LA SIGNORA VERONICA LARIO, MOGLIE DI SILVIO, QUESTA VOLTA NON È STATA ZITTA DI FRONTE ALL’ENNESIMA INFELICE BATTUTA PUBBLICA DEL MARITO. QUESTA VOLTA HA REAGITO IN MODO PESANTE! LO HA COLPITO LADDOVE IL PERSONAGGIO È PIÙ SENSIBILE, NEI MASS-MEDIA APPUNTO. L’HA VOLUTO COSTRINGERE A CHIEDERLE SCUSA. L’HA FATTO COINVOLGENDO LA PUBBLICA OPINIONE PROPRIO ATTRAVERSO UN GIORNALE “AVVERSARIO” QUALE È “REPUBBLICA”. LA RISPOSTA DI BERLUSCONI NON POTEVA FARSI ATTENDERE E COSÌ DOPO DIVERSE ORE È ARRIVATA CON BELLE E STRUGGENTI “PAROLE” SU CUI I SALOTTI A LUI FAVOREVOLI LO HANNO MOLTO LODATO.
SECONDO ME INVECE LA RISPOSTA PUNTA INNANZITUTTO AD "ATTUTIRE" IL DANNO ARRECATO ALLA SUA IMMAGINE PIÙ CHE A "SCUSARSI" VERAMENTE, TANT’È CHE ALLA FINE EGLI “NEGA” DI AVERE DETTO LA FRASE PER LA QUALE EGLI SI DOVEVA "SCUSARE".
A DIMOSTRAZIONE DELLA “INCONSISTENZA” DELLE SUE “PAROLE”, “PARLANO” INVECE TUTTE LE SUE ANALOGHE “BATTUTE” DETTE IN MOLTE OCCASIONI PUBBLICHE.
Raffaele B.
Cronistoria delle infelici 'battute' del presidente
1) Quella pronunciata in un consesso economico, secondo la quale "la competitività bisogna averla con le ragazze",
2) Quella su Cacciari. Nel 2002, nella conferenza stampa tenuta in occasione dell'incontro con premier danese Anders Fogh Rasmussen, uomo giovane e decisamente avvenente, Berlusconi afferma: "Rasmussen è il primo ministro più bello dell'Europa. Penso di presentarlo a mia moglie perchè è anche più bello di Cacciari. Con tutto quello che si dice in giro...Povera donna...".
3) Una volta di Alessandra Mussolini Berlusconi si lascia scappare: "Buttala via...". Alla Yespica già nel 2005, prima ancora del "Io con te andrei ovunque"
4) telefona in occasione di un incontro con il presidente venezuelano Hugo Chavez. "Caro Hugo, ti passo una tua ammiratrice..." (dimostrando a tutti di avere il numero cellulare della bella venezuelana).
5) All'allora cancelliere tedesco Schroeder chiede: "Parliamo di calcio e di donne...". E poi: "Tu, per esempio, Gerhard, che hai avuto quattro mogli, cosa ci puoi dire delle donne?".
6) A Brescia in occasione delle elezioni amministrative del 2003 afferma che "Viviana Beccalossi è più brava che bella. Il contrario di Rosi Bindi". Poi però, trascinato dall'entusiasmo, urla: "Forza Viviana, fagliela vedere".
7) In occasione di una visita ufficiale in Ungheria consiglia ai giornalisti di farsi dare dal premier ungherese "qualche buon indirizzo".
8) Dell'immobiliarista Stefano Ricucci dice: "Macchè povero Ricucci, ha una cosa che tutti gli invidiamo!", alludendo alla moglie Anna Falchi.
9) Quando da premier vota contro le quote rosa assicura di aver agito "per legittima difesa: alcuni deputati hanno fatto i calcoli: già rischiamo molto passando al proporzionale, se poi ogni tre di noi mettono una signora...". E d'altra parte non perde occasione per assicurare che "a noi le signore, soprattutto belle, in Parlamento ci piacciono molto".
10) Di Ombretta Colli dice: "Votate l'Ombretta: è brava, l'è una bela tusa e canta bene".
11) E alla Fao saluta in particolare "le belle delegate".
12) Con la presidente finlandese Tarja Halonen assicura di "aver rispolverato le doti di playboy" "per portare l'authority alimentare a Parma.
13) A Mosca nel 2004 in occasione di una visita ufficiale mette in imbarazzo Putin ostinandosi a baciare un'operaia della Merloni che aveva fatto di tutto per evitare le sue effusioni.
14) Non perde occasione per fare i complimenti ad attrici, conduttrici, veline. In occasione di una serata di gala di due anni fa con la moda italiana a Palazzo Chigi i giornali riportano una lista di frasi galanti: "Gli occhi ringraziano" a Debora Salvalaggio, seconda classificata a Miss Italia, "Bella, bellissima, che meraviglia, complimenti" a Miss Roma.
15) Fino alla serata dei Telegatti, e alle frasi rivolte a Micaela Biancofiore e Mara Carfagna, e che hanno offeso Veronica Lario: "Sono brave e belle, e la Carfagna... guardatela, se non fossi già sposato me la sposerei".
REPUBBLICA
Berlusconi chiede scusa alla moglie
"La tua dignità è un bene prezioso"
31 gennaio 2007
MILANO - "La tua dignità è un bene prezioso". Tanto tuonò che piovve e, alla fine, Silvio Berlusconi non ha potuto non farlo. Chiedere scusa alla moglie, Veronica Lario, che dalle pagine di Repubblica ha chiesto al marito di cospargersi pubblicamente il capo di cenere dopo il comportamento tenuto durante la cena seguìta alla cerimonia di consegna dei Telegatti, lo scorso fine settimana. E allora, "Cara Veronica, eccoti le mie scuse". Lo fa divulgando una lettera alle agenzie e poi vola da lei e dai figli a Milano dove, l'entourage dell'ex premier, giura ceneranno insieme. La moglie però non commenta: "Non rilascio dichiarazioni", fa sapere.
Una battuta su quanto gli sarebbe piaciuto sposare la deputata azzurra ed ex soubrette Mara Carfagna, un'altra sull'abito generoso della velina di Striscia, Melissa Satta, i palpiti al cospetto della showgirl Aida Yespica, che per compiacerlo lo ha incoronato con un "Con lei andrei su un'isola deserta", al che lui ha replicato "Io con te andrei dappertutto". Gocce che hanno fatto traboccare un vaso già colmo da anni, fra gaffe e "piacionismi" da playboy incallito quale Berlusconi stesso si è sempre dichiarato… CONTINUA
REPUBBLICA
Berlusconi e le donne, battute e gaffe
tra Veronica, Aida e le altre
31 gennaio 2007
ROMA - "Vedo laggiù in prima fila rappresentanti di notevole livello estetico. Sapete che sono innamorato di mia moglie, ma non ho perso il senso estetico e noto delle gambe straordinarie che circolano. E lei, presidente Fisichella, non faccia la spia". Una frase pronunciata da Silvio Berlusconi a un congresso di An, e che può essere considerata una efficace chiave d'interpretazione del suo pensiero sulle donne, e in particolare sulla moglie, Veronica Lario.
E alla luce della quale vanno pertanto lette tutte le gaffe celebri e meno celebri del presidente: da quella sulla presunta relazione della moglie con Massimo Cacciari, a quella "su Veronica che va al funerale di Silvio", alla 'confessione' sulla 'seduzione' della presidente finlandese. Che gli costò una protesta diplomatica ufficiale del governo di Helsinky, ma che importa? In un'intervista rilasciata nel 2004 a Laura Laurenzi su Repubblica alla domanda 'Lei pensa di piacere alle donne?' la risposta fu un classicissimo 'Lo chieda alle donne'. D'altra parte, la biografia ufficiale di Berlusconi sottolinea come da studente "suscitava qualche invidia il suo buon gusto nel vestire, la parola facile, l'aureola di successo con le ragazze"…CONTINUA
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