mercoledì, maggio 20, 2009

IL CAVALIERE E LO SCANDALOSO LODO ALFANO

Era stato preannunciato lo scorso 18 febbraio 2009 con il commento in questo sito GIUSTIZIA – QUANDO L’IMMUNITÀ È IMPUNITÀ allorché fu emessa la sentenza ed ora arriva la motivazione con la quale si dichiara che Mills era il falso testimone corrotto e Berlusconi il suo corruttore. Il sig. Mills viene condannato e Berlusconi invece resta fuori dal processo per il Lodo Alfano che lo rende immune (o meglio impunibile). Il lodo Alfano è al vaglio della Corte Costituzionale per incostituzionalità ed ha anche un referendum pendente. Tale legge infatti, approvata in fretta in furia in soli tre giorni fa a pezzi il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.

Il Cavaliere si tiene ben lontano dal processo ma vorrebbe andare in Parlamento per “riferire” e “spiegare” forse il contenuto di quella sentenza, ma è molto più probabile che egli preferisca quella sede a lui più “favorevole” per attaccare il Giudice che ha emesso quella sentenza senza che quello stesso Giudice abbia alcuna possibilità di fare altrettanto! Se ne preannuncia già dalle sue dichiarazioni ai media in cui grida allo scandalo. Ma lo scandalo è il suo Lodo Alfano!

Caso Mills: Berlusconi minaccia e sbrocca contro i giudici - Reazioni di servi PDL e opposizione
ladygroove71b
19 maggio 2009
Nell'ennesimo delirio di onnipotenza, il premier sbrocca, vomitando le solite sciocchezze ciclopiche contro la magistratura. Nel frattempo, Tabacci e Franceschini chiedono a Berlusconi di farsi processare, Pierfurby Casini "apprezza" il gesto del nano di render conto al parlamento, Di Pietro, intervistato da Bianca Berlinguer, ne reclama le dimissioni, la corte del nano, patani in testa, giustifica l'indifendibile.

Il Cavaliere dovrebbe fare come se fosse in un paese “normale”. Dovrebbe rinunciare al Lodo Alfano e presentarsi ai suoi giudici per farsi processare come avviene per tutti i cittadini anziché “difendersi” in Parlamento. Ma visto che non siamo ancora un paese normale questo non avverrà.

Ora la speranza di una possibile assoluzione è demandata al ricorso in appello, naturalmente solo per il sig. Mills, Berlusconi, come si diceva, ne resta sempre fuori.

Se lo fa Berlusconi, perché non lo dovrebbero fare tutti i criminali “condannati” e cioè presentarsi in Parlamento per “attaccare” i propri giudici di essere stati “prevenuti” nei loro confronti?
Così la giustizia non esiste più!
Raffaele B.


REUTERS
Caso Mills, Pd-Di Pietro:no a premier in Aula.Protesta anche Anm
mercoledì 20 maggio 2009 14:45

ROMA (Reuters) - Dopo che ieri Silvio Berlusconi ha annunciato che parlerà in Parlamento del processo di David Mills, condannato in primo grado con l'accusa di falsa testimonianza a favore dell'attuale premier, oggi sia il leader del Pd che quello dell'Italia dei Valori hanno chiesto che non intervenga in aula, mentre l'Associazione nazionale magistrati ha protestato contro le sue "invettive".
"Ho trovato tra la gente un senso di grande indignazione, perché le persone si aspettano che i politici si occupino dei loro problemi", ha detto oggi il segretario del Partito democratico Dario Franceschini parlando coi giornalisti nel corso di un'iniziativa elettorale in quartiere popolare della Capitale.

"Invece Berlusconi dall'inizio della legislatura non ha trovato nemmeno due minuti per venire in Parlamento a parlare della crisi ... ed ora vuole venire in aula per autoassolversi e sollevare un polverone. E il Lodo Alfano lo ha fatto approvare in tre giorni".

Il cosiddetto Lodo Alfano è la legge che garantisce alle principali cariche dello Stato l'immunità nel corso del loro mandato. Il lodo è anche al centro di una proposta di referendum abrogativo su cui probabilmente l'elettorato sarà chiamato a votare nella primavera del 2010.

"Berlusconi come tutti gli italiani deve andare a difendersi in tribunale", ha detto stamani il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro durante una trasmissione radiofonica. "Se Berlusconi viene ad accusare la magistratura in Parlamento è un attacco alla Costituzione e una violazione al principio della divisione dei poteri".

"I presidenti delle Camere non devono permettere che avvenga, altrimenti si rendono assenti nel difendere le prerogative del Parlamento", ha aggiunto.

Intanto, con un comunicato, l'Anm ha affermato di ritenere "inaccettabile che da parte di esponenti politici e di rappresentanti del governo vengano rivolte invettive e accuse di carattere personale nei confronti dei componenti del collegio del tribunale di Milano ed in particolare del suo presidente".

Ieri, commentando le motivazioni della sentenza che nel febbraio scorso ha condannato Mills, Berlusconi ha detto che si tratta di "una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà come sono assolutamente sicuro sarà accertato in appello".

Secondo i giudici Mills, condannato a quattro anni e mezzo per corruzione giudiziaria, agì come falso testimone per assicurare l'impunità a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest sulla creazione di alcune società off-shore usate per gestire fondi neri.

CORRIERE DELLA SERA
Franceschini: «Berlusconi non pensidi autoassolversi in Parlamento»
Il leader del Pd: «Non è venuto in Aula neanche a parlare di crisi». Anm: «Inaccettabili invettive contro i giudici»

ROMA - C'è «grande indignazione» tra le persone comuni perché Berlusconi «pensa ai propri problemi e non a quelli delle persone, come dimostra la sollecitudine con cui ha fatto approvare il Lodo Alfano». Dopo
la pubblicazione delle motivazioni della sentenza sul caso Mills (l'avvocato inglese condannato per corruzione perché, secondo i giudici, avrebbe mentito al fine di proteggere il Cavaliere), Dario Franceschini attacca il premier. Al termine di una visita al mercato rionale di Centocelle, un quartiere popolare della Capitale, il segretario del Partito democratico riferisce di un «senso di grande indignazione, perché le persone si aspettano che i politici si occupino dei loro problemi». Il documento - Il testo della sentenza (in pdf)
CONTINUA

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