martedì, settembre 15, 2009

L'AQUILA - LO SHOW DEL CAVALIERE AD ONNA

Per poter consegnare ufficialmente le 94 case di legno prefabbricate, costruite dalla provincia autonoma di Trento e finanziate dalla Croce rossa (con il cappello della Protezione Civile, sic…) Berlusconi si vuole questa volta ‘servire’ della vetrina mediatica di Porta a Porta di stasera e, per fare in modo da ottenere il massimo dell’audience fa ‘spostare’ d’autorità gli altri due servizi di Ballarò di RAI3 e Matrix TV5, provocando violente polemiche.

Berlusconi tenterà di ‘vendere’ come ‘miracolo’ del Governo e della sua Protezione civile un ‘lavoro’ fatto interamente da altri, come già detto prima e confermato dallo stesso Bertolaso nell’articolo sotto
riportato anche se qui egli s’inventa pateticamente il concetto di ‘Sistema Italia’ per ‘attribuire’ anche alla Protezione civile un ‘successo’ in questa consegna fatta in un tempo record di 162 giorni dal sisma mai realizzato prima in Italia, dice Bertolaso.

Secondo questo articolo di
Repubblica ‘Terremoto, all'epoca dell'Irpinia, le case furono consegnate prima’ e per l’esattezza il 26 marzo 1981 a 122 giorni trascorsi dal sisma, 150 casette in legno tipo chalet (Rubner costruzioni) consegnate a Laviano, Salerno. 450 persone ricoverate. All’epoca non esisteva nemmeno la Protezione civile con strade interrotte e ponti crollati. Solo a Laviano i morti erano 300 su 1.500 abitanti e complessivamente 3.000 morti e 300.000 senzatetto e un'Italia divisa in due. Malgrado tutto il sistema di prefabbricazione pesante fu realizzato in trecento comuni e in tempi che, il tanto decantato Bertolaso lo avrebbe definito ‘incredibili’ come minimo.

La Protezione civile avrebbe dovuto consegnare il suo primo lotto di case il 4 settembre scorso, invece la data di consegna è slittata a fine mese. Qui per l’occasione non faranno altro che reiterare le promesse, altro che successo!

Inoltre per nascondere il malumore, le tendopoli più vistose sono state evacuate, gli sfollati sistemati negli alberghi, anche questo verrà detto oggi: ma di 171 campi ne sono stati chiusi 59 e ci sono ancora 16mila persone nelle tende», e 30mila aquilani sulla costa.

Il Cavaliere ha un ‘disperato’ bisogno di recuperare ‘consensi’ e grazie al potere che possiede ancora, si avvale dei mezzi della ‘propaganda’ per ‘presenziare’ in modo ‘invadente’ ad una cerimonia a cui non c’entra per niente per trasformarla in uno show mediatico. Dovrebbe essere invece il presidente della provincia di Trento Lorenzo Dellai ad inaugurarla. Ne avrebbe il diritto.

Ecco perché Porta a Porta deve essere il solo ‘servizio’ ad operare ‘indisturbato’ questa sera. In quella sede, senza alcun contraddittorio, si sentiranno in modo autoreferenziale solo la sua voce e quella del servile ‘Vespa’.
Raffaele B.

IL SOLE24ORE
Proteste alla cerimonia di consegna delle casette di Onna
di Nicoletta Cottone
15 set 09

Pezzopane: il progetto non è merito del Governo. «La consegna delle prime case per gli sfollati è un fatto importante – ha commentato il presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane - e va sottolineato, ma va rigettato un certo tono di enfasi e di autoreferenzialità. Queste case non erano previste e sono state individuate dopo una mobilitazione dei cittadini di Onna, che non volevano spostarsi. Non sono le case del progetto, non è merito del governo». Stefania Pezzopane ha chiesto a Berlusconi sobrietà, rigore e interventi concreti «perché se in alcuni momenti siamo stato assecondati, in altri siamo stati usati e strumentalizzati, gente che soffre portata in vetrina per esibire potere e forza di un governo che in molti momenti ha mostrato debolezza. Dalle tende gli sfollati non vanno in case, vanno negli alberghi, le aspettative delle persone sono state disattese. Cerchiamo di lavorare assieme per raggiungere gli obiettivi, ma è sotto gli occhi di tutti che le prime case consegnate sono fatte dalla Croce rossa su intervento della provincia di Trento. Siamo lontano dalle promesse fatte dal governo, ma ci auguriamo che entro novembre, come dice Bertolaso, le case ci saranno per tutti».

aieiesbrazorf
13 settembre 2009
Tg3 13-09-09 Rai, Marano fa slittare Ballarò Floris: un atto immotivato


AGI
RIVOLUZIONATI PALINSESTI TV: DOPO BALLARO' SALTA ANCHE MATRIX
Roma, 15 set. - Stasera palinsesti rivoluzionati in Rai e Mediaset: cancellati i due appuntamenti d'informazione previsti. Dopo Ballarò, cancellato ufficialmente per dare spazio a "Porta a porta" di Bruno Vespa, la puntata in cui sarà ospite il premier, ieri sera e' stato annunciato anche lo slittamento di una settimana di "Matrix" su Canale 5.

"Per ragioni tecniche legate all'allestimento del nuovo studio e alla realizzazione della nuova scenografia del programma - si legge nel comunicato dell'azienda di Berlusconi - le puntate di Matrix previste per martedì 15 e venerdì 18 settembre non andranno in onda".

Sergio Zavoli, presidente della Vigilanza Rai ieri e' intervenuto sul caso- Ballarò: "La decisione, all'ultimo momento, di bloccare sia pure una tantum, la puntata di Ballarò su Rai 3 - ha detto - perché coincidente con Porta a Porta su Rai 1, edizione speciale dedicata alla consegna delle case ricostruite in Abruzzo dopo il terremoto, di fatto contraddice il criterio di un palinsesto differenziato, volto a stabilire con il pubblico appuntamenti programmabili.

Le due trasmissioni hanno sempre convissuto all'interno dei palinsesti delle rispettive reti, e la deroga, specie se perentoria, costituirebbe un problema da dover prontamente risolvere".

CORRIERE DELLA SERA
IL TERREMOTO IN ABRUZZO, PARLA IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE
«A Onna case definitive»
Bertolaso: «Per la rimozione delle macerie ci vorrà tempo». Nel pomeriggio l'arrivo di Berlusconi
15 settembre 2009
MILANO - Quelle realizzate ad Onna sono case «assolutamente definitive» perché solo così è possibile dare una «certezza del futuro» a chi ha perso nel terremoto non solo la propria abitazione. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, intervenuto a «Mattino cinque» su Canale 5 e, successivamente, a «Radio Anch'io», ribadendo che entro la fine del mese saranno smontate tutte le tendopoli in Abruzzo, dove attualmente ci sono ancora 11mila persone. Le case di Onna, novantaquattro villette di legno prefabbricate, realizzate dalla Protezione civile e dalla Provincia autonoma di Trento con il contributo economico delle donazioni che ha ricevuto la Croce Rossa italiana, ha spiegato Bertolaso, «vengono utilizzate come chalet o seconde case nelle zone di montagna e sull'Appennino» e, dunque, si tratta di abitazioni «assolutamente definitive, realizzate per dare certezza del futuro agli abitanti di Onna ma anche delle altre frazioni dell'Aquila e dei paesi» del cratere del sisma. Il capo della Protezione Civile ha poi espresso «amarezza» per i «distinguo» sollevati sulla realizzazione delle case ad Onna.

SISTEMA ITALIA - «Qui abbiamo un successo del Sistema Italia, di cui dovremmo tutti essere orgogliosi - ha detto - e invece si sollevano dei distinguo fra chi li ha costruiti e chi li ha finanziati. Sono anni che cerco di spiegare che la Protezione Civile è un organismo complesso, una squadra. Ad Onna avremmo potuto fare tutto da soli ma proprio perché Onna, completamente rasa al suolo, è un simbolo di questo terremoto, abbiamo voluto coinvolgere più organismi. Abbiamo chiesto alla protezione civile del Trentino di realizzare le case e alla Croce Rossa di pagarle». «Quando sento la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi dire "non saremmo mai stati capaci di fare quello che avete fatto qui" - ha aggiunto - penso che dovremmo essere orgogliosi e farla finita con i distinguo». Quanto alla rimozione delle macerie dal centro dell'Aquila, Bertolaso ha spiegato che ci vorrà ancora «molto tempo». «È un lavoro che non può esser fatto con superficialità, andando lì con le ruspe e portare tutto in discarica, perché lì in mezzo c'è molto amianto e anche un mattone può avere un suo valore perché messo nel 1.400». Si tratta quindi di un lavoro «complicato, reso ancora più difficile dalla mancanza di discariche», alla cui risoluzione devono dare la loro collaborazione tutte le altre amministrazioni.

BERLUSCONI - Il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, sarà questo pomeriggio ad Onna, proprio per la cerimonia di inaugurazione del villaggio temporaneo e dell’asilo "Giulia Carnevale". Insieme a Berlusconi, per benedire le costruzioni, ci sarà monsignor Giuseppe Molinari, arcivescovo dell’Aquila. Il premier arriverà nel primo pomeriggio ad Onna accolto dal vescovo e da Bertolaso. Berlusconi inaugurerà il locale asilo intitolato a Giulia Carnevale, studentessa di architettura deceduta sotto le macerie del sisma di aprile, e visiterà alcuni cantieri dei dintorni dell’Aquila.

D'ALEMA- E per Massimo D'Alema nello speciale in onda questa sera per la consegna delle prime case agli abitanti de L'Aquila si dovrebbe festeggiare «il dono dei prefabbricati costruiti dalla provincia di Trento, cui siamo grati». Dovrebbe essere protagonista il presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dellai, e non, è il riferimento implicito, il presidente del Consiglio. Perché «le villette che erano state promesse da Berlusconi e che non sono ancora pronte».

CROCE ROSSA- Per il commissario straordinario della Croce Rossa, Francesco Rocca «grazie a questa iniziativa gli abitanti di Onna hanno da oggi, cinque mesi dopo il terremoto, la possibilità di entrare in case vere. La Croce rossa conferma il suo impegno nei luoghi colpiti dal terremoto, fino a quando la situazione non sarà tornata alla totale normalità». Secondo Rocca questo è il primo «tangibile segno della solidarietà che gli italiani hanno dimostrato alla popolazione d'Abruzzo attraverso la Croce rossa italiana».

REPUBBLICA
Terremoto, all'epoca dell'Irpinia
le case furono consegnate prima

15 settembre 2009

"Non credo che siano possibili paragoni al mondo". Così Guido Bertolaso ieri al Tg1 delle otto. Tempi da record, meraviglia mondiale per le casette di Onna, i prefabbricati in legno costruiti dalla Provincia di Trento.

15 settembre 2009. 162 giorni trascorsi dal sisma 47 casette in legno tipo chalet consegnate. Circa 200 persone ricoverate.
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26 marzo 1981. 122 giorni trascorsi dal sisma, 150 casette in legno tipo chalet (Rubner costruzioni) consegnate a Laviano, Salerno. 450 persone ricoverate. Un paragone, almeno uno è dunque possibile. E trent'anni fa non esisteva nemmeno la Protezione civile, non esistevano strade decenti, erano crollati i ponti. Per raggiungere l'Irpinia si impiegarono giorni. Il coordinamento dei soccorsi fu affidato, diciamo cosi, al radiogiornale della Rai. Chi poteva telefonava e dava le indicazioni, urlava il luogo del disastro.
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Si ascoltava la radio per capire dove ci fosse bisogno. "A Balvano, a Balvano! La chiesa è crollata, 80 fedeli sepolti, urlò il conduttore". L'autocolonna prese la direzione di Balvano, ma si scordò di Baragiano, di Ricigliano. Da lì (altri trenta seppelliti) nessuno aveva chiamato...
Solo i morti di Laviano (300 su 1500 abitanti) sono stati pari a quelli sofferti in tutto il territorio abruzzese. E, per dire del tempo e dell'organizzazione, a Laviano riuscirono a consegnare dopo quasi una settimana tutte le bare occorrenti, e le ultime furono ammassate ai lati di due tornanti di montagna. A dirigere le operazioni di soccorso da Roma fu incaricato Giuseppe Zamberletti. Da solo, quasi a mani nude.
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"Eppure al mio paese le prime case in legno arrivarono già a febbraio, una ventina di alloggi con tutti i servizi - ricorda il sindaco Rocco Falivena - A marzo la metà della popolazione era al caldo, negli stessi chalet che sono sorti ad Onna. Per dire: alcuni di questi ora, anno 2009, li abbiamo trasformati in albergo.
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A maggio dell'81 tutti gli sfollati, nessuno escluso, riuscirono ad avere il salottino, la camera da letto riscaldata, il piccolo patio con giardino. In tutta franchezza quella di Onna mi sembra una zingarata". Per capirci. Trent'anni fa ci furono quasi tremila morti, trecentomila senzatetto e un'Italia divisa in due.
Alcuni villaggi furono raggiunti e assistiti dai militari ai primi di dicembre dell'80 (il sisma ci fu il 23 novembre), gli ultimi morti furono seppelliti dopo 21 giorni.
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Malgrado tutto, il sistema di prefabbricazione pesante fu realizzato in trecento comuni e in tempi che, l'avesse saputo, Bertolaso avrebbe definito incredibili, stratosferici, supercosmici.

2 commenti:

Leo ha detto...

Sono d'accordo sulla questione porta a porta.
Però non ho capito il tg3 di oggi

Berlusconi attacca la rai di andare criticare il governo, tanto è vero che il presidente della rai si è arrabbiato, ma l'azienda pubblica è la prima che ha servito il padrone perchè aveva bisogno di uno spot!

Questa cosa mi fa capire come manipolano le informazioni per confondere la gente!

E' esilarante anche una cosa: gasparri dice che i consensi al governo salgono tuttavia è curioso che l'italia che approva il governo abbia preferito vedere "orgoglio e pregiudizio"!!!
Se io approvo il governo avrei visto porta a porta!

Mediaset per spingere l'audience su vespa ha trasmesso un film bruttissimo, "selvaggi" ma mentre cenavo mi sono visto quello pur di non guardare rai1!

Quanto alla questione della pietra lunare io sono convinto che l'uomo sia davvero andato sulla luna, sono d'accordo su quello che dice wikipedia a riguardo, nonostante la stessa wikipedia sia considerata fonte non attendibile.

Raffaele ha detto...

Cosa ha detto tg3 di oggi che non hai capito?
La Rai non ha bisogno di nessuno spot ma Berlusconi. Da capo del governo controlla la RAI alla quale fa fare quello che vuole lui anche se nuoce alla RAI stessa (pagata da noi con il canone). Vedi lo scarso share di ascolti.
Il potere politico 'democratico' rispetta la 'indipendenza' dei mezzi d'informazione e la stampa specialmente quando 'criticano' il potere medesimo. Visto che i grandi mezzi di comunicazione sono più o meno 'controllati' è chiaro che le informazioni possono essere manipolate per orientare le opinioni pubbliche. L'11 sett 2001 e lo 'sbarco lunare' possono essere degli esempi devastanti su scala mondiale ai quali sarà difficile 'rimediare' in tempi brevi. Le 'bugie' reiterate per anni da tutti i media diventano 'verità' a cui è difficile rinunciare.