venerdì, febbraio 01, 2008

BERLUSCONI - L’ASSOLUZIONE CON LA SUA LEGGE

CHI NON FOSSE ANCORA CONVINTO CHE IL CAVALIERE SI È FATTO APPROVARE LE LEGGI AD HOC DAL SUO GOVERNO PER GARANTIRE L’IMPUNITÀ A SE STESSO ED AI SUOI COMPLICI PER LE INNUMEREVOLI PENDENZE ED ACCUSE DI REATO COMMESSI, SI DOVRÀ ORA RICREDERE.

L’ASSOLUZIONE DAL REATO DI “FALSO IN BILANCIO” VIENE SENTENZIATO DAI GIUDICI NON PERCHÉ BERLUSCONI NON L’ABBIA COMMESSO ANZI, MA PERCHÉ, UDITE, UDITE, NON È PIÙ “REATO” DALLA MODIFICA DELLA LEGGE NEL 2002. CIÒ NONOSTANTE CHE IL REATO FOSSE STATO CONSUMATO TRA IL 1986 E IL 1989.

IL CAVALIERE E I SUOI LEGALI SONO RIUSCITI AD “ALLUNGARE” I PROCESSI A TAL PUNTO CHE ALLA FINE LA BATTAGLIA TRA IL PM E I DIFENSORI ERA FRA OTTENERE LA “PRESCRIZIONE” O “L’ASSOLUZIONE” TRASFORMANDO COSÌ LA GIUSTIZIA IN FARSA E LA VERITÀ IN BEFFA.

COME SE NON FOSSE ABBASTANZA, COSTUI ORA SI “VANTA” DELL’ASSOLUZIONE E LAMENTA PERFINO CHE LA “GIUSTIZIA” ABBIA PERSO TANTO TEMPO E DENARO DEI CONTRIBUENTI PER ARRIVARE A QUESTA OVVIA CONCLUSIONE E DULCIS IN FUNDO, COSA C’È DI MEGLIO PER UN SIFFATTO “INNOCENTE” SE NON “ASPIRARE” NUOVAMENTE ALLA POLTRONA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ALLE PROSSIME ELEZIONI?
Raffaele B.

CORRIERE DELLA SERA
Processo Sme, Silvio Berlusconi assolto
30 gennaio 2008(ultima modifica: 31 gennaio 2008)

Si riferisce alle attivita' della Fininvest dal 1986 al 1989
Il Pm Ilda Boccassini aveva chiesto che fosse dichiarata la prescrizione per il reato di falso in bilancio


MILANO - Silvio Berlusconi è stato assolto nel processo stralcio per la vicenda Sme. Il pm Ilda Boccassini aveva chiesto che fosse dichiarata la prescrizione per il reato di falso in bilancio relativo alle attività della Fininvest negli anni 1986-1989 di cui era accusato l'ex premier. I suoi difensori, Nicolò Ghedini e Gaetano Pecorella, aveva invece chiesto l’assoluzione perché il fatto non è più rubricato come reato, dopo la modifica della normativa sul falso in bilancio nell’aprile 2002.

SENTENZA-LAMPO - La sentenza di assoluzione è stata letta dopo 5 minuti di camera di consiglio dai giudici della prima sezione penale presieduti da Antonella Bertoja. Il tribunale ha pronunciato il non doversi procedere perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato, accogliendo così la richiesta della difesa di Berlusconi. Complessivamente l'udienza è durata circa un quarto d'ora.

STRALCIATO - Il capitolo Sme in questione era stato separato dal troncone principale - in cui Berlusconi è stato assolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari - perché i giudici si erano rivolti alla Corte europea per chiedere di valutare la corrispondenza tra la normativa italiana e le direttive comunitarie. A ottobre la Cassazione ha confermato l'assoluzione per Berlusconi, dopo che il 27 aprile l'ex premier era stato assolto con formula piena dalla Corte di Appello di Milano.

«IN RITARDO» - «Una sentenza che arriva in ritardo di sei anni, alla fine di un processo che la Procura e il Tribunale di Milano avevano fatto di tutto per evitare rivolgendosi addirittura alla Corte di giustizia europea - commenta l'avvocato Ghedini -. I giudici europei e la Corte Costituzionale avevano detto che la modifica di legge dell’aprile del 2002 era corretta e rispondente alle direttive comunitarie per cui a Milano sono stati costretti, sia pure in ritardo, a celebrare un processo scomodo che è finito come doveva finire».

RUSSO SPENA - «L’assoluzione di Berlusconi dall’accusa di falso in bilancio era scontata: la legge che abolisce il reato se l’era fatta, come molte altre, su misura». Parole di Giovanni Russo Spena, capogruppo di Prc al Senato. «Il governo di centrosinistra - aggiunge - stava reintroducendo il reato di falso in bilancio con il decreto sicurezza, il mondo giuridico e gli imprenditori onesti infatti chiedevano proprio questo ed è ovvio che, se Berlusconi vince le elezioni, falsificare i bilanci delle aziende diventerà uno sport nazionale».

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