martedì, gennaio 17, 2006

BERLUSCONI E LA SUA CAMPAGNA IN PROCURA

IL CAVALIERE SI AFFANNA TANTO A SOLLEVARE GRANDI POLVERONI SULLE PRESUNTE ILLEGALITÀ E RUBERIE DA PARTE DI UNIPOL E SUI FAMOSI 50 MILIONI DI EURO A FAVORE DI DS.
CON IL PRIMO ARTICOLO SULL’UNIPOL, SI SMENTISCE QUESTO IN MODO CHIARO E TRASPARENTE ED I SOLDI NON SONO  SCOMPARSI COME DICEVA.
NEL SECONDO ARTICOLO SULL’ANTONVENETA VIENE “RIVELATO” INVECE CHE BERLUSCONI SAPEVA TUTTO SULLA SCALATA DI FIORANI E DA QUESTI IL “FOGLIO”, IL GIORNALE DELLA MOGLIE, AVREBBE “PRESO” 4 MILIONI DI EURO.
IL PRESIDENTE “TUONA” SULLE POSSIBILI PECCHE DELL’AVVERSARIO POLITICO MENTRE TACE LE SUE E I SUOI TANTI PROCESSI IN CORSO E PRESCRITTI.
PERÒ A FURIA DI RIPETERE SU TUTTI I MEDIA E ALLA MAGISTRATURA ACCUSE SENZA “ALCUNA RILEVANZA PENALE” COME LUI STESSO EBBE A DIRE, QUALCOSA RIMANE E ALLA FINE SONO TUTTI “UGUALMENTE COLPEVOLI”.  NEL FRATTEMPO SI OCCULTA LE INADEMPIENZE DI UNA LEGISLATURA DI GOVERNO DI CENTRO-DESTRA SUI QUALI I CITTADINI PURE DOVRANNO PRONUNCIARSI. SU QUESTO IL CAVALIERE È UN ESPERTO ILLUSTRE.
Raffaele          


Unipol. Difesa di Consorte: i 50 milioni li ha lui. Fassino: ora chiaro che non c'entriamo
Roma, 17 gennaio 2006

Non sono scomparsi i 50 milioni di euro citati dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi nell'ambito della vicenda Bnl/Unipol. Quei fondi, così come altri, "sono nella piena titolarità dei signori Consorte e Sacchetti". Lo affermano in una nota congiunta i difensori di Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti.

I legali precisano "che le somme di denaro a questi ultimi riferite e al centro da tempo dell'attenzione dei mezzi di comunicazione di massa, sono nella piena titolarità dei signori Consorte e Sacchetti e sono tuttora affidate in gestione presso due società fiduciarie italiane: tale circostanza è stata, del resto, già confermata dall'ingegner Consorte nel corso del suo interrogatorio presso la procura della repubblica di Milano. E pertanto è da escludersi ogni rapporto con soggetti terzi".

"Noi non c'entriamo niente, che sia chiaro a tutti, l'importante è che noi non c'entriamo nulla", ha detto Piero Fassino, segretario dei Ds, in diretta tv a 'Porta a porta' commentando la nota diffusa dai legali dell'ex presidente di Unipol Giovanni Consorte. "I magistrati chiedano quello che devono chiedere - conclude il segretario della Quercia - a me importa che non c'entriamo nulla".
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Antonveneta. Fiorani ai magistrati: Berlusconi e Fazio sapevano
Milano, 14 gennaio 2006

Silvio Berlusconi e l'ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, sapevano tutto della scalata alla Banca Antonveneta. A rivelarlo ai magistrati è l'ex amministratore delegato della Bpi, Gianpiero Fiorani, che nell'ultimo interrogatorio svoltosi ieri a San Vittore e riportato per stralci oggi dai principali quotidiani ha raccontato di aver informato il premier e Fazio della scalata.

"Mi incontrai con Berlusconi in diverse occasioni - ha detto Fiorani ai magistrati - almeno una in pubblico e un'altra in Sardegna per parlargli dei nostri progetti".

Ai pm Francesco Greco, Eugenio Fusco e Giulia Perrotti, il banchiere ha rivelato che dai forzieri della Popolare di Lodi uscì anche un fido di oltre 4 milioni di euro per Il Foglio, la cui azionista è la moglie del presidente del Consiglio.
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