lunedì, ottobre 30, 2006

BERLUSCONI E MILLS RINVIATI A GIUDIZIO

A DISTANZA DI OLTRE 8 MESI DAGLI ARTICOLI APPARSI SULLA STAMPA IL 26/02/06 E INSERITI PURE IN QUESTO BLOG, VEDI PRECEDENTE COMMENTO “IL FINTO PRESTITO DI DAVID MILLS”, IL GIUDICE FABIO PAPARELLA HA “RINVIATO A GIUDIZIO” SIA BERLUSCONI CHE L'AVVOCATO INGLESE MILLS CON L'ACCUSA DI CONCORSO IN CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI A PARTIRE DAL 13 MARZO 2007.

NATURALMENTE I LEGALI DI BERLUSCONI, COME D'ALTRONDE CI HANNO ABITUATI DA TEMPO, NON SOLO NON "RICONOSCONO" LEGITTIMA LA DECISIONE DEL GIUDICE MA VOGLIONO "RICUSARE" LA SUA PERSONA PER LA SECONDA VOLTA ALLA CASSAZIONE PER LA CUI DECISIONE SIAMO ANCORA IN ATTESA.

LA RICHIESTA SI BASA SULLA PRESUNTA "INCOMPATIBILITÀ" DEL GIUDICE CHE SI È GIÀ ESPRESSO "CONTRO" IL CAVALIERE CON IL SUO "RINVIO" A GIUDIZIO NELL'AMBITO DEL TRONCONE PRINCIPALE DELL'INCHIESTA, (ERA SUO LAVORO). INSOMMA QUANDO NON SI RIESCE A "CONTRASTARE" LA GIUSTIZIA NEL "PROCESSO" SI CONTRASTANO I GIUDICI PER FARLI "ALLONTANARE" DAL PROCESSO.

CHI HA I SOLDI PER PAGARSI STUOLI DI AVVOCATI E PERCHÈ NO, ANCHE “FALSI TESTIMONI” PIUTTOSTO "CARI" NON C'È LIMITE ALLE POSSIBILITÀ CHE OFFRE IL CODICE DI PROCEDURA.

ATTENDIAMO CON ANSIA LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE NELLA SPERANZA CHE PREVALGA LA "REGOLA" CHE TUTTI DEVONO POTERSI "DIFENDERE NEL PROCESSO" E A NESSUNO DOVREBBE ESSERE CONSENTITO DI “DIFENDERSI DAL PROCESSO”.

Raffaele B.


REPUBBLICA
Inchiesta Mediaset, processo a Berlusconi
con l'avvocato inglese Mills per corruzione

30-10-2006
MILANO - Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills. I due verranno processati, a partire dal 13 marzo prossimo, dai giudici della Decima sezione penale del Tribunale di Milano. "E' un'altro colpo basso contro Silvio Berlusconi che non ha niente a che fare con la giustizia e molto con la politica", è il commento di Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente di Forza Italia.

Durante l'udienza preliminare, i legali di Berlusconi hanno interrotto l'ordinanza con la quale il gup si accingeva a chiedere il processo per i due imputati chiedendone nuovamente la ricusazione. In particolare, secondo l'accusa, Berlusconi avrebbe 'comprato', pagando 600mila dollari, la falsa testimonianza del legale inglese per essere favorito nel processo All Iberian e in quello sulle presunte tangenti alla Guardia di Finanza.

Si tratta di un'inchiesta stralcio rispetto al filone principale relativo alle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset. Sulla data di inizio del processo stralci, pesa però l'incognita della Cassazione, dove la difesa di Berlusconi ha presentato un'istanza di ricusazione nei confronti del gup Paparella che, per i legali del leader di Forza Italia, è ''incompatibile'' considerato che il magistrato si era già espresso nei confronti di Berlusconi, rinviandolo a giudizio, nell'ambito del troncone principale dell'inchiesta Mediaset.

Secondo il legale di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, il rinvio a giudizio del cavaliere è "tutto come da copione, una decisione annunciata". L'avvocato storico dell'ex premier contesta il fatto che il gup non abbia aspettato la decisione della Corte di Cassazione su un ricorso su un'istanza presentata dalle difese nella quale si chiedeva la ricusazione del giudice perché si era già espresso in altri procedimenti che riguardavano il leader di Forza Italia.

"Il gup ha deciso di non aspettare la decisione della Cassazione come gli ha chiesto il pm ma si è contraddetto dal momento che, in precedenza, aveva affermato che avrebbe atteso la pronuncia della Suprema Corte". Durante l'udienza preliminare di oggi la difesa di Berlusconi ha, quindi, presentato una seconda, nuova, ricusazione.

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