A differenza del governo che li vuole entrambi, perché il PD ritiene che il Ponte sullo stretto di Messina sia una INUTILE e COSTOSA mega-opera il cui costo in euro è tra i 6,3 a 8,5 miliardi di cui 4,5 a carico dello Stato ed enti locali mentre continua a ritenere che la TAV in Valle Susa sia invece MERITEVOLE e NECESSARIA il cui costo si aggira intorno ai 22 miliardi di euro?
Attenzione, questa mega-opera “raddoppia” una linea ferroviaria già esistente che ha visto il proprio traffico scendere drasticamente negli ultimi 15 anni. Essa ora è intorno al 30%. Pertanto non trasferirebbe alcun traffico merci dalla strada sulla rotaia di quanto avviene attualmente. Insomma un opera inutile quanto il ponte siciliano e per di più anche più costosa. In un momento grave in cui si chiedono tanti “sacrifici” al Paese queste spese risultano ancora più assurde, perché?
Infine lo vogliono fare o meglio imporle "contro" il consenso degli abitanti del territorio interessato i quali non vengono effettivamente coinvolti alle decisioni. Un tale comportamento è abbastanza "normale" per governi "conservatori" poco inclini a coinvolgere i cittadini alle decisioni che li riguardano direttamente, ma "inspiegabili" a forze politiche progressiste tra cui il PD.
Ma qualcosa sta succedendo in questo partito! Dalla sua base elettorale cominciano le reazioni critiche piuttosto forti nei numerosi blogs e nel sito medesimo del PD contro tutti quei dirigenti che "sostengono" il TAV e "reclamano" l’applicazione della legge e la “punizione” dei manifestanti. Persino il quotidiano dell’Unità vicino al PD riporta il video del Presidio NO TAV a Torino senza alcuna censura!
Infine lo vogliono fare o meglio imporle "contro" il consenso degli abitanti del territorio interessato i quali non vengono effettivamente coinvolti alle decisioni. Un tale comportamento è abbastanza "normale" per governi "conservatori" poco inclini a coinvolgere i cittadini alle decisioni che li riguardano direttamente, ma "inspiegabili" a forze politiche progressiste tra cui il PD.
Ma qualcosa sta succedendo in questo partito! Dalla sua base elettorale cominciano le reazioni critiche piuttosto forti nei numerosi blogs e nel sito medesimo del PD contro tutti quei dirigenti che "sostengono" il TAV e "reclamano" l’applicazione della legge e la “punizione” dei manifestanti. Persino il quotidiano dell’Unità vicino al PD riporta il video del Presidio NO TAV a Torino senza alcuna censura!
Presidio d'agosto NO TAV a Torino
17 agosto 2011
A titolo d’informazione suggerisco a coloro che non conoscono l’argomento di andare sul sito di http://www.notav.eu/ e al seguente sito http://www.pro-natura.it/torino/index.php?c=tav su cui si possono acquisire quelle fondamentali riportate anche qui sotto.
Raffaele B.
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Pro Natura Piemonte sostiene la pacifica resistenza della Valle SusaÈ ora di dare informazioni obiettive e corrette sulle caratteristiche del progetto della nuova linea Torino-Lione e di far cadere il muro di censura che non permette ai cittadini di avere opinioni documentate.
- Una ferrovia in Valle di Susa esiste, oggi è sottoutilizzata, in un anno trasporta metà delle merci che
potrebbe trasportare e deve essere migliorata.
Che fine hanno fatto i 600 / 700 miliardi di lire stanziati alcuni anni fa per le migliorie e, a quanto risulta, utilizzati solo in parte?
- L’uranio si trova nel massiccio dell’Ambin (dove passerà la galleria di 53 chilometri) e l’amianto è presente da Mompantero a Caselette: non è il caso di fare altri sondaggi, i dati esistono già in conseguenza di lavori di vario genere eseguiti nelle zone.
Pro Natura invita tutti a riflettere sulle implicazioni negative del progetto di nuova linea e allega alcuni documenti redatti da Mario Cavargna, Presidente di Pro Natura Valsusa e Vicepresidente di Pro Natura Piemonte:
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L'ASSURDO COMUNICATO STAMPA DEL PD
TAV, Fiano ed Esposito: ripristinare subito legalità
di Stefano Esposito, Emanuele Fiano, ,
pubblicato il 26 luglio 2011
La notizia appena diffusa che questa mattina un centinaio di No Tav abbiano fatto irruzione all’interno dell’Italcoge, azienda appaltatrice dei lavori della Tav, impedendo ai lavoratori di uscire per andare nel cantiere di Chiomonte, è l’ennesimo, gravissimo episodio di violenza contro la realizzazione di un’opera necessaria e regolarmente autorizzata nelle sedi democratiche preposte.
Dopo l’attentato incendiario ai camion dell’Italcoge di ieri notte gli estremisti cercano con la violenza di impedire il regolare svolgimento dei lavori. Chiediamo alle autorità competenti che venga ripristinata la legalità immediatamente. Confermiamo la nostra linea che la democrazia debba dare tutto lo spazio legittimo al dissenso ma debba contemporaneamente bloccare sul nascere qualsiasi azione che voglia impedire la regolare applicazione delle scelte democratiche.
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Dal sito di Beppe Grillo
La Corte dei Conti contro la Tav
07 Luglio 2011.
Incredibile: la Corte dei Conti dice NO TAV.
Incredibile: la Corte dei Conti dice NO TAV.
1) l'opera è caratterizzata da CARENZE metodologiche del PROCESSO DECISIONALE che ha condotto all'adozione della complessa operazione: NESSUNO studio di fattibilità attendibile aveva quantificato la VANTAGGIOSITA' di tale operazione rispetto al sistema creditizio tradizionale per realizzare gli investimenti
2) emergono elementi di forte rischio dai rapporti negoziali attivi e soprattutto passivi ereditati dallo Stato:
complesse clausole finanziarie PENALIZZANO spesso la parte PUBBLICA
3) è IMPOSSIBILE acquisire... alcun riferimento utile a calcolare nel tempo la distribuzione dei costi e dei benefici tra le generazioni di utenti e contribuenti interessati
4) l'opera PREGIUDICA L'EQUITA' INTERGENERAZIONALE, caricando in modo sproporzionato su generazioni future (si arriva in alcuni casi al 2060) ipotetici vantaggi goduti da quelle attuali.
5) i contratti attuativi si basavano su stime di flussi e di ritorni economici dell'opera non solo ALEATORI, ma anche IRREALISTICI e sostanzialmente INESISTENTI..." segnalazione di manuela bellandi
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Cosa succede in Val Susa?
16 agosto 2011
Alba - Le vicende valsusine legate al cantiere della ferrovia ad alta velocità, comunemente chiamata Tav, campeggiano da mesi su tutti i telegiornali e sulle principali testate nazionali. Molte immagini passano sugli schermi, molti titoli si guadagnano le prime pagine con toni allarmati e sensazionalistici. Un’attenzione che si è amplificata soprattutto in seguito al clima teso delle manifestazioni di dissenso promosse da chi è contrario alla costruzione del Tav in Val Susa. Una roboante visibilità mediatica che però spesso confonde chi non è già pienamente addentro alla questione e non ne conosce i tanti risvolti: le notizie appaiono frammentarie, l’analisi delle vicende non esaustiva, i fatti del presente non vengono collegati agli eventi pregressi: insomma, nel calderone di informazioni che abbiamo a disposizione risulta difficile trovare un bandolo. Pochi sanno, per esempio, che il Movimento NoTav è attivo da oltre vent’anni e ha portato avanti una battaglia civile e nonviolenta cercando di informare e sensibilizzare sulle ragioni del No al Tav, proponendo studi documentati e alternative a questo controverso progetto.
Docenti universitari, ingegneri, economisti ed esperti hanno espresso le loro critiche e perplessità in tanti anni, ma il fronte dell’opposizione non sembra essere considerato dai media mainstream. In questo senso, una rete di associazioni ambientaliste e di cittadinanza attiva di Langhe e Roero (Comitato Roero Consapevole, Italia Nostra sezione di Bra, Comitato referendario Alba Bra Langhe e Roero, Associazioni Cinema Vekkio e Tazebao, Wwf) si sta muovendo per dare voce ai cittadini valsusini: per capire cosa sta realmente succedendo in Val Susa e per indagare le ragioni per cui il progetto del Tav interessa tutti noi, dai massicci fondi pubblici che andrebbero dirottati verso la costruzione dell’opera all’invasivo intervento sul territorio in quella che sembra una cantierizzazione imposta dall’alto e non condivisa con le comunità locali.
L’occasione sarà quindi una serata informativa organizzata per venerdì 2 settembre alle ore 21 in Piazza Pertinace (San Giovanni) ad Alba, a cui prenderanno parte come relatori numerose personalità che hanno animato in questi mesi le cronache valsusine: dai semplici cittadini ad alcune rappresentanti delle donne NoTav, dal presidente di Pro Natura Piemonte Mario Cavargna al presidente dell’Arci Valle Susa Gabriele Moroni, da alcuni vignaioli di Chiomonte su cui ha gravemente pesato la militarizzazione dell’area agli esponenti dei Comitati NoTav dei Comuni limitrofi a Chiomonte. Parteciperà alla serata anche il portavoce ufficiale del Movimento NO TAV, Alberto Perino.
La serata, che in caso di maltempo si terrà in Sala Beppe Fenoglio, sarà moderata da Piero Reggio, che presenterà i tanti ospiti, le letture e i video proposti al pubblico, che potrà poi intervenire con tutte le domande e le richieste che riterrà opportune.
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