giovedì, ottobre 18, 2007

IL VATICANO ED INGERENZA SUL CASO ELUANA

ANCORA UNA VOLTA IL VATICANO, CON IL SUO GIORNALE "L'OSSERVATORE ROMANO", SI “SCAGLIA” CONTRO UN ORGANO DELLO STATO ITALIANO: LA CASSAZIONE, REO DI CONSENTIRE UN NUOVO PROCESSO SULL'INTERRUZIONE DELL'ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE A ELUANA ENGLARO DA 15 ANNI IN COMA VEGETATIVO.

È UN INGERENZA IN PIENA REGOLA PER TRE ORDINI DI MOTIVI:
1. ATTACCANDO UN ORGANO DELLO STATO ITALIANO, IL VATICANO AGISCE COME STATO SOVRANO CONTRO UN'ALTRO STATO SOVRANO.
2. NESSUN UOMO E/O ISTITUZIONE PUÒ CONSIDERARSI AL DI SOPRA DI TUTTI TALE DA IMPORRE I PROPRI VALORI MORALI ALLA INTERA SOCIETÀ E AD ALTRI STATI.
3. IL RIFIUTO DI UNA TERAPIA MEDICA NON È “EUTANASIA” E RIENTRA FRA I DIRITTI RICONOSCIUTI DALLA COSTITUZIONE

È EVIDENTE CHE L'ALIMENTAZIONE DI CUI SI CHIEDE L'INTERRUZIONE È ARTIFICIALE PERCHÈ AVVIENE TRAMITE UN SONDINO NASOGASTRICO, QUINDI È UN TRATTAMENTO MEDICO-CHIRURGO CHE IN QUESTO CASO DA 15 ANNI MANTIENE IN STATO VEGETATIVO UN CORPO IL CUI CERVELLO È MORTO DA ALLORA.

CON LA INTERRUZIONE DEL TRATTAMENTO SI DA CORSO SOLO ALLA MORTE "NATURALE" DEL “CORPO” VEGETATIVO E NON INVECE ALLA “PERSONA” PERCHÈ GIÀ “MORTA”.

CURIOSO! SI CONCEDE L'ESPIANTO DI ORGANI PER I TRAPIANTI QUANDO IL DONATORE PRESENTA UN ENCEFALOGRAMMA PIATTO, CIOÈ QUANDO LA SUA MORTE COINCIDE CON QUELLA DEL CERVELLO E NON DEL RESTO DEL CORPO CHE DEVE ESSERE VIVO PER L'ESPIANTO. DUE PESI E DUE MISURE?

DOPO 15 ANNI SI PUÒ RAGIONEVOLMENTE AFFERMARE CHE QUESTO TRATTAMENTO È ACCANIMENTO TERAPEUTICO CHE "FORZA" IN MODO INNATURALE UNA PERSONA "MORTA" DA TEMPO A VIVERE IN UNO STATO VEGETATIVO COME AVVIENE PER UN DONATORE PRONTO PER L'ESPIANTO, VALE A DIRE CHIARAMENTE IRREVERSIBILE.

ORA È BENE CHE LO STATO LEGIFERI IN TAL SENSO E CHE I GIUDICI POSSANO RISOLVERE LA QUESTIONE SULLA BASE DEI DIRITTI RICONOSCIUTI A TUTTI SENZA CHE IL VATICANO E CHI PER ESSO “INTRALCI” IL PROCESSO IN NOME DI UNA STRUMENTALE E CONFUSA "DIFESA DELLA VITA" A TUTTI I COSTI ANCHE DI QUELLA VEGETATIVA SENZA ALCUNA CONSIDERAZIONE DEL VOLERE E DELLE SOFFERENZE DEI SOGGETTI CHE STANNO ATTORNO A ELUANA.
Raffaele B.

DIRITTO-OGGI
EUTANASIA: CONSULTA BIOETICA, SGOMENTO PER RICHIESTA PG

(AGI) - Roma, 4 ott. - La Consulta di Bioetica e’ sgomenta di fronte alla notizia che il sostituto procuratore generale della Cassazione Giacomo Caliendo abbia richiesto ancora una volta di non sospendere le terapie nutritive come richiesto dai genitori di Eluana Englaro.
Lo sgomento - si legge in una nota - e’ ancora piu’ grande quando si apprende che la richiesta sarebbe motivata dal fatto che la terapia nutritiva non costituisce accanimento terapeutico e che il consenso non e’ attuale. Questa ultima ragione mostra il disprezzo verso i genitori e tutti coloro che hanno testimoniato negli ultimi 15 anni la volonta’ espressa da Eluana e sembra essere un pretesto che cela la vera motivazione, ossia che la terapia nutrizionale non sarebbe accanimento terapeutico. Rinveniamo in questo motivo un eco della recente dichiarazione della Congregrazione per la Dottrina della Fede che viene pedissequamente accolto dall’ultimo grado di giudizio.
La Consulta di Bioetica - prosegue la nota - e’ preoccupata per l’arretratezza con cui i tribunali italiani negano il diritto civile riconosciuto ormai in tutti i paesi avanzati. E’ vicina alla famiglia Englaro per la quale la richiesta del sostituto procuratore e’ un ulteriore torto. Auspica che la Cassazione saggiamente respinga e decida autonomamente ristabilendo la giustizia.(AGI)
Red

MENTELOCALE
Eluana: si può parlare di eutanasia?
di Bia Sarasini
18 ott 2007

È in coma vegetativo da 15 anni. Due anni fa il divieto di sospendere l'alimentazione artificiale, oggi si riapre il processo. Le opposte reazioni.

Il rifiuto delle terapie medico-chirirgiche, anche quando conduce alla morte, non può essere scambiato per un ipotesi di eutanasia. Non v'è dubbio che l'idratazione e l'alimentazione artificiali con sondino nasogastrico costituiscono un trattamento sanitario...e senza il sondino di alimentazione, lasciato a sè stesso, il corpo muore…
CONTINUA

REUTERS
Per Vaticano "inaccettabile" sentenza della Cassazione su Eluana
mercoledì, 17 ottobre 2007 4.53

ROMA (Reuters) - La decisione della Corte di Cassazione di consentire un nuovo processo sull'interruzione dell'alimentazione artificiale a Eluana Englaro "è inaccettabile", perché apre la strada al riconoscimento giuridico dell'eutanasia ha detto oggi l'organo della Santa Sede, l'Osservatore Romano.

Nel caso specifico della sentenza della Cassazione è inaccettabile il relativismo dei valori, soprattutto se riguarda la conservazione o meno della vita", scrive oggi l'Osservatore.

"Accettare pure nel vuoto legislativo una tale posizione significa orientare fatalmente il legislatore verso l'eutanasia. Di più: introdurre il concetto di pluralismo dei valori.... significherebbe attribuire a ciascuno una potestà indeterminata sulla propria esistenza".

La Cassazione ha deciso ieri che dovrà essere celebrato un nuovo processo d'appello sul caso della giovane di Lecco in stato vegetativo da 15 anni e che il padre chiede di lasciare morire, terminando l'alimentazione artificiale.

Nella sentenza, la Corte ha spiegato che per autorizzare il distacco dell'alimentazione deve essere provato "come irreversibile lo stato vegetativo e deve essere accertato che il convincimento di Eluana avrebbe portato a tale decisione".

L'Osservatore sostiene che entrambe le premesse sono "evidentemente confutabili", perché nessuno esperto potrebbe dichiarare l'irreversibilità di tale condizione e la volontà di Eluana non si potrebbe desumere dalla "dichiarazione di un momento".

Eluana Engaro è rimasta vittima di un incidente stradale nel 1992, e da allora non è mai più uscita dal coma. Il padre si batte da anni perché termini la sua vita artificiale.

In Parlamento sono stati depositati fin dalla scorsa legislatura diversi disegni di legge sul "testamento biologico" -- il documento che contiene le disposizioni di una persona sulle cure mediche da affrontare verso il termine della vita, come la rinuncia all'accanimento terapeutico -- ma l'argomento non è stato ancora esaminato.

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