mercoledì, giugno 28, 2006

GIU’ LE MANI DAI BAMBINI

RACCOLGO LA RICHIESTA DI INSERIRE NEL BLOG PRINCIPALE LA GRAVE NOTIZIA SUL PROZAC AI BAMBINI SUGGERITA DA MARCO. LO FACCIO VOLENTIERI PRENDENDOLO DAL SUO COMMENTO.
Raffaele B.

GIU’ LE MANI DAI BAMBINI® CAMPAGNA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI BAMBINI
Comunicato stampa del 09/06/2006 Prozac ai bambini di 8 anni: via libera da Bruxelles,. Sentenzia l’autorità di controllo U.E.: Possono suicidarsi, ma basterà vigilare
L’EMEA, l’ente di controllo sanitario U.E., ha autorizzato la somministrazione di Fluoxetina (nome commerciale Prozac®) anche ai minori ed ai bambini di almeno 8 anni di età.
Luca Poma - Portavoce Nazionale di Giù le Mani dai Bambini®, la più visibile campagna di farmacovigilanza per l’età pediatrica in Italia (vedi il portale www.giulemanidaibambini.org) – dichiara: “pochi sanno che l’iniziativa non è delle autorità sanitarie pubbliche, ma della Ely Lilly Co., il produttore del farmaco, che ha avanzato richiesta in tal senso ed ha attivato i propri potenti mezzi di lobby. In effetti ottenere l’autorizzazione alla somministrazione per fasce d’età così basse significa aumentare significativamente il loro giro d’affari.
Non vogliamo demonizzare il farmaco, ma duole constatare che la tutela della salute dei bambini sia subordinata ad interessi meramente commerciali.”Il Prozac è stato al centro di roventi polemiche negli Stati Uniti, per i suoi 907 (novecentosette) effetti collaterali e per essere stato posto in relazione con numerosi casi di suicidio del paziente, ed atteggiamenti violenti, inclusi i noti episodi di cronaca quali le stragi scolastiche ad opera di adolescenti che abusarono del prodotto.
Nella nota dell’EMEA si legge anche un’avvertenza circa la possibile induzione al suicidio dei bambini in terapia con il Prozac, pericolo questo che l’EMEA ritiene di porre sotto controllo banalmente invitando i genitori “a vigilare con attenzione nelle prime settimane di terapia”.“
È davvero gravissimo perdere così di vista il principio di responsabilità – ha dichiarato Paolo Roberti, dirigente di psichiatria a Bologna e membro del Comitato Scientifico di Giù le Mani dai Bambini® – è un pessimo modo di festeggiare il 150° anniversario della nascita di Sigmund Freud. Ma non siamo stupiti, dal momento che ormai su scala mondiale, il 95% delle ricerche sono finanziate delle industrie farmaceutiche e non dallo Stato”.
Il Comitato Giù le Mani dai Bambini®, ritenendo del tutto insufficente la misura precauzionale suggerita dall’EMEA della maggiore vigilanza da parte dei genitori, auspica immediate misure restrittive da parte delle autorità di controllo nazionali, per evitare l’utilizzo indiscriminato di questa delicata molecola sui bambini italiani.


Per media relations +39/337/415305 -

sabato, giugno 24, 2006

NO A RIFORMA COSTITUZIONE DELLA LEGA

CERTO CHE ALLA MASSA DELL’ELETTORATO È ALQUANTO DIFFICILE CAPIRE LA TECNICITÀ DELLA “RIFORMA DELLA COSTITUZIONE” VOLUTA DALLA CDL IN PARTICOLARE DALLA LEGA CON LA “DEVOLUTION”.
SUPERFICIALMENTE SIA LE RAGIONI DEL “SI” CHE QUELLE DEL “NO” SEMBRANO ALTRETTANDO “VALIDE” ALL’ORECCHIO DEI NON ADDETTI AI LAVORI. DAL LATO DEL “SI” VIENE DETTO CHE SOLO “CONFERMANDOLO” AVREMO FINALMENTE UNA COSTITUZIONE “MODIFICATA” E QUINDI “MODERNA”, MENTRE DAL “NO” SI OTTERREBBE LA “CONFERMA” A NON MODIFICARLA MAI PIÙ VISTO ANCHE LA POSIZIONE DELLA SINISTRA RADICALE SUL LASCIARE LA COSTITUZIONE COSÌ COM’È.
DAL LATO DEL “NO” VIENE DETTO CHE IL “NO” NON IMPEDISCE AFFATTO UNA MODIFICA RIFORMATRICE DELLA COSTITUZIONE. INSOMMA UN DILEMMA PER MOLTI ABBASTANZA DIFFICILE. COME DISTRICARSI?
IL MODO MIGLIORE È QUELLO DI DOMANDARSI CHI SONO GLI AUTORI DI UNA OPERA DI CUI NON SIAMO “COMPETENTI”.
È SCONTATO CHE LA COSTITUZIONE ITALIANA È QUELLO INSIEME DI LEGGI CHE REGOLANO LA FUNZIONALITÀ DELLO STATO ITALIANO.
LA RIFORMA L’HA FATTA LA CDL, CON LA DIRETTA RESPONSABILITÀ DELLA LEGA LOMBARDA: IL PARTITO PIÙ ANTI-ITALIANO E SECESSIONISTA CHE C’È. LO STESSO PARTITO HA FATTO LA RIFORMA ELETTORALE DEFINITA “PORCATA” DALLO STESSO AUTORE EX-MINISTRO CALDEROLI.
LA STRAGANDE MAGGIORANZA DI COSTITUZIONALISTI È CONTRO QUESTA “RIFORMA” PERCHÉ È “PASTICCIATA” E NON POTRÀ MAI FUNZIONARE ANCHE PER I COSTI AGGIUNTIVI DIFFICILI DA QUANTIFICARE. POI LA RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI È PREVISTA SOLO PER IL 2016.
CI SI È MESSO ANCHE L’EX-PRESIDENTE CIAMPI TANTO BEN VOLUTO ANCHE DALLA CDL E ORA IMPROVVISAMENTE “MALVOLUTO”.  STRANO NO?
INSOMMA PER UN ELETTORE NORMALE QUESTE RAGIONI SONO PIÙ CHE SUFFICIENTI PER “RIGETTARE” LA RIFORMA DELLA LEGA CON UN BEL “NO” SULLA SCHEDA.
DOPO È SEMPRE POSSIBILE “AGGIORNARLA” CON MODIFICHE FATTE BENE DA “COMPETENTI” DI SICURA FEDE “ITALIANA” E DELLA UNITÀ DEL SUO STATO.
Raffaele B.


REPUBBLICA
Ciampi: "Una riforma fuori dalle regole
“ecco perché voterò contro"
di MASSIMO GIANNINI
23 giugno 2006

ROMA - "L'ho già detto pubblicamente, e non ho mai avuto dubbi: andrò a votare al referendum, perché sono un cittadino italiano. E voterò "no", per difendere la nostra Costituzione, che è bella, è viva e più attuale che mai". Nel giorno della qualificazione della nazionale italiana ai mondiali di calcio, e a due giorni dal referendum sulla riforma del Polo, che riscrive ben 54 articoli della nostra Carta fondamentale, in casa Ciampi circola un'aria di sano "patriottismo costituzionale", secondo la felice definizione di Jurgen Habermas rilanciata ieri su questo giornale da Pietro Scoppola e sul "Corriere della Sera" da Claudio Magris.

L'ex presidente della Repubblica non fa mistero della sua soddisfazione per la vittoria degli azzurri, ma non nasconde la sua preoccupazione per i ripetuti tentativi, sempre più frequenti in queste ultime ore, di politicizzare e insieme svalorizzare la Costituzione. Di piegarla a strumento di propaganda politica. Di farne un uso "congiunturale", di parte e di partito.

"Lo sapete - ripete ancora una volta Carlo Azeglio Ciampi - nel corso del mio settennato la Costituzione è sempre stata la mia Bibbia civile. E continuerà ad esserlo". Per questo il predecessore di Giorgio Napolitano al Quirinale è più che mai convinto di dover votare no al "colpo di spugna" voluto dal centrodestra nella passata legislatura. Per questo l'attuale senatore a vita non raccoglie l'ultima provocazione lanciata da Silvio Berlusconi, che aveva definito "indegno" chi non voterà sì a quella sedicente "riforma"...CONTINUA

SAVOIA – MISERIE E NOBILTÀ

TUTTI I PERSONAGGI DI QUESTA VICENDA SONO TALMENTE SQUALLIDI CHE PERFINO QUANDO “SMENTISCONO” “CONFERMANO” IN REALTÀ I LORO “MISFATTI”. LA NOBILTÀ DI VITTORIO EMANUELE SI DIMOSTRA UNA TRUCE MISERIA DI FRONTE ALLE “AMMISSIONI” CHE TANTO CONTRASTANO CON LE SUE PRECEDENTI INDIGNATE DICHIARAZIONI DI INNOCENZA E DI, BONTA SUA, FIDUCIA DELLA MAGISTRATURA.
COSTORO ORA GODONO, COME SPESSO ACCADE PER I DELINQUENTI VIP, DEL “CARCERE A DOMICILIO” IN ATTESA DI OTTENERE LA LIBERTÀ PROVVISORIA COME ANNUNCIANO I SUOI NOTEVOLI AVVOCATI TRA CUI LA DOTT.SSA BONGIORNO (NOTA DIFENSORE DI VIP).
NEL FRATTEMPO LA SITUAZIONE DI SOTTILE SI FA PIÙ COMPLICATA ANCHE PER LA VICENDA DELLA SOUBRETTE ELISABETTA GREGORACI (BELLISSIMA DONNA). QUEST’ULTIMA “NEGA” DI ESSERE STATA “COSTRETTA” AD AVERE RAPPORTI SESSUALI CON SOTTILE “DISCONOSCENDO” LA SUA PRECEDENTE “AMMISSIONE” ADDIRITTURA REGISTRATA.
COME SI VEDE CI TENGONO A “DIFENDERE” LA LORO IMMAGINE ANCHE A COSTO DI “VIOLARE” LA VERITÀ E DI “INFANGARE” COME AL SOLITO I GIUDICI CHE IN QUESTO CASO STANNO DIMOSTRANDO GRANDE EFFICIENZA E PROFESSIONALITÀ.
Raffaele B.


LASTAMPA
L’ACCORDO PER IL CASINO’ DI CAMPIONE PREVEDEVA UN «PACCHETTO» COMPRENSIVO ANCHE DELLE RAGAZZE PRONTE A PROSTITUIRSI
Vittorio Emanuele: sì ho corrotto il sindaco
Dopo la confessione il gip ha concesso gli arresti domiciliari in un appartamento di Roma
24/6/2006
Guido Ruotolo
POTENZA. Un fuoristrada nero, con i vetri oscurati. Sono le quattro del pomeriggio e Vittorio Emanuele di Savoia lascia il carcere di Potenza, diretto a Roma. Non è libero, il gip Iannuzzi gli ha concesso i «domiciliari» (la dimora scelta è a Roma).

Anche altri imputati lasciano Potenza per gli arresti tra le mura domestiche: Rocco Migliardi, Ugo Bonazza, il segretario del principe Gian Nicolino Narducci. Nessuna decisione per il portavoce di Gianfranco Fini, Salvo Sottile, che resta anche lui ai domiciliari. Una settimana dopo, l’inchiesta del pm Woodcock, che ha messo a soqquadro il mondo della nobilità e della politica, sollevando un mare di polemiche per le intercettazioni boccaccesche che violano la privacy, trova «conforto» dagli interrogatori degli indagati... CONTINUA

Il principe, che voleva «chiarire», accettando l’interrogatorio ha nei fatti ammesso le sue responsabilità, compromettendo ulteriormente la posizione di altri indagati, come il sindaco di Campione, Roberto Salmoiraghi...CONTINUA

il principe non ha avuto difficoltà ad ammettere che l’«accordo» per il Casinò prevedeva un «pacchetto» comprensivo anche di ragazze : «Prostitute - commenta il gip - che il Bonazza ha ammesso di aver conosciuto e contattato. Bonazza ha ammesso pure di aver fornito a Vittorio Emanuele, in più occasioni, donne disposte a prostituirsi»...CONTINUA

Vittorio Emanuele ha ammesso di aver foraggiato la polizia di frontiera «chiarendo che ciò scaturiva dall’esigenza di evadere l’Iva sulla cose trasportate» (un fucile)... CONTINUA

Sulla corruzione ai Monopoli di Stato, lo stesso imprenditore messinese Rocco Migliardi ha confessato di aver pagato ventimila euro per ottenere quei nullaosta tanto desiderati. Naturalmente, anche a Vittorio Emanuele, diecimila euro, nell’incontro immortalato da una telecamera degli investigatori a Villa d’Este.

Più complicata la posizione di Salvo Sottile.
A Potenza, rimane indagato per la vicenda dei Monopoli (fu lui a mettere in contatto il gruppo del principe con il direttore generale Giorgio Tino e la sua compagna, Anna Maria Lucia Barbarito, responsabile dei nullaosta). Nel suo interrogatorio, il portavoce di Gianfranco Fini ha ammesso di aver messo in contatto il gruppo con i Monopoli. Nulla di più. Per quanto riguarda, invece, la contestazione della concussione sessuale, Sottile ha negato di aver avuto rapporti con Elisabetta Gregoraci. Circostanza che la showgirl ha alla fine ammesso nel suo interrogatorio del 12 maggio scorso. Un interrogatorio che lei, nei giorni scorsi, ha pubblicamente disconosciuto, arrivando a denunciare che avvenne in un clima fortemente intimidatorio (a domanda precisa del pm lei negò di essere «intimorita»). Ammettendo di aver fatto l’amore con Sottile «perché mi andava di farlo».
  

ILRESTODELCARLINO
La Gregoraci al contrattacco:
'Pressioni? Le ho ricevute dal pm...'
  
La soubrette nega di aver mai avuto rapporti sessuali con Salvo Sottile, portavoce di Fini. Ma la 'deposizione-confessione' davanti alla polizia sarebbe stata registrata  

ROMA, 23 giugno 2006 - Duro atto d'accusa di Elisabetta Gregoraci nei confronti degli inquirenti della Procura di Potenza.
La soubrette accusa in particolare il pm John Woodcock di avere fatto pressioni su di lei nel corso di un interrogatorio e nega di avere avuto rapporto sessuali con Salvatore Sottile, portavoce del leader di An Gianfranco Fini.

«Non ho avuto nessun rapporto sessuale con Salvatore Sottile nè ho subito alcuna pressione, le uniche pressioni che ho subito le ho ricevute dal pubblico ministero Henry John Woodcock. Sono stata interrogata per delle ore da tre persone in una stazione di Polizia, un'esperienza che non auguro a nessuno»... CONTINUA

mercoledì, giugno 21, 2006

L'AUTHORITY - PARZIALITÀ DELLE TV DI MEDIASET

DELLA SCARSA QUALITÀ DELL'INFORMAZIONE POLITICA DELLE TELEVISIONI DI MEDIASET NON AVEVAMO ALCUN DUBBIO DATA LA COLLOCAZIONE DEL SUO PROPRIETARIO BERLUSCONI NELL'AGONE POLITICO.  

ORA PER LA PRIMA VOLTA INTERVIENE L'AUTHORITY CON UNA DIFFIDA A MEDIASET AFFINCHÈ LA SMETTA DI FORNIRE UNA “COMUNICAZIONE POLITICA PARZIALE” SUL PROSSIMO REFERENDUM SULLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE FATTA DAL CENTRODESTRA, COME HA FATTO FINORA IN DISPREZZO DELLE PIÙ ELEMENTARI NORME DI CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DELL'INFORMAZIONE.

LA INFORMAZIONE POLITICA “PARZIALE” IRRORATA DALLE TELEVISIONI DEL CAVALIERE È “SBILANCIATA” A TAL PUNTO CHE FAVORISCE IL VOTO DEI CITTADINI VERSO LA SCELTA DI CUI BERLUSCONI E SUOI ALLEATI SI BATTONO IN CAMPAGNA REFERENDARIA, E CIOÈ IL "SI", SVANTAGGIANDO IN MODO DISTORTO LA SCELTA DEL "NO".

QUESTO FATTO DOVREBBE RENDERE EVIDENTE ANCHE AI PIÙ “RECALCITRANTI” CHE CHI GESTISCE L'INFORMAZIONE TV NON PUÒ ALLO STESSO TEMPO ESSERE PARTE DEL CONFRONTO POLITICO, PERCHÈ PRODUCE UNA “DISTORSIONE” A DANNO DELLA PRIMA. QUESTA DISTORSIONE SI CHIAMA “CONFLITTO D'INTERESSE”. CONFLITTO CHE IN ALTRI PAESI PIÙ AVANZATI E DEMOCRATICI È STATO RISOLTO DA TEMPO.

ORA DOBBIAMO SPERARE CHE ANCHE IL NOSTRO SI ADEGUI AL PIÙ PRESTO ALTRIMENTI RESTIAMO UN PAESE ANOMALO LA CUI “DEMOCRAZIA” È CONTINUAMENTE “MINATA” E POSTA IN COSTANTE “PERICOLO”.  
Raffaele B.


RAINEWS24
Referendum. Mediaset diffidata dall'Authority
Roma, 21 giugno 2006

La commissione Servizi e prodotti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha diffidato Mediaset dal continuare a trasmettere spot informativi che, per la parcellizzazione e l'incompletezza delle informazioni fornite, enfatizzino aspetti particolari della complessiva consultazione referendaria. Nei giorni scorsi l'organismo di garanzia aveva gia' rivolto alle emittenti televisive nazionali un invito alla corretta applicazione delle disposizioni in materia di comunicazione politica contenute nel regolamento emanato dalla stessa Autorita' per il referendum costituzionale del 25 e 26 giugno.

Le emittenti televisive, erano state invitate al "rigoroso rispetto dei principi di obiettivita', correttezza, equita', lealta', imparzialita' e completezza dell'informazione", in particolare evitando, nei messaggi e nelle schede, "le sottolineature suggestive di particolari profili". Mediaset si era comunque difesa sottolineando di aver svolto un "servizio civico necessariamente semplificato ma corretto ed equilibrato" nella campagna di informazione sul referendum. Tale campagna - aveva spiegato Cologno Monzese - era stata suddivisa "in quattro diversi spot per rendere comprensibile ogni singolo messaggio ed evitare di concentrare in pochi secondi tutti i contenuti al centro della consultazione" e che in ogni caso andava considerata nel suo insieme.

Le reazioni non sono tardate, Enzo Carra, esponente della Margherita, invita Mediaset a recepire la diffida e a non mandare piu' in onda gli spot. "Deve far riflettere - prosegue Carra - come nei periodi di campagna elettorale le reti Mediaset finiscano col porsi puntualmente al servizio politico del proprietario".

sabato, giugno 17, 2006

I SAVOIA - L'ARRESTO DOPO DUE ANNI DI INDAGINI

L’INQUIETANTE NOTIZIA DEL “PRESUNTO” COINVOLGIMENTO DEGLI EREDI DELLA CASA SAVOIA IN “LOSCHI AFFARI” COLLEGATI CON LA MALAVITA ORGANIZZATA "PREOCCUPA" PERCHÈ VITTORIO EMANUELE NON È UNO STINGO DI SANTO.

COSTUI HA UN PROFILO ED UNA STORIA PERSONALE CHE LO QUALIFICA UN "POCO DI BUONO". EGLI HA SEMPRE FATTO AFFIDAMENTO ALLA LA SUA RICCHEZZA ED AGLI APPOGGI POLITICI CHE GODE UN PO DOVUNQUE IN ITALIA (VEDI P2) E IN EUROPA PER TIRARSI FUORI DAI GUAI.

PENSARE CHE IL MAGISTRATO WOODCOCK ABBIA PRESO UN GRANCHIO E CHE STIA SFRUTTANDO IL PERSONAGGIO PER ANDARE SUI GIORNALI, COME VIENE DETTO DA GASPARRI (AN) NON STA IN PIEDI, ANCHE PERCHÈ RISULTEREBBE IMPLICATO PERFINO UNO DI LORO: IL PORTAVOCE DI FINI SALVO SOTTILE.

DAGLI AMBIENTI DEL CENTRODESTRA E MONARCHICI SI PUNTA A "MINACCIARE" IL GIUDICE ANZICHÈ MANIFESTARE "PIENA FIDUCIA" ALLA MAGISTRATURA PER L'ACCERTAMENTO DELLA VERITÀ COME FANNO TUTTI GLI ALTRI AMBIENTI POLITICI.

È NOTO CHE GLI EX-REALI DI TUTTI I TEMPI, PUR GODENDO DI RICCHEZZE E PRESTIGIO NEI LORO ESILI, HANNO SEMPRE AVUTO “GRAVI PROBLEMI DI SOLDI” SIA PER L'ASSENZA DI APPANNAGGI NON PIÙ PAGATI DAI LORO PAESI, CHE PER LA LORO “DISSENNATEZZA” A SPENDERE PER MANTENERE ASSURDAMENTE IL LORO STANDARD DI VITA DA RE E REGINE, ETC..

AUSPICHIAMO CHE DOPO LE INDAGINI, QUALORA VENISSERO CONFERMATE LE ACCUSE, I SAVOIA NON CERCASSERO DI SOTTRARSI AL PROCESSO CON IL LORO STUOLO DI AVVOCATI BEN PAGATI COME PURTROPPO È DI USO DA QUESTE PARTI E NON SOLO.
Raffaele B.


NOTIZIE.ALICE
SAVOIA/ IL PROFILO DI VITTORIO EMANUELE, IL FIGLIO DELL'ULTIMO RE
In passato indagato per traffico armi.L'uccisione di Hamer.La P2
16-06-2006 21:54
Roma, 16 giu. (Apcom) - Vittorio Emanuele è nato a Napoli il 12 febbraio 1937: Vittorio Emanuele Alberto, Carlo Teodoro Umberto Bonifacio Amedeo Damiano Bernardino Gennaro Maria (questi i suoi nomi) è l'unico figlio maschio dell'ultimo Re d'Italia Umberto II e della regina Maria José... CONTINUA

Nel corso degli anni alcuni scandali hanno segnato la vita di Vittorio Emanuele. Già negli anni '70, venne indagato sia dalla pretura di Venezia per traffico internazionale di armi dal giudice Carlo Mastelloni, sia dalla prefettura di Trento seguita dal giudice Carlo Palermo, caso poi trasferito alla pretura di Roma a causa del notevole peso politico che stava assumendo. Il 18 agosto 1987, nell'Isola di Cavallo (Corsica), sotto gli effetti dell'alcool durante una lite con il miliardario Nicky Pende, Vittorio Emanuele sparò alcuni colpi di fucile, uno dei quali colpì lo studente tedesco di 19 anni Dirk Jeerd Hamer che stava dormendo in una barca vicina e che morì nel dicembre dello stesso anno dopo una lunga agonia. Nel dicembre del 1991 Vittorio Emanuele venne assolto dalla Camera d'accusa parigina dall'accusa di omicidio volontario e condanato a 6 mesi con la condizionale per porto abusivo d'arma da fuoco. E' risultato iscritto alla loggia massonica P2 di Licio Gelli con la tessera numero 1621.

NOTIZIE.ALICE
SAVOIA/GASPARRI:PM DISTURBA GENTE PERBENE, MA CSM NON INTERVIENE
"Sottile non può aver fatto le cose di cui è accusato"
16-06-2006 22:55
Roma, 16 giu. (Apcom) - "Sono anni che questo signore disturba persone perbene. E' inadatto a fare il magistrato. Perché il Csm non interviene?". Maurizio Gasparri attacca frontalmente il pm di Potenza Henry John Woodcock, titolare dell'inchiesta che oggi ha portato all'arresto di Vittorio Emanuele di Savoia, nella quale è coinvolto anche il portavoce di Gianfranco Fini, Salvo Sottile. "Sottile - dice l'esponente di An nel corso della puntata di 'Controcorrente' su Sky Tg24 - non può aver fatto le cose di cui è accusato".
Gasparri si dice convinto che l'attività di indagine serva a Woodcock "per andare sui giornali, a questo servono queste inchieste".

ADNKRONOS
Arresto Savoia, Giovanardi: ''Il mondo riderà di noi''
Il centrodestra attacca il pm Woodcock sulla vicenda giudiziaria che ha investito Vittorio Emanuele
Roma, 16 giu. (Adnkronos/Ign) - Durissimi giudizi dal centrodestra sulla vicenda giudiziaria che ha investito casa Savoia. Carlo Giovanardi (nella foto), dell'Udc: ''Mi dispiace molto di aver contribuito, dopo il lungo esilio, al ritorno di Vittorio Emanuele in Italia, perché purtroppo mi rendo conto che così lo abbiamo messo nelle mani del sistema giudiziario italiano che prima arresta le persone e poi ci mette 20 anni a decidere se i motivi dell'arresto sono giusti o sbagliati''. L’esponente dell’Udc quindi attacca: ''Con questo episodio, troveremo il modo di farci ridere dietro da tutto il mondo''...CONTINUA


REPUBBLICA
Savoia, indagini a tutto campo
indagato anche Emanuele Filiberto
17 giugno 2006
Un banale, piccolo episodio di corruzione e di usura sarebbe alla base dell'inchiesta della procura di Potenza, che ieri ha portato all'arresto di Vittorio Emanuele di Savoia. Un'indagine in cui sarebbe coinvolto, sebbene per un episodio minore, anche Emanuele Filiberto, anche lui (a quanto sembra) indagato). Non si sa ancora quale reato gli vorrebbe contestato. Ma dagli atti dell'inchiesta risulta che insieme al padre organizzò un attacco informatico contro un sito che pubblicava conutenuti a loro sgraditi, www.pravdanews.com.

Ma questo è solo uno degli aspetti di un'indagine ramificata, con decine di episodi che si intrecciano tra di loro. Il tutto inizia circa due anni fa. Uno sfrattato di Potenza desidera ottenere ad ogni costo un prefabbricato nel rione Bucaletto, costruito alla periferia della città. Per questo si rivolge a un dipendente di una cooperativa, che millanta conoscenze al Comune. E che per il "favore" chiede dei soldi che poi gioca ai videopoker.

Così gli inquirenti si imbattono nel giro di usura in cui è finito il millantatore e risalgono a una ditta del Potentino, leader nella distribuzione di questo tipo di macchinette. I controlli sulla società portano quindi a una ditta di Messina, Italnolo. E quindi a un'associazione a delinquere che, secondo i magistati, piazzava videopoker truccati, che evitavano i controlli grazie al nulla-osta dei Monopoli di Stato.

Nelle duemila pagine raccolte dal pm Henry John Woodcock ci sono poi ampi stralci sulle presunte connivenze di Vittorio Emanuele, che sarebbe stato interessato "a soldi e donne".

Vedremo cosa risponderà il principe martedì, nell'interrogatorio di garanzia. Ma oggi il gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, ha ribadito che il discendente di casa Savoia è un punto di "riferimento importante", in un'inchiesta che riguarderebbe reati commessi in tutta Italia, ma anche all'estero. Sul perché della misura cautelare in carcere Iannuzzi ha sottolineato: "I fatti accertati sono gravi, tali da giustificare il provvedimento".

Sul versante internazionale, c'è da dire che è indagato anche Simeone Saxe-Coburg-Gotha, leader del Movimento nazionale Simeone secondo di Bulgaria, cugino di Vittorio Emanuele. L'accusa nei confronti dei due cugini, e dell'imprenditore Pierpaolo Cerani, è quella di istigazione alla corruzione di membri di Stati esteri.

Secondo quanto si è appreso, l'uomo politico bulgaro si fece dare e promettere denaro e altro da Cerani e Vittorio Emanuele, per garantire loro l'affidamento di commesse nei settori ospedaliero e della telefonia da realizzare nel suo Paese. Cerani promise anche a Saxe-Coburg-Gotha la sua intermediazione per la cessione di un palazzo (del valore di 100 milioni di euro) di proprietà del cugino di Vittorio Emanuele di Savoia, pur di avere in cambio gli appalti nel campo della telefonia.

E intanto, qui in Italia, emergono anche altri episodi inquietanti, legati in qualche modo al principe. Ad esempio, una lettera di minacce recapitata al direttore di Novella 2000, Luciano Regolo, dopo la pubblicazione sul settimanale di articoli che non erano piaciuti a Vittorio Emanuele. Nella missiva, due sole parole: "Sei morto". Della minaccia nei confronti del giornalista - su presunta istigazione dell'esponente di casa Savoia - sono accusati anche Ugo Bonazza e Rocco Migliardi. La lettera anonima fu spedita da Messina, come confermato dal timbro postale.

giovedì, giugno 15, 2006

REFERENDUM – IL BIDONE MONUMENTALE DEL SI

IL CARATTERE “ANTI-NAZIONALE” CONTRARIO AL RISORGIMENTO CHE HA PORTATO ALL’UNITÀ DELL’ITALIA E QUELLO “EVERSIVO” E “SECESSIONISTA” EMERGONO CON GRANDE ED INQUIETANTE CHIAREZZA DALLE PAROLE DI BOSSI CHE IN UN SUO COMIZIO A BRESCIA AFFERMA PERSINO CHE SE NON SI CAMBIERÀ “DEMOCRATICAMENTE” BISOGNERÀ FARLO IN ALTRO MODO.  

È LA STESSA (CDL) CHE HA FATTO SCRIVERE LA RIFORMA PROPRIO DA QUESTA LEGA COSI COME LA “PORCATA” DELLA LEGGE ELETTORALE (AMMESSO CANDIDAMENTE DALLO STESSO AUTORE CALDEROLI) CHE AFFERMA ASSURDAMENTE CHE SI POTRÀ MODIFICARE LA RIFORMA SOLO SE VINCERANNO I “SI”.  AL CONTRARIO SE SARANNO I “NO” A VINCERE NON LA SI POTRÀ PIÙ MODIFICARE.  

GIOVANNI SARTORI NELL’ARTICOLO IN FONDO, PARLA DI “BIDONE MONUMENTALE” PROMETTERE CHE UNA COSTITUZIONE APPROVATA IN PARLAMENTO E POI CONFERMATA DA UN REFERENDUM VERRÀ SUBITO DOPO RITOCCATA È DAVVERO UNA PROMESSA A CREDIBILITÀ ZERO.

LA VITTORIA DEL “NO”, INVECE, NON PRECLUDEREBBE NULLA. CADREBBE IL FEDERALISMO 2 DI BOSSI; E ANCHE SE COSÌ, RESTEREBBE IN VIGORE L’ALTRETTANTO SBAGLIATO FEDERALISMO 1 DELLA SINISTRA, A QUESTO LA SINISTRA HA LARGAMENTE CONVENUTO DA TEMPO, DI AVERE SBAGLIATO.

IL “NO” APRE DUNQUE UNA SPERANZA CREDIBILE DI BUONE RIFORME; IL “SÌ” CI INCHIODEREBBE INVECE SENZA SCAMPO A UNA COSTITUZIONE DISASTROSA.

A PROPOSITO DELLA LA “RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI”, TANTO SBANDIERATA DALLA CDL, ESSA È PREVISTA SOLO NEL LONTANO 2016 CIOÈ FRA 10 ANNI.
Raffaele B.


RAINEWS24
Referendum. Bossi: stavamo meglio sotto l'Austria.
Brescia, 15 giugno 2006

"Una grande vittoria del sì al Nord è molto importante: se passa il sì in tutto il Nord e' come avere un passaporto per andare all'Onu a far sentire che la nostra gente ne ha piene le scatole e vuole un cambiamento".

Umberto Bossi al termine del comizio tenuto ieri sera nel Bresciano, a Montichiari, riaccende la miccia del separatismo nella campagna referendaria. Ai microfoni del Tg1 il leader della Lega Nord è ancora più esplicito: se vincono i 'no' non si aprirà un confronto sulle riforme con l'Unione: "No, non ci credo - afferma Bossi - li ho visti in aula, faranno delle regole per non toccare mai piu' la Costituzione, il Paese non cambiera' mai più democraticamente. Bisognerà trovare altre vie, perche' democraticamente non cambierà piu' niente. E questo è un dramma".  

Per Bossi "al sud il sì per vincere dovrà lottare contro tutte le balle che sono state raccontate". E ancora, rivolgendosi ai simpatizzanti di Montichiari: "Stavamo meglio quando eravamo sotto l'Austria. Se lo avessero saputo quelli che sono andati a combattere sul Piave, forse giravano i fucili dall'altra parte"...CONTINUA


CORRIERE
Referendum: giudichiamo la riforma. E basta
Le promesse non contano
di Giovanni Sartori
04 giugno 2006

Le costituzioni non sono né di destra né di sinistra. O sono ben fatte (accettabili) o sono malfatte (inaccettabili). Il che sottintende che una costituzione dovrebbe essere giudicata secondo criteri funzionali. Funzionerà bene? Funzionerà male?

La sinistra (da sola) ha votato una riforma federalista nel 2001; dopodichè la destra (da sola) ha modificato la riforma federalista della sinistra e, per di più, ha anche radicalmente modificato la forma di governo.

A questo punto ci casca addosso il 25 giugno un referendum che dovrà approvare o rifiutare la Carta imposta a colpi di maggioranza blindata dalla destra sulla sinistra.
Se sia il No (rifiuto) oppure il Sì (approvazione) a meglio garantire una ripresa costruttiva del processo di riforma costituzionale.  Un dibattito che viene subito falsato dall’argomento che la vittoria del No darebbe il potere di bloccare tutto ai conservatori costituzionali a oltranza. E chi sarebbero?

Esiste un volume curato da Bassanini nel quale 63 costituzionalisti dichiarano che la nuova Costituzione è «sbagliata» ma ritengono al tempo stesso che la Costituzione del ’48 debba essere migliorata e corretta. L’altro giorno l’Associazione Italiana dei Costituzionalisti si è espressa nello stesso senso.

Dal che si ricava che gli immobilisti costituzionali sono un’invenzione di comodo che fa comodo—cito per tutti il Tremonti inedito di ieri— per sostenere che bisogna «votare sì al referendum per non interrompere il cammino delle riforme».

A me, confesso, il bidone sembra monumentale. Promettere che una Costituzione approvata in Parlamento e poi confermata da un referendum verrà subito dopo ritoccata è davvero una promessa a credibilità zero.

Sì, è vero che d’un tratto i Berlusconi boys si dichiarano accomodanti e pronti a negoziare. Persino Bossi, figurarsi. D’un tratto perché sinora hanno fatto la faccia feroce. Pertanto, è di tutta evidenza che se ora si trasformano in agnellini è perché temono di perdere il referendum.

Ma se lo vincessero, direbbero subito che la volontà popolare è intoccabile. Come scrivono Bassanini ed Elia, «la priorità assoluta è la vittoria del No. In caso contrario prevarrebbe la conservazione di una riforma sbagliata e ingestibile».

La vittoria del No, invece, non precluderebbe nulla. Cadrebbe il Federalismo 2 di Bossi; e anche se così, resterebbe in vigore l’altrettanto sbagliato Federalismo 1 della sinistra, a questo effetto la sinistra ha largamente convenuto da tempo, di avere sbagliato.

Il No apre dunque una speranza credibile di buone riforme; il Sì ci inchioderebbe invece senza scampo a una Costituzione disastrosa.

mercoledì, giugno 14, 2006

BERLUSCONI - LEGGE INAPPELLABILITÀ APPLICATA

COME VOLEVASI DIMOSTRARE, LA FAMIGERATA "LEGGE PECORELLA" SULLA INAPPELLABILITÀ, FATTA DALLA CDL, È STATA PUNTUALMENTE APPLICATA A FAVORE DEL SUO CAPO-LEADER BERLUSCONI, PROPRIO COME È STATA SEMPRE PAVENTATA DA CHI QUELLA LEGGE AD-PERSONAM L'HA AVVERSATA.

COSICCHÈ IL CAVALIERE NON PUÒ PIÙ ESSERE PROCESSATO DALLA CORTE D'APPELLO. CIÒ COSTRINGE IL PM A FARE RICORSO IN CASSAZIONE CON GRAVE “DILAZIONE” DI ALTRO PREZIOSO TEMPO E POI CHISSA...

IL PRINCIPIO DEI TRE LIVELLI DI GIUDIZIO CON QUESTA LEGGE VIENE "CLAMOROSAMENTE" VIOLATO.  AUGURIAMOCI CHE IL NUOVO GOVERNO PRODI E IL NUOVO MINISTRO DI GIUSTIZIA MASTELLA VOGLIANO PORRE "RIMEDIO" A QUESTO SCEMPIO AL PIÙ PRESTO.
Raffaele B.


ANSA
Corte Appello Milano ha applicato legge inappellabilita'
(ANSA) - MILANO, 14 GIU - Il pm Boccassini e' ricorsa in Cassazione contro la sentenza con cui il Tribunale di Milano ha assolto Berlusconi nella vicenda Sme. Il Tribunale, presieduto da Francesco Castellano, aveva assolto Silvio Berlusconi, e in parte dichiarato prescritto il reato a suo carico, per la vicenda Sme. Il ricorso e' stato presentato il 9 giugno, dopo che la Corte d'Appello di Milano aveva applicato la Legge Pecorella sull'inappellabilita' delle sentenze di assoluzione da parte della pubblica accusa.

IRAQ - ENNESIMO INGANNO DELLA CDL

A GIUDICARE DALL'ARTICOLO DE LASTAMPA SI SCOPRE CHE IL RITIRO ANNUNCIATO DA BERLUSCONI PRIMA E DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE DI APRILE FOSSE "FINTO".
NON LO SI VEDE SOLO DALLA REAZIONE SCOMPOSTA DELLA CDL ALL'AZIONE DEL GOVERNO PRODI E DI D’ALEMA PER IL RITIRO DI TUTTI I SOLDATI DALL’IRAQ, MA ANCHE DAI COLLOQUI AVUTI CON GLI INTERLOCUTORI AMERICANI CHE AVREBBERO FATTO EMERGERE “ACCORDI SEGRETI” PER MANTENERE UNA PRESENZA MILITARE DI ALMENO 1000 UOMINI COME SCORTA AI CIVILI DEL PRT-PROVINCIAL RECONSTRUCTION TEAM.
LA CDL DI BERLUSCONI INSOMMA SI PREPARAVA AD UN ALTRO “INGANNO” CONTRO GLI ELETTORI E SULLA PELLE DEI NOSTRI SOLDATI. PER FORTUNA SEPPURE DI MISURA, HA PERSO LE ELEZIONI.  
Raffaele B.


LASTAMPA
«Iraq, era finto il ritiro di Berlusconi»
D’Alema: alla Rice dirò che parteciperemo solo a missioni con l’Onu. La Cdl: politica estera allo sbando
Francesco Grignetti
13/6/2006

ROMA. Con l’amministrazione statunitense erano stati stipulati impegni segreti, o quantomeno riservati, all’insegna della diplomazia da caminetto che tanto piaceva a Berlusconi, per far restare mille soldati in Iraq anche dopo lo sbandierato «ritiro» da Nassiriya? E’ quanto denuncia Massimo D’Alema, vicepremier e ministro degli Esteri, polemico con la «virulenza» dell’opposizione: «L’annuncio del ritiro entro l’anno - sostiene D’Alema, dal Lussemburgo - era stato dato dallo stesso governo Berlusconi. Salvo che poi erano stati presi impegni non discussi in Parlamento, né resi pubblici, che contrastavano con le dichiarazioni pubbliche». A che si riferisce? L’ex governo Berlusconi, come si ricorderà, era stato chiaro: dimezzeremo il numero di soldati in estate, e poi tutti via entro la fine dell’anno.

Ma c’era una postilla, ovvero una seconda fase affidata a esperti civili. Diceva all’epoca Antonio Martino: «Trasformeremo la missione da prevalentemente militare a prevalentemente civile». C’era pronta anche una sigla per la missione: Prt-Provincial Reconstruction Team. Sennonché il nuovo governo ha scoperto che in quei vecchi piani c’era una consistente aliquota militare. Molto consistente. «Mantenere mille soldati - dice infatti D’Alema - non è un ritiro. Noi ci siamo dunque trovati di fronte a impegni che sono in chiara contraddizione con quanto dichiarato pubblicamente dal governo Berlusconi». La prima esperienza di questi cosiddetti Prt sta avvenendo in Afghanistan...CONTINUA

sabato, giugno 10, 2006

REFERENDUM - FURBESCA AZIONE TATTICA DEL SI

IL PROSSIMO 25 GIUGNO SI TORNA ALLE URNE PER IL REFERENDUM CONFERMATIVO SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE FATTA A MAGGIORANZA DAL GOVERNO BERLUSCONI IN CUI LA LEGA DI BOSSI VI HA IMPRESSO IL SUO MARCHIO “ANTI-NAZIONALE”.  

COME FANNO BERLUSCONI E I SUOI ALLEATI A CHIEDERE AI CITTADINI DI VOTARE "SI" AL REFERENDUM PER CONFERMARE LA RIFORMA E POI DIRE DI ESSERE DISPOSTI A SEDERSI AD UN TAVOLO PER "CAMBIARLA"? SE LA SI VUOLE CAMBIARE, PERCHE “APPROVARLA” COSÌ?

È UN “CONTROSENSO” CHE FA A PUGNI CON LA INTELLIGENZA DEGLI ELETTORI.

UNA VOLTA "APPROVATO" DAL REFERENDUM, DIVENTA POI DIFFICILE "VOLERLA" CAMBIARE SIA PER RAGIONI DI OPPORTUNITÀ POLITICA DA PARTE DELLA EX-MAGGIORANZA CHE PER RAGIONI SQUISITAMENTE GIURIDICHE: NON SI MODIFICA UNA LEGGE APPROVATA DA UN REFERENDUM.

SE SIAMO TUTTI VERAMENTE "INTENZIONATI" A MODIFICARE LA RIFORMA PER MIGLIORARLA, LA LOGICA E LA CORRETTEZZA RECLAMANO UN VOTO "NO" AL REFERENDUM PER “DISAPPROVARLA” PROPRIO PER POTER RIFARE LA "NUOVA RIFORMA" QUESTA VOLTA "INSIEME".

INFATTI AL CONTRARIO DEL "SI", LA VITTORIA DEL "NO" NON PONE NESSUN TIPO DI “IMPEDIMENTO” ALLE “MODIFICHE” CHE ANCHE IL CENTROSINISTRA VUOLE PER MODERNIZZARE LO STATO.

AFFERMARE IL CONTRARIO "RIVELA" UNA “FURBESCA AZIONE TATTICA” AL SOLO SCOPO DI “CARPIRE” QUEI VOTI IN PIÙ PER “VINCERE”.
PER FORTUNA GLI ITALIANI NON SONO STUPIDI E AL REFERENDUN VOTERANNO “NO” A GRANDE MAGGIORANZA CONTRO LA RIFORMA DELLA LEGA.
Raffaele B.


ADNKRONOS
REFERENDUM: BERLUSCONI, SE VINCE SI' PRONTI A DIALOGO SU RIFORME

Roma, 10 giu. (Adnkronos) - Solo in caso di vittoria del si' al referendum sara' possibile aprire un tavolo di confronto con la maggioranza. Parola di Silvio Berlusconi, che in una intervista a 'Telecamere' apre all'Unione sul fronte delle riforme.
Il Cavaliere premette che ''una modifica della Costituzione e' indispensabile perche' la sinistra negli ultimi giorni della passata Legislatura ha modificato il Titolo V della seconda parte della Costituzione creando un caos incredibile nelle competenze tra lo Stato e le Regioni''.
Pero', precisa il presidente di Fi, ''ci dichiariamo dispostissimi dopo l'approvazione di questa modifica costituzionale a sederci intorno ad un tavolo e discutere di eventuali correzioni perche' tutte le disposizioni previste dalla riforma costituzionale andranno in vigore tra cinque anni quindi avremo ancora cinque anni di tempo per poterle migliorare''.

BERTOLINI E LO SLOGAN CONTRO LE TASSE

SE QUESTO È LO STILE DELLA NUOVA "OPPOSIZIONE" C'È DA PREOCCUPARSI NON POCO. SI PUNTA AI MESSAGGI AD EFFETTO E DELIBERATAMENTE "INFONDATI" AL SOLO SCOPO DI RACCATTARE "CONSENSO" NEGANDO QUANTO GIÀ DETTO PIÙ VOLTE E RIAFFERMATO DA PRODI NELL'ARTICOLO AL FONDO.
LA SIG.RA BERTOLINI DI (FI) GRIDA INDIGNATA CHE IL GOVERNO PRODI, SUPERANDO IL RECORD DI VICEMINISTRI E SOTTOSEGRETARI DI TUTTI I GOVERNI FIN QUI SUCCEDUTI, AFFERMA CHE "AUMENTERA" I COSTI E CHE QUINDI "AUMENTERÀ" LE TASSE.
IL GOVERNO HA INVECE "DICHIARATO" CHE GARANTIRÀ LA "INVARIANZA DELLA SPESA" LADDOVE DOVESSE ESSERCI UNA TENDENZA ALL'AUMENTO. VALE A DIRE CHE I 10 VICEMINISTRI IN PIÙ NON INCIDERANNO SULLA SPESA COMPLESSIVA PERCHÈ IL BUDGET NON AUMENTERÀ, ANZI VIENE RIDOTTO DEL 10% SECONDO LA DIRETTIVA DEL GOVERNO MEDESIMO NONOSTANTE IL MAGGIOR NUMERO DI MINISTERI.
QUESTA DISPOSIZIONE ERA NOTA AI POLITICI, ALLA STAMPA ED AI MEDIA CHE PER LA VERITÀ HANNO DATO POCO RISALTO A QUESTO ASPETTO ENFATIZZANDO INVECE QUELLO DEL RECORD DEL NUMERO DEI MEMBRI COME SE QUESTO FOSSE IL PROBLEMA E NON INVECE LA SPESA COMPLESSIVA.
LA SIG.RA BERTOLINI NON POTEVA NON SAPERE (COME SI DICE IN QUESTI CASI) E NONOSTANTE CIÒ HA FATTO LA SUA BRAVA E SEMPLICISTICA "DENUNCIA" CONTANDO SOLO SU UNA PLATEA DI CITTADINI "NON INFORMATI" E AGGIUNGO TIMOROSI DELLE “TASSE”.
SU QUESTO VERSANTE LO SLOGAN SULLE TASSE DEL GOVERNO BERLUSCONI "MENO TASSE PER MENO EVASIONE" CHE HA PRODOTTO SOLO “MAGGIORE DEBITO PUBBLICO”, VIENE COSI ROVESCIATO, CON QUESTO GOVERNO, IN "MENO EVASIONE PER MENO TASSE" PERCHÈ SOLO UNA VERA LOTTA ALLA EVASIONE PERMETTERÀ ALLO STATO DI “RIDURRE” LE TASSE PER TUTTI.
Raffaele B.      


NOTIZIE.ALICE
GOVERNO/ BERTOLINI: PIU' SOTTOSEGRETARI, PIU' TASSE
"Esecutivo Prodi è trionfo lottizzazione selvaggia"
09-06-2006 19:32
Roma, 9 giu. (Apcom) - "Governo Prodi: altri tre nuovi sottosegretari? Roba da vergognarsi. E' il trionfo della lottizzazione più selvaggia e partitocratrica. Tanto pagano i cittadini. In compenso, il Professore aumenta le tasse. Il governo dell'Unione è il simbolo della peggior prima repubblica. Questa è la vecchia italietta prodiana" . Lo afferma in una nota Isabella Bertolini (Fi).

NOTIZIE.ALICE
GOVERNO/ FONDI INVARIATI: MINISTRI E VICEMINISTRI DIVIDERANNO
Ogni ministero avrà un budget complessivo da ripartire
09-06-2006 21:10
Roma, 9 giu. (Apcom) - Un budget complessivo da ripartire tra il ministro e i suoi vice, in modo da garantire la invarianza della spesa nonostante la nomina dei dieci viceministri. Sarebbe l'indicazione contenuta nel maxiemendamento al decreto che ridisegna l'assetto del Governo, con la creazione di nuovi ministeri e l'assegnazione di deleghe precise ai vari viceministri.

Secondo quanto si apprende in ambienti del governo, ogni ministero avrà a disposizione un suo budget per i gabinetti e gli staff di ministro e vice: all'interno di questo budget, i vari responsabili del dicastero si ripartiranno le risorse per i collaboratori. Una misura che non comporterà 'sacrifici' per vice di ministeri come l'Economia, che accorpa diverse strutture già esistenti. Ma laddove la presenza di vice ministri "è potenzialmente portatrice di un aumento dei costi", fanno notare da ambienti di governo, la disposizione garantirà appunto la "invarianza di spesa", per tenere fede alla linea del rigore impostata da Prodi e Padoa-Schioppa con la direttiva che taglia del 10% le spese dei ministeri ma al tempo stesso permettere ai vice di contare su propri collaboratori.

venerdì, giugno 09, 2006

GIUSTIZIA – EREDITATO BUCO DI 240 MLN

IN ITALIA SI SA I PROCESSI SONO TALMENTE LUNGHI CHE È STATA CONDANNATA PIÙ VOLTE DALLA CORTE EUROPEA. LA GIUSTIZIA LENTA È MENO GIUSTA E CONSENTE SPESSO AI DISONESTI E CRIMINALI DI FARLA FRANCA. QUESTA “INEFFICIENZA” SI RIFLETTE IN MODO PESANTE ANCHE SUL VERSANTE DELL'ECONOMIA PERCHÈ ALLONTANA GLI INVESTIMENTI PROPRIO PER L'ASSOLUTA INCERTEZZA DI OTTENERE GIUSTIZIA IN PARTICOLARE PER REATI FINANZIARI.
        
LE LEGGI AD-PERSONAM E RIFORME SBAGLIATE PEGGIORANO LA CONDIZIONE DELLA GIUSTIZIA. UN ALTRO DEI MODI PIÙ EFFICACI PER OSTACOLARNE L'ESERCIZIO È QUELLO DI FARLE MANCARE LE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE AL PROPRIO FUNZIONAMENTO. A GIUDICARE DALL'ARTICOLO DELL'ANSA IL NUOVO MINISTRO MASTELLA HA EREDITATO PURE QUESTO "BUCO" CHE COSTITUISCE UN VERO “HANDICAP” PER L'AMMINISTRAZIONE DELLA NOSTRA GIÀ “SCADENTE” GIUSTIZIA.
Raffaele B.


ANSA
Giustizia: 240 mln di debiti
Per grave situazione finanziaria impossibile la gestione

(ANSA)- ROMA, 8 GIU - E' di 239,9 mln di euro il 'buco' del ministero della Giustizia causato dai tagli delle leggi finanziarie degli ultimi 5 anni di governo. 'La grave situazione non consente il regolare andamento della gestione dell'esercizio amministrativo'. A lanciare l'allarme e' lo stesso dicastero di Via Arenula che, in una nota, entra nel dettaglio del debito che ha trovato al suo arrivo il neo guardasigilli Clemente Mastella.  

giovedì, giugno 08, 2006

LA CHIESA – DIVIETO DI RICERCA SUGLI EMBRIONI

IL VATICANO INTERVIENE ANCHE SULL’EUROPA PER IMPEDIRE CHE SI “FINANZI” LA RICERCA SULLE STAMINALI EMBRIONALI CHE GLI SCIENZIATI DI TUTTO IL MONDO “CONSIDERANO” AD “ALTO POTENZIALE” PER LA CURA DI MOLTE MALATTIE GENETICHE PRIVE DI SPERANZA.
L’ON. MUSSI È STATO ATTACCATO PER AVER RITIRATO LA FIRMA DELL’ITALIA CHE “IMPEDIVA” QUESTO “FINANZIAMENTO” AGLI ALTRI PAESI CHE INVECE LA VOGLIONO FARE.
ALLA BASE DEL DIVIETO POSTO DALLA CHIESA VI È LA CONVINZIONE CHE L’EMBRIONE SIA “PERSONA” E CHE QUINDI DEBBA GODERE DI TUTTI I DIRITTI INVIOLABILI ALLA VITA.
MA LA COMUNITÀ SCIENTIFICA DI TUTTO IL MONDO NON LA PENSA ALLO STESSO MODO. SI PUÒ ESSERE D’ACCORDO CHE È VITA COME LO È UNA FOGLIA O AL LIMITE AFFERMARE CHE SIA “POTENZIALE DI VITA UMANA” PERCHÉ MOLTI EMBRIONI NON SI SVILUPPANO DURANTE IL PROCESSO E QUINDI MUOIONO, MA AFFERMARE CHE SIA PERSONA È TROPPO. QUESTA È UNA AFFERMAZIONE “DOGMATICA” CHE SERVE SOLO A GIUSTIFICARE L’IMPEDIMENTO ALLA “RICERCA” CHE INVECE RAPPRESENTA OGGI L’UNICA SPERANZA PER TANTI MALATI INCURABILI. IL MEDIOEVO DELLA NUOVA INQUISIZIONE SOPRAVVIVE AI TEMPI MODERNI.
Raffaele B.
      

REPUBBLICA
Staminali, vescovi europei all'attacco
"Contro la distruzione degli embrioni"
1 giugno 2006
CITTA' DEL VATICANO - "Ribadiamo la nostra obiezione contro il finanziamento da parte dell'Ue della ricerca che implichi la distruzione di embrioni umani". Dopo il sì al ritiro della pregiudiziale etica del ministro Fabio Mussi ecco arrivare sull'argomento una nuova presa di posizione dell'Episcopato Europeo. "Ribadiamo - afferma una nota della Comece, l'organismo che li rappresenta - la nostra obiezione contro il finanziamento da parte dell'Ue della ricerca che implichi la distruzione di embrioni umani"...CONTINUA



Plauso degli scienziati, insorge la Cdl
30 maggio 2006
ROMA - L'Italia cambia linea in merito alla sperimentazione sugli embrioni, apre alla ricerca e scoppiano le polemiche. Il dibattito si rianima dopo la decisione del ministro per la Ricerca, Fabio Mussi, di ritirare, a Bruxelles, la pregiudiziale etica italiana sulla ricerca, voluta da Germania, Polonia, Slovenia, Austria e Malta. Con il precedente governo, l'Italia aveva firmato una dichiarazione contraria alla ricerca sulle staminali, mentre Mussi ha annunciato che il nostro Paese "su questo ha cambiato posizione. Naturalmente - ha aggiunto - la legge resta in vigore" anche se "spero che venga cambiata"...CONTINUA

RAINEWS24
Scienza. Harvard: embrioni umani in laboratorio per sconfiggere mali incurabili
Boston, 7 giugno 2006
Alcuni ricercatori dell'università di Harvard stanno mettendo a punto un progetto di ricerca per creare in laboratorio embrioni umani da cellule staminali, in modo da poter curare malattie come il diabete, la leucemia e l'anemia.
Attraverso una tecnica chiamata Somatic Cell Nuclear Trasfert (SCNT), il DNA di una cellula uovo (che corrisponde alla metà del patrimonio genetico di una normale cellula) viene sostituito dal DNA prelevato da una cellula adulta, come ad esempio una cellula della pelle. In tal modo, spiegano i ricercatori, la cellula uovo si trova ad avere un patrimonio genetico completo, e può dare il via a "cambiamenti chimici ed elettrici che innescano la divisione della cellula uovo, e quindi la creazione di un embrione geneticamente identico alla cellula che ha donato il DNA completo".
Per creare le diverse linee di cellule staminali embrionali, verranno infatti usate cellule della pelle donate proprio da malati, così che ciascuna linea di cellule avrà le stesse caratteristiche genetiche del malato.
Gli scienziati avvertono che la ricerca non è esente da controversie, poichè  estrarre queste staminali dagli embrioni "richiede la distruzione dell'embrione stesso. Chi si oppone a questo genere di ricerche sostiene che nessun potenziale beneficio medico può giustificare la distruzione di quello che loro considerano già una vita umana, se non già una persona".
"La questione 'del quando inizia la vita' è teologicamente e filosoficamente rilevante, ma dal punto di vista scientifico questo lavoro ha l'enorme potenziale di salvare vite, curare malattie croniche e migliorare la salute di milioni di persone" - ha affermato Douglas Melton, co-direttore dell'Harvard Stem Cell Institute.
Il progetto sarà interamente finanziato da fondi privati, dato che negli Stati Uniti le leggi federali ostacolano i finanziamenti pubblici per la ricerca sulle staminali embrionali.

mercoledì, giugno 07, 2006

LA MORALE CATTOLICA DA IMPORRE A TUTTI

CON IL PAPA RATZINGER LA CHIESA FA UN SALTO INDIETRO "RIAFFERMANDO" NON SOLO COME VALORI E PRINCIPII DEI CRISTIANI CATTOLICI LA "NEGAZIONE" DELLA “CONTRACCEZIONE”, DEL “SESSO FUORI DAL MATRIMONIO”, “DELL'ABORTO” E DEI “PACS”, ETC.., MA ANCHE COME "NORME" DA IMPORRE A TUTTI PER "LEGGE", CATTOLICI E NON.
È CHIARO CHE NEMMENO I "CATTOLICI" CREDONO PIÙ A QUESTE COSE DA MOLTI LUSTRI E COLORO CHE "PUNTANO" AD ASSECONDARE QUESTO "DISEGNO" SONO SEMPLICEMENTE DEGLI "IPOCRITI OPPORTUNISTI" CHE LO FANNO SOLO PER PURO DISEGNO "POLITICO", DI POTERE “TEMPORALE”.
IL CATTOLICO "PRATICANTE" E "FERVENTE" NON PUÒ CHE "APPLICARE" QUESTI PRINCIPI A SE STESSO, MA ALLO STESSO TEMPO NON PUÒ "IMPORRE" PER LEGGE E QUINDI A TUTTI, GLI STESSI PRINCIPI. CIÒ SAREBBE INTEGRALISTA, MEDIOEVALE E PROFONDAMENTE ANTIDEMOCRATICO.
IL COMPORTAMENTO DEL NUOVO PAPA QUINDI, SAREBBE "LEGITTIMO" SE SI RIFERISSE AI SOLI "CATTOLICI" A LIVELLO PERSONALE, MA DIVENTEREBBE "PREVARICANTE" SE CON QUESTO ATTO VOLESSE "SPINGERE" TUTTI I CATTOLICI A FARE "MODIFICARE" LE LEGGI DELLO STATO ITALIANO PER "OBBLIGARE" TUTTI I CITTADINI CATTOLICI E NON A QUEI PRINCIPII.
A GIUDICARE DALLA NOTIZIA SI DIREBBE PROPRIO QUESTA SECONDA IPOTESI.
Raffaele B.  


ADNKRONOS
Ribadite le posizioni della Chiesa anche su pacs e unioni omosessuali
Papa: ''Contraccezione e aborto eclissi di Dio''
Il documento diffuso oggi dal Vaticano: ''Tecnici e scienza vogliono fabbricare la vita''

Città del Vaticano, 6 giu. - (Adnkronos/Ign) - Una vera e propria ''eclissi di Dio'' alla base di quell'''oscuramento del valore della procreazione'' che ispira ''tutti i mezzi a cui si ricorre per evitare di aver figli''. Mezzi che ''includono non solo la contraccezione, ma anche l'aborto'': appare chiara, quindi, ''l'eclissi a ogni riferimento a Dio nella visione predominante sulla procreazione responsabile''.
E' quanto si afferma in 'Famiglia e procreazione umana', il documento del Pontificio Consiglio per la famiglia diffuso oggi dal Vaticano. Nel testo in questione le posizioni della Chiesa vengono ribadite, oltre che appunto su aborto, contraccezione e ricerca su cellule embrionali, anche su famiglia, pacs e unioni omosessuali.
Il modello di famiglia, secondo quanto si afferma nel documento, sta dunque cambiando: la maggior parte dei coniugi sceglie di fare un figlio, due al massimo, il che significa che l'atto procreativo non è più al centro della vita della coppia sposata, che, anzi, preferisce una vita coniugale ''volutamente resa sterile''...CONTINUA

IRAQ – RITIRO DELLA MISSIONE AL PIÙ PRESTO

DOPO QUESTO ULTIMO SACRIFICIO ORMAI LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEL POPOLO ITALIANO L’HA CAPITO. PERFINO “BOSSI” DELLA LEGA SI RENDE CONTO ORA CHE LA MISSIONE DI “PACE” IN IRAQ È “VIZIATA” DA UN EQUIVOCO CHE ALIMENTA LA “INCOMPRENSIONE” DEGLI IRACHENI E NON SOLO.
INDUBBIAMENTE I NOSTRI SOLDATI SONO STATI INVIATI IN QUEL PAESE PER OPERARE IN QUALITÀ DI “PEACE KEEPING”, MA NON BISOGNA “DIMENTICARE” E NEPPURE “OMETTERE” CHE SONO ANDATI LA AL SEGUITO DELL’INTERVENTO “PREVENTIVO” DEGLI AMERICANI E “POSTI” SOTTO IL LORO COMANDO.
LA NOSTRA MISSIONE INFATTI “AGISCE” SOTTO COMANDO DIRETTO “INGLESE” CHE A LORO VOLTA PRENDONO ORDINI DAGLI AMERICANI.
QUINDI È EVIDENTE CHE I NOSTRI SOLDATI NON “OPERANO” COME UNA FORZA “NEUTRALE” NONOSTANTE LA LORO “BUONA VOLONTÀ”.
UNA FORZA DI PACE CHE ARRIVA AL SEGUITO DI CHI “INVADE” E SI METTE AI SUOI ORDINI, È UN “CONTROSENSO” ALTRO CHE INCOMPRENSIONE!
È STATO COMMESSO UN GRAVE “ERRORE” POLITICO E STRATEGICO INSIEME: LA NOSTRA MISSIONE È DI PACE MA È STATA MESSA AGLI ORDINI DI UNA FORZA DI “GUERRA” IN UNO SCENARIO DI “GUERRA” E I NOSTRI SOLDATI STANNO CORRENDO DEI “RISCHI INUTILI” SIN DAL PRIMO GIORNO DELLE OPERAZIONI.
FINO A QUANDO DOBBIAMO ANCORA ATTENDERE PERCHÉ LO CAPISCANO TUTTI GLI ALTRI CHE ANCORA LO “DEVONO” CAPIRE?
DOBBIAMO SOLO SPERARE DI FARE PRESTO A FARLI TORNARE COSI COME CHIEDE IL PADRE DI ALESSANDRO E TUTTI GLI ITALIANI CHE HANNO CAPITO.
Raffaele B.

LASTAMPA
Il papà di Alessandro: «Ora devono tornare subito tutti a casa»
7/6/2006
CAGLIARI. Marco Pibiri racconta quel suo figlio morto lontano che rientrerà oggi dentro una bara avvolta nel tricolore, e pensa agli altri ragazzi: «Devono tornare, devono tornare subito. Lì non ci fanno nulla, non ha più senso lasciare i nostri soldati in Iraq, ci sono troppe concas maccas (teste matte) in giro». Il padre di Alessandro, direttore del coro di Selargius, apre con dignità la sua casa alle porte di Cagliari: «Lui è partito a gennaio perché non poteva farne a meno – racconta – visto che l’intera Brigata era impegnata nell’operazione. Stavamo contando i giorni, il 28 sarebbe tornato e avevamo diversi progetti. Finalmente aveva uno stipendio»...
CONTINUA

ILRESTODELCARLINO
BOSSI PER IL RITIRO
"L'Iraq è pericoloso, tornino a casa'
ROMA, 7 giugno 2006 - « Ma tornino indietro, cosa ci stanno a fare lì? È troppo pericoloso». In un'intervista al 'Corriere della Sera, il leader della Lega, Umberto Bossi, parla di ritiro del Contingente italiano, all'indomani del tragico attentato, in cui ha perso la vita un nostro militare.
«Visto quello che succede - aggiunge - dico che sarebbe meglio tornare a casa. Naturalmente, se civsono accordi internazionali da rispettare, è giusto rispettarli. Però non posso non vedere quanto sia pericoloso mandare i nostri ragazzi in una zona dove c'è la guerra».
Il fatto che i nostri soldati non sono in Iraq per fare la guerra, dice Bossi, « purtroppo non è chiaro a tutti. Bisognerebbe fare una campagna informativa per spiegare che i nostri ragazzi sono lì per dare una mano - conclude il leader del Carroccio - ci scambiano per truppe occupanti. E dato che ci vedono così, si sentono legittimati ad ammazzarci».

domenica, giugno 04, 2006

REFERENDUM - NO A QUESTA RIFORMA PASTICCIATA

IL PROSSIMO 25 GIUGNO SI VOTERÀ AL REFERENDUM PER LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE VARATA A MAGGIORANZA DAL GOVERNO BERLUSCONI E IMPOSTA DALLA LEGA COME È DOVEROSO RICORDARE. INFATTI IL PARTITO DELLA LEGA CIRCOSCRITTO SOLO ALLA "PADANIA" RAPPRESENTA UN GRUPPO CHE PUR ESSENDO "ITALIANO" SI CONSIDERA "STRANIERO" E DISPREZZA SIA LA BANDIERA NAZIONALE (LA VORREBBERO NEL CESSO…) CHE I CONNAZIONALI MEDESIMI IN PARTICOLARE QUELLI DEL SUD. COSTORO ASSURDAMENTE HANNO PRETESO E PROPOSTO UNA RIFORMA COSTITUZIONALE MODIFICANDO BEN 50 ARTICOLI, (DIECI VOLTE LA MODIFICA NEL TITOLO V VOTATA DAL CENTROSINISTRA MA APPROVATA DA TUTTI NELLA BICAMERALE), CHE "SCONVOLGE" LA STRUTTURA DEI POTERI DELLO STATO E L'EGUAGLIANZA DI TUTTI I CITTADINI FRA LE REGIONI.
UNA LEGGE FONDAMENTALE NAZIONALE COSÌ FATTA PRESENTA “DIFETTI” DA TUTTE LE PARTI COME LO RICONOSCE PERFINO IL CAPO DELLA LEGA BOSSI QUANDO PARLA DI MIGLIORARLA NELL’ARTICOLO AL FONDO.
CERTO DALLA LEVATURA ANTINAZIONALE DELLA "LEGA DELLA PADANIA" NON POTEVA CHE VENIRE UN "PASTICCIO" CONTROPRODUCENTE, È COME SE LA "VOLPE" AVESSE DETTATO LE REGOLE CHE LE GALLINE DEVONO RISPETTARE. EPPURE IL GOVERNO BERLUSCONI L'HA FATTO E PORTATO AVANTI.
ORA ANCHE TREMONTI RICONOSCE L'ERRORE E CORRE AI RIPARI PROPONENDO ASSURDAMENTE UNA MODIFICA PRIMA DEL REFERENDUM.
È CHIARO CHE LA PROPOSTA COSÌ FORMULATA È PURA "TATTICA FURBESCA” PERCHÈ QUALSIASI MODIFICA CONDIVISA NON PUÒ PRESCINDERE DAL REFERENDUM ED UNA EVENTUALE VITTORIA DEI "SI" RENDEREBBE LA NUOVA COSTITUZIONE "IMMODIFICABILE" VANIFICANDO QUALSIASI "ACCORDO".
SE INVECE SI AFFRONTA IL TEMA DOPO, SGOMBRANDO IL CAMPO DAL REFERENDUM A CUI AVRANNO VINTO I "NO" BOCCIANDO LA RIFORMA DELLA LEGA, ALLORA POSSIAMO COMINCIARE E FINIRE BENE NEL REALIZZARE UN TESTO VALIDO PER TUTTI E PER LA DEMOCRAZIA DI QUESTO PAESE.

Raffaele B.


CORRIERE
Il segretario dei Ds risponde al'ex ministro Giulio Tremonti
Fassino: «Prima il referendum, poi dialogo» «Il confronto sulla riforma costituzionale può partire solo dopo il voto dei cittadini.
04 giugno 2006

Segretario Fassino, l'ex ministro Tremonti propone un patto tra i Poli per migliorare la riforma costituzionale prima del referendum. Lei che cosa risponde?
«Apprezzo il tono di Tremonti, e anche l'intenzione. Ma mi pare che la soluzione indicata sia contraddittoria. Trovo significativo che Tremonti riconosca che la revisione costituzionale proposta agli elettori dalla destra sia da modificare: questo indica che pure loro sono consapevoli che la riforma elaborata da Calderoli e altri è un brutto pasticcio, che non garantisce né il federalismo vero né più efficienza a chi governa. Per questo non si può chiedere ai cittadini: approvatela così com'è, poi noi la cambiamo»... CONTINUA


CORRIERE
Tremonti: favorevoli a una mozione parlamentare aperta sui punti da ritoccare Presentiamola prima del sì al referendum. Poi via libera anche a una Convenzione
03 giugno 2006
ROMA - Angelo Panebianco ha indicato la strada: votare sì al referendum per non interrompere il cammino delle riforme. I leader della Cdl, e con loro Umberto Bossi, hanno accolto il suggerimento, e hanno abbandonato l’idea di trasformare il 25 giugno nel giorno della possibile spallata al governo. Ora è Giulio Tremonti, che in questo percorso ha avuto un ruolo cruciale, a compiere un passo decisivo. Partendo dalla convinzione che «sul fronte del referendum si confrontano due schieramenti, ma paradossalmente ciò che unisce è più di ciò che divide», il vicepresidente di Forza Italia propone una prospettiva diversa alla contrapposizione tra sì e no su un referendum che potrebbe ulteriormente dividere le forze politiche e bloccare il cammino delle riforme: una «mozione parlamentare aperta» a tutti i partiti in cui, prima del voto, si indicano «i punti da cambiare» della riforma istituzionale e si scelgono gli strumenti per farlo. In alternativa, un giorno di «libero e pubblico dibattito tra persone di buona volontà». L’obiettivo «ideale»? Svelenire il clima, «pacificare» il Paese e aprire una nuova stagione di dialogo. Non «sull’attività di governo: faremo opposizione dura e pura», ma sulla Costituzione...CONTINUA


ADNKRONOS
REFERENDUM: BOSSI, VOTARE SI' PER POI MIGLIORARE RIFORMA
4 Giugno 2006 ore 15:06
Roma, 1 giu (Adnkronos) - Si' al referendum costituzionale in programma il prossimo 25 giugno, per poi migliorare e completare la riforma approvata nella scorsa legislatura. Lo dice Umberto Bossi, in un'intervista a 'La Padania' che verra' pubblicata domani.

sabato, giugno 03, 2006

IRAQ - MILITARI USA SCAGIONATI PER ISHAQI

A QUANTO PARE IN IRAQ LA SITUAZIONE TRA AMERICANI ED IRACHENI SI "AGGRAVA" A CAUSA DELL'INSENSIBILITÀ DEI MILITARI E GIUDICI AMERICANI E DELLA LORO “INTRANSIGENZA” A NON TENERE IN NESSUN CONTO DEL “VIDEO DENUNCIA” PRESENTATO DAGLI IRACHENI SUNNITI ATTRAVERSO LA BBC.
ANZI GLI AMERICANI INSISTONO NELLA LORO VERSIONE E NON SONO DISPOSTI A "CEDERE" SUL PIANO DELLE RESPONSABILITÀ DEI LORO SOLDATI A NESSUNO STATO (VEDI ITALIA SUL CASO CALIPARI), TANTO MENO ALL'IRAQ CHE IN QUESTO MODO "DIMOSTRA" DI ESSERE MERO TERRITORIO DI CONQUISTA.
IL GOVERNO IRACHENO, BONTÀ SUA, AFFERMA DI "NON CREDERE" ALLA INCHIESTA AMERICANA CHE "ASSOLVE" I SUOI SOLDATI E VUOLE PROSEGUIRE L'INDAGINE E CHIEDERE COSÌ RISARCIMENTI E SCUSE DA LORO.
MA IL GOVERNO IRACHENO È “IMPOTENTE” CON GLI "OCCUPANTI" E IN MODO PARTICOLARE CON GLI AMERICANI. E QUESTA CONDIZIONE DI “IMPOTENZA” NON FA CHE PORTARE ACQUA AL MULINO DELL’ODIO DEGLI IRACHENI CONTRO GLI OCCUPANTI E AI TERRORISTI FONDAMENTALISTI DI BIN LADEN.  
Raffaele B.


ESTENSE
Iraq, scagionati militari Usa sotto accusa per raid a Ishaqi
3/6/2006
Baghdad. I militari statunitensi messi sotto accusa per il raid del 15 marzo scorso a Ishaqi, nelle vicinanze di Samarra, a circa 100 chilometri a nord della capitale, sono stati scagionati. Un video consegnato all'emittente Bbc da un gruppo radicale sunnita contestava il numero delle vittime civili dell'operazione, ma secondo le conclusioni dell'inchiesta i militari hanno seguito le normali procedure, alzando il livello dello scontro quando sono diventati obiettivo dei colpi mentre si avvicinavano all'edificio in cui ritenevano si nascondesse un militante di al-Qaeda. E' quanto ha sostenuto un portavoce militare, il generale William Caldwell. In un primo momento, le vittime dell'operazione dei militari della 101ma Divisione aviostrasportata erano state indicate in due donne, un bambino e il presunto terrorista di al Qaeda, morti per il crollo della casa. Per la polizia irachena, invece, le vittime civili deliberatamente uccise erano 11, sei adulti e cinque ragazzi. Caldwell ha ammesso che ci sono state "fino a 11 possibili vittime collaterali", oltre alle quattro annunciate subito dopo il raid.


ANSA
Ishaqi:l'Iraq non crede all'America
2006-06-03
Baghdad:proseguiremo nostra inchiesta.Vogliamo scuse da Usa
(ANSA)-BAGHDAD, 3 GIU-L'Iraq non crede all'inchiesta Usa che ha assolto le truppe americane dall'accusa di aver ucciso civili a Ishaqi e proseguira' l'indagine. Lo ha annunciato il collaboratore del premier iracheno definendo l'inchiesta Usa 'non corretta' e annunciando che Baghdad chiedera' le scuse degli Usa e l'indennizzo per le vittime di massacri come quello commesso ad Haditha ('05). Il portavoce militare Usa ha ribadito che i soldati Usa 'agirono correttamente rispettando le regole d'ingaggio'.  

venerdì, giugno 02, 2006

LA GUERRA DI BUSH CONTRO GLI IRACHENI

NUOVE ACCUSE A MILITARI USA PER L’UCCISIONE DEI CIVILI IN UN VIDEO FILMATO CONSIDERATO “GENUINO” E CONSEGNATO ALLA BBC DA UN GRUPPO RADICALE SUNNITA.
COSÌ MENTRE MONTA LO SCANDALO PER LA STRAGE DI 24 CIVILI IRACHENI AD HADITA LO SCORSO NOVEMBRE 2005, UN VIDEO DIFFUSO DALLA BBC DIMOSTREREBBE CHE, IN UN'OPERAZIONE CONDOTTA IL 15 MARZO 2006, ALTRE 11 PERSONE, AD ISHAQI, SONO STATE UCCISE ''DELIBERATAMENTE'' DAI SOLDATI AMERICANI.
IL VIDEO “SMENTIREBBE” CLAMOROSAMENTE LA VERSIONE UFFICIALE AMERICANA.  ORMAI EVENTI SIMILI SI RIPETONO CONTINUAMENTE E STANNO A “CONFERMARE”, NEL CASO CE NE FOSSE ANCORA BISOGNO, CHE GLI AMERICANI NON “DISTINGUONO” I “TERRORISTI” DAI “CIVILI INERMI” DONNE E BAMBINI COMPRESI.
Raffaele B.


CORRIERE
Iraq, nuove accuse in un video ai marines
Forze Usa accusate dell’omicidio di altri 11 civili a Ishaqi: messa in dubbio la versione dei fatti fornita dal comando Usa.  
02 giugno 2006
Le immagini del video circolato nei giorni scorsi che mostrano i corpi di civili iracheni uccisi dalle truppu USa nella città di Haditha. Oggi la Bbc ha messo on line un nuovo video Ishaqi footage che accusa gli Usa di altre stragi di civili (Ansa)

ROMA - Oggi, la Bbc ha annunciato di essere entrata in possesso di un video che accuserebbe le forze americane dell’omicidio di altri 11 civili nella città di Ishaqi e metterebbe in dubbio la versione dei fatti fornita dal comando Usa. All’epoca dei fatti, gli Usa sostennero che quattro persone erano morte nel corso di una operazione militare, mentre la polizia irachena affermò che le 11 vittime erano state deliberatamente uccise dai soldati americani.

Secondo il racconto degli americani, lo scorso 15 marzo a Ishaqi i soldati rimasero coinvolti in un duro scontro a fuoco, dopo aver ricevuto una soffiata sulla presenza in città di una persona vicina all’organizzazione terroristica di al Qaida. Stando alla versione Usa, i militari circondarono l’edificio dove pensavano si nascondesse il sospetto e aprirono il fuoco, facendo crollare lo stabile e uccidendo quattro persone: un sospetto, due donne e un bambino. Diversa la versione fornita allora dalla polizia irachena: i soldati Usa avrebbero circondato l’edificio e aperto il fuoco, uccidendo le 11 persone che si trovavano all’interno, tra cui cinque bambini e quattro donne, prima di far saltare in aria l’edificio…CONTINUA


NEWS.BBC (english)
Iraqi PM angry at 'US violence'  
Last Updated: Friday, 2 June 2006, 10:52 GMT 11:52 UK
Ishaqi footage
Iraqi PM Nouri Maliki has criticised the US military for what he described as habitual attacks against civilians. His comments came as his government launched an investigation into an alleged massacre by US marines of up to 24 Iraqi civilians in Haditha.
Mr Maliki told reporters violence against civilians was "common among many of the multinational forces". He said many troops had "no respect for citizens, smashing civilian cars and killing on a suspicion or a hunch". Mr Maliki said on Friday he would ask the US for the investigative files into the Haditha incident, which took place last November.

New claims
The US military has also told the BBC that it is investigating new claims that 11 civilians may have been deliberately killed by US troops in the town of Ishaqi in March.
Video footage Ishaqi footage obtained by the BBC appears to challenge the US account of the events in Ishaqi, about 100km (60 miles) north of Baghdad. The US said at the time that four people died during a raid, but Iraqi police said 11 were shot by US troops.
The US authorities said they were involved in a firefight after a tip-off that an al-Qaeda supporter was visiting the house. According to the Americans, the building collapsed under heavy fire killing four people - a suspect, two women and a child.
But a report filed by Iraqi police accused US troops of rounding up and deliberately shooting 11 people in the house, including five children and four women, before blowing up the building.
The video material obtained by the BBC shows a number of dead adults and children at the site with what our world affairs editor John Simpson says were clearly gunshot wounds. The pictures came from a hardline Sunni group opposed to coalition forces.
It has been cross-checked with other images taken at the time of events and is believed to be genuine.