martedì, aprile 14, 2009

SISMA ABRUZZO – SANTORO E LIBERTÀ D’INFORMAZIONE

Ci risiamo, si torna al vecchio vizio della politica di attaccare e imbavagliare l’informazione quando NON È GRADITA. In un sistema democratico, qualsiasi potere, sia esso politico, economico o di altra natura non può “interferire” con l’informazione, qualsiasi siano le ragioni a torto o a ragione. Se così fosse allora l’informazione sarebbe soggetta ad altri e non sarebbe più libera, condizione MICIDIALE per la democrazia.

Invece di attaccare l’informazione che si ritiene “ingiusta” che si risponda nel merito oppure con “querele” per una verifica in tribunale sulla veridicità di quanto affermato nella trasmissione, perché di questo si è trattato. Sono stati raccontati “fatti” avvenuti e verificabili non “opinioni faziose”, vedere i filmati per credere. Ma nessuno “querela” né Santoro e né Travaglio. Se ne guardano bene! Leggi
La ricostruzione a rischio clan ecco il partito del terremoto di Roberto Saviano su Repubblica sotto riportato.

Non può certamente essere la POLITICA a stabilire ciò che è fazioso e ciò che non lo è. L’unica cosa che può fare la politica è di permettere e di garantire la PLURALITÀ DELL’INFORMAZIONE, ciò che finora non stato mai fatto da nessun governo, in particolare quelli diretti da BERLUSCONI che con il suo macroscopico CONFLITTO D’INTERESSI, con il suo storico
editto bulgaro nell’aprile 2002 contro Biagi, Luttazzi e Santoro (anche allora ndr), ha avvantaggiato e ancora avvantaggia la sua Mediaset a discapito di altri soggetti indipendenti dal suo potere. Leggi Biagi-Berlusconi e l’editto bulgaro dimenticato di Simone Ramella.
Raffaele B.


Dopo un primo momento di “critica” ad Annozero anche da parte di esponenti del PD è giunto un
Comunicato stampa del PD con il quale Gentiloni (responsabile delle comunicazioni del PD) dichiara:
"Il programma di Santoro sul terremoto ha sollevato molte critiche. Non perché abbia indagato su responsabilità e ritardi, come è giusto fare, ma per il modo in cui ha condotto un vero e proprio processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nell’opera di soccorso. Le critiche ad una trasmissione, anche quando ben motivate, non hanno tuttavia nulla a che fare con tentazioni censorie che il Pd non avallerebbe in nessun caso". "La difesa della libertà di informazione e del diritto di cronaca valgono sempre e non soltanto per le trasmissioni gradite o amiche".

lomiolith
12 aprile 2009
Berlusconi e Fini vs Santoro e Annozero: «Ha speculato sulla tragedia»
E' pronto l'editto?
Sono mesi che non si perde occasione per attaccare Santoro e la sua trasmissione, per non parlare delle strumentalizzazioni che si fecero quando Lucia Annunziata abbandonò lo studio "offesa" dalle parole di Michele Santoro nella puntata dedicata al conflitto tra israeliani e palestinesi. In quell'occasione, dopo che l'Annunziata era sempre stata bollata da Berlusconi come comunista , subito il premier le dimostrò sostegno, e Gianfranco Fini usò lo stesso aggettivo di oggi per definire la trasmissione,cioè "indecente"…

lomiolith (PARTI DELLA PUNTATA “INCRIMINATA”)
09 aprile 2009
Marco Travaglio - "Il mercato del cemento" - Annozero - 09/04/2009


ILMESSAGGERO
Terremoto, bufera su Annozero
Fini e Berlusconi: Santoro indecente


Scoppia la prima grana per il nuovo vertice della Rai
Zavoli: dar voce a istanze diverse


ROMA (13 aprile) - Nuova bufera su Michele Santoro. La puntata della scorsa settimana della trasmissione
Annozero, dedicata al terremoto che ha devastato l'Abruzzo, secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini, è stata «indecente», «l'unica cosa stonata in questa tragedia». «La tv pubblica non può comportarsi in questo modo», ha aggiunto il premier Silvio Berlusconi.

Santoro di nuovo sotto accusa. Dopo Clemente Mastella che sbatte la porta, Lucia Annunziata che si alza e se ne va, Maurizio Gasparri che lancia i suoi strali dopo essere finito in una vignetta di Vauro, Santoro e la squadra di Annozero finiscono dunque nuovamente nel mirino, questa volta con la puntata - dal titolo Resurrezione - dedicata al terremoto in Abruzzo (andata in onda su Raidue giovedì 9 aprile).

Al centro della puntata, nelle intenzioni di Santoro, «l'assenza di una pianificazione che riuscisse a utilizzare al meglio l'enorme concorso umano» messo in campo dalla protezione civile e dai soccorsi. «Parlare delle inefficienze non vuol dire criticare quelli che hanno prestato soccorso, vuol dire criticare la macchina organizzativa», dice oggi Marco Travaglio, in studia con Santoro giovedì scorso.

Zavoli: dar voce a istanze diverse. Anche i due vicepresidenti della commissione di vigilanza, Giorgio Merlo del Pd e Giorgio Lainati del Pdl, hanno criticato la trasmissione, mentre "approfondimenti" sulla puntata sono stati annunciati invece dai vertici della Rai. Il direttore generale Mauro Masi e il presidente Paolo Garimberti si vedranno in settimana per valutare il da farsi. Sul parere dell'azienda è pronta a esprimersi anche la Vigilanza, dice il presidente Sergio Zavoli, che sottolinea tuttavia la necessità, nei programmi di inchiesta, di «dar voce a istanze diverse».

A difendere Santoro sono intervenuti il sindacato dei giornalisti della tv pubblica Usigrai («Difenderemo la libertà di fare domande e avere risposte», dice il segretario Carlo Verna), il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi e la radicale Emma Bonino.

Antonio Di Pietro ha definito la presa di posizione del premier un «nuovo editto bulgaro». «Berlusconi e i suoi sodali possono permettersi di infangare Annozero solo perché dall'altra parte c'è un'opposizione molle», ha aggiunto il leader dell'Idv.
«Meglio non mettersi sul terreno del processo ai toni. Specie in un sistema informativo occupato dalla politica che ha bisogno di più e non di meno pluralismo, magari al prezzo di qualche eccesso», ha affermato Franco Monaco, deputato ulivista del Pd. «L'unità e la responsabilità prescritte dalla tragedia del terremoto si concretano anche nella cura di astenersi da atti censori», ha sottolineato Monaco.

Gasparri insulta Belisario. «Querelare il capogruppo dell'Idv al Senato Felice Belisario per le sue ingiurie sarebbe inutile. Una semplice perizia psichiatrica consentirebbe alla difesa di eludere le responsabilità di chi è capace di intendere.
"Annozero" è la tv menzogna che non si può difendere e danneggia chi la fa e chi la sostiene», ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, che ha definito «tv dell'odio» quella di Santoro.

Belisario aveva criticato il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che a sua volta aveva attaccato Santoro («L'obiettivo è destabilizzare il quadro politico»), dicendo fra l'altro: «Da fedele affiliato alla loggia P2 Cicchitto aveva sottoscritto il programma di Gelli che prevedeva, tra le altre cose, l'eliminazione della libera informazione e il perseguimento di fini opposti a quelli previsti dalla nostra Costituzione. Tutte le affermazioni di Cicchitto sono basate su menzogne. Non esiste alcun teorema, alcun complotto politico-giudiziario, altrimenti Berlusconi non avrebbe vinto per tre volte le elezioni».

REPUBBLICA
La ricostruzione a rischio clan ecco il partito del terremoto
di ROBERTO SAVIANO
14 aprile 2009

Roberto Saviano nelle zone del sisma: l'invasione della camorra degli ultimi anni rende alto il pericolo di speculazioni. E l'orgoglioso popolo d'Abruzzo chiede: "Controllateci"

L'AQUILA - "Non permetteremo che ci siano speculazioni, scrivilo. Dillo forte che qui non devono neanche pensarci di riempirci di cemento. Qui decideremo noi come ricostruire la nostra terra...". Al campo rugby mi dicono queste parole. Me le dicono sul muso. Naso vicino al naso, mi arriva l'alito. Le pronuncia un signore che poi mi abbraccia forte e mi ringrazia per essere lì. Ma la sua paura non è finita con il sisma.
La maledizione del terremoto non è soltanto quel minuto in cui la terra ha tremato, ma ciò che accadrà dopo. Gli interi quartieri da abbattere, i borghi da restaurare, gli alberghi da ricostruire, i soldi che arriveranno e rischieranno non solo di rimarginare le ferite, ma di avvelenare l'anima. La paura per gli abruzzesi è quella di vedersi spacciare come aiuto una speculazione senza limiti nata dalla ricostruzione...
CONTINUA

1 commento:

Leo ha detto...

Ancora una volta si parla inutilmente di polemiche, polverone, ma quale polverone?

Non ho visto la trasmissione ma ho visto le cosiddette "parti incriminate" su youtube, non pensavo ci si riferisse soltanto all'intervento di Travaglio!

Sono stanco di vedere polemiche su fatti.
Quelli che ha raccontato Travaglio sono fatti, sono sicuro che lui vuole parlare della verità e non direbbe mai menzogne come invece ha detto Gasparri, ma quali menzogne?

La stessa Sabina Guzzanti, dopo la trasmissione "raiot" venne assolta perchè oggettivamente aveva detto cose vere! Ma anche lì si sollevò un "polverone.... "

Mi fa anche ridere chi dice che bisogna garantire la pluralità di idee o che bisogna ascoltare tutte le voci.... ma di quali pluralità di idee si parla? Lì si è parlato di fatti, non di opinioni.

Il tg1 ha fatto un servizio in cui un esperto ha detto (cito liberamente): "Se le case vengono costruite a norma non crollano".
perchè non si sono lamentati di quell'esperto che ha detto la verità?

Dopo San Giuliano si era parlato di rimettere a posto tutte le scuole... e una delle case che è crollata per prima è stata la casa dello studente!!!

Con quale coraggio Gasparri parla di menzogne? Qui siamo a chi ripete sempre una bugia con la speranza che diventi una verità, forse anche loro si sono convinti di questo.

Che Santoro inviti Gasparri a dimostrare che non sono veri i fatti di cui parla Travaglio, che vada a dire dove stanno le cosiddette menzogne.

Sono stanco di vedere, leggere, sentire queste cose, spero che giovedì prossimo si mettano le cose in chiaro, sui fatti non si può discutere!