lunedì, ottobre 30, 2006

LE IENE E L'OMERTÀ DEI PRETI

CON QUESTO NUOVO COLPO LE IENE "SMASCHERANO" 7 PRETI SU 10 NELL'INTERLAND MILANESE. COSTORO CONSIGLIANO OMERTÀ SUGLI ABUSI SESSUALI CONTRO I BAMBINI CON BUONA PACE DEL PAPA RATZINGER CHE HA DEFINITO IL REATO DI PEDOFILA UN "CRIMINE ENORME".

IN CHE COSA CONSISTE L'OMERTÀ? NESSUNO DI LORO CONSIGLIA DI RIVOLGERSI ALLA POLIZIA O ALLA MAGISTRATURA E CHE SE IL PADRE DEL BAMBINO NON NE È A CONOSCENZA DI NON DIRGLIELO AFFATTO. PIUTTOSTO RIFERIRE ALLA GERARCHIA ECCLESIASTICA CHE PROVVEDERÀ CON TUTTA PROBABILITÀ, PENSATE, A "TRASFERIRE" IL PRETE PEDOFILO COSÌ CHE POTRÀ “PERPETRARE” LO STESSO REATO ALTROVE.

CONSIGLIO A TUTTI DI VEDERE IL SERVIZIO MARTEDI 31 SU "ITALIA 1" DOPO LE 21, SEMPRE CHE IL GARANTE LO PERMETTA. SPERIAMO DI SI.
Raffaele B.


ANSA
NUOVO COLPO DELLE IENE, PRETI CONSIGLIANO OMERTA' SU MOLESTIE
2006-10-30 18:21
ROMA - Nuovo colpo delle 'Iene': stavolta le 'vittime' sono alcuni preti dell'hinterland lombardo che, sollecitati da una mamma, il cui bambino sarebbe stato oggetto di attenzioni sessuali da parte di sacerdoti di parrocchie vicine, consigliano di non dire niente al proprio marito e parlarne al responsabile della diocesi.

Il servizio andrà in onda nella puntata di martedì su Italia 1 e presenta la reazione di sette preti sui dieci effettivamente contattati dalla mamma-iena. Bloccate dal garante della privacy per il servizio sul test anti-droga alla Camera, le Iene non si sono date per vinte. E stavolta sono andate a verificare "la sensibilità sul tema della pedofilia" in alcune parrocchie lombarde all'indomani delle parole si papa Benedetto XVI sulla pedofilia dei preti, definita "crimine enorme".

Naturalmente il servizio che andrà in onda martedì è rigorosamente 'schermato': non si vedranno le facce dei sacerdoti né si potrà individuare la loro vera voce che è stata debitamente distorta. Protagonista è la iena Elena Di Cioccio, finta mamma mite e timorata di Dio, devota e un po' dimessa, con impermeabile e foulard. Incontra alcuni preti di parrocchie lombarde mai nel segreto del confessionale ma sempre in un ufficio, un corridoio o davanti all' ingresso della chiesa.

La storia che racconta è sempre la stessa: ha una bambino piccolo, che va alle elementari e frequenta un parrocchia vicina ma le lo vorrebbe spostare e trasferire. Perché? chiedono invariabilmente i preti. Dopo aver finto un po' di ritrosia, la 'mamma' confessa: è stato vittima di attenzioni sessuali da parte di un prete di un comune dal nome inventato ma che per assonanza con i vari Mezzago, Lurago ecc. sembra vero. A questo punto, raccontano le Iene, iniziano i 'consigli' dei preti.
Tutti, invariabilmente, chiedono se anche il papà del bambino è a conoscenza dei fatti e, alla risposta negativa della 'mamma', suggeriscono intanto di non farne parola col marito. Poi iniziano a spiegare, secondo il racconto delle Iene, che ci sono vari modi per affrontare la situazione ma, sottolineano i responsabili del programma, nessuno di loro suggerisce di rivolgersi a polizia e magistratura.

Piuttosto, la 'mamma' farà meglio a parlarne ad un superiore del prete, al responsabile della diocesi. Ma cosa accadrà a questo prete? chiede allora la donna. La maggior parte dei preti risponde che, forse, potrebbe essere trasferito. Martedì il servizio dovrebbe andare in onda su Italia 1, dopo le 21, all'interno di Le iene show. Garante permettendo.

BERLUSCONI E MILLS RINVIATI A GIUDIZIO

A DISTANZA DI OLTRE 8 MESI DAGLI ARTICOLI APPARSI SULLA STAMPA IL 26/02/06 E INSERITI PURE IN QUESTO BLOG, VEDI PRECEDENTE COMMENTO “IL FINTO PRESTITO DI DAVID MILLS”, IL GIUDICE FABIO PAPARELLA HA “RINVIATO A GIUDIZIO” SIA BERLUSCONI CHE L'AVVOCATO INGLESE MILLS CON L'ACCUSA DI CONCORSO IN CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI A PARTIRE DAL 13 MARZO 2007.

NATURALMENTE I LEGALI DI BERLUSCONI, COME D'ALTRONDE CI HANNO ABITUATI DA TEMPO, NON SOLO NON "RICONOSCONO" LEGITTIMA LA DECISIONE DEL GIUDICE MA VOGLIONO "RICUSARE" LA SUA PERSONA PER LA SECONDA VOLTA ALLA CASSAZIONE PER LA CUI DECISIONE SIAMO ANCORA IN ATTESA.

LA RICHIESTA SI BASA SULLA PRESUNTA "INCOMPATIBILITÀ" DEL GIUDICE CHE SI È GIÀ ESPRESSO "CONTRO" IL CAVALIERE CON IL SUO "RINVIO" A GIUDIZIO NELL'AMBITO DEL TRONCONE PRINCIPALE DELL'INCHIESTA, (ERA SUO LAVORO). INSOMMA QUANDO NON SI RIESCE A "CONTRASTARE" LA GIUSTIZIA NEL "PROCESSO" SI CONTRASTANO I GIUDICI PER FARLI "ALLONTANARE" DAL PROCESSO.

CHI HA I SOLDI PER PAGARSI STUOLI DI AVVOCATI E PERCHÈ NO, ANCHE “FALSI TESTIMONI” PIUTTOSTO "CARI" NON C'È LIMITE ALLE POSSIBILITÀ CHE OFFRE IL CODICE DI PROCEDURA.

ATTENDIAMO CON ANSIA LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE NELLA SPERANZA CHE PREVALGA LA "REGOLA" CHE TUTTI DEVONO POTERSI "DIFENDERE NEL PROCESSO" E A NESSUNO DOVREBBE ESSERE CONSENTITO DI “DIFENDERSI DAL PROCESSO”.

Raffaele B.


REPUBBLICA
Inchiesta Mediaset, processo a Berlusconi
con l'avvocato inglese Mills per corruzione

30-10-2006
MILANO - Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills. I due verranno processati, a partire dal 13 marzo prossimo, dai giudici della Decima sezione penale del Tribunale di Milano. "E' un'altro colpo basso contro Silvio Berlusconi che non ha niente a che fare con la giustizia e molto con la politica", è il commento di Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente di Forza Italia.

Durante l'udienza preliminare, i legali di Berlusconi hanno interrotto l'ordinanza con la quale il gup si accingeva a chiedere il processo per i due imputati chiedendone nuovamente la ricusazione. In particolare, secondo l'accusa, Berlusconi avrebbe 'comprato', pagando 600mila dollari, la falsa testimonianza del legale inglese per essere favorito nel processo All Iberian e in quello sulle presunte tangenti alla Guardia di Finanza.

Si tratta di un'inchiesta stralcio rispetto al filone principale relativo alle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset. Sulla data di inizio del processo stralci, pesa però l'incognita della Cassazione, dove la difesa di Berlusconi ha presentato un'istanza di ricusazione nei confronti del gup Paparella che, per i legali del leader di Forza Italia, è ''incompatibile'' considerato che il magistrato si era già espresso nei confronti di Berlusconi, rinviandolo a giudizio, nell'ambito del troncone principale dell'inchiesta Mediaset.

Secondo il legale di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, il rinvio a giudizio del cavaliere è "tutto come da copione, una decisione annunciata". L'avvocato storico dell'ex premier contesta il fatto che il gup non abbia aspettato la decisione della Corte di Cassazione su un ricorso su un'istanza presentata dalle difese nella quale si chiedeva la ricusazione del giudice perché si era già espresso in altri procedimenti che riguardavano il leader di Forza Italia.

"Il gup ha deciso di non aspettare la decisione della Cassazione come gli ha chiesto il pm ma si è contraddetto dal momento che, in precedenza, aveva affermato che avrebbe atteso la pronuncia della Suprema Corte". Durante l'udienza preliminare di oggi la difesa di Berlusconi ha, quindi, presentato una seconda, nuova, ricusazione.

giovedì, ottobre 26, 2006

VIA IL COMPENSO DALLE RASSEGNE STAMPA

QUESTA NORMA DELL’ART. 32 SAREBBE FORSE "PASSATA" NEL SILENZIO DI TUTTA LA STAMPA, SE NON FOSSE STATA PER LA "PETIZIONE" VIA WEB ORGANIZZATA DA PEACELINK E DA ALTRI BLOGGERS INDYMEDIA CRITICI VERSO IL GOVERNO E ALTRI TRA CUI QUELLO DEI GIOVANI DEL CENTROSINISTRA DI AREA DI GOVERNO.

E' POSSIBILE CHE LA NORMA SERVISSE, NELLE INTENZIONI, A PROTEGGERE IL DIRITTO D'AUTORE DA FORME DI COPIATURA A SCOPO DI LUCRO. MA IL RISULTATO È UN ATTENTATO ALLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E DI COMUNICAZIONE.

IL WEB DEI BLOGGERS (TRASVERSALE AI PARTITI) HA DUNQUE PRODOTTO IL “RIPENSAMENTO” E QUINDI LA “SOPPRESSIONE” DELLA NORMA. CI AUGURIAMO CHE IL PERICOLO SIA SCONGIURATO IN MODO DEFINITIVO PER LA LIBERTÀ DI COMUNICAZIONE E D’INFORMAZIONE IN PARTICOLARE NEL WEB CHE DIMOSTRA IN QUESTO CASO TUTTA LA SUA VITALITÀ E ATTENZIONE A QUESTO PROBLEMA.
Raffaele B.

N.B. PENSATE, AVREI DOVUTO “PAGARE” PER QUESTO COMMENTO AGLI EDITORI DI PEACELINK, ANSA, UNITÀ, GIOVANI DEL CENTROSINISTRA, ANCHE SE LO FACCIO SENZA LUCRO. MA DATA L’IMPOSSIBILITÀ DI ESEGUIRE I PAGAMENTI:, QUALE PREZZO? COME FARLO? QUANDO? ALLORA AVREI COMMESSO UN ABUSO E QUINDI SAREI STATO CONDANNABILE!

Alcuni significati delle parole utilizzate
COPYRIGHT; DIRITTO D'AUTORE; COPYLEFT


PEACELINK
------------------ PETIZIONE VIA WEB ------------------
NO alla tassa sulle rassegne stampa
Sono contrario all'imposizione di una tassa sulle rassegne stampa realizzate senza scopo di lucro. Chiedo pertanto che il Parlamento abolisca con un opportuno provvedimento il primo comma dell'articolo 32 del capo IX del decreto legge 3 ottobre 2006 n. 262, recante "Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria", con cui sono state anticipate alcune delle misure previste dal disegno di legge finanziaria 2007.
Questa tassa non aggiungerebbe niente al lavoro dei giornalisti e degli scrittori, ma sarebbe solo un ingiusto guadagno per i gruppi editoriali a cui questi autori hanno ceduto la gestione dei loro diritti.
Chiedo che la legge sul
diritto d'autore venga ripristinata nella sua precedente formulazione, in base alla quale "gli articoli di attualità di carattere economico, politico o religioso, pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico, e gli altri materiali dello stesso carattere possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi, se la riproduzione o l'utilizzazione non è stata espressamente riservata, purché si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell'autore, se riportato"…CONTINUA
Adesioni dal 4 ottobre 2006: 4018 persone


ILCENTROSINISTRADEIGIOVANI
di Giulietto Chiesa da Bruxelles sul copyleft
DALLA FINANZIARIA NUOVE MINACCE ALLA LIBERA INFORMAZIONE
Bruxelles 18 Ottobre 2006
Leggo, con stupore e sbalordimento, il decreto legge 262 del 3 ottobre 2006, aggregato alla finanziaria, che in un articolo di sole dieci righe ("Riproduzione di articoli di riviste o giornali"), travolge alla chetichella la legge del 1941 sul
diritto d'autore.
La nuova norma, in vigore appunto dal 3 ottobre, stabilisce che ogni riproduzione, anche parziale, di articoli di riviste o giornali, venga pagata agli editori.
La formulazione precedente prevedeva, come unico obbligo per chi riproduceva l'articolo, la citazione della fonte e dell'autore…
CONTINUA


ANSA
No diritto autore articoli giornali
ROMA 17 OTT - Nel decreto fiscale via libera all'abolizione di 'una sorta di
diritto d'autore'' per la riproduzione di articoli di riviste e giornali. Che di fatto ''avrebbe fatto saltare il sistema Internet'', spiega il verde Bonelli al termine della riunione dell'Unione sul decreto fiscale. L'articolo in esame prevede infatti che i soggetti che realizzano con qualsiasi mezzo la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste e giornali debbano corrispondere un compenso agli editori.


UNITA
Diritto d'autore, l'emendamento che venne dal web
Pierluigi Regoli 25.10.06
Tra le modifiche introdotte al testo della Legge Finanziaria, una in particolare ha visto il popolo del web in prima linea. Si tratta della soppressione dell'articolo 32 del decreto fiscale collegato. L'articolo 32 prevedeva che "i soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti". La soppressione definitiva di tale articolo sarà adesso rimessa al voto dell'Aula.
Questa decisione arriva dopo una campagna di sensibilizzazione che ha coinvolto diversi attori, tra cui molti blogger del centrosinistra.
Appena uscito il testo del collegato, infatti, si è diffuso in rete il timore che questo provvedimento avrebbe potuto limitare la circolazione di notizie e informazioni sul web. Alcuni hanno evidenziato come questa modifica della legge (n. 633 del 1941) sul
diritto d´autore avrebbe avuto conseguenze principalmente per le rassegne stampa, mentre altri hanno paventato l´ipotesi che questo provvedimento avrebbe potuto fare da "apripista" ad altre restrizioni alla libera circolazione delle notizie on line...CONTINUA


INDYMEDIA
Resta allarme sull'art. 32 del diritto d'autore
by viviana vivarelli Sunday, Oct. 22, 2006 at 8:18 AM
Resta vivo l'allarme sul decreto che sottopone ogni riferimento ad articolo di stampa a previo pagamento di una gabella agli editori, tuttora vigente, malgrado il suo stralcio dalla Finanziaria. Oltre all'impossibilita' materiale di applicarlo, esso costituisce una incredibile attentato alla libertà del web, al diritto di informazione, alla possibilità di fare ricerche, denunce, tesi di laurea, libri, siti, rassegne stampa, analisi...
Un decreto e' in vigore per 60 giorni, dopo di che viene convertito in legge. Dunque il pericolo non e' stato scongiurato, ma solo rimandato…
CONTINUA

martedì, ottobre 24, 2006

SANTANCHÈ E LA FINTA POLEMICA MEDIATICA

LA VICENDA DI SANTANCHÈ HA ODORE DI FACILE PUBBLICITÀ MEDIATICA AL SOLO SCOPO DI “RENDERSI VISIBILE” PONENDOSI SOTTO I RIFLETTORI DEI MEDIA.

ELLA PUNTA AD ACQUISIRE PIÙ NOTORIETÀ E POTERE PER SE NELL'AMBITO DEL SUO GRUPPO POLITICO E LA TECNICA È PIUTTOSTO FACILE E CONSUMATA. A FURIA DI STARE CON BERLUSCONI S'IMPARA.

LE È BASTATO UNA “FACILE” POLEMICA CON UN FACILE BERSAGLIO QUAL'È L'IMAM DI SEGRATE ALI ABU SHWAIMA E L’OCCASIONE GLIE L'HA FORNITA LA DIRETTA TV SU SKY, POI RIPETUTA SU PORTA A PORTA IERI SERA.

LA ON. DANIELA ORA SI FA “PALADINA” DELLA LIBERTÀ E DEI DIRITTI DELLE DONNE, ARRIVANDO PERFINO A PARAGONARE IL VELO ISLAMICO ALLA STELLA GIALLA DEGLI EBREI COME SIMBOLO DI DISCRIMINAZIONE.

SU QUESTO LA ON. DANIELA ABREBBE DOVUTO AVERE LA PRUDENZA DI TACERE PERCHE "MILITA" IN UN PARTITO CHE PORTA LA PESANTE EREDITÀ DELLE “LEGGI RAZZIALI”, GUARDA CASO PROPRIO CONTRO GLI EBREI, (anche se solo qualche anno fa e con molte sofferenze interne “AN” ha fatto "penitenza" in Israele). UN PARTITO CHE NON HA MAI VOLUTO RICONOSCERE IL VOTO ALLE DONNE, ETC…INSOMMA L’EREDITÀ DEL FASCISMO!

POI, OLTRE AL VELO ISLAMICO VI È QUELLO EBRAICO ORTODOSSO, QUELLE DELL'INDIA DOVE LE DONNE OLTRE AL VELO SONO COSTRETTE A SUBIRE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI COME SPOSE-BAMBINE E VEDOVE-SEGREGATE, ECT... E LA LUNGA LISTA CONTINUEREBBE…. SU QUESTI CASI NON UNA PAROLA.

QUINDI LA SANTANCHÈ NON PUÒ APPARTENERE AL GRUPPO CHE DIFENDE I DIRITTI DELLE DONNE, PERCHÈ NON FA PARTE DI QUELLA CULTURA, ALTRIMENTI AVREBBE FATTO SCELTE DIVERSE.

ECCO PERCHÈ CREDO CHE LA QUESTIONE DEI “DIRITTI DELLE DONNE” SIA “STRUMENTALE” E CHE LA VICENDA SIA STATA SUSCITATA AD ARTE CON UNA SOFISTICATA "PROVOCAZIONE" E CON LA COMPLICITÀ DELLA TV.

SONO STATI TALMENTE BRAVI CHE CI SONO CASCATI TUTTI, GOVERNO COMPRESO, IL QUALE SI È SUBITO AFFRETTATO A FORNIRE LA SCORTA E CHE FRA QUALCHE GIORNO, APPENA SI DIRADERÀ LA "FINTA" POLEMICA, SI SCOPRIRÀ DEL TUTTO “INUTILE”.

Raffaele B.


OSSERVATORIOSULLALEGALITA
Il velo islamico e la Santanche' : ancora una volta pregiudizi
di Rita Guma 23 ottobre 2006
La vicenda della Santanche' e della disputa sul velo dimostra quanto strumentale e quanto poco sincero sia lo schierarsi per i diritti delle donne da parte di certi personaggi e di certe forze politiche e quanto si cerchi invece lo scandalo e la rissa per farsi pubblicita' presso quella parte di Italiani che e' ancora vittima del pregiudizio e della disinformazione.
I fatti. Durante il programma di approfondimento 'Controcorrente' di Sky Tv sono in studio la deputata Daniela Santanchè, l'imam di Segrate Abu Shwaima e la figlia del presidente dell'UCOII, Asmae Dachan. Rispondendo alle parole della Dachan secondo cui "il velo è un atto di fede come la preghiera e l’elemosina, è un fattore di adorazione di Dio", Santanchè replica: "Il velo non è un simbolo religioso, non è prescritto dal Corano". Abu Shwaima risponde: "Non è vero che nel Corano non ci sia l’obbligo del velo. Io sono un imam e non permetto a degli ignoranti di parlare di islam... non avete il diritto di interpretare il Corano", e successivamente la definisce infedele.
Da qui parte lo scandalo. Secondo alcuni le parole dell'imam velano una minaccia, una vera e propria fatwa, e si muove parte del mondo politico (che probabilmente non ha visto la trasmissione) che parla di minacce e di reazioni doverose a queste da parte dello Stato italiano ed esprime solidarietà alla deputata di AN…
CONTINUA


ILGIORNALE
Santanchè minacciata ora l’imam provoca: «Anche a me la scorta»
Fabrizio De Feo
n. 251 del 24-10-2006 pagina 8
Roma - Daniela Santanchè, da ieri mattina, è ufficialmente sotto scorta. La misura di protezione - disposta dal ministero dell'Interno in tempi rapidissimi - è scattata dopo lo scontro in diretta tv su Sky tra la parlamentare di An e Ali Abu Shwaima, imam della moschea di Segrate. Durante la trasmissione «Controcorrente» l'esponente islamico aveva attaccato la deputata, «colpevole» di aver sostenuto che «il velo non è un simbolo religioso e non è prescritto dal Corano». Di qui la secca condanna dell'imam: «Lei è un'ignorante, falsa, semina odio, è un'infedele». Accusa che, potenzialmente, rischia di essere percepita come una fatwa, ovvero una implicita condanna a morte. È stata questa frase e, in particolare, la definizione di «infedele» a far scattare l'allarme al Viminale e l'attivazione delle misure di protezione, come la scorta, che scattano subito quando c'è un pericolo di vita e poi, successivamente, vengono sottoposte al vaglio e alla valutazione del Comitato per l'Ordine pubblico e la Sicurezza di Milano. Al momento, però, nell'agenda del prefetto, Gian Valerio Lombardi, l'appuntamento non è stato ancora fissato. Se le manifestazioni di solidarietà bipartisan verso Daniela Santanchè si susseguono, con pochissime eccezioni, l'imam di Segrate cerca di stemperare i toni. «Non c'è nessuna fatwa contro Daniela Santanchè», sottolinea Ali Abu Shwaima. «Non c'è alcuna minaccia e mi dispiace che venga strumentalizzata una mia frase detta in un dibattito televisivo dove possono esserci parole del genere».


REPUBBLICA
ISLAM: SANTANCHE', DA STAMATTINA ATTIVATA LA SCORTA
martedi 24.10.2006 ore 13.23
Da questa mattina Daniela Santanche' ha la scorta. Lo ha confermato la parlamentare di An contattata telefonicamente dall'Agi. La misura e' stata attivata d'urgenza dopo lo scontro in tv tra la Santanche' e l'Imam della moschea di Segrate Abu Shwaima, sul velo per le donne. L'esponente islamico ha reagito alle dichiarazioni dell'esponente di Alleanza nazionale, che sosteneva che il velo non e' prescritto dal Corano, dandole dell'"ignorante, falsa, che semina odio, un'infedele". Da qui la necessità di prendere delle misure di protezione, come la scorta, che scattano subito quando c'e' un pericolo di vita e poi, successivamente vengono sottoposte al vaglio e alla valutazione del Comitato per l'Ordine pubblico e la Sicurezza di Milano. Al momento però nell'agenda del prefetto, Gian Valerio Lombardi, l'appuntamento non e' stato ancora fissato. O meglio e' in programma la riunione del Comitato per mercoledì a Monza per affrontare problemi a livello locale. Nulla toglie che una seconda riunione del Comitato possa essere fissata in settimana con i vertici delle forze dell'Ordine e il presidente della Provincia.

lunedì, ottobre 23, 2006

LE GAFFE DI PUTIN E L'AMICO CAVALIERE

TUTTA LA STAMPA INTERNAZIONALE E NAZIONALE RIPORTA L’ULTIMA GAFFE DI PUTIN CONTRO L’ITALIA E LA SPAGNA. IL CORRIERE DELLA SERA PUBBLICA PERFINO TUTTE LE GAFFE DI VLADIMIR PUTIN. INSOMMA QUELLO CHE SI VUOLE DIRE È CHE PUTIN ABBIA VERAMENTE PRONUNCIATO QUELLA GAFFE COME L’ALTRA “MACHISTA” SUL PRESIDENTE ISRAELIANO SOTTO INCHIESTA KATSAV, «Che invidia! Mi saluti il suo presidente, si è rivelato davvero un uomo potente! Ha stuprato dieci donne, non me l'aspettavo da lui. Ci ha colpiti, siamo tutti invidiosi». FIN QUI TUTTO “SQUALLIDAMENTE” NORMALE, MA LA QUESTIONE DIVENTA “PATETICA” QUANDO ENTRA IN GIOCO IL SUO GRANDE AMICO BERLUSCONI IMPROVVISANDOSI SUO AVVOCATO DIFENSORE IN UNA “DISPERATA” DIFESA DI CUI PERÒ È MOLTO ESPERTO. TENTA L’IMPOSSIBILE DICENDO CHE NON È VERO E CHE SI TRATTA DELLA SOLITA DISINFORMAZIONE! SE LO POTEVA RISPARMIARE, IL SUO AMICO PUTIN NON HA CERTAMENTE BISOGNO DI LUI.
Raffaele B.

ILTEMPO
L’ultima «uscita» di Putin durante la cena di venerdì al Consiglio europeo in Finlandia
lunedì 23 ottobre 2006
di ANNA GENTILE MADRID — La mafia? «È nata in Italia, non in Russia». Il presidente russo Vladimir Putin, infuriato dalle lamentele dei leader europei sulla situazione dei diritti umani nel suo Paese, non si fa processare dagli altri potenti del continente, anzi reagisce giocando pesante. È così che, alla cena di venerdì durante il Consiglio europeo di Lathi, in Finlandia, il leader del Cremlino ha detto di non accettare lezioni di democrazia da nessuno e ha sparato a zero contro tutto e contro tutti. Le parole sferzanti sono state riferite ieri dal giornale spagnolo El Pais, che - riservando una pagina intera alla ricostruzione della serata finlandese - cita in proposito fonti diplomatiche. Di parole dure Putin ne ha avuto in primo luogo contro la Spagna, «dove molti sindaci sono in carcere per corruzione», e poi contro l'Italia «culla della mafia», ha detto Putin «lasciando senza parole Prodi», scrive El Pais...CONTINUA

CORRIERE DELLA SERA
D'Alema-Bertinotti, critiche e accuse a Putin
23 ottobre 2006
Il presidente della Camera sulla gaffe del leader russo: «Parole squalificanti».
Il ministro: «Così non giova al suo prestigio»

ROMA - Mentre da Palazzo Chigi si cerca di disinnescare la miccia, Fausto Bertinotti non fa sconti a Vladimir Putin e bolla l'uscita anti-italiana del leader russo come «squalificante». Il presidente di Montecitorio non ci sta a derubricare l'equazione mafia uguale Italia, sostenuta durante una cena al vertice Ue di Lahti, come una gaffe o come una «frase ironica», secondo la definizione usata dal portavoce di Prodi, Sircana. Più sfumata la critica del ministro degli Esteri D'Alema secondo cui l'accostamento di Putin è figlio «di una durezza di linguaggio in varie direzioni, che sicuramente non giova al suo prestigio di uomo di stato»...CONTINUA

ADNKRONOS
MAFIA: BERLUSCONI, PUTIN NON HA DETTO QUELLE COSE
LA SOLITA DISINFORMAZIONE
Milano, 23 ott. - (Adnkronos) - ''Putin non ha detto quelle cose sull'Italia, e' la solita disinformazione''. Cosi' l'ex capo del governo Silvio Berlusconi valuta le frasi attribuite al presidente russo Vladimir Putin sul nostro Paese. Berlusconi ha parlato a margine della presentazione del libro dell'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini.

GLI STATI DEL CATTIVO ESEMPIO

IL 11 OTTOBRE SCORSO RAINEWS24 PUBBLICÒ UN ARTICOLO DAL TITOLO "GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI" RIPORTATO POI IN QUESTO SITO NEL MIO COMMENTO "NUOVE ARMI - IL VIDEO SHOCK DI RAINEWS24" DEL GIORNO DOPO. DA ALLORA SONO PASSATI 12 GIORNI DI SMENTITE DA PARTE DI ISRAELE, E MESI DALL’EVENTO IN LIBANO.

IERI INVECE L'AMMISSIONE DAL MINISTRO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO YAAKOV EDRI SULL'UTILIZZO DELLE “BOMBE A FOSFORO” ANCHE SE PARZIALI, IN RISPOSTA AD UN'INTERPELLANZA PRESENTATA DA UN DEPUTATO DEL PARTITO DI SINISTRA ISRAELIANO MERETZ. PARZIALI PERCHÈ IL MINISTRO “NEGA” ADESSO CHE TALE ARMA SIA STATA USATA ANCHE NEI CENTRI ABITATI E CONTRO I CIVILI COME INVECE TUTTE LE EVIDENZE DIMOSTRANO.

ANCHE GLI STATI UNITI AMMISERO LO SCORSO ANNO L'UTILIZZO NEL NOVEMBRE 2004 DI BOMBE AL FOSFORO IN UN'OFFENSIVA CONTRO LA ROCCAFORTE RIBELLE DI FALLUJA, IN IRAQ.
VEDI IN QUESTO SITO NEL MIO COMMENTO "IL PENTAGONO AMMETTE L’USO DEL FOSFORO BIANCO SUI CIVILI.

INSOMMA NON C'È CHE DIRE, QUESTI DUE STATI DIMOSTRANO COSI DI ESSERE VERAMENTE IL “CATTIVO ESEMPIO” CHE GLI STATI DEMOCRATICI NON DOVREBBERO MAI DARE. IN QUESTO MODO ESSI PERDONO L'AUTORITÀ E LA CREDIBILITÀ DI ESPORTARE DEMOCRAZIA E CIVILTÀ AD ALTRI PAESI E DI PRETENDERNE IL LORO DISARMO. NON FUNZIONERÀ MAI COSI SENZA DARE IL BUON ESEMPIO PER PRIMI.
Raffaele B.


ANSA
DOPO MESI ISRAELE AMMETTE, IN LIBANO USATO FOSFORO
2006-10-22 21:33

ROMA - Per la prima volta oggi il governo di Israele ha ammesso l'utilizzo di bombe al fosforo bianco in Libano, durante l'offensiva militare contro i guerriglieri Hezbollah dell'estate scorsa. Le autorità di Beirut avevano a più riprese accusato i comandi di Tsahal di aver impiegato nel conflitto questo tipo di ordigno: un'arma capace di provocare gravi ustioni, il cui utilizzo è vietato dalla Convenzione internazionale di Ginevra contro la popolazione civile o militari che si trovano in zone abitate.

A rivelare l'utilizzo delle bombe al fosforo è stato il ministro per i Rapporti con il parlamento Yaakov Edri, in risposta a un'interpellanza presentata da un deputato del partito di sinistra Meretz. "Tsahal dispone di munizioni al fosforo di vario tipo" ha detto il ministro, citato dal quotidiano Haaretz. "Nel recente conflitto con Hezbollah ha fatto ricorso a bombe al fosforo per colpire obiettivi militari in zone aperte".

Secondo Edri l'utilizzo degli ordigni in queste circostanze è consentito dal diritto internazionale. Dopo il lancio nel luglio scorso dell'operazione militare "Giusta retribuzione", il premier libanese Fuad Siniora aveva denunciato una violazione degli accordi di Ginevra da parte delle forze armate di Israele. "L'impiego di bombe al fosforo e al laser contro civili e bambini - si era chiesto il primo ministro - è consentito dalla Convenzione?".
Nel Libano meridionale, diversi medici avevano sostenuto che molti feriti ricoverati negli ospedali riportavano 'strane' ustioni, causate probabilmente dal fosforo bianco. L'esecutivo di Beirut aveva inoltre denunciato l'ampio ricorso di Tsahal al lancio di ordigni esplosivi a frammentazione nel sud del Libano. Militari e civili libanesi sono rimasti uccisi a causa della deflagrazione di ordigni rimasti inesplosi di questo tipo.

Gli Stati Uniti ammisero lo scorso anno l'utilizzo nel novembre 2004 di bombe al fosforo in un'offensiva contro la roccaforte ribelle di Falluja, in Iraq. Dopo ripetute smentite e di fronte a risultanze di inchieste giornalistiche, Washington riconobbe il lancio di questo tipo di ordigni ma solo contro "combattenti nemici". Gli Usa non hanno sottoscritto la Convenzione di Ginevra.

domenica, ottobre 22, 2006

SCUOLA – ECCESSIVI COMPITI A CASA

IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE GIUSEPPE FIORONI VUOLE ORA RIDURRE LA MOLE DEI “COMPITI A CASA” E ANNUNCIA DI CREARE UN GRUPPO DI ESPERTI PER RISOLVERE IL PROBLEMA.

LA QUESTIONE DEGLI ECCESSIVI “COMPITI A CASA” TOCCA (NELL’ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA FRA LE TANTE RAGIONI, NON LO CITA) ANCHE LA FUNZIONE FONDAMENTALE DELLA SCUOLA, VALE A DIRE LA PRODUZIONE DI FORMAZIONE CULTURALE DI TUTTI I RAGAZZI E RAGAZZE SUPERANDO GLI STECCATI DI CLASSE CHE ESISTEVANO PRIMA DELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO E DI MASSA.

COSA SUCCEDE SE I “COMPITI A CASA” DIVENTANO PREMINENTI RISPETTO A QUANTO SI FA NELLE AULE? SUCCEDE CHE L’ONERE DI SEGUIRE I RAGAZZI VIENE A RICADERE ESCLUSIVAMENTE SUI GENITORI O SU COLORO CHE NE HANNO LA PODESTÀ. FIN QUI TUTTO BENE, MA PROPRIO QUI CASCA L’ASINO!

IL RAGAZZO CHE APPARTIENE AD UNA CLASSE ALTA CON GENITORI LAUREATI O DIPLOMATI SI TROVERÀ “AVANTAGGIATO” RISPETTO AD ALTRI DI CLASSE INFERIORE CON GENITORI A BASSO LIVELLO SCOLASTICO NON IN GRADO DI AIUTARLI IN MODO ADEGUATO.

IL RISULTATO SARÀ CHE I RAGAZZI PIÙ FORTUNATI SARANNO AVANTAGGIATI NEGLI STUDI DA QUESTA PRATICA RIPROPONENDO LA VECCHIA SCUOLA CLASSISTA, QUELLA CIOÈ CHE DA LA LAUREA AI FIGLI DI LAUREATI E LA LICENZA ELEMENTARE AI FIGLI DI LICENZIATI ELEMENTARI E VIA DICENDO, INGESSANDO LA NOSTRA SOCIETÀ.

INSOMMA L’ESATTO CONTRARIO DI CIÒ CHE LA SCUOLA DEVE FARE E CIOÈ DARE A TUTTI I RAGAZZI LA STESSA CULTURA E LE STESSE OPPORTUNITÀ.
INSOMMA VERREBBE DA DIRE, IN UNO SLOGAN CHE <<LA SCUOLA DEVE FARE PIU “SCUOLA” A SCUOLA>>.  AUGURI MINISTRO.
Raffaele B.  


CORRIERE DELLA SERA
Meno compiti a casa
22 ottobre 2006
I ragazzi devono avere più tempo libero». Impegnati per 10 ore e mezzo la settimana

ROMA — L’idea gli è venuta pochi giorni fa, quando ha ricevuto gli studenti italiani che hanno vinto le olimpiadi di matematica: «Nessuno di loro— racconta il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni — è Archimede Pitagorico. Sono ragazzi normali, hanno la fidanzata, giocano a pallone. Mi hanno spiegato che di mattina a scuola imparavano le teorie e il pomeriggio a casa si divertivano ad applicarle a giochi, rebus, invenzioni ».
Giochi, invenzioni, pallone, fidanzate: altro che quelle valanghe di esercizi e regolette da mandare a memoria che allietano le giornate dei nostri ragazzi (e spesso anche dei loro genitori). L’idea, quindi: «Credo che i compiti—spiega il ministro al programma de La7 In Breve — dovrebbero essere svolti prevalentemente in classe in modo che a casa i ragazzi, il pomeriggio, possano interessarsi agli elementi che inducono loro curiosità».

Per questo Fioroni annuncia la creazione in tempi stretti di un «gruppo di lavoro». Un comitato di esperti che studi la questione e «rifletta attentamente sull’ipotesi di dare indicazioni e possibilmente anche risorse per favorire tempo pieno e prolungato». Magari più tempo a scuola, insomma, ma una volta suonata la campanella libri e quaderni chiusi. Il ministero non potrà «ordinare» di ridurre il carico di lavoro: il principio dell’autonomia scolastica fa sì che ogni istituto possa decidere come regolarsi. Ma la questione, adesso, è sul tappeto.
Del resto il confronto con gli altri Paesi fa riflettere: in Italia si studia a casa dieci ore e mezza la settimana, quasi il doppio della media Ocse. Perché? Il pedagogista Franco Frabboni — preside della facoltà di Scienza della formazione dell’Università di Bologna — chiama in causa i programmi: «Da noi gli insegnanti pensano solo ad arrivare alla fine del libro di testo. Si trasformano in sacerdoti che devono assicurare il culto del programma.

E allora pur di arrivare all’ultima pagina appioppano masse insostenibili di lavori a casa». Quello della lunghezza dei programmi è un altro record italiano. Più di una volta il professor Frabboni ha fatto parte delle commissioni chiamate a rivederli. «Si comincia sempre con l’intenzione di sfoltirli — racconta — ma poi per ogni materia entrano in gioco le lobby. Avere un programma più snello significa avere meno prestigio, meno ore di insegnamento e quindi meno cattedre, meno di posti di lavoro. E alla fine nessuno sposta una virgola».
Le resistenze, però, sono anche altre. Nel 2000 Salvatore Li Puma, preside della scuola elementare De Amicis di Palermo, chiese ai suoi maestri di non dare più compiti: «Protestarono quasi tutti i genitori. Dicevano che il pomeriggio i figli si piazzavano davanti alla tv a mangiare patatine». L’anno dopo il professor Li Puma ha cambiato scuola. «Hanno vinto loro. Spero che a Fioroni vada meglio».

venerdì, ottobre 20, 2006

FINANZIARIA - BERLUSCONI E LA MEMORIA CORTA DEGLI ITALIANI

SOLO CHI HA MEMORIA CORTA PUÒ CREDERE ALLE PAROLE DI BERLUSCONI SULLA FINANZIARIA CHE IL GOVERNO PRODI SI APPRESTA A VARARE DOPO GRANDI DIFFICOLTÀ DI CUI IL GOVERNO PRECEDENTE NON PUÒ CERTO ESSERE ESTRANEO.

SE INVECE ABBIAMO UNA BUONA MEMORIA RICORDIAMO AGEVOLMENTE CHE PROPRIO IL CAVALIERE PROCEDEVA A FINANZIARIE “FACILI” E “CREATIVE” CON TANTO DI FIDUCIE POSTE NONOSTANTE AVESSE MAGGIORANZE SCIACCIANTI NELLE DUE CAMERE.

INOLTRE, DOBBIAMO SEMPRE FARCI ASSISTERE DALLA MEMORIA, FINO AD UN MESE FA IL CENTRODESTRA NEGAVA L'ESISTENZA DI UNA GRAVE SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE TANTO DA NON RITENERE GIUSTIFICATA LA FINANZIARIA MEDESIMA CHE NON FOSSE PER UNA “RIDUZIONE DELLE TASSE”.

INVECE A SEGUITO DEL DECLASSAMENTO DELL'ITALIA DALLE AGENZIE DI RATINGS, BERLUSCONI E COMPANY "GRIDANO" ORA ALLA FINANZIARIA DI PRODI COME NON "SUFFICIENTE" AI BISOGNI DEL PAESE. SOLO QUESTO FA INTENDERE IL GRADO DI "STRUMENTALIZZAZIONE" A CUI SONO ARRIVATI MA ANCHE DI "SMARRIMENTO".

LO SCOPO DELLA FINANZIARIA È QUELLA DI RIACCENDERE LO SVILUPPO ECONOMICO E RIPORTARE IL DEBITO PUBBLICO SOTTO IL 3% COME PREVEDONO GLI IMPEGNI INTERNAZIONALI ED ANCHE PER RIDURRE L'ENORME COSTO DEGLI INTERESSI, TUTTO QUI.

ESSA NON VOLEVA E NON POTEVA CERTAMENTE FARE LA RIDUZIONE DELLE TASSE, COME VOLEVANO OVVIAMENTE COLORO CHE NON CREDEVANO AFFATTO ALLA GRAVE SITUAZIONE ECONOMICA. IL MINISTRO PADOA SCHIOPPA HA DETTO CHE LA RIDUZIONE DELLE TASSE CI SARÀ NELLA MISURA IN CUI SI RECUPERA LA EVASIONE. SEMPLICE, NO?    
Raffaele B.


ADNKRONOS
FINANZIARIA: FINOCCHIARO, BERLUSCONI NON E' CREDIBILE
OPPOSIZIONE SCELGA SE VUOLE CONFRONTO O PREFERISCE OSTRUZIONISMO

Roma, 20 ott. (Adnkronos) - ''Berlusconi, con le sue dichiarazioni sulla Finanziaria, dimostra soltanto di non essere credibile. Per cinque anni il suo governo ha fatto dell'artifizio contabile il pane quotidiano nella gestione dei conti pubblici e negli ultimi tre anni e' stata sempre posta la fiducia sulla legge finanziaria. Chi detiene un simile curriculum dovrebbe astenersi dal pronunciare alcun tipo di giudizio. La maggioranza sta ora costruendo una Finanziaria dove vengono mantenute le promesse di equità e sviluppo annunciate in campagna elettorale, ma al contempo abbiamo il compito di risanare e ridurre un debito che il governo della Cdl ha saputo soltanto far crescere in modo “incontrollato”. Lo afferma la presidente del gruppo dell'Ulivo al Senato, Anna Finocchiaro.

TAGLIO ALLA BUROCRAZIA DELLE CARTE

QUESTA SEMPLICE NOTIZIA È PASSATA SOTTO SILENZIO DEI MASS MEDIA AD ECCEZIONE DELLA STAMPA CUI RIPORTO QUI SOTTO L’ARTICOLO DELL’ANSA.
SOLO LE “NON NOTIZIE” NON VENGONO GRIDATE DAI TG PERCHÉ SI RITIENE NON INTERESSI A NESSUNO, MA QUESTA È UNA “VERA NOTIZIA” PER “DEFINIZIONE” PERCHÉ INTERESSA MILIONI DI PERSONE ALLE PRESE CON LA BUROCRAZIA E ALLO STESSO TEMPO “RIDUCE” DI 40 MILIONI DI EURO LE COSIDDETTE “SPESE INUTILI” DEL SISTEMA DI CUI TANTO CI SI LAMENTA.
POI PERÒ SI FA QUALCOSA DI CONCRETO SU QUESTO E LA NOTIZIA PASSA IN SORDINA, CURIOSO!
LA ON. TURCO SI È MESSA SULLA SCIA DELL’ON. BASSANINI CHE HA COMINCIATO CON LA INTRODUZIONE DELL’AUTOCERTIFICAZIONE PIÙ DI DIECI ANNI FA, BENE BISOGNEREBBE CONTINUARE COSÌ FINO ALLA ELIMINAZIONE DI TUTTE LE INUTILI CARTE CHE FANNO DEL NOSTRO PAESE IL PIÙ ARRETRATO E INEFFICIENTE D’EUROPA.
Raffaele B.


ANSA
Sanita': aboliti 5 mln certificati
Risparmio stimato in circa 40 milioni di euro
(ANSA) - ROMA, 19 ott - Stop, e per sempre, ai certificati inutili, grazie al ddl sulla semplificazione degli adempimenti amministrativi approvato oggi dal CdM. Il provvedimento, proposto dal ministro della Salute Turco, fa in modo che i cittadini non siano più obbligati a richiedere circa 5,5 mln di certificati. La misura comporterà un risparmio stimato per difetto in circa 40 mln di euro. Aboliti fra gli altri i certificati di idoneità al lavoro, di idoneità fisica alla pratica sportiva o di vaccinazione.

giovedì, ottobre 19, 2006

BUSH – PADRONE DEL MONDO E DELLO SPAZIO

BUSH, DOPO AVERE LEGALIZZATO GUANTANAMO SUPERA LE “GUERRE STELLARI”, IL SOGNO DI RONALD REAGAN ED INAUGURA L’ANNESSIONE DELLO SPAZIO ALL’AMERICA IN MODO UNILATERALE. CON QUESTO ATTO GLI STATI UNITI “RIVENDICANO” PER SE L’USO DELLO SPAZIO SENZA LIMITI E NELLO STESSO TEMPO LIMITARLO E O PERFINO IMPEDIRLO AD ALTRI PAESI CONSIDERATI “NEMICI”.
UN VERO SCHIAFFO AI TRATTATI INTERNAZIONALI. IN QUESTO MODO SI “PRESERVA” ANCHE IL VANTAGGIO TECNOLOGICO SPAZIALE A DISCAPITO DI ALTRI PAESI EMERGENTI.  
NON C’È CHE DIRE UN VERO CAMPIONE DELLA “UNILATERALITÀ” CON TENDENZA A SPADRONEGGIARE IN TUTTO IL MONDO E NON SOLO NEL SUO PAESE GRAZIE ALLA COSIDDETTA “GUERRA AL TERRORISMO” INAUGURATA DOPO L’ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE.
Raffaele B.


LASTAMPA
L'America si annette il sistema solare
19/10/2006 di Paolo Mastrolilli
NEW YORK. Tornano le guerre stellari. Non per costruire armi spaziali, almeno ora, ma per garantire agli Stati Uniti la libertà di accesso strategico a questo potenziale teatro di scontro. Mentre il Pentagono resta impantanato in Iraq, dove ieri sono morti altri dieci soldati americani, il presidente Bush guarda avanti. Alle cinque di pomeriggio del venerdì prima del Columbus Day, secondo il «Washington Post», la Casa Bianca ha pubblicato la nuova «National Space Policy». Il documento afferma che «la libertà d'azione nello spazio è importante per gli Stati Uniti come il potere aeronautico e navale». Quindi l'obiettivo di Washington è «rafforzare la leadership della nostra nazione in questo settore, e garantire che le capacità spaziali siano disponibili per migliorare la sicurezza degli Stati Uniti e favorire i nostri obiettivi di politica estera».

Il governo americano si ripromette di agire in modo da «consentire operazioni senza impedimenti nello spazio e attraverso esso, per difendere i nostri interessi». Ciò significa che l'amministrazione Bush accetta gli accordi internazionali esistenti su questa materia, ma «gli Usa si opporranno allo sviluppo di nuovi regimi legali o altre restrizioni che cercassero di proibire o limitare il nostro accesso o l'uso dello spazio». Il governo americano, invece, impedirà ai propri avversari di mettere piede sopra l'atmosfera, per riservare le sue opportunità strategiche a se stesso. Secondo fonti anonime dell'amministrazione citate dal «Washington Post», il presidente Bush «non ha intenzione di costruire armi spaziali».

La sua nuova politica, però, sollecita il capo del Pentagono a fornire strumenti tecnologici per installare sistemi di allarme missilistico fra le stelle, e anche «difese missilistiche integrate a diverso livello». La costruzione dello scudo spaziale era uno degli obiettivi originari di Bush, e queste parole lasciano trasparire l'intenzione o la possibilità di posizionare alcuni elementi dell'apparato sopra l'atmosfera...CONTINUA


REPUBBLICA
BUSH: ANCHE LO SPAZIO VIETATO AI NEMICI
19/10/2006 - 09:49
Roma, 19 ott. - Il documento 'U.S. National Space Policy', firmato dal presidente Bush lo scorso 31 agosto, stabilisce il diritto di Washington di negare a chiunque l' accesso allo spazio extra-atmosferico, se ritenuto 'ostile agli interessi americani'. E' - informa il Corriere della Sera - la nuova politica nazionale americana dello spazio, varata in sordina dall' amministrazione Bush e gia' accusata di essere la versione, ancora piu' bellicosa ed unilaterale, della controversa teoria delle 'guerre stellari' lanciata da Ronald Reagan negli anni 80. Soltanto venerdi' 6 ottobre, la Casa Bianca ha diffuso un estratto del documento; la vicenda e' finita solo ieri sulla prima pagina del Washington Post, che dopo avere esaminato il testo con attenzione, ha concluso che 'pone le basi per l' invio di armi in orbita. La Stampa, titolando L' America si annette il sistema solare, riferisce delle dichiarazioni di Bush, che ha motivato il testo affermando che 'serve a rafforzare la difesa e i nostri obiettivi sugli affari esteri'. Repubblica sottolinea che con le 'guerre extraterrestri' Bush 'supera il sogno di Reagan' e fa notare come sia stato 'abbandonato del tutto il multilateralismo di Clinton, che 10 anni fa subordinava ogni azione al rispetto di trattati internazionali'.

venerdì, ottobre 13, 2006

BIMBA BIELORUSSA – CASO SOTTO ESAME

IL CASO DELLA BIMBA VIKA (EX-MARIA) DELLA BIELORUSSIA VIENE, COME GIÀ DETTO NELL’ARTICOLO PRECEDENTE, PORTATO DAVANTI AL TRIBUNALE DELL’AJA CON UNA RICUSAZIONE DELLE PSICOLOGHE ITALIANE RIENTRATE A GENOVA RITENUTE NON LEGITTIMTE A RAPPRESENTARE GLI INTERESSI DELLA BAMBINA PROPRIO PERCHÉ SI SONO PRESTATE AD UNA PROCEDURA NON DEONTOLOGICA A CUI AVREBBERO DOVUTO INVECE OPPORSI.

NEL FRATTEMPO SI È COSTITUITO UN GRUPPO TRASVERSALE DI PARLAMENTARI IN UN COMITATO PER "FARE CHIAREZZA": FRANCA RAME ED EGIDIO PETRINI DI (IVD); FURIO COLOMBO DEI (DS); STEFANIA PRESTIGIACOMO DI (FI) E L´EX DEPUTATO MARIO SEGNI (CON LORO È ANCHE GIORGIO BORNACIN, (AN), CUGINO DI CHIARA) SOSTENGONO CHE IL GOVERNO ITALIANO HA “VIOLATO” LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI, FACENDO "PREVALERE LA RAGION DI STATO".

ORA DOBBIAMO AUGURARCI CHE IL GOVERNO PRODI FACCIA CHIAREZZA AL PIÙ PRESTO E SENZA INDUGI SU QUESTA VICENDA ANCHE PER DISSIPARE INQUIETANTI E LEGITTIMI SOSPETTI SUL REALE STATO DI SALUTE DELLA BAMBINA E CHE ELLA NON SIA INVECE SOTTOPOSTA AD UNA PROBABILISSIMA  PUNIZIONE POLITICAPER LE SUE DENUNCE CONTRO” L’ISTITUTO DEL SUO PAESE!  VI SONO MOLTI SEGNALI CHE LO RIVELANO!
Raffaele B.


AGI
BIMBA BIELORUSSA: IL CASO SOTTOPOSTO ESAME TRIBUNALE DELL'AJA
121942 OTT 06
(AGI) - Genova, 12 ott. - Presentata dal Presidente del Comitato Internazionale Diritti umani, Yasmin von Hohenstaufen, una denuncia per l'ostinata resistenza a dare prova dello stato di salute della piccola Vika, la bimba bielorussa al centro di un contenzioso, nato dal rifiuto della famiglia Giusto, di consegnare alle autorità bielorusse, secondo un accordo consolidato, la piccola Vika in attesa del completamento dell'iter per l'affido.

Destinatari della denuncia sono il Presidente del CSM e il Presidente della Repubblica, On. Napolitano. La denuncia e' stata depositata al Tribunale dell'Aja e a Strasburgo, per presunto sequestro di persona nei confronti di minore, presunta violenza psicologica e concorso in istigazione al suicidio o presunto omicidio colposo della piccola Vika, presunto concorso in ricorso a tecniche di lavaggio del cervello.

In relazione alle dichiarazioni delle due psicologhe italiane che sono rientrate in Italia, senza dare alcuna prova pubblica ed ufficiale dell'esistenza in vita della piccola Viki o delle sue condizioni, il Comitato Internazionale diritti umani ha dichiarato che le stesse non hanno alcuna legittimazione nel dare assicurazioni o a decidere quale sia il bene di Maria essendo state parte attiva di una procedura pedagogicamente opinabile che avrebbero dovuto deontologicamente ricusare.

giovedì, ottobre 12, 2006

NUOVE ARMI - IL VIDEO SHOCK DI RAINEWS24

È STATO TRASMESSO IERI 11 OTTOBRE ALLE ORE 1.43 SU RAINEWS24 E ANCHE IN CHIARO SU RAI3 GIOVEDÌ 12 ALLE 7.36. L’INCHIESTA SARÀ TRASMESSA IN REPLICA SU RAINEWS24 NEI GIORNI DI VENERDÌ, SABATO E DOMENICA POI LUNEDÌ 16 OTT. ALLE 5.43; 17.43.
INVITO TUTTI A NON PERDERSI QUESTI SERVIZI CHE SONO RIVELATORI DELLA REALE VOLONTÀ DI CHI SI NASCONDE DIETRO LA FACCIATA DI PAESE RISPETTABILE E DEMOCRATICO QUALE ISRAELE DOVREBBE ESSERE. PURTROPPO LA VERITÀ È ANCHE SCOMODA E NON PER QUESTO DOBBIAMO GIRARCI DALL’ALTRA PARTE.
RAINEW24 CI HA ABITUATI CON LE SUE INCHIESTE “VERITÀ” CHE HANNO CONTRIBUITO A FARE LUCE SU MOLTE “VIOLAZIONI” SUI “DIRITTI UMANI” E SULLE PRATICHE DI “TORTURE” E “GENOCIDIO” CHE MAL SI ADATTANO A PAESI COSIDDETTI CIVILI E DEMOCRATICI. IN QUESTO MODO SI CONTRIBUISCE AD AUMENTARE IL FANATISMO ED IL TERRORISMO E NON A RIDURLO!
SE NON CAPIAMO QUESTA LOGICA ELEMENTARE ADESSO, LO CAPIREMO DOPO QUANDO PROBABILMENTE SARÀ TROPPO TARDI PER TUTTI.
Raffaele B.

RAINEWS24
GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI
di Flaviano Masella e Maurizio Torrealta
11 ottobre 2006

L’inchiesta è nata dall’allarme lanciato a metà luglio da alcuni medici degli ospedali di Gaza che hanno trattato per la prima volta ferite inspiegabili che hanno portato all’amputazione di un arto inferiore in almeno 62 casi. I medici hanno chiesto più volte aiuto alla comunità internazionale per comprendere le cause di queste strane ferite che presentavano piccoli frammenti, spesso invisibili ai raggi x e inspiegabili recisioni provocate dal calore negli arti inferiori.

Diversi articoli sono apparsi nella stampa internazionale e nazionale.

Dopo una lunga ricerca il nucleo inchieste di Rai News 24 ha individuato la possibile causa di questi effetti: si tratterebbe di una arma nuova che viene sganciata da aerei droni, senza pilota, e viene teleguidata con precisione sull’obbiettivo fissato.

L’arma, secondo la rivista militare “Defence Tech”, viene chiamata DIME che significa “Dense Inert Metal Esplosive” si tratta di un involucro di carbonio che al momento dell’esplosione si frantuma in piccole schegge e nello stesso momento fa esplodere una carica che spara una lama di polvere di tungsteno caricata di energia che brucia e distrugge con un’angolatura molto precisa quello che incontra nell’arco di quattro metri.

Questa tecnologia si inserisce nella nuova classe di armi “a bassa letalità” che minimizzano i danni collaterali e circoscrivono in uno spazio ristretto gli effetti letali.

mercoledì, ottobre 11, 2006

IL PONTE SULLO STRETTO – STOP ALLA MEGAOPERA

IL TANTO SBANDIERATO PONTE NON SI FARÀ ALMENO PER ORA PERCHÉ È EVIDENTE CHE NON È PRIORITARIO, NON LO È MAI STATO. UN GIORNO FORSE LO DIVENTERÀ MA DOPO CHE SARANNO STATE REALIZZATE TUTTE LE INFRASTRUTTURE DI CUI LA SICILIA E LA CALABRIA SONO ENDEMICAMENTE CARENTI DA SEMPRE. PER CITARNE ALCUNE: FERROVIE, AUTOSTRADE E STRADE E NON SOLO…E INVECE QUEI SOLDI SERVIRANNO PROPRIO PER QUESTE OPERE.
A COSA SAREBBE SERVITO UN MAGNIFICO PONTE SE A MONTE E A VALLE NON C’È NULLA? E POI QUANTO SAREBBE COSTATO IL PEDAGGIO? LA MEGAOPERA SAREBBE STATA SOLO INUTILE E UN GROSSO ONERE PER LO STATO, CIOÈ PER TUTTI. ERA SOLO UNA BANDIERA DEMAGOGICA SVENTOLATA DAL GOVERNO BERLUSCONI NON CERTO PREOCCUPATO PER I MAGGIORI ONERI PER LO STATO GIÀ MOLTO GRAVIDO E NEMMENO PER I GRAVI RISCHI DI INFILTRAZIONI MAFIOSE. IL VOTO DELLA CAMERA SALVA IL VERO INTERESSE DEL SUD E DEI SUOI CITTADINI. BENE!
Raffaele B.


ANSA
Camera, stop a Ponte sullo Stretto
Priorita' e' il completamento della Salerno-Reggio Calabria
2006-10-11 13:34

(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Con 272 voti favorevoli e 234 contrari, la Camera ha approvato la mozione del centrosinistra che 'stoppa' il ponte sullo stretto. La mozione giudica 'non prioritaria' la costruzione del ponte e impegna il governo a realizzare altri interventi per il miglioramento della viabilita' nel Mezzogiorno: in particolare il completamento della Salerno-Reggio Calabria e il miglioramento della rete autostradale siciliana. Bocciate le due risoluzioni di FI e Udc.


LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO
A Montecitorio “crolla” il ponte sullo Stretto
11/10/2006
Bloccato dalla maggioranza della Camera dei deputati il progetto dell’opera edilizia che avrebbe dovuto unire la Penisola alla Sicilia, nella zona di Messina. Affonda il “sogno” del precedente governo di centrodestra (guidato da Silvio Berlusconi) con 272 voti contro 234. La Cdl infuriata, esultano i partiti “ambientalisti”. La Lega Nord si è astenuta
Il ponte sullo Stretto di Messina non si farà, almeno per ora. È questo il senso della risoluzione approvata dalla Camera sulla quale sono confluiti i voti dei contrari ad oltranza, come Verdi e Prc, e quelli di chi invece, pur favorevole o almeno disponibile, ritiene che si debba dare priorità ad altre opere. Un voto accolto, invece, dalle proteste dell’opposizione che (con l’eccezione della Lega, astenuta), contesta una decisione considerata il frutto dei veti incrociati nell’Unione e del cedimento dei moderati ai radicali...CONTINUA

domenica, ottobre 08, 2006

L’ASSASSINIO DI ANNA POLITKOVSKAYA

SE QUALCUNO AVEVA DEI DUBBI SUL PROCESSO DI DEMOCRATICIZZAZIONE DELLA RUSSIA DI PUTIN ORA PROBABILMENTE NON NE HA PIÙ A PRESCINDERE DA CHI SARÀ IL COLPEVOLE SE MAI SARÀ SCOPERTO, COSA CHE ALMENO SU QUESTO IL DUBBIO PERMANERÀ.
SEMBRA CHIARO PERÒ CHE I SERVIZI SEGRETI SIANO COINVOLTI A PIENE MANI E PUTIN È STATO IL CAPO DEL KGB, ORA SERVIZI SEGRETI, PRIMA DI DIVENTARE IL PRESIDENTE DELLA RUSSIA.
ANNA POLITKOVSKAYA È STATA LA GIORNALISTA CHE HA DATO FILO DA TORCERE ALLA POLITICA ED AI METODI DI PUTIN NELLA SUA “GUERRA PREVENTIVA” AI CECENI E SI PREPARAVA A CLAMOROSE DENUNCIE CON PROVE FOTOGRAFICHE SCHIACCIANTI.
ELLA SUBIVA CONTINUE MINACCE E IN PASSATO LA GIORNALISTA HA RISCHIATO LA MORTE PER AVVELENAMENTO. COMUNQUE ANDRÀ A FINIRE IL NUOVO REGIME DI PUTIN SI “RIVELA” CRUDEMENTE AGLI OCCHI STESSI DEI PROPRI CITTADINI CHE PIANGONO INVECE LA GIORNALISTA COME LA VOCE AUTENTICA DI VERITÀ BRUTALMENTE SOPPRESSA.
Raffaele B.


CORRIERE DELLA SERA
Giornalista uccisa, il silenzio del Cremlino
08 ottobre 2006
Gli Usa chiedono un'inchiesta per trovare l'assassino di Anna Politkovskaya, da sempre critica verso il governo Putin  

MOSCA (RUSSIA) - Mentre il mondo chiede giustizia il Cremlino tace. A 24 ore dalla morte della giornalista russa Anna Politkovskaya i sospetti che dietro all'uccisione della coraggiosa cronista possa esserci il governo di Vladimir Putin non si placano.
IL SILENZIO DI PUTIN - Del resto il Cremlino non ha ancora pronunciato una parola sull'omicidio della Politkovsakya, 48 anni, madre di due bambini, uccisa a colpi di pistola, che aveva ottenuto fama mondiale e premi internazionali per le sue inchieste sugli abusi sui diritti umani commessi dal governo Putin, in particolare in Cecenia. Rendendo omaggio alla giornalista coraggiosa, il Dipartimento di stato Usa ha detto in una dichiarazione sul proprio sito internet che la Politkovskaya era «coraggiosa e impegnata nella ricerca della giustizia anche di fronte a precedenti minacce di morte.. CONTINUA


REPUBBLICA
Politkovskaya, il silenzio di Putin
Gli Usa: "Aprite un'inchiesta"
8 ottobre 2006
La giornalista russa stava lavorando a un servizio sulle torture in Cecenia
Mosca è sotto choc, gli Stati Uniti: "Bisogna fare giustizia"
I moscoviti rendono omaggio alla giornalista massacrata

MOSCA - La Russia è sotto choc, il Cremlino continua a tacere e gli Stati Uniti - "profondamente rattristati" - chiedono l'apertura di un'inchiesta che faccia chiarezza sull' assassinio della giornalista Anna Politkovskaya.
Il giorno dopo il tragico fatto di sangue, il silenzio del Cremlino appare assordante. Nessuna parola sulla morte della cronista, da sempre voce critica della presidenza di Vladimir Putin e oppositrice della guerra in Cecenia.
Grande dolore invece da parte dei moscoviti che a decine hanno lasciato fiori e candele accese davanti all'abitazione della giornalista uccisa ieri.
La donna è stata massacrata nel suo palazzo, nel centro di Mosca, sembra proprio per l'inchiesta sulla tortura in Cecenia alla quale stava lavorando…CONTINUA

lunedì, ottobre 02, 2006

9/11 - LA TESI DEL COMPLOTTO AVANZA

È CURIOSO CHE PUNTUALMENTE A SCADENZE ELETTORALI COME PER LA RIELEZIONE DI BUSH L’ANNO SCORSO, ORA AL MID-TERM DI NOVEMBRE PROSSIMO (SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE) TORNANO I VIDEO E LE MINACCE DI AL-QAEDA, ULTIMA QUELLA DEI TERRORISTI CHE RIDONO PRIMA DELL’ATTENTATO, VEDI ARTICOLO DELL’ANSA DI IERI 01/10/2006.
BASTA DIGITARE “9/11” OPPURE “9/11 COSPIRACY” SU GOOGLE PER OTTENERE UNA MIRIADE DI SITI CHE PARLANO DELL’ARGOMENTO A FAVORE DELLA TESI DEL COMPLOTTO E POCHI PER LA VERITÀ CONTRO LA TESI COMPLOTTISTA.
LA TESI DEL COMPLOTTO SEMBRA SOSTENUTA DA MOLTI ARGOMENTI CONVINCENTI E DA MOLTE PERSONALITÀ CHE HANNO STUDIATO A FONDO IL PROBLEMA, MENTRE QUELLA CONTRO NON HA LA STESSA FORZA CONVINCENTE NÉ PERSONALITÀ EQUIPARABILI, QUINDI PIÙ DEBOLE A MIO AVVISO E NON SOLO. TANTO È VERO CHE SEMPRE PIÙ AMERICANI SE NE CONVINCONO E SIAMO ORA AL 36% SECONDO LA FONTE MISNA E SEMBRA INARRESTABILE MANO MANO CHE SI VEDONO I RISULTATI DELLA GUERRA PREVENTIVA CONTRO IL TERRORISMO ISLAMICO CHE BUSH HA ATTIVATO DA QUEL GIORNO TREMENDO DELL’11/09/2001.
----- ATTENZIONE AGGIORNAMENTO!!! -----
NEL ARTICOLO CHE SEGUE VI È PERSINO UN COLLEGAMENTO A VIDEO SCARICABILI CHE PURTROPPO HO POTUTO CONSTATARE POCO FA CHE NON FUNZIONA PIÙ PERCHÉ OVVIAMENTE “DISATTIVATO” COSÌ COME TUTTO IL SITO!!!
CURIOSO ANCHE QUESTO, ANZI MOLTO PIÙ CURIOSO ED INQUIETANTE!!!
-------------------------- ULTIMA AGGIUNTA
LUOGOCOMUNE
------------------------------- PRESENTAZIONE -------------------------------------
Qui non troverete NESSUNA TEORIA COSPIRATORIA SULL'11 SETTEMBRE, ma solo un'analisi approfondita, fatta al meglio delle nostre capacità, della suddetta versione ufficiale, basata sulla semplice logica e sul comune buon senso. A ciascuno trarre le sue conclusioni.
Clicca MENU'
1 - INTRODUZIONE
2 - I PRECEDENTI STORICI
3 - L'ANALISI DEI FATTI
4 - I DIROTTATORI
5 - PERCORSI AEREI
6 - AEREI CONTRO LE TORRI
7- IL CROLLO DELLE TORRI GEMELLE
8 - IL PENTAGONO
9 – CONCLUSIONE
10 - DOCUMENTI
11 - TUTTO L'11 SETTEMBRE IN UNA PAGINA
12 - RISPOSTE AI DEBUNKERS (SMENTITORI)
Raffaele B.


CASERTA24ORE
Giustizia per U.S.A e Islam: Excalibur su 11 settembre
Gianfredo RUGGIERO, presidente Excalibur Varese,
8 Settembre 2006

11 Settembre, tanti dubbi ed una sola certezza: le guerre preventive di Bush. All’indomani dell’attentato alle Due Torri sono subito emersi dubbi e perplessità sulla dinamica dei fatti e, di conseguenza, sulla reale matrice terroristica dell’attentato. E’ sufficiente visionare il documento filmato scaricabile al sottostante indirizzo per rendersi conto che non si tratta di fantasie giornalistiche.
Dubbi e perplessità che le autorità americane si guardano bene dal chiarire, che si aggiungono alle bugie di Bush sulle inesistenti armi di distruzioni di massa che sono servite da pretesto per l’invasione dell’Iraq, sulle tardive ammissioni dell’esistenza di prigioni segrete della Cia dove vengono sequestrati e torturati i presunti terroristi e i loro altrettanto presunti fiancheggiatori e la diffusione, a tre giorni dalla ricorrenza, di un video che dovrebbe confermare la mano di Al Qaeda ma che in realtà non conferma proprio nulla. Di certo ci sono solo le guerre preventive di Bush, subito imitate da Israele, che hanno sconvolto il Medio Oriente, seminato morte e distruzione e alimentato l’avversità del mondo arabo-musulmano verso l’occidente americanizzato.
Bush è stato abile e tempestivo. Ha saputo sfruttare al meglio l’ondata di sdegno (abilmente amplificata) che si è levata all’indomani dell’attentato alle torri gemelle per attuare un vasto e ambizioso piano d’occupazione di Paesi sovrani allo scopo di esportare la (sua) democrazia e ottenere il pieno controllo delle fonti energetiche…..a suon di cannonate. C’inginocchiamo davanti alle tremila vittime del vile attentano terroristico dell’11 Settembre, come piangiamo le trentamila vittime, altrettanto innocenti, dei bombardamenti americani sulle città irachene. Vittime, queste ultime, della democrazia a mano armata dell’America di Bush…CONTINUA
VIDEO SCARICABILI (documento filmato scaricabile)


AMISNET
Usa: 5° anniversario della guerra globale permanente
amismp, 11/09/2006

…(fonte Misna ) Il 36 % degli americani, secondo un sondaggio effettuato dall'Università dell'Ohio, crede che il suo governo abbia favorito in qualche modo l'attacco dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York; uno su sei ritiene addirittura che le Torri siano crollate per cariche esplosive nascoste all'interno dei grattacieli, una tesi sostenuta anche da un lungo filmato sonoro del crollo, disponibile in rete. "In questo attacco, la complicità di operatori del governo americano è massiccia” afferma l'eminente teologo presbiteriano David Ray Griffin, citato oggi, anche con fotografia, dal quotidiano “Washington Post” in un articolo intitolato: “9/11 conspiracy theorists multiply, many Americans suspect U.S. government involvement or complicity” (si moltiplicano i teorici del complotto 9/11- molti americani sospettano il coinvolgimento o la complicità)…CONTINUA

FONTE (americana) PRINCIPALE A FAVORE DELLA TEORIA DEL COMPLOTTO:
911REVIEW con all’interno moltri altri collegamenti ad altri siti

FONTE (AMERICANA) PRINCIPALE CONTRO LA TEORIA DEL COMPLOTTO:
POPULARMECHANICS

.

MARIA - A STRASBURGO L'ULTIMA PAROLA

DECISAMENTE UNA BRUTTA E DIFFICILE STORIA CHE PARE ABBIA SPACCATO L'ITALIA IN DUE. DIFFICILE ANCHE PERCHÈ SIA IL TRIBUNALE DEI MINORI CHE LA CORTE D'APPELLO SI SONO PRONUNCIATI CONTRO I CONIUGI E A FAVORE DEL RIMPATRIO DELLA BIMBA ANCHE SE CON LE NECESSARIE GARANZIE. BRUTTA PERCHÈ RICEVE CRITICHE PESANTI DA PARTE DI ALTRE FAMIGLIE AFFIDATARIE DELL'AZIONE DEI CONIUGI GIUSTI. È EVIDENTE CHE QUI SIAMO DI FRONTE AD UN CASO UMANO E ALLO STESSO TEMPO GIURIDICO-INTERNAZIONALE. PERSINO GLI SCHIERAMENTI POLITICI DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SONO DELLO STESSO AVVISO. ORA SI TRATTA DI VEDERE QUALE DOVRÀ PREVALERE OVVIAMENTE CON TUTTE LE DOVUTE GARANZIE PER LA BAMBINA INNANZITUTTO.
CREDO CHE IL TRIBUNALE DI STRASBURGO POSSA E DEBBA SVOLGERE UN GRANDE RUOLO SIA PER QUESTO CASO CHE PER I PROSSIMI E CHE SI FACCIA VERAMENTE QUALCOSA DI EFFETTIVAMENTE VALIDO PER DIFENDERE I BAMBINI DI QUALSIASI PAESE. A STRASBURGO DUNQUE L'ULTIMA PAROLA, IL CASO NON È ANCORA CHIUSO!
Raffaele B.


CORRIERE DELLA SERA
Maria in una casa-famiglia I misteri della trattativa
Erika Dellacasa, Mario Porqueddu
02 ottobre 2006
GENOVA — Ora che non è più qui, a Cogoleto hanno deciso di chiamarla con il suo vero nome: Vika. Come se continuare a parlare di Maria allontanasse ancora di più la bimba tornata in Bielorussia. O forse, chissà, piangere uno pseudonimo è impossibile. E nella piazza della chiesa le "nonne" piangono: «L'hanno portata via di notte, come una ladra». Alessandro Giusto e la moglie Chiara accusano: «È un rapimento di Stato. La regia è del governo italiano»...CONTINUA
...Ma i Giusto non si danno pace, vogliono sapere perché Vika è andata via prima che la corte d'Appello comunicasse la sua decisione sul rimpatrio. Parlano di pressioni ricevute, «da martedì scorso», da parte del ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Sostengono che è stato protagonista di una trattativa mai andata in porto, condotta a loro nome dal vescovo di Savona, Domenico Calcagno. «Mastella ci proponeva una mediazione verbale senza garanzia da parte bielorussa — dicono —. Gli abbiamo scritto un protocollo, non l'ha presentato all'ambasciatore Skripko per la firma. Ha detto: «Andrà a finire come Dio vorrà». Il ministro replica quasi sconsolato: «Non ho mai parlato con queste persone. Capisco il loro stato d'animo, ma non c'è motivo di alzare il tiro verso di me, visto che mi sono tenuto fuori da questa vicenda. CONTINUA
...I Giusto hanno denunciato l'Italia alla Corte europea umani di Strasburgo per violazioni di diritti fondamentali della piccola. Non è ancora finita



ESPRESSO
"L´unica speranza rimasta è che sia con il suo fratellino"
Raffaella Griggi
02 ottobre 2006

Il verdetto dei giudici sull´atteggiamento della coppia: "Giuridicamente insostenibile ma umanamente spiegabile

«Ci aspettiamo che la bambina sia ora in una struttura insieme a suo fratello, questa è la nostra unica speranza». La voce, increspata dal pianto, è quella di Chiara Bornacin, la «mamma» di Vika, rimpatriata venerdì sera in Bielorussia dopo la decisione del Tribunale dei Minori di Genova. «Mi aspetto solo che la trattino bene e che sia stata accolta la nostra richiesta di inserirla in una struttura famiglia dove c´è anche il fratello. Ecco, questo sarebbe importantissimo»...CONTINUA
...Intanto il «caso» di Vika apre ulteriori polemiche: «La coppia di Genova ha messo a rischio le adozioni per 1200 famiglie italiane e i soggiorni terapeutici di trentamila bambini bielorussi all´anno», è la nota della senatrice e responsabile nazionale famiglie e minori di Forza Italia, Maria Burani Procaccini, che ha presentato un provvedimento di decreto legge per riformare l´istituto dell´adozione internazionale. «Ciò che è successo è comprensibile in parte sul piano umano, ma indifendibile giuridicamente».



REPUBBLICA
Maria riportata in Bielorussia con un blitz
1 ottobre 2006
GENOVA - Adesso è rabbia e disperazione per la famiglia Giusto. La piccola Maria (il vero nome è Victoria), la bambina bielorussa, è stata riportata nel suo Paese con una specie di blitz: è già arrivata a Minsk ed è stata accolta in una struttura nuova e più piccola rispetto all'orfanatrofio di Vileika dal quale proveniva e dove sembra aver subito violenze...CONTINUA
...Sulla vicenda e nei confronti dei Giusto, anche l'opinione pubblica italiana si è divisa. Completo sostegno dalla comunità di Cogoleto dove abita la famiglia e della parrocchia. Comprensione e pena sul piano umano, da parte di tutti. Ma anche pesanti critiche dalle organizzazioni che seguono da anni le vacanze in Italia di bambini da Ucraina e Bielorussia e, soprattutto, dalle altre famiglie "affidatarie" che giudicano molto negativamente l'azione dei Giusto e il loro tentativo di nascondere la bambina e di evitarne il reimpatrio.