DA VARIE PARTI SI GRIDA ALLE DIMISSONI DI BASSOLINO DA GOVERNATORE DELLA CAMPANIA C0ME SE FOSSE L'UNICO RESPONSABILE DELLA SITUAZIONE ASSURDA IN CUI VERSA NAPOLI ED ALTRE TRE PROVINCE DELLA REGIONE.
SI DIMENTICA CHE DOPO DI LUI CI FURONO ALTRI COMMISSARI CON POTERI PERSINO PIÙ AMPI CHE HANNO BUTTATO LA SPUGNA PER LE FORTI OPPOSIZIONI DI COMUNITÀ LOCALI CAPEGGIATI DA LEADERS DELLA DESTRA, DELLA CHIESA E DI ECOLOGISTI MASSIMALISTI DI SINSTRA CHE HANNO ALLA FINE IMPEDITO DI PORTARE A TERMINE LA COSTRUZIONE DEL TERMOVALORIZZATORE E LA RIAPERTURA DELLE DISCARICHE CHIUSE DIVERSI ANNI PRIMA.
QUESTO HA PROVOCATO L'ACCUMULO DEI RIFIUTI SULLE STRADE CHE SONO DIVENTATE DI FATTO "DISCARICHE ABUSIVE" COME ALTRE DISSEMINATE NEL TERRITORIO (VEDI CAMORRA…) CON GRAVI RISCHI PER LA SALUTE. NON VOLENDO "DISCARICHE", QUELLE COSTRUITE A NORMA DI LEGGE NEL PROPRIO QUARTIERE E SI FINISCE CHE TUTTA LA CITTÀ DIVENTI UNA DISCARICA ABUSIVA.
FINO A QUANDO NON SI AVVIA TUTTO IL CICLO DELLA "RACCOLTA DIFFERENZIATA" SERVONO PIÙ "DISCARICHE" PERCHÈ LA CITTÀ PRODUCE SEMPRE RIFIUTI IN NOTEVOLE QUANTITÀ E SENZA SOSTA. BASTA UN BLOCCO, UNA INDECISIONE ANCHE MOMENTANEA SULL'APERTURA DI UNA NUOVA DISCARICA E SI CREA IMPROVVISAMENTE L'EMERGENZA!
IN UNA CERTA MISURA LA SITUAZIONE DI NAPOLI PUÒ ESSERE "ANTICIPATRICE" DI QUELLO CHE POTRÀ ACCADERE IN ALTRE CITTÀ PERCHÈ MOLTE DI QUESTE SONO MOLTO INDIETRO SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ED HANNO DIFFICOLTÀ AD APRIRE ALTRI SITI PER LA FORTE OPPOSIZIONE DELLE COMUNITÀ LOCALI. VEDREMO COSA SUCCEDERÀ APPENA TUTTI I SITI ATTUALI SARANNO COLMI.
ORA È CURIOSO CHE PROPRIO COLORO CHE ERANO E CONTINUANO AD ESSERE IN PRIMA FILA "CONTRO" LE DISCARICHE, "CONTRO" LA SOLIDARIETÀ NAZIONALE, PRETENDONO LE DIMISSIONI DI BASSOLINO PER NON AVERE RISOLTO IL PROBLEMA. IN FONDO NAPOLI E LA CAMPANIA TUTTA HA ASSORBITO, VOLENTE O NOLENTE, PER MOLTI ANNI L'IMMONDIZIA DI TUTTA L'ITALIA.
NATURALMENTE L'INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA CONTINUA ED ACCERTERÀ TUTTE LE RESPONSABILITÀ IN TEMPI DECENTI SI SPERA, MA È CHIARO CHE LA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA RISULTA COSÌ EVIDENTE CHE NON SI PUÒ NEGARE.
Raffaele B.
ANSA
Bassolino: "Dimissioni sarebbero fuga da realta'"
2008-01-12 17:41
NAPOLI - "Le dimissioni? Ci ho anche pensato, ma sarebbe fuga dalla realtà. Il punto non è difendere le poltrone. Siamo in trincea. Ora, la priorità assoluta è quella di togliere i rifiuti dalle strade. Dire 'basta', a questo punto, sarebbe la cosa più semplice. Invece, siamo in battaglia". Lo afferma il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, in una videochat su l'Unità.it assieme al direttore del quotidiano Antonio Padellaro.
"Il paradosso - aggiunge Bassolino - è che io non sono più commissario da ben quattro anni. Io adesso non ho grandi poteri. Sono stato commissario del governo sotto il centrodestra. Sul termovalorizzatore di Acerra, Letta e Matteoli erano con me, ma i parlamentari di centrodestra e anche di centrosinistra erano contro. E molti amministratori locali manifestavano sia contro che a favore del termovalorizzatore.
Per questo motivo - ricorda il governatore della Campania -, io chiesi al governo di nominare come commissario un tecnico... Per 'spoliticizzare', perché un tecnico avrebbe avuto più ascolto. Ma anche loro (Catenacci e Bertolaso, ndr), seppure con poteri molto più grandi dei miei, si sono dovuti dimettere perché fermati dai 'no' sul territorio".
"Il paradosso della mozione di sfiducia che ci sarà in Regione - conclude Bassolino - è che la mia colpa è non aver completato Acerra, ma voteranno contro di me coloro che hanno fatto in modo che non si aprisse".
SI DIMENTICA CHE DOPO DI LUI CI FURONO ALTRI COMMISSARI CON POTERI PERSINO PIÙ AMPI CHE HANNO BUTTATO LA SPUGNA PER LE FORTI OPPOSIZIONI DI COMUNITÀ LOCALI CAPEGGIATI DA LEADERS DELLA DESTRA, DELLA CHIESA E DI ECOLOGISTI MASSIMALISTI DI SINSTRA CHE HANNO ALLA FINE IMPEDITO DI PORTARE A TERMINE LA COSTRUZIONE DEL TERMOVALORIZZATORE E LA RIAPERTURA DELLE DISCARICHE CHIUSE DIVERSI ANNI PRIMA.
QUESTO HA PROVOCATO L'ACCUMULO DEI RIFIUTI SULLE STRADE CHE SONO DIVENTATE DI FATTO "DISCARICHE ABUSIVE" COME ALTRE DISSEMINATE NEL TERRITORIO (VEDI CAMORRA…) CON GRAVI RISCHI PER LA SALUTE. NON VOLENDO "DISCARICHE", QUELLE COSTRUITE A NORMA DI LEGGE NEL PROPRIO QUARTIERE E SI FINISCE CHE TUTTA LA CITTÀ DIVENTI UNA DISCARICA ABUSIVA.
FINO A QUANDO NON SI AVVIA TUTTO IL CICLO DELLA "RACCOLTA DIFFERENZIATA" SERVONO PIÙ "DISCARICHE" PERCHÈ LA CITTÀ PRODUCE SEMPRE RIFIUTI IN NOTEVOLE QUANTITÀ E SENZA SOSTA. BASTA UN BLOCCO, UNA INDECISIONE ANCHE MOMENTANEA SULL'APERTURA DI UNA NUOVA DISCARICA E SI CREA IMPROVVISAMENTE L'EMERGENZA!
IN UNA CERTA MISURA LA SITUAZIONE DI NAPOLI PUÒ ESSERE "ANTICIPATRICE" DI QUELLO CHE POTRÀ ACCADERE IN ALTRE CITTÀ PERCHÈ MOLTE DI QUESTE SONO MOLTO INDIETRO SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ED HANNO DIFFICOLTÀ AD APRIRE ALTRI SITI PER LA FORTE OPPOSIZIONE DELLE COMUNITÀ LOCALI. VEDREMO COSA SUCCEDERÀ APPENA TUTTI I SITI ATTUALI SARANNO COLMI.
ORA È CURIOSO CHE PROPRIO COLORO CHE ERANO E CONTINUANO AD ESSERE IN PRIMA FILA "CONTRO" LE DISCARICHE, "CONTRO" LA SOLIDARIETÀ NAZIONALE, PRETENDONO LE DIMISSIONI DI BASSOLINO PER NON AVERE RISOLTO IL PROBLEMA. IN FONDO NAPOLI E LA CAMPANIA TUTTA HA ASSORBITO, VOLENTE O NOLENTE, PER MOLTI ANNI L'IMMONDIZIA DI TUTTA L'ITALIA.
NATURALMENTE L'INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA CONTINUA ED ACCERTERÀ TUTTE LE RESPONSABILITÀ IN TEMPI DECENTI SI SPERA, MA È CHIARO CHE LA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA RISULTA COSÌ EVIDENTE CHE NON SI PUÒ NEGARE.
Raffaele B.
ANSA
Bassolino: "Dimissioni sarebbero fuga da realta'"
2008-01-12 17:41
NAPOLI - "Le dimissioni? Ci ho anche pensato, ma sarebbe fuga dalla realtà. Il punto non è difendere le poltrone. Siamo in trincea. Ora, la priorità assoluta è quella di togliere i rifiuti dalle strade. Dire 'basta', a questo punto, sarebbe la cosa più semplice. Invece, siamo in battaglia". Lo afferma il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, in una videochat su l'Unità.it assieme al direttore del quotidiano Antonio Padellaro.
"Il paradosso - aggiunge Bassolino - è che io non sono più commissario da ben quattro anni. Io adesso non ho grandi poteri. Sono stato commissario del governo sotto il centrodestra. Sul termovalorizzatore di Acerra, Letta e Matteoli erano con me, ma i parlamentari di centrodestra e anche di centrosinistra erano contro. E molti amministratori locali manifestavano sia contro che a favore del termovalorizzatore.
Per questo motivo - ricorda il governatore della Campania -, io chiesi al governo di nominare come commissario un tecnico... Per 'spoliticizzare', perché un tecnico avrebbe avuto più ascolto. Ma anche loro (Catenacci e Bertolaso, ndr), seppure con poteri molto più grandi dei miei, si sono dovuti dimettere perché fermati dai 'no' sul territorio".
"Il paradosso della mozione di sfiducia che ci sarà in Regione - conclude Bassolino - è che la mia colpa è non aver completato Acerra, ma voteranno contro di me coloro che hanno fatto in modo che non si aprisse".
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