domenica, ottobre 30, 2005

BERLUSCONI, “CONTRO” GUERRA IN IRAQ

CLAMOROSO! A DISTANZA DI OLTRE 2 ANNI BERLUSCONI E FINI “RIVELANO” CHE ERANO CONTRARI ALLA GUERRA IN IRAQ! CURIOSO, NOI NON CE N’ERAVAMO ACCORTI E CREDO CHE FINORA NON SE N’ERA ACCORTO NESSUNO NEMMENO I LORO SOSTENITORI CHE PROBABILMENTE STANNO APPRENDENDO ADESSO LA GRANDE NOTIZIA.
MA TRALASCIAMO LE INVETTIVE E GLI SCHERNI CONTRO CHI IN ITALIA SI È OPPOSTO VERAMENTE ALLA GUERRA INNALZANDO LE BANDIERE DELLA PACE CHE ESSI INVECE HANNO VOLUTO ABBASSARE, SE BERLUSCONI AND COMPANY FOSSERO STATI “COERENTI” ED AVESSERO DETTO VERAMENTE “NO” A BUSH A TEMPO DEBITO 26 VITE DEI NOSTRI CARABINIERI DI NASSIRIYA, DI CALIPARI ED DI TANTI ALTRI POTEVANO ESSERE RISPARMIATE!
LA SCUSA CHE SI È INTERVENUTI IN IRAQ DOPO L’INVASIONE E CON UNA RISOLUZIONE ONU NON REGGE PERCHÉ QUEST’ULTIMA È ARRIVATA DOPO CHE LE FORZA ITALIANA COSIDDETTA DI “PACE” SI ERA INSEDIATA IN IRAQ E CHE LA RISOLUZIONE REGISTRAVA IL FATTO COMPIUTO SU FORZATURA AMERICANA.
Raffaele

<<La guerra in Iraq non la volevo>>
Clamorosa rivelazione del presidente del Consiglio
29 ottobre 2005

ROMA - L'alleato di ferro di George W. Bush riteneva che la guerra «preventiva» si poteva e si doveva evitare. A quasi due anni dai primi bombardamenti su Bagdad si scopre ora che Silvio Berlusconi ci ha provato in ogni modo a convincere il presidente americano che non sarebbe stato giusto scatenare l'offensiva militare in Iraq. A dirlo è proprio il premier in una intervista esclusiva a La7: «Io non sono mai stato convinto che la guerra fosse il sistema migliore per arrivare a rendere democratico un paese e a farlo uscire da una dittatura anche sanguinosa». Parole di cui si ha notizia nelle ore in cui si allungano ombre sul governo italiano per il caso del Cia-Gate e il giorno prima della visita ufficiale a Washington del presidente del Consiglio.
Nell'intervista che sarà trasmessa integralmente lunedì prossimo Berlusconi entra nei dettagli di quella è una clamorosa e inattesa rivelazione. «Ho tentato di trovare altre vie e altre soluzioni anche attraverso un'attività congiunta con il leader africano Gheddafi. Non ci siamo riusciti e c'è stata l'operazione militare». «Io ritenevo - prosegue Berlusconi - che si sarebbe dovuta evitare un'azione militare»… CONTINUA

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sabato, ottobre 29, 2005

LA NUOVA (VECCHIA) LEGGE ELETTORALE

LA BATTAGLIA SI FA DURA. LA MAGGIORANZA CERCA DI APPROVARE IN TUTTA FRETTA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE ORMAI IN PIENA CAMPAGNA E SENZA IL "CONSENSO" DELLE OPPOSIZIONI CHE SONO CONTRARI, PERCHE BEN ALTRO SONO ORA I PROBLEMI DEL PAESE, DICONO. INOLTRE LA NUOVA (VECCHIA) LEGGE PROPORZIONALE PROPOSTA PRODURRA' I SEGUENTI RISULTATI:

  1. SCARDINERA' IL BIPOLARISMO, INDEBOLENDO IL GOVERNO DEL PAESE, RENDENDOLO SUCCUBE DEI PARTITI.
  2. ACCENTUERA' I DIFETTI DELLE «COALIZIONI LITIGIOSE» PORTANDO I PARTITI AD ACCENTUARE «LA RICERCA DI VISIBILITÀ E LA LORO LITIGIOSITÀ
  3. IL NUOVO GOVERNO DIVERRA' PRIGIONIERO DEI PARTITI IN UN MOMENTO DIFFICILE PER L'ITALIA, QUANDO CI VORREBBE INVECE IL MASSIMO DI FORZA DEI GOVERNI.
  4. INFINE E' COMPLICATA CON VARI SBARRAMENTI E MODIFICA DEI COLLEGI ETC..

INSOMMA UN MARCHINGEGNO "IRRESPONSABILE" A DANNO DEGLI ELETTORI.

Raffaele

DALL'UNITA'

Legge elettorale, la truffa continua
L'Unione: «Anticostituzionale»
L'Unione presenta una pregiudiziale di costituzionalità ed una pregiudiziale di merito, oltre ad una questione sospensiva, sulla legge elettorale. O meglio su quello che viene ormai unanimemente definito «un golpe istituzionale»: cambiare le regole con il "truffarellum", magari un po’aggiustato, a pochi mesi dal voto a colpi di maggioranza per avere qualche chance di vincere.
La discussione generale in Parlamento legge che vuole reintrodurre il sistema proporzionale – adesso con tre sbarramenti al 2, 4 e 10 percento – è iniziata stamattina alla Camera. L’Unione, che ieri aveva già annunciato un ostruzionismo senza quartiere su tutto più 500 emendamenti ad hoc, oggi ha annunciato anche la pregiudiziale di incostituzionalità... CONTINUA

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venerdì, ottobre 28, 2005

VITROCISET. FERMATA L’ARROGANZA DELLA PROPRIETÀ

LA DETERMINAZIONE DEI LAVORATORI E DEI LORO SINDACATI HANNO PRODOTTO AL MOMENTO UN IMPORTANTE RISULTATO: LA SOSPENSIONE DEI 150 LICENZIAMENTI CHE LA PROPRIETÀ VOLEVA A TUTTI I COSTI IN MODO ARROGANTE ED UNILATERALE E SENZA CHE VI SIANO RAGIONI GIURIDICHE, ECONOMICHE E INDUSTRIALI PER FARLO. SI È RIUSCITI AD OTTENERE UN TAVOLO IL PROSSIMO 7 NOVEMBRE A TRE CON IL GOVERNO CHE COSÌ DOVRÀ ASSUMERSI LA SUA RESPONSABILITÀ E FARLA ASSUMERE ANCHE ALL’AZIENDA CHE FINORA VI SI È SEMPRE SOTTRATTA IRRESPONSABILMENTE.
L’AZIENDA OPERA NEI SERVIZI TECNICI, IN UN MERCATO TECNOLOGICO STRATEGICO DI GRANDE IMPORTANZA PER IL NOSTRO PAESE (COMUNICAZIONI, TRAFFICO AEREO, SPAZIALE, METEO, AMBIENTE, LOGISTICA INTEGRATA, ETC.) ED É UN SUICIDIO PERMETTERE CHE LA PROPRIETÀ LA SVENDA A PEZZI E DISTRUGGA COSÌ QUESTA IMPORTANTE RISORSA INDUSTRIALE AL SOLO SCOPO DI OTTENERE IL MIGLIOR PREZZO PER SÉ.
Raffaele

VITROCISET/ CREMASCHI(FIOM):GOVERNO SI IMPEGNI PER FUTURO GRUPPO27/10/2005 16:46
Roma, 27 ott. (Apcom) - "La mobilitazione dei lavoratori della Vitrociset, il grande successo dello sciopero di 8 ore, le iniziative senza precedenti di sciopero della fame di alcuni lavoratori e delegati hanno dato il senso della gravità di quanto avviene nel Gruppo e fermato l'arroganza dell'Azienda, ma tutto può ancora accadere." Lo ha detto Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil, intervenendo oggi a Roma all'assemblea dei lavoratori Vitrociset in sciopero.
"I licenziamenti - ha proseguito Cremaschi - sono e restano privi di qualsiasi motivazione giuridica e produttiva. Essi fanno parte di un disegno della proprietà dell'azienda di mettersi sul mercato e di farne pagare ai lavoratori i costi. Per questo è giunto il momento della chiarezza." "All'Azienda - ha affermato Cremaschi - chiediamo il ritiro definitivo delle procedure di licenziamento e l'apertura di un confronto su tutte le prospettive produttive e occupazionali e sulle relazioni sindacali, da tempo compromesse da continue decisioni unilaterali dell'Azienda che hanno leso molti diritti dei lavoratori. Al Governo chiediamo finalmente l'apertura di un tavolo per discutere del futuro di un'azienda che organizza un servizio pubblico di valore strategico."
"L'incontro del 7 novembre - ha concluso Cremaschi - dovrà vedere quindi l'Azienda e il Governo disponibili a discutere e a impegnarsi sul futuro, togliendo di mezzo l'attacco all'occupazione e ai diritti dei lavoratori. Se non sarà così, la lotta continuerà senza escludere nessuna forma di mobilitazione". CLICCA Economia Virgilio

giovedì, ottobre 27, 2005

IL RECORD DELLE RIFORME


DOPO L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE CIAMPI CHE HA ESORTATO AD OCCUPARSI DEI PROBLEMI REALI DEL PAESE, È IL CAVALIERE A REPLICARE PERCHÉ SI SENTE TOCCATO GIUSTAMENTE!

EGLI, CON DISAPPUNTO DICE CHE NON FA ALTRO DA 4 ANNI E NATURALMENTE BENE E PER IL PAESE. RINCARA LA DOSE VANTANDOSI PURE DI AVER FATTO PIÙ RIFORME LUI DI TUTTI I GOVERNI PRECEDENTI MESSI INSIEME. INSOMMA UN VERO RECORD! NATURALMENTE PER LUI CONTA PIÙ LA QUANTITÀ CHE LA QUALITÀ. DELLE RIFORME, TIPICO METRO DI VALUTAZIONE DI CUI DETIENE IL BREVETTO.

TRA TUTTE LE SUE NUMEROSE “RIFORME” ANNOVERIAMO, TANTO PER DARE UN ESEMPIO:

  • LA MEMORABILE SOPPRESSIONE DELL’IMPOSTA DI SUCCESSIONE PER I GRANDI PATRIMONI (CON LA GIOIA DEGLI STRA-RICCHI)

  • LA VERGOGNOSA DEPENALIZZAZIONE DEL FALSO IN BILANCIO (CON LA GIOIA DI DISONESTI AMMINISTRATORI DEL DENARO ALTRUI).

VI RISPARMIO IL RESTO CHE CON TUTTE LE LEGGI AD-PERSONAM AD OCCHIO E CROCE COPRONO UNA BUONA METÀ DELLE “RIFORME” DA LUI FATTE. L’ALTRA METÀ RESTA O DISATTESA O NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI ANCORA DA REALIZZARE, E QUI, SOSTIENE FURBESCAMENTE IL CAVALIERE CI VORREBBE UN ALTRO MANDATO PER COMPLETARLE, NO? IL SOLITO VIZIO ELETTORALE DURO A MORIRE!

UNA SOLA RIFORMA “SBAGLIATA” SAREBBE SUFFICIENTE A FARE PRECIPITARE IL PAESE, FIGURIAMOCI TANTE DI TAGLIO SIMILARE, TIPO LA DEVOLUTION, TANTO PER CITARE UN ALTRO ESEMPIO.

MEGLIO SAREBBE STATO FARE MENO RIFORME E SOLO QUELLE VERAMENTE UTILI AL PAESE. FORSE IL PRESIDENTE CIAMPI INTENDEVA QUESTO.
Raffaele


DAL CORRIERE DELLA SERA
«Più riforme noi che tutti gli altri governi»
Berlusconi replica all'invito di Ciampi a pensare alle priorità del Paese.
«E' quello che facciamo molto bene da quattro anni»
27 ottobre 2005

ROMA - Ciampi chiede che nell'agenda delle istituzioni ci siano in particolare le priorità del Paese. E il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è pronto a replicare: «E cosa facciamo noi? Noi pensiamo a governare e a dare una risposta alle esigenze del Paese, ed è esattamente quello che facciamo molto bene da quattro anni e mezzo a questa parte». Berlusconi ha risposto così ai giornalisti lasciando una riunione elettorale di Forza Italia a Roma. «Se qualcuno non se n'è accorto - ha precisato il premier - abbiamo fatto più riforme noi di tutti i governi della Repubblica messi insieme»….CONTINUA

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mercoledì, ottobre 26, 2005

FINANZIARIA MEDIATICA

RIPORTO DI SEGUITO DUE ARTICOLI PER EVIDENZIARE QUANTO SEGUE:
  1. CON IL PRIMO ARTICOLO, UN GRAVE PROBLEMA DI CUI SOFFRONO I COMUNI SULLA SPESA SOCIALE E QUINDI LE “FAMIGLIE”.

  2. CON IL SECONDO ARTICOLO, LA PUZZA DI EFFETTO MEDIATICO PROPRIO SULLE FAMIGLIE DA PARTE DELL’UDC.
CON IL PRIMO, L’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI D’ITALIA (APPARTENENTI A TUTTI I PARTITI DESTRA E SINISTRA) DENUNCIA LA MANCATA EROGAZIONE DELLA SECONDA TRANCHE PER LE POLITICHE SOCIALI DA PARTE DEL GOVERNO, CIÒ INSIEME ALLA CONFERMA DEI TAGLI ALLA FINANZIARIA PRODURRANNO EFFETTI DEVASTANTI CON RIFLESSI  PESANTI SULLE FAMIGLIE, FATTO REALE DAL VALORE DI ALCUNI MILIARDI DI EURO!
CON IL SECONDO, LA UDC MINACCIA DI USCIRE DAL GOVERNO PER UN TAGLIO DI 140 MILIONI DI EURO CHE I LORO ALLEATI DI GOVERNO AVREBBERO VOLUTO STORNARE DAL FONDO DELLE FAMIGLIE. NATURALMENTE POI RIENTRATO DOPO CHE ARTICOLI DELLA UDC A “DIFESA DELLE FAMIGLIE” SONO APPARSI SU QUASI TUTTI I GIORNALI. UN CLASSICO MEDIATICO! SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE!
Raffaele      


FINANZIARIA/ ANCI: TAGLI A FONDO SOCIALE GRAVI PER FAMIGLIE
"Chiediamo a governo di rispettare gli impegni presi nel 2005"
26-10-2005 12:09 -

Roma, 26 ott. (Apcom) - La mancata erogazione della seconda tranche del fondo nazionale per le politiche sociali per il 2005 e la conferma dei tagli in Finanziaria per il 2006 "è un fatto gravissimo che si ripercuote fortemente sulle famiglie italiane". E' l'allarme del vicepresidente dell'Anci, Graziano Del Rio, lanciato nel corso di una manifestazione di protesta di regioni, province e comuni, contro i mancati impegni del governo.

Del Rio chiede infatti all'esecutivo "il rispetto degli impegni presi nel 2005. Oggi - afferma - mancano il 50 per cento dei fondi, e vogliamo che il governo ci dia le risorse e soprattutto che le ripristini per il 2006".
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Finanziaria, ridotto di 140 milioni il fondo per le famiglie
I centristi lanciano un ultimatum al governo
Manovra: "Senza aiuti alle famiglie L'Udc pronto ad aprire la crisi"
Alemanno: "I finanziamenti non si toccano, il miliardo c'è"
26 ottobre 2005

ROMA - Giù le mani dai soldi per le famiglie. L'Udc alza la voce e torna a scuotere l'alleanza di governo. A provocare l'ira dei centristi sono le manovre intorno al fondo che la Finanziaria ha previsto per la famiglia, ridotto da 1,140 miliardi a un miliardo. Un taglio che provoca l'ultimatum dei centristi: "Solo pensare che il miliardo di euro per le famiglie possa essere spezzettato in tanti rivoli per altri scopi, mi atterrisce. Chiunque pensi a questa disastrosa soluzione vuole la crisi di governo e della maggioranza. I nostri voti non ci sarebbero nemmeno con la fiducia" dice il capogruppo centrista alla Camera, Luca Volontè…CONTINUA
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IRAQ, ADDIO VERITÀ

L’ARTICOLO IN CALCE È UNA ULTERIORE CONFERMA, (COME SE C’È NE FOSSE ANCORA BISOGNO) CHE IN IRAQ NON VI SONO “REPORTERS INDIPENDENTI” IN GRADO DI RACCONTARE I “FATTI REALI” CHE AVVENGONO IN QUEL PAESE. QUEI POCHI CHE LO FANNO RISCHIANO DOPPIAMENTE LA VITA SIA PER COLPA DEI “RIBELLI” E TERRORISTI CHE LI SCAMBIANO PER GIORNALISTI AL SERVIZIO DELI AMERICANI (EMBEDDED),  CHE DAGLI AMERICANI CHE INVECE SANNO CHI SONO MA NON FANNO MISTERO CHE NON LI VOGLIONO SUL CAMPO SENZA IL LORO PERMESSO E TANTOMENO CHE FACCIANO SERVIZI SENZA LA LORO “CENSURA”.  MOLTI REPORTES INDIPENDENTI SONO STATI UCCISI DAL “FUOCO AMICO”. D’ALTRA PARTE NESSUNO PIÙ LO NEGA QUINDI E’ UFFICIALE: DALL’IRAQ NON GIUNGE PIÙ NESSUNA VERITÀ DA MOLTO TEMPO. L’UNICA “CAMPANA” E’ QUELLA DEGLI AMERICANI.
Raffaele


Il “giornalismo del topo” è l’unico modo in cui possiamo raccontare l’Iraq
di Matthew Lewin
Press Gazette, 13 ottobre 2005
Robert Fisk, il notoriamente intrepido corrispondente dell’Independent dal Medio Oriente, ha rivelato che la situazione in Iraq adesso è così pericolosa che non sa se potrà continuare a fare servizi dal paese.
Fisk, che in precedenza aveva accusato i colleghi di praticare un "giornalismo da hotel" in Iraq, ha detto che un "giornalismo da topo" è ora il meglio che lui riesca a fare nel paese.
Fisk, la cui nuova storia del Medio Oriente, The Great War for Civilisation, è stata appena pubblicata, ha definito giornalismo da topo la pratica di comparire all’improvviso sul luogo dove è accaduto qualcosa e restare giusto il tempo di sapere cosa è successo, prima che arrivino gli uomini armati.
Parlando in una libreria di Golders Green [un quartiere della zona nord di Londra NdT], ha detto: "Non potete immaginare quanto vadano male le cose in Iraq.
"Poche settimane fa, ero andato a trovare un uomo il cui figlio era stato ucciso dagli americani, ed ero a casa sua da cinque minuti quando fuori in strada sono comparsi alcuni uomini armati.
"E’ dovuto andare a ragionare con loro perché non mi portassero via. E questo era un qualunque sobborgo di Baghdad, non il triangolo sunnita o Falluja.
"Siamo arrivati al punto in cui, ad esempio, quando sono andato a dare un’occhiata sul luogo di una enorme bomba, in una stazione di autobus, sono balzato fuori dalla macchina e ho scattato due foto prima di essere circondato da una folla di iracheni inferociti.
"Sono saltato di nuovo in macchina e sono scappato. Io questo lo chiamo “giornalismo del topo” – ed è tutto quello che possiamo fare adesso.
"Se vado a trovare qualcuno in un posto particolare, mi do 12 minuti, perché è quanto secondo i miei calcoli ci vuole a un uomo con un telefono cellulare per chiamare sul posto degli uomini armati con una macchina.
"Quindi, dopo 10 minuti me ne vado. Non essere avidi. Ecco com’è il giornalismo in Iraq."
"Adesso questo paese è un inferno – un disastro.
"Il Ministero della sanità, che è gestito in parte dagli americani, non diffonde alcuna cifra sulle vittime civili; il personale semplicemente non è autorizzato a darci queste cifre.
"Una delle gioie delle potenze occupanti è che i giornalisti non possono muoversi. Quando vado fuori Baghdad in macchina, mi ci vogliono due settimane a pianificarlo, perché le strade sono infestate di ribelli, checkpoint, uomini incappucciati e tagliagole. Ecco com’è.
"E’ quasi impossibile avere accesso a informazioni indipendenti al di fuori di Baghdad o Bassora. La maggior parte dei giornalisti che riescono a spostarsi lo fanno come membri di convogli militari con unità destinate alla loro protezione.
"L’ultima volta che sono andato a Najaf, la strada era disseminata di veicoli americani bruciati, veicoli della polizia distrutti, checkpoint abbandonati e uomini armati. Questo è oggi l’Iraq – è in uno stato di anarchia, e molte zone di Baghdad sono di fatto adesso nelle mani dei ribelli"…

(Traduzione di Ornella Sangiovanni)

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Versione originale in inglese sul PRESSE GAZETTE
 

lunedì, ottobre 24, 2005

DELITTO FORTUGNO, INFORMAZIONE PARZIALE

SI RIMANE SCONCERTATI APPRENDERE DAI MEDIA CHE LA VITTIMA AVREBBE AVUTO CONTATTI CON LA ‘NDRANGHETA, COME RISULTEREBBE DAI TABULATI IN POSSESSO DELLA MAGISTRATURA CHE STA ANCORA INDAGANDO SULLA NATURA DI QUEGLI STESSI CONTATTI E NEL CONTEMPO VENGONO TACIUTI I COLLEGAMENTI AVUTI CON IL VIMINALE, PURE PRESENTI NEI TABULATI!
COSÌ SI FA CATTIVA INFORMAZIONE PERCHÉ SI TENDE A FAR CREDERE CHE LA VITTIMA SIA IN QUALCHE MODO CORRESPONSABILE!
SPERIAMO CHE L’INFORMAZIONE PARZIALE VENGA COMPLETATA NEI PROSSIMI GIORNI. SU REPUBBICA INVECE TROVIAMO UN ARTICOLO SULL’ARGOMENTO GIÀ COMPLETO E RICCO DI DATI.
Raffaele

Delitto Fortugno, i contatti tra il medico boss coinvolto nel caso e un'utenza in uso al ministero dell'Interno.

'Ndrangheta, telefonate al Vicinale spuntano chiamate a numeri segreti
Si scava nei tabulati sul traffico telefonico tra il 1997 e il 2003
dai nostri inviati ATTILIO BOLZONI e CARLO BONINI

REGGIO CALABRIA - Nell'inchiesta sull'omicidio di Francesco Fortugno ci sono cinque proiettili calibro 9 x 21 marca Luger e una consulenza tecnica che ha rovesciato tanta polvere sul morto. Ci sono tanti, troppi contatti, diretti e indiretti, che in questa storia portano al Viminale. È il giallo delle telefonate, quelle che apparentemente sono al centro della scena investigativa, quelle che erano state intercettate tra il vice presidente del parlamento calabrese ucciso domenica al seggio e il medico Giuseppe Pansera, al tempo solo il genero incensurato del boss Giuseppe Morabito detto "Tiradritto" e poi schedato come boss.

Siamo andati a vederla quella perizia, abbiamo sfogliato centinaia di pagine di tabulati, abbiamo trovato un groviglio di numeri che raccontano alcuni fatti.
  1. Il primo fatto: in tre anni, dal 1997 al 2000, Francesco Fortugno e Giuseppe Pansera si sono parlati al telefono solo 12 volte e sempre per una manciata di secondi.

  2. Il secondo fatto: su 464 utenze portate all'attenzione della magistratura dal consulente tecnico, quelle 12 tracce telefoniche non sono state né trascritte né presentate al pubblico ministero di Milano perché "assolutamente ininfluenti per le indagini".

  3. Il terzo fatto: tra centinaia di cellulari sospetti il consulente ne ha individuato due intestati al "Ministero degli Interni Dipartimento di Pubblica Sicurezza" e poi ne ha scoperti almeno altri 18 senza codici, cellulari "blindati", senza numero e senza identificativo.

  4. Il quarto e ultimo fatto: Giuseppe Pansera, quando era già latitante per un traffico di stupefacenti, telefonava a un personaggio che a sua volta era in contatto con un'utenza del ministero degli Interni.
Cosa si potevano mai dire un ricercato della 'ndrangheta e uomini collegati al Viminale?
Bisogna precisare subito che il nome di Francesco Fortugno neanche compare in quel documento che si chiama "Elaborazione analitico-relazionale dei dati di traffico di utenze radiomobili e di telefonia di base", la perizia che il consulente Gioacchino Genchi ha consegnato al sostituto procuratore della repubblica di Milano Laura Barbaini, la titolare di un'inchiesta su mafia e coca nella Locride con agganci in Lombardia.
E analizzando - anche qui uno dopo l'altro - quelle 464 utenze intercettate nei contatti dalla perizia, si trovano tracce che gli investigatori avevano ritenuti "spunti interessanti". Soprattutto due: quei numeri di telefono intestati al Ministero degli Interni Dipartimento di Pubblica sicurezza. I numeri si trovano nel quarto foglio delle 464 utenze "attenzionate".
  1. Il primo è un 33559879.. che è stato monitorato dal 6 febbraio del 1999 al 3 gennaio del 2002.

  2. Il secondo è un 33559878.. monitorato dal 25 febbraio 1999 al 31 dicembre 2001.
La sorpresa è al primo numero. Viene chiamato due volte - la prima dalla Puglia e la seconda dalla Campania - da un uomo che è in stretto contatto con Giuseppe Pansera quando il medico è già latitante. Due conversazioni. Una alle 21,50,52 dell'8 dicembre del 2000, l'altra alle 12,13,45 del primo gennaio 2001.
In quei giorni Pansera era ricercato. Qualche mese prima era sfuggito alla cattura della polizia mentre viaggiava sulla costa jonica, scortato da cinque auto cariche di picciotti. Qualche mese dopo sarà catturato dai carabinieri. A chi appartenevano quei numeri che il consulente tecnico ha individuato come intestati al Viminale?
Ma c’è dell’altro…molto ancora…CONTINUA

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(23 ottobre 2005)

"PAR CONDICIO", NORMA SENZA SANZIONE

MENTRE SI LANCIANO AVVERTIMENTI ALLA MAGGIORANZA A NON TOCCARE LA PAR CONDICIO, QUESTA È STATA IN EFFETTI GIÀ RIDOTTA A SOLA NORMA PERCHÉ LA SANZIONE È STATA AZZERATA DALLA FINANZIARIA APPROVATA ALLA CAMERA ED ORA AL VAGLIO DEL SENATO.
A CAUSA DELLA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI FONDI “INDIPENDENTI” PER IL SUO FUNZIONAMENTO, L’AUTORITY PREPOSTA AL CONTROLLO, È STATA RIDOTTA ALLA “DIPENDENZA ECONOMICA”  DAGLI  ORGANI CHE DEVE CONTROLLARE E QUINDI AL SILENZIO ED INOPERATIVITÀ ANCHE PER LE ALTRE ATTIVITÀ DEL SUO UFFICIO. IN PRATICA LA “PAR CONDICIO”, UNA VOLTA CONFERMATA LA FINANZIARIA AL SENATO, DIVENTA UNA NORMA SENZA SANZIONE!  MA A QUESTO LA MAGGIORANZA TENTA DI RIMEDIARE SUBITO: CANCELLANDO ANCHE LA NORMA!
Raffaele  

DA L’UNITÀ
Par condicio già fuori controllo
di Wanda Marra  23.10.2005

Nonostante l'impegno della CdL,sembra proprio che Berlusconi in realtà non abbia bisogno di una legge per cancellare la par condicio: questa di fatto risulta già abolita dai tagli previsti all’Authority per le garanzie nelle comunicazioni nella nuova Finanziaria.

I fatti. L’articolo 14 della legge Finanziaria prevede per il 2006 uno stanziamento per l’Authority di 6 milioni di euro. Ovvero, ben 16 in meno dei 22 milioni del 2005. Non basta. La previsione per il 2007 è che il contributo statale venga del tutto cancellato, a favore dei finanziamenti privati da parte delle imprese del settore. È intuitivo come questo significhi praticamente disarmare completamente l’Autorità, che si troverebbe non solo con fondi insufficienti per svolgere i suoi compiti, ma anche dipendente da quelle stesse imprese sul lavoro delle quali è chiamata a svolgere un ruolo di garanzia.
Senza contare che si aprono anche dei dubbi di legalità, visto che la Legge Istitutiva (249/97), proprio a salvaguardia dell’indipendenza dell’Ente, ne prevede una modalità di finanziamento mista pubblico-privato. E infatti, nonostante i tagli già ingenti al contributo statale all’Autorità nel 2005, questo rappresenta circa il 60% del totale, mentre il contributo dei privati è il 40% (versato in misura del 0,65 per mille del fatturato delle imprese, mentre il massimo previsto dalla legge è l’1 per mille).

Una mancanza di indipendenza, peraltro, in contrasto con le normative europee (direttiva 2002/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 marzo 2002).
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Su Repubblica
Par condicio: Rutelli, non si tocca
Su legge elettorale ci rimettiamo a valutazione Ciampi
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Il tema di una riforma della legge sulla par condicio 'non puo' neanche essere messo sul tavolo', afferma Francesco Rutelli. Per il leader di Dl un'eventuale modifica 'sarebbe palesemente anticostituzionale'. Sulla legge elettorale, invece, Rutelli si rimette a Ciampi: 'abbiamo votato una pregiudiziale di costituzionalita', ci rimettiamo alla valutazione di chi dovra' assumerla in base alla Costituzione, per cio' che riguarda la promulgazione, una volta che fosse approvata'.
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sabato, ottobre 22, 2005

LA BASSA CUCINA DELLA “PAR CONDICIO”

VISTE LE DIFFICOLTÀ A CANCELLARE TOUT-COURT LA “PAR CONDICIO” SI PENSA INVECE DI “RIFORMARLA” ADDOLCENDOLA IN MODO DA SUPERARE GLI OSTACOLI INTERNI ALLA STESSA MAGGIORANZA VEDI CASINI E ALCUNI SETTORI DEL CENTROSINISTRA. STANNO IN ALTRE PAROLE PREPARANDO UN “BUON SUGO” PER RENDERE APPETIBILE LA “CARNE GUASTA”.
LA SOSTANZA NON CAMBIA PERÒ E IN PIÙ VOGLIONO CANCELLARE ANCHE IL DIVIETO DI AFFISSIONE DEI MANIFESTI A UN MESE DALLE ELEZIONI.
OLTRE AI DUBBI DI COSTITUZIONALITÀ, VE LO IMMAGINATE A CHE LIVELLO SCADRÀ LA COMPETIZIONE ELETTORALE SE PASSASSE ANCHE QUESTA LEGGE?
Raffaele

Berlusconi rilancia sugli spot. Pronta la nuova par condicio
Ma Rutelli avverte: "Ricordatevi il monito di Ciampi sul pluralismo"
di FRANCESCO BEI

22 ottobre 2005
ROMA - Il progetto non è ancora distillato in articoli e commi ma c'è. Nero su bianco. E' la riforma (meglio, la cancellazione) della legge del 2000 sulla par condicio che, nelle intenzioni di Silvio Berlusconi, dovrebbe "americanizzare" la campagna elettorale del 2006. Ci stanno lavorando da tempo Lucio Malan e Antonio Palmieri, gli uomini che in Forza Italia si occupano di comunicazione e propaganda. Un'ipotesi più raffinata rispetto alla semplice liberalizzazione "selvaggia" degli spot che teme il centrosinistra, studiata apposta per risultare meno indigesta sia agli alleati del Cavaliere sia all'opposizione. La novità consiste nell'individuare una quota protetta di messaggi promozionali da dividere equamente tra tutte le liste in gara alle elezioni. E applicare sul resto il principio di suddivisione proporzionale, sulla base del risultato elettorale conseguito alle ultime elezioni. Nel caso specifico, le politiche del 2001. Il copyright dell'idea appartiene all'aennino Alessio Butti, che diversi mesi fa fece circolare tra gli alleati una bozza di riforma, ora ripresa in mano con interesse e integrata dagli uomini di Berlusconi.
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Le News di Articolo 21
22/10/2005, ore 18:26
CANCELLARE LA PAR CONDICIO E' UN ULTERIORE PASSO VERSO LA SVOLTA AUTORITARIA

di Vincenzo VITA
Clicca http://www.articolo21.info/news.php?id=10378

venerdì, ottobre 21, 2005

ROCKPOLITIK DI LIBERTA'

IERI E’ SUCCESSO UN FATTO NUOVO: ALLA RAI UNO ALLO SPETTACOLO DI CELENTANO E’ RITORNATA LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E DI CRITICA CHE A TORTO O A RAGIONE HA POTUTO EPRIMERSI. BENE QUESTO E’ NORMALE! SPERIAMO CHE NON RIMANGA ISOLATO ALLO SPETTACOLO DI CELENTANO. NON DIMENTICHIAMO CHE IL GRUPPO DIRIGENTE RAI E’ IN PARTE CAMBIATO E CHE IL NUOVO PRESIDENTE E’ PETRUCCIOLI (DS) E IL DIRETTORE GENERALE E MEOCCI (EX-AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI ED EX-CCD) CUI VORREBBERO GIÀ CACCIARE VIA!
ALCUNI CRITICI HANNO DETTO CHE NON C’ERA NESSUNA NOVITA’ E CHE LO SPETTACOLO DI CELENTANO E’ SEMPRE BANALE ED UGUALE A SE STESSO! COSTORO NON SI SONO ACCORTI OPPURE FANNO FINTA CHE IN RAI NON C’ERA LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE ED E’ STATA INFRANTA PROPRIO QUESTA PROIBIZIONE! ALTRI DICONO CHE CIÒ È POTUTO ACCADERE PROPRIO PERCHÉ INVECE ESISTE QUESTA LIBERTÀ, MA SI GUARDANO BENE DAL DIRE “SOLO IERI DOPO ANNI”. VEDREMO SE CONTINUERA’.
Raffaele


CELENTANO DENUNCIA CON TRE SEDIE VUOTE I LIMITI ALLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE IN RAI
21/10/2005, ore 13:07:40

La trasmissione di Adriano Celentano di ieri sera, premiata con il 47 per cento di ascolto, ha avuto il suo momento centrale nella presenza straordinaria di Michele Santoro e nelle tre sedie vuote di Biagi, Grillo e Luttazzi.
Noi, insieme, penso, a tutto il pubblico, abbiamo provato una intensa emozione quando abbiamo sentito Michele, visibilmente commosso, che chiedeva a Celentano di riavere il “suo microfono”.
Altro momento fortissimo è stato rappresentato da quelle immagini di Berlusconi che dalla Bulgaria pronunciava il famoso “editto di censura”. Immagini che stanno facendo ancora una volta il giro del mondo e che non dimenticheremo facilmente.
Quelle immagini sono contenute anche nel Video prodotto da Articolo 21 sulla “Rai di questi anni” che abbiamo presentato in anteprima a Roma nei giorni scorsi.
Il trailer di quel video può essere scaricato attraverso il sito di Articolo21 o collegandosi al sito http://www.robertozaccaria.it/.
Nelle prossime settimane programmeremo visioni anche in altre città italiane, come un omaggio a chi ha saputo mantenere la schiena dritta e come un semplice esercizio della memoria: per non dimenticare!
Dopo la devastazione della nostra Costituzione, portata avanti con il voto sulla “Devolution” è bene ricordare con forza anche le aggressioni subite dall’art.21.
Clicca su Articolo21
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TV: BONDI, DA SINISTRA PROSEGUE OPERA MISTIFICAZIONE PREMIER
ITALIA E' PAESE LIBERO GRAZIE A CDL E TRASMISSIONE CELENTANO NE E' PROVA

Roma, 21 ott. (Adnkronos) - ''Dispiacera' a Romano Prodi, ma l'Italia e' un paese libero. Strano, magari, ma libero anche grazie a questa maggioranza, e la trasmissione di ieri ne e' una ruvida ed eclatante dimostrazione''. Cosi' il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, commenta la prima puntata di 'Rockpolitik', la trasmissione di Adriano Celentano, andata in onda ieri su Raiuno.
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An e Udc divise sulle dimissioni di Meocci Bonatesta (An): «Serve puntata riparatrice, il direttore generale se ne vada. Il centrista Volonté: resti dov'è, ha fatto il suo dovere
21 ottobre 2005
ROMA - La maggioranza è divisa nelle reazioni allo show di Celentano, con An che chiede le dimissioni del direttore generale Meocci e Udc che replica: «Richiesta ridicola e inquietante». In ordine sparso, invece Forza Italia…
Clicca su Corriere della Sera

giovedì, ottobre 20, 2005

LA DEVOLUTION DELLA LEGA NORD

MENTRE SI APPROVA LA “DEVOLUTION” COME PREMIO ALLA LEGA NORD PER IL SOSTEGNO ALLA MAGGIORANZA SULLE ALTRE MISURE, SI STA GIÀ PENSANDO DI CANCELLARE LA LEGGE SULLA “PAR CONDICIO” E DI FAR PASSARE LA “EX-CIRIELLO” O MEGLIO “SALVA PREVITI” ALLO SCOPO DI COMPLETARE IL “SOVVERTIMENTO” DELLE ISTITUZIONI DA ESSI CHIAMATA “RIFORMA DEMOCRATICA” DELLO STATO.
COME PUÒ DEFINIRSI TALE UN SISTEMA NEL QUALE CON LA “DEVOLUTION” SI DISARTICOLA LO STATO, CON LA CANCELLAZIONE DELLA “PAR CONDICIO” SI METTE IL SILENZIATORE RADIOTV A CHI NON HA I MEZZI E INFINE CON LA “SALVA PREVITI” SI DA IMMUNITA’ AI CORROTTI E CORRUTTORI.
LA MAGGIORANZA SI AFFRETTA NERVOSAMEMENTE AD APPROVARE TUTTE QUESTE LEGGI VERGOGNA PERCHÉ SIAMO ALLA FINE DELLA LEGISLATURA, NEL MOMENTO IN CUI ESSI NON GODONO PIÙ DEL CONSENSO CHE LI AVEVA PORTATI AL GOVERNO, E LO SANNO!
Raffaele


Prodi: ''La Cdl corre verso il baratro della devolution''
20 Ottobre 2005   ore  16:29

Roma, 20 ott. (Adnkronos/Ign) - ''La maggioranza corre verso il baratro della devolution e sancisce, con il voto che tra poco sarà dato, la vittoria del movimento più separatista, antitaliano e più estraneo alla civiltà italiana, ovvero la Lega Nord''. Lo ha detto il leader dell'Unione Romano Prodi all'assemblea dei parlamentari dell'Unione.

''Quella di oggi - ha dunque sottolineato Prodi - è la vittoria del movimento più separatista ed estraneo alla nostra storia, ovvero la Lega nord''. ''Un piccolo numero di parlamentari - ha proseguito - che rappresentano una piccola parte del Paese, è riuscito a imporre una riforma che la maggioranza degli italiani non vuole''.

Per il leader dell'Unione, quindi, ''oggi è un grande passo indietro del Paese. Solo il popolo italiano intero lo potrà correggere ha affermato, galvanizzando i deputati dell'Unione. ''Si sta per votare un testo che non ha nulla ha a che fare con la dignità della Costituzione - aveva aggiunto - un testo messo in campo da chi ritiene che tutto sia trattabile e negoziabile.

La battaglia che vi apprestate a fare tra poche ore resterà nella storia, è possibile che sia destinata alla sconfitta, ma sappiamo che è una buona battaglia, che con noi c'è il popolo italiano di ieri, di oggi e di domani e i padri della Costituzione''.

Al Professore replica il premier Silvio Berlusconi. ''I toni che ho visto usati stamattina dal signor Prodi non sono da dialettica politica ma da guerra civile'', ha infatti affermato il presidente del Consiglio, che difende i contenuti della riforma, sostenendo che ''è indispensabile per rimediare alla malariforma che ha fatto la sinistra alla fine della passata legislatura.

Prodi, che replica: ''Prego Berlusconi di andarsi a leggere quel che ho detto sul mio sito, dove, da questa mattina, è disponibile il testo integrale del mio intervento nel “Discorso ai parlamentari dell'Unione su modifica Costituzione”. Lo sfido a trovarci una sola parola che incita alla guerra civile''.

mercoledì, ottobre 19, 2005

L’OSTACOLO DELLA “PAR CONDICIO”

L’OSTACOLO DELLA “PAR CONDICIO”

ECCO CI SIAMO. CE LO ASPETTAVAMO. COMINCIA UN NUOVO PROCEDIMENTO CHE NELLE INTENZIONI DEL CAVALIERE DOVREBBE PORTARE ALLA CANCELLAZIONE DELLA LEGGE SULLA “PAR CONDICIO”.
PER COMPLETARE L’OPERA DELLA RIFORMA ELETTORALE NON RIMANE CHE QUESTO OSTACOLO. LA “PAR CONDICIO” LIMITA L’UTILIZZO DELLE TV PER LE CAMPAGNE ELETTORALI HA CHI HA I MEZZI E LE TV NE GARANTISCE INVECE L’USO A CHI NON NE HA.
LA NUOVA LEGGE ELETTORALE HA ALLARGATO LE CIRCOSCRIZIONI ELETTORALI ALLE DIMENSIONI DELLE REGIONI E PER QUESTO MOTIVO LA TV E’ INDISPENSABILE PER FARSI CONOSCERE E PER PARLARE AGLI ELETTORI.
E’ CHIARO ORA CHE SENZA LA “PAR CONDICIO” SI TROVERANNO AVANTAGGIATI SOLO COLORO CHE HANNO I MEZZI E LE TV! MA GUARDA PO’, INDOVINATE CHI?
Raffaele

Berlusconi contro la par condicio "Legge ad personam contro di me"
(2005-10-19 13:18:33)

ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare la par condicio definendola una "legge su misura" e "ad personam" fatta dalla sinistra contro di lui. "Ne ho cominciato a parlare in questi giorni con i leader - ha detto il premier - e ora vediamo se si esce dagli egoismi di partito".
Clicca REPUBBLICA

martedì, ottobre 18, 2005

IL PUTSCHISTA ELETTORALE

IL PUTSCHISTA ELETTORALE

ORMAI NE PARLANO IN TUTTO IL MONDO! IN FRANCIA, PERSINO IL GIORNALE DI DESTRA “LE MONDE” SMASCHERA BERLUSCONI E LA SUA MAGGIORANZA DI TENTATIVO PERALTRO FIN TROPPO SCOPERTO DI VOTER ROVESCIARE GLI ESITI DELLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE OPPURE DI MUTILARE LA VITTORIA ANNUNCIATA DI PRODI, NON SOLO DA I SONDAGGI, MA DA TUTTE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE E REGIONALI FIN QUI FATTE CHE HANNO VISTO IL GOVERNO PERDERE SEMPRE!
Raffaele

da ARTICOLO21 13/10/2005
Silvio Berlusconi, "putschista elettorale"
di Daniel Vernet

Le Monde
Ecco come il quotidiano "Le Monde", nell'edizione di mercoledì 12 ottobre, ha spiegato ai suoi lettori la riforma della legge elettorale attualmente all'esame della camera dei deputati. (Traduzione di Mario Zanotti)"

Quando il popolo non ha più fiducia nel governo, è ora di cambiarlo, il popolo", diceva Bertolt Brecht. Silvio Berlusconi, mangiacomunisti inveterato – per quanto non ne siano rimasti più molti in Italia – ha trovato letteralmente ispirazione nell’ironico consiglio del drammaturgo tedesco.

Poiché il governo non può far affidamento sui cittadini per riottenerne il consenso, converrà cambiare la legge elettorale in modo da trasformare una sconfitta in una vittoria. È questa l’intenzione del presidente del Consiglio italiano a sei mesi, più o meno, dalle prossime elezioni politiche. In effetti, le prospettive per il "Cavaliere" non sono rosee. Dopo essere tornato al potere nel 2001, Silvio Berlusconi ha perso praticamente tutte le elezioni, le europee, le regionali, le comunali.

Per quanto i sondaggi d’opinione non pregiudichino l’esito di una votazione ufficiale – se ne è avuta conferma dalla Germania – le analisi danno la Casa delle libertà, la coalizione di Centro-destra, 12 o 14 punti dietro l’Unione, l’alleanza tra centristi, democratici di sinistra e i piccoli partiti comunisti.

La deplorevole situazione economica, i deficit persistenti – per il quarto anno consecutivo il disavanzo di bilancio supererà il tetto del 3% del PIL –, la moltiplicazione degli scandali (l’ultimo riguarda Antonio Fazio, il governatore della banca centrale italiana, un tempo oasi di serietà e correttezza in un paese in preda all’instabilità e alla corruzione) non fanno presagire bene per Silvio Berlusconi e il suo partito, Forza Italia, e neppure per i suoi alleati, Alleanza Nazionale, Lega Nord e l’ala destra dei superstiti della Democrazia cristiana.... CONTINUA
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ARTICOLO21

lunedì, ottobre 17, 2005

LE REAZIONI ALLE PRIMARIE DELL'UNIONE

E' SCONTATO CHE DA PARTE AVVERSARIA VI POSSANO ESSERE DELLE REAZIONI TESE A RIDURRE IN QUALCHE MODO IL VALORE DELLE PRIMARIE DELL'UNIONE, MA LE REAZIONI PIU' SINTOMATICHE DELLO STATO DI NERVOSISMO SONO PROPRIO QUESTE DUE: DI BERLUSCONI E DI SCHIFANI.
COSTORO "DICONO" CHE LA VITTORIA DI PRODI E' FALSA PERCHE' OTTENUTA TUTTO ALL'INTERNO DELLA "SINISTRA" E SENZA UNA REALE COMPETIZIONE CON TUTTI I CITTADINI!
LA COMPETIZIONE CON I CITTADINI INVECE C'E' STATA AL PUNTO CHE LA MASSICCIA PARTECIPAZIONE AL VOTO HA COLTO DI SORPRESA TUTTI, L'UNIONE COMPRESA (4,2 milioni), E CIO' NON ERA AFFATTO SCONTATO!
TUTTA QUI STA LA VITTORIA "VERA" DI PRODI E DEL CENTROSINISTRA, E LORO DELLA MAGGIORANZA, LO SANNO MOLTO BENE! ESSI NON PERMETTERANNO MAI AI LORO ELETTORI DI VOTARE IL LORO CANDIDATO CON BUONA PACE DI FOLLINI CHE ANCORA SPERA NELLE "PRIMARIE DELLA DESTRA".
IN UNO DEI SEGGI SI ERA PRESENTATO UN ELETTORE CHE VOLEVA VOTARE GIANFRANCO FINI, BENE E' RIMASTO DELUSO!
Raffaele

DAL CORRIERE DELLA SERA
Berlusconi: «Prodi vince soltanto così
17 ottobre 2005
BERLUSCONI
ROMA - «Prodi ha un solo modo per vincere le elezioni: far votare solo quelli della sinistra, proprio come ha fatto oggi». Il dileggio del premier sulle primarie arriva a metà sera. Quando l'Unione al completo ha parlato di «giornata storica» per la democrazia e dopo che un entusiasta Prodi ha letto dietro l'affluenza record alle urne il segnale inequivocabile che gli italiani «vogliono mandare a casa» l'attuale l'inquilino di Palazzo Chigi. Che reagisce con una nota vergata di suo pugno e intrisa di sarcasmo. Quanto basta per provocare la contro-replica, altrettanto urticante, del Professore. «Ma stia zitto Berlusconi, non ne ha avuto abbastanza oggi?».
Clicca per l'intero questo articolo Corriere della Sera
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SCHIFANI - Il presidente dei senatori di Forza Italia, Schifani, ha replicato infine alle parole del segretario Ds, Fassino («Ho trovato meschine e sbagliate le espressioni di irrisione e di disprezzo che Berlusconi ha usato: gli elettori si rispettano sempre anche quando dicono cose che non piacciono»). «Il premier non ha offeso nessuno - ha detto Schifani -. Ha voluto solo ricordare che quella delle primarie era una partita con una sola squadra in campo, senza avversari, creata apposta per consentire a Prodi di segnare almeno un gol a porta vuota».
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domenica, ottobre 16, 2005

MEDIASET. SI INDAGA ANCHE IN SVIZZERA PER RICICLAGGIO

PRENDO A PRESTITO QUESTI ARTICOLI, UNO DALL'AGENZIA REUTERS SU NUOVE PRESUNTE ACCUSE A CARICO DEI SOLITI PERSONAGGI DI MEDIASET A SEGUITO DI NUOVE ROGATORIE ARRIVATE DAGLI USA E DALLA SVIZZERA; E L'ALTRO DA RAYNEWS24 APPRENDIAMO CHE S'INDAGA ANCHE IN SVIZZERA DOVE IL CAVALIERE NON POTRA' ESERCITARE IL POTERE CHE HA IN ITALIA. VEDREMO SE ANCHE LI' VI SONO LE "TOGHE ROSSE".
ABBIAMO COSI UNA SPERANZA IN PIU' CHE QUESTA VOLTA SI RIESCA AD ARRIVARE ALL'ACCERTAMENTO DELLA VERITA' IN TEMPI DECENTI E CHE NON SI ARRIVI INUTILMENTE ALLE SOLITE E VERGOGNOSE PRESCRIZIONI. I REATI SONO CONSIDEREVOLI: APPROPRIAZIONE INDEBITA, FRODE FISCALE, FALSO IN BILANCIO, RICETTAZIONE E RICICLAGGIO. PER IL CAPO DI UN GOVERNO E' CLAMOROSO!
Raffaele
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Diritti tv Mediaset, nuove indagini. Perquisita ieri Rti
sabato ottobre 15, 2005 1.39
MILANO (Reuters) - Il nucleo regionale della Guardia di Finanza di Milano ha effettuato ieri una perquisizione negli uffici di Rti, società controllata dal gruppo televisivo Mediaset, per un nuovo filone di indagine nell'ambito dell'inchiesta sulla compravendita dei diritti tv, in cui fra i 14 imputati dell'udienza preliminare del 28 ottobre figura anche il proprietario del gruppo e presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Lo hanno confermato fonti giudiziarie dopo cha la notizia è stata pubblicata oggi dalla stampa. Non è stato possibile ottenere un commento sulla perquisizione da Mediaset, che ha sempre respinto le ipotesi di accusa sostenendo di aver agito correttamente.
Le fonti hanno riferito che la nuova inchiesta vede indagato per appropriazione indebita "in concorso con persone da identificare all'interno del gruppo Mediaset" il produttore cinematografico e intermediario dei diritti delle major hollywoodiane, Farouk Agrama, di origine egiziana, già fra gli imputati della prossima udienza preliminare e indicato dalla procura come "socio occulto" di Berlusconi.
La perquisizione, protrattasi fino in serata, è stata disposta dai pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale presso Rti, perché la società ha incorporato Mediatrade, la controllata del gruppo che dall'inizio del 1999 aveva sostituito Mediaset nell'acquisto dei diritti tv.
La nuova inchiesta, hanno detto le fonti, è conseguenza delle risultanze delle nuove rogatorie arrivate dagli Stati Uniti e dalla Svizzera, con l'individuazione altri sette conti bancari elvetici, e colloca l'ultima ipotesi di reato nel 2002, mentre nell'udienza preliminare, l'ultimo reato contestato si fermava al 1999.
Fra gli imputati dell'udienza preliminare del 28 ottobre, oltre al premier e ad Agrama, ci sono fra gli altri il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e l'avvocato britannico David Mills, mentre i capi di imputazione, vanno, a vario titolo, dall'appropriazione indebita, alla frode fiscale, al falso in bilancio, alla ricettazione e riciclaggio.
Fra le persone offese, sono state citate all'udienza preliminare Mediaset, Fininvest, il Ministero dell'Economia e i soci di Mediaset.
I fatti oggetto finora dell'udienza riguardano la compravendita di diritti tv e cinematografici di società Usa per 470 milioni di euro, che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due società off shore nel 1994-1999.
La procura ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti televisivi alle due società off-shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset per aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Silvio Berlusconi.
Gli imputati e Mediaset hanno sempre respinto le accuse sostenendo di non avere mai avuto fondi neri e di aver agito rispettando sempre le regole di trasparenza a tutela degli investitori.
Dall'inchiesta principale, chiusa nella seconda metà di febbraio, sono state stralciate le posizioni dei due figli di Berlusconi, Pier Silvio e Marina, rispettivamente vice presidente Mediaset e presidente di Mondadori, per i quali proseguono le indagini.
Clicca Reuters
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Mediaset. Si indaga anche in Svizzera per riciclaggio
RaiNews24
Milano, 15 ottobre 2005 - Sui presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset indaga anche la magistratura svizzera dallo scorso 3 ottobre. E' quanto emerge da una lettera, datata 5 ottobre 2005, scritta dal procuratore federale Jacques Rayroud al pm milanese Fabio De Pasquale titolare, insieme al collega Alfredo Robledo, dell'inchiesta. Tra gli imputati di falso in bilancio, appropriazione indebita e frode fiscale c'è il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, che approderà all'udienza preliminare il prossimo 28 ottobre davanti al giudice Fabio Paparella.In vista di quell'appuntamento i pm hanno depositato a disposizione delle parti una seri di atti. Tra questi c'è la lettera del magistrato svizzero al collega italiano. Le autorità elvetiche nella comunicazione non specificano se vi siano già persone fisiche o società indagate formalmente. I magistrati svizzeri, collaborando con i colleghi italiani che cercano di individuare i titolari dei conti dove sarebbero affluiti soldi sospetti, aprono a loro volta l'indagine contestando il reato di riciclaggio.
Clicca RaiNews24

venerdì, ottobre 14, 2005

LA LEGGE ELETTORALE APPROVATA

IL CAPO DEL GOVERNO E GLI UOMIMI DELLA MAGGIORANZA HANNO PIU' VOLTE DICHIARATO CHE E' STATA E' VERO, L'OPPOSIZIONE A NON VOLERE IL CONFRONTO ALLA CAMERA PER GIUSTIFICARE L'APROVAZIONE A SOLA MAGGIORANZA DELLA LEGGE.
ORA PERO' CHE L'OPPOSIZIONE, PER BOCCA DI FASSINO SI ERA PROPOSTA DI DISCUTERLA AL SENATO PER MIGLIORARLA, BERLUSCONI DICE CHE SI E' "FUORI TEMPO MASSIMO"!.
QUESTA ULTIMA DICHIARAZIONE SMENTISCE IN MODO CLAMOROSO SE STESSO E QUELLE DEI SUOI UOMINI CHE A DISPETTO DI TUTTO SBANDIERANO CANDIDAMENTE DI PATENTE DI DEMOCRATICITA' LA NUOVA LEGGE ELETTORALE IMPOSTA A SOLA MAGGIORANZA.SI ROMPE COSI' UNA CONSUETUDIDE DI CORRETTEZZA POLITICA CHE DURA DA PIU' DI 50 ANNI CHE VUOLE LE LEGGI ELETTORALI APPROVATE ANCHE DALLE OPPOSIZIONI. DA QUESTO MOMENTO OGNI NUOVO GOVERNO LA POTREBBE CAMBIARE A SUA CONVENIENZA PROPRIO COME AVVIENE NELLE REPUBBLICHE DELLE BANANE DELL'AFRICA E DEL SUDAMERICA!
Raffaele

DA REPUBBLICA
Berlusconi a Unione: "Niente dialogo"
Prodi: "Vinceremo comunque"
14 ottobre 2005

NAPOLI - Porte chiuse a qualsiasi dialogo. Così Silvio Berlusconi replica a Piero Fassino, che in una intervista al Messaggero aveva questa mattina parlato di un centrosinistra pronto ad avanzare "proposte che consentano a questo Paese di avere una legge elettorale più civile e più degna". Per il premier infatti "è fuori tempo massimo" la richiesta di cambiamenti della riforma, perché "il provvedimento è stato già licenziato alla Camera". Un provvedimento, tra l'altro, che secondo il Cavaliere non presenta dubbi di costituzionalità: "Non ce ne sono", ha sostenuto il presidente del Consiglio, per poi precisare che la Cdl "ha attinto i pareri dei migliori costituzionalisti italiani".

Ma la mossa del segretario dei Ds, prima ancora di trovare la secca chiusura di Berlusconi, aveva incontrato lo scetticismo di Romano Prodi. "Vedremo che sia bloccata al Senato - ha annunciato il Professore -, facciamo la battaglia fino in fondo, non la facciamo solo in un pezzo". Ma sulla possibilità che la Cdl riesca a ribaltare gli attuali sondaggi vincendo le elezioni, Prodi è stato
categorico: "Non se lo sognino neanche, è che vogliono rendere ingovernabile il Paese dopo la nostra
vittoria, ma sulla nostra vittoria non c'è dubbio".

Dubbioso sull'apertura di Fassino, anche il leader dei socialisti Enrico Boselli. "Credo - ha commentato il segretario dello Sdi - che quella di Fassino sia una mossa politica per dimostrare, ancora una volta, come il centrodestra sia refrattario a qualsiasi ipotesi di modifica di una legge elettorale che si è ritagliata sui suoi interessi". "Fassino - ha aggiunto - sa perfettamente che la Casa delle libertà non intende arrivare ad alcuna intesa perché ha un problema di tempi stretti e non ha alcuna remora ad approvare la legge elettorale a colpi di maggioranza".

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giovedì, ottobre 13, 2005

IL FUTURO E' NELL'IDROGENO?

QUESTA NOTIZIA MI SEMBRA MOLTO IMPORTANTE E NELLO STESSO TEMPO POCO DIVULGATA DAI MEDIA UFFICIALI. SI VUOLE QUI TENTARE DI DIVULGARLA ANCHE PERCHE' VI E' UN ATTEGGIAMENTO GENERALE NEGATIVO (DAI PETROLIERI, MERCATO FINANZIARIO MONDIALE, ETC..) CHE TENDE A MINIMIZZARE SE NON ADDIRITTURA A CONSIDERARE L'IDROGENO NON COME UNA VALIDA ALTERNATIVA AL PETROLIO NEI PROSSIMI 5-15 ANNI.

SAPPIAMO CHE L'IDROGENO E' UN VETTORE DI ENERGIA COME D'ALTRONDE LO E' PURE IL PETROLIO.
LA DIFFERENZA E CHE ESTRARRE IL PETROLIO COSTA MENO MA PRODUCE INQUINAMENTO DAL COSTO INESTIMABILE!

L'IDROGENO COSTA DI PIU' E' VERO MA NON PRODUCE INQUINAMENTO.

CONCLUSIONE IL COSTO FINALE DI QUEST'ULTIMO E' DI MOLTO INFERIORE ED E' A BENEFICIO DI TUTTI. CIO' IMPLICA SCELTE POLITICHE ED ECONOMICHE EPOCALI DIFFICILI DA FARE PER LE FORTI RESISTENZE MA CHE ALLA FINE DOVRANNO ESSERE FATTI SE NON SI VUOLE LA FINE DELLA CIVILTA'.

IN FONDO ALL'ARTICOLO VI SONO ALTRI DUE COLLEGAMENTI: UNA TESI A FAVORE E UNA CONTRARIA.
Raffaele
Idrogeno, carburante per un lavoro futuro
13 ottobre 2005

L’idrogeno “s’impara” in un ateneo italiano. A partire da quest’anno accademico, l’Università del Sannio ha organizzato infatti a Benevento un master universitario in energia dell’idrogeno, che fornirà ai partecipanti la preparazione per valutare correttamente gli aspetti economici e di impatto ambientale del gas, in alternativa ai convenzionali vettori energetici utilizzati.
Responsabile del master è Filippo De Rossi, ordinario di fisica tecnica ambientale all’Università beneventina. “Il master – spiega – è frutto di una collaborazione tra il Cesi, ente impegnato da decenni nella ricerca di fonti alternative di energia, la Regione Campania e il nostro ateneo. Si tratta del primo corso universitario di questo tipo che viene avviato in Italia. Ma la cooperazione tra questi enti e istituzioni è più ampia, e riguarda diverse iniziative comuni”.

Le sole attività di ricerca e sviluppo e di produzione dell’idrogeno da fonti rinnovabili (irraggiamento solare, flusso delle acque, vento, biomasse) potrebbero creare nuovi posti di lavoro – le ricerche congiunte di Enea e Cnr parlano addirittura di 70mila nuovi occupati nell’arco di due-tre anni – , in maggioranza proprio al Sud, dove le risorse sono disponibili in misura superiore che in altre parti d’Italia. Per non parlare dello sviluppo delle infrastrutture e dei sistemi di stoccaggio, trasporto e distribuzione. “E’ indispensabile però che gli enti locali siano disponibili ad appoggiare iniziative legate all’idrogeno – sottolinea De Rossi – così come è avvenuto in Campania, dove Regione e Provincia hanno sostenuto l’Università del Sannio. Il nostro è un prototipo di piccole dimensioni; se si dimostrerà valido potrà essere sviluppato”...CONTINUA
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ulteriori dettagli

Intervista all’ingegnere Nicola Contrisciani, dell’Enea

mercoledì, ottobre 12, 2005

PONTE DI MESSINA - IL WWF STRONCA IL PROGETTO

LA FRITTATA E' FATTA ORMAI DICONO, MA NON E' DETTO CHE FINISCE QUI. LA BATTAGLIA CONTINUA BEN SAPENDO CHE NON SARA' POSSIBILE SOSTENERE QUESTI ALTI COSTI SIA ECONOMICI/FINANZIARI CHE AMBIENTALI DI GRAN LUNGA MAGGIORI.
L'OPERA NON PORTERA' NESSUN REALE VANTAGGIO AL CONTRARIO DIVENTERA' UN CANTIERE PERMANENTE CON I COSTI SEMPRE IN CRESCENDO.
NELLO STESSO TEMPO SI DENUNCIA NELL'ARTICOLO, TROPPI PERSONAGGI IN "CONFLITTO D'INTERESSE" SONO COINVOLTI IN QUESTO COLOSSALE AFFARE!
Raffaele

DA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Ponte di Messina - Il Wwf stronca il progetto: «è ad alto rischio economico ed ambientale»
12/10/2005

ROMA - «Danni economici e non solo, ormai certi per la vittoria di Impregilo, una vittoria che era ampiamente annunciata.
La frittata è fatta ma i giochi non sono ancora chiusi: il Wwf chiederà al prossimo Governo, chiunque esso sia, di ripensare alla scelta del Ponte sullo Stretto e chiede oggi all’Unione Europea di esprimersi sulle procedure sin qui seguite» ha dichiarato Gaetano Benedetto, segretario aggiunto del Wwf Italia.

L’apertura dei cantieri è prevista entro il 2006, ma i lavori di progettazione definitiva ed esecutiva fanno parte dell’appalto vinto da Impregilo. Questo significa che si potranno evitare i danni ambientali ma non la grave ipoteca posta sui conti pubblici».

Il Wwf ritiene però che anche a costo di pagare le ingenti penali che oggi, assegnata l’opera, scattano automaticamente a favore di Impregilo, la realizzazione del Ponte sullo Stretto va comunque fermata.
«Il Ponte è infatti - si legge in una nota - un investimento in perdita e, quindi, il pagamento di penali anche ingenti, sarebbe comunque più conveniente che non dover far fronte alle perdite che la gestione del ponte provocherà a danno di tutti i contribuenti. Per non dire poi dell’aumento dei costi in corso d’opera che è pressoché certo. Il pagamento delle penali, quanto meno, impedirà uno scempio ambientale che senza alcun dubbio andrà ad alterare il contesto paesaggistico e naturale dello Stretto di Messina.

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martedì, ottobre 11, 2005

MISSIONE DI NON PROPRIO DI "PACE" A NASSIRYA

SOLO ORA DOPO 2 MESI SI VIENE A SAPERE DI QUESTA GRAVE NOTIZIA PASSATA IN SILENZIO TRA I MEDIA MA NON DALLA MAGISTRATURA PER FORTUNA! BISOGNERA' ATTENDERE I RISULTATI DELL'INCHIESTA.SI TRATTA DI UN EPISODIO OSCURO E MOLTO CONTROVERSO SU CUI IL GOVERNO NON HA MAI VOLUTO FORNIRE SPIEGAZIONI.
LA VICENDA RISALE ALLA NOTTE TRA IL 5 ED IL 6 AGOSTO 2004, QUANDO A NASSIRIYA SI VERIFICARONO VIOLENTI SCONTRI FRA I MILIZIANI SCIITI DI MOQTADA AL SADR E I MILITARI ITALIANI DEL REGGIMENTO LAGUNARI SERENISSIMA.
I SOLDATI ITALIANI CHE PRESIDIAVANO IL PONTE CHARLIE AVREBBERO BLOCCATO UN'AUTOBOMBA DIRETTA CONTRO DI LORO, FACENDOLA ESPLODERE E NEL CORSO DEGLI SCONTRI L’AMBULANZA SAREBBE STATA CENTRATA DA UN RAZZO. MA GLI ITALIANI SI SONO SEMPRE DIFESI SOSTENENDO CHE I GUERRIGLIERI SPARAVANO DALL’OSPEDALE E IL GOVERNO, A PARTE SMENTIRE, NON HA MAI CHIARITO I FATTI CONTINUANDO A SOSTENERE CHE QUELLA IN IRAQ È UNA MISSIONE DI PACE.
Raffaele

DA "IL GIORNALE" n. 241 del 11-10-2005 pagina 14
Spari su ambulanza italiano indagato

Roma. «Uso delle armi contro ambulanze, ospedali, navi o aeromobili sanitari». È questa l'ipotesi di reato, previsto dall'art. 191 del Codice penale militare di guerra, su cui la Procura militare di Roma ha aperto un'inchiesta, tuttora in corso, in relazione a un episodio avvenuto a Nassirya nell'agosto 2004, quando un'ambulanza irachena sarebbe stata centrata da colpi di arma da fuoco durante gli scontri tra miliziani di Moqtada al Sadr e soldati del contingente italiano.
Uno di questi militari, di cui non si conoscono le generalità, sarebbe iscritto nel registro degli indagati. L'episodio risale alla notte tra il 5 e il 6 agosto 2004.
In un'intervista del giornalista americano Micah Garen, il conducente dell'ambulanza affermò che i militari italiani avevano sparato contro l'automezzo, provocando la morte di quattro persone.

Dal sito IL GIORNALE

lunedì, ottobre 10, 2005

STRALCIO DEL DISCORSO DI PRODI A ROMA


ALL'INDOMANI DELL'INTERVENTO DEL LEADER DELL'OPPOSIZIONE CUI E' STATO DIRETTO E SEMPLICE NEL DENUNCIARE IN 12 PUNTI LE MANCHEVOLEZZE E LA INETTITUDINE DI QUESTO GOVERNO, NON CI SONO STATE "SERIE SMENTITE" SULLA SOSTANZA DAL FRONTE DELLA MAGGIORANZA CHE NON SIANO STATE QUELLE SOLITE TESE A "SCREDITARE" LA PERSONA DI PRODI ED ALTRI ED A NEGARE LA REALTA'. INSOMMA NON HANNO SMENTITO NULLA!
ONESTAMENTE, CHI PUO' DIRE CHE LE COSE NON STANNO COSI'?
Raffaele

DALL'UNITA'
«Un governo inetto, l'Italia merita di meglio»
di Romano Prodi
10.10.2005

IN QUESTI CINQUE ANNI il nostro Paese ha perso competitività e credibilità internazionale:
  1. Ha visto calare sempre di più il tasso di crescita dell’economia, ormai giunta ai livelli più bassi dell’Unione Europea e di tutto il mondo sviluppato.
  2. Ha visto il potere di acquisto degli italiani ridursi drammaticamente fino a costringere milioni di famiglie a fare i conti con la difficoltà di arrivare a fine mese. Una famiglia su quattro del nostro Mezzogiorno vive in condizioni di povertà.
  3. I ricchi sono diventati sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
  4. È aumentata l’ingiustizia sociale.
  5. Si è frantumata la coesione.
  6. I più deboli sono stati emarginati e i furbi incoraggiati.
  7. Gli italiani sono stati spettatori dell’arroganza di un potere che non ha esitato a ricorrere a leggi ad personam per salvare dalla giustizia il Presidente del Consiglio e i suoi amici.
  8. Leggi talmente spudorate che persino chi ne ha curato la prima stesura oggi se ne vergogna e le disconosce: la legge Cirielli oggi si chiama «ex Cirielli».
  9. Molte attività economiche, molte imprese hanno chiuso.
  10. Il precariato è cresciuto, i giovani sono sempre più ridotti a vivere nell’incertezza e nella provvisorietà. È palpabile un senso di disagio, d’insicurezza, d’inquietudine e di paura per il presente e per il futuro.
  11. Per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale, i giovani guardano con invidia i padri, nella convinzione che la loro vita sarà peggiore.
  12. Per la prima volta i genitori guardano con ansia i figli nel timore per il loro avvenire...

...CONTINUA

Riferimenti

Clicca per il testo integrale del discorso tenuto da Romano Prodi a piazza del popolo domenica 9 ottobre

sabato, ottobre 08, 2005

IL GOVERNO DELLE TASSE RIDICOLE

MENO MALE CHE QUESTO GOVERNO "VOLEVA RIDURRE LE TASSE". QUESTA TASSA E' TALMENTE RIDICOLA CHE SI COMMENTA DA SOLA!
Raffaele

L'Authorithy boccia la «tassa sul tubo»
Per l'Autorità dell'energia «l'addizionale incide negativamente sui bilanci delle aziende e potrebbe ridurre sostenibilità investimenti»

ROMA - Difficoltà per la legge finanziaria. L'autoritá per l'Energia e il gas ha infatti bocciato la cosidetta «tassa sul tubo». La norma, così come prevista nella Finanziaria 2006, per l'Autorithy «riduce la sostenibilitá degli investimenti», rende più problematici il raggiungimento della terzietá delle reti e potrebbe essere incompatibile con le norme comunitarie». È quanto si legge in una segnalazione al Parlamento e al Governo dell'Authorithy per l'energia.

venerdì, ottobre 07, 2005

LEGGE ELETTORALE INCOSTITUZIONALE?

LA FRETTA DISPERATA CONTRO IL TEMPO DI VARARE LA NUOVA "LEGGE ELETTORALE" CONTRO L'OPPOSIZIONE E' COME LA GATTA CHE FA FIGLI CIECHI, CIOE' PRESENTA "DIFETTI" DI INCOSTITUZIONALITA' TALI DA GIUSTIFICARE L'ACCUSA DI LEGGE TRUFFA ED ANTIDEMOCRATICA, CUI IL PRESIDENTE CIAMPI, QUALE GARANTE DELLA COSTITUZIONE, NON E' DISPOSTO A PROMULGARE.
Raffaele

Ciampi frena la nuova legge elettorale
Gli snodi potenzialmente viziati: la soglia di sbarramento, l'indicazione del premier, i criteri del premio di maggioranza
07 ottobre 2005

ROMA - Sono rimbalzati fino al Quirinale i dubbi espressi da diversi costituzionalisti sulla riforma elettorale messa in cantiere dal governo. E sono parsi tanto fondati che il segretario generale della presidenza, Gaetano Gifuni, ha preso contatto con il suo interlocutore di Palazzo Chigi, Gianni Letta, per segnalargli quelli che anche agli uffici tecnici del Colle paiono punti critici. Sospettabili di incostituzionalità.

Gli snodi della legge potenzialmente «viziati» sono tre:
1) la soglia di sbarramento al 2 o 4 per cento, che metterebbe fuori gioco Union Valdotaine e Sudtiroler Volkspartei, azzerando la rappresentanza di due Regioni, in spregio al diritto sancito dalla Carta di tutelare le minoranze linguistiche;
2) l'indicazione del nome del candidato premier sulla scheda di voto che, se accettabile con riserva nel sistema maggioritario, non lo è nel proporzionale, in quanto esproprierebbe il capo dello Stato della prerogativa di conferire lui l'incarico;
3) i criteri di assegnazione del premio di maggioranza al Senato, con il problema di come applicare le soglie di sbarramento...CONTINUA

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CORRIERE DELLA SERA

BANCA D'ITALIA CONDANNATA DI "SIGNORAGGIO"

FINALMENTE E' STATA AFFRONTATA LA QUESTIONE DEL "SIGNORAGGIO" DI CUI SI APPROPRIANO LE BANCHE PRIVATE ATTRAVERSO LA BANCA D'ITALIA (NON PIU' APPARTENENTE ALLO STATO) MENTRE IN REALTA' IL GIUDICE ORA RICONOSCE CHE ERA E RESTA APPANNAGGIO DELLO STATO.
LA SENTENZA CONDANNA LA BANCA D'ITALIA A RESTITUIRE ALLO STATO UNA SOMMA CONSIDEREVOLE DI 5 MILIARDI DI EURO (UNA MEZZA FINAZIARIA).

LA BANCA D'ITALIA SI È REGOLARMENTE COSTITUITA IN GIUDIZIO ATTRAVERSO UN COLLEGIO DI TRE AVVOCATI CHE HANNO ECCEPITO "L'INFONDATEZZA NEL MERITO DELLE RICHIESTE AVVERSARIE".
ALLA DOMANDA SU COSA AVVERRÀ ADESSO, DOPO LA SENTENZA, L'UFFICIO STAMPA DI VIA NAZIONALE HA RISPOSTO DI NON SAPERNE NULLA E DI NON ESSERE IN GRADO DI SAPERNE NULLA NEANCHE NELLE PROSSIME ORE.
Raffaele

BANKITALIA/LANNUTTI: 5 MLD DA RENDERE A CITTADINI PER SIGNORAGGIO
07/10/2005 12:14
Roma, 7 ott. (Apcom) - "Bankitalia dovrà restituire ai cittadini 5 miliardi di euro incassati dal 1996 al 2003 per il 'diritto di signoraggio', un'istituzione feudale che non esiste più e che serviva ai signori a garantire il conio delle monete". E' quanto annuncia Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, sulla base di una "clamorosa" sentenza emessa da un giudice di pace del tribunale di Lecce contro la Banca Centrale Europea e, per essa, la locale articolazione individuata nella Banca d'Italia.

"Per effetto di tale sensazionale sentenza - spiega Lannutti - la Banca d'Italia, che si è appropriata indebitamente di una somma enorme, pari a 5 miliardi di euro sotto la voce 'reddito da signoraggio', dovrà restituirla alla collettività per un importo pari ad 87 euro per ogni cittadino residente in Italia alla data del 31 dicembre 2003, neonati compresi".
"Nei prossimi giorni - spiega Lannutti - verrà presentata una proposta da alcuni parlamentari come Benvenuto, Agostini, Lettieri e Pecoraro Scanio. Vorremmo che tale cifra venisse destinata alle vittime dei vari scandali finanziari".
"Il signoraggio - prosegue lannutti - è un antico istituto derivante dal sovrano che, battendo moneta, ne garantiva il valore nel tempo e, in cambio di quella specifica garanzia feudale, tratteneva una parte di quell'oro. Oggi che neppure le riserve auree garantiscono più la moneta, al punto che è sparita la scritta "pagabili al portatore", è rimasto quel diritto feudale di signoraggio i cui proventi vengono incamerati dalla Banca d'Italia, che non appartiene più allo Stato ma a banche private ed altri soggetti che incassano parte di tale introiti.
I cittadini quindi hanno continuato a pagare quella che è diventata una sorta di tassa agli istituti di credito, in violazione dello stesso statuto della Banca d'Italia che all'articolo 3, comma 3 parla chiaro: la banca appartiene allo Stato".
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VIRGILIO ECONOMIA

giovedì, ottobre 06, 2005

WI-FI GRATUITO

SEMBRA CHE STIA INIZIANDO IL CONTO ALLA ROVESCIA DELLE SOCIETA' TELEFONICHE CHE GESTISCONO DA MONOPOLISTI LA CONNESSIONE INTERNET.
STA ARRIVANDO IL WI-FI GRATUITO CHE PERMETTE LA CONNESSIONE A LARGA BANDA SENZA BISOGNO DELLA LINEA TELEFONICA E SENZA PIU' LE GROSSE BOLLETTE DA PAGARE PER CONNESSIONI PRESSOCHE' GRATIS SE TENIAMO CONTO DELLA PUBBLICITA' CHE CI ROVESCIANO SUL COMPUTER.
ALCUNE CITTA' DEL MONDO COME SAN FRANCISCO, LONDRA, PARIGI STANNO PER RICEVERE QUESTO SERVIZIO GRATIS.
ERA ORA CHE ANCHE DA NOI SI FACESSE QUALCOSA ED E' COSI' ARRIVATO IL BENEDETTO DECRETO SPERANDO CHE SI TRAMUTI IN REALTA' IN TEMPI DECENTI.
Raffaele

DA FREMONDOWEB
Con decreto presto connessioni senza fili in tutta Italia
6 Ottobre 2005

1) Sara' possibile connettersi al web senza fili da tutta Italia. Questo il contenuto del decreto firmato ieri dal Ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi. Con il decreto in pratica si estende l'ambito di applicazione del Wi-fi a tutto il territorio nazionale. Chi vive nei piccoli comuni non ha accesso alla banda larga per i suoi alti costi; il Wi-fi invece e' un sistema molto piu' economico del cavo e - secondo il titolare del dicastero - puo' sconfiggere il divario digitale tra le grandi e le piccole citta'.

Ora è ufficiale: Google punta sul Wi-Fi gratuito
2) Non è uno scoop, perché da diverse settimane si vocifera su un forte interessamento di Google verso il Wi-Fi, l'Internet senza fili. Ma da venerdì sera, il tam tam ufficioso si è finalmente trasformato in realtà ufficiale. Google ha offerto alla città di San Francisco la sua disponibilità a realizzare una copertura Wi-Fi completa e gratuita, che permetterà a chiunque entri nell'area cittadina di connettersi liberamente a Internet tramite computer portatile, palmare o qualsiasi dispositivo dotato di funzionalità wireless...CONTINUA

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FREMONDOWEB

mercoledì, ottobre 05, 2005

STRAPPO SULLA LEGGE ELETTORALE

LO STRAPPO SULLA LEGGE ELETTORALE PRESENTA UN RISCHIO REALE PER LA MAGGIORANZA VISTO CHE IN OGNI CASO L'OPPOSIZIONE VINCERA' LE PROSSIME ELEZIONI. LA STESSA OPPOSIZIONE PROPUGNA L'INTENZIONE DI RIPRISTINARE LE REGOLE VIOLATE APPENA SI INSEDIERANNO. LA MAGGIORANZA SI STA "INIMICANDO ECCESSIVAMENTE" L'AVVERSARIO POLITICO CHE ANDRA' AL GOVERNO. QUESTO E' INDICATORE DEL LIVELLO DELLO SBANDAMENTO A CUI E' ARRIVATA.
Raffaele

DAL CORRIERE DELLA SERA
Proporzionale: centrosinistra vince, ma meno
La riforma elettorale della CdL non riuscirà a rovesciare la supremazia dell'opposizione. Ma, certo, può avvantaggiare il centrodestra e portare difficoltà all'Unione. Non solo a causa del problema di candidare Prodi in uno degli attuali partiti, quanto, specialmente, per alcuni caratteri generali del provvedimento. In primo luogo, il ritorno al proporzionale. Ripristinato, per la verità, contro il volere della maggioranza, come mostrano anche i sondaggi. Esso porta ad un rafforzamento del ruolo dei partiti e della loro leadership...

Ha ragione Massimo Franco che notava ieri sul Corriere: «Il fine della riforma non è tanto far vincere la CdL, quanto azzoppare la vittoria dell'Unione»... CONTINUA

Renato Mannheimer
04 ottobre 2005
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DALL'UNITA'
D’Alema avverte Berlusconi: così apri uno scontro senza regole
«Il centrosinistra vincerà le elezioni in un maggioritario che non ha più regole e non so se questo sia vantaggioso per Berlusconi. Chi vìola le regole, cambiando una legge elettorale a fine legislatura, sa che poi si andrà ad uno scontro senza regole». Intervistato da Giuliano Ferrara e Gad Lerner a “Otto e mezzo”, Massimo D’Alema lancia un messaggio al premier, «un sor tentenna pericoloso per la sua estrema debolezza, destinato ad accettare tutto per salvare la baracca». Ancora sulla legge elettorale, il presidente dei Ds aggiunge: «Nel momento in cui ci opponiamo a questa riforma e ne denunciamo la pericolosità, coerenza vuole che in caso di vittoria, ristabiliamo le regole del bipolarismo»...CONTINUA
05.10.2005
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martedì, ottobre 04, 2005

Il VICARIATO: "RENATINO RESTA A SANT'APOLLINARE"

QUESTA NOTIZIA HA DELL'INCREDIBILE PERCHE' VIENE CITATA DAI MEDIA COME FOSSE LA SOLITA NOTIZIA NORMALE, SENZA RILIEVO, SENZA COMMENTO! CI PENSATE, ESSA DENUNCIA IN MODO INEQUIVOCABILE CHE CI FURONO ALL'EPOCA (1990) "CONNIVENZE" TRA IL VATICANO, LA CRIMINALITA', L'EVERSIONE NERA E LA MASSONERIA P2.
FU ALLORA UN PERIODO CARICO DI MOLTI MISTERI MAI SVELATI! ORA PERO' IL VATICANO POTREBBE DARSI DA FARE PER "RIMEDIARE" E INVECE NIENTE DA FARE!
Raffaele
Il boss della Magliana sepolto accanto ai cardinali
- "La cripta di De Pedis rimane al suo posto, la decisione fu presa da monsignor Poletti e noi non possiamo modificarla". A "Chi l'ha visto?" la replica del Vaticano alle proteste di molti cattolici per la scelta di inumare il criminale nella splendida basilica.

Roma, 4 ottobre 2005 - Ecco un altro capitolo di uno dei misteri più singolari e se vogliamo "letterari" di Roma. La vicenda è quella della sepoltura di Enrico De Pedis, detto "Renatino", nella Basilica di Sant'Apollinare, a due passi da Piazza Navona. De Pedis è uno dei boss della banda della Magliana assassinato nel febbraio e inumato nelle camere mortuarie sotterranee della Basilica il 24 aprile 1990, dopo una prima tumulazione frettolosa al Verano...
Ricordiamo che in base al regime concordatario, la cripta è inaccessibile per le autorità italiane. Il Vicariato si è detto disposto a collaborare ai fini dell'accertamento della verità e delle ragioni di una tale scelta, ma la verità potrebbe essere ancor più scomoda e inquietante alla luce di un possibile collegamento tra la vicenda di "Renatino" e quella tutt'oggi senza soluzione della scomparsa, nel 1983, di Emanuela Orlandi, che fu vista l'ultima volta proprio a due passi dalla Basilica, presso la scuola di musica vaticana che lei frequentava.
Una telefonata anonima a "Chi l'ha visto?", il 12 settembre, aveva detto: "Se volete saperne di più su Emanuela Orlandi, guardate nella tomba di De Pedis"...CONTINUA

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