sabato, gennaio 26, 2008

NUOVA LEGGE ELETTORALE O ELEZIONI SUBITO?

VASTI SETTORI DELLA ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ CIVILE TRA CUI LA CONFINDUSTRIA, I SINDACATI, E QUELLA POLITICA DI CUI IL PD E UDC DICHIARANO DI ESSERE PER UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE PRIMA DI ANDARE AL VOTO.

NELL'ARTICOLO DELL'ANSA, MONTEZEMOLO ENUNCIA LE RAGIONI DI QUESTA LINEA E RILEVA CHE L'UNICA POSSIBILITÀ È UN GOVERNO DI SCOPO O TECNICO O ISTITUZIONALE E CHE SI POTRÀ FARLO SOLO METTENDO DA PARTE GLI "EGOISMI" DEI PARTITI DI TUTTI GLI SCHIERAMENTI.

CON LE ELEZIONI SUBITO INVECE SI “PERPETUEREBBE” LA CONDIZIONE DI “STALLO” RAGGIUNTO DAL NOSTRO SISTEMA POLITICO AUMENTANDO IL DANNO AL PAESE E ALLA IMMAGINE DELLA POLITICA AGGRAVANDO ULTERIORMENTE LA CRISI.

CHIUNQUE "VINCE" CON IL “PORCELLUM” VINCE A "METÀ" PERCHÈ È SEMPRE SOGGETTO AL POTERE DI “RICATTO” E DI “VETO” DEI PICCOLI PARTITI, INOLTRE I CANDIDATI SONO DECISI DALLE SEGRETERIE DEI PARTITI MEDESIMI PER I QUALI I CITTADINI NON POSSONO ESPRIMERE IL VOTO DI PREFERENZA.

QUESTI DUE PUNTI SONO DIVENTATI TALMENTE EVIDENTI CHE SONO ORA DI DOMINIO PUBBLICO E IL CORPO ELETTORALE NON PUÒ CHE AVERNE PIENA COSCIENZA. NE DERIVA CHE, ADESSO, CHI VUOLE ANDARE AL VOTO SUBITO, DIMOSTRA NON SOLO DI ESSERE "EGOISTA" VERSO IL PAESE MA ANCHE POCO “DEMOCRATICO” VERSO I CITTADINI.

QUESTO SLOGAN "SUBITO AL VOTO" NELLE ATTUALI CONDIZIONI POTREBBE ALLA FINE RIVELARSI "PENALIZZANTE" DAL CORPO ELETTORALE, SPECIALMENTE SE SI CONSIDERA IL "FALLIMENTO" DEI PRECEDENTI 5 ANNI DI GOVERNO BERLUSCONI, E CHE PEGGIO ANCORA HA FATTO PROPRIO IL "PORCELLUM" L'ATTUALE “PESSIMA” LEGGE ELETTORALE CHE IL CORPO ELETTORALE VORREBBE CAMBIARE PRIMA DEL VOTO.

QUINDI SIAMO AD UN BIVIO IMPORTANTE: O SI FA UN NUOVO GOVERNO ANCHE TRANSITORIO PER FARE LA NUOVA LEGGE ELETTORALE OPPURE ELEZIONI SUBITO. NEL PRIMO CASO SI COSTRUISCE UN NUOVO PERCORSO PER IL "RISANAMENTO" ISTITUZIONALE DEL PAESE.
NEL SECONDO CASO SI CONTINUA NEL VECCHIO PERCORSO PER IL SUO "AGGRAVAMENTO" E “DECLINO”.

SE DIETRO AI PARTITI CI SONO GLI UOMINI E LE DONNE “INTELLIGENTI” DI QUESTO PAESE, ESSI NON POTRANNO CHE “CONVENIRNE” ALTRIMENTI NON RESTA CHE "SPERARE" NEGLI UOMINI E NELLE DONNE “INTELLIGENTI” DEL CORPO ELETTORALE.
Raffaele B.

ANSA
Montezemolo: esecutivo tecnico per riforme
(dell'inviato Domenico Mugnaini)
2008-01-25 21:13

Andare al voto con questa riforma elettorale altro non farebbe che riproporre l'attuale situazione, quella che ha portato "all'indegno e indecoroso spettacolo visto ieri in Parlamento". Il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, proprio all'indomani della caduta del Governo Prodi, rilancia la necessità di fare prima "una nuova legge elettorale che consenta agli elettori di decidere chi mandare in Parlamento e limiti il potere di veto dei micropartiti", per correggere "il bicameralismo perfetto che paralizza l'Italia". Per farlo l'unica possibilità è quella di "un governo di scopo, istituzionale, tecnico, lo si chiami come si vuole" che è convinto Montezemolo, troverebbe "una rapida sintonia" con tutto il Paese. Quasi un "appello disperato", come lui stesso lo definisce, vista la cronaca delle ultime ore. Ma se i partiti, di centrodestra e centrosinistra, non mettono da parte i propri "egoismi", difficilmente riusciranno a fare l'interesse dei cittadini, delle imprese, delle giovani generazioni". Poche cose, ma da fare subito, in "una breve ed efficace stagione di riforme condivise", ha precisato parlando all'assise degli industriali toscani, riuniti nell'auditorium della Banca Monte dei Paschi.

E comunque prima del voto, perché tornare alle elezioni così, "con questa legge elettorale, lo sappiamo per esperienza, la parola non torna ai cittadini ma alle segreterie dei partiti, con liste preconfezionate, per consentire altri giri di giostra a chi non vuole un vero rinnovamento". Una stagione che il presidente degli industriali non solo giudica "indispensabile, ma anche possibile". Tra le prime riforme da fare i regolamenti di Camera e Senato per "evitare la nefasta frammentazione e proliferazione dei gruppi". Non risparmia critiche a nessuno, Montezemolo: ricorda agli stessi industriali che devono continuare "ad impegnarsi per la crescita del Paese, come abbiamo fatto fino ad oggi" e, pur nella distinzione dei ruoli, senza voler sostituirsi a nessuno, Montezemolo chiede alla politica di cominciare "a fare" per risollevare l'economia. Per questo ricorda le critiche ricevute quando nei mesi scorsi richiamò i diversi governi che si sono succeduti "dall'entrata nell'euro", perché da allora "l'Italia non è stata governata, è mancato un grande progetto Paese, una missione, una sfida", ripete anche oggi, interrotto 12 volte dagli applausi. Al Governo Prodi, riconosce di aver realizzato almeno alcune cose utili alle imprese, "e quindi al Paese", come l'intervento per il credito d'imposta alle piccole imprese e aver avviato il risanamento dei conti. Tra i meriti degli industriali richiama anche quello di aver chiuso il contratto dei metalmeccanici, cosa resa difficile, aggiunge, "dalle resistenze di alcuni settori del sindacato, che hanno una cultura frenante, e da un meccanismo di contrattazione arcaico". Montezemolo torna anche sui problemi della Sicilia dove, gli imprenditori "combattono contro il pizzo" mentre il governatore "viene condannato a 5 anni di reclusione e decide di restare al suo posto". Una brutta istantanea, che "riassume bene i due volti del paese e la distanza sempre più grande di questa classe dirigente politica dal paese reale". Un'Italia dove, "per fortuna", Benedetto XVI ha deciso di non andare all'università La Sapienza. Montezemolo è convinto che in quel caso, oltre che per l'immondizia nelle strade di Napoli, "l'Italia sarebbe stata sulle pagine dei quotidiani internazionali anche per la contestazione al Papa", finendo per rovinare ancora di più l'immagine di un Paese che "non sa più attrarre né investitori né studenti stranieri", conclude prima lasciare Siena, salutando la neo presidente di Confindustria Toscana, Antonella Mansi, 33 anni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

... Sono d'accordo, è giusto fare una legge elettorale prima delle elezioni e sono d'accordo anche con il diffidare di chi vuole le elezioni subito... per quel poco che so :)

Se la destra tornerà al governo, magari con l'attuale legge elettorale e si vedrà che non combinerà nulla non è improbabile che scoppierà una guerra civile!!!

Questa è una ipotesi che ho sentito in giro ma non è del tutto inverosimile!

Continuo a sperare che qualcosa cambierà in meglio...