domenica, gennaio 25, 2009

SICUREZZA - GAFFE DEL CAVALIERE SUGLI STUPRI

Berlusconi è come al solito incontenibile! Ancora una volta si abbandona ad una gaffe che supera ogni limite di decenza perché fatta da un Capo di Governo a danno dei propri cittadini, in primo luogo le donne e poi gli uomini.

Con la frase “dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze, credo che non ce la faremo mai”, egli in realtà “confessa” più cose di quanto sembrerebbe in un primo momento, e poi con il “chiarimento” di
Capezzone si va oltre il “ridicolo” al punto che ribadisce la solita solfa che è colpa degli altri che stravolgono le parole del Cavaliere (vedere il filmato per questo).

La gaffe consiste nel fatto che secondo Berlusconi lo stupro avverrebbe perché la vittima è “bella”. E questo vorrebbe anche dire che gli uomini, di fronte ad una bella donna non sanno “resistere”. Suona come una tetra “giustificazione” per gli uomini (stupratori) a ”violentare” le donne (vittime) perché hanno la colpa di essere “belle”.

Essa rivela una “mentalità” del vecchio costume maschilista dei tempi andati che addossa solo alla “donna” la colpa della “violenza carnale” che subisce, perché è proprio lei a “provocarla” con il suo corpo. L’uomo è maschio e cacciatore e non ha colpa alcuna. Il Cavaliere si identifica spesso con questo modello, quindi senz’altro ci vede se stesso.

Oltre alla gaffe, il Cavaliere, con quella frase, “confessa” inconsapevolmente che il problema della sicurezza non si può affrontare con i militari, come avevano “tuonato” nella campagna elettorale e tanto da volere moltiplicare per dieci i soldati già impiegati nelle città. Ce ne vorrebbero milioni che non ci sono! In nessun paese democratico ed avanzato si affronta la sicurezza interna con l’Esercito. Non si possono certo acchiappare ladri e stupratori con i carri armati, è ridicolo!

Hanno fatto e continuano a fare solo “demagogia” e tanti “annunci” vani “ingannando” facilmente tutti quei milioni cittadini la cui opinione viene costantemente “manipolata” e “costruita” dalle televisioni di Berlusconi medesimo (conflitto d’interessi) e dalla grande stampa asservita allo stesso quale dispensatore di quote di pubblicità (finanziamenti).

Quello che serve è un insieme di politiche della “sicurezza” e della “immigrazione” che rimettono al centro le forze di polizia con finanziamenti adeguati per pattugliamenti frequenti e capacità d’intervento rapido che non ci sono, l’efficacia della giustizia più giusta e rapida che non è, il rifinanziamento dei comuni “depotenziati” per rimetterli in condizioni di affrontare i bisogni veri delle città tra cui l’illuminazione, la viabilità, servizi sociali, i controlli del territorio comprese le stazioni con videocamere e quant’altro possa servire per aumentare la sicurezza a tutte le ore ed in tutti i luoghi.
Raffaele B.


Berlusconi sugli stupri
«Anche in uno Stato il più militarizzato e poliziesco possibile, una cosa del genere può sempre capitare. Non è che si può pensare di mettere in campo una forza tale, dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze, credo che non ce la faremo mai» - Silvio Berlusconi - 25 Gennaio 2009

CORRIERE DELLA SERA
Stupri e donne, Berlusconi sotto accusa
Veltroni: «Offende le donne». Il leader del Pd: «Quella del premier è l'ennesima battuta su un dramma e dimostra scarsa sensibilità»
25 Gennaio 2009

MILANO - Hanno suscitato non poche polemiche le parole del premier Silvio Berlusconi
sull'allarme sicurezza e in particolare sulla vicenda degli stupri nella Capitale e a Guidonia. «Anche in uno Stato il più militarizzato e poliziesco possibile, una cosa del genere può sempre capitare. Non è che si può pensare di mettere in campo una forza tale, dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze, credo che non ce la faremo mai» ha detto il Cavaliere. Pd e Udc hanno immediatamente replicato alle dichiarazioni del presidente del Consiglio, apostrofandole come «offensive e volgari». «L'ennesima battuta del premier di fronte al dramma delle tante donne violentate in questi giorni - ha sottolineato il segretario del Pd Walter Veltroni in una nota - è una dimostrazione ulteriore di scarsa responsabilità e di scarsa sensibilità per una forma di violenza che segna la vita delle persone che la subiscono». Per Veltroni Berlusconi «ignora il dramma della violenza sessuale, offende le donne italiane e smentisce se stesso sull'utilità dell'impiego dei militari».

«SI EVITINO LE BATTUTACCE» - «Berlusconi farebbe meglio a tacere invece di dire cose offensive nei confronti delle donne» ha detto Vittoria Franco, ministro delle Pari Opportunità nel governo ombra, secondo la quale «in buona sostanza, stando alle sue parole, se le donne escono di casa da sole devono mettere in conto di poter essere violentate o aggredite perché non è possibile presidiare il territorio». «Il premier straparla» gli fa eco Roberta Pinotti, ministro ombra della Difesa. «Un soldato per ogni bella donna? Forse Berlusconi pensa che tutti uomini italiani siano incontinenti e irresponsabili o forse è una autodenuncia di incapacità a governare in sicurezza» ha dichiarato Luca Volonté, dell'Udc, in una nota. «Si evitino battutacce e, senza polemiche, si affrontino veri nodi» è l'invito di Volonté. «La battuta sui soldati e le belle donne, Berlusconi se la poteva risparmiare, essendo di pessimo gusto ed offensiva in un momento in cui le italiane sono fatte oggetto di violenze quotidiane» è il punto di vista del segretario ed eurodeputato di Forza Nuova, Roberto Fiore.

IL CHIARIMENTO DI CAPEZZONE - D'altro canto il portavoce di Forza Italia Daniele Capezzone spiega che «il premier ha detto una verità evidente e di buon senso: purtroppo non basterebbero milioni di militari per evitare alcuni fatti criminali e sciagurati, che vorremmo non avvenissero mai, ma invece a volte accadono, procurando dolore e indignazione». «Tutti gli italiani - ha aggiunto Capezzone - capiscono questo concetto, tranne i dirigenti della sinistra. È davvero avvilente che una sinistra allo sbando provi a stravolgere il senso delle parole dette da Silvio Berlusconi».

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