venerdì, novembre 17, 2006

ANTIMAFIA – DUE NOMINE SCONCERTANTI

CON LA NOMINA DA PARTE DEL CENTRODESTRA DI DUE PERSONAGGI GIÀ CONDANNATI PIÙ VOLTE PER “CORRUZIONE”, NELLA DELICATISSIMA COMMISSIONE ANTIMAFIA “DIMOSTRA”, AL DI LÀ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO, L’ASSOLUTA “MANCANZA DI RISPETTO DELLE ISTITUZIONI" E GRANDE “INSENSIBILITÀ” E "SFIDA" NEI CONFRONTI DI TUTTI COLORO CHE PER CONTO DELLO STATO COMBATTONO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA RISCHIANDO LA VITA TUTTI I GIORNI. SI TRATTA DI PAOLO CIRINO POMICINO (DC DI ROTONDI) DUE CONDANNE E ALFREDO VITO (F.I.) CONDANNATO PER 22 EPISODI DI CORRUZIONE. NONOSTANTE CIÒ COSTORO AFFERMANO INVECE CHE HANNO GRANDE RISPETTO PER LE ISTITUZIONI. L’UNICO MODO PER “DIMOSTRARLO” PERÒ È QUELLO DI RINUNCIARE ALL’INCARICO IN FAVORE DI CHI HA LA FEDINA PENALE PULITA.
ALTRIMENTI NON C’È NESSUN RISPETTO NÉ PER LE ISTITUZIONI NE PER CHI COMBATTE LA MAFIA E/O DI CHI NE È VITTIMA.
L’ARTICOLO SU “
ILTEMPO” TENTA PERSINO UNA IMPOSSIBILE “DIFESA” DEI CORROTTI “CRITICANDO” I SOLITI DS CHE LI VOGLIONO CACCIARE...
Raffaele B.


UNITA
Cirino Pomicino e Vito in Commissione antimafia: protestano Ds e giovani
Pubblicato il: 16.11.06
Modificato il: 17.11.06 alle ore 15.09

Finora sono stati solo i Ds, Rifondazione e alcune organizzazioni giovanili a protestare, ma la nomina nella commissione antimafia di due parlamentari condannati in via definitiva per vicende di corruzione non può non creare più di una perplessità. Anche perché certo non è quel «segnale di discontinuità» chiesto da Giancarlo Caselli alla politica dal palco degli Stati Generali dell'Antimafia in corso a Roma.
La prima a protestare contro la nomina dei plurindagati è stata Gaia Tronfio, vice presidente dell'Associazione degli studenti napoletani contro la camorra. «Lascia non pochi dubbi la scelta del centrodestra di inserire anche Paolo Cirino Pomicino e Alfredo Vito nella commissione bicamerale che ha il compito di analizzare i fenomeni criminali esistenti in Italia» dice la Trunfio, commentando la nomina dei due esponenti politici, il primo della Dc di Rotondi, il secondo di Forza Italia. «Pomicino e Vito hanno detto in più occasioni di avere un grande senso delle istituzioni, ora potrebbero dimostrarlo dimettendosi per non dare adito a polemiche che danneggerebbero il lavoro della Commissione antimafia», ha aggiunto la Tronfio sottolineando che «già prima delle nomine da più parti era arrivato l'appello a non mettere nella Commissione persone che avevano avuto condanne definitive». Per la Tronfio «quella del centro destra sembra una vera e propria sfida verso tutti quelli che avevano chiesto di comporre una commissione antimafia solo ed esclusivamente con persone che non avevano precedenti penali». Si dicono «fortemente preoccupati dalla decisione assunta dal centrodestra» anche Enzo Amendola, responsabile Mezzogiorno della segreteria nazionale Ds, e senatore del Prc Raffaele Tecce. Secondo Amendola per Pomicino e Vito «sarebbe stato un atto di sensibilità non assumere l' incarico per non mandare un messaggio sbagliato alle forze impegnate in prima linea per la legalità e la trasparenza nelle istituzioni e nel Paese».
Paolo Cirino Pomicino, già democristiano, più volte ministro ha due condanne definitive: un anno e otto mesi per una tangente Enimont, e due mesi, patteggiati, per corruzione nel processo per i fonde neri dell´Eni. Alfredo Vito, conosciuto anche con il soprannome di «Mister Centomila preferenze» per la sua straordinaria capacità di attirare voti, è stato condannato a due anni di reclusione per 22 episodi di corruzione: restituì anche 5 miliardi di lire...
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ILTEMPO
I «soliti» Ds: cacciate Vito e Pomicino
venerdì 17 novembre 2006

«Sono condannati, via dall’Antimafia». La replica: «Le leggi contro i boss le abbiamo fatte noi» I DS vogliono cacciare dalla commissione Antimafia due deputati della Cdl. Tornano le lezioni di moralità della sinistra, questa volta contro Alfredo Vito (Forza Italia) e Paolo Cirino Pomicino (Dc). Ad attaccare - nel giorno dell’eselezione alla presidenza del rifondarolo Francesco Forgioned - ci pensa Lorenzo Diana, responsabile nazionale Lotta alle mafie della Quercia: è «sconcertante la nomina di Pomicino e Vito» nella commissione bicamerale d’inchiesta sulla criminalità organizzata. Non solo, Diana si spinge oltre e chiede ai partiti che li hanno nominati «di rivedere le loro indicazioni, prima ancora che i diretti interessati comprendano l’opportunità, per il bene del Paese, di rinunciare a tale incarico». «L’elezione di Francesco Forgione e Beppe Lumia alla presidenza e alla vicepresidenza della Commissione - osserva Diana - è senz’altro una garanzia per il buon lavoro della commissione stessa, che ha davanti a sè il delicato compito di affrontare l’aggravarsi della situazione della criminalità organizzata nel nostro Paese. Peccato che alcune forze di centrodestra non abbiano colto nè l’alto ruolo di un organismo tanto delicato, l’importanza dei messaggi che le istituzioni lanciano ai cittadini e al Paese, arrivando a nominare quali propri rappresentanti Paolo Cirino Pomicino e Alfredo Vito, due parlamentari con alle spalle condanne definitive per corruzione...
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