Egli evidenzia con semplici esempi che quando l'economia va in crisi con problemi
quali disoccupazione e riduzione dei consumi
nel momento in cui i beni e forza lavoro esistono in abbondanza, come sta ormai
avvenendo da tempo ormai, la politica
di austerità è controproducente perché anziché mettere più denaro nell'economia come dovrebbe essere per riequilibrare, lo
si toglie riducendo la spesa pubblica e aumentando le tasse aggravando ulteriormente la situazione in una
sorte di cane che si morde la coda.
Egli mostra con esempi lampanti che il deficit pubblico altri non è che
immissione di liquidità
nel economia ai
cittadini consumatori. Sulla base di queste considerazioni, Mr. Mosler afferma, che la causa della
crisi risiede in effetti sul deficit
pubblico "troppo
basso" e non "troppo alto" come invece viene fatto credere e trattato
attualmente dal governo e dagli economisti
asserviti.
All'economia del Paese manca una quantità X di denaro che lo Stato non immette per non aumentare il debito pubblico. Il ragionamento qui
si rovescia in modo drastico perché al centro si pone, come dovrebbe essere
ovvio, il lavoro e
con essa la distribuzione di quell' X
denaro da immettere per soddisfare il consumo e il risparmio dei cittadini oltre
al pagamento delle tasse.
Ovviamente la
crescita del deficit pubblico fa aumentare i costi
per l'interesse da pagare ma ciò non
costituisce alcun problema per una economia
che cresce e che soddisfa le esigenze dei cittadini. Invece per l'Europa, che insiste con l'austerità, è più importante risolvere il
problema del debito pubblico
che il lavoro e
la penuria di liquidità
che provoca sta distruggendo il sistema
produttivo con il fallimento di
migliaia di aziende e fabbriche con l'emigrazione di
massa dei giovani.
Mr
Warren Mosler afferma che è lo Stato
a servirsi del denaro per fare lavorare le
persone e non viceversa che le
persone lavorano per dare i soldi allo Stato. Proprio come il casinò che distribuisce
le fiche ai giocatori. I soldi provengono
direttamente o indirettamente dallo Stato,
poi vanno alle persone che poi pagano
le tasse. Sono proprio le tasse che bisogna pagare nella valuta circolante che costringono le persone a lavorare per i soldi. Lo Stato,
facendo lavorare le persone realizza
tutti i servizi necessari alla
Nazione.
Infine Mr
Warren Mosler dice che la fuoriuscita
dall’euro dell’Italia fa certamente recuperare sulle esportazioni una quota di liquidità
importante ma se lo Stato
continua a non immettere nel sistema
quantità sufficiente di X denaro richiesto
non risolverà lo stesso il problema
della disoccupazione e della distruzione dei sistema produttivo.
Raffaele
B.