CHI AFFERMA CHE I DUE PROGRAMMI SONO “UGUALI” SI METTE UGUALMENTE IN “RIDICOLO” PERCHÉ NON TIENE CONTO DEL DIVERSO SE NON OPPOSTO SEGNO DEI ALMENO 4 PUNTI PIÙ QUALIFICANTI CHE METTIAMO A CONFRONTO:
PROGRAMMA DI BERLUSCONI
1. RIDUZIONE DELLE TASSE SOTTO IL 40% DEL PIL
2. COSTRUZIONE DI CENTRALI NUCLEARI
3. INFRASTRUTTURE E PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA
4. DETASSAZIONE DEGLI STRAORDINARI E TREDICESIME
PROGRAMMA DI VELTRONI
1. RIDUZIONE DELLE TASSE IN TRE ANNI E LOTTA ALLA EVASIONE.
2. COSTRUZIONE IMPIANTI PER ENERGIA PULITA (SOLARE, E ALTRO)
3. INFRASTRUTTURE A LIVELLO EUROPEO ENTRO IL 2013
4. INTRODUZIONE DEL SALARIO MINIMO E DETASSAZIONE DI TUTTI GLI STIPENDI E SALARI DEI LAVORATORI E LOTTA AL PRECARIATO, ASILI NIDO ETC.
NEL PROGRAMMA DI BERLUSCONI NON SI PARLA DI “RICERCA” NÈ DI “LIBERALIZZAZIONI” PER AUMENTARE LA “CONCORRENZA” E SI CONDIZIONA IL “WELFARE” ALL’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA. INFINE MA NON MENO IMPORTANTE, NON SI PARLA STRANAMENTE DI “CONDONI FISCALI” TANTO “SBANDIERATO” COME STRUMENTO EFFICACE PER RECUPERARE L’EVASIONE.
I CASI SONO DUE: O NON INTENDE COMBATTERE L’EVASIONE OPPURE SU QUESTO “PREVALE” LA “VERGOGNA” E PER "PUDORE" NON LO SCRIVE NEL PROGRAMMA.
MA SE NON VI SONO CHIARI INTENDIMENTI A COMBATTERE LA TREMENDA “EVASIONE FISCALE”, COME PENSA IL CAVALIERE A REALIZZARE IL SUO PROGRAMMA, CONSIDERANDO ANCHE L’ALTO DEBITO PUBBLICO?
A PROPOSITO DI QUEST’ULTIMO, BERLUSCONI AND COMPANY GIÀ METTONO LE MANI IN AVANTI “ACCUSANDO” IL GOVERNO PRODI DI AVERE RIDOTTO LE CASSE DEL PAESE AL “LUMICINO” NEI SUOI APPENA 20 MESI DI GOVERNO, PER “RISANARE” LE QUALI DOVRANNO FARE CHISSÀ QUANTI SALTI MORTALI PER CUI NON POTRANNO FARE QUESTA VOLTA “MIRACOLI”. VALE A DIRE POTREBBERO PER QUESTO NON MANTENERE LE “PROMESSE” ANCHE SE L’ARTICOLO IN FONDO, DI UN GIORNALE DI FAMIGLIA NON SOSPETTO, TGCOM.MEDIASET SUI DATI ISTAT, LO “SMENTISCE” CLAMOROSAMENTE.
Raffaele B.
ALICE.NOTIZIE
PD/ LA RICETTA DI VELTRONI PER L'ECONOMIA, TAGLIO TASSE PER TUTTI
Ma anche taglio spesa, detrazione affitti, salario minino e asili
Roma, 16 feb. (Apcom) - Un taglio dell'Irpef per tutti in tre anni; la riduzione della spesa corrente di 2 punti e mezzo di pil sempre in tre anni; la fine dell'ambientalismo del 'no' di tipo Nimby (non nel mio giardino) e contestualmente un piano "straordinario" di rilancio delle infrastrutture. E ancora, la riduzione delle tasse sul salario di produttività. E' questa la ricetta del Pd di Walter Veltroni per l'economia italiana. Cui si aggiunge sul fronte energetico "la rottamazione del petrolio" dopo anni di rottamazione per le auto. E il già annunciato stipendio minimo di mille euro per i precari...CONTINUA
ILTEMPO
i 7 punti di Berlusconi
Il programma Il Cavaliere presenta le «missioni per rilanciare il Paese» Ma avverte: «Non vi aspettate miracoli. Dipende dallo stato dei conti pubblici»
Sette missioni per rilanciare il Paese. È il titolo ambizioso del programma del Popolo della Libertà presentato da Berlusconi all'auditorium di via della Conciliazione, alla presenza dei leader dei partiti che fanno parte del nuovo soggetto politico.
Laura Della Pasqua (l.dellapasqua@iltempo.it)
Il luogo non deve essere stato scelto a caso giacché è a un passo da San Pietro e le telecamere lo inquadrano all'arrivo incorniciato al «Cuppolone». E non è stata neppure una scelta causale che a illustrare il programma fosse lui solo, sul podio, lasciando agli altri leader un posto secondario sistemati nelle prime file del parterre; come a ribadire che il leader indiscusso del Pdl è lui solo e il programma è il suo. Manca lo stato maggiore di Forza Italia, in prima fila solo Tremonti e Brunetta autori del programma.
Berlusconi esordisce rimarcando il ritardo di quasi mezz'ora con una battuta ironica: «Scusate ma ho dovuto soccorrere due giornalisti che hanno avuto un malore sotto la mia abitazione» dice tirando un fendente a quei giornali che hanno scritto di un suo malore. «E poi anche io ho voluto fare disinformazione dandovi appuntamento a mezzogiorno ma era mezzogiorno e mezzo». E fa il cenno dell'ombrello con il braccio. Alle sue spalle c'è il simbolo gigante del Pdl e al lato del podio un gruppo di ragazzi con le felpe blu e la scritta «Con Silvio presidente».
Berlusconi spiega subito che il programma è di dodici pagine «non le 280 pagine presentate e mai realizzate dal governo Prodi». Le sette missioni, precisa, «sono un impegno morale nei confronti degli italiani che però non devono aspettarsi miracoli». La realizzazione del programma, spiega Berlusconi, sarà condizionato da una serie di fattori: dalla situazione dei conti pubblici lasciati dalla sinistra, dall'andamento dell'economia internazionale e dalle politiche applicate dalla Ue.
C'è però una promessa che non è soggetta a condizioni, ovvero che «non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani e che abbasseremo la pressione fiscale sotto il 40% del pil». Berlusconi passa in rassegna le sette missioni: rilanciare lo sviluppo, sostenere la famiglia, sicurezza e giustizia, i servizi ai cittadini, il Mezzogiorno, il federalismo e la settima missione è un piano straordinario di finanza pubblica. Ma come finanziare la realizzazione del programma? Berlusconi parla di un piano di digitalizzazione della pubblica amministrazione per tagliare la burocrazia, i costi e i tempi per i documenti. Il risparmio sarebbe di oltre 20 milioni d euro l'anno. Poi riapertura dei cantieri chiusi dalla sinistra e incremento delle infrastrutture. «Il 70% delle merci che ora viaggia su strada deve poter andare su rotaia». Ci saranno ricadute anche sull'occupazione con «350 mila nuovi posti di lavoro».
Nel programma c'è posto anche per la politica energetica con la ripresa del nucleare. «Daremo subito incarico per realizzare fonti di energia nucleare» poi i gassificatori e gli impianti per realizzare «l'intero ciclo di smaltimento dei rifiuti». La soluzione per Napoli? «Ci sto ancora pensando» ammette.
Berlusconi promette poi di «coccolare gli imprenditori» che sono stati «terrorizzati» da Visco e Prodi, di «sostenere il made in Italy» e di completare la Borsa lavoro.
Tra le priorità gli aiuti alle famiglie «sostenendo il loro potere d'acquisto». Il primo consiglio dei ministri, annuncia, approverà la detassazione degli straordinari e della tredicesima e l'abolizione dell'Ici». In prospettiva c'è l'introduzione del «quoziente familiare perchè chi ha figli è giusto che paghi meno tasse». Poi la riduzione o abolizione dell'Ici sul latte e altri alimenti per l'infanzia. Il Cavaliere promette alle giovani coppie un piano di edilizia. «Le case non importa se sono grandi basta che siano funzionali» e ricorda che la sua prima abitazione fu di 58 metri quadrati «ma era bellissima perchè pensata bene». Per la sicurezza assicura più poliziotti di quartiere e più Ctp per l'espulsione reale dei clandestini.
Il Cavaliere parla anche delle liste. «Le quote scritte dai giornali non sono vere e non è vero nemmeno che candideremo eline e soubrette. Alle liste cominceremo a lavorare da lunedì». E comunque «l'importante è che in Parlamento ce ne siano trenta bravi, gli altri devono essere presenti dalle nove alle ventuno. Per il resto devono portare voti».
TGCOM.MEDIASET
Istat: Pil 2007 cresciuto dell'1,5%
Il deficit è invece sceso all'1,9%
29/2/2008
Il Pil lo scorso anno è cresciuto dell'1,5%, meno delle stime del governo, che aveva previsto un incremento dell'1,9%. Lo dicono i dati Istat. Il deficit nel 2007 si è invece attestato all'1,9% del Pil, il livello più basso dal 2000. Soddisfatto il Commissario Ue gli affari economici, Joaquin Almunia, che ha confermato che alla fine di aprile sarà chiusa la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia.
"Quella sul deficit italiano nel 2007 è una notizia molto buona, soprattutto se si considera che la crescita economica nel 2007 è stata più bassa del previsto- ha detto Almunia, che ha invitato il Paese "a perseguire questa sana strategia, riducendo fortemente il livello del debito pubblico e sbloccando le necessarie risorse di bilancio per aumentare il potenziale della crescita economica".
Il livello registrato dal deficit lo scorso anno è il più basso dal 2000, quando si fermò allo 0,8% grazie alla gara Umts e migliore delle previsioni del governo (2,4%).
Sempre secondo i dati dell'Istituto di statistica, nel 2007 l'avanzo primario ha toccato il 3,1% del Pil, contro l'1,3% del 2006. Questo è il risultato migliore dal 2001, quando si attestò al 3,2%.
L'Istat ha poi messo in evidenza che nel 2007 le importazioni di beni e servizi sono cresciute del 4,4%, causando un incremento delle risorse disponibili al 2,1%.
Sul fronte degli impieghi, la crescita è stata dell'1,4% per quanto riguarda i consumi nazionali (+1,4% per la spesa delle famiglie residenti, +1,2% per la spesa delle amministrazioni pubbliche, +2,7% per le istituzioni sociali private, Isp) e dell'1,2% per gli investimenti fissi lordi (+2,2% costruzioni, -0,3% macchinati e attrezzature, +0,8% acquisti di mezzi di trasporto, +2,6% beni immateriali). Le esportazioni di beni e servizi hanno invece fatto registrare un aumento totale del 5%.
A sostenere il Pil sono stati poi i settori dell'industria (+0,8%), delle costruzioni (+1,6%) e dei servizi (+1,8%), mentre non si è registrata alcuna crescita per agricoltura, silvicoltura e pesca. Le esportazioni di beni e servizi hanno invece fatto registrare un aumento totale del 5%.
Lo scorso anno, fa poi sapere l'Istat, l'occupazione totale è aumentata dell'1% (+1,5% i dipendenti e -0,4% gli indipendenti), con la maggiore crescita nelle costruzioni (+2,4%), nei servizi (+1,1%) e nell'industria (+0,9%), mentre si è ridotta l'occupazione nel settore agricolo (-2,9%). Sono saliti del 3,5% i redditi da lavoro dipendente, del 3,6% le retribuzioni lorde, con incrementi minori nel settore agricolo (2,9%), seguito dai servizi (+3,4%), e dall'industria (+4,2%).
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