martedì, aprile 03, 2007

COGNE E LA DIFESA DI FRANZONI

LA LINEA DIFENSIVA DELL'AVV. PAOLA SAVIO, BASANDOSI SU TRE "SE" E SUL "RECUPERO" DELLA FIGURA DEL BAMBINO SAMUELE, GRANDE ASSENTE NELLA SCENA DI QUESTI 5 ANNI PER FAR POSTO ALLA MADRE, SFIDA TUTTE LE LOGICHE DELLA RAGIONE. PENSATECI.

1. SE L'ARMA E' UN SABOT...
2. SE LE TRACCE DI SANGUE INDICANO LA VIA DI FUGA...
3. SE L'ASSASSINO NON INDOSSAVA IL PIGIAMA...


SE NE DEDUCE ALLORA CHE LA FRANZONI NON È COLPEVOLE, È STATO QUINDI UN ESTRANEO! "LOGICA" CONCLUSIONE DI UNA "ILLOGICA" PREMESSA!

ORA, AL DI LA DEL FATTO CHE QUEI TRE "SE" SONO STATI SPAZZATI VIA DAL PRIMO PROCESSO, CHE RAGIONE AVREBBE POTUTO AVERE UN ESTRANEO AD UCCIDERE UN BAMBINO IN QUEL MODO (7 O PIÙ COLPI), NELLA SUA CASA, SUL LETTO E SPARIRE SENZA LASCIARE TRACCIA IN MENO DI 5 MINUTI?

SE POI A TUTTO QUESTO AGGIUNGIAMO LE ACCUSE INFONDATE AI “VICINI” E LE "FALSE PROVE" TESE AD AVVALORARE PROPRIO LA TESI DELL'ESTRANEO, DELL'AVV. TAORMINA PER IL QUALE È INDAGATO, IL QUADRO SI DELINEA NELLA SUA SCONCERTANTE CHIAREZZA.

LA RICERCA DELLA VERITÀ È CIÒ CHE SI VUOLE, NON TANTO LA CONDANNA PERCHÈ IL FIGLIO ERA IL SUO. ORBENE QUESTO È STATO IMPEDITO IN TUTTI I MODI POSSIBILI RICORRENDO AGLI STRUMENTI "IMPROPRI" DELLA GIUSTIZIA (SENZA CONTRADDITTORIO), DAI TALK SHOW, ALLA STAMPA, AI LIBRI, GRANDE DISPONIBILITÀ DI DENARO E APPOGGI POLITICI E NON, FINO AD ARRIVARE ALLE "FALSE PROVE" DELL’IMPUDENTE TAORMINA.

SPERIAMO SOLO CHE LA GIUSTIZIA NON SI FACCIA "PIEGARE" DA QUESTA “PRESSANTE MOLE” PROCEDENDO FINO IN FONDO ALL'ACCERTAMENTO DELLA VERITÀ AD ASSICURARE LA GIUSTA PENA PER L'OMICIDA E A TUTTI GLI ALTRI RESPONSABILI CHE LO HANNO "COPERTO" FINORA.
Raffaele B.

ANSA
Cogne: assassino estraneo a famiglia
Ripresa a Torino arringa avvocatessa Paola Savio

(ANSA) - TORINO, 3 APR - La persona che ha ucciso a Cogne il piccolo Samuele Lorenzi e' un terzo estraneo alla casa della famiglia. Cosi' l'avvocato Paola Savio. Il difensore di Annamaria Franzoni ha ripreso stamani la sua arringa: 'se l'arma e' un sabot, ha aggiunto, se le tracce di sangue non analizzate dagli inquirenti indicano la via di fuga (l'ingresso principale della villetta - ndr), se l'assassino non indossava il pigiama, e' un terzo estraneo alla casa. E allora Annamaria non e' colpevole'.

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