lunedì, ottobre 15, 2007

STORACE CONTRO TUTTI

NON PAGO DI ESSERE IMPUTATO SUL CASO DI SPIONAGGIO POLITICO DI CUI SARÀ PRESTO CHIAMATO A RISPONDERE, (VEDI Storace – Si allarga lo scandalo del Laziogate) AI DANNI DI ESPONENTI POLITICI E SUOI DIRETTI CONCORRENTI ALLA CARICA DI GOVERNATORE DEL LAZIO NEL 2005 PIERO MARRAZZO E ALESSANDRA MUSSOLINI, DI ESSERE USCITO DA AN FONDANDO UN ENNESIMO ALTRO MOVIMENTO, IL SUO: “LA DESTRA”, ISOLANDOSI DAI SUOI EX-AMICI ALLEATI, ORA STORACE ATTACCA PERFINO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO, REO DI AVERE DIFESO LA SENATRICE A VITA PREMIO NOBEL LEVI MONTALCINI DALLA SUA “IGNOBILE” OFFERTA DI FARLE RECAPITARE A CASA LE “STAMPELLE”. RINCARANDO POI LA DOSE CON ALTRE OFFESE ALLA ETÀ DELLA SCIENZIATA.

IL SENATORE STORACE PUR DI ATTACCARE I SENATORI A VITA CHE “VOTANO” IL GOVERNO IN CARICA CHE, SECONDO LUI ED ANCHE QUALCUN ALTRO, NON DOVREBBERO (QUANDO INVECE “VOTAVANO” PER IL GOVERNO BERLUSCONI NON C’ERA PROBLEMA), È INCORSO IN QUESTO INCREDIBILE “INCIDENTE” UNICO NELLA STORIA DEL NOSTRO PAESE CHE LO VEDE PERÒ “ISOLATO” ANCHE A DESTRA, (VEDI L’ARTICOLO DELLA SIGNORA ASSUNTA ALMIRANTE).

IL PERCHÈ IL SENATORE STORACE SI SIA CACCIATO IN UNA POLEMICA COSÌ “PERDENTE” È DIFFICILE DIRLO MA SI POTREBBE AZZARDARE AD UN TENTATIVO DI RACCOLTA DELLE ADESIONI DEI PIÙ OLTRANZISTI ED IRRIDUCIBILI ESTREMISTI FASCISTI AL SUO MOVIMENTO PER RAFFORZARE COSÌ LA SUA POSIZIONE POLITICA A DANNO ALTRE FORMAZIONI DI DESTRA.

INFATTI DA QUANDO È COMINCIATA LA POLEMICA PARE CHE IL SUO SITO È DIVENTATO PIÙ TRAFFICATO DI QUELLO DI DI PIETRO. MA SE FOSSE COSÌ ALLORA CREDO CHE STORACE NON SI SIA FATTO BENE I CONTI. IL COSTO DELL’OPERAZIONE POTREBBE RIVELARSI PIÙ ALTO DI QUANTO DA LUI PREVISTO.
Raffaele B.

ANSA
STORACE: NON MI PENTO. BERLUSCONI LO DIFENDE
di Alessandra Chini
2007-10-14 21:29


ROMA - Il giorno dopo il polverone piovutogli addosso per aver dato dell'"indegno" al presidente della Repubblica, il leader della 'Destra' Francesco Storace non arretra. Non è pentito, ma fa comunque sapere che scriverà al Quirinale per avere udienza. E in sua difesa arriva la presa di posizione del leader azzurro Silvio Berlusconi: "Capita a tutti di sbagliare, errare humanum est", dice il Cavaliere che chiede al senatore di riconoscere l'errore per non fornire alibi all'Unione. Restano le critiche del centrosinistra e nel centrodestra sono soprattutto i centristi a stigmatizzare la sua uscita.

"La mia non è una polemica - puntualizza Storace che ieri aveva risposto alle critiche con "uno sbadiglio" - ma la risposta ad un attacco, non riesco a vedere il motivo di tante reazioni e non comprendo tutta questa ipocrisia. Ci tengo a sottolineare che non voglio la guerra totale. Non sono pentito di questo polverone, ho solo espresso un'idea come prevede la Costituzione".

Insomma, sembra chiedere Storace, dove sta lo scandalo? Tanto più che sono altri, a suo avviso, i temi sui quali ci si dovrebbe indignare. E' questo, in buona sostanza, quello che andrà a dire al Quirinale, se verrà ricevuto. "Domani - spiega - scriverò a Napolitano sul caso di un italiano affetto da una grave sindrome per cui non può muoversi né comunicare per la completa paralisi dei muscoli del corpo e che vive con soli 23 euro al giorno per affrontare la sua malattia, la parola indignazione credo sia più adatta a situazioni del genere". Inoltre, il giorno dopo la bufera sulle sue parole, l'ex governatore del Lazio ricorda i casi in cui il centrosinistra attaccò il Colle ("volevano portare davanti all'Alta corte per alto tradimento Francesco Cossiga") così come le posizioni del centrodestra sui senatori a vita ("non ho fatto che ripetere i giudizi che sono stati pronunciati in questo anno e mezzo in primis dai leader del centrodestra").

Appena rientrato dalla Russia, però, il leader azzurro Berlusconi scende in campo a sua difesa. "Capita a tutti di sbagliare - sottolinea l'ex premier - errare humanum est. Questa volta è capitato anche a Francesco Storace e me ne dispiaccio. Sono sicuro, però, che non gli mancherà l'intelligenza per riconoscerlo, come ha avuto il coraggio di fare altre volte". In questo modo, sottolinea il Cavaliere, "toglierà alla sinistra un pretesto e un'arma per continuare ad attaccarlo". Berlusconi a parte, Storace, però, non trova troppa comprensione nel resto della Cdl. Per il centrista Rocco Buttiglione, infatti, il suo è stato "un errore, un errore grave" visto che "Napolitano fa un mestiere difficile e davvero non si merita che glielo si renda ancora più difficile con uscite di quel tipo".

Un po' più morbido ma sempre sulla stessa linea il vice coordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto. "Francamente - sottolinea l'azzurro - non mi sento di condividere ciò che ha detto Francesco Storace, non solo per il merito delle sue affermazioni, ma perché il nodo dei senatori a vita non può essere affrontato e risolto né con attacchi personali ad alcuni di essi, né con ammonimenti istituzionali per quegli attacchi". Il problema, dice Cicchitto, sono le scelte "squilibrate" di Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi


QN.QUOTIDIANO
Storace: "Stampelle alla Montalcini"
E lei, sdegnata: "E' un totalitarista"

"Sono in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche - manda a dire il premio Nobel - Come senatore a vita espleterò le mie funzioni di voto". Controreplica: "A 98 anni non ha più ironia... Lei è lo strumento micidiale di sostegno al governo Prodi" Commenta

Roma, 10 ottobre 2007 - "Non ho alcun bisogno delle stampelle, sono in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche". Così Rita Levi-Montalcini risponde al Francesco Storace, segretario nazionale di La destra, dopo aver letto sul quotidiano 'Repubblica' di ieri, la decisione del segretario di consegnarle le stampelle direttamente a casa.

"Esprimo il mio profondo sdegno, a quanti non possiedono le mie stesse facoltà mentali, perchè - continua il premio Nobel, le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria. In qualità di senatore a vita e in base all' articolo 59 della Costituzione Italiana - aggiunge la Montalcini - espleterò le mie funzioni di voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative modifiche".

"Inoltre - conclude la scienziata - non possiedo i miliardi, dato che ho sempre destinato le mie modestie risorse a favore delle persone bisognose, e per sostenere cause sociali di prioritaria importanza".

Pronta la risposta del senatore Storace, che anzichè scusarsi per l'uscita poco rispettosa torna all'attacco: "Non pretendiamo che alla nobile e veneranda eta' di 98 anni ci sia capacita' di ironia, pur se nel pieno delle facolta' mentali, come rivendica oggi Rita Levi Montalcini, chiamata da Repubblica a difendersi da stampelle inesistenti".

Il segretario nazionale de La Destra in una nota osserva: "Questa gagliarda signora non e' solo la ricercatrice che abbiamo conosciuto, bensi' si e' trasformata nello strumento micidiale di sostegno del governo Prodi, diventando, cosi', persona di parte. Percio', anche lei dovra' tenersi tutte le critiche piu' dure".

Insiste Storace: "Tra i privilegi dei senatori a vita non e' prevista l'immunita' per essersi schierati pregiudizialmente da una parte". La democrazia, conclude, "e' consenso. Questo governo non ha il consenso dei cittadini, ma lo estorce in Parlamento, grazie a questi signori. Altro che totalitarismo".

NOTIZIE.ALICE
STORACE/ ASSUNTA ALMIRANTE: FRANCESCO HAI SBAGLIATO (CORSERA)
La vedova di Almirante difende Napolitano e la Montalcini

Milano, 14 ott. (Apcom) - "Francesco sbaglia, un uomo nella sua posizione di senatore della Repubblica non deve usare parole insultanti sia verso Rita Levi Montalcini sia verso il presidente Napolitano". Donna Assunta Almirante in un'intervista al 'Corriere della Sera' condanna le dure dichiarazioni di ieri di Francesco Storace, leader della "Destra", nei confronti della senatrice a vita e del presidente della Repubblica.

"Ho avuto il piacere - sottolinea la vedova del fondatore del Msi - di conoscere la senatrice Montalcini a una colazione e l'ho trovata una persona di straordinaria intelligenza e vivacità".

Le si deve rispetto, aggiunge, per l'età, "un'età che non le impedisce di svolgere il ruolo di senatrice a vita, il mio augurio è che possa continuare a essere presente alle sedute del Senato".

Le critiche di donna Assunta all'ex ministro si rivolgono anche alle espressioni con cui Storace si è rivolto al capo dello Stato. "Ha dato dell'indegno a Napolitano? Io gli dico: Francesco hai sbagliato. Le istituzioni si devono rispettare proprio adesso che siamo nel degrado totale".

Dalle parole della vedova di Almirante sembra di capire che non condivida la polemica del centrodestra sul ruolo dei senatori a vita, accusati di tenere in vita un governo traballante. E anche per Napolitano nutre un'idea positiva. "Il capo dello Stato - osserva - si sta comportando in modo corretto. Per dirla in parole semplici, dà una botta al cerchio e uno alla botte".

DIRITTO-OGGI
SENATORI A VITA: COLOMBO,STORACE ELETTO CON LEGGE-PORCATA

(AGI) - Roma, 14 ott. - Intervistato dal Corriere della Sera, il senatore a vita Emilio Colombo interviene sulle polemiche scatenate dal durissimo attacco del leader della Destra Francesco Storace contro il Capo dello Stato che era intervenuto in difesa di Rita Levi Montalcini, a sua volta oggetto di una feroce polemica da parte della formazione guidata dall’ex presidente della Regione Lazio. ‘Da chi vengono certe contestazioni ai senatori a vita?’ si chiede Colombo ‘Da chi e’ stato eletto con una legge che essi stessi definiscoo una ‘porcata’. Un segretario politico si chiude in una stanza, butta giu’ una lista e la sottopone agli elettori privati del diritto di votarsi i candidati. Quindi si arriva in parlamento nominati da un segretario… se permette, e’ ben piu’ onorevole essere nominati da un presidente della Repubblica, magari per il merito di aver partecipato a sessant’anni di vita politica e a quaranta di governo, o essere ex Capi dello Stato’. Colombo ribadisce che ‘quello del senatore a vita e’ un mandato parlamentare piano. Ovvero, secondo la carta costituzionale, ha ‘pieno’ diritto alla liberta’ di esercizio. Ovviamente incluso il voto di fiducia e sfiducia’.(AGI)
Red/Lam

giovedì, ottobre 11, 2007

IL GENERALE SPECIALE ED USO PRIVATO DEI MEZZI GDF

MI SEMBRA DOVEROSO EVIDENZIARE QUESTA NOTIZIA CHE FA TABULA RASA SULLA FAMOSA INTEGRITÀ DEL TANTO IMPECCABILE ED ONORABILE GENERALE ROBERTO SPECIALE, TANTO DIFESO DALLA DESTRA QUANTO DALLO STESSO DI PIETRO A SINISTRA CONTRO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA PAOLO SCHIOPPA E DEL SUO COSIDDETTO “CATTIVO” VICE MINISTRO VISCO CHE L’HANNO VOLUTO “CACCIARE” DALLA POSIZIONE DI COMANDANTE DELLA GUARDIA DI FINANZA.

IL SEGRETO DIVENTA NOTIZIA PER CASO E SI COMMENTA TANTO DA SOLA CON QUESTO ARTICOLO RICCO DI DETTAGLI CHE CON UN
VIDEO UFFICIALE GIRATO NEL FEBBRAIO 2005 DA UN OPERATORE DELLE FIAMME GIALLE MEDESIME.

DI FRONTE A QUESTA DENUNCIA COSÌ CIRCOSTANZIATA NESSUNO OSA PIÙ DIFENDERLO NÉ TANTOMENO DI PIETRO. DEVONO SENTIRE MOLTO IMBARAZZO DOPO TANTA VEEMENTE DIFESA.
Vedi precedente commento CASO SPECIALE - ATTACCO A VISCO E AL GOVERNO PRODI
Raffaele B.

REPUBBLICA
Gite in montagna e pesce fresco in baita così Speciale usava l'Atr della Finanza
di CARLO BONINI
11 ottobre 2007

Mogli e amici a bordo di un aereo del corpo, e poi di un elicottero
per una gara di sci sulle Dolomiti. Una trasferta filmata: ecco il video


ROBERTO Speciale con coppola e montone. Le signore in pelliccia. Tutti a Passo Rolle. Per la festa sulla neve. A bordo
dell'Atr 42 della Guardia di Finanza. E a cena pesce freschissimo. In casse caricate all'aeroporto di Pratica di Mare e spedite con volo militare. L'ex comandante della Guardia di Finanza ha chiesto al Paese cinque milioni di euro perché il suo onore di "uomo delle Istituzioni" e di "ufficiale" con la schiena dritta trovi giusto ristoro al "massacro" che ne avrebbero fatto in Parlamento il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa e il suo vice Vincenzo Visco.

Un giudice amministrativo deciderà di qui a tre settimane del risarcimento. E' un fatto che, liberi dalla sua ombra, gli archivi della Guardia di Finanza cominciano a restituire qualche documento che racconta chi è Roberto Speciale. Come ha interpretato il suo comando. Quale uso abbia fatto delle risorse destinate al lavoro di un Corpo che, spesso, a fine anno, non ha risorse per mettere la benzina nelle sue macchine.

Parliamo di un filmato ufficiale girato in una fredda mattina del febbraio 2005. A passo Rolle (Trentino Alto Adige) si apre la 55esima edizione delle "gare invernali di sci" del Corpo. Un operatore delle Fiamme Gialle rivolge l'obiettivo della telecamera sull'orizzonte cobalto della pista di atterraggio dell'aeroporto di Bolzano. Nell'assolo trionfale e lancinante di una chitarra elettrica che fa da colonna sonora alle immagini, un Atr 42 turboelica del Corpo (aereo destinato, secondo le informazioni diffuse dal sito istituzionale della Finanza, al "contrasto del contrabbando", alla "sorveglianza delle coste", alle "missioni umanitarie", giocattolo da 3.500 euro l'ora, escluso il costo dell'equipaggio) si posa a terra. Il bestione rulla, avvicinandosi lentamente all'aerostazione e la musica cresce. Cresce nell'enfasi compiaciuta della regia.

Un drappello di infreddoliti ufficiali si avvicina al portellone posteriore, guidato dal generale Giulio Abati (allora comandante regionale del Trentino Alto Adige). Attesa. Poi, ecco il primo passeggero. Una signora avvolta in una pelliccia di volpe. La moglie di Roberto Speciale. Ecco il secondo. Un'altra pelliccia di volpe. La signora D'Amato, moglie del generale Salvatore D'Amato (all'epoca comandante interregionale di Napoli). Ora, la terza pelliccia. Volpe come sopra, ma rovesciata. Una giovane donna che nessuno dei presenti sembra conoscere o riconoscere, salvo l'autista del comandante generale che aspetta sottobordo e con cui scambia un affettuoso bacio.

Quindi tocca agli uomini. Un ragazzone dall'abito sportivo con una sporta di carta; un uomo di mezza età che sembra accompagni la più giovane delle signore; il generale D'Amato, in giacca a vento e quindi lui, il Comandante. Immagini di vederlo fare capolino in alta uniforme. E invece il generale si è "messo" da montagna. Coppola, giacca di montone con bottoni in osso, morbidi pantaloni in velluto verde petrolio. Lo salutano militarmente. Lui risponde allungando morbidamente la mano nel gesto dell'omaggio.

Da Bolzano a Passo Rolle sono 50 minuti di auto. La giornata è serena. In fondovalle non c'è neve. Ma la comitiva, visibilmente compiaciuta, non si nega lo spettacolo delle cime. Si accomoda su un elicottero Ab 412 del Corpo che attende a bordo pista. La chitarra elettrica della colonna sonora pesta in un ennesimo assolo, mentre l'obiettivo stringe sulle signore in pelliccia issate a bordo, su un comandante chino ad allacciare le cinture di sicurezza a chi non sa neppure da dove si cominci. Su Speciale, che ora ha tolto la coppola e inforcato dei "Rayban" a goccia con cui osserva compiaciuto il lavoro agiografico del cine-operatore.

Di nuovo in aria. Il Cimon della Pala è magnifico. I tre generali che attendono a Malga Fossa (Nino Di Paolo, generale di corpo d'armata, comandante a Firenze; Luciano Pezzi, generale di divisione, Lucio Macchia, generale di corpo d'armata) sono tre deferenti statue di ghiaccio. Alla malga, ai piedi dell'elicottero appena atterrato in una nuvola di neve farinosa, il cerimoniale si ripete nella sua sequenza grottesca. Nessuno sa bene chi salutare. Anche perché alcuni di quelle signore e signori non li conosce nessuno. Finche una Land Rover blu notte tirata a lucido se ne va con gli ospiti.

Non sembra questa la sola pagina umiliante scritta a Passo Rolle. Di storie, nel Corpo, se ne raccontano di tutti i colori. E almeno una ha lasciato tracce documentali e testimoniali. Speciale ama il pesce fresco. E, si sa, le malghe non ne offrono. In un'occasione, dunque, dall'aeroporto di Pratica di Mare viene fatto sollevare un Atr 42 con a bordo un metro cubo di pesce. Il piano di volo prevede l'atterraggio a Bolzano, quindi il disimbarco e la consegna del prezioso carico in montagna.

Il pilota è il maggiore Aldo Venditti. Ma il poveretto non ha fortuna. Le condizioni meteo su Bolzano lo obbligano ad atterrare a Verona, dove nessuno aspetta pesce. Tantomeno un drappello di sconcertati "baschi verdi" che rifiutano di farsi facchini. Tocca al pilota. E la storia smette di essere un segreto.

lunedì, ottobre 01, 2007

IRAQ - LA GUERRA SI POTEVA EVITARE

UNA NOTIZIA QUESTA PASSATA IN SILENZIO. LE TV NON NE HANNO PARLATO A SUFFICIENZA, I GIORNALI INVECE SI MA NON IN PRIMA PAGINA, QUINDI PASSATA IN SORDINA. QUANTI LA CONOSCONO?

EPPURE È AVVENUTO! ED È TUTTO DOCUMENTATO: SADDAM HUSSEIN STAVA PER ANDARSENE. AVEVA ACCETTATO DI LASCIARE IL POTERE E ANDARE IN ESILIO. VOLEVA SOLO UNA BUONA USCITA DI UN MILIARDO DI DOLLARI.

COSA SONO UN MILIARDO DI DOLLARI RISPETTO A TUTTI I MORTI (AMERICANI E NON), LE DISTRUZIONI E LE CENTINAIA DI MILIARDI DI DOLLARI GIÀ SPESI (CHISSÀ QUANTI ANCORA) PER LA GUERRA CHE BUSH HA VOLUTO FARE COMUNQUE OTTENENDO PERFINO L'APPOGGIO DEGLI ALTRI CAPI DI STATO QUALI AZNAR (SPAGNA), BERLUSCONI (ITALIA) E BLAIR (INGHILTERRA) NONOSTANTE SAPESSERO.

ESSI FECERO CARTE FALSE (VEDI ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA) PER OTTENERE L'APPOGGIO DELL'ONU CHE AVVENNE PERÒ SOLO A GUERRA GIÀ FATTA! MA CONVINSERO L'OPINIONE PUBBLICA E MOLTI GOVERNI E COSÌ L'IRAQ FU ATTACCATA SENZA L'AVALLO DELL'ONU CON IL NUOVO PRINCIPIO DELLA GUERRA PREVENTIVA CON LA SCUSA DI COMBATTERE IL TERRORISMO. INVECE IL TERRORISMO È AUMENTATO.

SE COSÌ È STATO, ALLORA SU QUESTI UOMINI GRAVA UNA GRANDE RESPONSABILITÀ CHE SOLO LA STORIA POTRÀ DOMANI GIUDICARE ED ESSERE ACCOSTATI AI PEGGIORI ED LUGUBRI PERSONAGGI DEL PASSATO.
Raffaele B.

RAINEWS24
Bush rivelo' ad Aznar: Saddam pronto all'esilio in cambio di 1mld di dollari
Londra 29 settembre 2007

Una trascrizione di un colloquio tra George W. Bush e Jose Maria Aznar alla vigilia della guerra in Iraq ha portato alla luce un'iniziativa per evitare il conflitto armato portando via dal Paese Saddam Hussein. Lo rivela il quotidiano britannico 'The Independent'.
"Sì, e' possibile", disse il presidente degli Stati Uniti all'allora primo ministro spagnolo: "Gli egiziani stanno parlando con Saddam Hussein... Sembra aver indicato di essere disponibile all'esilio se gli permetteranno di prendere un miliardo di dollari e tutte le informazioni che vuole sulle armi di distruzione di massa".
Ma Bush bocciò l'idea, sostenendo che "è inoltre possibile che venga assassinato" e ribadendo che in ogni caso gli Stati Uniti non avrebbero dato "alcuna garanzia" al presidente iracheno.
"E' un ladro, un terrorista e un criminale di guerra. Paragonato a Saddam, (Slobodan) Milosevic sarebbe madre Teresa".

RAINEWS24
El Pais: ecco come Bush convinse Aznar sull'Iraq.
E gli rivelo' che la guerra era gia' decisa
Madrid 26 settembre 2007

Strette di mano, photo opportunity, battute fra amici. Ma quella fine settimana al ranch texano di Crawford, in Texas, il 22 febbraio 2003, il premier spagnolo José Maria Aznar aveva appena saputo dal presidente americano George W. Bush che gli USA avrebbero invaso l'Iraq, con o senza l'avvallo Onu.
Quattro settimane prima dell'invasione dell'Iraq, che avvenne nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2003, Bush illustrò ad Aznar le condizioni poste a Saddam Hussein: disarmo o guerra. A porte chiuse, scrive il quotidiano spagnolo El Pais, il presidente degli Stati Uniti sosteneva che orami la guerra era inevitabile. El Pais rivela che nel corso di una lunga conversazione privata con Aznar Bush indicò con chiarezza che era arrivato il momento di disfarsi di Saddam. "Rimangono due settimane. Tra due settimane saremo militarmente pronti. Saremo a Baghdad a fine marzo", spiegò al fedele alleato Aznar...
CONTINUA

VOCEDITALIA
Iraq: Hussein era pronto all'esilio
Chiese di portare con se' un miliardo di dollari
Aznar tento' di dissuadere il presidente Usa, per poi sostenerlo in sede del Consiglio di Sicurezza


Madrid, 27 set.- Il quotidiano spagnolo El Pais ha rivelato che poche settimane prima dell’inizio dell’invasione americana in Iraq, George W. Bush illustrò ad Aznar, allora capo del governo spagnolo, le condizioni di Saddam Hussein per evitare di cadere nelle mani dell’esercito a stelle e strisce. La richiesta posta da Saddm era quella di poter andare in esilio, lasciando in balia lo stato iracheno, portando però con sé un miliardo di dollari, oltre alla documentazione che lo incastrava sulle armi di sterminio di massa. Aznar cercò di limitare Bush chiedendogli di “avere pazienza”, ma il presidente americano sosteneva che ormai il paese era pronto alla guerra e che entro marzo l’esercito avrebbe invaso l’Iraq, “cambiando la politica estera amercana degli ultimi 200 anni”.

ILSECOLOXIX
Bush e Aznar avevano già deciso
27 settembre 2007

Saddam Hussein aveva lasciato intendere di esser pronto ad andarsene in esilio se gli fosse stato consentito di portare con sé un miliardo di dollari, ma il presidente degli Stati Uniti George W. Bush era ormai deciso alla guerra. È quanto emerge dal testo di un incontro alla casa Bianca fra George W. Bush e l’allora premier spagnolo José Maria Aznar il 23 febbraio del 2003, poche settimane prima dell’invasione, di cui il quotidiano El Pais ha pubblicato ieri la minuta...
CONTINUA

venerdì, settembre 28, 2007

BIRMANIA - INIZIO DELLA FINE DELLA DITTATURA

I CORAGGIOSI MONACI BUDDISTI BIRMANI, CON LA LORO MARCIA PACIFICA A PIEDI NUDI, CONTRO IL POTERE MILITARE, STA RICHIAMANDO SEMPRE PIÙ POPOLO E PIÙ ADESIONI IN TUTTO IL MONDO, IN PARTICOLARE ATTRAVERSO LA RETE. CIÒ STA PROVOCANDO SEMPRE PIÙ ISOLAMENTO PER I GENERALI DITTATORI.

COSTORO SONO ORA IN GRANDE DIFFICOLTÀ E TENTANO DI ARGINARE LA FUGA DELLE NOTIZIE BLOCCANDO INTERNET E AMMAZZANDO I GIORNALISTI.

LA LORO FEROCIA DI FRONTE ALLA RIBELLIONE PACIFICA RIVELA LA LORO INSICUREZZA DI FRONTE AGLI EVENTI. IL LORO ISOLAMENTO LI PORTERÀ INEVITABILMENTE ALLA LORO CADUTA APRENDO COSÌ LA STRADA AL RITORNO DELLA LIBERTÀ E DEMOCRAZIA. LA FINE DELLA DITTATURA È APPENA INIZIATA
Raffaele B.

NOTA: Se volete anche voi inserire la fascetta "Free Burma" sul vostro blog in alto a sinistra come il mio utilizzate il codice dal sito blogosfere.

CORRIERE DELLA SERA
Web oscurato in Birmania, blog in rosso
28 settembre 2007
(a.mu.)

Un responsabile delle telecomunicazioni del regime parla di guasto: «Internet non funziona per un cavo sottomarino danneggiato»

Tantissimi i diari online listati con il colore dei monaci

Mentre in Birmania Internet viene oscurato dal regime, nel resto del mondo siti e blog si tingono di rosso in segno di solidarietà al popolo birmano.

I militari cercano con ogni mezzo di impedire che le notizie su quanto sta accadendo escano dal Paese: all'avvio delle proteste hanno iniziato a negare ai giornalisti stranieri il visto d'ingresso, a interrompere i collegamenti dei cellulari dei maggiori attivisti democratici e a oscurare molti blog dove i cittadini rivelavano al mondo quello che stava succedendo (alcuni hanno anche usato biglietti elettronici di auguri e il sito di socializzazione Facebook per raccontare quanto stava accadendo).

WEB BLOCCATO - Ora però la morsa della censura è diventata ancora più stretta: mentre è in corso la caccia ai giornalisti stranieri, collegarsi a Internet è diventato impossibile anche per quei giovani smanettoni che fino a ieri riuscivano a «bucare» la pesante cortina stesa dai militari attorno al Paese: giovani universitari, per lo più residenti a Rangoon, erano finora riusciti a inserire decine di foto e video sui blog documentando passo passo la silenziosa protesta dei monaci buddisti e il crescente appoggio popolare. Ma il flusso delle immagini di quanto sta succedendo in Birmania si è interrotto. Tutti gli internet cafè sono stati chiusi e nessuno risponde ai telefoni degli uffici del principale provider di internet per spiegare come mai non è possibile aver accesso al Web. Che l'accesso alla Rete sia bloccato è stato ammesso anche da un responsabile delle telecomunicazioni, che però ha attribuito il problema a «un cavo sottomarino danneggiato». «Internet non funziona a causa di un cavo sottomarino danneggiato », ha riferito all'AFP un responsabile dell'impresa di Stato, Myanmar Post and Telecoms. Le notizie riescono a filtrare soltanto attraverso provider aziendali, cellulari e sistemi di comunicazione on-line come Skype.

BLOG IN ROSSO - Intanto nel resto del mondo siti e blog si tingono di rosso, il colore delle veste dei monaci e in particolare del «sanghati» che contraddistingue i buddisti birmani. A cominciare dalla homepage di
http://www.politichecomunitarie.it/index.php del ministro per le Politiche europee Emma Bonino.
Anche Blogosfere, il più grande network italiano di blog professionali d'informazione con oltre 1.800mila lettori ogni mese, è sceso in campo a favore della libertà della Birmania invitando tutti i blogger italiani ad aderire alla campagna «Free Burma» e a manifestare contro gli avvenimenti di questi giorni. E anche contro il fatto che dopo due giorni di repressione da parte dei militari delle manifestazioni di protesta, sia venuto a mancare il principale canale di diffusione di informazioni e foto da parte della dissidenza birmana su quanto sta accadendo nel paese.

lunedì, settembre 24, 2007

POLITICA – RIFONDARE I PARTITI PER SANARLI

PERFINO IL CAPO DELLO STATO, PER LA PRIMA VOLTA IN QUESTO PAESE, DI FRONTE AGLI STUDENTI, INVITA TUTTI I POLITICI A DARE L’ESEMPIO. QUAL’ESEMPIO SE NON QUELLO DI “CITTADINI MODELLO” LA CUI ONESTÀ INNANZITUTTO DEVE ESSERE FUORI DISCUSSIONE.

DAL BLOG DI GRILLO POI ARRIVANO I NUMERI DEI POLITICI CONDANNATI CHE SIEDONO IN PARLAMENTO E COSTORO NON HANNO MOSTRATO FINORA UNA BENCHÉ MINIMA INTENZIONE DI DIMETTERSI, ANZI SI ATTACCANO DI PIÙ ALLA POLTRONA CON IL COMPLICE SILENZIO DEI LORO PARTITI.

QUESTE PERSONE SONO STATE ELETTE CON LISTE CHIUSE DECISE DAI SEGRETARI DEI LORO PARTITI ED I CITTADINI VOTANDO IL PARTITO SE LI SONO RITROVATI VOTATI.

IL RECORD DEI CONDANNATI PARLAMENTARI SPETTA A FORZA ITALIA CHE DA SOLA GLIENE ATTRIBUISCE 10 POI VIENE LA LEGA NORD 3, AN 2 ED INFINE TUTTI GLI ALTRI DEL CENTROSINISTRA DI CUI UNO CIASCUNO.

CHI ACCUSA GRILLO DI PURO QUALUNQUISMO, DI CRITICA FEROCE MA DI TOTALE ASSENZA DI PROPOSTA POLITICA SA BENISSIMO DI MENTIRE. LO FA NEL VANO TENTATIVO DI GLISSARE SULLA SUA PROPOSTA MORALIZZATRICE CHE È LA MADRE DI TUTTE LE RIFORME INDISPENSABILI.

IL PARTITO CHE NON SARÀ IN GRADO DI FARLO SARÀ DESTINATO A PERDERE CONSENSI ED A MORIRE. QUELLI INVECE CHE “DIMOSTRERANNO” DI ESSERE IN GRADO DI “SANARSI”, E PER FARLO DOVRANNO “RIFONDARSI” TOTALMENTE, POTRANNO AVERE UN FUTURO PER LORO STESSI E PER IL PAESE.
Raffaele B.

MOMENTOSERA
Napolitano: «Che i politici siano da esempio»
24-09-2007

Durante un incontro al Quirinale con gli studenti, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lancia un nuovo invito ai politici affinché siano da esempio

Al Quirinale si è tenuta la cerimonia per l’apertura dell’anno scolastico 2007/2008. il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto un folto gruppo di ragazzi in rappresentanza di tutti gli studenti italiani. Erano presenti il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, e dello Sport, Giovanna Melandri.

Il Presidente ha poi colto l’occasione per lanciare un nuovo invito «scomodo» alla classe politica. Dopo l’intervento del ministro Fioroni, il capo dello Stato ha detto che «l’esempio dovrebbe venire dai vertici della politica e delle istituzioni. E non è retorico concludere ricordando questa responsabilità comune. A tutto ciò, care ragazze e cari ragazzi, cari insegnanti e operatori della scuola, tende qualche appello scomodo del presidente della Repubblica».

Il capo dello Stato ha invitato inoltre gli studenti a lavorare «seriamente ne rispetto di se stessi, della propria dignità e di quella degli altri, praticando l’obbedienza alle leggi dello Stato e mostrando senso del decoro e del limite».

BLOG DI GRILLO
I partiti e i condannati
23 Settembre 2007

24 condannati in via definitiva ci rappresentano. Nessuno di loro, dopo l’otto settembre, ha fatto un passo indietro. Si è dimesso. Chi lo avesse fatto sarebbe diventato un eroe, il precursore di una nuova politica. Che ha radici in parole dimenticate: morale, etica, giustizia. Che si ispira a servitori dello Stato come Ambrosoli, Borsellino, Falcone, Livatino, Chinnici, Dalla Chiesa.

Ci sono state altre stagioni della politica, migliori di questa. Vi immaginate Moro, Berlinguer, De Gasperi eletti in Parlamento condannati per estorsione, banda armata o tangenti?
Ho gridato che bisogna distruggere i partiti. Quelli che rappresentano gruppi di potere e appetiti forti. Lontani dai cittadini, ma vicino alle municipalizzate e alle banche, ad appalti e inceneritori.
Chi ha eletto i magnifici 24? I segretari di partito, non i cittadini a cui è stato negato il voto di preferenza con un piccolo golpe. Una dozzina di persone ha deciso per tutti.Si chiama oligarchia, non democrazia.
Se i condannati sono l’effetto, le cause sono i capi dei partiti e per questo vanno giudicati.
Berlusconi è primo assoluto con 10 condannati netti, il 40% del totale.Seguono distaccati Bossi con 3 condannati e, a pari merito, Casini e Fini con 2 condannati.
Vi è infine un gruppone formato da RNP, PRI, Nuovo Psi, Margherita, DS, Dc-Psi e PRC con 1 condannato.
Il capo azienda di Forza Italia ha detto che i suoi elettori mi considerano la peggiore costola della sinistra. Non mi offendo. Mi hanno dato del fascista, di uno di sinistra che parla con un linguaggio di destra, del neo qualunquista, del delinquente, del terrorista. Mi metta dove gli pare.
Alle prossime elezioni aumenti però i condannati nella sua lista, li porti al 100%. Tra amici e conoscenti dovrebbe farcela.

venerdì, settembre 14, 2007

ETICA – LA CHIESA E LA MEDICINA

NONOSTANTE NON SIAMO PIÙ NEL MEDIOEVO LA RELIGIONE (DA NOI CATTOLICA) PRETENDE ANCORA DI PREVALERE SULLA SCIENZA, IN QUESTO CASO SULLA MEDICINA AFFERMANDO CHE LA “NUTRIZIONE ANCHE PER VIA ARTIFICIALE” È DOVUTA E QUINDI “OBBLIGATORIA”.

LA “SOCIETÀ ITALIANA NUTRIZIONE E IDRATAZIONE ARTIFICIALE" DICE INVECE CHE LA “NUTRIZIONE ARTIFICIALE” È UN TRATTAMENTO MEDICO E RICHIEDE PERTANTO IL CONSENSO DEL PAZIENTE PERCHE NESSUNA CURA PUÒ ESSERE IMPOSTA TANTOMENO DA ISTITUZIONI NON MEDICHE.

LA STORIA, NEL CONDANNARE IL "POTERE TEMPORALE" DEI PAPI, HA INSEGNATO CHE LA RELIGIONE DEVE AGIRE SOLO TRA I PROPRI FEDELI E NEL PROPRIO AMBITO E MAI SPINGERSI FINO A SCONFINARE IN ATTI “POLITICI” PER IMPORRE A TUTTA LA SOCIETÀ CIVILE E QUINDI ANCHE ALLA SCIENZA LA PROPRIA ETICA E I PROPRI VALORI. COSI FACENDO LA CHIESA OSTACOLA LA “RICERCA” E FA “ARRETRARE LA SOCIETÀ”, COM’ERA APPUNTO NEL MEDIOEVO.
Raffaele B.

CORRIERE DELLA SERA
Nutrizione artificiale non è naturale
14 settembre 2007
La reazioni dopo la nuova presa di posizione della Chiesa

La moglie di Welby: “I trattamenti straordinari non possono essere imposti a nessun malato”

MILANO - La nutrizione e l'idratazione artificiali per persone in stato vegetativo permanente non sono trattamenti «naturali», ordinari, ma «trattamenti straordinari, che richiedono un intervento medico, e come tali non possono essere imposti a nessuno». Non nasconde la sua amarezza Mina Welby, moglie di Piergiorgio, morto lo scorso dicembre dopo anni di completa paralisi e di respirazione artificiale, nel commentare
L'ULTIMO INTERVENTO DELLA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLA FEDE che ribadisce l'obbligatorietà del nutrimento del paziente, qualsiasi siano le sue condizioni.

TRATTAMENTI STRAORDINARI - «Leggendo il documento - sottolinea la signora Welby - mi viene spontanea una domanda: e se il paziente è cosciente, sotto alimentazione artificiale, e non la vuole, come si può costringere? Mio marito ad esempio me lo disse chiaramente: non voglio arrivare all'alimentazione artificiale, non voglio sondini. Non si può costringere una persona a mangiare, né se è cosciente né se è incosciente». Punto centrale del dibattito, la questione se l'alimentazione artificiale sia un intervento «ordinario e proporzionato», come si legge nel documento vaticano, o straordinario. «A gennaio - ha ricordato Mina Welby - la SOCIETÀ ITALIANA NUTRIZIONE E IDRATAZIONE ARTIFICIALE ha preparato un documento, purtroppo mai reso pubblico, in cui c'è scritto chiaramente che si tratta di trattamenti straordinari, non ordinari, e come tali necessitano del consenso del paziente, perché non si può costringere qualcuno a subire cure di qualsiasi tipo».
………….

L'ULTIMO INTERVENTO DELLA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLA FEDE
Il paziente in coma è persona da rispettare
14 settembre 2007

Santa Sede: l'alimentazione, anche forzata, in questi casi «è obbligatoria»
Il Vaticano: «Sono dovute le cure, che comprendono la somministrazione di acqua e cibo, anche per vie artificiali»

CITTA' DEL VATICANO - Anche se in «stato vegetativo permanente», il paziente «è una persona, con la sua dignità umana fondamentale». Lo afferma la Congregazione della Dottrina della Fede in risposta ad un quesito della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, sottolineando che dunque anche al paziente che si trovi in questa situazione «sono dovute le cure ordinarie e proporzionate, che comprendono, in linea di principio, la somministrazione di acqua e cibo, anche per vie artificiali».

Tale risposta del dicastero vaticano è stata approvata da Benedetto XVI, nel corso di un'udienza concessa al prefetto, card. William Joseph Levada. E il Papa, precisa il testo, «ne ha ordinato la pubblicazione».
CONTINUA

mercoledì, settembre 12, 2007

POLITICA - LA PROPOSTA DI BEPPE GRILLO

LA MANIFESTAZIONE DI PIAZZA MAGGIORE A BOLOGNA DEL 8 SETTEMBRE E' STATA IMPONENTE CON UNA LARGHISSIMA PARTECIPAZIONE DI GIOVANI E DI DONNE COME NON SI VEDEVA PIU' DAGLI ANNI 70 (DALLE PAROLE DI MILENA GABANELLI). UNA TALE PARTECIPAZIONE COSI QUALIFICATA HA FATTO CERTAMENTE ARROSSIRE I POLITICI TUTTI, DESTRA E SINISTRA. LA INIZIATIVA SULLA QUALE CONVERGE TANTO CONSENSO PUNTA ESCLUSIVAMENTE SULLA MORALIZZAZIONE DELLA POLITICA E SU UN EFFICACE FUNZIONAMENTO DELLE ISTITUZIONI PER IL BENE DEL PAESE, COMPITO A CUI I PARTITI MEDESIMI HANNO RINUNCIATO OPPURE INCAPACI DI ASSOLVERE.

IN UNA SOLA MATTINA HANNO GIA FIRMATO 300.000 PERSONE PER LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER RIDARE DIGNITÀ AL PARLAMENTO, IN TRE PUNTI;

1) NO AI CONDANNATI IN PARLAMENTO
2) NO AI POLITICI DI PROFESSIONE, DUE LEGISLATURE E POI TORNINO AL LORO LAVORO
3) SI ALLA PREFERENZA DIRETTA.

GRILLO: “La gente ha fatto la fila per ore contenta per poter firmare. Porterò questa proposta di legge in Parlamento, la leggerò e vedremo tutti in faccia chi si opporrà...”

NON SI PUÒ CERTO TACCIARE GRILLO DI "QUALUNQUISMO" SE NON ALTRO PERCHÈ AL CONTRARIO LA SUA AZIONE È TESA A RIDARE DIGNITÀ AL PARLAMENTO E RICONDURRE LA POLITICA SUL PIANO DELLA LEGALITÀ COME DOVREBBE ESSERE IN UN PAESE NORMALE.

CREDO CHE NESSUN PARTITO DEBBA SOTTOVALUTARE IL FENOMENO IN PARTICOLARE QUELLI DI SINISTRA CUI DA ANNI DENUNCIANO LA DISAFFEZIONE DEI CITTADINI ALLA POLITICA, CHIASSOSA E INCONCLUDENTE, TESA SOLO A SALVAGUARDARE GLI INTERESSI DI CASTA ANZICHÈ QUELLI DEL PAESE.

NONOSTANTE LE DENUNCE PERÒ NON SI È MAI FATTO NIENTE DI CONCRETO ED ORA ARRIVA QUESTA INIZIATIVA DI GRILLO CHE PIACCIA O NO COSTRINGERÀ I TUTTI I POLITICI A MISURARSI CON ESSA.

L'INIZIATIVA È GIÀ VALIDISSIMA PER LA SOLA PRIMA PROPOSTA. PER LA ALTRE DUE SI DOVRÀ APRIRE UNA GRANDE DISCUSSIONE CHE PORTERÀ A MIO AVVISO AD UNA MOLTO MIGLIORE LEGGE ELETTORALE.

CHI VUOLE VERAMENTE SANARE QUESTO PAESE NON POTRÀ CHE COGLIERE QUESTA GRANDE OPPORTUNITÀ. NON SPRECHIAMOLA!
Raffaele B.

IL BLOG DI BEPPE GRILLO
V-generation

La V-generation è nata in Rete. Una mail alla volta, un commento, un link, un trackback, un post, un forum, una chat. Migliaia di persone hanno potuto conoscersi, riconoscersi, incontrarsi. Discutere di politica vera, legata al lavoro, alla scuola, alla sanità, alla sicurezza, alla famiglia, all’acqua, all’energia. La Rete è il nuovo luogo della politica.
Sabato la V-generation è scesa in piazza per firmare una legge di iniziativa popolare. Si è materializzata, ma solo per chi la ignorava. Un momento di democrazia: una proposta di legge popolare. Cittadini hanno fatto la fila volontariamente, per ore.
Sono state raccolte SOLO 300.000 firme perchè sono finiti i moduli. Nelle piazze c’era almeno un milione di persone…
CONTINUA

ILSOLE24ORE
Pasquino: «Grillo vada fino in fondo e i politici si diano da fare senza ipocrisie»
di Sara Bianchi
12 settembre 2007
Gianfranco Pasquino, editorialista e politologo, insegna Scienza Politica all'Università di Bologna e alla Johns Hopkins University. È stato Senatore della Repubblica per la Sinistra indipendente tra il 1983 e 1992 e per il Pds dal 1994 al 1996.

Cosa pensa dell'iniziativa di Grillo?
Dal punto di vista dell'esito è stato uno straordinario successo: tre/quattro giorni sulle pagine dei giornali, televisioni che hanno riportato ciò che ha detto. Resta da vedere se ci sarà un esito dal punto di vista della traduzione della sua protesta vigorosissima, spesso anche condivisibile, in proposte che possano cambiare non solo il funzionamento, ma il tipo stesso di casta politica che ci troviamo ormai da qualche decennio.
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Il richiamo alla Casta di Stella e Rizzo è stato un riflesso ricorrente all'iniziativa del V-Day. Grillo ha fatto anche tre proposte: nessun condannato in Parlamento, tetto massimo di due legislature per gli eletti, reintroduzione delle preferenze
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La prima proposta credo sia assolutamente sacrosanta. È sconvolgente che il Parlamento italiano si comporti non come una casta ma come una cosca che protegge tutti i parlamentari: quelli di destra non votano per cacciare quelli di sinistra e quelli di sinistra non votano per cacciare quelli di destra. È una situazione unica nei parlamenti occidentali…
CONTINUA

venerdì, giugno 22, 2007

FISCO - BINOMIO ALTE TASSE ALTA EVASIONE

IL FENOMENO DELLA ELEVATA EVASIONE IN ITALIA HA RADICI ETICHE, CIVILI E STORICHE. NON CONOSCE DIFFERENZIAZIONI NÈ PER TERRITORIO NÈ PER REDDITO E POI LA PRATICA DEI CONDONI HA GENERATO LA CERTEZZA DELL'IMPUNITÀ PER GLI EVASORI E/O ELUSORI.

QUESTE CATEGORIE POSSONO DICHIARARE QUELLO CHE VOGLIONO O ADDIRITTURA REDDITO NEGATIVO!

A PAGARE TUTTE LE TASSE INVECE RESTANO COME SEMPRE SOLO I DIPENDENTI PUBBLICI E PRIVATI CHE NON POSSONO EVADERE PERCHÈ LE IMPOSTE SONO DETRATTE LORO DIRETTAMENTE DALLA BUSTA PAGA.

VIENE DETTO DA PARTE IMPRENDITORIALE CHE L'ALTA TASSAZIONE CAUSA L'EVASIONE E CHE BISOGNEREBBE ABBASSARE LE TASSE PERCHÈ SI POSSA SCONFIGGERE L'EVASIONE E L'ELUSIONE.

QUESTA POSIZIONE DA NOI È SMENTITA DAI FATTI PERCHÈ VI ERA ALTA EVASIONE ANCHE QUANDO LA TASSAZIONE NON ERA ALTA E CHE PERALTRO NESSUNO PAGA LE TASSE ANCHE SE BASSE SENZA "COSTRIZIONI" SANZIONATORIE. INOLTRE IL GOVERNO DI CENTRODESTRA PUR RIDUCENDO LA TASSAZIONE PER I REDDITI PIÙ ALTI NON VENNE RECUPERATA ALCUNA EVASIONE OTTENENDO COSI SOLO UNA RIDUZIONE DEL GETTITO. SI FECE MISERA CASSA SOLO CON I CONDONI CHE SONO PERÒ UNA TANTUM E POI BASTA.

LA POSIZIONE DEL GOVERNO INVECE È CHE MAN MANO CHE SI RECUPERA L'EVASIONE ATTRAVERSO UNA SERIA POLITICA DI LOTTA ALLA EVASIONE ED ELUSIONE CON MAGGIORI CONTROLLI E STUDI DI SETTORE È POSSIBILE RIDURRE E SEMPLIFICARE LE TASSE A VANTAGGIO DI TUTTI IN PARTICOLARE PER COLORO (GLI ONESTI) CHE LE PAGANO.

L'EVASIONE DI 100 MILIARDI DI EURO ANNUE INSIEME A QUELLA DELL'ECONOMIA SOMMERSA RAGGIUNGE CIFRE ASTRONOMICHE GIUDICATE COME UNA VERA MALATTIA CHE DISTINGUE IN NEGATIVO IL NOSTRO PAESE DAL RESTO DEI PAESI INDUSTRIALIZZATI.

SE A TUTTO QUESTO AGGIUNGIAMO GLI INTERESSI PASSIVI CHE LO STATO DEVE PAGARE A CAUSA DEL TREMENDO DEBITO PUBBLICO, SI HA UN QUADRO DRAMMATICO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA DELL'ITALIA.

DI FRONTE A QUESTE CONDIZIONI "PERSISTE" LA MANCANZA DI ETICA E DI CIVILTÀ DI MOLTI ITALIANI (NON MOLTO PATRIOTTICI) CHE ANZICHÈ "PAGARE" LE TASSE LE "EVADONO" E CHE PER LORO LA RIDUZIONE DELLE TASSE "PRECEDE" LA LOTTA ALLA EVASIONE.
Raffaele B.

TGFIN.MEDIASET
"L'evasione ci fa perdere 100 mld"
Padoa-Schioppa: è una vera pandemia
21/6/2007

L'evasione fiscale sottrae alle casse dello Stato oltre 100 miliardi l'anno, cioè il 15-20% delle entrate fiscali complessive raccolte, pari a 7 punti di Pil. Lo ha detto il ministro del Tesoro Tommaso Padoa-Schioppa durante il suo intervento al 233esimo anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. E ha aggiunto: "In Italia l'evasione fiscale non è la malattia di alcuni ma è una vera e propria pandemia".

L'evasione rappresenta dunque sette punti di Pil secondo i dati del Tesoro ed è "a livelli ben superiori rispetto agli altri Paesi dell'Europa e ai Paesi ad economia avanzata", ha aggiunto Padoa-Schioppa. Quasi doppia rispetto a Francia, Germania e Regno Unito, è quasi il quadruplo se confrontata con Austria, Olanda e Irlanda. Si aggiunge anche, non meno grave, il fenomeno del lavoro sommerso, che nel nostro Paese secondo il ministro "è il 60% in più" rispetto alla media dell'Ocse.

EVASIONE, UNA PIAGA DI TUTTA L'ITALIA
Si tratta comunque di un fenomeno che non ha rilevanze geografiche particolarmente marcate. L'evasione fiscale, ha detto Padoa-Schioppa, è "diffusa su tutto il territorio nazionale, con differenze infinitesimali fra Nord e Sud". Stesso discorso per il sommerso: "Dati simili ci sono per la Campania come per la Lombardia, per la Puglia come per il Veneto, per Napoli come per Torino".

Fra Nord e Sud" ha detto ancora il ministro "l'evasione fiscale supera la base imponibile dichiarata e dove il reddito è più alto maggiore è l'evasione". Si tratta di un fenomeno le cui cause, ha spiegato il ministro, "sono economiche, organizzative e soprattutto etiche e civili: si evade perchè è conveniente e la pratica di condoni ha trasformato l'eccezione in una quasi certezza" di impunità. In Italia "ciò che è pubblico è come se non appartenesse a nessuno e l'evasione innesca effetti imitativi. Le imposte non si pagano perchè molti non le pagano e il pubblico gestisce male i fondi. Atteggiamenti verso i quali non si può essere indulgenti".

Ritornando al sommerso e ricordando i dati Istat, Padoa-Schioppa ha sottolineato come rappresenti il 16,6-17,7% del Pil, "cioè circa 230-245 miliardi di valore aggiunto non dichiarato".

"MA VINCERE LA GUERRA CONTRO L'EVASIONE SI PUO'"
Ma, nonostante la situazione allarmante, il ministro è convinto che sconfiggere l'evasione non sia un sogno. "Un'Italia a evasione zero è possibile, è a portata di mano", ha detto il ministro. E se l'obiettivo sarà raggiunto, aggiunge Padoa-Schioppa, "sarà possibile la riduzione dei prelievi", ma per ottenere questo risultato "serve un atto di fiducia, direi un patto di riconciliazione, oltre che tolleranza zero verso l'evasione".

QUESTIONE DI CULTURA
Secondo il ministro infatti è necessario che "il cittadino capisca che l'evasione è un male evitabile" e che anche se le tasse "non si pagano volentieri, servono per procurarci dei beni: strade, giustizia, cure mediche, istruzione". Un quadro, quello di un'Italia senza evasione fiscale, in cui, ha continuato il ministro, "l'economia crescerebbe di più, creando nuovi posti di lavoro", in cui sarebbero possibili "alleggerimenti dei carichi fiscali a tutti i contribuenti, soprattutto a chi non evade".

Del resto, ha ribadito Padoa-Schioppa ancora una volta, in Italia l'evasione fiscale "non è una malattia di alcuni, ma spesso una vera e propria pandemia".

giovedì, giugno 21, 2007

CDL - ENNESIMA NORMA INCOSTITUZIONALE

UN’ALTRA NORMA INSERITA NELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA FATTA DAL EX MINISTRO CASTELLI È STATA DICHIARATA "INCOSTITUZIONALE" DALLA CORTE PERCHÈ IN APERTA "VIOLAZIONE" DELLA NORMATIVA DEI LIMITI DI ETÀ PER I MAGISTRATI.

PUR DI ESCLUDERE IL PROCURATORE GENERALE GIANCARLO CASELLI DAL CONCORSO PER LA NOMINA DI PROCURATORE ANTIMAFIA, FU INSERITA “ILLECITAMENTE” NELLA RIFORMA IL LIMITE DI ETÀ DI 66 ANNI.

CON QUESTA ALTRA “BOCCIATURA” LA CDL SI GUADAGNA IL "DEMERITO" DEL RECORD DELLE LEGGI "INCOSTITUZIONALI" FATTE DURANTE I SUOI 5 ANNI DI INCONTRASTATO GOVERNO INSIEME A QUELLE FATTE PER USO "AD PERSONAM" E DI DEPENALIZZAZIONI DI VARI REATI FINANZIARI PER LE QUALI ANCORA NON SI RIESCE A PORRE RIMEDIO PER RISTABILIRE UNA LEGALITÀ NORMALE.

NON C’È CHE DIRE L’EX GOVERNO È STATO MOLTO “PRODUTTIVO” ED EFFICIENTE IN QUELLA DIREZIONE.
Raffaele B.

CORRIERE DELLA SERA
Consulta: dichiarata incostituzionale norma "anti Caselli"
20/06/2007 18:57

ROMA - La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma inserita nella riforma Castelli sull'ordinamento giudiziario voluta dalla Cdl nella passata legislatura, a causa della quale il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli fu escluso dal concorso per la nomina di procuratore nazionale antimafia, poiche' aveva gia' compiuto i 66 anni di eta'. Il nodo della norma, dichiarato incostituzionale, sta nella questione dell'eta' per quanto concerne di conferimento degli incarichi direttivi a magistrati ordinari. La norma ribattezzata 'anti-Caselli', escludeva dagli incarichi direttivi i magistrati che abbiano compiuto 66 anni. Per i giudici della Consulta quella disposizione e' incostituzionale, perche' non tiene conto della normativa che consente ai magistrati di rimanere in servizio fino a 75 anni. (Agr)

G8 GENOVA - INDAGATO IL CAPO DELLA POLIZIA

COSI COME FECE PER IL GEN. SPECIALE, LA CDL FA QUADRATO A DIFESA DEL CAPO DELLA POLIZIA GIANNI DE GENNARO "CONTRO" IL PRESUNTO COMPORTAMENTO DEL GOVERNO PRODI CHE HA ANNUNCIATO ALLA CAMERA LA SUA “SOSTITUZIONE” ALLA SCADENZA DEL MANDATO DI 7 ANNI (DI FATTO GIÀ SCADUTO LO SCORSO 26 MAGGIO).

A SEGUITO DELLA SUA ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DA PARTE DELLA PROCURA DI GENOVA PER UN IPOTESI DI REATO DI “ISTIGAZIONE ALLA FALSA TESTIMONIANZA”, VI È UN CERTO IMBARAZZO SIA DA PARTE DELLA CDL PER LA SUA DIFESA CHE DAL GOVERNO PRODI.

IL CAPO DELLA POLIZIA AVREBBE “ISTIGATO ALLA FALSA TESTIMONIANZA” PER "DEPISTARE" L'ACCERTAMENTO DELLA VERITÀ ALLE INDAGINI SVOLTE ALLORA E SOPRATUTTO PER COPRIRE ALTRE RESPONSABILITÀ.

DOPO LA STRENUA DIFESA LA CDL ORA OSSERVA SUL CASO UN SILENZIO ASSORDANTE.

IL GOVERNO PRODI INVECE SI "DIMOSTRA" FIN TROPPO "INDULGENTE" NEL NON AVERLO GIÀ RIMOSSO IN FRETTA PER IL MANDATO GIÀ SCADUTO E PER ESSERE ORA INDAGATO PER I GRAVI FATTI DI GENOVA.

INOLTRE NESSUN CAPO DELLA POLIZIA RESTA IN CARICA PIÙ DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (7 ANNI).

LA QUESTIONE CHE STA VENENDO FUORI È CHE IL "COMPORTAMENTO" DELLA POLIZIA E DEI CARABINIERI NON È STATO AFFATTO "LIMPIDO" PER STESSA AMMISSONE DEL CAPO DELLA POLIZIA.

SI È QUINDI DI FRONTE AD UNA SITUAZIONE DI QUESTO TIPO:
O DE GENNARO HA UNA RESPONSABILITÀ DIRETTA SU QUEL "COMPORTAMENTO" OPPURE NON È STATO CAPACE DI "CONTROLLARLO".

NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI È STATO "INCAPACE" ED ANCHE “RETICENTE” PERCHÈ ALLORA NON DENUNCIÒ NESSUNA "INTERFERENZA" CON IL SUO UFFICIO.

È AUSPICABILE L'ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA AL PIÙ PRESTO PER ACCERTARE TUTTA LA VERITÀ E TUTTE LE RESPONSABILITÀ ANCHE “POLITICHE” DI QUEGLI AVVENIMENTI.
Raffaele B.

ILMESSAGGERO
Il capo della Polizia indagato per il G8 di Genova:
"istigazione alla falsa testimonianza"
Prodi: «De Gennaro lascia a fine mandato, il successore scelto consultando l'opposizione»

ROMA (20 giugno) - Il capo della Polizia, Gianni De Gennaro, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Genova nell'ambito dell'inchiesta sul G8. Secondo fonti ufficiose ma autorevoli, l'iscrizione, alcuni giorni fa, sarebbe stata fatta con l'ipotesi di reato di istigazione alla falsa testimonianza. La situazione intorno ai fatti di Genova si era accesa una settimana fa dopo la deposizione in aula, del vicequestore Michelangelo Fournier intorno ai fatti accaduti all'interno della scuola Diaz, proprio in occasione del G8 tenutosi nel 2000 a Genova. L'iscrizione del prefetto De Gennaro nel registro degli indagati sarebbe di poco precedente o immediatamente successiva alla deposizione di Fournier.

Nel pomeriggio, durante il question time alla Camera, Romano Prodi ha reso noto che Gianni De Gennaro, sarà sostituito al termine del suo settimo anno di mandato. Prodi ha parlato di atto "concordemente convenuto". Gianni De Gennaro è stato nominato capo della polizia il 26 maggio del 2000 dal presidente del consiglio Giuliano Amato, come successore del prefetto Fernando Masone. Prodi, che ha ribadito all'attuale capo della Polizia completa e totale fiducia, ha anche aggiunto che il successore di De Gennaro sarà scelto dopo ampia consultazione con l'opposizione.

Queste le parole testuali di Prodi: «Quanto alla durata del suo mandato lo stesso dottor De Gennaro lo aveva messo a disposizione contemporaneamente alla nascita del mio governo e quando fece questo, in risposta alla conferma della nostra fiducia, il dottor De Gennaro aveva convenuto che alla scadenza del settimo anno di incarico sarebbe maturato il momento del suo avvicendamento. Così sarà senza polemiche, in completo accordo fra il governo e il capo della Polizia, nel solo interesse del Paese».

Pier Ferdinando Casini si dice «sconcertato» e ricorda «la campagna di discredito subita dalla Polizia di Stato ad opera di chi in quest'Aula propone continuamente una commissione d'inchiesta sui fatti del G8 di Genova, da chi è avaro di solidarietà verso chi opera ogni giorno a tutela della sicurezza dei cittadini, da chi destabilizza alcune istituzioni del nostro Paese con continui ricatti, dicendo ai quattro venti che esse vanno rimosse». Casini afferma che, durante la risposta di Prodi, stava per esprimere «solidarietà» al presidente del Consiglio che confermava «piena fiducia a De Gennaro. Improvvisamente scopriamo che lei ci è venuto a dire che sarà sostituito il capo della Polizia. E' un ulteriore atto di arroganza che deve essere stigmatizzato da tutti i deputati».

Controreplicando a Casini, Romano Prodi ha ricordato che «i sette anni di De Gennaro sono già scaduti, ma noi non abbiamo proceduto alla sostituzione. Nel cambiamento che ci sarà ci sarà un'ampia consultazione con l'opposizione».

E in serata non sono mancati i commenti di Berlusconi. «Dopo la Guardia di Finanza, con la rimozione di Speciale, ora occupano anche la polizia. Quello che succede è gravissimo». «È l'ennesimo ricatto fatto dalla sinistra estrema e subito da questo governo», ha sottolineato il leader di Forza Italia, secondo quanto riferito da chi ha avuto modo di parlargli in queste ore. Quella stessa sinistra, ha aggiunto, «che si vendica per il G8 di Genova»