lunedì, ottobre 02, 2006

MARIA - A STRASBURGO L'ULTIMA PAROLA

DECISAMENTE UNA BRUTTA E DIFFICILE STORIA CHE PARE ABBIA SPACCATO L'ITALIA IN DUE. DIFFICILE ANCHE PERCHÈ SIA IL TRIBUNALE DEI MINORI CHE LA CORTE D'APPELLO SI SONO PRONUNCIATI CONTRO I CONIUGI E A FAVORE DEL RIMPATRIO DELLA BIMBA ANCHE SE CON LE NECESSARIE GARANZIE. BRUTTA PERCHÈ RICEVE CRITICHE PESANTI DA PARTE DI ALTRE FAMIGLIE AFFIDATARIE DELL'AZIONE DEI CONIUGI GIUSTI. È EVIDENTE CHE QUI SIAMO DI FRONTE AD UN CASO UMANO E ALLO STESSO TEMPO GIURIDICO-INTERNAZIONALE. PERSINO GLI SCHIERAMENTI POLITICI DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SONO DELLO STESSO AVVISO. ORA SI TRATTA DI VEDERE QUALE DOVRÀ PREVALERE OVVIAMENTE CON TUTTE LE DOVUTE GARANZIE PER LA BAMBINA INNANZITUTTO.
CREDO CHE IL TRIBUNALE DI STRASBURGO POSSA E DEBBA SVOLGERE UN GRANDE RUOLO SIA PER QUESTO CASO CHE PER I PROSSIMI E CHE SI FACCIA VERAMENTE QUALCOSA DI EFFETTIVAMENTE VALIDO PER DIFENDERE I BAMBINI DI QUALSIASI PAESE. A STRASBURGO DUNQUE L'ULTIMA PAROLA, IL CASO NON È ANCORA CHIUSO!
Raffaele B.


CORRIERE DELLA SERA
Maria in una casa-famiglia I misteri della trattativa
Erika Dellacasa, Mario Porqueddu
02 ottobre 2006
GENOVA — Ora che non è più qui, a Cogoleto hanno deciso di chiamarla con il suo vero nome: Vika. Come se continuare a parlare di Maria allontanasse ancora di più la bimba tornata in Bielorussia. O forse, chissà, piangere uno pseudonimo è impossibile. E nella piazza della chiesa le "nonne" piangono: «L'hanno portata via di notte, come una ladra». Alessandro Giusto e la moglie Chiara accusano: «È un rapimento di Stato. La regia è del governo italiano»...CONTINUA
...Ma i Giusto non si danno pace, vogliono sapere perché Vika è andata via prima che la corte d'Appello comunicasse la sua decisione sul rimpatrio. Parlano di pressioni ricevute, «da martedì scorso», da parte del ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Sostengono che è stato protagonista di una trattativa mai andata in porto, condotta a loro nome dal vescovo di Savona, Domenico Calcagno. «Mastella ci proponeva una mediazione verbale senza garanzia da parte bielorussa — dicono —. Gli abbiamo scritto un protocollo, non l'ha presentato all'ambasciatore Skripko per la firma. Ha detto: «Andrà a finire come Dio vorrà». Il ministro replica quasi sconsolato: «Non ho mai parlato con queste persone. Capisco il loro stato d'animo, ma non c'è motivo di alzare il tiro verso di me, visto che mi sono tenuto fuori da questa vicenda. CONTINUA
...I Giusto hanno denunciato l'Italia alla Corte europea umani di Strasburgo per violazioni di diritti fondamentali della piccola. Non è ancora finita



ESPRESSO
"L´unica speranza rimasta è che sia con il suo fratellino"
Raffaella Griggi
02 ottobre 2006

Il verdetto dei giudici sull´atteggiamento della coppia: "Giuridicamente insostenibile ma umanamente spiegabile

«Ci aspettiamo che la bambina sia ora in una struttura insieme a suo fratello, questa è la nostra unica speranza». La voce, increspata dal pianto, è quella di Chiara Bornacin, la «mamma» di Vika, rimpatriata venerdì sera in Bielorussia dopo la decisione del Tribunale dei Minori di Genova. «Mi aspetto solo che la trattino bene e che sia stata accolta la nostra richiesta di inserirla in una struttura famiglia dove c´è anche il fratello. Ecco, questo sarebbe importantissimo»...CONTINUA
...Intanto il «caso» di Vika apre ulteriori polemiche: «La coppia di Genova ha messo a rischio le adozioni per 1200 famiglie italiane e i soggiorni terapeutici di trentamila bambini bielorussi all´anno», è la nota della senatrice e responsabile nazionale famiglie e minori di Forza Italia, Maria Burani Procaccini, che ha presentato un provvedimento di decreto legge per riformare l´istituto dell´adozione internazionale. «Ciò che è successo è comprensibile in parte sul piano umano, ma indifendibile giuridicamente».



REPUBBLICA
Maria riportata in Bielorussia con un blitz
1 ottobre 2006
GENOVA - Adesso è rabbia e disperazione per la famiglia Giusto. La piccola Maria (il vero nome è Victoria), la bambina bielorussa, è stata riportata nel suo Paese con una specie di blitz: è già arrivata a Minsk ed è stata accolta in una struttura nuova e più piccola rispetto all'orfanatrofio di Vileika dal quale proveniva e dove sembra aver subito violenze...CONTINUA
...Sulla vicenda e nei confronti dei Giusto, anche l'opinione pubblica italiana si è divisa. Completo sostegno dalla comunità di Cogoleto dove abita la famiglia e della parrocchia. Comprensione e pena sul piano umano, da parte di tutti. Ma anche pesanti critiche dalle organizzazioni che seguono da anni le vacanze in Italia di bambini da Ucraina e Bielorussia e, soprattutto, dalle altre famiglie "affidatarie" che giudicano molto negativamente l'azione dei Giusto e il loro tentativo di nascondere la bambina e di evitarne il reimpatrio.

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