martedì, maggio 30, 2006

BERLUSCONI E LA SUA MANCATA RIVINCITA

NON SOLO NON C’È STATA LA “RIVINCITA” CHE SECONDO BERLUSCONI AVREBBE CONTRIBUITO ALLO SFRATTO DEL GOVERNO PRODI, MA C’È STATO UN AVANZAMENTO DEL CENTROSINISTRA OVUNQUE ANCHE DOVE NON HA VINTO. IL CENTRODESTRA SI LECCA ORA LE FERITE DI UNA “POLITICIZZAZIONE” DELLE “AMMINISTRATIVE” SPESA SUL NOME DI BERLUSCONI E SULLA SUA STRATEGIA DEL MURO CONTRO MURO CHE I SUOI ALLEATI “DENUNCIANO” CHE NON PAGA.
A DIFFERENZA DEL CENTROSINISTRA SUL TERRITORIO LA CDL NON “ESISTE” E QUANDO “PERDE” UN COMUNE È MOLTO DIFFICILE CHE LO POSSA “RICONQUISTARE”.  L'UNIONE E' RIUSCITA AD ESPUGNARE 4 TERRITORI DELLA CDL: PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA, COMUNI DI AREZZO, BENEVENTO, CROTONE. NELLE ALTRE PROVINCE E NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA NON E' MAI ACCADUTO IL CONTRARIO.
MILANO ERA DEL CENTRODESTRA E RESTA TALE MA CON UN MARGINE MOLTO INFERIORE, COSÌ COME IN SICILIA DOVE CUFFARO, PUR VINCENDO PERDE MOLTI CONSENSI CHE VANNO INVECE ALLA BORSELLINO CHE OTTIENE UN CONSENSO PERSONALE ADDIRITTURA PIÙ DELLA SOMMA DEI PARTITI CHE LA SOSTIENE.
PROPRIO SU QUESTO VOTO IL GIORNALE INGLESE “INDIPENDENT” EVIDENZIA CHE LA SICILIA HA SCELTO PER LA SECONDA VOLTA UN CANDIDATO SOTTO PROCESSO PER MAFIA ANZICHÉ LA SORELLA DEL MAGISTRATO ASSASSINATO DALLA MAFIA CON UN CHIARO E FERMO PROGRAMMA PER COMBATTERLA SUL SERIO.
Raffaele B.


REPUBBLICA
I leader del centrosinistra soddisfatti per l'esito del voto
Prodi: "Sono molto contento, a noi le città più importanti"
Amministrative, l'Unione festeggia "Altro che spallata di Berlusconi..."
D'Alema: "Se il Cavaliere voleva la rivincita, ecco la riperdita"
29 maggio 2006
ROMA - Altro che spallata al governo. L'Unione esce bene, perfino rafforzata, dal voto espresso per le amministrative da 20 milioni di italiani. Il quasi pareggio di Milano, il successo netto di Napoli, i trionfi di Torino e Milano, il recupero in Sicilia, il ribaltone alla provincia di Reggio Calabria, il sorpasso in altri comuni capoluogo: il bilancio è di tutto rispetto, e per il leader del centrosinistra è il momento di trarne un segnale di incoraggiamento...CONTINUA


VIRGILIO
AMMINISTRATIVE/ SCONFITTI CDL CONTRO ALLEATI, DA ROMA A TORINO
Alemanno, Buttiglione, Mussolini: critiche alla Cdl
30-05-2006 09:30
Roma, 30 mag. (Apcom) - Gianni Alemanno chiede alla Cdl di "riflettere" e fare "profonda autocritica"; Rocco Buttiglione denucia che "sono stati i partiti della Cdl a perdere il senso della realtà"; Alessandra Mussolini dice senza mezzi termini che a Napoli è stato "uno schifo, una pena, una tragedia, e una tragedia evitabile". Nelle interviste di oggi (rispettivamente "Messaggero", "Corsera" e ancora "Corsera") gli sconfitti delle amministrative chiedono agli alleati di riflettere sull'esito del voto.

Alemanno elenca gli errori: "Avevo chiesto l'election day" per evitare il calo d'affluenza", non c'è stata la lista unica "perché i tempi erano diventati troppo stretti e non era più possibile", e soprattutto "eravamo partiti con tre candidati e quando ci siamo convinti a convergere su un solo nome non c'era più tempo per fare nulla". Ancora: "Forza Italia e Udc hanno pagato l'assenza di Berlusconi e Casini".

Buttiglione al 'Corriere della Sera' spiega che "la Cdl, come è evidente qui, non e' affatto radicata nel territorio. Mica si può dire: sono andati al mare, colpa loro. E no - prosegue - in democrazia la colpa è dei partiti. E' la Cdl che non ha saputo 'fare partito', qualcosa come l'operazione partito democratico impostata a sinistra". E i moderati "non hanno affatto gradito la drammatizzazione dello scontro" per l'ex ministro che si dice convinto che "il muro contro muro non paga".

Infine, la Mussolini che è certa: "Io avrei battuto la Iervolino, se la Cdl avesse avuto il coraggio di candidarmi". Anche perché "Malvano era un candidato perdente in partenza, al suo nome si è arrivati dopo mille incertezze e dovendo superare altrettanti veti incrociati, veti spiacevoli... Credo che anche Berlusconi ora un po' di rimpianto ce l'abbia".


VIRGILIO
ELEZIONI/ INDIPENDENT: SICILIA SCEGLIE GOVERNATORE LEGATO A MAFIA
L'isola conferma la "sua dubbia reputazione"
30-05-2006 09:03
Roma, 30 mag. (Apcom) - Al voto amministrativo in Italia, e in particolare a quello siciliano, dedica un articolo molto duro il quotidiano britannico The Independent. "La Sicilia elegge un governatore con legami con la Mafia" titola il giornale.

"la Sicilia ha confermato la sua dubbia reputazione - scrive il giornale - consentendo a Salvatore Cuffaro, un democristiano sotto processo per complicità con la mafia, di sconfiggere la sorella di un giudice antimafia assassinato e di diventare per la seconda volta governatore dell'Isola.

lunedì, maggio 29, 2006

BERLUSCONI E LA SUA STRATEGIA DEL PRESIDENTE DEPOSTO

RIFIUTANDO IL "VERDETTO" DELLE ELEZIONI POLITICHE AVVENUTE SOTTO IL "SUO GOVERNO", CON LA SUA "LEGGE ELETTORALE" E "RIFIUTANDO" LA LEGITTIMITÀ DEL NUOVO GOVERNO E DI TUTTE LE ALTRE CARICHE DELLO STATO, BERLUSCONI "AGISCE", AL DI LA DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO, COME UN "PRESIDENTE DEPOSTO" DA UN "GOLPE" ANZICHÈ CHE COME LEADER DELL'OPPOSIZIONE. TANT'È CH'EGLI CONTINUA A INTRATTENERE RAPPORTI CON GLI ALTRI CAPI DI GOVERNO STRANIERI (VEDI LA LETTERA A ZAPATERO) DICENDO LORO CHE DOPO "LA VERIFICA" DEI CONTEGGI RITORNERÀ PRESTO AL GOVERNO DELL'ITALIA.
EGLI SI COMPORTA COME FOSSE IL “PRESIDENTE LEGITTIMO” E PER QUESTO DIFFIDA IL GOVERNO PRODI (ABUSIVO) DAL "TOCCARE" LE LEGGI APPROVATE DAL "SUO GOVERNO" E MINACCIA IN CASO CONTRARIO DI MOBILITARE LA PIAZZA PER ASSEDIARE IL PALAZZO OCCUPATO DAGLI "USURPATORI".
SE SI AGGIUNGE CHE GLI ALTRI LEADERS DEL CENTRODESTRA NON SI SMARCANO DA QUESTA "STRATEGIA" IN MODO NETTO, ANZI APPOGGIANO DI FATTO QUESTA LINEA, A PARTE ALCUNE ECCEZIONI (FOLLINI E TABACCI) CONSIDERATI "TRADITORI", SI DEVE CONCLUDERE CHE, CON QUESTA SUA STRATEGIA, IL CAVALIERE SI "RIPROPONE" IN MODO INCONTRASTATO COME LEADER DELL'INTERA COALIZIONE DEL CENTRODESTRA E DEL GOVERNO DEL PAESE, COSTI QUEL CHE COSTI.
UNA "STRATEGIA" QUESTA CHE "SPINGE" IL CONFRONTO POLITICO AL DI FUORI DELLE REGOLE DEMOCRATICHE ED ISTITUZIONALI. BASTEREBBE A QUESTO PUNTO "UN PASSO ULTERIORE" DEL CAVALIERE, PER ESEMPIO UNA NUOVA "MARCIA SU ROMA" PER DARE UNA "SPALLATA" DEFINITIVA ALLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE E FARE COSÌ PRECIPITARE IL PAESE NEL "CAOS" DI UNO "SCONTRO" SENZA PRECEDENTI CHE LO RIPORTEREBBE AI PRIMI ANNI DEL DOPOGUERRA. UN DISASTRO PER L'ITALIA E PER GLI ITALIANI IL CUI PRESENTE E FUTURO VERREBBERO IRRIMEDIABILMENTE COMPROMESSI.  
IL TANTO TEMUTO "TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO"!
Raffaele B.    
  

LAPADANIA
Il Cavaliere: «Domani andremo al voto per dare un primo avviso di sfratto a questa sinistra. Poi giungerà quello definitivo»
«Queste elezioni hanno importanza nazionale»
domenica 28 maggio 2006

Le prossime elezioni amministrative potrebbero avere una valenza nazionale. A sostenerlo è Silvio Berlusconi, che a una precisa domanda fatta prima di entrare al Teatro Nuovo di Milano per sostenere la candidatura a sindaco di Letizia Moratti. «Domenica e lunedì andremo al voto per dare un primo avviso di sfratto a questa sinistra», ha detto Berlusconi. «Il 25 giugno poi avremo un altro momento, questa volta non per un inizio ma per uno sfratto definitivo di questa sinistra. Per votare sì contro l’Italia del Nord, contro l’Italia di Prodi e dei comunisti, dell’invidia e dell’odio. Sì - ha concluso Berlusconi - per un’Italia dell’amore e della libertà». L’ex premier ha insistito: la Cdl farà una «opposizione dura e senza paura». di fronte alla platea del Teatro Nuovo di Milano ha chiesto ai presenti se fossero d’accordo con questa linea politica per i prossimi anni, ottenendo un coro di sì. Berlusconi nel suo intervento ha fatto alcune domande retoriche alla platea spiegando che «non è giusto accettare l’elemosina di alcune commissioni parlamentari quando il centrosinistra ha occupato tutte le istituzioni e che non è giusto dialogare con un governo fatto dai comunisti con la K». Berlusconi si è rivolto alla platea sostenendo anche che non è giusto che «i cattivi maestri della sinistra ci dileggino. Non è possibile che con lo 0,5% dei voti di diffrenza abbiano occupato tutta l'Italia, per questo la nostra opposizione - ha concluso - sarà dura e senza paura». Infine, ha domandato: «Se questa sinistra, questo Governo, tirano ancora la corda dobbiamo scendere in piazza e andare tutti a Roma?». La risposta è un boato. Un coro di sì, bandiere che sventolano e la platea che si alza in piedi...CONTINUA

GOVERNO E VERA LOTTA ALLA EVASIONE FISCALE

L’ARTICOLO NEL FONDO, NELLA SUA SEMPLICITÀ, “RIVELA” UNA VERITÀ CHE NON POTRÀ ESSERE “SMENTITA” DA NESSUNO! ILSOLE24ORE, IL QUOTIDIANO DELLA CONFINDUSTRIA, RIVELA CHE L'EVASIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA ARRIVA A 100 MLD, I CONTROLLI RILEVANO SOLO 1% E LA RISCOSSIONE NON VA OLTRE IL 7,5% DEI RUOLI.

SI TRATTA DI UNA CIFRA “IMPONENTE” CHE DA SOLA FAREBBE SCHIZZARE IL PAESE VIA DALLA “CRISI FINANZIARIA ENDEMICA” NELLA QUALE VERSA DA MOLTI LUSTRI.

UNA “VERA POLITICA” DI LOTTA ALL'EVASIONE RISOLVE DUE PROBLEMI CONTEMPORANEAMENTE:
  1. SOLUZIONE DELLA CRISI FINANZIARIA

  2. RIDUZIONE DELLE TASSE PER TUTTI
QUESTE DUE COSE INSIEME RIATTIVEREBBERO IN BREVE LO SVILUPPO ECONOMICO DEL PAESE. INSOMMA LA “PANACEA” TANTO CERCATA!

A PRIMA VISTA SEMBREREBBE UNA COSA SEMPLICE MA IN REALTÀ È MOLTO PIÙ COMPLICATA PERCHÈ È UN PROBLEMA PRETTAMENTE “POLITICO” E NON “TECNICO”.

POLITICO PERCHÈ LA NOSTRA BORGHESIA INDUSTRIALE E FINANZIARIA, A DIFFERENZA DI ALTRI PAESI PIÙ AVANZATI, CONSIDERA LO STATO UN “NEMICO” E IL FISCO UNA “RAPINA”. ESSA (A MAGGIORANZA) HA UN INDICE DI PATRIOTTISMO MOLTO BASSO E DIFENDE CON I DENTI I PROPRI "PRIVILEGI" COME LA NOSTRA STORIA RECENTE DIMOSTRA.  

QUALSIASI GOVERNO CHE VOGLIA COMBATTERE IN MODO SERIO L'EVASIONE SI RITROVEREBBE ALMENO MEZZO PAESE “CONTRO” E CON LA PARTE ECONOMICAMENTE PIÙ POTENTE CAPACE DI "CORROMPERE" VARI SETTORI DELLA SOCIETÀ QUINDI ANCHE NELLO STATO E NEI PARTITI PER "VANIFICARE" COSÌ QUALSIASI “MISURA EFFICACE”.

IL GOVERNO ALLORA DEVE TENERE BENE A MENTE TUTTO CIÒ E PREDISPORRE PERCIÒ LE "CONTROMISURE" IN GRADO DI RESISTERE AL "CONTRATTACCO" CHE CI SARÀ INEVITABILMENTE. SE NON LO FARÀ, SARÀ DESTINATO A "FALLIRE" COME TUTTI I PRECEDENTI GOVERNI CHE VOLEVANO FARLO, DELUDENDO LE ASPETTATIVE DI QUELLA PARTE DELLA SOCIETÀ CHE NON EVADE E ALLO STESSO TEMPO RIDURRÀ IL SUO PROGRAMMA IN POLVERE PERCHÈ NON RIUSCIRÀ AD AVERE LE "RISORSE NECESSARIE" PER REALIZZARLO E PERDERE COSÌ LE PROSSIME ELEZIONI.

INFATTI L’OBIETTIVO REALE DEL CENTRODESTRA DI BERLUSCONI È PRORIO QUESTO: IMPEDIRE CHE IL GOVERNO PRODI REALIZZI QUELLE LE RISORSE NECESSARIE!    

LE "CONTROMISURE" SONO TUTTI QUEGLI “ATTI POLITICI” DECISIVI E COLLEGATI FRA LORO CHE NEL LORO INSIEME FANNO “CAPIRE” AL PAESE CHE SI FA “SUL SERIO”, CHE NON CI SARANNO PIÙ “CONDONI” NÈ PIÙ SCAMPO PER GLI EVASORI E SULLA EFFETTIVA “SOLIDITÀ” DELLA COALIZIONE.
CONTEPORANEAMENTE PREDISPORRE LA STRENUA DIFESA DELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE “CONTRO” QUALSIASI “ATTACCO” CHIAMANDO PERFINO IL POPOLO A MANIFESTARE NELLE PIAZZE.
IL RESTO È TECNICO ED È L'USO DELLE LEGGI, DELLE MODERNE TECNOLOGIE, LA SEMPLIFICAZIONE DELLA BUROCRAZIA, ETC…  
Raffaele B.


ADNKRONOS
FISCO: EVASIONE VOLA OLTRE 100 MLD, MA CONTROLLI RILEVANO L'1%
STUDIO DEL SOLE 24 ORE, E LA RISCOSSIONE SI FERMA AL 7,5% DEI RUOLI
29 Maggio 2006 ore 12:17
Roma, 29 mag. (Adnkronos) - L'evasione di tasse e contributi vale oltre 100 miliardi di euro. Oltre la meta' delle somme nascoste al fisco deriva da Irpef, tra 25 e 29 miliardi, e contributi, pari a 31-36 miliardi. I controlli pero' portano risultati minimi. E anche dopo aver accertato l'evasione i concessionari riscuotono solo una piccolissima parte delle somme dovute. Gli importi che ogni anno sfuggono alle casse dello Stato sono stati calcolati grazie all'analisi condotta dal Sole 24 ore che ha elaborato i dati Istat sull'economia sommersa. Nel 2003, secondo l'Istituto di statistica, il lavoro 'nero' ha raggiunto 14,8%-16,7% del pil.

giovedì, maggio 25, 2006

IL GIORNALE – DS E BROGLI VOTO ESTERO

IL QUOTIDIANO DI PAOLO BERLUSCONI RIPORTA QUESTO ARTICOLO SUL VOTO ALL'ESTERO CON IL QUALE I DS SI "ACCUSEREBBERO" DI FRODE. IL GIORNALE "AFFERMA" DI AVERE COME "PROVA" UN "FILMATO ESCLUSIVO" CHE PERÒ "STRANAMENTE" NON VIENE MOSTRATO NEL SITO! E STRANAMENTE, PUR AVENDONE LA PROVA, IL FATTO NON VIENE "DENUNCIATO" ALLA MAGISTRATURA PERCHÈ ESAMINI IL FILMATO E GIUDICHI IN MERITO.    

NELL'ARTICOLO SUCCESSIVO DELLA VEDOVA (FI) RIVOLGE UNA INTERROGAZIONE A D'ALEMA E AMATO PROPRIO SU QUESTO "SCOOP".

CHIARAMENTE SE NON VIENE FUORI LA "PROVA" OPPURE SE ESSA NON DOVESSE RISULTARE "VALIDA" SAREMMO DI FRONTE AD UN TENTATIVO NEMMENO TANTO "NASCOSTO" DI "DELEGITTIMARE" IN MODO "MEDIATICO" IL VOTO ANCORA PRIMA DELLA VERIFICA IN CORSO!

LA SMENTITA DEI DS ARRIVA SUBITO DA PITTELLA SUL LORO SITO CON LA QUALE “DENUNCIA” IL TENTATIVO DI SCREDITARE GLI ELETTI DALL'ESTERO.  

IN FONDO QUESTA "NOTIZIA" SI ALLINEA PERFETTAMENTE ALLA STRATEGIA DEL CAVALIERE DELLA DELEGITIMAZIONE DEL VOTO CON RIVENDICAZIONE DI FARE INDIRE NUOVE ELEZIONI.    
Raffaele B.


ILGIORNALE
COSÌ HANNO TRUCCATO IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO
n. 122 del 25-05-2006 pagina 1
In un video i candidati Ds accusano: è una frode. Il dirigente della Quercia: zitti, se si rivota perdiamo

È stato truccato il voto degli italiani all'estero. Un filmato esclusivo, i cui contenuti siamo in grado di riportare, dimostra come   siano stati pilotati gli esiti delle elezioni politiche nelle circoscrizioni sudamericane. I candidati dei Ds nel video si accusano di frode.  E un dirigente della Quercia, mandato in Sudamerica, avverte i colleghi: «Dovete stare zitti, se si rivota perdiamo».


NOTIZIE.VIRGILIO
ELEZIONI/ VOTO ESTERO,DELLA VEDOVA:INTERROGAZIONE A D'ALEMA-AMATO
Dopo le rivelazioni del 'Giornale'
25-05-2006 11:43
Roma, 25 mag. (Apcom) - "Quanto pubblica oggi 'Il Giornale' a proposito del voto degli italiani all'estero nelle circoscrizioni sudamericane e del presunto ruolo di esponenti dell'Unione nel manipolare l'esito elettorale getta un'ombra ulteriore sul voto del 9 e 10 aprile e sulla maggioranza che proprio sugli eletti all'estero si basa. Nelle prossime ore rivolgeremo al Ministro degli Esteri Massimo D'Alema e al Ministro dell'Interno Giuliano Amato un'Interrogazione parlamentare, affichè il Governo faccia piena luce su quanto rivelato oggi da 'Il Giornale'". Lo afferma Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di FI.


----- SMENTITA DEI DS -----

DSONLINE
Pittella: Grave tentativo di screditare gli eletti all’estero
25 Maggio 2006
Gianni Pittella, Responsabile nazionale DS per gli Italiani nel Mondo, in merito all'articolo di stamane su ‘Il Giornale’ ha affermato: «Dov’è lo scandalo? Non si capisce, anzi si capisce bene, vista la collocazione politica de Il Giornale, in che cosa consista questa strabiliante novità che viene denunciata dal presunto scoop giornalistico relativo a un colloquio intercorso tra gli esponenti dei DS Norberto Lombardi, Mirella Giai e Marisa Bafile».

«Si tratta solo della disgustosa manipolazione di un filmato - continua Pittella - registrato con l'inganno in una stanza di albergo, dove gli interessati si trovavano per commentare l'evolvere della situazione degli scrutini riguardanti la ripartizione America Meridionale». «Mi pare che emerga con chiarezza - prosegue l'europarlamentare DS - la legittima preoccupazione di una candidata che ritiene che non siano stati computati in suo favore alcuni voti di preferenza e la altrettanto doverosa risposta del dirigente e Vice Responsabile DS per gli Italiani all'estero, Norberto Lombardi…CONTINUA

SILVIO - L’ENNESIMA PATETICA BRUTTA FIGURA MONDIALE

L’ESPRESSO “RIVELA” IL CONTENUTO DELLA LETTERA CHE L’EX-PREMIER SILVIO BERLUSCONI HA INVIATO A ZAPATERO E AD ALTRI CAPI DI GOVERNO DI MEZZO MONDO. UN FATTO “PATETICO” CHE UN EX CAPO DI GOVERNO ITALIANO FACCIA “SAPERE” CHE PRESTO TORNERÀ AL GOVERNO APPENA SARÀ CONCLUSO IL “RICONTEGGIO” IN CORSO DEL OLTRE UN MILIONE E CENTOMILA SCHEDE ANNULLATE IL CUI RISULTATO, AFFERMA DOVRÀ “CAMBIARE”. EGLI AFFERMA ANCHE DI ESSERE MAGGIORANZA NEL PAESE E MINORANZA NELLE ISTITUZIONI PER MOTIVI TECNICI (LEGGE ELETTORALE FATTA DAL SUO GOVERNO, SIC). SI VANTA POI DELLA GRANDE STABILITÀ DEL SUO GOVERNO E DELLE 36 IMPORTANTI “RIFORME” PER AMMODERNARE IL PAESE.
INSOMMA IL CAVALIERE NON SI RASSEGNA ALLA SCONFITTA E NON ACCETTA AFFATTO DI ESSERE IL LEADER DELL’OPPOSIZIONE. EGLI DICE A TUTTI DI ESSERE LUI IL VERO VINCITORE E CAPO DEL GOVERNO, INVECE PRODI È L’USURPATORE. POI SCRIVERE PURE A ZAPATERO CHE ERA ED È TUTTORA IL SUO ESEMPIO “NEGATIVO” È IL MASSIMO DELLA “IPOCRISIA” NON SOLO "DIPLOMATICA" MA ANCHE "POLITICA". A PARTE IL LINGUAGGIO “CONFIDENZIALE” E “INOPPORTUNO”, LA LETTERA “RIVELA” LE REALI INTENZIONI DI “VENDETTA” DEL CAVALIERE.
SE ALLA FINE NON DOVESSE SUCCEDERE NULLA DI TUTTO QUESTO COME GIÀ SI COMINCIA A DIRE DA PIÙ PARTI POLITICHE, ALLORA IL CAVALIERE AVRÀ FATTO L’ENNESIMA PATETICA BRUTTA FIGURA MONDIALE.
Raffaele B.


ESPRESSO
Caro Zapatero, torno presto. Ti voglio bene. Tuo Silvio
di Marco Lillo
25-maggio-2006
Dopo la sconfitta elettorale Silvio Berlusconi ha scritto ai capi di governo di mezzo mondo. Con un unico messaggio: "Arrivederci a presto". In edicola da venerdì

Sivio Berlusconi proprio non si rassegna alla sconfitta. Non accetta il risultato delle urne.
Lo scarto di poco più di 24 mila voti gli deve sembrare proprio una beffa. Ha detto e ridetto che vuole ricontare le schede. Si dice certo che il risultato "deve cambiare", come disse in tv a spoglio ultimato. Ma non lo dice solo in Parlamento o a "Porta a Porta". Non manda solo i suoi parlamentari a vigilare sul capannone di Castelnuovo di Porto dove è in corso da parte di funzionari del parlamento il controllo delle schede.

Fa ben di più. "L'espresso" è in grado di rivelare il testo della lettera che Berlusconi ha inviato, in data 16 maggio 2006, ai capi di governo di mezzo mondo su carta intestata "Il Presidente del Consiglio dei Ministri". Un arrivederci a presto, appena ultimato il controllo delle schede, inviato l'ultimo giorno della sua permanenza a Palazzo Chigi. Quella che pubblichiamo nella foto a destra è la lettera indirizzata a "Sua eccellenza José Luis Rodriguez Zapatero Primo ministro del regno di Spagna":

LA LETTERA DI SILVIO A ZAPATERO (IMMAGINE ORIGINALE)

«Caro José Luis,
dopo cinque anni mi accingo a lasciare la guida del governo italiano. Si è trattato di un periodo di stabilità senza precedenti nella storia della Repubblica Italiana, che mi ha consentito di varare 36 importanti riforme di ammodernamento del Paese e di sviluppare un'esperienza particolarmente importante e positiva nei rapporti con i colleghi degli altri Paesi europei.

Come probabilmente sai, per il particolare sistema elettorale italiano, nonostante il mio personale successo (Forza Italia è di gran lunga il primo partito italiano), la coalizione che guido è risultata globalmente maggioritaria in termini di voti ma minoritaria in termini di rappresentanza parlamentare. Come leader dell'opposizione rappresento comunque il 50,2 per cento del Paese e spero di tornare presto al governo dopo che saranno state verificate le oltre un milione e centomila schede annullate.

Ti ringrazio per il simpatico rapporto che abbiamo instaurato e Ti assicuro che continuerò a seguire con grande interesse il Tuo impegno per la Spagna e per l'Europa, auguro a Te e al Tuo governo ogni successo e resto a Tua disposizione per lavorare insieme a favore delle relazioni italo-spagnole e di un avvenire dei popoli europei basato sugli ideali nei quali entrambi crediamo.
Ti ricordo che hai un amico che Ti vuole bene!
Un forte abbraccio
Silvio»

martedì, maggio 23, 2006

LA PARANOIA DEL RICONTEGGIO DEI VOTI

IL CAVALIERE “INSISTE” NELLA SUA LINEA DI “RIFARE” IL CONTEGGIO DI TUTTI I MILIONI DI VOTI NULLI E BIANCHI, DIMOSTRANDO IN QUESTO MODO DI “NON FIDARSI” DI NESSUNO NEMMENO DEI SUOI “SCRUTATORI” E “RAPPRESENTANTI DI LISTA” DISTRIBUITI I TUTTI I SEGGI  OLTRE AI PRESIDENTI DEI SEGGI NOMINATI DALLE CORTI D’APPELLO.  
NON SI FIDA NEMMENO DEL VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO ANCHE SE A GESTIRLO È STATO IL SUO STESSO MINISTERO DEGLI ESTERI.  QUESTA VOLTA IL CAVALIERE NON HA NESSUNA “SCUSA”, NESSUN BROGLIO DEI SOLITI “COMUNISTI”. NO, QUESTA VOLTA SIAMO ALLA PIÙ TRAGICA “PARANOIA”.  
COSA SUCCEDEREBBE SE DOPO MESI DI VERIFICHE, (TANTO CI VORRÀ) NON SI ARRIVASSE AD UNA CONCLUSIONE “RICONOSCIUTA” DALLA CDL?  O SE UN POSSIBILE RISULTATO ALTERNATIVO NON DOVESSE ESSERE “RICONOSCIUTO” DALL’UNIONE?
SI AVREBBE UNA SITUAZIONE DI BLOCCO DEL SISTEMA E DI UNA PIÙ “GRAVE” RECIPROCA “DELEGITTIMAZIONE” SENZA SBOCCHI E GRAVIDO DI RISCHI PER IL PAESE.
MA POI IL CAVALIERE “RECUPERA” CON IL REFERENDUM SULLA COSTITUZIONE, AFFERMANDO CHE CHI LO VINCERÀ, DIMOSTRERÀ DI ESSERE LA VERA MAGGIORANZA.
MENO MALE! BASTERÀ ALLORA VINCERE DI NUOVO ANCHE SUL REFEREDUM PER RISPIARMIARSI IL RICONTEGGIO DI TUTTI I VOTI. MA CHE SUCCEDERÀ SE SI DOVESSE VINCERE SOLO PER ALCUNE MIGLIAIA DI VOTI? SI DOVRÀ “RICONTARE” PURE QUESTI, CAVALIERE?  
Raffaele B.


RAINEWS24
Politica. Berlusconi: nuovo conteggio dei voti o ritiro deputati
Quirinale su ministri illegali: critiche improprie
Roma, 23 maggio 2006

Silvio Berlusconi continua ad attaccare il governo e il centrosinistra. Dal salotto di Porta a Porta, il leader dell'opposizione e' tornato sulla verifica del voto di aprile, minacciando il ritiro di tutti i parlamentari del centrodestra nel caso in cui dal riconteggio  delle schede risultasse una maggioranza diversa da quella attuale e il Capo dello Stato si rifiutasse di sciogliere le Camere...

Opposizione dura
Apertura sull'amnistia e su eventuali miglioramenti della Legge Biagi, per il resto "opposizione dura" su tutto, "pronti alla paralisi" dei lavori in Senato, "nessun soccorso" soprattutto in politica estera e chiusura anche ad una possibile presidenza della Commissione Affari Esteri della Camera per Gianfranco Fini: "Sarebbe indecoroso". A una settimana dal voto amministrativo, il leader dell'opposizione  Silvio Berlusconi delinea la sua strategia intervenendo a 'Porta a porta'.

La risposta del Quirinale
Nessun esponente del governo, precisa la presidenza della Repubblica, ha giurato con attribuzioni improprie. I ministri -si rileva- che non avevano ancora competenze, hanno giurato come ministri senza portafoglio. Analoghi precedenti, del resto, si sono verificati anche per i governi presieduti da Berlusconi.

La nota del Quirinale e' giunta dopo polemiche partite dall'on Gasparri sul fatto che il decreto istitutivo del ministero dei trasporti, distinto da quello delle infrastrutture; del ministero dell'Universita' e della Ricerca, distinto da quello della Pubblica istruzione; e del ministero per gli Affari Europei sia stato successivo al giuramento del governo

Lo snodo rederendum
Il risultato del referendum costituzionale sara' la cartina tornasole per verificare qual e' la vera maggioranza nel Paese. Lo ha sostenuto il leader della Cdl Silvio Berlusconi nel corso della registrazione di 'Porta a Porta'. Se dovesse vincere la Cdl, ha detto il Cavaliere, sara' l'ennesima dimostrazione che "il centrodestra e' la vera maggioranza". Se al contrario "dovessimo perdere il referendum, la sinistra avra' forti ragioni per affermare che e' la maggioranza nel paese".

lunedì, maggio 22, 2006

BERLUSCONI - NO VOTO CHI NON PAGA TASSE

CON QUESTA DICHIARAZIONE L'EX-PRESIDENTE BERLUSCONI FA "IMPRESSIONE" PER AVER SUPERATO OGNI LIMITE DELLA “DECENZA” E DELLA “CONTRADDIZIONE”.
PERSINO IL SUO ALLEATO MIRKO TREMAGLIA (AN), FAUTORE DEL VOTO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO, SI SENTE IN DOVERE DI RISPONDERGLI PER LE RIME.

CERTO È ABBASTANZA RIDICOLO CHE ORA IL CAVALIERE VORREBBE RICONOSCERE IL VOTO “SOLO A CHI PAGA LE TASSE”, QUANDO TUTTA LA SUA AZIONE POLITICA SI BASA SULLA RIDUZIONE DELLE TASSE DA UN LATO E SUI CONDONI PER GLI EVASORI. A PROPOSITO DI QUEST’ULTIMI, PERCHÈ ALLORA NON HA MAI DICHIARATO CHE COSTORO HANNO VOTATO "IMPUNEMENTE" MAGARI PER LUI (SICURO…).

FORSE IL CAVALIERE VORREBBE RIPRISTINARE IL VOTO PER "CENSO" ED ESCLUDERE COSÌ I “POVERI” E GLI “INDIGENTI” COME AVVENIVA FINO AI PRIMI ANNI DEL 1900!
MA LASCIAMO CHE IL RESTO GLIELO DICA TREMAGLIA NELL'ARTICOLO SOTTO RIPORTATO.    
Raffaele B.

RAINEWS24
Italiani all'estero. Berlusconi: discutibile che votino, non pagano le tasse.
Tremaglia: Berlusconi era soprappensiero
Roma, 22 maggio 2006

L'ex premier Silvio Berlusconi giudica discutibile il voto degli italiani all'estero perchè non pagano le tasse: "Non pagano le tasse, e' piuttosto discutibile che possano votare" e fa infuriare l'ex ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia, "padre" del primo voto alle elezioni politiche di migliaia di connazionali all'estero: "Credo che Berlusconi fosse soprappensiero se ha detto quelle cose li', o meglio vuol dire che non e' bene informato...".  
"Secondo lui allora - chiede Tremaglia - 1 milione di evasori in Italia o milioni di persone che non hanno reddito e quindi non pagano le tasse non possono votare?". E poi, aggiunge, "gli italiani nel mondo garantiscono al nostro Paese un indotto di 200 mila miliardi (di lire, ndr)".

Respinte al mittente anche le accuse secondo cui il loro voto avrebbe consegnato il Paese nella mani della sinistra: "Hanno votato piu' a destra che a sinistra - osserva l'ex ministro - , forse Berlusconi non lo sa. Gli errori - conclude - sono stati fatti da noi presentando cinque liste invece di una sola...".

venerdì, maggio 19, 2006

EX-MAGGIORANZA A SCUOLA DI OPPOSIZIONE

LA EX-MAGGIORANZA ESORDISCE UN TIPO DI “OPPOSIZIONE” CHE SI PREFIGURA “RABBIOSA” E “INSULTANTE”, DEL TUTTO “SCORRETTA”. D’ALTRONDE ERANO COSÌ ANCHE QUANDO STAVANO AL GOVERNO E SI SA, ALL’OPPOSIZIONE È PEGGIO. NON PAGO DI CIÒ SE LA PRENDONO ANCHE CON I SENATORI A VITA, REI SECONDO BERLUSCONI, DI AVER COMPIUTO UN ATTO “IMMORALE” VOTANDO IL NUOVO GOVERNO PRODI ANZICHÉ “ASTENERSI”.
IL CAVALIERE PERÒ DIMENTICA CHE IL 10 MAGGIO 1994 TRE SENATORI A VITA HANNO VOTATO LA FIDUCIA AL SUO GOVERNO (AGNELLI, COSSIGA E LEONE), ALLORA EGLI NON EBBE NULLA DA DIRE.
INOLTRE ESSI GRIDONO CHE SENZA IL VOTO DEI SENATORI A VITA, PRODI NON AVREBBE AVUTO LA FIDUCIA. NIENTE DI PIÙ FALSO. SE NON AVESSERO VOTATO, IL QUORUM SI SAREBBE ABBASSATO A 158 VOTI, CIFRA CHE IL CENTROSINISTRA AVREBBE RAGGIUNTO ANCHE SENZA DI LORO.
LA NUOVA OPPOSIZIONE È TROPPO PRESA DALLA “RABBIA” PER RENDERSI CONTO DEGLI “ERRORI” CHE STA COMPIENDO NELLA SUA NUOVA POSIZIONE. SPERIAMO FACCIA “PRATICA” ED IMPARI PRESTO COME SI FA SENZA PERDERE IL LUME DELLA “RAGIONE” E SENZA ABBANDONARSI A “INSULTI” E “GAZZARRE” CHE SONO FUORI DA TUTTE LE REGOLE DI DEMOCRAZIA E DEL BUON SENSO.
Raffaele B.

REPUBBLICA
Fischi e insulti contro i sette saggi che votano la fiducia
Il forzista Schifani ammette: "Sbagliato attaccare Ciampi"

Senato, gazzara della Cdl contro i senatori a vita
Berlusconi: "Hanno tenuto un comportamento immorale"
19 maggio 2006

ROMA - Sfilano tra fischi e insulti. "Necrofori". "Venduti". I sette senatori a vita pagano a caro prezzo la scelta di votare la fiducia al governo Prodi. "Hanno fatto qualcosa di immorale" tuona Silvio Berlusconi. La Cdl scatena una gazzarra che accompagna i sette mentre sfilano davanti al banco della presidenza. Una gazzarra che non risparmia nessuno, nemmeno l'ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi. Tantomeno Giulio Andreotti che la Cdl aveva portato come candidato alla presidenza al senato. "Venduto" anche lui.

I sette sfilano uno dopo l'altro. Giulio Andreotti, Carlo Azeglio Ciampi, Emilio Colombo, Francesco Cossiga, Rita Levi Montalcini, Sergio Pininfarina e Oscar Luigi Scalfaro. Ogni passaggio è accompagnato da urla e insulti. Tanto da provocare il richiamo del presidente Franco Marini per sedare la contestazione. "Non è accettabile è una cosa grave, c'è da riflettere su certi comportamenti" dice al microfono il presidente. Un intervento che risparmia le proteste al momento del passaggio di Rita Levi Montalcini. Ma quando passa Oscar Luigi Scalfaro la Cdl si scatena. E' una ruggine di vecchia data quella del centrodestra contro l'ex presidente della Repubblica. Resa palese in ogni occasione possibile. Fischi anche per Francesco Cossiga, che però, avanza con aria spavalda, ridendo.

Alla fine anche il forzista Renato Schifani è costretto a stigmatizzare le contestazioni: "I fischi a Ciampi non sono giustificati. Io non sono stato protagonista di questi fischi che io condanno". Ed ancora: "Se i senatori a vita si fossero astenuti la fiducia non sarebbe passata".

Ma le sue parole cozzano contro le nude cifre. Il voto di oggi dimostra che i senatori a vita non sono aritmeticamente determinanti: se avessero votato solo i 314 senatori eletti (tutti tranne il presidente), il quorum richiesto sarebbe stato di 158 voti. Cifra che il centrosinistra oggi avrebbe raggiunto anche senza il concorso dei sette "grandi vecchi" di Palazzo Madama.

ILSOLE24ORE
Nel 1994 decisivi per Berlusconi tre senatori a vita
19 maggio 2006
A proposito di moralità e immoralità dei senatori a vita: 18 maggio 1994, dodici anni fa.

Si vota a Palazzo Madama la fiducia al primo governo Berlusconi. I senatori sono 326, 11 quelli a vita. I presenti sono 315, 314 i votanti, 158 la maggioranza richiesta. L'esecutivo di centro destra ottiene il sì di 159 senatori, 153 i contrari e due gli astenuti, che equivalgono a voto contrario al Senato.
Il primo governo Berlusconi ottiene dunque la fiducia per un solo voto. A garantirla tre senatori a vita: Giovanni Agnelli, Francesco Cossiga e Giovanni Leone. Il voto contrario fu espresso da Giulio Andreotti, Francesco De Martino e Leo Valiani; Giovanni Spadolini e Paolo Emilio Taviani di astennero. Assenti Bo, Bobbio e Fanfani.
Nel 1996, invece, in occasione della fiducia al primo governo Prodi, avevano votato a favore Giovanni Leone, Giulio Andreotti, Amintore Fanfani e Paolo Emilio Taviani, mentre Francesco Cossiga si era astenuto. Al momento del voto erano assenti Carlo Bo, Gianni Agnelli, Norberto Bobbio, Francesco de Martino e Leo Valiani. In quell'occasione i senatori a vita non furono determinanti: Prodi ebbe molti voti in più del centrodestra: 173 contro 139. Nel 2001, con il voto per il governo Berlusconi bis, Giovanni Agnelli votò a favore, Oscar Luigi Scalfaro contro, Francesco Cossiga e Giulio Andreotti si astennero, Giovanni Leone, Francesco De Martino, Carlo Bo e Norberto Bobbio non erano presenti. Paolo Emilio Taviani era invece morto solo due giorni prima del voto di fiducia. Anche in quell'occasione il voto non fu determinante per la grande differenza esistemnte tra maggioranza e opposizione: il governo Berlusconi ebbe 170 voti contro i 117 del centro sinistra.

LETTERA APERTA DA COSSIGA A BERLUSCONI
ESTENSE
Cossiga a Berlusconi: ''Paperon de' Paperoni non ci accusi di immoralità''
20/5/2006

Roma. Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga ha scritto una lettera aperta a Silvio Berlusconi per stigmatizzare senza mezzi termini "l'indegna gazzarra inscenata dai gruppi parlamentari della Casa delle Libertà mentre esprimevano il loro voto a favore della mozione di fiducia al governo Prodi i senatori a vita, di diritto e di nomina presidenziale"…CONTINUA

mercoledì, maggio 17, 2006

LE NUOVE ARMI DEGLI AMERICANI

A GIUDICARE DALLE INCHIESTE DEI GIORNALISTI DI RAINEWS24 MAURIZIO TORREALTA E SIGFRIDO RANUCCI, GLI AMERICANI STAREBBERO SPERIMENTANDO DAL VERO, SUI TEATRI DI GUERRA, SIA IN AFGANISTAN CHE IN IRAQ, NUOVE ARMI COSIDDETTE AD "ENERGIA" A DIFFERENZA DI QUELLE TRADIZIONALI "CINETICHE" CIOÈ ESPLOSIVE CON PROIETTILI.
VEDREMO SE L'INCHIESTA AVRÀ UN SEGUITO E SE POI SARÀ RIPORTATA DA ALTRE FONTI. IN OGNI CASO, MENTRE GLI AMERICANI "ACCUSANO" GLI STATI "CANAGLIA" DI POSSEDERE LE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA, ESSI INVECE, IN TUTTO SEGRETO SVILUPPANO NUOVE TECNOLOGIE DA GUERRE STELLARI PER POI "PROVARLE" SUI LORO TERRITORI "OCCUPATI".
Raffaele


RAINEWS24
Guerre stellari in Iraq
di Maurizio Torrealta e Sigfrido Ranucci
16 Maggio 2006

Un' inchiesta di Rai News 24 che parte dagli inquietanti racconti di un testimone della battaglia per la conquista dell' aeroporto di Baghdad e da quelli dei medici dell' ospedale di Hilla. Si descrivono gli effetti di armi sconosciute.

Si analizza l'impiego di laser e impulsi elettromagnetici. Una nuova tipologia di armamenti, destinata a segnare il passaggio epocale dalle armi "cinetiche" (esplosive) a quelle a energia.

Nell'inchiesta si descrive, in particolare, un'arma considerata "non letale": il raggio del dolore.
Le caratteristiche di questo strumento - totalmente invisibile e rivolto a provocare intensissimo dolore ma non la morte - suscitano la preoccupazione vivissima degli organismi che agiscono in difesa dei diritti umani.
Un allarme motivato, perché gli effetti di queste armi sull'organismo umano sono ancora coperti da segreto militare.

9/11 - IL PENTAGONO E L'AEREO FANTASMA

FINALMENTE SI È AVUTA LA DIFFUSIONE DEL FAMOSO VIDEO CHE AVREBBE DOVUTO CHIARIRE E CHIUDERE DEFINITIVAMENTE TUTTE LE "ILLAZIONI" CHE DA PIÙ PARTI SI FANNO A SEGUITO DI UNA PUBBLICAZIONE IN FRANCIA DI UN LIBRO DI THIERRY MYSSAN SECONDO CUI FU UN “MISSILE” A COLPIRE IL PENTAGONO E NON L'AEREO DEL VOLO AMERICAN AIRLINES 77 DIROTTATO DA “AL QAEDA”.
PURTROPPO PERÒ IL VIDEO NON CHIARISCE NULLA E NON SI VEDE AFFATTO L'AEREO CHE VA A SCHIANTARSI CONTRO IL PENTAGONO. SI VEDE TANTO FUMO E FIAMME MA NESSUNA TRACCIA DELL'AEREO, NE PEZZI DI ESSO, NONOSTANTE FU DETTO CHE CI FOSSERO. IN PIÙ SI VEDE ANCHE UN BUCO NEL MURO CHE PER LA VERITÀ SEMBRA DIFFICILE POSSA ESSERE STATO PROVOCATO DA UN AEREO GRANDE COME QUELLO DELL'AMERICAN AIRLINER 77.
INSOMMA I DUBBI AUMENTANO ANZICHÈ DIMINUIRE.
QUAL'È LA VERITÀ? PERCHÈ TANTO MISTERO?
PERCHÈ CI SONO VOLUTI 5 ANNI PER AVERE QUESTA "PROVA" CHE NON PROVA NULLA E SOLO DOPO CHE L'ASSOCIAZIONE "JUDICIAL WATCH" L'HA RICHIESTA CON MOLTA INSISTENZA?
AVREMO MAI UNA RISPOSTA A TUTTI QUESTI INTERROGATIVI?
Raffaele

LASTAMPA
Il Pentagono svela i video dell’11 settembre
17/5/2006
UN’ASSOCIAZIONE OTTIENE LA PUBBLICAZIONE DI FILMATI INEDITI DELL’ATTACCO DI BIN LADEN DI CINQUE ANNI FA

NEW YORK. Nel tentativo di porre fine alle teorie cospirative sull’11 settembre l’associazione «Judicial Watch» ha ottenuto dal ministero della Giustizia americano la diffusione dei due primi filmati sull’attacco contro l’edificio del Pentagono. Ma i fotogrammi, trasmessi da tutti i maggiori network televisivi, non sono stati sufficienti a placare le polemiche che rimbalzano su Internet.

Il primo video non è molto diverso dall’unica immagine finora nota e si vede una palla di fuoco avvolgere la fiancata del Pentagono, seguita da una fumata nera. Anche l’angolazione è la stessa dell’immagine diffusa dalla Cnn nel 2002 perché il fotogramma è ripreso dalla medesima telecamera di sicurezza. In un secondo video invece l’inquadratura è leggermente differente, quasi controsole, e si vede una sorta di striscia bianca sul terreno che potrebbe essere stata lasciata dal volo American Airlines 77 dirottato da un commando di Al Qaeda.

Chi ha esaminato più da vicino questo secondo video - di pochi secondi - afferma di avervi visto anche la punta del naso dell’aereo ma i fotogrammi trasmessi dai maggiori network non hanno permesso di accertarlo. L’assenza di un’immagine dell’impatto chiara quanto quelle delle Torri Gemelle è destinata a riproporre i dubbi sulla veridicità dell’attacco costato la vita a 184 persone (159 delle quali a bordo del volo dell’American Airlines) iniziata con la pubblicazione in Francia di un libro di Thierry Myssan, secondo cui sarebbe stato un missile a colpire il Pentagono...CONTINUA

domenica, maggio 14, 2006

IL PAPA E LA DIFESA DELLA FAMIGLIA

IL PAPA CONDANNA DI NUOVO LE UNIONI "CIVILI" E LO FA IN UN MOMENTO DI PASSAGGIO DELICATO IN CUI IL NUOVO GOVERNO PRODI NON HA ANCORA ASSUNTO I "POTERI" PER AFFRONTARE I CRONICI PROBLEMI DI QUESTO PAESE AGGRAVATI E LASCIATI IRRISOLTI DAL PRECEDENTE (ANCORA IN CARICA AL MOMENTO). I PACS E LE UNIONI CIVILI SONO UNO DEI PROBLEMI SU CUI PURE SI È SCRTTO NEL PROGRAMMA DELL'UNIONE COME AFFRONTARLO, CON IL PIENO ACCORDO DI TUTTI.
NON SI TRATTERÀ DI UN "MATRIMONIO" TRADIZIONALE MA DI CERTO UN "RICONOSCIMENTO PUBBLICO" DI DIRITTI E DOVERI FRA "COPPIE DI FATTO" INDIPENDENTEMENTE DALLE LORO INCLINAZIONI "SESSUALI" COSÌ COME AVVIENE IN TUTTI I PAESI D'EUROPA, D'AMERICA ETC.
ANCHE SE QUESTE PERSONE AVRANNO GLI STESSI DIRITTI E DOVERI DI TUTTE LE ALTRE PERSONE, CIÒ NON TOGLIERÀ NULLA ALLE COPPIE REGOLARMENTE "SPOSATE". SONO SOLO NUOVI DIRITTI E DOVERI CHE SI AGGIUNGONO SENZA NULLA TOGLIERE ALLE COPPIE “TRADIZIONALI”.
ORA LO SLOGAN "DIFENDERE LA FAMIGLIA" PUÒ AVERE PIÙ SIGNIFICATI?
SE PER "FAMIGLIA" INTENDIAMO DUE PERSONE DI SESSO OPPOSTO UNITI CON UN "RITO DI MATRIMONIO", ALLORA È UNA BANDIERA CHE ESCLUDE E DISCRIMINA ALTRE COPPIE CHE PURE ESISTONO.
SE INVECE PER "FAMIGLIA" INTENDIAMO PURE DUE PERSONE CHE VIVONO INSIEME DA UN CONGRUO TEMPO, QUINDI “DI FATTO” O PER SCELTA O PER NECESSITÀ (ATTESA DIVORZIO), ALLORA È UNA BANDIERA CHE INCLUDE E UNISCE.
NON MI PARE PERÒ CHE LA BANDIERA CHE IL PAPA STIA SVENTOLANDO SIA QUEST'ULTIMA PURTROPPO! COSÌ SI  ESASPERA LO "SCONTRO" DAL QUALE POTRANNO BENEFICIARNE SOLO COLORO CHE PUNTANO A "SFASCIARE" IL PAESE PER IMPEDIRNE IL "GOVERNO". UNA COSA DI CUI NON ABBIAMO AFFATTO BISOGNO!
È VERO, IL COMPITO DELLA "CHIESA" È QUELLO DI DIFENDERE I SUOI PRINCIPII TRA I SUOI "FEDELI", MA IL COMPITO DELLO “STATO” È QUELLO DI GARANTIRE TUTTI I "CITTADINI".
UNO “STATO” CIVILE E DEMOCRATICO È LAICO, E NON PUÒ PERMETTERE NESSUNA DISCRIMINAZIONE TANTOMENO "RELIGIOSA" FRA I SUOI CITTADINI "FEDELI" E NON.
Raffaele



REPUBBLICA
Il Papa contro Pacs e unioni gay
"Politici, difendete la famiglia"
13 maggio 2006

CITTA' DEL VATICANO - "Politici e legislatori" salvaguardino "i diritti della famiglia": è una nuova, totale condanna di quelle "soluzioni giuridiche per le cosiddette unioni di fatto" che, pur "rifiutando gli obblighi del matrimonio, pretendono di godere di diritti equivalenti". Benedetto XVI la pronuncia in un discorso rivolto ai membri della plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia. E aggiunge: "A volte si vuole addirittura giungere a una nuova definizione del matrimonio per legalizzare le unioni omosessuali"…CONTINUA

martedì, maggio 09, 2006

NAPOLITANO E SUPERAMENTO DEL FATTORE K

ANCHE QUESTA VOLTA D'ALEMA HA FATTO UN PASSO INDIETRO PROPONENDO NAPOLITANO, PURE DS, MA DI LUI MENO CARATTERIZZATO POLITICAMENTE E PIÙ UOMO DELLE ISTITUZIONI, PROPRIO CIÒ CHE LA CDL AVEVA CHIESTO PER FAR CONVERGERE I PROPRI VOTI.
MA L'INSISTENZA DI BERLUSCONI A NON RICONOSCERE LA LEGITTIMITÀ DI UN UOMO DS ALLA MASSIMA CARICA DELLO STATO, CHIUNQUE SIA, NON SOLO FA PARTE DELLA VECCHIA POLITICA AD-ESCLUDENDUM (FATTORE K) PRIMA DEL PCI E POI DEI POST-COMUNISTI DS CHE DURA ORMAI DAL 1948, MA ANCHE DI UNA SUA STRATEGIA AVENTINIANA, DA SABOTAGGIO DELLE ISTITUZIONI. EGLI CERCA DI SOTTRARSI AL CONFRONTO PER POI GRIDARE ALL'«OCCUPAZIONE» DEL COLLE DA PARTE DEI «COMUNISTI».
FAR DIVENTARE UN DS (EX-COMUNISTA) PRESIDENTE DI TUTTI GLI ITALIANI TOGLIERÀ DAL SUO PANIERE UNO DEI PILASTRI DELLA SUA STRATEGIA POLITICA CHE INSIEME ALLA RIDUZIONE DELLE TASSE NE HA FATTO IL SUO SUCCESSO FIN QUI :L'ANTICOMUNISMO.
UN CAPO DELLO STATO DS CONTRIBUIRÀ NOTEVOLMENTE AL SUPERAMENTO DEFINITIVO DELLA "PAURA" DEGLI EX-COMUNISTI ANCORA PRESENTE IN MOLTI STRATI DELLA POPOLAZIONE.
I DS QUINDI, INTENDONO NON DEMORDERE DAL FARE ELEGGERE NAPOLITANO PER DUE RAGIONI FONDAMENTALI:
1. FAR CADERE IL FATTORE K QUALE DISCRIMINE POLITICO OBSOLETO E NON PIÙ ADERENTE AD UNA DEMOCRAZIA MATURA E BIPOLARE
2. IN FUTURO TOGLIERE A BERLUSCONI L'ARMA DELL'ANTICOMUNISMO QUALE "RENDITA" ELETTORALE PER "COLPIRE" I DS E LA SINISTRA IN GENERALE, COSTRINGENDOLO A CONFRONTARSI IN MODO DEMOCRATICO, COME DOVREBBE ESSERE IN UN PAESE NORMALE.
L'ELEZIONE DI NAPOLITANO PORTERÀ BENEFICI ALLA DEMOCRAZIA IN GENERALE, ALL'UNIONE E CONTRIBUIRÀ AD UN RIEQUILIBRIO NEL CENTRODESTRA PERCHÈ RIDIMENSIONERÀ IL POTERE DI BERLUSCONI A VANTAGGIO DEI SUOI ALLEATI, IN PARTICOLARE DI AN E UDC CHE GIÀ STANNO PREMENDO PER FAR CONGIUNGERE I PROPRI VOTI.
NAPOLITANO, PUR DI PARTE, HA FAMA DI ESSERE CORRETTO E NON FAZIOSO. PIÙ DI COSÌ!
Raffaele

ANSA
Prodi, domani si' a Napolitano
Udc, scheda bianca a terza votazione, ma spinge su alleati

(ANSA) - ROMA, 9 MAG - Domani l'Unione dara' un 'si' pieno a Napolitano' nelle votazioni per l'elezione del Presidente dela Repubblica. Lo ha detto Romano Prodi. Nella terza votazione, l'Udc ha comunicato la decisione di votare scheda bianca, per tenere unita la Cdl, ma giudicando un errore non convergere su Napolitano. L'ufficio politico ha pero' dato mandato a Cesa e Buttiglione di proseguire i contatti con gli alleati, per maturare 'un diverso orientamento alla quarta votazione'.


RAINEWS24
Quirinale. Berlusconi: no a un uomo Ds, scheda bianca anche a terzo e quarto voto. Prodi: domani si' pieno a Napoletano
Roma, 9 maggio 2006
"Voteremo scheda bianca alla terza votazione di oggi e voteremo scheda bianca anche alla quarta". Lo afferma il presidente del Consiglio dimissionario e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti a Montecitorio. Berlusconi, a chi gli chiede poi se siano in corso contatti con Massimo D'Alema risponde netto: "Nessun contatto". Se l'annuncio di Berlusconi dovesse realizzarsi, alla terza votazione, prevista per le 17.00, nessun candidato potrebbe raggiungere il quorum necessario (674) per diventare presidente della Repubblica...
CONTINUA


TGCOM
Secondo passo indietro di Massimo
Roberto Scafuri su "Il Giornale"
8/5/2006
Avendo assunto il comando diretto delle operazioni, il capitano Massimo D'Alema a metà pomeriggio ha scorto l'infittirsi della nebbia a tribordo. Un rapido cenno ai secondi, agli ufficiali di vascello. Per la seconda volta in poche settimane suonava la campana: ma ora l'importante era stare sull'avviso, non restare invischiati, e dare l'ordine più difficile, l'«indietro adagio». Infilarsi di poppa nella nebbia per sbucare fuori al momento giusto: un capolavoro mancato persino a Orazio Nelson.

Certo, si rischia il naufragio, lo scoglio imprevisto sotto la chiglia. La fine di un sogno. Ma per questo stavolta occorreva puntare subito: rouge ou noir, rien ne va plus. Prima che i mediatori tornassero da Palazzo Chigi, la telefonata al senatore a vita Giorgio Napolitano: «Non possiamo assistere senza reagire, qui si sta mettendo in discussione la legittimità del primo partito della maggioranza a esprimere un nome per il Quirinale. Non si può partire con una pregiudiziale del genere. Io faccio un passo indietro. Se vorrai, Giorgio, ora tocca a te. È un profilo istituzionale, il tuo, al quale non vedo come si possa dire di no, se non si vuole contraddire il "metodo Ciampi" da tutti tanto decantato... ». Il vecchio leader amendoliano, ala destra e «istituzionale» del Pci, sottolineata da una notevole somiglianza con Umberto II di Savoia, il Re di Maggio, ha accolto la telefonata del passo indietro di D'Alema quasi come il riconoscimento di un'ovvia circostanza...
CONTINUA

sabato, maggio 06, 2006

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - IL MIGLIOR CANDIDATO

DOPO LA RINUNCIA DI CIAMPI AD UN SECONDO ED IMPROBABILE MANDATO, LA NUOVA COMPOSIZIONE DEI VOTI E DELLE VOLONTÀ ORA PRESENTI IN PARLAMENTO FANNO SÌ CHE IL MIGLIOR CANDIDATO ALLA SUPREMA CARICA DELLO STATO NON PUÒ CHE ESSERE PROPRIO LUI: MASSIMO D’ALEMA. E SI SPIEGA COSÌ:
  1. SPETTA ALLA COALIZIONE VINCENTE PROPORRE IL CANDIDATO CHE DEVE PERÒ RACCOGLIERE IL MASSIMO DEI CONSENSI.

  2. D’ALEMA RACCOGLIE GIÀ LA QUASI TOTALITÀ DI ADESIONI NELL’UNIONE E NON SOLO.  

  3. LA “ROSA NEL PUGNO” VORREBBE AMATO MA QUESTI, PER ESSERE ELETTO, DOVREBBE AVERE UN QUANTUM IN PIÙ DI VOTI DAL CENTRODESTRA PER COMPENSARE L’ASSENZA DI GRAN PARTE DELLA SINISTRA. IN TAL CASO  SAREBBE COSÌ ELETTO DAL CENTRODESTRA CONTRAPPONENDOSI A D’ALEMA, COSA CHE EGLI  NON ACCETTEREBBE MAI. UNA SIMILE EVENTUALITÀ SCARDINEREBBE GLI ATTUALI EQUILIBRI NELL’UNIONE.

  4. LA CDL È DIVISA. MENTRE LA LEGA AFFERMA CHE CANDIDA BOSSI, BERLUSCONI SI LIMITA A PROPORRE GIANNI LETTA ED A PORRE UN ASSURDO VETO A D’ALEMA IN QUANTO “DI PARTE E DI SINISTRA”, COME SE IL SUO NON LO FOSSE! CIAMPI HA FATTO PARTE DI UN GOVERNO D’ALEMA!

  5. UNA POSSIBILE FIGURA NEUTRALE, ESTERNA AI PARTITI E GRADITA AI “POTERI FORTI” SAREBBE MONTI, MA LA SINISTRA NON LO VOTEREBBE MAI. ANCHE PERCHÉ NON HA MAI RICOPERTO CARICHE DI GOVERNO.

  6. PARADOSSALMENTE D’ALEMA SAREBBE UNA SOLUZIONE VALIDA PER TUTTI: PER PRODI, CHE POTRÀ GOVERNARE SENZA INTOPPI, PER BERLUSCONI, PERCHÉ È L’UNICA PERSONA DELLA SINISTRA DI CUI SI FIDA PER LA SUA CORRETTEZZA E SERIETÀ (PAROLE SUE).

  7. UFFICIALMENTE LA CDL NON SARÀ D’ACCORDO E QUESTO SPINGERÀ IL VOTO FINO ALLA QUARTA VOTAZIONE, QUANDO VARRÀ LA MAGGIORANZA ASSOLUTA, E CIOÈ I VOTI CHE D’ALEMA HA GIÀ.    
PERFINO IL SENATORE A VITA ED EX-PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA COSSIGA LO DICE CHIARAMENTE IN UN ARTICOLO DI ADNKRONOS  SOTTO RIPORTATO.
Raffaele B.


ADNKRONOS
''Sarebbe un presidente della Repubblica inappuntabile''
Quirinale, Cossiga: ''D'Alema è il candidato di Silvio''
L'alternativa è Amato, ''ma non è gradito a tutto il centrosinistra'' che rischierebbe di trovarsi sul Colle uno scelto ''con i voti determinanti del centrodestra''

Roma, 6 mag. (Ign) - ''Berlusconi non lo può dire, ma il suo vero candidato è proprio D'Alema''. Parola dell'ex capo dello Stato, Francesco Cossiga, che in un'intervista al 'Corriere della Sera' rilancia la candidatura di Massimo D'Alema al Quirinale e spiega perché sia il centrodestra, sia il centrosinistra concordino sul presidente dei Ds come unico possibile successore di Carlo Azeglio Ciampi.

''Il D'Alema che arrivasse al Quirinale -spiega Cossiga- sarebbe un presidente della Repubblica inappuntabile. Magari si ingerirà nelle cose di governo, ma sempre con grande equilibrio''. E chiarisce perché è il candidato ideale del Cavaliere: ''Berlusconi vuole D'Alema perché ritiene che sia in grado di mettere nei binari della correttezza il regime bipolare e allo stesso tempo si rafforza''. E aggiunge: ''Una volta, nei periodi più duri, Silvio mi disse: 'D'Alema è una persona seria e se dà una parola la mantiene'''.

Secondo il senatore a vita, il presidente della Quercia, inoltre, una volta al Quirinale, ''non permetterà mai che si faccia una violenza al centrodestra''. E sull'eventualità che il Parlamento presenti leggi punitive contro Berlusconi, ''permetterà solo provvedimenti che introducono alcune modifiche, ma non permetterà norme punitive''.

Inoltre, precisa Cossiga, ''anche Prodi lo vuole sul Colle, è sincero ma anche interessato, diciamolo. Sa che l'unica alternativa alla sua persona è D'Alema. Ma se è installato al Quirinale per sette anni...''.

E l'alternativa a D'Alema? Potrebbe essere Giuliano Amato, chiarisce l'ex presidente della Repubblica. ''Ma Giuliano -conclude- non è gradito a tutto il centrosinistra che, anzi, si spaccherebbe sul suo nome per essere stato il più stretto collaboratore di Bettino Craxi a Palzzo Chigi, temendo di trovarsi al Quirinale uno scelto con i voti determinanti del centrodestra''.

mercoledì, maggio 03, 2006

EX-GOVERNO BERLUSCONI E IL SUO VERO PRIMATO

ALL’INDOMANI DELLE DIMISSIONI DEL 2° E 3° GOVERNO BERLUSCONI POSSIAMO FARNE IL BILANCIO DEI SUOI CINQUE ANNI DI LEGISLATURA E DEI SUOI 14 MINISTRI “PERSI” PER STRADA.

LA SEGUENTE CRONISTORIA DELLE VICENDE, RIPORTATA DA REPUBBLICA, E DA ILSOLE24ORE, FA PIAZZA PULITA IN MODO IMPIETOSO DELLA “PROPAGANDA” CHE IN QUESTI GIORNI VIENE “PROPALATA” DAL CAVALIERE A RIVENDICAZIONE DEL PRESUNTO PRIMATO DI “LONGEVITÀ” E DI “STABILITÀ” DEL SUO GOVERNO.

I FATTI SONO INOPINABILI, NON COME LE OPINIONI. INFATTI IL 2° GOVERNO BERLUSCONI NOMINATO L’11-GIUGNO-2001, EBBE UN PERCORSO NIENTE AFFATTO “STABILE” E LA SUA “LONGEVITÀ” ANZICHÉ DI 5 ANNI, SI DIVIDE UN DUE PARTI DI CUI UNO DURÒ 4 ANNI E L’ALTRO 1 ANNO FINO AD OGGI, PERCHÉ FU FATTO UN GOVERNO-BIS (3°) DOPO LA CRISI FORMALE CON IL PARTITO DELL’UDC AVVENUTA APPUNTO IL 20-APRILE-2005.

L’INTERA VITA DEL GOVERNO FU “BURRASCOSA” PER LE INNUMEREVOLI “CRISI” PIÙ O MENO GRAVI CHE MISERO A DURA PROVA LA SUA COSIDDETTA “STABILITÀ”, NONOSTANTE CHE ALLA CAMERA E AL SENATO LA SUA MAGGIORANZA FOSSE “SCHIACCIANTE” OLTREMISURA RISPETTO A TUTTI I PRECEDENTI GOVERNI. QUESTO SÌ, FU IL SUO VERO PRIMATO!
Raffaele B.
La vignetta

REPUBBLICA
Il governo Berlusconi è durato 5 anni, ma è passato attraverso
diverse dimissioni di responsabili di dicasteri: i casi Scajola e Tremonti
Da Costa a Storace, in 5 anni persi per strada 14 ministri
2 maggio 2006

ROMA - In carica dall'11 giugno 2001, con l'intermezzo delle dimissioni del 20 aprile 2005 e la formazione del governo che si è dimesso oggi, Silvio Berlusconi è rimasto a Palazzo Chigi per quasi 5 anni, ma i suoi esecutivi hanno perso per strada molti 'pezzi' anche importanti, cambiando spesso volto. In particolare, sono 14 i ministri che dal 2001 si sono dimessi anche da incarichi molto importanti (Esteri, Interno, Economia, Salute. Riforme, Funzione Pubblica) e sono stati sostituiti in corsa.
  1. 12 GIUGNO 2001. Il primo problema si presenta già il giorno del giuramento, con l'assenza del ministro junior (così si chiamavano i viceministri) al Lavoro Raffaele Costa, che in questo modo comunica il rifiuto dell'incarico.
  2. 5 GENNAIO 2002. Abbandona il primo 'grosso calibro', il ministro degli Esteri Renato Ruggiero, ex direttore generale del Wto. Alla base della rinuncia alcune dichiarazioni euro-scettiche del governo, nei confronti delle quali il titolare della Farnesina ha espresso contrarietà. Lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi assume l'interim del dicastero.
  3. 14 NOVEMBRE 2002. Berlusconi nomina alla Farnesina Franco Frattini, che per il nuovo incarico lascia la poltrona di ministro della Funzione Pubblica a Luigi Mazzella.
  4. 3 LUGLIO 2002. Il ministro dell'Interno, Claudio Scajola, si dimette dopo le polemiche in seguito alla pubblicazione sui giornali di una frase non felice <<ROMPICOGLIONI>> sul giuslavorista Marco Biagi ucciso dalle Brigate rosse, detta a Cipro davanti ad alcuni giornalisti. Al Viminale arriva Giuseppe Pisanu, lasciando il ministero dell'Attuazione del programma. Il posto lasciato libero da Pisanu viene poi occupato dopo circa un anno dallo stesso Scajola, il 31 luglio 2003.
  5. 3 LUGLIO 2004. Dopo una serie di polemiche nella maggioranza, il governo perde un altro pezzo importante, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, costretto alle dimissioni. Dopo quasi due settimane di scontri un temporaneo interim affidato a Berlusconi, la soluzione politica lascia spazio a quella tecnica e il posto di Tremonti viene preso da Domenico Siniscalco.
  6. 19 LUGLIO 2004. Il leader leghista Umberto Bossi opta per il seggio di parlamentare europeo e lascia il ministero delle Riforme. Il giorno dopo la poltrona di Bossi viene assegnata a Roberto Calderoli. Lo stesso Calderoli, il 17 marzo 2005, rimette il mandato per poi ritirare le dimissioni il 23 marzo.
  7. 4 NOVEMBRE 2004. Il ministro degli Esteri Franco Frattini viene designato nuovo commissario Ue italiano. (Berlusconi assume l’interim). Il 18 novembre il posto lasciato vuoto da Frattini viene occupato dal vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini.
  8. 2 DICEMBRE 2004. Il ministro della Funzione Pubblica Luigi Mazzella rassegna le dimissioni e viene sostituito da Mario Baccini. La delegazione Udc è rafforzata dall'ingresso nel governo del segretario Marco Follini come vicepresidente del Consiglio.
  9. 15 APRILE 2005. Si ritira dal governo tutta la delegazione dell'Udc: il vicepremier Marco Follini, i ministri della Funzione pubblica Mario Baccini, per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, per le Politiche comunitarie Rocco Buttiglione. Il ritiro porterà alla crisi formale e al nuovo governo Berlusconi.
  10. 22 SETTEMBRE 2005. Il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco si dimette per i contrasti sulla vicenda Fazio e sui contenuti della legge Finanziaria. Il ritiro di Siniscalco è il primo di un ministro del governo Berlusconi 3. Il giorno stesso, alla guida dell'Economia torna Giulio Tremonti, che è anche vicepresidente del Consiglio.
  11. 18 FEBBRAIO 2006. Il ministro delle Riforme Roberto Calderoli si dimette dopo le polemiche seguite alla t-shirt con le vignette danesi su Maometto e alla dimostrazione del giorno prima contro il consolato italiano a Bengasi, in Libia. Calderoli non viene sostituito perchè ormai, a fine legislatura, non ci sono più riforme da fare.
  12. 10 MARZO 2006. Il ministro della Salute Francesco Storace si dimette per la vicenda delle intercettazioni per spiare Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini prima delle elezioni regionali del 2005. L'interim della Salute viene preso da Berlusconi.

ILSOLE24ORE
Dimessi e promossi da Ruggiero a Storace
La XIV legislatura della Repubblica Italiana ha inizio ufficialmente il 29 maggio 2001.
Mercoledì 03 Maggio 2006 ore 14:33

Il secondo Esecutivo presieduto da Silvio Berlusconi giura nelle mani del Capo dello Stato l'11 giugno 2001 e si conclude il 20 aprile 2005. Nuovo incarico a Berlusconi che vara il suo terzo Esecutivo il 23 aprile 2005. Questi tutti i cambiamenti dei Governi della legislatura… SEGUE CRONISTORIA ...CONTINUA

lunedì, maggio 01, 2006

OPPORTUNISMO ELETTORALE DELLA MORATTI

NELLA LETTERA CHE BRUNO FERRANTE INVIA AL DIRETTORE DEL CORRIERE SULLA PARTECIPAZIONE DELLA MINISTRA MORATTI ALLA MANIFESTAZIONE DEL 1° MAGGIO A MILANO, PUR CONDANNANDO I FISCHI, DIMOSTRA AL DI LA DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO LA STRUMENTALITÀ DEL SUO GESTO A FRONTE DEL QUALE EVIDENZIA LE SEGUENTI SUE CONTRADDIZIONI:

  1. PUR ESSENDO CANDIDATA A SINDACO DELLA CITTÀ NON SI È DIMESSA COME HA FATTO FERRANTE DA PREFETTO, CONTINUANDO A SCORAZZARE CON LA SCORTA E L’AUTO BLU MINISTERIALE PER MILANO.
  2. DOPO I FISCHI DEL 25 APRILE, ELLA SAPEVA CHE NON AVREBBE POTUTO EVITARE I FISCHI 1° MAGGIO. CIÒ NONOSTANTE HA PARTECIPATO LO STESSO.
  3. IL PRESUNTO “ANTIFASCISMO” DELLA MORATTI, CHE GIUSTIFICHEREBBE LA SUA PARTECIPAZIONE ALLE SUDDETTE MANIFESTAZIONI, SONO CONTRADDETTE DAL FATTO CHE ELLA FA PARTE DI UNA MAGGIORANZA CHE SI È ALLEATA CON UN PARTITO DICHIARATAMENTE FASCISTA “FIAMMA TRICOLORE”.
  4. MAI IN PASSATO LA MINISTRA HA PARTECIPATO A CODESTE MANIFESTAZIONI NÉ NE HA MAI PRESENZIATA O CELEBRATA UNA.

È EVIDENTE IL CARATTERE STRUMENTALE ED ELETTORALISTICO DELLA MINISTRA CHE IN TAL MODO “SFRUTTA” LE MANIFESTAZIONI PER FARE LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE E NEL CONTEMPO DARE FIATO AL CENTRODESTRA DI “TUONARE” CONTRO “L’AGGRESSIVITÀ” DEL CENTROSINISTRA, INCASSANDO PERSINO LA SOLIDARIETÀ DI PRODI.

AL CONTRARIO NON CI FURONO ESPRESSIONI DI ANALOGA SOLIDARIETÀ ALLORCHÉ ANCHE BRUNO FERRANTE FU INSULTATO DA MILITANTI E DIRIGENTI DI ALLEANZA NAZIONALE, SOLO PERCHÉ AVEVA PRESO PARTE ALLA MANIFESTAZIONE DELL'UNIONE DEL COMMERCIO DOPO I GRAVI FATTI DELL'11 MARZO IN CORSO BUENOS AIRES. COSTORO NON ERANO CITTADINI CHE PROTESTAVANO PER SUOI ATTI DI GOVERNO, MA UNA FORZA POLITICA CHE INVEIVA IN MODO SGUAIATO CONTRO DI LUI.
Raffaele


LETTERA
CORRIERE
«Suo diritto esserci. Ma fa solo propaganda»
«Condanno i gesti di gratuita intolleranza, ma anche quelli d’opportunismo bello e buono»
di Bruno Ferrante

Caro direttore,
vorrei fare alcune considerazioni sul 25 aprile e sul 1˚ maggio per non apparire quello che non sono. Credo nella libertà, nella democrazia e sono tollerante, come ho dimostrato nella mia vita, anche professionale. È pieno diritto di ogni cittadino partecipare a manifestazioni che condivide, è un valore questo di un Paese libero…CONTINUA


CRITICA DEL CENTRODESTRA
NOTIZIE VIRGILIO
1 MAGGIO/ NANIA: FANNO SORRIDERE LE IPOCRITE CONDANNE DI PRODI
Sinistra radicale e antagonisti determinanti per futuro governo

Roma, 1 mag. (Apcom) - "Dopo il 25 aprile, ecco il bis del Primo Maggio. La sinistra radicale e antagonista mostra ancora una volta la sua intolleranza, frutto di un'ideologia anacronistica. Eppure in Italia questi signori, espulsi dalla storia, sono stati riabilitati da Prodi e saranno determinanti per consentire la formazione del suo governo". Lo ha dichiarato il presidente dei senatori di An Domenico Nania.

"Di fronte alle intolleranze di Milano e Torino - ha aggiunto Nania - fanno sorridere le false e ipocrite condanne di Prodi impegnato giorno e notte nei giochi per occupare tutto il potere infischiandosene del voto degli italiani, in particolare di quella metà che non lo riconosce come suo rappresentante. Ai ministri Letizia Moratti e Rocco Buttiglione - conclude - giunga la forte e completa solidarietà dei senatori di Alleanza nazionale".