mercoledì, aprile 29, 2009

EUROPEE - VERONICA VS BERLUSCONI PER LE SUE VELINE

Ancora una volta la signora Veronica si affida alla stampa per esprimere tutto il suo dissenso e disappunto contro il marito per il modo in cui sta portando avanti le candidature delle “veline” alle prossime europee che lei definisce senza mezzi termini “Ciarpame senza pudore”. Pesante ed inquietante allo stesso tempo!

Pesante perché l’attacco contro il consorte è quanto mai “inaudito” aggiungendo che Berlusconi non ha mai partecipato alle feste di diciottesimo compleanno dei figli contrariamente a quanto fa adesso andando ad una festa di una diciottenne a Napoli.

Inquietante perché non la si capisce (anche se è la moglie del Cavaliere) che torna di nuovo con queste gravi esternazioni senza chiedere la “separazione”. Cosa spinge la signora Lario ad “attaccare” pubblicamente il marito nel pieno del suo potere senza che ciò implichi la logica richiesta di separarsi da lui? Problemi di natura economica e di figli ora adulti non ne ha.

A meno che non soffra da una “dipendenza psicologica” da Cavaliere dal quale non riesce a “liberarsi” ma può “gridare” contro di lui come fanno molte mogli “trascurate” e “prigioniere” da sindrome da “marito dipendente”, viene il “sospetto” che tutto questo possa far parte di una precisa e subdola strategia atta a “scippare” il ruolo all’opposizione democratica in suo favore, “assegnando” alla coppia Berlusconi-Veronica la “rappresentanza” di tutto il popolo, ormai ridotto a “suddito” impotente, come nelle migliori monarchie assolute. Vedremo gli sviluppi nelle prossime settimane in concomitanza con le elezioni.

A Berlusconi non resta che “negare” tutto questo oppure “addossare” come suo solito la colpa alla stampa cosiddetta di “sinistra”, un vecchio e logoro ritornello a cui siamo abituati ormai da oltre 15 anni.
Raffaele B.

lomiolith
29 aprile 2009
Veronica vs Silvio sulle candidate "veline" - Casa Berlusconi/spot elettorale
Veronica Lario attacca dopo l'articolo su "Fare Futuro" sull'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. Ha deciso di mettere per iscritto in una mail , in risposta ad alcune domande poste dall'Ansa , "Ciarpame senza pudore", "Voglio che sia chiaro - spiega - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire"...


REUTERS
Veronica contro Silvio su candidate Ue: "Ciarpame senza pudore"
mercoledì 29 aprile 2009 08:27

VARSAVIA (Reuters) - Veronica Lario supera per la seconda volta la sua proverbiale riservatezza e critica pubblicamente i comportamenti del marito, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Oggetto della discordia ancora una volta le scelte del premier in fatto di donne. E se nel 2007 a far uscire allo scoperto la first lady erano stati gli apprezzamenti rivolti da Berlusconi ad alcune signore in occasione di una cena di gala - "se non fossi già sposato la sposerei subito", "con te andrei ovunque" -, stavolta sono le indiscrezioni sulle candidature femminili della Pdl alle prossime elezioni europee a far perdere le staffe alla ex attrice, al fianco di Berlusconi da circa 30 anni e madre di tre dei suoi cinque figli. "Ciarpame senza pudore", "Io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire", ha scritto Lario ieri in una email all'agenzia Ansa, secondo quanto riportato dai quotidiani stamani.

Nei giorni scorsi molte sono state le polemiche in merito alle indiscrezioni secondo le quali il Pdl candiderà ex veline e donne dello spettacolo per un seggio a Strasburgo.

Sul ruolo delle donne in politica Veronica Lario spiega: "Per fortuna da tempo c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile".

"In Italia la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti".

Poi la pesante stoccata: "Qualcuno ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido: quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere".

Giusto ieri sera a Varsavia, non si sa se già informato delle esternazioni della moglie, Berlusconi ha definito "deludente" la polemica nata intorno alle possibili candidate, ha smentito che i nomi circolati sui giornali corrispondano a quelli che saranno effettivamente scelti e ha rifiutato comunque l'idea che donne dello spettacolo possano essere ritenute a priori non idonee a ricoprire una carica politica.

Ma l'invettiva di Veronica non è finita qua. Commentando la notizia pubblicata ieri da un quotidiano secondo cui Berlusconi sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno di una ragazza di 18 anni, ha detto: "Che cosa ne penso? La cosa mi ha sorpreso molto, anche perchè non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato".

Affermazione pesante. Adesso la palla passa al premier.

domenica, aprile 26, 2009

SISMA ABRUZZO – YOUTUBE CENSURA BYOBLU

Ora si scopre che perfino YouTube effettua la “censura” giustificandola in modo grottesco e burocratico se poi si va a leggere la “notizia” soppressa.

Evidentemente la posta deve essere alta e gli interessi in gioco grandi se si è riusciti a “spingere” il tanto decantato libero YouTube” a questo atto ignobile.

La notizia è una “denuncia” contro un comportamento della Protezione Civile che “avrebbe” sottovalutato il pericolo imminente del terremoto, al contrario invece di Giampaolo Giuliani, l’uomo che “salvò la vita” di molti scampati ai crolli.

Lo racconta nell’intervista “censurata” una donna superstite: Stefania Pace in questo video
la testimonianza di una donna che invito a vedere.

Certamente la Protezione Civile ha molti meriti e sta facendo molto per i terremotati dell’Abruzzo, ma vi sono anche dei demeriti, dei problemi che devono essere pure “riferiti” all’opinione pubblica. La critica serve a “migliorare” il servizio per il bene di tutti, mentre l’assenza della critica e l’autoreferenzialità sono foriere di involuzione e di regressione verso un servizio peggiore.
Raffaele B.


YOUTUBE CENSURA BYOBLU
23 aprile 2009 - 02.10

Il video "
Giuliani - L'uomo che ci salvò la vita", che ha superato le 50.000 visualizzazioni in pochissimi giorni, è stato disattivato da YouTube per non meglio precisate Violazioni delle norme della community.

A chi tenta di visualizzarlo, all'indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=GvQ2IRsBbGk, viene mostrato un laconico messaggio: questo video è stato rimosso a causa della violazione dei termini e condizioni d'uso.

Qualsiasi tentativo di accedere al mio account mostra una pagina dove mi si notifica di avere ricevuto un avvertimento, valido per sei mesi, e che ulteriori avvertimenti potranno comportare la disattivazione della mia capacità di pubblicare contenuti. Posso solo approvare la notifica, come potete vedere dall'immagine seguente, ma non contestarla.
Approvare significa in qualche modo confermare una violazione dei termini d'uso assolutamente incomprensibile. Non approvare significa non avere più alcuna possibilità di operare sul mio account.

Il video non conteneva alcuna colonna sonora, non ledeva quindi alcun diritto d'autore. Le immagini erano tratte interamente da riprese effettuate da me. Non era offensivo, non incitava al razzismo, non urtava la sensibilità di nessun credente. Conteneva
la testimonianza di una donna scampata alla tragedia del terremoto, la notte tra il cinque e il sei aprile scorso in Abruzzo, grazie al provvidenziale aiuto di Giampaolo Giuliani, il collaboratore Ente Ricerca che l'aveva avvisata telefonicamente dell'opportunità di trascorrere la notte all'aperto. L'intervistata, Stefania Pace, evidenziava come molte vite fossero state salvate dal tam tam originato dalle previsioni di Giuliani.
Raccontava anche di come un'operatore della protezione civile invitasse tutti a rientrare nelle proprie abitazioni, dopo la scossa di mezzanotte, e di come l'informazione ufficiale nei giorni precedenti al sisma avesse invitato tutti i cittadini a non dare retta ai ciarlatani che affermano di poter prevedere i terremoti. Potete trovare la trascrizione integrale dell'intervista nel post
L'informazione assassina.
Su YouTube circolano contenuti di ogni tipo. Esiste un programma di partnership che garantisce alcuni privilegi, come la possibilità di caricare contributi più lunghi di dieci minuti e di partecipare ai proventi pubblicitari. Purtroppo non è disponibile per gli utenti italiani.

Se tuttavia siete
autori di scherzi telefonici, potreste venire premiati con un'offerta di partnership spontanea, ad insindacabile giudizio del portale. Se invece fate informazione libera, non ne potete usufruire: una mia richiesta di alcuni mesi fa è stata cordialmente declinata.
Ho caricato il video su canali alternativi ed è già nuovamente disponibile al blog, ma ho una domanda per voi: quale norma della community viola il racconto di una madre di famiglia?

A chi stiamo dando fastidio?
CONTINUA

lunedì, aprile 20, 2009

GAFFE DEL CESSO - NUOVA STRATEGIA DEL CAVALIERE

Invito a guardare questo video da YouTube della durata di 1 minuto prima di procedere con l’articolo.
vogliamogiustizia
05 aprile 2009
G20, Berlusconi: "I ministri stavano al cesso; nomine Rai a casa mia!"
Ennesima pagliacciata che lascia senza parole... Berlusconi: "in compenso i ministri stavano al cesso"
Cala il gelo. Lo stesso Tremonti sembra rimanere per un istante alquanto perplesso e riprende subito a parlare per sorvolare sulle parole del Premier.
Ma il Cavaliere non si ferma e ad una giornalista Rai si rivolge così: "Cosa scrivi? Guarda che le riunioni per viale Mazzini le facciamo a casa mia".

Questa ennesima gaffe del Cavaliere è stata una “rivelazione” dell’ultima ora riportata solo da alcuni siti e quotidiani appena la notizia è stata diffusa da YouTube. La stampa nazionale, la Rai e Mediaset l’hanno taciuta e tenuta nascosta. Un gravissimo esempio di sudditanza e di dipendenza a quest’uomo ed a questo governo come nella peggiore delle dittature asiatiche.

Pensate perfino l’ANSA ritenuta l’agenzia più indipendente si è affrettata a “togliere” dal suo sito la notizia riportata da “google news”. Infatti se si clicca sul collegamento non si ottiene più la pagina con l’articolo che ovviamente è stata rimossa per far piacere al Cavaliere!
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Google News
Berlusconi: Obama ci tiri fuori (Pagina rimossa!)
ANSA - ‎2-apr-2009‎
Pronta la replica di Berlusconi che, con altrettanta ironia, dice: "I ministri in compenso stavano al cesso". E poi, sempre scherzando, ...

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È chiaro che non può trattarsi più di semplici gaffe che sfuggono all’uomo poco accorto. Deve per forza trattarsi di una precisa strategia. Il Premier si “beffa” perfino dei suoi stessi ministri in particolare di Tremonti proprio mentre stava parlando in favore dei capi di governo e quindi anche di lui che si sono dati da fare al G20. Il Cavaliere “ripaga” con la frase che “i ministri in compenso stavano al cesso!”. Non vorrei essermi trovato al posto di Tremonti che mal celatamente ha fatto finta di niente.

Ormai il nostro Presidente del Consiglio è circondato da una corte di lacchè e di gente così servile al punto da far finta di nulla anche quando essi stessi sono oggetto della gaffe. A lui perdonano tutto! Altri comuni mortali invece devono stare attenti, perfino quelli che disegnano, (vedi Vauro)!

Ma non finisce qui! Il Cavaliere “minaccia” pure falsamente in modo “bonario” proprio una giornalista della Rai “diffidandola” dallo scrivere quanto detto da lui. Infatti la Rai ed altri hanno ubbidito! Che altro c’è da dire? Per fortuna esiste YouTube!
Raffaele B.


UNITÀ
Su Internet il video di Berlusconi che dice ai ministri del G20: «Stavano al cesso»
di c.b.
20 aprile 2009

A questo punto deve essere una strategia. La continua sequenza di gaffe, frasi inopportune, battutacce, strappi ai protocolli istituzionali, violazioni delle cerimonie internazionali compiuta sistematicamente dal presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi non può essere archiviata come semplice “esuberanza”.

L'ultima in ordine di tempo è quella che viene rivelata da un video di cui la Rai non ha parlato, ma che sta girando vorticosamente su Internet, tra Youtube e Facebook. Ed è stato da poco ripreso anche da La7. Si tratta della conferenza stampa finale del G20 di Londra. C'è il ministro Tremonti che sta spiegando la dinamica del vertice e ironizza sul lavoro portato avanti dai responsabili economici.

A quel punto interviene Berlusconi che gli siede accanto e dice: «I ministri in compenso stavano al cesso...». Ricapitoliamo e inquadriamo la situazione: conferenza stampa ufficiale a Londra del vertice tra i 20 paesi più industrializzati del mondo, chiamati a elaborare strategie per uscire da una crisi che sta avendo conseguenti pesantissime su tanti cittadini. Giornalisti, italiani e stranieri, radunati per avere informazioni sulle decisioni dello Stato italiano sulla crisi economica, ma Berlusconi ha voglia di scherzare e si lascia andare alla scurrile espressione.

Ma non è finita. Osservando una giornalista Rai prendere nota dell'ennesimo scivolone il primo ministro italiano passa direttamente alle minacce e dice, anzi intima: «Che scrivi tu. Non scrivere. Cosa scrivi. Guarda che ci sono le riunioni a casa mia per la Rai. Eh, stai attenta! Ripeto, stai attenta», conclude Berlusconi additando la giornalista. Qualcuno ride, come purtroppo succede spesso alle “battute” del capo di governo, ma la sua minaccia va a buon fine. La Rai non ne ha più parlato.

IRISPRESS
G20: ALTRA GAFFE PER BERLUSCONI, MENTRE LAVORAVAMO I MINISTRI STAVANO AL BAGNO
03/04/2009 - 16.30
(IRIS) - ROMA, 3 APR - Nuova gaffe per il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Mentre il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti stava spiegando che al vertice di Londra, insolitamente, la maggior parte del lavoro era stata svolta dai capi di governo. "Mentre noi lavoravamo", ha aggiunto il premier, "i ministri stavano al cesso". Visto che in sala stampa era calato il gelo, il Premier ha apostrofato una giornalista Rai: "Cosa scrivi? Guarda che le riunioni per viale Mazzini le facciamo a casa mia".

agoravox.it
Rivisitazione delle gaffe al G20 di Berlusconi
Berlusconi dopo le gaffe: «misure dure contro i giornali»
lunedì 6 aprile

giovedì, aprile 16, 2009

SISMA ABRUZZO - IL CAVALIERE, LA LEGA E LO SPERPERO REFERENDUM

Dal quotidiano Il Giornale della famiglia di Berlusconi ed anche dal TG1 di oggi, il Cavaliere “ammette” tranquillamente che non può accorpare il referendum con le europee del 7 giugno pv per “risparmiare” i 460milioni per l'Abruzzo perché la Lega di Bossi “ritirerebbe” il suo appoggio alla maggioranza e il Governo “cadrebbe”. Accorpare il referendum in qualunque altra data non elimina lo sperpero!

Il ragionamento di Berlusconi ed in generale di tutta la maggioranza (con la sola eccezione di
Gianfranco Fini) è che la caduta del Governo in questo momento si rivelerebbe “più dispendiosa" per il Paese e allora tanto vale scegliere il cosiddetto "male minore" e cioè lo "sperpero" di tutti quei milioni "sottratti" alla ricostruzione delle zone terremotate dell'Abruzzo.

Il Premier avrebbe potuto fare una scelta "diversa" se non altro per “dimostrare” la sua reale volontà alla ricostruzione, “imponendo” l'accorpamento e lasciando alla Lega la difficile "responsabilità" di rompere l'alleanza di Governo per "egoismo politico". Ne sarebbe uscito “vincitore” a pieno titolo quale “statista” a cui tiene a cuore l'interesse generale del Paese e dei sui cittadini “contro” chi invece punta solo al proprio interesse politico e di potere.

Purtroppo il Cavaliere sembra fare la scelta di "condividere" invece quella "responsabilità" con la Lega a “difesa” del proprio interesse politico di parte e "contro" i cittadini dell'Abruzzo. Egli pertanto non può dire che sceglie il "male minore" e quindi farebbe "bene", ma si "assume" così, insieme alla Lega, la stessa grave responsabilità dello "sperpero" anche se attua la strategia dello schiaffo a Bossi e un siluro a Fini.

Berlusconi perde così una “storica” occasione per riscattarsi, altro che Statista! A lui preme salvaguardare il suo "potere", non importa quel che costa! E con questo il Cavaliere si conferma ciò che è sempre stato (per chi lo critica) e non si smentisce mai purtroppo nemmeno davanti ad un evento così drammatico come il terremoto che ha devastato l’Abruzzo che da lui si aspetta il massimo impegno (sic).

Per quanto mi riguarda, da abruzzese (critico), non sono "sorpreso" perché ciò mi fornisce un ulteriore conferma sulla qualità del personaggio, ma ne sono "disgustato", questo si.

Tutti gli altri partiti piccoli interessati al "fallimento" del referendum sono dalla stessa parte di Berlusconi e della Lega ma "tacciono" per pura "convenienza" politica.

Se tutti costoro fossero realmente democratici "voterebbero" per far valere le loro ragioni al referendum con il quorum e non piuttosto “mirare” alla sua “invalidazione” incentivando alla non partecipazione! Un bell'esempio di democrazia, non c'è che dire!
Raffaele B.


Sardalien
14 aprile 2009
Referendum e/o soldi all' Abruzzo? (Guzzetta, Sindaco de L'Aquila, Maroni) - Ballarò 14.04.09
Aiutiamo terremotati... Destiniamo all'Abruzzo i soldi dei referendum!!
non tutti però sono daccordo...Prof. Giovanni Guzzetta (presidente comitato per i referendum) al telefono cerca di convincere Maroni

politichiamo
13 aprile 2009
IL COMITATO PROMOTORE DEL REFERENDUM
No agli sprechi! Referendum + Europee = risparmiati 400 milioni di euro !
Diffondete queste notizie, abbiamo pochissimo tempo !

ASCA
REFERENDUM: FINOCCHIARO, PAROLE FINI DI BUON SENSO MA STA VINCENDO LEGA
15-04-09
(ASCA) - Roma, 15 apr - ''Il Pd aveva già espresso la propria posizione sulla data del referendum. Si trattava di una posizione responsabile ed in sintonia con il sentire dei cittadini di queste settimane. Si deve e si può evitare uno spreco di risorse pubbliche, che sarebbero invece assolutamente necessarie per rispondere all'emergenza in Abruzzo''. Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.

''La dichiarazione di Fini di questa sera - continua Anna Finocchiaro - che nasce dal buon senso e da un'analisi responsabile dell'attuale situazione, smaschera il patto politico, il gioco di potere e il prezzo che il Pdl deve pagare alla Lega''.
red-njb/cam/ss

IL GIORNALE
Referendum Ecco perché si voterà il 21 giugno
giovedì 16 aprile 2009, 07:00

Silvio Berlusconi mastica amaro. Avrebbe anche accettato il voto accorpato con le europee al 7 giugno. Ma non l’ha potuto fare. La Lega minacciava di uscire dalla maggioranza. E l’Italia, con la crisi economica in atto e l’emergenza terremoto in Abruzzo, non può precipitare nel vuoto di potere. Ecco perché il premier ha ceduto a quello che qualcuno ha definito il «ricatto» di Bossi. «Va bene, va bene. Vada per il referendum il 21 giugno». Ma sia chiaro, il motivo è uno solo. «In questo momento è il male minore per l’Italia, che non si può permettere una crisi di governo». Che costerebbe molto più di quanto si risparmierebbe con l’election day.
«Non possiamo fare altro - si è sfogato - dobbiamo concentrarci sulle esigenze del Paese». Insomma, «abbiamo l’obbligo di mantenere i nervi saldi per senso di responsabilità». Perché una crisi di governo, oggi, paventata a chiare lettere dall’alleato in caso di accorpamento, rappresenta una «ipotesi da scongiurare in tutti i modi». E pur cosciente che con l’accorpamento si sarebbe potuto risparmiare una bella cifra, anche se solo cento milioni di euro e non i trecento urlati dai referendari, dà il via libera al Carroccio.
Il referendum, dunque, non si terrà il 7 giugno, quando si voterà solo per le Europee e, ove previsto, per le Amministrative. Ma quasi certamente il 21 giugno, data fissata per gli eventuali ballottaggi locali. È questa l’intesa che Berlusconi non può che siglare, bollata subito dal centrosinistra come un successo del Senatur, da sempre contrario allo schema bipartitico che uscirebbe fuori dal referendum. Anche se, a sentire proprio un bossiano doc, Roberto Calderoli, non si tratta di «vittoria della Lega», ma di «rispetto della Costituzione».
Ma tant’è. «Si è presa una decisione di maggioranza in relazione alla data del 21 giugno», spiega il ministro per la Semplificazione, lasciando palazzo Grazioli, poco dopo Roberto Maroni, al termine di una lunga riunione con il presidente del Consiglio, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, i sottosegretari alla presidenza Gianni Letta e Aldo Brancher, i capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.
«Per fare questo, però - prosegue Calderoli - c’è la necessità di varare un provvedimento legislativo che fissi quella data», dato che il periodo utile per la consultazione scade, per legge, il 15 giugno. A tal proposito, riferisce, «il ministro dell’Interno è stato incaricato» di portare avanti «una consultazione tra le forze di maggioranza e di opposizione, per arrivare ad un largo consenso rispetto a questa decisione». Altrimenti, si dovranno chiamare gli italiani ai seggi pure il 14 giugno: per la terza volta in tre settimane, in alcuni casi, se si considerano primo e secondo turno delle Amministrative.
Dal canto suo, Cicchitto riassume l’esito dell’incontro: «C’è accordo su tutti i punti qualificanti ed è stata confermata la solidità della maggioranza» e il referendum «si terrà il 21 o il 14 giugno». Ma «per scegliere la data ci consulteremo anche con le forze dell’opposizione». «Se si vuole risparmiare», aggiunge Gasparri, meglio scegliere il 21.

In ogni caso, è pura utopia immaginare al momento un accordo con il centrosinistra. «Berlusconi ci tiene tanto a far sapere che lui comanda, ma poi ogni volta si piega ai ricatti di Bossi», attacca il leader del Pd, Dario Franceschini, secondo cui siamo dinanzi ad un «ricatto».
A far notizia, però, è il commento di Gianfranco Fini. «Sarebbe un peccato se, per la paura di pochi - scrive in una nota il presidente della Camera - il governo rinunciasse a tenere il referendum il 7 giugno, spendendo centinaia di milioni che potrebbero essere risparmiati».

AFFARITALIANI
Da Berlusconi schiaffo a Bossi e siluro a Fini
Giovedí 16.04.2009 14:54

L'uscita a sorpresa di Silvio Berlusconi ("Sul referendum la Lega era pronta a far cadere il governo") serve a scaricare i costi del mancato election-day sul Carroccio. La competizione elettorale nella maggioranza alle Europee è serrata e il premier, pur accontentando Bossi, mediaticamente vuol far apparire i padani come i responsabili delle spese superiori che lo Stato dovrà affrontare per referendum ed elezioni separati. Una mossa studiata a tavolino che punta a mettere nell'angolo l'alleato e a comunicare agli elettori che per garantire la stabilità del governo nei prossimi mesi e anni bisogna votare il principale partito, ovvero il Popolo della Libertà.

Si tratta di una strategia collegata all'ammorbidimento di alcune delle richieste leghiste, in particolare sulla sicurezza: accantonamento delle ronde e niente detenzione prolungata nei centri di identificazione dei clandestini. Quella del premier, però, è anche una stoccata al presidente della Camera, che si era detto "dispiaciuto" per il mancato accorpamento. Un modo per ribadire a Gianfranco Fini di non intromettersi nell'azione e nelle scelte dell'esecutivo.

mercoledì, aprile 15, 2009

SISMA ABRUZZO – GRAVE CENSURA SULLA SATIRA

Puntuale come si prevedeva è arrivata la censura contro il vignettista Vauro Senesi. Il direttore della RAI Mauro Masi (ex-Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Presidente On. Silvio Berlusconi) ha dato corso ai voleri del suo Capo. Ha valutato, bontà sua, che la vignetta di Vauro Senesi "Aumento delle cubature. Dei cimiteri" sia gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e per questo viene sospeso. Santoro invece è obbligato ad attivare i necessari e doverosi riequilibri informativi (sic).

Al di la del fatto che qualunque censura sulla satira è manifestazione di DERIVA AUTORITARIA DI REGIME, la vignetta in questione si riferisce alla possibile conseguenza del famigerato disegno di legge di Berlusconi sull’aumento delle cubature delle case (poi convertito a furore di popolo solo alle ville). Se realizzato in zone sismiche causerebbe più morti di quanti ve ne sono stati. Una denuncia “graffiante” contro il Governo, tipica della satira e niente affatto contro i defunti come si vuol far credere. Vedere il filmato per valutare di persona.

Poi, non si capisce perché non ci dovrebbe essere una voce critica anche sull’operato della Protezione Civile. Nessuno è perfetto e possa quindi escludersi dalla critica. Santoro non ha fatto altro che far parlare le vittime del terremoto. Sono stati loro che hanno denunciato l’assenza della prevenzione e di tante inefficienze che hanno subito certamente sulla loro pelle. Perché tacere o farli tacere solo per uniformarsi al coro dell’auto-strombazzo e del pensiero unico tipico dei regimi autoritari?

Dobbiamo forse celebrare il funerale della democrazia e della fine della libertà di espressione? Forse si, se non succede subito qualcosa che arresti questa pericolosa deriva! Ora vi sono reazioni. Il
PDL sostiene Masi e il PD è contro!
Raffaele B.

lomiolithrevenge
10 aprile 2009
Vauro - Annozero - 09/04/2009
Le vignette di Vauro Senesi.


REPUBBLICA
Santoro, il Pdl sostiene Masi
Ma il Pd: "Sconcertante censura"
15 aprile 2009
Polemiche su "Annozero", coro di reazioni dopo la decisione del dg Rai
che chiede una "riparazione" al giornalista e ha sospeso il vignettista Vauro


ROMA - Non si fanno attendere le reazioni dopo la
decisione della direzione della Rai di chiedere a Michele Santoro di "riparare" e riequilibrare i servizi sul terremoto, in seguito alle polemiche dopo la trasmissione Annozero dello scorso 9 aprile. E di sospendere il vignettista Vauro, per una vignetta in cui si parlava di "Aumento delle cubature. Dei cimiteri", giudicata "gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico". E se il Pdl sostiene con decisione i provvedimenti adottati da viale Mazzini, l'opposizione si schiera dalla parte della libertà d'informazione e parla di "censura" e "inquisizione". CONTINUA

ANSA
Annozero: Vauro, sono a Pietroburgo
Autore ironico dopo annuncio sospensione decisa da vertici Rai
2009-04-15 14:51

(ANSA) - ROMA, 15 APR - La decisione dei vertici Rai di sospendere Vauro per una vignetta ad Annozero non ha fatto perdere ironia all'autore. 'Sono ancora a San Pietroburgo e la notizia si commenta da sola' ha risposto il vignettista alla richiesta di un commento. Nella puntata dedicata all'Abruzzo, Vauro aveva mostrato una vignetta ('Aumento delle cubature. Dei cimiteri') che e' stata valutata dai vertici Rai 'gravemente lesiva dei sentimenti di pieta' dei defunti'.

TGCOM
Dg Rai: "Riequilibrare Annozero"
Sospeso subito il vignettista Vauro

15/4/2009

Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha chiesto a Michele Santoro che "sin dalla prossima puntata" di Annozero "siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi" dopo le polemiche sul sisma dell'Abruzzo". Il dg lo ha chiesto in una lettera inviata a Santoro e ai direttori del Tg3 e di Raidue. Valutata "gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti la vignetta di Vauro Senesi". Di qui la decisione di sospendere il vignettista.

Dopo le critiche del presidente della Camera Gianfranco Fini e del premier Silvio Berlusconi, il direttore generale di Viale Mazzini e il presidente, Paolo Garimberti, avevano immediatamente espresso solidarietà alla Protezione civile - finita nel mirino di AnnoZero per la mancata pianificazione dell'intervento sul territorio - e attivato un'istruttoria per valutare le eventuali violazioni delle normative e dei regolamenti aziendali. Ieri pomeriggio c'era stato un primo incontro - aggiornato a questa mattina - al quale - oltre a Masi e Garimberti - avevano partecipato anche il vice dg Giancarlo Leone, il responsabile Risorse artistiche Lorenza Lei e i rappresentanti dell'ufficio legale.

''Il direttore generale, Mauro Masi, con tutte le strutture aziendali competenti - spiega la nota diffusa oggi da Viale Mazzini - ha esaminato alla luce delle normative di legge vigenti e i regolamenti aziendali la puntata di giovedì scorso di AnnoZero. Fatte salve le valutazioni di competenza del cda, il direttore generale ha inviato a Michele Santoro e ai direttori del Tg3, Antonio Di Bella (testata sotto la quale è ricondotto Annozero in periodo di par condicio, ndr) e di Raidue, Antonio Marano, una lettera sulla necessità che sin dalla prossima puntata siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo. Non sono stati invece ravvisati - si sottolinea - sostanziali elementi di squilibrio nel dibattito svolto in studio nel corso della trasmissione''.

Sempre in relazione alla puntata di giovedì scorso ''è stata invece valutata gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi "Aumento delle cubature. Dei cimiteri". Il direttore generale ha quindi comunicato ai direttori Antonio Di Bella e Antonio Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni dello stesso Vauro Senesi''.

Capezzone: "Iniziativa equilibrata"
"Mi pare assolutamente saggia ed equilibrata l'iniziativa del Direttore generale della Rai Masi rispetto ad Annozero. Nessuno potrà lamentare alcuna lesione della libertà d'informazione, che resta pienamente salvaguardata: semmai, attraverso la richiesta di riequilibrio, si conferma la necessità che il servizio pubblico radiotelevisivo rispetti i canoni fondamentali di imparzialità, completezza e correttezza dell'informazione".
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Gentiloni: "Decisione che lascia sconcertati"
"La strada burocratico-disciplinare imboccata dalla direzione generale della Rai lascia sconcertati. E' assurdo pensare di affrontare problemi editoriali con provvedimenti censori. E' ancora più inspiegabile che tali provvedimenti riguardino la satira".

Gasparri sarcastico: "Meravigliato da sospensione Vauro"
"Sono meravigliato della sospensione di Vauro, un uomo noto per l'equilibrio, la serenità, il buon gusto e l'assenza di faziosità. Tutti abbiamo apprezzato queste sue virtù delle quali non vogliamo essere in alcun modo privati".

Donadi: "Solo regimi censurano la satira"
''Solo i regimi censurano la satira. La sospensione del vignettista Vauro è un fatto gravissimo, la dimostrazione della deriva autoritaria di questo governo e della volontà del centrodestra di controllare l'informazione e far tacere ogni voce di dissenso''

martedì, aprile 14, 2009

SISMA ABRUZZO – SANTORO E LIBERTÀ D’INFORMAZIONE

Ci risiamo, si torna al vecchio vizio della politica di attaccare e imbavagliare l’informazione quando NON È GRADITA. In un sistema democratico, qualsiasi potere, sia esso politico, economico o di altra natura non può “interferire” con l’informazione, qualsiasi siano le ragioni a torto o a ragione. Se così fosse allora l’informazione sarebbe soggetta ad altri e non sarebbe più libera, condizione MICIDIALE per la democrazia.

Invece di attaccare l’informazione che si ritiene “ingiusta” che si risponda nel merito oppure con “querele” per una verifica in tribunale sulla veridicità di quanto affermato nella trasmissione, perché di questo si è trattato. Sono stati raccontati “fatti” avvenuti e verificabili non “opinioni faziose”, vedere i filmati per credere. Ma nessuno “querela” né Santoro e né Travaglio. Se ne guardano bene! Leggi
La ricostruzione a rischio clan ecco il partito del terremoto di Roberto Saviano su Repubblica sotto riportato.

Non può certamente essere la POLITICA a stabilire ciò che è fazioso e ciò che non lo è. L’unica cosa che può fare la politica è di permettere e di garantire la PLURALITÀ DELL’INFORMAZIONE, ciò che finora non stato mai fatto da nessun governo, in particolare quelli diretti da BERLUSCONI che con il suo macroscopico CONFLITTO D’INTERESSI, con il suo storico
editto bulgaro nell’aprile 2002 contro Biagi, Luttazzi e Santoro (anche allora ndr), ha avvantaggiato e ancora avvantaggia la sua Mediaset a discapito di altri soggetti indipendenti dal suo potere. Leggi Biagi-Berlusconi e l’editto bulgaro dimenticato di Simone Ramella.
Raffaele B.


Dopo un primo momento di “critica” ad Annozero anche da parte di esponenti del PD è giunto un
Comunicato stampa del PD con il quale Gentiloni (responsabile delle comunicazioni del PD) dichiara:
"Il programma di Santoro sul terremoto ha sollevato molte critiche. Non perché abbia indagato su responsabilità e ritardi, come è giusto fare, ma per il modo in cui ha condotto un vero e proprio processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nell’opera di soccorso. Le critiche ad una trasmissione, anche quando ben motivate, non hanno tuttavia nulla a che fare con tentazioni censorie che il Pd non avallerebbe in nessun caso". "La difesa della libertà di informazione e del diritto di cronaca valgono sempre e non soltanto per le trasmissioni gradite o amiche".

lomiolith
12 aprile 2009
Berlusconi e Fini vs Santoro e Annozero: «Ha speculato sulla tragedia»
E' pronto l'editto?
Sono mesi che non si perde occasione per attaccare Santoro e la sua trasmissione, per non parlare delle strumentalizzazioni che si fecero quando Lucia Annunziata abbandonò lo studio "offesa" dalle parole di Michele Santoro nella puntata dedicata al conflitto tra israeliani e palestinesi. In quell'occasione, dopo che l'Annunziata era sempre stata bollata da Berlusconi come comunista , subito il premier le dimostrò sostegno, e Gianfranco Fini usò lo stesso aggettivo di oggi per definire la trasmissione,cioè "indecente"…

lomiolith (PARTI DELLA PUNTATA “INCRIMINATA”)
09 aprile 2009
Marco Travaglio - "Il mercato del cemento" - Annozero - 09/04/2009


ILMESSAGGERO
Terremoto, bufera su Annozero
Fini e Berlusconi: Santoro indecente


Scoppia la prima grana per il nuovo vertice della Rai
Zavoli: dar voce a istanze diverse


ROMA (13 aprile) - Nuova bufera su Michele Santoro. La puntata della scorsa settimana della trasmissione
Annozero, dedicata al terremoto che ha devastato l'Abruzzo, secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini, è stata «indecente», «l'unica cosa stonata in questa tragedia». «La tv pubblica non può comportarsi in questo modo», ha aggiunto il premier Silvio Berlusconi.

Santoro di nuovo sotto accusa. Dopo Clemente Mastella che sbatte la porta, Lucia Annunziata che si alza e se ne va, Maurizio Gasparri che lancia i suoi strali dopo essere finito in una vignetta di Vauro, Santoro e la squadra di Annozero finiscono dunque nuovamente nel mirino, questa volta con la puntata - dal titolo Resurrezione - dedicata al terremoto in Abruzzo (andata in onda su Raidue giovedì 9 aprile).

Al centro della puntata, nelle intenzioni di Santoro, «l'assenza di una pianificazione che riuscisse a utilizzare al meglio l'enorme concorso umano» messo in campo dalla protezione civile e dai soccorsi. «Parlare delle inefficienze non vuol dire criticare quelli che hanno prestato soccorso, vuol dire criticare la macchina organizzativa», dice oggi Marco Travaglio, in studia con Santoro giovedì scorso.

Zavoli: dar voce a istanze diverse. Anche i due vicepresidenti della commissione di vigilanza, Giorgio Merlo del Pd e Giorgio Lainati del Pdl, hanno criticato la trasmissione, mentre "approfondimenti" sulla puntata sono stati annunciati invece dai vertici della Rai. Il direttore generale Mauro Masi e il presidente Paolo Garimberti si vedranno in settimana per valutare il da farsi. Sul parere dell'azienda è pronta a esprimersi anche la Vigilanza, dice il presidente Sergio Zavoli, che sottolinea tuttavia la necessità, nei programmi di inchiesta, di «dar voce a istanze diverse».

A difendere Santoro sono intervenuti il sindacato dei giornalisti della tv pubblica Usigrai («Difenderemo la libertà di fare domande e avere risposte», dice il segretario Carlo Verna), il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi e la radicale Emma Bonino.

Antonio Di Pietro ha definito la presa di posizione del premier un «nuovo editto bulgaro». «Berlusconi e i suoi sodali possono permettersi di infangare Annozero solo perché dall'altra parte c'è un'opposizione molle», ha aggiunto il leader dell'Idv.
«Meglio non mettersi sul terreno del processo ai toni. Specie in un sistema informativo occupato dalla politica che ha bisogno di più e non di meno pluralismo, magari al prezzo di qualche eccesso», ha affermato Franco Monaco, deputato ulivista del Pd. «L'unità e la responsabilità prescritte dalla tragedia del terremoto si concretano anche nella cura di astenersi da atti censori», ha sottolineato Monaco.

Gasparri insulta Belisario. «Querelare il capogruppo dell'Idv al Senato Felice Belisario per le sue ingiurie sarebbe inutile. Una semplice perizia psichiatrica consentirebbe alla difesa di eludere le responsabilità di chi è capace di intendere.
"Annozero" è la tv menzogna che non si può difendere e danneggia chi la fa e chi la sostiene», ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, che ha definito «tv dell'odio» quella di Santoro.

Belisario aveva criticato il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che a sua volta aveva attaccato Santoro («L'obiettivo è destabilizzare il quadro politico»), dicendo fra l'altro: «Da fedele affiliato alla loggia P2 Cicchitto aveva sottoscritto il programma di Gelli che prevedeva, tra le altre cose, l'eliminazione della libera informazione e il perseguimento di fini opposti a quelli previsti dalla nostra Costituzione. Tutte le affermazioni di Cicchitto sono basate su menzogne. Non esiste alcun teorema, alcun complotto politico-giudiziario, altrimenti Berlusconi non avrebbe vinto per tre volte le elezioni».

REPUBBLICA
La ricostruzione a rischio clan ecco il partito del terremoto
di ROBERTO SAVIANO
14 aprile 2009

Roberto Saviano nelle zone del sisma: l'invasione della camorra degli ultimi anni rende alto il pericolo di speculazioni. E l'orgoglioso popolo d'Abruzzo chiede: "Controllateci"

L'AQUILA - "Non permetteremo che ci siano speculazioni, scrivilo. Dillo forte che qui non devono neanche pensarci di riempirci di cemento. Qui decideremo noi come ricostruire la nostra terra...". Al campo rugby mi dicono queste parole. Me le dicono sul muso. Naso vicino al naso, mi arriva l'alito. Le pronuncia un signore che poi mi abbraccia forte e mi ringrazia per essere lì. Ma la sua paura non è finita con il sisma.
La maledizione del terremoto non è soltanto quel minuto in cui la terra ha tremato, ma ciò che accadrà dopo. Gli interi quartieri da abbattere, i borghi da restaurare, gli alberghi da ricostruire, i soldi che arriveranno e rischieranno non solo di rimarginare le ferite, ma di avvelenare l'anima. La paura per gli abruzzesi è quella di vedersi spacciare come aiuto una speculazione senza limiti nata dalla ricostruzione...
CONTINUA

giovedì, aprile 09, 2009

SISMA ABRUZZO – MARONI NEGA I SOLDI DEL REFERENDUM

Come se ce ne fosse bisogno, e come volevasi dimostrare, al ministro Maroni della Lega ed alla Lega tutta interessa più invalidare il referendum voluto dagli italiani che del destino dei terremotati d’Abruzzo. Il sig. Maroni dice che non è necessario mettere a disposizione quella cifra che lui corregge essere di 174M di euro anziché 460M perché ci saranno sufficienti disponibilità finanziarie. Finora vi sono state diverse riunioni di Governo e raccolte di fondi e non si è ancora arrivati a 40M di euro. Dire che quei soldi “pubblici” (quali che siano 174M o 460M) non servano all’Abruzzo e che possono essere tranquillamente “buttati via” dalla finestra è molto grave e suona come una grande offesa alla sofferenza e alle speranze di ricostruzione.

Basterebbe accorpare il referendum alle europee per “risparmiare” e liberare quindi quei soldi per metterli a disposizione subito ed iniziare così la ricostruzione almeno degli edifici e servizi essenziali. Invece NO, non si vuole accorpare ma insistere di mantenere la data separata e sperare così che i cittadini “disertano” dopo il voto delle europee in modo che venga “invalidato” per mancanza di quorum.

A costoro e a tutto il Governo interessa più questo cinico tatticismo politico che il destino dei propri cittadini. Il Governo avrebbe dovuto per prima e di sua iniziativa offrire questa offerta per dimostrare la sua civiltà. Invece non lo ha ancora fatto anzi tace in modo colpevole al “diniego” della Lega di Maroni. Dovrebbe distrarre perfino i fondi del ponte sullo stretto di Messina (oltre il Miliardo di euro) molto meno prioritario al momento. Ma da questo orecchio il Governo Berlusconi non ci sente!
------------------- VERGOGNA! ------------------------
Raffaele B.


WALLSTREETITALIA
Election Day/ Promotori referendum: Maroni offende terremotati
di Apcom
Segni-Guzzetta: Inconcepibile negare esigenza risparmi

Roma, 8 apr. (Apcom) - Replica dei promotori del referendum elettorale al ministro Maroni che ha escluso la necessità di reperire fondi aggiuntivi a seguito del terremoto abruzzese, accorpando referendum ed amministrative. "Avevamo deciso - dice Mario Segni - di non parlare di questo problema per rispetto della tragedia abruzzese. Ma la dichiarazione del Ministro Maroni, secondo il quale anche di fronte ad una tragedia immane si possono buttare dalla finestra soldi pubblici, è un insulto» dichiara Mario Segni, coordinatore nazionale del Comitato Promotore per i Referendum elettorali.

Dire che non c'è un problema di soldi quando un'intera regione avrà bisogno di grande soccorso pubblico è assolutamente inconcepibile. E' incredibile che un ministro della Repubblica parli a questo modo. La richiesta di accorpamento, prosegue il leader del movimento referendario, va quindi ripetuta e rafforzata. Dovevamo farlo già prima per rispetto degli Italiani, dobbiamo farlo ancor più oggi per chi ha bisogno di tutto il nostro aiuto". "Dopo le parole di Maroni - fa ecco Giovanni Guzzetta - non posso più tacere. E' alquanto raccapricciante constatare che un ministro della Repubblica dimostri tanto cinismo ed insensibilità.

Sostenere la tesi che le centinaia di milioni risparmiati con l'election day non servano per fronteggiare il terremoto e che possano essere buttati dalla finestra offende l'intelligenza degli italiani e cozza con l'evidenza della realtà. I dirigenti della Lega stanno facendo un calcolo cinico ed egoistico, con il solo obiettivo di affossare il referendum, e vedo che nemmeno un terremoto dalla drammatiche dimensioni che sono sotto i nostri occhi riesce a farli deflettere da una strumentalizzazione opportunistica della propria posizione istituzionale e del proprio potere di veto. Ormai è diventata una Lega di palazzo. I cittadini ne stanno prendendo coscienza".

SISMA ABRUZZO – IL CAVALIERE E LA GAFFE DEL CAMPEGGIO

Il nostro Premier non si smentisce mai e come di consueto e puntuale “SCIVOLA” ancora una volta in una GAFFE terribile per il suo CINISMO e per il fatto che è stata riportata ed enfatizzata dalla stampa estera. Insomma per il Cavaliere, i terremotati d’Abruzzo si devono considerare in “CAMPEGGIO” alle spese dello Stato.

Se perfino il Capo del Governo si esprime con una tale ed insensibile leggerezza c’è poco da stare allegri. A nulla valgono poi i tentativi piuttosto maldestri e patetici di Palazzo Ghigi nel giustificare la cinica gaffe di Berlusconi.

Se molti italiani, dopo quanto accaduto, continuano a giustificarlo ed a condannare invece la stampa estera, vuol dire che anche qui c’è poco da stare allegri! E poi, cos’è quel “vantarsi” di non dormire da 44 ore? E tutte quelle sue “visite” all’Aquila tanto “pubblicizzate”? Se questa non è propaganda, cos’è allora? Propaganda sulla pelle dei terremotati!
Raffaele B.

norazzismoitalia
08 aprile 2009
La dichiarazione di Berlusconi alla tv tedesca N-TV: gli aquilani hanno le tende e tutte le cure, considerino il tutto come una vacanza offerta dal governo. Il sisma ha ucciso almeno 270 persone, 30mila sono rimaste senza casa, i sopravvissuti hanno dovuto sopportare ritardi nei soccorsi, scarsità di tende, pioggia e temperature molto basse nelle notti di lunedì e martedì. Davvero una bella vacanza, signor Berlusconi.

ILMESSAGGERO
La stampa estera attacca il premier per la gaffe sul campeggio in tendopoli Berlusconi insiste: non è fuori luogo. Poi rivela: non dormo da 44 ore


ROMA (8 aprile) - Stampa estera all'attacco del premier Silvio Berlusconi, accusato di una nuova gaffe, dopo aver detto che la vita nelle tendopoli èp un po' come andare in campeggio.

Secondo il «Times» di Londra, il presidente del Consiglio si è reso protagonista di «una grave gaffe». per aver detto testualmente riferendosi alle tendopoli per i terremotati: «Naturalmente è una sistemazione provvisoria, dovrebbero considerarlo come un fine settimana in campeggio». I suoi commenti alla tv tedesca sono «tra i meno diplomatici di una lunga carriera» durante la quale ha tra l'altro paragonato un deputato tedesco a un kapò di un campo di concentramento e ha definito il presidente degli Stati Uniti Barack Obama «abbronzato», ricorda il quotidiano britannico.

«Berlusconi alle vittime: è come un giorno in campeggio», titola sulla sua edizione online il quotidiano spagnolo El Mundo, mentre il blog americano Huffington Post titola sulla sua homepage: «La gaffe di Berlusconi sul terremoto provoca scandalo». E ricorda gli "incidenti" dei giorni scorsi con la regina Elisabetta II e con la cancelliera Angela Merkel, lasciata ad aspettare mentre il presidente del Consiglio parlava al cellulare con il premier turco Recep Tayyipp Erdogan.

Palazzo Chigi. «Ci rammarichiamo per l'infortunio nel quale è incorso The Times, che ha criticato una frase pronunciata dal presidente del Consiglio martedì nelle tendopoli di Bazzano e San Demetrio», si legge in una nota di Palazzo Chigi. «Se l'inviato del quotidiano britannico fosse stato sul posto - prosegue la nota - avrebbe potuto verificare la reazione positiva degli sfollati alle parole di conforto, rassicurazione e incoraggiamento rivolte in tono scherzoso da Silvio Berlusconi soprattutto ai bambini, per convincere le loro famiglie a lasciare le tende e spostarsi nei più comodi alberghi della costa».

«Frasi - conclude il comunicato - accolte da applausi e ringraziamenti, come riportato correttamente da tutti i cronisti di quotidiani, televisioni e agenzie di stampa effettivamente presenti».

Ma il premier insiste. «Presidente lei ieri ha detto che la vita nelle tendopoli è un po' come fare campeggio. Non le sembra un pò fuori luogo?», ha chiesto oggi al premier il corrispondente della televisione tedesca. «No - ha risposto Silvio Berlusconi - non mi sembra fuori luogo». Il perché il Cavaliere lo ha spiegato subito dopo. «Mi sembra che i ragazzini ieri non potevano che essere avviati ad un sorriso, all'ottimismo e al gioco - ha detto - siamo intervenuti con medici e clown e credo che questo sia quello che si deve fare per far sì che non ci sia un'atmosfera di pessimismo, negatività e di morte laddove purtroppo le situazioni costringono le persone a rimanere».

E comunque, ha ripetuto Berlusconi, «invitiamo ancora una volta ad usufruire degli alloggi alberghieri, ne abbiamo già 17.000 a disposizione». I "ritmi" del premier. «Quarantaquattro ore filate senza andare a dormire», ha rivelato poi il premier, che ha aggiunto «a 35 anni si può fare...», sottolineando l'opportunità di «sorridere, qualche volta, anche di fronte a queste tragedie».

SISMA ABRUZZO – SCIACALLAGGIO DEL TG1 SENZA VERGOGNA

Non esiste limite al CINISMO dei nostri mezzi d’informazione ed in particolare del TG1 della Rai che nella edizione delle 13:30 del 7 aprile scorso si è VANTATA dei propri indici d’ascolto e quindi del proprio SUCCESSO sulla tragedia abruzzese. È stato un inutile sfoggio d’insensibilità proprio della Tv pubblica che invece oltre a non dover dipendere dagli indici d’ascolto, dovrebbe dare l’esempio di massimo rispetto per la tragedia che ha colpito il nostro Paese. VERGOGNA! QUESTO È VERO SCIACALLAGGIO. Vedere il filmato!
Protestiamo inviando una email a:
mailto:tg1.live@rai.it?subject=Programma TG1 del 7/4/08 13:30 - Giudizio Negativo

Sullo “sciacallaggio” poi, la stessa “informazione cinica”, sta diffondendo una psicosi che non ha alcuna ragione d’essere. Gli
unici arrestati a Onna risultano essere persone che hanno potuto dimostrare la provenienza del denaro trovato loro addosso. Altri non ve ne sono stati. Si sta cercando forse di distrarre l’opinione pubblica su questa inesistente questione per nascondere le proprie colpe?
Raffaele B.


TGuybrush
07 aprile 2009
Servizio del TG1 del 7 Aprile 2009 - Edizione dell 13:30
Quel che resta di un evento come il terremoto che ha colpito ieri notte L'Aquila e l'Abruzzo. Protestate scrivendo a: tg1.live@rai.it
Oppure andate qui al
Sito Rai x contattare la RAI:
OGGETTO: PROGRAMMA
DETTAGLIO: TG1
OPINIONE: GIUDIZIO NEGATIVO
RICHIESTA: CONTATTARE LA REDAZIONE
Vi invito a scrivere che boicotterete il loro telegiornale, e soprattutto che come azione di protesta farete sapere a tutti che non comprerete niente che venga pubblicizzato a ridosso del telegiornale, visto che l'unico motivo per cui hanno voluto snocciolare i dati, penso sia questo. Ringrazio chi ha reperito le informazioni utili. Saluti e continuate a diffondere.

MOMENTOSERA
Onna, non erano sciacalli i due uomini fermati
08-04-2009
Allarme della Protezione Civile aquilana, che segnala come si fanno sempre più numerosi i furti all’interno delle abitazioni lasciate dalla popolazione dopo le scosse. Con i morti, le devastazioni, il dolore e l’angoscia degli abitanti e di un Paese intero, l’Italia si scopre decisamente più solidale ma anche incredula di fronte ad un certo cinismo. La Protezione Civile aquilana, infatti, lancia l’allarme per i fenomeni di sciacallaggio, con sempre più furti all’interno delle abitazioni lasciate dalla popolazione dopo le scosse.

Stando alla Protezione Civile aquilana non solo sono numerosissime le abitazioni alla periferia dell’Aquila “vistate” dagli sciacalli, approfittando del fatto che sono state abbandonate dopo il sisma che ha colpito la popolazione abruzzese, ma sembra che gli sciacalli siano «provenienti da diverse parti d’Italia». Ma le Forze dell'ordine dicono che negli appartamenti dell’Aquila abbandonati non risultano azioni di sciacallaggio.
Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri, Forestale e Vigili Urbani pattugliano nottetempo la parte centrale della città dove sono ubicati numerosi istituti di credito, gioiellerie e negozi di vario tipo. Al centro di L’Aquila c’è poi la sede della sezione abruzzese della Banca d’Italia, che è stata permanentemente pattugliata.

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che «con il ministro Alfano si è deciso di dare vita a questo nuovo reato (quello di sciacallaggio appunto, ndr) che non sappiamo ancora quale nome avrà. In ogni caso posso dire già da ora che le pene saranno molto severe».

Intanto mentre il governo si muove con prontezza, due sciacalli sono stati fermati dalla polizia ad Onna, uno dei comuni abruzzesi più colpiti dal terremoto (39 le vittime nelle case distrutte dal terremoto). I due, di nazionalità italiana, sono stati trovati in possesso di refurtiva per un valore complessivo di 80 mila euro. Più tardi i due sono stati rilasciati dalla Polizia. Al termine di un controllo effettuato in Questura, le due persone hanno potuto dimostrare la legittima provenienza e disponibilità del denaro.

martedì, aprile 07, 2009

SISMA ABRUZZO - SUBITO 460 M STANZIATI PER IL REFERENDUM

Arriva puntuale la proposta da più parti (dall’ UNITÀ e dall’ Associazione Nazionale Funzionari di Polizia) di devolvere l’intera somma già stanziata e disponibile di 460 Milioni di euro per il referendum da effettuarsi separatamente dalle elezioni europee. Tale somma verrebbe risparmiata e quindi disponibile già da ora se il referendum venisse deciso di effettuarlo insieme alle europee.

Questa somma (a differenza degli iniqui 30M di euro stanziati) rappresenta un primo PASSO CONCRETO alla ricostruzione delle città e un segnale di reale solidarietà e di presenza dello Stato a favore dei propri cittadini e della sua terra.

Dopo reiterati rifiuti del Governo ad accorpare i due momenti (conterebbe sul mancato quorum al referendum per invalidarlo) ed oggi a causa del terremoto si invitano tutti gli italiani a firmare l’appello a devolvere quella somma all’Abruzzo. Questo è ciò che conta adesso!

Se il Governo e la maggioranza tutta, nonostante la grave emergenza, dovessero rifiutare, si assumerebbero una TREMENDA RESPONSABILITÀ a compiere un COLPEVOLE SPRECO in totale spregio di un pezzo d’Italia e di nostri connazionali e minerebbe gravemente la propria credibilità sull’effettiva volontà di aiutare l’Abruzzo. Perciò siete tutti invitati a
firmare l’appello inserendo nel commento nome e cognome e la frase: Sottoscrivo l'appello ad accorpare il referendum con l'europee e devolvere così la somma stanziata ai terremotati d'Abruzzo”.
Raffaele B.

Terremoti dall’Italia e dal Mondo

UNITÀ
Appello al governo, i 460 milioni del referendum vadano ai terremotati
07 aprile 2009
FIRMA L’APPELLO

Il tam tam sta crescendo sempre di più. La domanda è semplice e le risposte date finora dalla politica appaiono, in queste ore, sempre più insensate. Perché devono andare sprecati quei 460 milioni di euro per organizzare il voto dei referendum, quando potrebbero essere accorpati con le elezioni europee. Quella cifra potrebbe essere impiegata immediatamente per ricostruire le case degli abruzzesi, le decine di scuole indispensabili per far riprendere l'anno scolastico ai bambini de L'Aquila, rimettere a posto le strade, ristrutturare e rimettere in funzione l'ospedale danneggiato dal terremoto.
Per il sisma abruzzese il governo ieri ha stanziato 30 milioni di euro. Altri fondi si attendono dall'Unione europea, ma chissà quando arriveranno e chissà quanti saranno. Appaiono misure insufficienti paragonate ai 460 milioni preventivati per il referendum che, inoltre, invece sarebbero immediatamente disponibili.
L'Unità rilancia con forza questo appello e in queste ore non siamo gli unici. «Accorpare elezioni e referendum e destinare le somme risparmiate agli italiani colpiti dal terremoto in Abruzzo» dice anche Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, al governo.
Margherita Mastromauro, esponente de Pd barese e imprenditrice, ha già scritto una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, chiedendo che «i 400 milioni già stanziati per il referendum sulla legge elettorale abbiano un uso utile e alternativo, e siano destinati all'emergenza terremoto». Ricordano la richiesta dei promotori del referendum di abbinare la consultazione alle europee del 6 e 7 giugno, la parlamentare chiede a Napolitano «che attraverso di lei questo paese dimostri la responsabilità di cui molte volte ha dimostrato di essere capace. Che operi uno scatto di lealtà, di solidarietà, di correttezza».
«Quei 400 milioni di euro che, così come destinati, rappresenterebbero un colpevole spreco, indirizzati all'Abruzzo, invece, ci farebbero sentire tutti più vicini e in qualche modo utili ai nostri connazionali colpiti dal terremoto», afferma la parlamentare, per la quale «non sarebbe una vittoria politica, ma un gesto in nome dell'unità nazionale. È un appello al buon senso quello che faccio, signor presidente. Non abbiamo molto tempo. Confido nella sua attenzione e nella sua sensibilità».
Insomma, in queste ore nessuno ha voglia dei tatticismi politici di fronte alle immagini e alle storie drammatiche che arrivano dall'Abruzzo. Quello che si chiede allo Stato è una risposta concreta. Quei 460 milioni possono essere un primo, importante, passo.
FIRMA L’APPELLO

ASCA.IT
TERREMOTO: ANFP, ELECTION DAY E RISPARMI AD ABRUZZESI COLPITI
06-04-2009

(ASCA) - Roma, 6 apr - ''Visto che il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa vuole mostrare di intendersi di cose di Polizia, noi ci permettiamo, di rimando, di dargli un consiglio politico: siano immediatamente accorpate elezioni e referendum così da destinare le somme risparmiate agli italiani colpiti in Abruzzo dal terremoto''. E' quanto ha affermato oggi il segretario nazionale dell'Associazione nazionale Funzionari di polizia (Anfp), Enzo Marco Letizia rispondendo ad alcune prese di posizione dello stesso ministro.

''Non concordiamo con le valutazioni comparative del Ministro La Russa, tanto meno quando vuole imputare al sindacato la supposta inefficienza della Polizia di Stato, in una sorta di spottone comparativo con l'Arma dei Carabinieri di cui e' responsabile. - sottolinea Letizia a nome della sua organizzazione - La Russa sembra, infatti, scendere dal pianeta Marte quando sciolina le sue critiche dimenticando che le inefficienze e le carenze organizzative delle Polizia di Stato sono effetto diretto della cattiva politica che, in questi anni, ha blandito le Forze dell'Ordine senza pensare in alcun modo ad incentivarne l'efficienza''. L'Anfp parla di contratti di lavoro ''pessimi'' per la specificità delle Forze dell'Ordine e della mancanza di una ''visione strategica nella dislocazione delle forze sul territorio e del loro impiego'' che sono, ormai, si sottolinea ''responsabilità' enormi che ricadono sui politici che contrariamente al ben governare spacciano la loro confusione per geniale progettualità. Dunque - si conclude - scaricare tale peso su più o meno influenti funzionari sarebbe riduttivo, come fa La Russa''.
gc/mcc/alf
(Asca)

lunedì, aprile 06, 2009

LA PROTEZIONE CIVILE E IL TERREMOTO IN ABRUZZO

Certamente non è prevedibile con precisione dove e quando avverrà il terremoto ma il ricercatore Giampaolo Giuliani, parla di probabilità entro le 24h. Bertolaso e Boschi parlano dell'impossibilità deterministica dell'evento. Chi è di scienza, sa che viviamo nell'epoca delle probabilità. Il meteo, per esempio, è probabilità di evento! Giuliani, con il suo apparecchio “precursore sismico”, può prevedere con buona probabilità l'evento con anticipo di max di 24 ore.

Nell’ intervista del 23 marzo scorso tant’è vero che escluse che ci potesse essere stato l’evento all'Aquila sulla base dei rilevamenti di allora, ma recentemente si sono avuti un crescendo di questi fenomeni che hanno fatto ritenere con un’altissima probabilità il sisma in zona. Con una rete diffusa in tutto il Paese si potrebbe prevenire con maggiore precisione!

La risposta dei responsabili istituzionali è stata invece quella di “denunciare” lo scienziato per procurato allarme e dovrà ora comparire in tribunale! Tutto questo la dice lunga sulla effettiva “competenza” sismica della Protezione Civile e degli amministratori politici. Una cosa impensabile in altri Paesi più organizzati su questi eventi. Da noi invece si preferisce intervenire a disastri avvenuti! Lo scienziato ora si aspetta
le scuse da loro. Vedremo con i prossimi sviluppi e mano mano che si precisa la situazione.

Ora è chiaro che il Governo invita a non fare polemiche ma di dedicarsi esclusivamente a portare aiuto all’Abruzzo. Giusto ma è una dichiarazione a questo punto chiaramente di comodo. Quante vite si potevano salvare se si fosse considerata l’alta possibilità del terribile terremoto?
Raffaele B.


Intervista a Giampaolo Giuliani (Previsione Terremoti)
del 23 marzo2009 - L'Aquila
aquilacapitale99
01 aprile 2009 (inserito in YouTube)

faranio
06 aprile 2009
Terremoto Abruzzo: assessore Stati vs Giuliani
Un ricercatore, Gianpaolo Giuliani aveva lanciato l'allarme: l'Abruzzo sarebbe stato colpito da un terremoto devastante. Per questo è stato deriso dalla comunità scientifica e dalla classe politica dell'Abruzzo. Giampaolo Giuliani era stato anche denunciato per procurato allarme. Reo di aver forse creato un sistema per prevedere in anticipo i terremoti. L'assessore Stati dopo queste dichiarazioni rilasciate il 31 marzo 2009 dovrebbe dimettersi.

AFFARITALIANI.IT
Chiediamo a Bertolaso e Boschi parole chiare di verità e responsabilità
Lunedí 06.04.2009 11:13

E' presto per innescare polemiche, ha ragione Silvio Berlusconi, che con responsabilità e senso dello Stato ha opportunamente annullato il pur importante viaggio a Mosca per recarsi immediatamente tra le macerie. Bisogna rispettare la tragedia nazionale e fronteggiare con l'unità e la solidarietà di tutti gli italiani, sempre eccezionale in casi come questi, purtroppo periodici di calamità nazionale di origine sismica, la grave emergenza delle terre e delle popolazioni d'Abruzzo.

Ma, man mano che il bilancio della tragedia assume aspetti sconvolgenti, non si può non riflettere sulle parole dette stamane ad Affaritaliani.it da Giampaolo Giuliani, il tecnico e ricercatore del laboratorio nazionale di fisica del Gran Sasso il quale nei giorni scorsi aveva sostenuto che lo sciame sismico in corso potesse essere il preannuncio di un evento più forte. E' stato zittito e accusato di aver diffuso un allarme ingiustificato. E addirittura raggiunto da un avviso di garanzia. Ora, intervistato da Affaritaliani.it, accusa di essere stato criminalizzato e messo a tacere.

Fa nomi e avanza accuse precise: "Sono stati Boschi (il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ndr) e Bertolaso, dai quali vorrò le scuse per tutti i morti che ci sono stati oggi a l'Aquila, perché hanno dichiarato il falso domenica scorsa e ho i testimoni. Le loro dichiarazioni sono false. La mia previsione purtroppo era giusta". Ci sarà il tempo per entrare nel merito di queste accuse.

Ma il grande dolore, i morti, il dubbio che forse qualcosa si potesse fare per evitare o ridimensionare la tragedia ci inducono a chiedere al pur bravo responsabile della protezione civile Guido Bertolaso, di cui abbiamo massima stima per il valore dimostrato sul campo in questi anni e soprattutto allo specialista del settore,il presidente dell'Istituto di Geofisica Enzo Boschi, di dire parole chiare e di verità su questo episodio. Augurandoci fermamente che non sia uno sconcertante ennesimo caso di mala manutenzione e mala prevenzione.

AFFARITALIANI.IT
Terremoto L'Aquila, era stato previsto
Lunedí 06.04.2009 08:48
Di Alberto Fattori

Stanotte il forte terremoto che ha colpito l'Aquila.
Ho appena saputo dell'accaduto dalle notizie cinesi, perché i giornali online italiani erano ancora tutti con la prima pagina sul missile Coreano!!! Le fonti cinesi oltretutto non parlano però di una scossa di magnitudo solo 5.8 della Richter ma addirittura di magnitudo 6.7!!!
D'istinto, facendo mente locale, mi sono ricordato che tutto ciò era stato AMPIAMENTE PREVISTO nei giorni scorsi. Sulla questione, il responsabile della Protezione Civile Bertolaso, mi ricordo però come si scagliò contro, testuale "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false", chiedendo una punizione esemplare. (leggi Corriere della sera del 1° Aprile).

Il "pazzo" era un certo Giuliani del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, uno dei nostri massimi laboratori scientifici. Ora il terremoto, ampiamente previsto, si è dimostrato in tutta la sua potenza, fa paura il fatto che sia accaduto alle 3.32, in piena notte e con tutte le famiglie in casa a dormire.

Dopo l'emergenza, ci sarà da capire perché la Scienza non sia stata presa sul serio, visto che avrebbe potuto evitare molte delle molte vittime di quest’autentica catastrofe. Proprio ora su Rainews 24, la Protezione Civile ha confermato che è stato un Terremoto IMPORTANTE, esattamente come previsto da Giuliani.

Ora non è il momento di polemiche. Speriamo solo il conto delle vittime non sia così terribile come le prime immagini sembrano presagire, ma dopo l'emergenza, occorrerà fare luce su quanto accaduto, prima di questo terribile evento, proprio per evitare che riaccadano anche nel futuro in Italia o nel mondo.
Update: ora su Rainews24 Bertolaso in persona, ha affermato che è stata una delle "peggiori tragedie dall'inizio del millennio!!". Non solo ha informato che in queste ore il Presidente Consiglio sta per firmare lo stato di calamità naturale e che il responsabile della Protezione Civile, verrà nominato Commissario Straordinario per il Governo.
Non solo ha confermato, che secondo i suoi dati e quelli delle varie strutture scientifiche da lui coordinate, le conclusioni di questi "esperti", furono che "non si poteva prevedere l'evolversi della situazione".
Bertolaso ha anche ammesso che non si poteva prevedere di dover evacuare una intera regione!!
Dopo queste parole ufficiali, appare ancora più evidente che occorra nei prossimi giorni comprendere a fondo chi e come abbia studiato quanto stava accadendo in quelle aree, per poi arrivare a queste terribilmente sbagliate conclusioni che hanno portato a dare addirittura "dell'imbecille" a chicchessia.

PRECURSORE SISMICO (Repubblica del 06/04/2009)
La tecnica è basata sullo studio del "comportamento" dell'elemento chimico chiamato Radon. Ecco il racconto di Giuliani: "Nel 2001 stavamo osservando il misuratore di particelle cosmiche presso l'Istituto quando, in corrispondenza del terremoto in Turchia, rilevammo una quantità straordinaria, rispetto al solito, di radon. Così ho impiegato quasi 2 anni per realizzare da solo uno strumento in grado di rilevare il radon, iniziai ad osservarlo ed a studiarlo, e con l'aiuto di un sismografo mi resi conto che la concentrazione di radon aumentava in corrispondenza di un evento sismico. Nel 2002, ad esempio, in corrispondenza del terremoto di S. Giuliano, registrammo valori 100 volte maggiori alla norma, ma disponendo di 1 solo precursore sismico eravamo in grado di emanare un allarme per un evento sismico che distava più di 50 km da L'Aquila, senza poter fornire altre informazioni circa la collocazione o la direzione dell'evento stesso. Oggi con 5 precursori saremmo in grado di essere molto più precisi, triangolando i dati ed i segnali di concentrazione del radon"

Dopo aver fornito elementi utili sulle caratteristiche del Radon, Giuliani dice che il suo apparecchio non si trova nel campo della teoria, me ne esistono già cinque esemplari:" "I 5 Precursori sismici si trovano a Coppito, nel Laboratorio del Gran Sasso (ospite dell'INFN), presso la scuola De Amicis, a Fagnano e a Pineto; sono tutti a più di 3 metri sotto terra e in corrispondenza di un evento sismico rilevano nello stesso momento, lo stesso segnale creando un grafico perfettamente sovrapponibile."

Ma evidentemente il metodo non è ancora accettato uniformemente. Giuliani descrive così l'atteggiamento della comunità scientifica: "Mi osserva con interesse ... una parte mi da fiducia, come dimostra anche il Direttore dell'INFN che mi ha messo a disposizione un locale per ospitare uno dei 5 Precursori sismici; una parte è un po' più cauta e scettica."

domenica, aprile 05, 2009

IL CAVALIERE MINACCIA LA STAMPA PER LE SUE GAFFES

Non pago delle ultime clamorose gaffes al G20 che hanno fatto il giro del mondo, Berlusconi come al solito, se la prende con la stampa italiana rea di averle riportate con pesanti critiche per la “figuraccia” che ha fatto fare ancora una volta al nostro Paese. Il Cavaliere minaccia la stampa di toglierle quella poca libertà che ancora resiste. La FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) risponde che qualsiasi minaccia del potere verso la stampa e' "inaccettabile".

Se si pensa che si sia toccato il fondo con un simile ed egocentrico “personaggio”, ci si sbaglia certamente. Ancora una volta egli “dimostra” (come se ce ne fosse ancora bisogno) di non avere rispetto per nessuno e che certamente crede di essere al di sopra di tutti al punto credo di non rendersi conto del suo comportamento al limite dell’infantile. Il Cavaliere, grazie alle sue TV e dal consenso che ne trae, continuerà purtroppo a fare gaffes fino ad un livello di gravità insostenibile per il Paese e solo allora forse il suo consenso si sfalderà.

Berlusconi parla di calunnie e di falsità commesse dalla stampa italiana ma i filmati sotto riportati e pubblicati da Youtube in tutto il mondo lo “smentiscono” clamorosamente.
Raffaele B.

Inoltre sull’UNITA “
Meno male che Silvio c’è” l’inno del PDL, sembra sia stato clonato.
Meno male che Silvio c'è. L'inno clonato
di Marco Bucciantini 03 aprile 2009

Ascoltate queste due canzoni: “Meno male che Silvio c'è”, inno ufficiale del Pdl, “gira” sugli stessi accordi – e questo succede – ma con medesima ritmica di “Chiama piano”, canzone cantata vent'anni fa da Pierangelo Bertoli e Fabio Concato, e scritta dallo stesso artista modenese e da Bonaffini. Come si sente, la base è identica...
CONTINUA
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lomiolith
04 aprile 2009
Berlusconi snobba la Merkel per parlare al telefono e poi si scusa

TVdiBeppeGrillo04 aprile 2009
Silvio Berlusconi si esibisce al G20
La TV di Beppe Grillo Silvio Berlusconi al G20, "very good" quando ha chiamato Mr. Obama, facendosi rimproverare dalla Regina Elisabetta II.

RAINEWS24
Berlusconi: "Dai media calunnie, sono tentato da misure dure"
Praga 4 aprile 2009

"Ci sono state calunnie nei miei confronti e disinformazioni nei confronti dei lettori. E quindi, a un certo momento io non voglio arrivare a dire" che servono "azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa, pero' sono tentato perché non si fa cosi"'.

Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, durante una passeggiata nel centro di Praga, a proposito di quanto scritto e visto in questi giorni sulle foto di gruppo con la Regina d'Inghilterra, sul video internet sul ministro Giorgia Meloni e su quanto avvenuto oggi a Strasburgo. Alla domanda su quali possano essere tali misure, ha risposto: "Perché, voi pensate che se io dico 'non guardate più una televisione o altro' non c'e' nessuno che mi segue in Italia?".

"Quello che spiace veramente e' che la stampa italiana remi contro", perché non e' possibile che la stampa italiana non abbia altro obiettivo se non quello di "dire che il premier ha fatto delle gaffe o delle figuracce: a uno viene voglia di dire 'ma andate al diavolo"'. Così il premier Silvio Berlusconi, durante una lunga passeggiata nel centro di Praga, ha criticato i media italiani per come hanno raccontato alcuni aspetti della sua partecipazione ai vertici internazionali.

"Quello che spiace veramente - ha detto il premier da Praga - e' che la stampa italiana remi contro: quella cosa della Regina e' una cosa assurda, esattamente come il video messo su Youtube sul ministro Giorgia Meloni, che e' una cosa che non esiste: c'erano li' tutti, c'era lei e io ho detto 'dov'e' la piccola?'. Io la chiamo sempre così e aver sostituito anche la voce...".

Il premier ha citato quindi quanto riferito da una tv francese a proposito di una presunta frase rivolta a Nicholas Sarkozy ed ha poi criticato i resoconti su quanto avvenuto in mattinata a Strasburgo, al vertice per i 60 anni della Nato. "Io - ha proseguito con un esempio calcistico - quando c'e' la Juve o l'Inter che giocano fuori casa con una squadra straniera, tifo sempre per loro. Ora, non e' possibile che uno vada fuori, si danni, faccia i tour de force che faccio io e poi arriva a casa e trova la stampa italiana che non sembra avere altro obiettivo se non quello di dire che il premier ha fatto delle gaffe o delle figuracce.

Io non lo so - ha proseguito - ma con tutta l'esperienza che ho, con tutto quello che ho costruito nella vita, sono qui a rappresentare l'Italia con senso di responsabilità e vedere che tutti giocano contro così, con le vignette, la televisione, etc., allora ti viene voglia di dire: ma andate al diavolo". "Quindi, se a un certo momento dovesse continuare questa cosa, veramente non parlo più, perché non e' possibile che si abbiano dei giornali contro l'interesse dell'Italia: anche sulla crisi, con il catastrofismo, o questi che scendono in piazza... a parte il fatto che resta sempre l'abitudine consolidata della menzogna assoluta". Il premier ha concluso sottolineando che con la Regina Elisabetta non c'e' stato alcun incidente diplomatico: "Che s'inventi la storia che la Regina mi abbia fatto un rimbrotto" e' assurdo, visto che "la Regina e' stata assolutamente aperta e simpatica". E poi, ha concluso, "leggo che, quando fa una smentita non richiesta Buckingham Palace, dicono che l'ha dovuta fare su pressione di Berlusconi: andate al diavolo veramente, non se ne può più.

Fnsi, no alle minacce del potere alla stampa
"Il capo di governo non può cadere in cattive tentazioni. Anche se in parte ciò e' già accaduto al nostro presidente del Consiglio. Legittimo il suo diritto, come di tutti i lettori e di tutti i cittadini, di condividere o non condividere ciò che pubblicano i giornali. Ma quando i giornalisti scrivono riferendo di fatti osservati e a loro conosciuti fino a quel momento fanno il loro dovere.

Non possono essere accusati di slealtà o peggio ancora di essere dei calunniatori": lo afferma in una nota il segretario della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi. "Le notizie che inducono in considerazioni critiche - e che sono state riportate in maniera analoga da diverse testate europee - non possono diventare motivo di minacce di azioni dure verso questo o quel giornale. La pluralità dell'informazione - prosegue Siddi - la ricchezza dei punti di vista sono sale di democrazia. Qualsiasi minaccia del potere verso la stampa e' inaccettabile". "Ai giornalisti presi di mira la piena solidarietà della Federazione della Stampa - conclude Siddi - e l'incoraggiamento a tutti i colleghi a non cadere in tentazione e a continuare ad informare facendo prevalere le notizie e i fatti come e' giusto che sia, anche quelli 'scomodi', fatte salve tutte le ulteriori verifiche e novità"'.