mercoledì, maggio 13, 2009

IL CAVALIERE E LA NOSTRA MEMORIA CORTA

Dall’ ultima e recente posizione di Berlusconi sulla politica dei “respingimenti” tesa a “giustificarla” affermando che “i migranti sui barconi sono reclutati dalla criminalità e pertanto non hanno ragioni per chiedere asilo..”, ovviamente non è stato loro chiesto prima di respingerli riaccompagnandoli in Libia.

Il
Consiglio italiano rifugiati invece “smentisce” il Cavaliere in modo clamoroso affermando che il 70% di chi sbarca chiede asilo e un terzo l’ha ottenuto.

Adesso l’ONU chiede al Governo Italiano di “riammettere” i clandestini respinti ed anche la Santa Sede “richiama” il Governo al rispetto delle norme umanitarie internazionali cui l’Italia non aveva mai violato!

Certo si chiede anche che l’Europa faccia la sua parte e non lasci gli stati membri soli ad affrontare il “fenomeno” che non potrà essere arrestato fintanto che esisteranno condizioni difficili di sopravvivenza per quella moltitudine in disperata ricerca di una speranza di vita.

La Lega Nord sta imprimendo una svolta decisamente “razzista” e “xenofoba” alla politica internazionale del nostro paese e il Cavaliere contrariamente a quanto si vede in questo video (recuperato dal lontano 1997) incredibilmente “smentisce” se stesso con una convinta adesione. Vedere per credere a che livello di voltafaccia arriva il nostro premier:

VIDEO (clicca il titolo)
Quando Berlusconi piangeva per i migranti morti
Fonte You Tube
Lacrime da caimano. Era il 30 marzo 1997 e Berlusconi esordiva così in un'intervista parlando dei migranti: "Vorrei che tutti gli italiani avessero avuto l'incontro che ho avuto io con questa gente che ha perso tre figli, che ha perso la moglie, che sperava di venir qui a trovare un paese libero e democratico in cui poter lavorare, in cui potersi affermare... ecco queste son cose che noi non possiamo permettere che succedano più nel nostro paese...". Ecco il
video dal sito dell’Unità.it.

Altro che non succedono! Succedono eccome perfino con il suo avallo e quello di tutti coloro che hanno dimenticato la storia del nostro paese, che rinunciano ai principi di umanità e civiltà ed infine alla democrazia. Quando la memoria è corta!
Raffaele B.

ILMESSAGGERO
Consiglio italiano rifugiati: il 70% di chi sbarca chiede l'asilo

ROMA (13 maggio) - Il 70% degli immigrati arrivati in Italia nel 2008 con i barconi ha chiesto asilo politico, e un terzo del totale ha ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato, essendone stati verificati i requisiti: così il direttore del
Consiglio italiano per i rifugiati, Cristopher Hein, smentisce, in una intervista alla Radio Vaticana, la denuncia del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, secondo il quale tra gli irregolari non vi sarebbe alcun richiedente asilo.
«Questa affermazione - ha detto Hein all'emittente vaticana - è smentita dalle statistiche ufficiali: nel 2008 tra Lampedusa, le coste siciliane e la Sardegna sono arrivate 37 mila persone in forma di sbarchi. Facendo il calcolo risulta non solo che il 70 per cento di quelli che sono arrivati hanno fatto una richiesta d'asilo, ma che un terzo di tutti quelli che sono sbarcati ne ha ottenuto dallo Stato italiano il riconoscimento». Hein ha poi denunciato il sistema europeo di accesso: «il fatto che tanti africani paghino organizzazioni criminali per venire in Europa - ha osservato - è la conseguenza di una politica non solo italiana ma dell' Unione europea, anche attraverso il sistema di Schengen, che fa sì che nessun cittadino di un paese terzo, in particolare africano, riesca ad entrare sul territorio italiano o comunitario in modo regolare perché nessuno gli dà il visto».

ILMESSAGGERO
L'Onu scrive al governo italiano:
«Riammettete i clandestini respinti»

Berlusconi: «Sono il frutto di un'organizzazione criminale»
Maroni: «Dei richiedenti asilo si faccia carico la Ue»


ROMA (12 maggio) - Non si placano le polemiche sulla decisione adottata dall'Italia di respingere i barconi diretti in Italia. L'Onu invita il governo a riammetterli, l'Europa sostiene che il diritto all'asilo è un principio universale, Berlusconi tira dritto per la sua strada, mentre Maroni chiede che sia la Ue a farsi carico dei richiedenti asilo e assicura che i respingimenti in Libia proseguiranno.

Berlusconi: su barconi reclutati dal crimine. Il presidente del consiglio, in Egitto per un vertice con Mubarak, è tornato sul tema dei barconi che salpano verso l'Italia: «Non sono fatti occasionali ma il frutto di una organizzazione criminale»: all'interno vi sono persone che «sono reclutate in maniera scientifica dalle organizzazioni criminali che offrono a chi vuole venire in Italia la possibilità di venirci a pagamento». «Queste persone - ha rimarcato il premier - sono persone che hanno pagato un biglietto, non sono persone spinte da una loro speciale situazione all'interno di paesi dove sarebbero vittime di ingiustizie, ma sono reclutate dal mondo del lavoro o del non lavoro in maniera scientifica dalle organizzazioni criminali».
CONTINUA

Nessun commento: