giovedì, novembre 01, 2007

G8 - COMMISSIONE D'INCHIESTA E LA VERITÀ SU GENOVA

DOPO LA BOCCIATURA DA PARTE DI DI PIETRO E MASTELLA SULLA ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA (CURIOSO, I DUE NON SI PARLANO NEMMENO), PRODI È DECISO AD ANDARE AVANTI FINO IN FONDO E RIPROPORLA ALLE CAMERE PERCHÈ È PREVISTO NEL PROGRAMMA DI GOVERNO SOTTOSCRITTO DA TUTTI GLI ALLEATI, ANCHE DA LORO!

MENTRE LA ROSA NEL PUGNO ERA “ASSENTE”, I DUE MINISTRI HANNO VOTATO INSIEME ALLA CDL E QUINDI “CONTRO” LA COMMISSIONE PERCHÈ, DICONO, NON VOGLIONO METTERE ULTERIORMENTE SOTTO INCHIESTA LA POLIZIA CHE INVECE HA DOVUTO FAR FRONTE AI DISORDINI DI QUEI GIORNI ED ANCHE PERCHÈ SONO GIÀ IN CORSO DEI PROCESSI CONTRO POLIZIOTTI A TUTTI I LIVELLI E LA MAGISTRATURA QUINDI ACCERTERÀ LE LORO RESPONSABILITÀ.

ORA È CHIARO CHE NON È COSÌ PERCHÈ LO SCOPO DELLA COMMISSIONE È QUELLO DI ACCERTARE RESPONSABILITÀ POLITICHE MENTRE LA MAGISTRATURA QUELLE PENALI CHE SONO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PERSONALI. QUESTO DI PIETRO CHE È STATO MAGISTRATO E MASTELLA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA NON POTEVANO NON SAPERLO DATE LE LORO COMPETENZE IN MATERIA!

NON SI PUÒ A PRIORI ESCLUDERE UN SETTORE (QUELLO DELLA POLIZIA) DALL'INCHIESTA PER ACCERTARE TUTTA LA VERITÀ DEI FATTI ACCADUTI. LA COMMISSIONE DEVE POTER INVESTIGARE IN TUTTE LE DIREZIONI PER ACCERTARE LA VERITÀ ALTRIMENTI NON SARÀ POSSIBILE E ALLA FINE SARANNO, NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI "CONDANNATI" SOLO QUEI POLIZIOTTI E QUEI CIVILI CHE HANNO COMMESSO DEI "REATI" E BASTA.

VI SONO MOLTE E CIRCOSTANZIATE DENUNCE E FATTI ACCERTATI CON I MEDIA E TESTIMONIANZE PERFINO DI POLIZIOTTI DI "COINVOLGIMENTI" DI "POLITICI" ALL'INTERNO DEI CENTRI OPERATIVI DURANTE GLI AVVENIMENTI, FATTO ANOMALO IN UNO STATO DEMOCRATICO. MAI ACCADUTO PRIMA AD ECCEZIONE DEL PERIODO "FASCISTA".

VI SONO INSOMMA DELLE RESPONSABILITÀ "POLITICHE" CHE DEVONO ESSERE "ACCERTATE" E CHE POTREBBERO AVERE "DEVIATO" IL COMPORTAMENTO DELLA POLIZIA CON QUELLE NOTE CONSEGUENZE

LA COMMISSIONE SERVIREBBE A FARE “PIENA LUCE” SU TUTTE QUELLE OMBRE CHE STANNO "OFFUSCANDO" L'IMMAGINE DELLA POLIZIA ACCERTANDO EVENTUALI "INTERFERENZE" DI POLITICI CHE NE HANNO "ALTERATO" “ILLEGALMENTE” LA LINEA DI COMANDO FINO A PRODURRE QUELLA GRANDE "CONFUSIONE" CHE STAREBBE ALLA BASE DELLE VIOLAZIONI DI LEGGE DI DIVERSI POLIZIOTTI E QUESTORI CHE SONO OGGI SOTTO PROCESSO.

SI POTREBBE FARE COSÌ LA NECESSARIA “PULIZIA” PER RESTITUIRE SIA ALLA POLIZIA MEDESIMA CHE AL PAESE TUTTO QUELLA IMMAGINE DI “DEMOCRAZIA” E DI CIVILTÀ AL MOMENTO "COMPROMESSI" SIA ALL'INTERNO CHE ALL'ESTERO. ANCHE PER EVITARE CHE SIMILI FENOMENI ABBIANO A RIPETERSI IN ALTRI MOMENTI DIFFICILI.
Raffaele B.

LASTAMPA
G8, Prodi blinda la commissione
Il premier: «E' nel programma,vogliamo la verità su Gonova»
31/10/2007 (20:54)

ROMA
«La commissione d’inchiesta sul G8 di Genova è un impegno preso con il programma del governo che non intendiamo disattendere. La ricerca della verità deve continuare». Il premier Romano Prodi, il giorno dopo la bocciatura nella commissione Affari Costituzionali della Camera della pdl per istituire la commissione d’inchiesta sui fatti di Genova, fa sentire la sua voce e ’bacchettà gli alleati ’disobbedientì: l’Idv e l’Udeur, che hanno votato contro il provvedimento insieme alla Cdl, e la Rosa nel Pugno che era assente.

Anche il segretario del Pd Walter Veltroni prende posizione scrivendo una lunga lettera al sindaco di Genova Marta Vincenzi nella quale afferma che della commissione d’inchiesta «Genova non può fare a meno». La scuola Diaz, la Caserma di Bolzaneto, Piazza Alimonda e Carlo Giuliani, aggiunge, sono ferite che «non si sono ancora rimarginate», per le quali «non c’è che una cura: l’accertamento della verità, di tutta la verità su quanto accadde in quei giorni».

E questo, incalza il capogruppo dell’Ulivo alla Camera Dario Franceschini, può avvenire solo con una commissione d’inchiesta la cui proposta di legge istitutrice verrà comunque portata in Aula, nonostante la bocciatura di ieri. Perchè anche il capo della polizia Antonio Manganelli, ricorda il sindaco di Roma, disse proprio al «giornale di Genova di non avere timori, ma di auspicare anzi l’accertamento» della verità. Anche il Prc e il Pdci, che avevano chiesto l’intervento di Prodi, fanno sapere di essere pronti a chiedere alla prossima conferenza dei capigruppo di Montecitorio che la proposta di legge venga inserita all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula.

La Cdl insorge e protesta contro quella che definisce «una forzatura». L’Udc si appella al presidente della commissione Affari Costituzionali Luciano Violante affinchè archivi il testo bocciato, mentre FI chiede a gran voce che si faccia una commissione «equilibrata» che indaghi cioè soprattutto sui manifestanti. Una richiesta pressochè analoga a quella dell’Idv e dell’Udeur. Antonio Di Pietro infatti vuole «una commissione che non sia di parte», mentre il capogruppo del Campanile Mauro Fabris dà la disponibilità dei deputati Udeur a votare un «testo rivisto» con una commissione che non indaghi «solo sulle forze dell’ordine». Clemente Mastella però insiste sul ’nò al testo affermando che «il programma non è certo la bibbia e che può essere cambiato».

Le rassicurazioni del premier, di Veltroni e anche di Massimo D’Alema sul fatto che la pdl arriverà comunque in Aula sembrano rasserenare la sinistra radicale, soprattutto al Senato dove il governo è a ’rischio-Finanziarià. La senatrice del Prc Heidi Giuliani, che aveva minacciato di dimettersi per protesta, definisce «rassicuranti» le loro parole. E proprio di lei si era parlato, secondo quanto si è appreso, nell’incontro di oggi tra il segretario del Prc Franco Giordano e Walter Veltroni. Alla Camera però Francesco Caruso (Prc) conferma la sua intenzione di aderire alla manifestazione del 17 novembre a Genova «contro il tentativo di criminalizzare i movimenti». Oggi intanto, mentre si arroventano le polemiche tra i poli, la Corte d’Assise di Cosenza acquisisce intercettazioni telefoniche e ambientali relative ai G8 di Genova e Napoli; e l’ex carabiniere Mario Placanica, accusato di aver ucciso Carlo Giuliani, annuncia una nuova perizia balistica che potrebbe dimostrare come non siano stati suoi i colpi che hanno tolto la vita al giovane manifestante.

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