martedì, febbraio 06, 2007

CALCIO – LA SICUREZZA INNANZITUTTO

SEMBRA PROPRIO CHE SI VOLTA PAGINA SU QUESTO FENOMENO A CUI CI ERAVAMO ORMAI ABITUATI. ANNI DI VIOLENZA GRATUITA CON MORTI E FERITI SENZA CHE POI ALLE “CONDANNE VERBALI” E “FUNERALI DI MASSA” SEGUISSERO MISURE EFFICACI CAPACI DI RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE.

CI HA PROVATO L’EX-MINISTRO PISANU CON UNA NORMATIVA CHE PERÒ SI APPLICA SOLO AGLI STADI DA 10MILA POSTI IN SU. NATURALMENTE LA LEGGE VIENE “AGGIRATA" DECLASSANDOLI A 9999 POSTI. MA QUESTA VOLTA LA MORTE DELL’ AGENTE DI POLIZIA RACITI HA FATTO SCATTARE QUALCOSA CHE INVECE NON SCATTAVA PRIMA, CON ALTRE MORTI, PURE NUMEROSE.

IL GOVERNO SEMBRA DECISO AD ABBASSARE SENSIBILMENTE IL NUMERO DEI POSTI PER L’APPLICAZIONE DELLE NORME CON ULTERIORI MISURE TRA LE QUALI QUELLA DI “OBBLIGARE” LO STADIO “NON A NORMA” DI DISPUTARE LE PARTITE “SENZA PUBBLICO”. CIÒ COSTRINGERÀ LE SOCIETÀ A METTERLI A NORMA NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE. ALTRE MISURE COSTRINGERANNO LE SOCIETÀ A “RECIDERE” UNA VOLTA PER TUTTE QUEI LEGAMI “PERVERSI” CON LE TIFOSERIE ESTREME (PAROLE DI PISANU).

LE SOCIETÀ INVECE PUNTANO A DARE BATTAGLIA AL GOVERNO PER FARE RIAPRIRE GLI STADI COMUNQUE! SI CAPISCE, CI SONO MOLTI “SOLDI” IN BALLO. ECCO PERCHÉ SIAMO A QUESTO PUNTO. MA ORA BASTA!

INFINE ALTRE MISURE RENDERANNO GLI STADI PIÙ GESTIBILI DAL PUNTO DI VISTA DELLA SICUREZZA IN MODO ANALOGO COME FATTO CON SUCCESSO IN INGHILTERRRA. ERA ORA!
Raffaele B.

L’UNITA
Calcio, Amato: stop alle pressioni I club: «Stadi aperti da subito»
Pubblicato il: 05.02.07
Modificato il: 06.02.07 alle ore 15.27

A Catania, intanto, gli arresti sono 34

Porte chiuse a tifosi e spettatori negli stadi non «a norma», le partite si giocheranno per ora senza pubblico. Il provvedimento - il primo di una serie d'interventi del governo contro la violenza negli stadi - riguarda più della metà degli impianti. Gli unici «sicuri», che sono completamente in regola, sono in tutto quattro: l'Olimpico di Roma (Roma e Lazio), l'Olimpico di Torino (Toro in A e Juve in B), Palermo e Siena. Dallo stop del calcio se ne esce con «misure severe», aveva detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato dopo gli incidenti di venerdì durante la partita Catania-Palermo. E così è stato: niente più pubblico allo stadio, secondo il pacchetto di provvedimenti varato lunedì dal governo, la sicurezza degli impianti sarà valutata in base alla normativa-Pisanu. E ancora, 'no' alla vendita dei biglietti «a blocchi» alle tifoserie ospiti, stop ai rapporti tra i club e gli ultras. «Dovremo resistere alle pressioni del calcio», osserva il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, riguardo alla severità delle misure prese prima che il campionato possa ripartire. «Per Catania-Palermo fu segnato il livello 3, il rischio massimo», racconta in Parlamento il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ricapitolando la dinamica dei tragici incidenti di venerdì: «teppisti hanno lanciato bulloni, pietre e bombe carta contro le forze dell´ordine. Ma è dopo la fine della partita che sono scoppiati gli incidenti più gravi - continua Amato - e viene colpito l´agente Raciti. Non sappiamo da chi. Sono state arrestate finora 34 persone e sono stati sequestrati bastoni, spranghe e stupefacenti. A Catania c´è un grave disagio». Domani, intanto, ci sarà la partita che inaugurerà il torneo giovanile di Viareggio, riservato alle squadre 'Primavera'. Con la Serie A che potrebbe riprendere, invece, già da domenica prossima. È questa la richiesta dei presidenti: «Il governo prima di prendere le decisioni dovrebbe consultarci - dice la Lega calcio - vogliamo giocare già domenica. No alle partite a porte chiuse si rientri in campo, ma siamo d'accordo nel vietare le trasferte». Ma il governo aspetta per vederci chiaro: «Ad oggi gli stadi a norma in serie A sono solo quattro - ha spiegato il sottosegretario alla Giustizia, Luigi Scotti, che ha partecipato alla riunione di ieri del governo - il decreto legge, eliminando la vendita in blocco di biglietti alle società in trasferta, toglierà per gli stadi l'obbligo di parcheggio riservato per i tifosi in trasferta. In questo modo gli stadi a norma sarano 7 o 10 per la Serie A». La decisione sulla ripresa del gioco, insomma, è rinviata alla riunione nel pomeriggio di martedì tra addetti ai lavori.
Il ministro Amato, per ora, lavora sul fronte della sicurezza: «occorrerà riestendere la norma della quasi flagranza tra coloro che saranno identificati attraverso le foto e i video - dice - trentasei ore non sono sufficienti e si potrà arrivare alle 48 ore». Inoltre, «dovremo rivedere la soglia delle misure di sicurezza, tornelli e quant'altro, che ora scatta negli stadi con 10.000 posti, ed è una beffa perché alcuni stadi denunciano 9.990 posti. Tra le altre misure, un «rafforzamento» delle sanzioni nei confronti di coloro che commettono violenza con lo sganciamento del 'Daspo', la diffida a partecipare a manifestazioni sportive, dal presupposto dell'accertamento del reato. Il Daspo, insomma, potrà diventare una misura anche di carattere preventivo. Il comportamento pericoloso sarà sufficiente per interdire l'accesso negli stadi. Il Daspo potrà essere esteso ai minori, senza che diventino penalmente perseguibili.
Il ministro Melandri ha poi delineato il «nuovo modello di governo del calcio»: gli stadi di proprietà delle società di calcio, la sicurezza interna affidata agli steward, il divieto di intrattenere rapporti tra società e gruppi di tifosi organizzati. «Nel medio periodo ci sarà una distribuzione delle responsabilità, degli onori e oneri» nella gestione della sicurezza insieme alle forze di polizia. A breve, però, bisogna capire quali stadi potranno ospitare il pubblico e quali no. «Verificheremo mese per mese l´effettività dell'applicazione dei biglietti nominali, della videosorveglianza e dei tornelli» ha spiegato la Melandri.
Mercoledì prossimo si svolgerà una riunione del Consiglio dei ministri per «decidere delle misure urgenti e immediate per l'ordine pubblico». Lo ha annunciato Enrico Letta. «Alcune norme saranno di conferma e rafforzamento del decreto Pisanu, altre avranno delle innovazioni. Ci sarà infine una proposta di legge delega sulla situazione a regime che il Governo proporrà al Parlamento in materia di rapporti tra società e budget di gestione e tifoserie».Il campionato di calcio, comunque, potrebbe riprendere già con gli anticipi di sabato prossimo. Lo ha annunciato il commissario straordinario della Figc Luca Pancalli: ci sono i tempi tecnici - ha detto - se il Consiglio de ministri approverà il Decreto legge mercoledì.

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