domenica, dicembre 17, 2006

CDL - I SENATORI A VITA SONO DI SERIE B

DAI BANCHI DEL CENTRODESTRA ORA SI GRIDA CONTRO I SENATORI A VITA “REI” DI AVERE “IMPEDITO” LA CADUTA DEL GOVERNO PRODI SULLA FINANZIARIA SOSTENENDOLO CON IL LORO VOTO NON PROPRIAMENTE “DEMOCRATICO” PERCHÉ NON ELETTI DAI CITTADINI.
APPARENTEMENTE LA DENUNCIA SEMBRA RAGIONEVOLE MA SE SI CONSIDERANO I SEGUENTI FATTI LA QUESTIONE CAMBIA PROFONDAMENTE:

1) IL PRIMO GOVERNO BERLUSCONI, NEL 1994, OTTENNE LA FIDUCIA GRAZIE ALL´APPORTO DETERMINANTE DEI SENATORI A VITA E NESSUNO PROTESTÒ.
2) POCHI MESI FA LO STESSO SENATORE A VITA ANDREOTTI FU PROPOSTO COME PRESIDENTE DEL SENATO DAL CENTRODESTRA.
3) I SENATORI A VITA SONO SENATORI A TUTTI GLI EFFETTI COME PREVEDE QUELLA PARTE DELLA COSTITUZIONE CHE NESSUNO HA ANCORA MODIFICATO.
4) LO SCANDALO È UN ALTRO: È DE GREGORIO CHE HA PRESO I VOTI DEL CENTROSINISTRA NELL’IDV ED È PASSATO DALL´ALTRA PARTE.
5) INOLTRE COME GIUSTAMENTE OSSERVA L’ON. MASTELLA I PRESIDENTI DELLE DUE CAMERE CHE NON VOTANO DOVREBBERO INVECE VOTARE PERCHÉ DA PIÙ DI UNA DECADE SONO ESPRESSIONE DELLA MAGGIORANZA. SAREBBERO ALTRI DUE VOTI.

INFINE, IL CENTRODESTRA, NON PAGO DELLA RESPONSABILITÀ DI AVER FATTO UNA LEGGE ELETTORALE “ANOMALA” CHE HA PENALIZZATO PRODI AL SENATO, CERCA INVANO DI “SPINGERE” PROPRIO IN QUELLA SEDE PER FARLO “CADERE”, PER “REGALARE” COSÌ AL PAESE UN ALTRO BEL PERIODO DI CAMPAGNA ELETTORALE DI CUI NON HA ASSOLUTAMENTE BISOGNO.
Raffaele B.

CORRIERE DELLA SERA
Fini all'Assemblea generale del partito "Non democratico reggersi su senatori a vita"
17 dicembre 2006
Il leader di An: «Gravissimo che il governo non abbia la fiducia se non con il voto determinate dei senatori a vita»

«Non contestiamo il diritto dei senatori a vita di votare, ma il fatto che senza quel voto il governo non avrebbe la maggioranza e quel voto non è espressione del mandato popolare. Siamo quindi al di fuori della logica democratica se si sta al governo senza rappresentare la maggioranza di coloro che sono stati eletti». Lo ha detto il leader di An, Gianfranco Fini all'Assemblea nazionale del partito.
«È gravissimo - ha proseguito Fini - che il governo non abbia la fiducia se non con il voto determinate dei senatori a vita». «È un problema - ha concluso Fini - di opportunità politica e per chi rimane in carica con quel voto è un problema di delegittimazione politica».

ILTEMPO
Cdl furiosa per il voto a palazzo Madama Matteoli: «Solo così riescono a salvarsi»
domenica 17 dicembre 2006

IL GIORNO dopo il via libera del Senato alla Finanziaria non si placano le polemiche sul ruolo dei senatori a vita che hanno consentito al governo di incassare la fiducia al maxiemendamento. Il centrodestra va all'attacco, mentre l'Unione li difende compatta. Taglia corto il presidente del Consiglio: «I senatori a vita sono senatori. Punto».

Berlusconi ha preferito il «no comment» e la Cdl ha puntato tutte le sue polemiche sul pareggio evitato ieri a Palazzo Madama solo grazie al voto di cinque dei sette dei senatori a vita. È la dimostrazione che la maggioranza politica e dunque la sua autosufficienza «non c'è piu», dice il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi, mentre Giulio Tremonti ribalta le critiche che per anni sono piovute sul centrodestra: «È una cosa unica nelle democrazie europee». Un voto, quello dei senatori a vita, che ha consentito a Prodi — ha sottolineato il capogruppo di An al Senato Altero Matteoli — «di non andare a casa».

È ora, rivendica Francesco Storace, che il presidente della Repubblica nomini «senatori a vita che non stanno necessariamente con la sinistra». Si appella «al buonsenso», ma anche «alla nuova legge elettorale», l'ex ministro delle Riforme Roberto Calderoli, convinto che la partecipazione al voto dei senatori a vita «è censurabile e condannabile». Dure le parole dell'Udc Francesco Pionati: da padri nobili della patria «sono diventati dei peones del centrosinistra».

Una valanga di critiche che però per l'Unione sono solo strumentalizzazioni. È così per il segretario Ds Piero Fassino, che sul ruolo chiave svolto dai senatori a vita mette i puntini sulle «i»: «Lo sono stati anche in altre legislature, anche in quelle in cui ha governato il centrodestra». Per uscire dall'impasse in cui si trova la maggioranza, l'Udeur invece lancia una proposta: «Secondo me — dice il Guardasigilli Clemente Mastella — ora devono iniziare a votare anche i presidenti delle Assemblee», perché dal 1994 ormai «sono espressione della maggioranza»…
CONTINUA

ADNKRONOS
Prodi: ''Finanziaria di svolta. Ci guadagnano gli italiani''
17 Dicembre 2006 ore 22:07
Il premier dopo il via libera della Manovra al Senato: ''Non è vero che ci sono tasse e oppressioni''. E sui senatori a vita sottolinea: ''Sono senatori. Punto''

Reggio Emilia, 16 dic. (Adnkronos/Ign) -Con la manovra Finanziaria ''ci guadagnano tutti gli italiani''. Lo assicura il presidente del Consiglio, Romano Prodi, a margine della inangurazione oggi a Reggio Emilia del Museo Diocesano. ''Abbiamo fatto una Finanziaria molto particolare: 15 mld per il risanamento e 20 mld per lo sviluppo. Allora è chiaro - insiste Il premier - che è la Finanziaria della svolta''.

''Non è vero, e fortunatamente giorno per giorno si scopre che non è vero, che ci sono tasse e oppressioni''. Piuttosto, sottolinea il Professore, ''si stanno mettendo a posto tante tessere che prima andavano ognuna per conto suo''. ''Ci vorrà ancora qualche tempo per capire gli effetti. Ma la Finanziaria - conclude - è uscita senza essere distorta dal lavoro del Parlamento''.

Prodi torna quindi sulle polemiche che che hanno coinvolto i senatori a vita, il cui voto è stato determinante ieri a Palazzo Madama per l'approvazione della Finanziaria del governo di centrosinistra, riuscita ad ottenere la fiducia proprio grazie ai loro voti. ''I senatori a vita sono senatori. Punto'', taglia corto il presidente del Consiglio…
CONTINUA

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le considerazioni sono molto interessanti bisognerebbe farle a Fini o farle fare a Fini tramite un giornalista della rai o Bruno Vespa nel suo programma. Il problema è che non si potrà rispondere subito alle cavolate che direbbe!