giovedì, novembre 23, 2006

ELEZIONI 2006 – SCATTA L’INCHIESTA

ERA PREVEDIBILE CHE LA PROCURA APRISSE UN’INCHIESTA DOPO L’INTERVISTA A RAI3 DI DEAGLIO E LA PUBBLICAZIONE DELLA SUA DENUNCIA FILM DVD CHE SOLLEVA “INQUIETANTI INTERROGATIVI” SULLE ULTIME ELEZIONI POLITICHE.
È STRANO CHE NON L’ABBIA FATTO PRIMA, VISTO CHE SONO SETTE MESI CHE NON CI SONO ANCORA I DATI FINALI DELLE VOTAZIONI, COMPLETI DI BIANCHE E NULLE, MA SOLO I VOTI VALIDI. CI FACCIANO VEDERE I DATI DELLE SCHEDE BIANCHE E NULLE PER PROVINCIA E PER COMUNE. SOLO COSÌ SI PUÒ ARRIVARE ALLA VERITÀ. BASTA SOLO FARE IL RICONTEGGIO DI QUESTE SCHEDE, COSA ASPETTIAMO?
Raffaele B.


RAINEWS24
Elezioni. La Procura di Roma indaga sul film di Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani. Pisanu: accuse false, lo denuncio
Roma, 23 novembre 2006

"Ovviamente collaboreremo con tutte le informazioni che possiamo fornire, ci auguriamo che l'inchiesta della magistratura sia utile per far luce sui misteri delle ultime elezioni politiche e ci auguriamo che acquisisca tutte le schede bianche, la magistratura e' più reattiva della politica". Enrico Deaglio commenta così la decisione della Procura della Repubblica di Roma di aprire un fascicolo sul film realizzato da lui e da Beppe Cremagnani "Uccidete la democrazia", nel quale si ipotizza che nelle ultime elezioni politiche le schede bianche siano state trasformate in voti favorevoli a Forza Italia attraverso un ipotetico sistema software in uso al Viminale.
"La storia della notte delle elezioni si conosce da mesi -aggiunge Deaglio- molti conoscono notizie e retroscena. La storia del crollo delle schede bianche e' nota da sei mesi ed e' curioso che nessuna forza politica, nessun politologo se ne sia interessato e si sia dovuto aspettare il lavoro di due giornalisti per evidenziare la vicenda."
La reazione di Pisanu: denuncerò Deraglio
"Sono assolutamente infondate, false e calunniose le affermazioni di un settimanale circa presunti brogli sui risultati delle ultime elezioni politiche. Per rendersene conto basterebbe una minima conoscenza delle norme che regolano le operazioni di scrutinio, di trasmissione dei dati e di proclamazione dei risultati". E' quanto dice ai giornalisti Beppe Pisanu, senatore di Fi ed ex ministro dell'Interno dopo l'apertura dell'inchiesta romana su presunti brogli elettorali annunciando una denuncia penale e civile per il direttore de "Il Diario" .
di Martino Seniga e Angelo Saso
Che cosa è successo la notte tra il 10 e l’11 aprile 2006 dalla chiusura delle urne fino alla comunicazione dei dati delle elezioni politiche più incerte nella storia della Repubblica Italiana? E’verosimile l’ipotesi di brogli elettronici, lanciata da Enrico Deraglio, direttore del settimanale Diario?
RAINEWS24 ha cercato di ricostruire quello che veramente e’ avvenuto in quelle ore, anche interrogando persone, che per compiti istituzionali o per interesse professionale o giornalistico, si sono occupati di questa questione.
Il risultato di questa inchiesta e’uno strano affresco di voci, spesso contrastanti, che disegnano uno scenario estremamente confuso ed intricato.
Nell’inchiesta la testimonianza di una coordinatrice dello scrutinio elettronico in un plesso elettorale in Puglia:
“Per quattro volte ho potuto re-immettere i dati. Senza controllo, senza nessuno che mi firmasse la conformità. Ho potuto tornare indietro nel sistema quante volte volevo. Avrei potuto inserire qualsiasi tipo di dato”.
EMANUELE SOMMA, informatico, rappresentante di lista seggio 244, Roma.
“Alla fine di tutto ho trovato nel bidone dell'immondizia fuori dal seggio tutto il software, i codici, le password per accedere al sistema di trasmissione dei dati.”
LUIGI CRESPI, sondaggista
“Non è credibile che improvvisamente le schede bianche spariscano ma soprattutto non è credibile che ritornino dopo. Quello che è successo quel giorno non è ripetibile...”
ENRICO DEAGLIO
“noi abbiamo trovato il cadavere delle schede bianche, le schede bianche si comportavano come una persona scomparsa. E' scomparsa... noi l'abbiamo trovata morta. E sul cadavere però c'erano segni di violenza, lo stato della nostra inchiesta è questo, noi sappiamo che qualcuno l'ha ammazzata, e sappiamo anche gli strumenti con cui l'ha ammazzata. Chi brandiva l'arma del delitto questo non lo sappiamo.”
DONATO BRUNO Presidente Giunta Elezioni Camera dei Deputati.
“Il signor Deaglio ha creato una bella bufala per farsi pubblicità e per vendere questa sua rivista. Facendo intendere all’opinione pubblica che il dato del Ministero degli Interni è il dato che consente a una parte o all’altra di vincere, a un soggetto o all’altro di essere o meno deputato e questo è falso”
MAURIZIO MIGLIAVACCA, Coordinatore Segreteria DS
“Non sono in grado di escludere che nel meccanismo di trasmissione dei dati reali si possa essere introdotto un software pirata. Quello che posso dire é che la giunta per le elezioni ha gli strumenti per verificare che i dati indicati dal ministero degli interni coincidano con i verbali, con le schede che sono a disposizione delle camere.”

3 commenti:

monarchico ha detto...

Se ancora oggi, che viviamo in una società tecnologicamente avanzata, si temono brogli elettorali, chissà cosa successe nel referendum istituzionale monarchia-repubblica del 1946.

E' impossibile non ricordare i brogli avvenuti nel referendum istituzionale del 1946 e quindi si può dire che già allora la repubblica uccise la democrazia.

Leggete il mio blog

saluti

Raffaele ha detto...

Nel 1946 solo i monarchici presentarono numerosi reclami giudiziari, che vennero però respinti dalla Corte di Cassazione. Per questo quindi i brogli non furono accertati.
Ma le ragioni della sconfitta della monarchia furono tante, esempio:per l'ascesa del fascismo, le leggi razziali, l'irresolutezza della casata (la moglie di Umberto, la principessa Maria Josè, cercò nel 1943, di negoziare una pace separata molto invisa in campo monarchico) ed infine la fuga di Vittorio Emanuele III subito dopo la proclamazione dell'armistizio di Cassibile, atto che non migliorò certo la fiducia degli italiani verso la monarchia.
Oggi invece si chiede la verifica delle schede bianche e nulle perchè emergono sospetti fondati che queste siano state trasformate in voti utili per FI durante la trasmissione dei dati. Si faccia la verifica e vedremo se sono brogli o no.

Antonio ha detto...

Le schede bianche in realtà sono rimsaste basse anche nel 2008 e nel 2013.
Solo 485000 nel 2008 e solo 395000 nel 2013.
Difficile che il centrodestra abbia imbrogliato anche nelle 2 elezioni successive.
In realtà nel 2006 le bianche furono solo 440000 per il,cambio della legge elettorale,quindi niente brogli.