA SUA PARTITA POLITICA FUORI ANZICHÉ DENTRO LE ISTITUZIONI, IL PAESE RISCHIA L’IMBARBARIMENTO IN UNO SCONTRO FRONTALE SENZA SBOCCHI CON CONSEGUENTE FUORIUSCITA DAL NOVERO DEI PAESI PIU SVILUPPATI DEL MONDO.
LA NOSTRA SPERANZA È CHE IL CAVALIERE RECEDA FINCHÈ È IN TEMPO, ALTRIMENTI CHE SIA LASCIATO SOLO DAI SUOI STESSI SOSTENITORI IN QUESTA SUA ASSURDA BATTAGLIA CONTRO L’ALTRA METÀ DEL PAESE.
Raffaele B.


LASTAMPA
Berlusconi, monito all'Unione sul Quirinale
29/4/2006
Il premier annuncia che martedì presenterà le sue dimissioni e ammonisce il centrosinistra: «Amato è un nome che fa l'Unione, nella rosa della Cdl c'è Gianni Letta»

ROMA. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi preannuncia per martedì le sue dimissioni ma lancia un avvertimento al centro-sinistra sulla necessità di raggiungere un accordo per il nome da eleggere al Quirinale minacciando, in caso contrario, «un'opposizione durissima, non solo in Aula»...CONTINUA



UNITA
Berlusconi, dimissioni martedì. E sul Quirinale: «Opposizione dura»
di red.
29.04.2006
Silvio Berlusconi non si arrende. Rimarrà presidente di un Consiglio che non c’è più, di un Parlamento che è già stato sostituito. Ma lui vuole rimanere attaccato alla sua poltrona il più a lungo possibile. E per farlo si inventa le scuse più bislacche. Ecco l’ultima: «Ho responsabilità troppo grandi - dice - ho avuto il 50,2% degli elettori»...CONTINUA
..entro le 13 del 2 maggio i deputati e i senatori della nuova legislatura «dovranno comunicare» a quale gruppo parlamentare vogliono iscriversi. Fino all’ultimo minuto, quindi, Berlusconi vuole rimanere premier.
La Cdl presenterà una rosa di nomi per il Quirinale, tra cui anche Gianni Letta: «Se fosse respinta anche questa offerta faremo un'opposizione dura dentro e fuori le aule parlamentari»...CONTINUA
Ma l'Unione gli risponde a tono. «Sia ben chiaro che il dialogo non lo si estorce con le minacce, soprattutto quando si prefigurano scenari oscuri», si legge in una nota il Coordinamento dell'Ulivo, definendo «gravissime» le parole di Berlusconi.
«È tempo - si legge nel comunicato - che il presidente di Fi accetti le regole della democrazia e la finisca di esasperare gli animi con rilanci continui.
È irresponsabile cercare di dividere il paese alimentando un pericoloso clima di tensione. È necessario quindi che Berlusconi chiarisca immediatamente cosa intende dire quando parla di "opposizione dura e totale, non solo nelle aule"».

giovedì, aprile 27, 2006

LA LEGGE PECORELLA SALVA BERLUSCONI

COME SE CE NE FOSSE BISOGNO, CON QUESTA DECISIONE DELLA CORTE D’APPELLO, BERLUSCONI SALVA SE STESSO GRAZIE ALLA SUA “LEGGE PECORELLA” APPROVATA IN TUTTA FRETTA E RESPINTA GIÀ UNA VOLTA DA CIAMPI LO SCORSO GENNAIO PER MANIFESTA INCOSTITUZIONALITÀ.
LA LEGGE, MENTRE IMPEDISCE AL PM DI RICORRERE IN APPELLO IN CASO DI ASSOLUZIONE DELL’IMPUTATO IN PRIMO GRADO, PERMETTE ALL’IMPUTATO DI RICORRERVI IN CASO DI CONDANNA.
NON C’È CHE DIRE, PROPRIO IL TIPO DI LEGGE “SU MISURA” PER IMPUTATI ECCELLENTI. COSTORO HANNO “POTERE” E “SOLDI” SONO IN GRADO DI “CORROMPERE” I TESTIMONI E GIUDICI, PAGARSI I MIGLIORI AVVOCATI PER POTER OTTENERE FACILMENTE L’ASSOLUZIONE IN PRIMO GRADO. D’ALTRONDE BERLUSCONI ERA PROPRIO ACCUSATO DI QUESTO TIPO DI REATO. CANCELLANDO IL RICORSO IN APPELLO IL GIOCO È FATTO!
SE QUESTA NON È UNA LEGGE AD-PERSONAM CHE COSA È ALLORA?
QUESTA ASSURDA LEGGE, NON PUÒ RIMANERE A LUNGO NEL NOSTRO ORDINAMENTO PERCHÈ CREA PROFONDE DISEGUAGLIANZE FRA TUTTI I CITTADINI E RALLENTA ULTERIORMENTE I TEMPI GIÀ LUNGHI DELLA NOSTRA GIUSTIZIA.
Raffaele B.


REPUBBLICA
Sme, niente appello per Berlusconi
27 aprile 2006
E' l'effetto della legge della Cdl. Va avanti il procedimento civile sulla compravendita delle azioni
MILANO - La Corte d'appello di Milano ha respinto tutte le eccezioni, compresa quella sulla legittimità costituzionale della legge sull'inappellabilità, proposte da accusa e difesa. Pertanto per Silvio Berlusconi, prosciolto e assolto in primo grado nel processo Sme, non ci sarà il processo d'appello.
Ci sarà comunque il procedimento di carattere civile così come chiesto dalla Cir. Nel provvedimento depositato oggi, la Corte d'appello di Milano, dopo avere 'bocciato' l'appello e le questioni costituzionali avanzate dal procuratore generale, ha dichiarato ammissibile 'solo' l'appello proposto dalla parte civile Cir, che il 3 giugno del 2005 si era 'opposto' al verdetto di primo grado chiedendo "l'accoglimento delle sue pretese civili collegate alle vicenda giudiziaria riguardante la compravendita delle azioni della Sme".
Per quanto riguarda il procedimento di carattere penale il presidente del Consiglio uscente ha dunque goduto dei benefici della cosiddetta "legge Pecorella". La legge stabilisce che, in caso di assoluzione dell'imputato, il pubblico ministero non può più ricorrere in appello, ma solo in Cassazione. Al contrario, se Berlusconi fosse stato condannato, avrebbe conservato il diritto di fare appello e, se lo avesse perso, avrebbe ancora potuto rivolgersi alla Cassazione. Quando la legge fu approvata, nel gennaio scorso, si osservò che la limitazione dei poteri del pm è una grave violazione della parità delle parti nel processo, sancita dalla Costituzione…CONTINUA

ITALIA E IL VICOLO CIECO DELLA GUERRA SBAGLIATA

MENTRE CI ASSOCIAMO AL CORDOGLIO PER LA MORTE DEI NOSTRI MILITARI IN IRAQ, VORREMMO RIFLETTERE ANCORA UNA VOLTA SULLE EFFETTIVE RAGIONI DI QUESTA “GUERRA” E QUINDI DEL NOSTRO INTERVENTO IN QUEL PAESE.
IL CENTRODESTRA SI OSTINA A “GIUSTIFICARE” L’INTERVENTO COME “MISSIONE DI PACE” AVENDO INIZIATO L’AZIONE LI DOPO LA FINE DEL INTERVENTO AMERICANO NEL QUADRO DELLA FAMOSA “GUERRA PREVENTIVA” GIUSTIFICATA PER LA PRESENZA DI ARMI DI “DISTRUZIONE DI MASSA” POI RIVELATASI “FALSA” E NON APPROVATA INIZIALMENTE DALL’ONU.
A SEGUITO DI CIÒ L’AMMINISTRAZIONE BUSH UTILIZZÒ UN’ALTRA INCREDIBILE GIUSTIFICAZIONE: ABBATTERE LA DITTATURA DI SADDAM HUSSEIN ED ESPORTARVI LA DEMOCRAZIA. SE FOSSE VERO DOVREBBERO ABBATTERE LE TANTISSIME ALTRE DITTATURE CHE ANCORA ESISTONO NEL MONDO.
MA COSÌ NON È. E NON È NEMMENO LA RAGIONE ULTIMA: QUELLA DELLA GUERRA CONTRO IL TERRORRISMO FONDAMENDALISTA. NO, IL TERRORISMO AUMENTA E SI ALLARGA NELL’AREA E NEL MONDO INTERO.
LE RAGIONI SONO BEN ALTRE. NOI ITALIANI CON QUESTA “GUERRA PREVENTIVA” NON C’ENTRIAMO NULLA. COME NON C’ENTRAVANO NULLA TUTTI GLI ALTRI PAESI CHE POI SE NE SONO ANDATI, ULTIMA LA SPAGNA DI ZAPATERO.
TUTTI COSTORO OPERAVANO AGLI ORDINI DEGLI AMERICANI COSÌ COME I NOSTRI SOLDATI LO FANNO TUTTORA! CHE MISSIONE DI PACE È SE SI OPERA AL COMANDO DEGLI “ATTACCANTI”?
AUSPICHIAMO CHE PRODI TIRI FUORI L’ITALIA DA QUESTO “VICOLO CIECO” IN CUI BERLUSCONI L’HA CACCIATA SEGUENDO SUPINAMENTE BUSH NELLA SUA “GUERRA SBAGLIATA” COSÌ COME RICONOSCONO ORA DUE AMERICANI SU TRE.
POSTO SU QUESTA LINEA BUSH VORRÀ FARE LA “GUERRA PREVENTIVA” ANCHE ALL’IRAN, COME SI ERA GIÀ DA TEMPO PURTROPPO TEMUTO.
Raffaele


ADNKRONOS
Iraq, Ciampi: ''Sgomento e immenso dolore''
Benedetto XVI: ''Grande dolore''. Casini: ''Il più vivo cordoglio della Camera''. Prodi: ''Questa tragedia colpisce tutta l'Italia''. Berlusconi: ''Profondamente addolorato''
Roma, 27 apr. (Adnkronos/Ign) - ''Sgomento e immenso dolore'' è stato espresso dal capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, dopo aver appreso dal ministero della Difesa le prime notizie del grave attentato di Nassiriya.
Il presidente della Repubblica è in costante contatto con le autorità competenti per seguire gli sviluppi della vicenda. "Il mio pensiero - si legge in un comunicato della presidenza della Repubblica - va alle famiglie delle nuove vittime di Nassiriya. Sento con loro un immenso dolore per la perdita di questi giovani che operavano con onore al servizio della patria''. ''La mia solidarietà va all'Esercito italiano e all'Arma dei Carabinieri, ancora una volta duramente colpiti.
Tutta l'Italia, unita, si stringe attorno alle Forze Armate per piangere i nostri caduti. Ho fiducia - sottolinea il capo dello Stato - che i responsabili di questo vile attentato saranno individuati e perseguiti".
Ciampi ha osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime di Nassiriya, sul palco allestito di fronte al Colosseo in occasione della festa dei Vigili del Fuoco...CONTINUA


ANSA
Dopo Usa e GB, sono 29 i connazionali caduti
(ANSA) - ROMA, 27 APR -Sono 29 le perdite militari italiane totali in Iraq: il nostro Paese e' il terzo per contributo di sangue dopo Usa e Gran Bretagna. Il contingente Usa - stando alle cifre ufficiali del Pentagono aggiornate al 25 aprile citate dal sito della Bbc - dall'inizio della guerra fino ad oggi ha perso 2.391 soldati; quello britannico, secondo la Bbc, e' a quota 104 mentre l'Italia, al terzo posto, precede l'Ucraina, che a dicembre ha ritirato il proprio contingente dopo aver perso 18 uomini.


INTERNAZIONALE
Bush sempre più solo
Continua a far discutere la politica estera del presidente George W. Bush, sempre più condizionata dagli scontri a distanza con il governo di Teheran.
24/04/2006
Lo storico Arthur Schlesinger Jr., ex consigliere di John F. Kennedy, ripercorre sul Washington Post le tappe della recente storia statunitense, e critica Bush, a meno di tre anni dalla conclusione del suo mandato. "Gli restano ancora mille giorni da passare alla Casa Bianca. Ma su questo periodo aleggia lo spettro una guerra preventiva contro l'Iran. Significa che il presidente non ha imparato niente dai suoi predecessori. Nel 1848 Abraham Lincoln si dichiarava contrario alla guerra contro il Messico perché avrebbe costituito un pericoloso precedente. Dopo di lui, anche Harry S. Truman e Dwight D. Eisenhower hanno rinunciato a fermare con le maniere forti le mire espansionistiche di Stalin in Europa"…CONTINUA

martedì, aprile 25, 2006

FORZA ITALIA SCONFESSA LA DEVOLUTION

INCREDIBILE, LEGGIAMO PER LA PRIMA VOLTA NELLA NOTA DI FORZA ITALIA CHE SI VUOLE IL "RISPETTO ASSOLUTO DELLA PRASSI COSTITUZIONALE".
MA NON CI FACCIAMO ILLUSIONI, NON È PER SE STESSA MA PER L'UNIONE. INFATTI SI VUOLE CHE QUESTI RISPETTI TUTTI I "PASSAGGI" ISTITUZIONALI E COSTITUZIONALI PRIMA DI POTER PASSARE ALLA NOMINA DEL NUOVO CAPO DEL GOVERNO.
SI VUOLE, PER LA VERITÀ, CON UN RAGIONAMENTO ABBASTANZA CONTORTO, CHE SIA IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A NOMINARLO E NON CIAMPI ORMAI DIMISSIONARIO.
SE SARANNO ELETTI I DUE PRESIDENTI DELLE CAMERE IL 28 APRILE PV NON È DETTO CHE CIAMPI NON POSSA CONFERIRE IL MANDATO A PRODI VISTO CHE LA COSTITUZIONE LO OBBLIGA SOLO A CONSULTARSI CON LORO PRIMA DEL CONFERIMENTO.
SI SA CHE NEL FRATTEMPO LA CDL È IMPEGNATA AD IMPEDIRE LA ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL SENATO CONTANDO SULLA ESIGUITÀ DEL MARGINE DEI VOTI.
CONCLUSIONE: RITARDARE IL PIÙ POSSIBILE L'INSEDIAMENTO DEL NUOVO GOVERNO, PROLUNGANDO COSÌ QUELLO DECADUTO, IL SUO. I LORO ALLEATI SI DISSOCIANO PERÒ.
PER FORZA ITALIA BRANDIRE LA COSTITUZIONE E LE REGOLE ISTITUZIONALI SUONA ABBASTANZA STRANO, VISTO CHE L'HANNO MODIFICATO FORTEMENTE PROPRIO CON LA "DEVOLUTION".
PER ESEMPIO CON LA LORO NUOVA COSTITUZIONE IL CAPO DEL GOVERNO NON HA BISOGNO DI ESSERE NOMINATO DAL CAPO DELLO STATO, E PRODI SAREBBE CAPO DEL GOVERNO DA DIVERSI GIORNI.
COSA SIGNIFICA TUTTO CIÒ? CHE FORZA ITALIA "SCONFESSA" LA DEVOLUTION? CHE SI È "PENTITA" DI AVER APPROVATO UNA MODIFICA COSTITUZIONALE IMPRESENTABILE?
A COSTORO POSSO SOLO CONSIGLIARE DI VOTARE "NO" INSIEME A NOI AL REFERENDUM SULLA "DEVOLUTION" CHE SI FARÀ IN GIUGNO, PER "BOCCIARLA" IN MODO DEFINITIVO.
Raffaele


CORRIERE
«Incarico a Prodi, no a forzature»
Nota congiunta di Bonaiuti e dei vertici di Forza Italia: «Prima l'elezione del capo dello Stato, poi il governo»
25 aprile 2006
ROMA - Romano Prodi si rimette alla volontà di Ciampi. «Mi aspetto che il presidente della Repubblica mi darà l'incarico quando potrà», spiega il Professore da Milano. Anche se lascia intendere che ormai ci siamo, «il governo - dice - lo comporrò fra pochi giorni». Dalla Cdl arriva invece lo stop, con l'obiettivo dichiarato di allungare i tempi di formazione del nuovo esecutivo e quindi di conseguenza di prolungare la permanenza a Palazzo Chigi di Berlusconi. Forza Italia con una nota diffusa martedì e firmata dal portavoce del premier Bonaiuti e da tutti i massimi dirigenti azzurri mette infatti in guardia da «forzature» e detta l'agenda delle prossime scadenze istituzionali: prima l'elezione del capo dello Stato, poi il nuovo governo. Il che ovviamente significa che per FI non dovrebbe essere Ciampi ma il suo sostituto a conferire l'incarico al leader dell'Unione.
LA NOTA DI FORZA ITALIA - «Nei confronti di coloro che cercano ancora di tirare per la giacca il Capo dello Stato - si legge nella nota - sottolineiamo che quel 50 per cento e oltre del Paese che ha votato per la Casa delle Libertà e che ha dimostrato la sua compattezza anche nell'elezione del sindaco di Trieste ha diritto al rispetto assoluto della prassi costituzionale». «Si dovranno perciò eleggere - prosegue il comunicato - prima i Presidenti del Senato e della Camera, quindi il Presidente della Repubblica. Soltanto dopo questo preciso percorso istituzionale potrà essere affidato l'incarico di formare il nuovo governo da parte del nuovo Capo dello Stato. Qualunque forzatura da parte della sinistra si tradurrebbe in una mancanza di rispetto per quell'ampia metà degli italiani che ha votato per la CdL. Inoltre, improvvisi colpi di acceleratore nelle procedure potrebbero risultare in contrasto non solo con la prassi istituzionale ma anche con la Legge elettorale proporzionale che ha introdotto una spiccata individualità delle singole forze politiche e dei loro gruppi parlamentari. Non serviranno perciò - conclude la nota - né i retroscena di certa stampa compiacente né le peregrine dichiarazioni di qualche oscuro funzionario del Fondo Monetario a giustificare ciò che non è in alcun modo giustificabile.»
GLI ALLEATI FRENANO - «È una posizione di Forza Italia: il presidente della Repubblica Ciampi sa perfettamente che cosa dovrà fare». È il sintetico commento che il portavoce di Alleanza nazionale Andrea Ronchi esprime a proposito della nota redatta da Forza Italia nella quale si chiede di conferire l'incarico al prossimo premier solo dopo l'elezione del nuovo Capo dello Stato. Distaccata, per ora, anche la posizione dell’Udc: «È un'iniziativa di Forza Italia, non era stata concordata e non ne sapevamo nulla», rispondono ambienti vicini a Pier Ferdinando Casini, richiesti di un commento sulla presa di posizione dei vertici azzurri.

domenica, aprile 23, 2006

ITALIA – DEFICIT DEMOCRATICO IN EU

HO PENSATO DI RACCOGLIERE QUESTO EDITORIALE DI FURIO COLOMBO DELL’UNITÀ PERCHÉ A MIO AVVISO SEMBRA ESSERE IL COMMENTO PIÙ ADEGUATO ALLA GRAVITÀ DEL PROBLEMA CHE STA ATTRAVERSANDO IN QUESTO MOMENTO IL NOSTRO PAESE DI FRONTE AL QUALE L’ECONOMIA DIVENTA PERSINO SECONDARIA.
NEL COMMENTO VIENE CITATO L’ARTICOLO “ITALY'S REAL ELECTION FLAWS EMBARRASS THE EU” PUBBLICATO IL 20 APR SCORSO DAL PRESTIGIOSO GIORNALE INGLESE INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE DAGLI AUTORI NEL CENTRO DI MONITORAGGIO DEGLI STANDARD DEMOCRATICI NEI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA, MICHAEL MEYER-RESENDE AND MICHAELA KÜFNER.
L’ARTICOLO DESCRIVE LA SITUAZIONE ITALIANA DI GRAVE “DEFICIT DI DEMOCRAZIA” PREOCCUPANTE PER I RIFLESSI CONTAMINANTI VERSO LA STESSA EUROPA. L’ARTICOLO È SCRITTO OVVIAMENTE IN INGLESE MA L’EDITORIALE DI FURIO COLOMBO SOTTO RIPORTATO (E RIDOTTO) NE È LA FEDELE TRADUZIONE.
Raffaele

UNITA
Difendere la democrazia (riduzione)
di Furio Colombo
22.04.2006
«SILVIO BERLUSCONI proclama brogli nel conteggio dei voti e rifiuta di riconoscere la vittoria di Romano Prodi.
Non ci sarebbe niente di male a chiedere verifiche della regolarità dei conteggi. Ma i brogli sono cominciati in Italia prima della apertura dei seggi elettorali:
  1. il 70% del tempo televisivo dedicato a Berlusconi contro il 30% lasciato all’opposizione, sul modello della Ucraina e della Russia. Spaventa che tuttora il problema non sia stato notato e denunciato.
  2. La legge elettorale è stata cambiata dalla destra all’ultimo istante. In una democrazia fragile ci devono essere buone ragioni per farlo, mai ad opera di una parte sola, mai mentre si sta per votare.

Per queste ragioni la situazione italiana è oggi al di sotto degli standard democratici. Ed è ragione di grave imbarazzo per l’Unione Europea perché uno Stato membro può contaminare l’intero sistema della democrazia dell’Unione.
Il problema italiano intacca la credibilità europea in quanto promotrice di democrazia nel mondo». Ho citato quasi per intero l’editoriale apparso sullo International Herald Tribune del 20 aprile scorso, basato sul rapporto di “
Democracy Reporting International”, centro di studi tedesco che si occupa di monitoraggio degli standard democratici nei Paesi membri dell’Unione Europea.
A giudizio di quel Centro - che ha pesato moltissimo in passato per la denuncia delle condizioni non democratiche delle elezioni in Bielorussia e in Ucraina, L’ITALIA si trova adesso in condizioni di “deficit democratico” che viene denunciato in quanto problema della Unione Europea, della sua credibilità, della sua immagine.
Ma il punto che mette in movimento la denuncia all’Unione Europea da parte del Centro berlinese, è stato il rifiuto di Berlusconi di riconoscere la vittoria di Romano Prodi
Credo che non sia irragionevole dire, con immenso rispetto, al Presidente della Repubblica: impossibile che il Paese ordinato, democratico, civile che Ciampi per fortuna rappresenta nel mondo, in queste ore NON ABBIA UNA VOCE. Vorremmo poterci vantare di quella voce.
LA GRAVITÀ DI CIÒ CHE STA ACCADENDO non è nella discordia fra cittadini, che anzi, nel silenzio, si stanno comportando con serenità e civismo da ogni parte degli schieramenti politici. La gravità di ciò che sta accadendo è nella contrapposizione, estranea alla democrazia, fra UN VINCITORE LEGITTIMO e UN PERDENTE che continua la campagna elettorale, aggravando ogni giorno le accuse all’avversario.
Al di sopra e al di là di un comportamento brutalmente destabilizzante vi sono REGOLE, le REGOLE DEMOCRATICHE che contano di più del disegno distruttivo messo in atto dalla parte perdente.
E’ urgente liberare questo Paese civile, laborioso e ansioso di rimettersi al lavoro dal fumo di FALSE DENUNCE e di INGANNI che altrimenti non se ne andrà via da solo.
Se dura avvelena il Paese. Si può permettere che accada?

sabato, aprile 22, 2006

STORACE – SI ALLARGA LO SCANDALO DEL LAZIOGATE

L’EX-MINISTRO DELLA SALUTE FRANCESCO STORACE (AN) DIMESSOSI A SEGUITO DI UNA BRUTTA FACCENDA DI SPIONAGGIO AI DANNI DEGLI ESPONENTI POLITICI E SUOI DIRETTI CONCORRENTI ALLA CARICA DI GOVERNATORE DEL LAZIO NEL 2005 (POI DA LUI PERSA) MARRAZZO E MUSSOLINI.
L'UNICA SUA DICHIARAZIONE IN PROPRIA DIFESA FU QUELLA DI DIRE : "QUESTI SONO SOLO SCHIZZI DI FANGO, UN LINCIAGGIO, NON MI LASCIO INTIMIDIRE. NON TEMO NULLA". VEDERE L’ARTICOLO LE DIMISIONI DI STORACE GIÀ INSERITO IN QUESTO SITO LO SCORSO MESE.
L’INVESTIGAZIONE VA AVANTI E I NODI COMINCIANO A VENIRE AL PETTINE. L’IMPUTATO PETTINELLI HA FATTO IL SUO NOME COME PERSONA PRESENTE AL MOMENTO DELLA VIOLAZIONE DEL SISTEMA INFORMATICO. NON RESTA CHE VEDERE COME FARÀ QUESTA VOLTA STORACE A CAVARSELA DA UN’ACCUSA COSÌ PRECISA E PERENTORIA PROPRIO DA UN SUO INVESTIGATORE.
QUESTA VOLTA NON HA L’ALIBI NE DELLE TOGHE ROSSE NE DEI SOLITI COMUNISTI CHE LO AVREBBERO INCASTRATO INGIUSTAMENTE. NO QUESTA VOLTA È LA LEGGE CHE LO INCASTRA. FINALMENTE!
Raffaele


LASTAMPA
SI ALLARGA LO SCANDALO DEL «LAZIOGATE»
«Storace sapeva» Un suo ex collaboratore lo accusa: era presente quando violammo il sistema informatico di Roma
22/4/2006
Francesco Storace. Lo scandalo «Laziogate» lo aveva costretto alle dimissioni
ROMA. «Ricordo che Storace era contento e aveva un’aria soddisfatta; apprendevo dalla voce di Storace che avevamo la possibilità di controllare i nominativi degli elenchi dei sottoscrittori della lista di Alternativa Sociale, che lo stesso Storace presumeva falsi. Tale possibilità era legata alla disponibilità del collegamento all’anagrafe del Comune di Roma che avrebbe permesso di effettuare i controlli sui predetti nominativi»...CONTINUA
Pettinelli incastra Storace e anche altri esponenti di An: «Storace era presente durante le fasi preliminari e preparatorie rispetto all’attività di controllo vero e proprio dei nominativi. In particolare Storace era presente quando, al fine di verificare la funzionalità dell’accesso informatico, furono effettuati alcuni esperimenti inserendo i nominativi dell’Accame, il mio e quello del Maceri e verificando gli esisti di tali controlli anagrafici. Storace poi si allontanava dall’ufficio, mentre noi a quel punto iniziavamo l’attività vera e propria di controllo dei nominativi degli elenchi»... CONTINUA
L’interrogatorio di Pettinelli è un ulteriore passaggio che prelude a novità clamorose, nei prossimi giorni.

AGENEWS
ARRESTO DETECTIVE: INDAGATO, STORACE ERA A CONTROLLO FIRME AS
21/04/06 20:04
AGE) ROMA - Storace era presente quando furono effettuati i controlli informatici sui nominativi a sostegno delle liste di Alternativa sociale di Alessandra Mussolini alle scorse elezioni regionali. La circostanza viene riferita da Dario Pettinelli, ex collaboratore di Storace, nell'interrogatorio del 6 aprile scorso reso ai pubblici ministeri Italo Ormanni e Francesco Ciardi titolari dell'inchiesta Laziogate. L'indagine vede indagati, per i reati di violazione della legge elettorale e accesso abusivo a sistema informatico, oltre a Storace, il suo ex capo dello staff, Nicolò Accame, i detective arrestati Pierpaolo Pasqua e Gaspare Gallo il consigliere comunale di An di Roma, Fabio Sabbatani Schiuma, l'ex direttore tecnico di Laziomatica, Mirko Maceri e l'avvocato Romolo Reboa…CONTINUA

venerdì, aprile 21, 2006

BERLUSCONI – INTERESSI PERSONALI INNANZITUTTO

ORMAI DOPO IL VERDETTO DELLA CORTE DI CASSAZIONE TUTTI HANNO RICONOSCIUTO LA VITTORIA DI PRODI O LO STANNO PER RICONOSCERE. È IMMINENTE TRA GLI ALTRI ANCHE LO STESSO PRESIDENTE BUSH, IL GRANDE AMICO DEL CAVALIERE.
OSTINARSI A NON RICONOSCERE L'ESITO DELLE URNE SIGNIFICA PRIMA DI TUTTO NON RISPETTARE IL VOTO DEGLI ITALIANI TANTO “SFRUTTATO” PER “GIUSTIFICARE” LA SUA IMPUNITÀ DALLA LEGGE E LA SUA GESTIONE PREPOTENTE DEL POTERE NON TANTO CONTRO L’OPPOSIZIONE MA CONTRO I GIUDICI DELLA MAGISTRATURA.
QUESTI, IN QUANTO “NON ESSENDO ELETTI DAL POPOLO” SECONDO BERLUSCONI, NON AVREBBERO TITOLO DI GIUDICARLO E QUINDI DI GIUDICARE I POLITICI CHE COSÌ SI METTEREBBERO AL DI SOPRA DELLE LEGGI PROPRIO COME NEI VECCHI E SUPERATI SISTEMI MONARCHICI E IMPERIALI ASSOLUTI CONSEGNATI DA TEMPO ALLA STORIA.
LA DEMOCRAZIA INVECE È UN’ALTRA COSA E TANTO PIÙ UNA DEMOCRAZIA MATURA QUAL’ È QUELLA DEL NOSTRO PAESE, NONOSTANTE TUTTO.
QUALCUNO VICINO A LUI DOVREBBE DIRGLIELO, PERBACCO!
Raffaele

CORRIERE
Duro editoriale del Financial Times contro il Cavaliere
FT: Berlusconi «cattivo perdente» «Per il bene dell'Italia ammetta la sconfitta. Dimostra disprezzo arrogante per le urne e antepone interessi personali al Paese»
21 aprile 2006

ROMA - Silvio Berlusconi dovrebbe riconoscere la sconfitta elettorale per il bene dell'Italia. È quanto scrive il «Financial Times» in un editoriale. Il presidente del Consiglio italiano, si legge sul quotidiano britannico, «è un cattivo perdente che tiene il broncio e che per il bene dell'Italia dovrebbe ammettere la sconfitta elettorale».
Secondo l'FT, il Cavaliere sembra voler alimentare i dubbi sul risultato elettorale «per destabilizzare fin dall'inizio la coalizione di Prodi e ridurne così la durata di governo.
Se così fosse (a prescindere da quanto sia stato limitato lo scarto di voti) starebbe dando prova di un disprezzo arrogante per il verdetto delle urne».

INTERESSI PERSONALI PRIMA DI QUELLI DEL PAESE
Berlusconi, si legge ancora nell'editoriale, «sta alimentando le preoccupazioni internazionali sulla stabilità politica dell'Italia». E, «come ha già fatto in passato, sembra porre» gli interessi personali «davanti a quelli del suo Paese».
Il Financial Times sostiene inoltre che Berlusconi, «mettendo in dubbio il risultato», mina il sistema stesso. Quindi l'editoriale sottolinea che quanto fatto dal governo Berlusconi «lascia molto a desiderare» e ricorda come le difficoltà ereditate da Prodi, leader di una coalizione di nove partiti, rendano il suo compito di premier ancora «più scoraggiante». Anche se proprio Prodi già in passato «ha tenuto insieme un governo di anime diverse» ottenendo comunque l'entrata dell'Italia nell'euro».
Dunque, conclude l'FT, spetta a Prodi «dimostrare che la sua è la voce dell'esperienza disinteressata, in contrasto con la presa di posizione partigiana di Berlusconi».

mercoledì, aprile 19, 2006

CASSAZIONE - HA VINTO L’UNIONE

LA CORTE DI CASSAZIONE PROCLAMA LA VITTORIA DELL'UNIONE E LA SCONFITTA DELLA CDL.
LA CONTESTAZIONE DEL MINISTRO CALDEROLI SUI 45000 VOTI DELLA LEGA ALLEANZA LOMBARDA APPARENTATA CON L'UNIONE, NON È STATA OVVIAMENTE ACCOLTA E PERTANTO L'UNIONE SI AGGIUDICA LE ELEZIONI 2006 CON 24.755 VOTI IN PIÙ ALLA CAMERA.
LA CDL HA TENTATO PERFINO DI ACCREDITARE L'IDEA DI AVERE LA VITTORIA POLITICA AVENDO ESSI PRESO CIRCA 350.000 VOTI IN PIÙ AL SENATO.
NIENTE DI PIÙ FALSO! ALLA CAMERA VOTANO TUTTI, COMPRESO QUELLI CHE VOTANO AL SENATO, PERTANTO COMPLESSIVAMENTE IL CENTROSINISTRA HA RIPORTATO PIÙ VOTI ANCHE SE SOLO DI 24.755.
LA LEGGE ELETTORALE APPROVATA IN FRETTA ALLA FINE DELLA LEGISLATURA, LA COSIDDETTA "PORCATA" DI CALDEROLI, ERA STATA FATTA IN MODO UNILATERALE, A MAGGIORANZA, AL SOLO SCOPO DI DANNEGGIARE IL CENTROSINISTRA DI CUI SI PREVEDEVA LA VITTORIA.
LA LEGGE SI COMPONE DI QUATTRO PARTI DEVASTANTI PER IL CENTROSINISTRA:
  1. LA CREAZIONE DI CIRCOSCRIZIONI ELETTORALI PIÙ GRANDI (CHE AVANTAGGIA LE TV E QUINDI MEDIASET RISPETTO AL TERRITORIO),

  2. IL PREMIO DI MAGGIORANZA REGIONALE PER IL SENATO (CHE PENALIZZA LE GRANDI REGIONI STORICAMENTE DI CENTROSINISTRA)

  3. LA PROPORZIONALITÀ DEL VOTO CHE RAFFORZA LA VISIBILITÀ DEI PARTITI A DANNO DELLE COALIZIONI. (PIÙ PENALIZZANTE PER IL CENTROSINISTRA)

  4. LA ELIMINAZIONE DEL VOTO DI PREFERENZA CHE RAFFORZA ANCORA DI PIÙ I PARTITI (PIÙ PENALIZZANTE PER L’ELETTORATO DI CENTROSINISTRA).  
SE A QUESTA AGGIUNGIAMO UNA CAMPAGNA ELETTORALE TUTTA CONDOTTA CON I TONI ACCESI ALL'INSEGNA DELLA DISTORSIONE DEL PROGRAMMA DELL'UNIONE SUSCITANDO LA "PAURA DELLE TASSE" NELL'ELETTORATO PIÙ POLITICAMENTE IMPREPARATO, LA CDL HA FATTO IL PIENO DEI VOTI RECUPERANDO MOLTI VOTI ASSENTEISTI. MAI LA PARTECIPAZIONE HA SUPERATO L’83%.
EPPURE NONOSTANTE CIÒ LA CDL, SEPPURE DI MISURA, “HA PERSO”.
È LA SECONDA VOLTA CHE PRODI VINCE CONTRO BERLUSCONI. COSTUI TUTTAVIA NON RECUPERA 1.883.000 VOTI DEL 2001 ANDATI ALL'UDC 1.385.000 E AD AN 200.000 E QUINDI PERDE ANCHE ALL’INTERNO DELLA SUA ALLEANZA.
IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO NON CAMBIA IL RISULTATO.
LA CDL INVECE INSISTE PATETICAMENTE NEI CONTROLLI E RICORSI AD ECCEZIONE DELL’UDC CHE SI CONGRATULA CON PRODI.
ANCHE BERLUSCONI DOVREBBE CONGRATULARSI CON PRODI COME FECE RUTELLI CON LUI NEL 2001. MA FORSE È CHIEDERE TROPPO.
È SUFFICIENTE CHE RICONOSCA ALMENO LA SUA SCONFITTA.
Raffaele

RAINEWS24
Elezioni. Cassazione: ha vinto l'Unione. Tremonti chiede "un supplemento di controllo"
Roma, 19 aprile 2006
La Corte di Cassazione ha confermato la vittoria dell'Unione alle elezioni politiche, assegnando alla coalizione guidata da Romano Prodi 19.002.598 voti e a quella di Silvio Berlusconi 18.977.843 voti, alla Camera dei Deputati.

La differenza, quindi inferiore ai 25.000 voti calcolati prima della verifica, è differenza è esattamente di 24.755 voti; alla Cdl sono stati infatti assegnati 469 voti in più. I 44.589 voti conseguiti nella circoscrizione Lombardia 2 dalla lista "Lega per l'autonomia. Alleanza Lombarda. Lega pensionati", contestati dall'ex ministro leghista Roberto Calderoli, sono stati conteggiati tra i voti attribuiti all'Unione.

Per il Senato, invece, prosegue il lavoro di controllo delle schede contestate da parte delle commissioni elettorali presso le corti d'appello, che man mano divulgano i risultati. La proclamazione ufficiale degli eletti verrà fatta domani dalla Cassazione sia per la Camera che per il Senato.

Tremonti: serve supplemento di controllo
Lo scarto "esiguo" di voti tra il centrodestra e il centrosinistra merita "un supplemento di controllo, non è niente di illegale, ci sono le Corti d'appello e c'è la Giunta per le elezioni di Camera e Senato". Il ministro dell'Economia e vicepresidente di Forza Italia, Giulio Tremonti, ospita alla trasmissione tv ' Otto e mezzo', dopo la conferma della vittoria dell'Unione da parte della Cassazione insiste sulla necessità di proseguire con ulteriori controlli. "Mi sembra un diritto e un dovere fare tutti i controlli previsti dalla legge - aggiunge Tremonti - e una volta fatti tutti i controlli è giusto che chi ha avuto anche un solo punto in più governi".

Fassino: doppia sconfitta di Berlusconi
"L'esito complessivo del voto in realtà maschera la sconfitta di Berlusconi", che è in effetti "una doppia sconfitta, come schieramento e dentro la Cdl". Questo il giudizio di Piero Fassino sull'analisi del risultato elettorale del 9 e 10 aprile. Incontrando i giornalisti al termine della segreteria, il segretario dei Ds ha infatti sottolineato che il partito del Cavaliere, Forza Italia, "ha perso un milione e 883mila voti rispetto al 2001, mentre l'Udc ne ha guadagnati un milione e 385mila e An 200mila: una vera e propria debacle per Fi che non appare a livello della sua coalizione", perché i voti usciti dal partito di Berlusconi sono stati in parte raccolti dai suoi alleati.

martedì, aprile 18, 2006

LA SECONDA PORCATA DI CALDEROLI

PER AVERE UN IDEA DELLA PRETESTUOSITÀ DELLA TESI DI CALDEROLI BASTA LEGGERE L’ARTICOLO APPARSO SU REPUBBLICA OGGI QUI SOTTO RIPORTATO. IN OGNI CASO FRA UN PAIO DI GIORNI LA SUPREMA CORTE ATTRIBUIRÀ I VOTI DI LISTA E CHIARIRÀ IL LODO CALDEROLI. VI È INOLTRE ANCHE LA QUESTIONE DELL'ASSEGNAZIONE DI 4 SENATORI ALLA ROSA NEL PUGNO.  VEDREMO COSA SUCCEDERÀ DOPO CHE ANCHE LA SECONDA “PORCATA” DI CALDEROLI SARÀ CADUTA MISERAMENTE.
Raffaele


REPUBBLICA
ELEZIONI: TESI CALDEROLI POTREBBE ESCLUDERE MILIONI VOTI
18.04.2006 ore 13.27
La tesi dell'ex ministro delle Riforme Roberto Calderoli e' chiara: poiché l'articolo 83 della legge elettorale dice che "la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista e' data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite nelle singole circoscrizioni dalle liste aventi il medesimo contrassegno", la cifra elettorale nazionale della Lega Autonomia Alleanza Lombarda (alleata di Prodi) e' pari a zero perchè i 44580 voti sono stati ottenuti nella sola circoscrizione Lombardia 2.
Se pero' la tesi di Calderoli fosse accolta, molte liste che hanno partecipato alle elezioni per la Camera dei Deputati lo avrebbero fatto inutilmente. Ad esempio anche se i 2.503.708 elettori pugliesi avessero votato in blocco la lista 'Dimensione Christiana' di Oscar Di Martino, questa non potrebbe ottenere deputati perche' presente solo in Puglia. Identico ragionamento per la lista 'Movimento Triveneto' di Annalisa Marsan che, presente solo nella circoscrizione Veneto 1, non otterrebbe seggi anche se avesse il consenso di tutti 1.921.268 elettori della circoscrizione veneta.
Le liste presenti per la Camera dei Deputati in una sola circoscrizione sono molte altre. In pratica la tesi di Calderoli potrebbe portare all'esclusione dai seggi di una lista, anche se avesse ottenuto il consenso di 2,5 milioni di elettori in Puglia e di 1,9 milioni di elettori in Veneto 1.


REPUBBLICA
Elezioni, entro due giorni il verdetto della Cassazione
Il leader anti-Bossi De Paoli: "I voti sono validi,
raccolte anche le firme". Il precedente della Calabria
di CLAUDIA FUSANI
18 aprile 2006
ROMA - Il verdetto, perché di questo ormai si tratta, su chi ha vinto le elezioni è previsto per domani, al massimo dopodomani. L'ufficio nazionale elettorale della Cassazione riceverà stamani gli ultimi plichi mancanti - circa cinque - in arrivo dalle 26 circoscrizioni elettorali.
La commissione di magistrati presieduta dal consigliere Giovanni Paolini è al lavoro da martedì della scorsa settimana al piano terra del Palazzaccio e quasi nessuno dei giudici si è permesso il lusso del ponte pasquale. Mai nella storia della Repubblica l'esito di una elezione era stato così discusso e incerto...CONTINUA
La Cassazione dovrebbe risolvere il caso dei quattro seggi al Senato reclamati dalla Rosa nel pugno anche se non ha superato lo sbarramento del 3 per cento. Per la leader radicale Emma Bonino "l'assegnazione dei quattro seggi al Senato è un risultato non in discussione"...CONTINUA

sabato, aprile 15, 2006

LA BUFALA DI CALDEROLI E LA MINACCIA DEL CAVALIERE

L'EX MINISTRO CALDEROLI TENTA DI RECUPERARE ALLA SUA "PORCATA" LEGGE ELETTORALE E CI PROVA CON UNA BUFALA CLAMOROSA. EGLI PRETENDE DI ATTRIBUIRSI I VOTI DELLA LISTA "LEGA ALLEANZA LOMBARDA" IMPARENTATA CON L'UNIONE PRESENTANDO RICORSO CHE SERVE SOLO A RIMANDARE DI QUALCHE GIORNO L'ESITO DEI CONTROLLI.
PER LA VERITÀ CALDEROLI SEMBRA ABBASTANZA ISOLATO IN QUESTA FIN TROPPO SCOPERTA MANOVRA.
NEL FRATTEMPO L'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SI PERMETTE DI “MINACCIARE” L'UNIONE CON "L'INTESA SUBITO O VE NE PENTIRETE".
CONSIGLIO A TUTTI DI LEGGERE SU ILTEMPO (QUOTIDIANO DELLA DESTRA) L'INAUDITO E FARNETICANTE ARTICOLO PER RENDERSI CONTO DI PERSONA FINO A CHE PUNTO SONO SPROFONDATI.
Raffaele

ANSA
Elezioni, Ulivo replica a Calderoli
'Lega Alleanza Lombarda regolarmente apparentata con Unione'
(ANSA) - ROMA, 15 APR - L'Ulivo replica a Calderoli che parla di Cdl in vantaggio alle elezioni di 20mila voti conteggiando anche i voti di Lega Alleanza Lombarda. "Vale la pena ricordare - scrive in una nota il coordinamento dell'Ulivo - che la lista e' regolarmente apparentata con l'Unione. E, dunque, quando Calderoli parla dell'impossibilita' di conteggiare i voti di questa lista lo fa in maniera pretestuosa. Invitiamo Calderoli ad imparare a leggere cio' che dice di aver scritto nella sua legge'.  

ANSA
Calderoli, vittoria Prodi in dubbio
Ex ministro, Cdl e' gia' in vantaggio di 20mila voti
(ANSA) - ROMA, 15 APR - 'Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco. La vittoria di Prodi e' tutt'altro che scontata'. Lo dice il leghista Roberto Calderoli. L'ex ministro sostiene che starebbero emergendo 'tante irregolarita'' che 'annulleranno la vittoria di Prodi'. Inoltre, nei voti dell'Unione sono stati conteggiati i 45.580 della lista 'Lega Alleanza lombarda' che si e' presentata solo nella circoscrizione Lombardia 2. Non devono essere calcolati, quindi la Cdl e' gia' in vantaggio di 20mila voti.  

ILTEMPO
Berlusconi: «Intesa subito o ve ne pentirete»
sabato 15 aprile 2006
Il Cavaliere incalza: «Non ho ancora perso». E all’Unione: «Occorrono accordi sui temi più urgenti»
Il presidente Ds offre un confronto sul Quirinale e lui rilancia. In una riunione notturna con Bondi e Cicchitto varata la strategia
BERLUSCONI non si dà ancora per vinto. Non si rassegna a vedere Prodi a Palazzo Chigi. Sicchè il progetto di un’intesa parziale sui temi dell’economia e della politica internazionale nonchè sulle scadenze istituzionali, è l’unico modo per restare in pista per addolcire un boccone amaro che non gli va giù... CONTINUA
A fine giornata Belrusconi è tornato sulla questione dei voti. «Aspetto il vero computo, i conteggi ufficiali. Riconosceremo l’esito alla fine delle verifiche. Spero nella vittoria della Cdl. Prodi non ha ancora vinto le irregolarità sono tante. Siamo i vincitori morali. Scendano a patti o ne pagheranno le conseguenze. Io sono pronto a rifare il premier». L.D.P.

venerdì, aprile 14, 2006

IL CAVALIERE NON VUOLE MOLLARE LA POLTRONA

A DIFFERENZA DEL SUO LEADER, FORZA ITALIA "ACCETTA" IL RISULTATO ELETTORALE E VA ALLA “OPPOSIZIONE” SEPPURE CON UN RAGIONAMENTO CONTORTO E DI RANCORE CONTRO L'AVVERSARIO POLITICO.
IL RAGIONAMENTO SI BASA ESCLUSIVAMENTE SULLA PREVISIONE DI FINE PRECOCE DEL GOVERNO PRODI ALLA PROVA DEI FATTI, A CAUSA DELLE PROPRIE CONTRADDIZIONI E DEL FATTO DI NON AVERE UNA EFFETTIVA MAGGIORANZA POLITICA NEL PAESE MA SOLO TECNICA DOVUTO A "DUE ERRORI" DELLA CDL VOLUTE DALL'UDC E AN:
1. LE LEGGE DEL VOTO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO (AN)
2. LA LEGGE ELETTORALE  (UDC)
PER QUESTO ORA ABBIAMO SECONDO LORO ANCHE UNA CRISI DI SISTEMA POLITICO!
INOLTRE CHIAMA IL “CENTROSINISTRA”, “SINISTRA” E ALLE VOLTE “ESTREMA SINISTRA”. COSA DEL TUTTO “SCORRETTA” TESA IN MODO EVIDENTE A "IMPAURIRE" L'ELETTORATO MODERATO.
TUTTAVIA FIN QUI TUTTO LEGITTIMO E COERENTE ANCHE SE DENUNCIA UNO SCONTRO NON INDIFFERENTE AL LORO INTERNO.

AL CONTRARIO BERLUSCONI INVECE NON DEMORDE:
1. CONSIDERA L'UNIONE UNA MAGGIORANZA INVENTATA PER SBAGLIO DAL SISTEMA ELETTORALE (LA SUA LEGGE sic)
2. VUOLE RIVEDERE FINO IN FONDO LE SCHEDE CONTESTATE
3. VUOLE TENTARE UN GOVERNO DI LARGHE INTESE CHE ESCLUDA PRODI
4. OTTENERE CARICHE ISTITUZIONALI IN RINNOVO
PERFINO IL MINISTRO CASTELLI DELLA LEGA SE NE LAMENTA!
INSOMMA IL CAVALIERE VORREBBE ALLEARSI CON IL VINCITORE MENTRE TENTA DI DELEGGITTIMARLO NON RICONOSCENDO A TUTTOGGI IL RESPONSO DELLE URNE. EGLI SEMBRA INTENZIONATO A NON VOLER LASCIARE LA POLTRONA E A PROLUNGARE INDEFINITIVAMENTE LE VERIFICHE. IN QUESTO GLI DA UNA MANO TREMAGLIA DI AN CHE "VORREBBE" RIFARE IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO GESTITO DALLA FARNESINA. VUOI VEDERE CHE ALLA FINE CI VORRÀ UNA SENTENZA DI SFRATTO PER MANDARE VIA BERLUSCONI DA PALAZZO CHIGI?    
NON SI ERA MAI VISTO UN CAPO DI GOVERNO COSÌ ASSURDAMENTE ATTACCATO AL “POTERE”. EGLI È COSÌ PATETICO CHE STA SPROFONDANDO NEL RIDICOLO. PRIMA VIENE SFRATTATO MEGLIO È PER TUTTI ANCHE PER COLORO CHE LO HANNO VOTATO. A CHI PIACE CHI NON SA PERDERE?
Raffaele

RAGIONPOLITICA
DIPARTIMENTO DI FORMAZIONE DI FORZA ITALIA
14 aprile 2006
UNA FERMA OPPOSIZIONE
L'unica via che la Casa delle Libertà può seguire dopo le elezioni del 9 e 10 aprile è quella di una ferma opposizione alla sinistra. Un'opposizione che rianimi il popolo che ha votato centrodestra, dandogli la certezza di essere fedelmente rappresentato. Le contraddizioni della maggioranza e del governo guidato da Romano Prodi non tarderanno a venire alla luce.

EDITORIALE DI GIANNI BAGET BOZZO
Un governo di estrema sinistra
Sembra incredibile che il Paese debba vivere un esperimento di sinistra e di estrema sinistra, con una maggioranza che vuol cambiare la società con appena 25000 voti di differenza rispetto al centrodestra. E' una maggioranza tecnica dovuta a due errori della Casa delle Libertà: il modo con cui è stato concesso il voto agli italiani all'estero ed il cambio della legge elettorale, voluto dall'Udc per provare la tanto conclamata «discontinuità». Ora alle tante crisi che avvolgono l'Italia si aggiunge una crisi di sistema politico che diviene la più grave.

Le tre mosse di Silvio
L'Unione è solo una maggioranza inventata per sbaglio dal sistema elettorale; la Casa delle Libertà è una minoranza tecnica così forte da competere alla pari con Prodi e compagni. Rivedere fino in fondo le schede contestate; tentare un governo di larghe intese che escluda Prodi; ottenere cariche istituzionali in rinnovo…CONTINUA


ANSA
Castelli:cosi'premier distrugge Cdl
“Sconcertante" richiesta intesa temporanea con l'Unione
(ANSA)-MILANO,14 APR- Il ministro della Giustizia Castelli ha definito 'sconcertante' l'iniziativa del premier che ha chiesto un'intesa temporanea con l'Unione. "E' sconcertante, al di la' della questione in se', per il fatto che non abbia interpellato nessuno. Andando avanti su questa linea distruggera' la Casa delle Liberta'", ha detto l'esponente della Lega.  


ANSA
Tremaglia: irregolarita', si rivoti
Il 10% dei cittadini all'estero non ha potuto votare
(ANSA) - ROMA, 14 apr - Le elezioni nelle circoscrizioni estere "dovrebbero essere rinnovate, non so quale altra soluzione ci possa essere", dice Tremaglia. E aggiunge: 'ci sono state irregolarita' diffuse e 228.000 cittadini residenti all'estero, il 10% degli aventi diritto, non hanno ricevuto il plico elettorale e non hanno potuto votare'. Lo afferma il ministro per gli Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia in una conferenza stampa.  

giovedì, aprile 13, 2006

BERLUSCONI NON CI STA MA È SOLO

BERLUSCONI NON VUOLE ARRENDERSI ALLA SCONFITTA E ANNUNCIA PERFINO CHE "IL VOTO DEVE CAMBIARE". EGLI CHIEDE, PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA, L'ANNULLAMENTO DEL RISULTATO ELETTORALE, DICHIARATO INVECE CORRETTO DAL SUO MINISTRO DELL'INTERNO PISANU E POI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CIAMPI.

EGLI NON VUOLE NEMMENO ASPETTARE LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE A CUI LA LEGGE AFFIDA LA CONVALIDA DELLE ELEZIONI E LA OVVIA VERIFICA DI TUTTE LE SCHEDE CONTESTATE. SI PREVEDE VARIAZIONI DI ALCUNE DECINE DI VOTI DA AMBEDUE LE PARTI, QUINDI IL RISULTATO NON CAMBIERÀ, DETTO ANCHE DAI SUOI STESSI ALLEATI. IN NESSUN PAESE DEMOCRATICO SI È MAI VISTO UN CAPO DEL GOVERNO USCENTE RIFIUTARE IL RESPONSO DELLE URNE.

CON QUESTO COMPORTAMENTO BERLUSCONI SCONFESSA IL SUO STESSO MINISTRO DELL'INTERNO, LE PREFETTURE DA ESSO DIPENDENTI, TUTTI I PRESIDENTI DEI SEGGI E SCRUTATORI DELLA CDL CHE INSIEME A QUELLI DELL'UNIONE HANNO GESTITO E CONTROLLATO IL VOTO. IL MILIONE DI VOTI NULLI SONO STATI DECISI INSIEME, MENTRE SOLO PER GLI OTTANTAMILA DI CUI METÀ CIASCUNO ALLA CAMERA E AL SENATO SONO STATE CONTESTATE. SU QUESTI LA CASSAZIONE VERIFICA PER LEGGE.

ORA L'UNIONE HA I NUMERI PER GOVERNARE PROPRI IN BASE ALLA LEGGE ELETTORALE FATTA UNILATERALMENTE DALLA STESSA CDL. NON RESTA CHE AUGURARCI CHE BERLUSCONI FACCIA UNA ECCEZIONE UNA VOLTA TANTO E RISPETTI ALMENO LA SUA LEGGE.

EGLI TENTA CON QUESTA TATTICA ABBASTANZA SCOPERTA DI FARE ALZARE LA TENSIONE NEL PAESE E DI DELEGITTIMARE IL NUOVO GOVERNO A TUTTO DANNO DELLA NAZIONE ALL’INSEGNA DEL MOTTO:"SENZA DI ME SOLO ROVINE".

A QUESTO PUNTO SI RENDE NECESSARIO CHIUDERE AL PIÙ PRESTO QUESTA PAGINA ANTIDEMOCRATICA ACCELERANDO IL PASSAGGIO DEI POTERI AL GOVERNO PRODI E MANDARE A CASA IL CAVALIERE.
IL PAESE LO RICHIEDE.
Raffaele

ROMANOPRODI
Prodi. Governeremo. Lo vogliono elettori di 5 continenti!
13 Aprile 2006
La festa che tutti sognavano di vedere. Piazza Maggiore gremita. Bologna, la casa di Prodi, si mette il vestito buono per accogliere Romano Prodi da vincitore delle elezioni. Ieri sera più di 15mila persone secondo i dati della Questura ha affollato il salotto del capoluogo emiliano e ha seguito l’intervento del Presidente…
CONTINUA

REUTERS
Alleati Cdl freddi su brogli denunciati da Berlusconi
giovedì, 13 aprile 2006 2.30
ROMA (Reuters) - An e Udc reagiscono con freddezza all'accusa di brogli elettorali lanciata ieri sera da Silvio Berlusconi, e non ritengono che l'esito del voto - che ha assegnato la vittoria al centrosinistra - possa essere ribaltato dalle verifiche sulle schede contestate.
Da Forza Italia e dall'Udc arrivano inoltre secche smentite all'ipotesi di un decreto legge per il riconteggio di tutte le schede contestate.
"Le verifiche vanno fatte, soprattutto perché bisogna comprendere la corrispondenza tra i verbali e le trasmissioni telefoniche, ma non credo che cambieranno l'esito elettorale", ha detto stamani il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa.
Ignazio La Russa di Alleanza Nazionale in una intervista radiofonica di stamattina ha detto che non bisogna sottovalutare le preoccupazioni di Berlusconi, ma ha aggiunto: "Personalmente non mi risultano notizie di brogli. Mi risultano notizie di gravi irregolarità che però non sono una novità, si registrano in tutte le elezioni. Questa volta con una differenza di 20.000 voti assumono un rilievo maggiore".
Ieri sera, due giorni dopo le elezioni del 9 e 10 aprile, Berlusconi, di ritorno da un incontro con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha detto che il voto è stato contraddistinto da brogli e che dunque il suo esito deve cambiare.
Secondo indiscrezioni di stampa il capo dello Stato avrebbe anche bocciato l'ipotesi di un decreto legge per il riconteggio delle schede.
"Mai sentito parlare di un decreto legge", ha detto l'eurodeputato di Forza Italia Antonio Tajani uscendo da palazzo Grazioli.
Ancora più netto Carlo Giovanardi, ministro Udc per i rapporti con il Parlamento: "Le indiscrezioni che pubblicano i giornali sono bufale totali, compresa quella del decreto. Poi io faccio parte del governo, si immagina se non sapessi che c'è nell'aria qualcosa di questo tipo".

ESTENSE
''Da controllare i verbali di 60 mila sezioni''
Berlusconi: ''Tanti brogli, il risultato deve cambiare''
Notizia inserita il 13/4/2006
Roma. Silvio Berlusconi lascia palazzo Chigi dove si era recato dopo l'incontro con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Alla domanda dei cronisti su come fosse andato il colloquio con il capo dello Stato il premier risponde: "Tutto bene, tutto bene". Ci sono novita'? "Tante novità, ci sono tanti brogli". A questo punto i cronisti gli chiedono se il risultato delle elezioni puo' cambiare. "Deve cambiare" risponde pronto Berlusconi aggiungendo: "Sono fiducioso"."Il risultato deve cambiare perché ci sono brogli a non finire in diverse parti, in tutta Italia", ha assicurato il premier precisando che si tratta di "brogli unidirezionali", a favore del centrosinistra. "Ne stanno venendo fuori di tutti i colori". Berlusconi sottolinea: "Ci sono 25 mila voti di differenza tra le due coalizioni che danno 63 parlamentari in più a chi ha più voti. ..CONTINUA

martedì, aprile 11, 2006

BERLUSCONI PERDE IL GOVERNO DELL’ITALIA

ALLA FINE L'UNIONE VINCE AL FOTOFINISH PER POCHI VOTI (25000) MA SUFFICIENTI A FAR SCATTARE IL PREMIO DI MAGGIORANZA A 340 DEPUTATI.
AL SENATO SI È AVUTO IL CONCORSO DEI VOTI DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO CHE DANNO 4 SENATORI, PIÙ UN'ALTRO DI UNA LISTA INDIPENDENTE CHE SI AGGIUNGE ALL'UNIONE, TALE DA GARANTIRE UN MARGINE DI 3 SENATORI PIÙ QUELLI A VITA DISPONIBILI.

SECONDO LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, VOLUTA DALLA CDL, I VOTI PER IL SENATO VENGONO COMPUTATI PER IL PREMIO DI MAGGIORANZA AL LIVELLO DI OGNI REGIONE. QUINDI NON CONTA IL VOTO COMPLESSIVO NAZIONALE MA IL NUMERO DEI SEGGI ASSEGNATI.

PER IRONIA DELLA SORTE, QUESTO MECCANISMO, ESCOGITATO PROPRIO PER PENALIZZARE IL CENTROSINISTRA, SI È RITORTO CONTRO I LORO STESSI AUTORI. LA CDL, PUR OTTENENDO PIÙ VOTI A LIVELLO NAZIONALE OTTIENE MENO SENATORI, E PER QUESTO SE NE LAMENTANO! FANNO FORSE IL MEA CULPA?

INOLTRE ESSI CHIEDONO PERFINO LA “VERIFICA” DI TUTTI I “VOTI” E DEI “VERBALI” DATO LO SCARSO MARGINE DI VOTI ALLA CAMERA E DEI TANTI “NULLI”. IN ALTRE PAROLE LA CDL DENUNCIA "POSSIBILI BROGLI" PER AVER PERSO DI MISURA. MA A CHI? IL MASSIMO RESPONSABILE DELLA CONDUZIONE DEL VOTO E DELLA SUA REGOLARITÀ È PROPRIO IL LORO MINISTRO DEGLI INTERNI PISANU.

I VERI "BROGLI" LO HANNO FATTO PROPRIO LORO DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE TUTTA GIOCATA AL LIVELLO DELL'IMBROGLIO MEDIATICO, DELLE FALSE TRE PUNTE E SULLA PAURA RICHIAMANDO COSÌ AL VOTO IL PEGGIORE ELETTORATO ASSENTEISTA E DISINFORMATO CHE NON VOTA MAI.
HANNO PUNTATO SULLA :
1) FALSIFICAZIONE DELLE PROPOSTE DELL'UNIONE SPAVENTANDO L'ELETTORATO MENO INFORMATO
2) ABOLIZIONE DELL'ICI SULLA PRIMA CASA E SUI "RIFIUTI" ALL’ULTIMO MOMENTO SOLLETICANDO LA PARTE PIÙ EGOISTA DELL'ELETTORE.
3) FALSIFICAZIONE DELLE LORO STESSE PROPOSTE: NELLE ULTIME ORE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE SONO STATI AFFISSI MANIFESTI FRESCHI DI STAMPA IN CUI È SCRITTO “NOI ABOLIAMO L’ICI. LORO TASSANO LA TUA CASA E I TUOI RISPARMI”.

BERLUSCONI HA PROPOSTO L’ABOLIZIONE DELL’ICI SULLA PRIMA CASA E NON L’ELIMINAZIONE COMPLETA DELLA TASSA E L’INTENZIONE DEL CENTRO-SINISTRA DI TASSARE CASA E RISPARMI NON È CONTENUTA IN ALCUN PUNTO DEL PROGRAMMA.

CHI FALSIFICA PALESEMENTE LA REALTÀ, PER CARPIRE LA BUONA FEDE DEGLI ELETTORI, FORSE NON COMMETTE UN REATO, MA CERTAMENTE SI COMPORTA DA “LADRI DI DEMOCRAZIA”.

SE AGGIUNGIAMO A TUTTO QUESTO LE NUMEROSE VIOLAZIONI DELLA “PAR CONDICIO”, LE TV DI MEDIASET I LORO GIORNALI, CON L'AUSILIO SPESSO IMPORTANTE DELLA RAI1 E RAI2 CON LE LORO MANIPOLAZIONI DELLE NOTIZIE, SI HA UN QUADRO COMPLETO DEL TIPO E DEL LIVELLO D'IMBROGLIO CUI L'ELETTORATO È SOTTOPOSTO TUTTI I GIORNI.
QUESTO È IL VERO “GRANDE BROGLIO ELETTORALE”. SI CHIAMA "CONFLITTO D'INTERESSE" IN PARTICOLARE SULLA "INFORMAZIONE". ECCO IL PRIMO DEI PRIMI PROBLEMI DA RISOLVERE!
Raffaele


ANSA
CAMERA: OLTRE 1 MLN DI VOTI NON VALIDI
11/04/2006 16:12
ROMA - Sono 1.093.277 al Senato e 1.102.188 alla Camera i voti non validi, secondo quando risulta dai dati del Ministero dell'Interno. Un dato in calo del 60% ma che assume una notevole rilevanza visto l'esiguo scarto di voti tra le due coalizioni. Per il Senato, dei 1.093.277 voti non validi, 488.403 sono schede bianche, 39.822 le contestate e 565.052 quelle considerate nulle; per la Camera su 1.102.188 sono 448.002 le schede bianche, 43.028 le contestate e 611.158 le nulle…
"Questa maggioranza di 158 seggi al Senato esiste per l'Unione grazie al voto degli italiani all'estero", ha detto il senatore Danieli in una conferenza stampa nella sede dell'Unione.
"Grazie al voto annunciato di Luigi Pallaro presidente dell'Associazione Italiani in Sudamerica - ha detto ancora Danieli - i seggi al Senato per l'Unione diventano 159"…
Il 'premio di maggioranza' previsto dalla nuova legge elettorale assegna automaticamente 340 seggi su 630 alla coalizione vincente. Con il seggio assegnato a Roberto Rolando Nicco, candidato in Valle D'Aosta per la lista 'Aut.Lib.Democratie', l'Unione raggiunge i 341 deputati alla Camera. Restano ancora da assegnare i 12 seggi spettanti agli italiani all'estero. Con i 277 della Cdl si arriva al totale di 630 seggi…
CONTINUA

CAMERA: RIPARTIZIONE SEGGI PER LISTA E COALIZIONE
CAMERA: ESTERO - LISTE (870 SEZ SU 896)
SENATO: RIPARTIZIONE SEGGI PER LISTA E COALIZIONE
SENATO: ESTERO - LISTE (SEZ. 852 SU 896)


ILSOLE24ORE
Ciampi: «Voto regolare, affluenza è prova di maturità»
11 aprile 2006
Un voto «ordinato e regolare, secondo la tradizione della democrazia italiana», dove l'alta affluenza «costituisce una ulteriore prova della maturità democratica e dell'impegno civile del popolo italiano».
Lo afferma il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in una nota...
CONTINUA


ARTICOLO21
Bugiardi fino alla fine
di Federico Fornaro
10/04/2006
Sentendo avvicinarsi la fine dell’avventura a Palazzo Chigi, ai dirigenti di Forza Italia è caduto anche l’ultimo velo di pudore. Al termine di una campagna elettorale tutta giocata sul confine dell’imbroglio mediatico con dati e informazioni abilmente manipolati, hanno deciso di oltrepassare la linea che divide la verità (per quanto di parte) e il falso acclarato.
Nelle ultime ore della campagna elettorale sono stati affissi manifesti freschi di stampa in cui è scritto “Noi aboliamo l’ICI. Loro tassano la tua casa e i tuoi risparmi”.
Cartoline analoghe erano proposte dal sito di Forza Italia per un ultimo assalto via e-mail verso il popolo dei presunti indecisi.
Se ci trovassimo di fronte ad una normale pubblicità di prodotti commerciali, sarebbe già intervenuto il Giurì di autodisciplina a bloccarne la diffusione, visto il palese falso riguardante sia l’ICI (Berlusconi ha proposto l’abolizione dell’ICI sulla prima casa e non l’eliminazione completa della tassa) sia l’intenzione del centro-sinistra di tassare casa e risparmi che non è contenuta in alcun punto del programma.
Quando si falsifica così palesemente la realtà, cercando di carpirne la buona fede degli elettori, purtroppo non siamo sicuri che si commetta un reato penalmente perseguibile, ma certamente ci si comporta da “ladri di democrazia”…
CONTINUA

venerdì, aprile 07, 2006

BERLUSCONI - STRATEGIA DELLA SCONFITTA

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO È UN FIUME IN PIENA. OGNI GIORNO FA UNA NUOVA PROMESSA DI SGRAVI FISCALI. L’ULTIMA “L’ABOLIZIONE DELLA TASSA RIFIUTI” CHE CON L’ICI COSTITUISCONO I FINANZIAMENTI DEI COMUNI.
NON PAGO DI QUESTO, IL CAVALIERE ORMAI SCADE NELLA RIDICOLA STRATEGIA DELLA SCONFITTA:
  1. ACCUSA I GIUDICI DI VOLERLO “PERSEGUITARE” SULLA PRESUNTA CORRUZIONE DI DAVID MILLS AVVOCATO INGLESE (VEDERE IL FINTO PRESTITO DI DAVID MILLS), MOSTRANDO LE “PROVE DOCUMENTALI” IN UNA CONFERENZA STAMPA ANZICHÉ IN UN TRIBUNALE COME SAREBBE NORMALE.

  2. PAVENTA POSSIBILI BROGLI ELETTORALI DELLA SINISTRA AI SUOI DANNI RICHIEDENDO PER QUESTO LA PRESENZA DEGLI OSSERVATORI INTERNAZIONALI, LA TANTO ODIATA OCSE.

  3. FA PUBBLICARE DA LIBERO (SUO QUOTIDIANO) UNA ACCUSA DI EVASIONE FISCALE AI DANNI DI PRODI (CHE FARÀ QUERELA) SU UNA LORO DONAZIONE A FAVORE DEI FIGLI ALLO SCOPO DI SCREDITARLO.
IL CAVALIERE, MENTRE PROMETTE TUTTO PUR DI ESSERE RIELETTO, ATTACCA TUTTE LE ISTITUZIONI DALLA CONFINDUSTRIA, SINDACATI, GIORNALISTI, MAGISTRATURA E DOCENTI DI TUTTE LE SCUOLE, LE REGIONI E COMUNI ETC. NELL’ASSURDO TENTATIVO POPULISTICO DI “SOSTITUIRSI” A LORO CON L’INVESTITURA PROVENIENTE DAL VOTO DEI CITTADINI ITALIANI CHE IN CASO DI VITTORIA NON POTREBBE GOVERNARE.
A TUTTO QUESTO SI SOVRAPPONGONO I DATI DELUDENTI SULLA FINANZA PUBBLICA. NON TANTO QUELLO DEL RAPPORTO DEFICIT-PIL AL 3,8% NEL 2005 O LA TENDENZA DEL DEBITO AL 108% DEL PIL DI PER SE DRAMMATICO, "MA L'AZZERAMENTO DELL'AVANZO PRIMARIO" ANCORA PIÙ GRAVE PER IL PAESE.
Raffaele


ANSA
BERLUSCONI: ANCHE LA TASSA SUI RIFIUTI PUO' ESSERE ABOLITA
07/04/2006 13:00
ROMA - Silvio Berlusconi annuncia che anche la tassa sui rifiuti può "essere abolita". Il premier, parlando a Radio Anch'io, ha fatto riferimento ai termovalorizzatori affermando che i rifiuti possono diventare fonte di energia. Da qui la possibilità di abolire la tassa...CONTINUA

ANSA
LA TASSA SUI RIFIUTI VALE 3-3,5 MLD, PIU' DI ICI SU PRIMA CASA
07/04/2006 11:28
ROMA - Vale dai 3 ai 3,5 miliardi di euro l'anno la tassa sui rifiuti, che in alcuni Comuni è stata già trasformata in tariffa. Come l'Ici però è un tributo che finanzia i Comuni e rispetto all'Ici sulla prima casa - tassa per la quale il programma della Cdl prevede una abolizione - vale circa 1 miliardo di più. TOTALE NAZIONALE 3,03 MLD 191,18


(CHIARIMENTO DELLA SIGNORA FLAVIA PRODI)
ADNKRONOS
Fisco, Flavia Prodi: ''Donazioni a figli nel 2003 come previsto dalla legge''
Dopo le accuse di illiceità nella cessione di 870 mila euro per l'acquisto della casa
Bologna, 7 apr. (Adnkronos) - Gli 870 mila euro che Romano Prodi e la moglie Flavia hanno consegnato ai due figli per l'acquisto della casa quando si sono sposati appartengono a una donazione legalmente registrata dal notaio nel 2003, come prevedono le norme in materia...CONTINUA
In sostanza, la moglie del leader dell'Unione ha voluto fugare ogni dubbio circa la volontà del centrosinistra di reintrodurre tasse di successione, a differenza di quanto questa mattina ha di nuovo ribadito il premier Silvio Berlusconi... CONTINUA
Il ministro Tremonti ieri sera a 'Otto e mezzo' ha lui stesso riconosciuto che abbiamo rispettato la legge. Tra l'altro le cifre in questione sono lontanissime da quei parecchi milioni di euro indicati come soglia oltre la quale il centrosinistra propone di introdurre l'imposta sulle successioni e sulle donazioni''.
La famiglia si riserva di querelare il quotidiano 'Libero' che nell'articolo pubblicato oggi ipotizza il reato di evasione fiscale.


(ACCUSA DEL QUOTIDIANO DI PROPRIETA' DI BERLUSCONI)
LIBERO
QUESTO QUI NON HA PAGATO LA TASSA... di RENATO FARINA
Edizione del 07/04/2006
La sinistra dei furbi: Prodi ha donato ai figli 870mila euro esenti dal Fisco usando la legge di Berlusconi che adesso vuole abolire. Intanto il premier accusa i giudici: trame contro di me
Mortadella pelosa che non sei altro, chiedi scusa agli italiani per favore, rifatti dare indietro dai figli le tue donazioni esentasse, se sei un po' coerente. E giura che se vinci ci paghi le imposte. Figuriamoci. Comunque vada, non mollerai una lira. Ma quelle che hai adoperato non erano leggi ad personam di Berlusconi fatte per sistemare i suoi cari?
Invece hai provveduto a mettere a posto la tua prole. Perdonate l'invettiva da osteria, ma avevamo creduto anche noi alla storia del Professore bianco come un angioletto, con le idee storte, ma duro con se stesso fino a spolpare i propri figli con le tasse di successione. Balle.
Questo qua è pronto a farle pagare alla vecchina che lascia l'appartamento di periferia a un figlio, ma a lui che importa? Ha già provveduto a evitare questa antipatica rogna delle imposte. Siamo passati dai furbetti del quartierino ai furbetti del cimitero, ma sì, parliamo dei sepolcri imbiancati. Quelli che caricano di pesi insopportabili gli altri, perché tanto loro hanno già messo a posto la roba.
Questa è grossa, palpiamo il foglio e non riusciamo a crederci, vorremmo infilarlo sotto l'uscio di tutte le case, anche in quelle dei rifondaroli, i quali dovrebbero fargli la pelle a un capo così giuda. Di certo la notizia più ghiotta della campagna elettorale.
Potrebbe - se pubblicizzata adeguatamente, ma staranno tutte zitte le tivù indurre gli indecisi ad essere molto decisi nel giramento di scatole contro Professore che li ha presi per i fondelli. Uno così, non può governare l'Italia.

giovedì, aprile 06, 2006

BERLUSCONI E LA SUA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE

DALLA SUCCESSIONE DELLE NOTIZIE RIGUARDANTI IL RIFIUTO DI PRODI DI ANDARE A MEDIASET SI CHIARISCE PIÙ DI QUANTO FATTO FINORA DAI MEDIA.
IL RIFIUTO, SECONDO L’ANSA, SI BASAVA SULL’INVITO ALL’ULTIMO MINUTO, SENZA UNA PREPARAZIONE SUL COME CONDURRE IL CONFRONTO.

LA POSIZIONE DI PRODI SULLE REGOLE DEL CONFRONTO TELEVISIVO È NOTA A TUTTI TANTOPIÙ A MEDIASET. PERCHÉ ALLORA INVITARLO IN QUESTO MODO?
SI VOLEVA FORSE “FURBESCAMENTE” SFRUTTARE IL SUO “RIFIUTO” PER FARE IL BLITZ SOLITARIO A CANALE 5 IN BARBA ALLA LEGGE SULLA “PAR CONDICIO”?

UN TENTATIVO SIMILE ERA STATO TENTATO SENZA SUCCESSO ANCHE SU RAI AL PRIMO FACCIA A FACCIA, QUANDO BERLUSCONI PRETENDEVA DI AVERE IL CONFRONTO SENZA REGOLE. VEDERE LA PARTITA TRUCCATA DEL FACCIA-FACCIA.

DI FRONTE A CIÒ È SEMPLICEMENTE GROTTESCO CHE SI “PAVENTI” LA PROVA DI REGIME DI ATTENTATO ALLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE DA PARTE DI GONFALONIERI IN PERSONA. MEDIASET RIVENDICA LA LIBERTÀ SENZA RISPETTO DELLE REGOLE E DELLA LEGGE, CIOÈ SOLO QUELLA DEL SUO CAPO PROPIETARIO. QUESTO È SOLO CONFLITTO D’INTERESSI, USO PREPOTENTE DELLE SUE TV IN POLITICA, ALTRO CHE LIBERTÀ E DEMOCRAZIA.
Raffaele


ANSA
Sircana: no confronto 'last minute'
Il portavoce di Prodi risponde a Confalonieri
(ANSA)-ROMA, 5 APR- "Abbiamo declinato l'invito perche' non si prepara 'last minute' un confronto politico serio tra candidati premier": lo ha detto Silvio Sircana. , "Quando il presidente Berlusconi si esibiva in una incessante presenza nei programmi tv di maggior ascolto, ne' il presidente Prodi, ne' i suoi collaboratori hanno mai sollevato il serio problema della liberta' d'informazione. Appare grottesco - ha aggiunto il portavoce di Prodi - che il tema venga sollevato oggi dal presidente Mediaset".

ANSA
Confalonieri attacca Prodi
2 "Suoi rifiuti a Mediaset attentano a liberta' informazione"
(ANSA) - ROMA, 5 APR - "Il fatto che la prima televisione del paese non possa ospitare un confronto tra i due candidati premier, mi indigna": cosi' Confalonieri. Nel corso di una conferenza stampa negli studi di Canale 5, il presidente di Mediaset spiega di aver invitato piu' volte Prodi a partecipare a trasmissioni e aggiunge: "lo voglio dire a brutto muso, e' un attentato alla liberta' dell'informazione. Queste sono prove generali di regime".

NOTIZIE.VIRGILIO
ELEZIONI/ ULIVO: CONFALONIERI CONFERMA CONFLITTO INTERESSI
"Se Mediaset diventa soggetto politico, scenari inquietanti"
Roma, 5 apr. (Apcom) - "Nella campagna elettorale del 2001 Berlusconi rifiutò per sei mesi di affrontare il suo competitor Rutelli in un faccia a faccia televisivo. Eppure Confalonieri non si stracciò le vesti invocando la libertà d'informazione. Come mai cinque anni fa, di fronte alla disponibilità del candidato dell'Ulivo a presentarsi anche negli studi Mediaset per confrontarsi davanti ai telespettatori con Berlusconi, e al reiterato rifiuto di quest'ultimo, non si indignò come sta facendo ora con Prodi?". Se lo chiedono Fabrizio Morri e Renzo Lusetti del coordinamento dell'Ulivo.
"La risposta è elementare, e la dice lunga dell'anomalia vissuta concretamente dall'Italia in questi cinque anni: si chiama conflitto di interessi", spiegano i due esponenti dell'Ulivo. "Altro che 'prove generali di regime’: se Mediaset rinuncia ad essere un'azienda normale per diventare soggetto politico di parte, si aprono scenari inquietanti. Oggi anche Confalonieri, di solito uomo attento e prudente, scatta sull'attenti ai voleri del Capo e non esita a rovesciare addosso a Prodi e al centrosinistra accuse irricevibili".