Cosa significa? Si chiama governo di minoranza, parte con la fiducia di
qualcuno, ma sui decreti la maggioranza è variabile. quindi, ipoteticamente, se
avessero portato un decreto che non piaceva al M5S ma, mettiamo, piaceva a Berlusconi,
il decreto sarebbe passato con i voti del PDL. Quindi era evidente che la
proposta di Bersani era una trappola. Il PD in quella fase non poteva certo
chiedere direttamente al PDL i voti per la fiducia perché sarebbe stato l’inciucio
alla luce del sole che Bersani diceva ogni volta di evitare.
Quando dice che al Governo la fiducia si da e si toglie se non va, dice una
cosa ovvia e normale in una situazione a due blocchi contrapposti ma con tre blocchi
la cosa è tanto diversa che potrebbe essere l’altro blocco a fornire i voti di
fiducia che dovessero mancare. Si avrebbe in tal modo un paradosso di un Governo
avviato con la fiducia di un blocco e rimarrebbe in carica con i voti dell’altro
blocco.
Sarebbe potuto essere ufficialmente un Governo di minoranza PD con l’appoggio
esterno del MS5 ma poteva essere all’occorrenza un Governo PD con l’appoggio
esterno del PDL. Insomma un Governo PD-PDL sottobanco, di nascosto, con la
copertura ignara del M5S. Una vera trappola! Ma per fortuna i ‘grillini’ benché
‘inesperti’ di politica, non ci sono cascati. Però il PD ha avuto gioco di far ‘credere’
che sia stato l’M5S a rifiutare l’accordo!
Se proprio non siamo ancora convinti di questo a toglierci tutti i dubbi è Marina Sereni del PD con questo video a Porta a Porta da Vespa lo scorso 30 Aprile 2013
"Dichiarazioni che, a questo punto, spazzano via ogni dubbio. Il PD
chiese al Movimento 5 Stelle soltanto i voti necessari alla fiducia. Nessuna
proposta per un Governo insieme, nessuna proposta per un programma condiviso.
Incredulo, in studio, persino il conduttore Bruno Vespa che non riesce a
capacitarsi delle parole di Marina Sereni."
Con la ri-elezione del Presidente della Repubblica Napolitano, sostenuto
anche dal PDL e dai Montiani come garante del cosiddetto ‘governissimo’ e
subito dopo sotto la guida di Enrico Letta, il PD viene finalmente allo
scoperto con un’alleanza di Governo con PDL e Montiani, il famigerato ‘inciucio’
tanto negato per non ‘tradire’ la propria base che invece poi occupa le sezioni
e strappa le tessere. Il PD si lacera nelle sue componenti pro e contro l’accordo
con Berlusconi e si avvia alla sua liquidazione. Ormai è chiaro anche a loro che
il PD e PDL si sono retti l’un l’altro in tutti questi anni di nascosto mentre di
fronte al loro elettorato ‘fingevano’ di essere avversari, così come si fa con
le partite truccate.
Comunque noncurante di ciò il PD va avanti lo stesso con molte
contraddizioni e senza un vero progetto di governo per il Paese e senza un
limite di tempo per poi tornare alle elezioni come vuole la prassi democratica
in caso di governi di emergenza e di ‘larghe intese’. Ora però possiamo dire
con certezza che una fase storica si chiude definitivamente e mai sarà più come
prima e il gruppo dirigente del PD lo sa come lo sa anche Berlusconi. Essi si
stanno giocando l’ultima partita e per questo credo siano disposti a tutto.
Staremo a vedere.
Raffaele B.
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