ALL'INDOMANI DELLA POLEMICA SULLA PRECARIA, ABBIAMO L'USCITA DELL'EX MINISTRO DELLA DIFESA MARTINO, DEL PRECEDENTE GOVERNO BERLUSCONI, CHE PROPONE ADDIRITTURA DI ABBANDONARE IL LIBANO DOVE I NOSTRI SOLDATI FANNO "IMPIEGO DI PACE" POICHÈ SI FRAPPONGONO IN QUELLA ZONA FRA GLI HERZOBOLLAH E GLI ISRAELIANI AL FINE DI IMPEDIRE POSSIBILI SCONTRI CHE MINANO I NEGOZIATI DI PACE IN CORSO, PER POTERLI INVECE IMPIEGARE IN AFGHANISTAN ED UDITE UDITE, IN IRAQ. E QUESTA VOLTA IN "IMPIEGO DI GUERRA" CON DOTAZIONI ADEGUATE AL COMBATTIMENTO DIRETTO CONTRO I TALEBANI E TERRORISTI.
IN UNA FASE IN CUI SI VA AD UN RIPENSAMENTO SULLA STRATEGIA DA PARTE DI TUTTE LE FORZE IN CAMPO, IN IRAQ, PERSINO GLI AMERICANI PENSANO DI ANDARSENE, L'EX MINISTRO RIMARREBBE SOLO.
RESOSI CONTO DELLA “SPARATA” IL CAVALIERE CORRE SUBITO AI RIPARI PER “SMENTIRE” LA DICHIARAZIONE, MA LASCIA CHE SI VADA COMUNQUE AD UNA MODIFICA DEL PROTOCOLLO D'INGAGGIO DEI NOSTRI SOLDATI CHE OPERANO IN LIBANO CON IL TENTATIVO DI TRASFORMARLI IN IMPIEGO DI "GUERRA" COME GIÀ FATTO IN IRAQ QUANDO ERA AL GOVERNO. NATURALMENTE NON RIPORTA LA CALMA DEL TUTTO E LE POLEMICHE CONTINUANO!
DI QUESTI GIORNI UN'ALTRA “SMENTITA” DI UNA SUA DICHIARAZIONE QUESTA VOLTA SULLE PENSIONI. IL CAVALIERE AVEVA DICHIARATO CHE RITORNERÀ ALLA RIFORMA MARONI DEL “GROSSO SCALONE” PAVENTANDO UN ULTERIORE AGGRAVAMENTO PER FARE FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE IN ARRIVO! INSOMMA IL CAVALIERE, SE ELETTO, PAGHEREBBE LA CRISI FINANZIARIA CON LE MISEREVOLI PENSIONI DEI CITTADINI CHE DOVREBBERO VOTARLO!
NATURALMENTE, ANCHE QUESTA VOLTA, RESOSI CONTO DELLA “SPARATA” CORRE AI RIPARI E “NEGA” COME SUO STILE DI AVER FATTO QUELLA DICHIARAZIONE A CERNOBBIO DI FRONTE AI RAPPRESENTANTI DEI PICCOLI IMPRENDITORI DELLA CONFCOMMERCIO.
IL DANNO D'IMMAGINE E L'ALLARME SUSCITATO SONO ORMAI SCATTATI.
QUESTI ULTIMI ARGOMENTI “SCOTTANO” E “TOCCANO” DAL VIVO DIRETTAMENTE UN VASTO ELETTORATO DI CUI GRAN PARTE “VOTA” BERLUSCONI!
COSA SUCCEDE AL CAVALIERE? COSA SUCCEDE AL PDL? UNA SEQUELA DI GAFFE E DI ERRORI POLITICI DI QUESTE GRAVITÀ NON FA CERTO BENE ALLA LORO IMMAGINE E CREDIBILITÀ DI FRONTE AL LORO STESSO ELETTORATO IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE! PERCHÈ LO FANNO ALLORA?
UN IPOTESI PUÒ ESSERE QUESTA: O BERLUSCONI HA DECISO DI PERDERE E CONSEGNARE LA VITTORIA AL PD DI VELTRONI OPPURE IL PDL STA "SPROFONDANDO" IN UNA TREMENDA "CONFUSIONE" INTERNA CUI NEMMENO LO STESSO CAVALIERE RIESCE PIÙ A CONTROLLARE!
PER ME È DIFFICILE CHE POSSA ESSERE LA PRIMA IPOTESI! CHE NE DITE?
Raffaele B.
REPUBBLICA E' scontro sulle pensioni
Poi Berlusconi ci ripensa
(16 marzo 2008)
Dura replica anche dal ministro Damiano: "Parole devastanti e pericolose"
Sindacati in allarme dopo l'annuncio del Cavaliere di voler tornare alla legge Maroni
poi il Cavaliere fa dietro front: "Sono strumentalizzazioni non l'ho mai detto"
CERNOBBIO (Como) - Silvio Berlusconi ci ripensa. Ieri ha annunciato di voler cambiare le pensioni e di tornare alla riforma Maroni, "e forse neanche basta" aveva aggiunto il Cavaliere nella sua nuova versione poco ottimista. Poi, dopo l'altolà dei sindacati, ci ripensa e spara: "Non l'ho mai detto è la solita strumentalizzazione frutto del tradizionale vizio stalinista".
L'annuncio dell'ex premier come era prevedibile avava scatenato le prevedibili reazioni. "Mi pare sbagliato ricominciare a rompere ciò che si è fatto", aveva detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Spero - aveva aggiunto il sindacalista - si apra una legislatura costituente e che nella nuova legislatura le forze maggiori collaborino: mi pare sbagliato ricominciare a rompere ciò che si è fatto. Ognuno - ha concluso - rispetti il lavoro del governo precedente".
Ancora più duro il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, quella del candidato premier del Pdl sulla necessità di modificare l'attuale assetto pensionistico è "una delle peggiori idee che abbia ascoltato negli ultimi tempi". "Ritornare a parlare di pensioni - ha aggiunto - è assolutamente sbagliato".
Nel mondo politico è il candidato di Sinistra Arcobaleno a commentare con un secco "è una proposta sciagurata" l'uscita di Berlusconi mentre il ministro del Lavoro Cesare Damiano, che ha definito la sortita del Cavaliere "molto pericolosa". "L'ho sentito ieri affermare che se vincesse le elezioni un primo provvedimento sarebbe il ritorno alla legge Maroni se non oltre e con una nuova riforma - ha osservato l'esponente del Pd - e trovo che sia una cosa molto pericolosa per il paese perché spingono i lavoratori nuovamente ad andare in pensione anziché allungare la loro vita lavorativa". "Questi annunci – ha
concluso il ministro - sono devastanti. Tornare allo scalone è assurdo dopo le modifiche fatte dal governo Prodi".
Tutto inutile, perché poi nel pomeriggio il cavaliere spiega: "Come al solito, la sinistra si esercita nell'alterazione di mie dichiarazioni sulle pensioni a Cernobbio". "Ho detto - aggiunge - che il problema principale delle pensioni è quello di mantenere intatto il potere d'acquisto dei pensionati valutando la concreta possibilità in termini di spesa globale di un loro adeguamento al costo della vita. So bene che i sistemi pensionistici non si cambiano da un anno all'altro, tanto meno senza una consultazione sociale. Il resto è il tradizionale vizio stalinista di attribuire agli avversari ciò che non hanno mai detto".
TGCOM.MEDIASETBerlusconi:"No a ritiro dal Libano"
15/3/2008
"Polemica chiusa, non si torna in Iraq"
. "Non abbiamo nessuna intenzione di ritirare gli uomini in Libano e di riaprire il caso Iraq. Le regole di ingaggio saranno da cambiare con il buonsenso, l'attenzione e l'umiltà che abbiamo avuto in questi cinque anni di governo". A sostenerlo è il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, facendo il suo arrivo a Cernobbio per il forum della Confcommercio. Su ww.tgcom.it potete seguire la diretta dell'intervento.
ALICE.IT/NOTIZIE ELEZIONI/ COCER: NO A RITIRO DAL LIBANO COME VUOLE MARTINO
Domenica, 16 Marzo 2008
Paquale Fico: "Sciagurate parole dell'ex ministro della difesa"
Roma, 15 mar. (Apcom) - Non bisogna abbandonare la missione Unifil in Libano così come ipotizza l'esponente del Pdl Antonio Martino "soprattutto perché una tale immotivata riorganizzazione dei teatri operativi, proferite da un impopolare ex Ministro 'reo' di aver assistito passivamente alla distruttiva Finanziaria 2006 che quasi azzerò l'esercizio delle Forze Armate, mostrano con quanta superficialità e strumentalizzazione si usano le donne gli uomini e valori delle Forze armate in propaganda elettorale".
Il Cocer dell'esercito in due diffuse tramite la rete di GrNet ed a firma dei delegati Luca Tartaglione e Pasquale Fico, attaccano l'onorevole Martino dopo l'intervista rilasciata al Quotidiano nazionale. E se da una parte si vuole abbandonare il Libano - si spiega - di contro Martino "vorrebbe rinforzare le truppe Italiane in Afghanistan e lanciarle in azioni (suicide?) di combattimento contro i Talebani".
"L' onorevole MARTINO hà dimenticato i tanti morti avuti sotto la sua guida al ministero della Difesa? Ha dimenticato con quale leggerezza sono morti i miei colleghi militari a Nassiriya? Ha dimenticato la morte del Maresciallo COLA nel 2005, e perché è morto? Lo ricordo io - continua Fico - trafitto da un proiettile di un lurido fucile mentre era in volo su un elicottero AB-412 da trasporto truppa mandato allo sbaraglio in aiuto di una pattuglia portoghese sotto attacco dai miliziani irakeni".
Martino "si ricorda che gli elicotteri A-129C Mangusta li ha inviati solo dopo che il sottoscritto aveva denunciato pubblicamente attraverso i media di informazione quella sua grave negligenza? E che Lui e l'ex Capo di Stato Maggiore fecero quella scelta sciagurata di lasciare a Rimini i Mangusta, per non ammettere che noi militari Italiani eravamo in zona di guerra?".