CON L'INIZIO UFFICIALE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DI BERLUSCONI E FINI, SI È AVUTO UN ASSAGGIO D'INCIVILTÀ DEL LORO MODO DI CONDURRE LA BATTAGLIA POLITICA.
INCURANTI PERSINO DEI RICHIAMI DEL PRESIDENTE NAPOLITANO DI EVITARE LA VIOLENZA E L'ASPREZZA DEI TONI, QUEL COMIZIO DI APERTURA DI BERLUSCONI AVEVA TUTTE LE CARATTERISTICHE DELLO SHOW CON L'AGGIUNTA DEL GESTO PLATEALE DELLO STRAPPO DEI FOGLI CHE SIMBOLEGGIAVANO IL PROGRAMMA ELETTORALE DELL'AVVERSARIO VELTRONI.
QUESTI COMPORTAMENTI NON HANNO NULLA A CHE FARE CON LA CIVILTÀ DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE ANCHE SE ASPRA, PERCHÈ SI BASANO SULLA “SOPRAFFAZIONE” E “DENIGRAZIONE” DELL'AVVERSARIO RITENUTO PERFINO "INDEGNO" DI ESSERE LETTO.
A QUESTO STILE, TIPICO DELLA NOSTRA TRISTE STORIA PASSATA (MA NON DEL TUTTO, EVIDENTEMENTE), L'AVVERSARIO (NON IL NEMICO, ndr) CON UN LINGUAGGIO RICONOSCIBILE “CIVILE” E “CORRETTO”, COME SI CONVIENE AD AVVERSARI E NON NEMICI, RISPONDE CON TONO PACATO CHE I PROGRAMMI DEGLI ALTRI SI "LEGGONO" E NON SI "STRAPPANO" PERCHÈ CIÒ CONSENTE IL CONFRONTO SULLE COSE CONCRETE, LA VERA ESSENZA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE.
AL DI FUORI DI QUESTO METODO SI ENTRA INEVITABILMENTE NEL REGNO DELLO "SCONTRO" E DELLA "SOPRAFFAZIONE" ANCHE SUL PIANO DELLA "DENIGRAZIONE" PERSONALE. CIÒ NON FARÀ CHE NUOCERE ALLA DEMOCRAZIA E AL PAESE E ANCOR PIÙ SE GLI AVVERSARI DOVESSERO RISPONDERE PER LE RIME RACCOGLIENDO LA SFIDA DELLA PROVOCAZIONE.
IN QUESTO CASO L'INTERA CAMPAGNA ELETTORALE SCADREBBE IN "RISSA" ED IN "VIOLENZA" CHE INDUCONO O AL “NON VOTO” O AL “VOTO EMOTIVO” CON GRAVI ED IRREVERSIBILI “DANNI” PER IL PAESE.
Raffaele B.
UNIONESARDA
Berlusconi strappa il programma del Pd, Veltroni si offende
09/03/2008 08:24
Gesto plateale del Cavaliere al Palalido per l'apertura della campagna elettorale. Veltroni: "Noi non stracciamo i programmi dei nostri avversari, noi li leggiamo". Intanto Napolitano invita ad abbassare i toni e a rispettare l'authority che deve garantire l'imparzialità della campagna elettorale. Nel giorno della festa della donna, si apre ufficialmente la campagna elettorale del Popolo delle libertà e molte sono proprio le donne candidate.
PALALIDO. Dal palco del Palalido di Milano, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini parlano alle migliaia di sostenitori accorsi, circa 7 mila secondo gli organizzatori. Il leader azzurro non parla quasi mai del governo uscente e di Romano Prodi ma si rivolge al diretto avversario Walter Veltroni. È un Silvio Berlusconi agguerrito che introducendo il leader di Alleanza Nazionale, approfitta per dire che la primavera "è iniziata" e per auspicare che ad aprile ne inizi una "di libertà". Ringrazia inoltre "tutti coloro che, mettendo da parte gli egoismi, hanno rinunciato a parte della loro identità e al loro simbolo". Parole dirette a Fini, ma anche - implicitamente – a Pier Ferdinando Casini.
CARTA STRACCIA. Il leader del Pdl mostra alcuni fogli che ha sul podio, li strappa in quattro e afferma: "Non perdete tempo ad esaminare il programma della sinistra, perchè quando va al Governo finisce così". Difficile dire se sia una mossa studiata o meno, ma sicuramente non passerà inosservata.
FINI. “Berlusconi ha il merito di avere rinnovato la politica. L'ha portata a un sincero bipolarismo". Fini poi sottolinea di aver deciso di mettere da parte il simbolo del partito, “ma certamente non la nostra storia. Abbiamo deciso di guardare al futuro. Ci sono momenti – dice - in cui c'è bisogno di coraggio, momenti in cui una classe dirigente è tale se accende una speranza e non si limita a difendere ciò che è stato acquisito. Il Popolo della Libertà è nato per la volontà di andare avanti".
VELTRONI. Il leader del Pd Walter Veltroni non ha preso bene il gesto plateale di Berlusconi e sottolinea la mancanza di stile del Cavaliere: "Noi non stracciamo i programmi dei nostri avversari, noi li leggiamo, li rispettiamo. Strappare i programmi altrui fa tristezza, ma la cosa peggiore è quando si stracciano i propri programmi".
NAPOLITANO. Intanto il Capo dello Stato ha espresso forte preoccupazione sia per le violenze dei toni che per le prese di posizione, oltre che per inammissibili giudizi sulla competizione elettorale in corso, che tendono a delegittimare l'autorità preposta alla vigilanza sulla obiettività e l'imparzialità dell'informazione: "Lancio un appello rivolto a tutte le forze politiche alla moderazione ed al rispetto delle istituzioni di garanzia, pur nel libero esercizio di critiche e di richieste indirizzate alle stesse autorità".
INCURANTI PERSINO DEI RICHIAMI DEL PRESIDENTE NAPOLITANO DI EVITARE LA VIOLENZA E L'ASPREZZA DEI TONI, QUEL COMIZIO DI APERTURA DI BERLUSCONI AVEVA TUTTE LE CARATTERISTICHE DELLO SHOW CON L'AGGIUNTA DEL GESTO PLATEALE DELLO STRAPPO DEI FOGLI CHE SIMBOLEGGIAVANO IL PROGRAMMA ELETTORALE DELL'AVVERSARIO VELTRONI.
QUESTI COMPORTAMENTI NON HANNO NULLA A CHE FARE CON LA CIVILTÀ DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE ANCHE SE ASPRA, PERCHÈ SI BASANO SULLA “SOPRAFFAZIONE” E “DENIGRAZIONE” DELL'AVVERSARIO RITENUTO PERFINO "INDEGNO" DI ESSERE LETTO.
A QUESTO STILE, TIPICO DELLA NOSTRA TRISTE STORIA PASSATA (MA NON DEL TUTTO, EVIDENTEMENTE), L'AVVERSARIO (NON IL NEMICO, ndr) CON UN LINGUAGGIO RICONOSCIBILE “CIVILE” E “CORRETTO”, COME SI CONVIENE AD AVVERSARI E NON NEMICI, RISPONDE CON TONO PACATO CHE I PROGRAMMI DEGLI ALTRI SI "LEGGONO" E NON SI "STRAPPANO" PERCHÈ CIÒ CONSENTE IL CONFRONTO SULLE COSE CONCRETE, LA VERA ESSENZA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE.
AL DI FUORI DI QUESTO METODO SI ENTRA INEVITABILMENTE NEL REGNO DELLO "SCONTRO" E DELLA "SOPRAFFAZIONE" ANCHE SUL PIANO DELLA "DENIGRAZIONE" PERSONALE. CIÒ NON FARÀ CHE NUOCERE ALLA DEMOCRAZIA E AL PAESE E ANCOR PIÙ SE GLI AVVERSARI DOVESSERO RISPONDERE PER LE RIME RACCOGLIENDO LA SFIDA DELLA PROVOCAZIONE.
IN QUESTO CASO L'INTERA CAMPAGNA ELETTORALE SCADREBBE IN "RISSA" ED IN "VIOLENZA" CHE INDUCONO O AL “NON VOTO” O AL “VOTO EMOTIVO” CON GRAVI ED IRREVERSIBILI “DANNI” PER IL PAESE.
Raffaele B.
UNIONESARDA
Berlusconi strappa il programma del Pd, Veltroni si offende
09/03/2008 08:24
Gesto plateale del Cavaliere al Palalido per l'apertura della campagna elettorale. Veltroni: "Noi non stracciamo i programmi dei nostri avversari, noi li leggiamo". Intanto Napolitano invita ad abbassare i toni e a rispettare l'authority che deve garantire l'imparzialità della campagna elettorale. Nel giorno della festa della donna, si apre ufficialmente la campagna elettorale del Popolo delle libertà e molte sono proprio le donne candidate.
PALALIDO. Dal palco del Palalido di Milano, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini parlano alle migliaia di sostenitori accorsi, circa 7 mila secondo gli organizzatori. Il leader azzurro non parla quasi mai del governo uscente e di Romano Prodi ma si rivolge al diretto avversario Walter Veltroni. È un Silvio Berlusconi agguerrito che introducendo il leader di Alleanza Nazionale, approfitta per dire che la primavera "è iniziata" e per auspicare che ad aprile ne inizi una "di libertà". Ringrazia inoltre "tutti coloro che, mettendo da parte gli egoismi, hanno rinunciato a parte della loro identità e al loro simbolo". Parole dirette a Fini, ma anche - implicitamente – a Pier Ferdinando Casini.
CARTA STRACCIA. Il leader del Pdl mostra alcuni fogli che ha sul podio, li strappa in quattro e afferma: "Non perdete tempo ad esaminare il programma della sinistra, perchè quando va al Governo finisce così". Difficile dire se sia una mossa studiata o meno, ma sicuramente non passerà inosservata.
FINI. “Berlusconi ha il merito di avere rinnovato la politica. L'ha portata a un sincero bipolarismo". Fini poi sottolinea di aver deciso di mettere da parte il simbolo del partito, “ma certamente non la nostra storia. Abbiamo deciso di guardare al futuro. Ci sono momenti – dice - in cui c'è bisogno di coraggio, momenti in cui una classe dirigente è tale se accende una speranza e non si limita a difendere ciò che è stato acquisito. Il Popolo della Libertà è nato per la volontà di andare avanti".
VELTRONI. Il leader del Pd Walter Veltroni non ha preso bene il gesto plateale di Berlusconi e sottolinea la mancanza di stile del Cavaliere: "Noi non stracciamo i programmi dei nostri avversari, noi li leggiamo, li rispettiamo. Strappare i programmi altrui fa tristezza, ma la cosa peggiore è quando si stracciano i propri programmi".
NAPOLITANO. Intanto il Capo dello Stato ha espresso forte preoccupazione sia per le violenze dei toni che per le prese di posizione, oltre che per inammissibili giudizi sulla competizione elettorale in corso, che tendono a delegittimare l'autorità preposta alla vigilanza sulla obiettività e l'imparzialità dell'informazione: "Lancio un appello rivolto a tutte le forze politiche alla moderazione ed al rispetto delle istituzioni di garanzia, pur nel libero esercizio di critiche e di richieste indirizzate alle stesse autorità".
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