mercoledì, dicembre 03, 2008

CONFLITTO D’INTERESSI E LA MISURA CONTRO SKY

Sky insiste e risponde con un nuovo spot. La critica è che è stata la stessa Mediaset a fare ricorso nel 2007 sull’IVA agevolata a Sky, che vi sono tanti altri prodotti e servizi al di sotto del 20% e il governo non interviene li, non solo, la Commissione Europea non dice che l’aliquota deve essere al 20% basta che sia uguale per tutti. Poteva decidere di mettere tutti al 10% ma si sa, con il conflitto d’interesse sarebbe stato accusato di favorire anche qui la sua Mediaset. E poi questa gran voglia di rispettare le decisioni della Commissione Europea mal si addice al “rifiuto”di restituire il canale occupato abusivamente da anni dalla sua Rete4 alla TV Europa7 come prescrive una tanto inascoltata sentenza europea.

Insomma c’è né abbastanza per dimostrare oltre il più ragionevole dubbio la strumentalità dell’azione del governo contro Sky e i suoi abbonati (che il governo e tutti i suoi uomini e donne affermano composti da “benestanti”) e quindi possono ben reggere un piccolo incremento di costi.

L’insensibilità di questo atteggiamento denuncia nella migliore delle ipotesi l’assoluta “incompetenza” di questo agire che in periodo di “crisi di domanda” vorrebbe al contrario una “riduzione” delle tasse per la classe media per la ripresa dei consumi, e nella peggiore, quella di un perverso disegno che tende a privilegiare i ceti ricchi e parassitari a danno dell’intero paese.
Raffaele B.

SKY INSISTE, NUOVO SPOT CONTRO L'AUMENTO DELL'IVA
Da stamattina un nuovo promo informativo ha preso il posto di quello mandato in onda negli ultimi giorni sui canali Sky. Il video, in due versioni, della durata di 30 e di 15 secondi, si apre con una serie di scritte che vanno a sovrapporsi e che mostrano una lista di prodotti che godono dell'Iva agevolata al 10%. Tra gli altri, francobolli, marionette, uova di struzzo, prodotti petroliferi, manifestazioni sportive, libri, tabacchi grezzi.


RAINEWS24
Ue: su Sky caso chiuso. Ma in aprile Bruxelles suggerì un'aliquota ridotta per tutti

Roma 3 dicembre 2008
"A questo punto il caso è chiuso": così Bruxelles prende atto della decisione di aumentare al 20% l'Iva su Sky, sottolineando come per la Commissione Ue l'unica cosa che conta è che si introduca un'aliquota unica per tutto il settore televisivo, a prescindere dalla piattaforma utilizzata. In caso contrario scatterebbe inevitabilmente una procedura di infrazione.

Ma lo scorso aprile, in una lettera inviata alle autorità italiane, l'esecutivo europeo suggeriva di adottare per le tv in digitale terrestre "un'aliquota Iva ridotta identica a quella applicata alle trasmissioni che utilizzano le piattaforme via cavo e via satellite", vale a dire il 10%. In pratica, un percorso contrario a quello deciso dal governo, che ha scelto di portare tutto al 20%...
CONTINUA

LASTAMPA
IVA PER LE PAY TV - E' SCONTRO
3/12/2008 (12:53) -
Nuovo spot anti-governo di Sky
La pay tv chiama in causa Tremonti:
«Scrivetegli: tanti casi di Iva al 10%»
ROMA
Sky non si arrende e prosegue la sua battaglia a colpi di spot contro la decisione del governo Berlusconi di aumentare l’Iva dal 10 al 20% alla televisione di Rupert Murdoch. Da questa mattina un nuovo promo informativo viene diffuso sui canali Sky con l’invito agli abbonati a scrivere una mail di protesta: nel mirino stavolta non più Palazzo Chigi ma il ministero dell’Economia. Il video, in due versioni, della durata di 30 e di 15 secondi, si apre con una serie di scritte che vanno a sovrapporsi. È una lista di prodotti che godono dell’Iva agevolata al 10%.

Tra gli altri, francobolli, marionette, uova di struzzo, prodotti petroliferi, manifestazioni sportive, libri, tabacchi grezzi. Il video ricostruisce anche brevemente la vicenda dell’Iva agevolata applicata alla pay tv, confutando la tesi di esponenti del Governo che sia stata introdotta dalla sinistra per favorire Sky, e si chiude con l’invito: «Se credete che la decisione di raddoppiare l’Iva sul vostro abbonamento Sky sia sbagliata scrivete una mail a portavoce tesoro.it». «Molti prodotti in Italia - è il testo del video - godono dell’Iva agevolata al 10% tra cui uova di struzzo, francobolli da collezione e tabacchi grezzi.

Inoltre tutti i prodotti editoriali su carta stampata e il canone Rai godono di un’aliquota ancora più bassa. In Italia l’Iva agevolata al 10% per i servizi televisivi è stata introdotta nel 1995 dal governo Dini, ben otto anni prima che nascesse Sky. Se credete che la decisione di raddoppiare l’Iva sul vostro abbonamento Sky sia sbagliata scrivete una mail a portavoce tesoro.it».

LASTAMPA
Sky, l'Ue si schiera con il governo:"Iva al 20% o partirà la procedura"
3/12/2008 (12:45)
La portavoce europea per il Fisco:
«A questo punto il caso è chiuso»

BRUXELLES
L’Italia rischiava una procedura di infrazione se non avesse armonizzato l’Iva per le tv satellitari e quelle sul digitale terrestre. È quanto ha confermato la portavoce Ue per il Fisco, Maria Assimakopoulou, spiegando che «a questo punto il caso è chiuso, dal momento che il governo ha ammesso il problema e ha cambiato la legge».

La portavoce ha confermato che nell’aprile 2007 è stato presentato un reclamo, ma non ha voluto confermare se il reclamante fosse o meno Mediaset. In Italia, secondo la portavoce, «venivano applicati due tassi Iva per la tv pay per view» spiegando che «per alcuni erano del 10 per cento e per altri del 20 per cento». «Abbiamo analizzato la situazione e in base alla direttiva gli Stati membri possono applicare un tasso Iva basso ma deve essere mantenuta la neutralità fiscale», ha aggiunto la portavoce, precisando che «la Commissione non prende posizione sul fatto che il tasso sia del 10 o del 20 per cento, ma non è possibile applicare due tassi diversi».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

non lo avrei mai detto ma stavolta sono d'accordo con la destra. Sky è un lusso che non possono permettersi tutti. Inoltre questo famoso "aumento" consisterebbe in soli 4 euro!
Sicuramente sono confuso dall'informazione, come al solito:

1) Se l'iva deve essere uguale per tutti come mai alcuni prodotti hanno delle agevolazioni?
2)Perchè non è salita al 20% anche l'iva della rai?
3)Non c'è una legge che stabilisce se bisogna fissare l'iva uguale per tutti i prodotti o servizi? oppure la cosa è a discrezione dello stato?
L'europa però dice che non si possono applicare due ive diverse, ora abbiamo sky e chi con lei che ha l'iva al 20% (ma prima non era così e nessuno ha detto niente) mentre la rai continua ad avere l'iva al 10% se non di meno (se ho capito bene).

Pagare il canone rai è una cosa che ormai è diventata anomala perchè in teoria chi si compra un televisore può vedere gratis mediaset, ma non potrebbe averlo se non paga il canone rai....
e questo mi sembra un paradosso.

Inoltre la pubblicità in rai è aumentata e il canone pure...

questo per dire che per quanto riguarda le trasmissioni tv secondo me c'è una "mafia" che continua davanti ai nostri occhi a discapito di noi consumatori.


Che provino a fare una tv fatta in modo che soltanto quello che vedi viene pagato.
Una tv in cui vedo il "trailer" del programma e, se mi convince, lo vedo, e in questo caso lo pago.
Così come i telefilm.
Allora sì che ci sarebbe vera concorrenza e finalmente nessuna pubblicità... (si spera!)

Raffaele ha detto...

Sky è un cosiddetto "lusso" che possono permetterselo oggi almeno 4,6 milioni di cittadini non certo ricchi. L'aumento dell'iva può ridurre il numero degli abbonati riducendo l'attività a danno dell'occupazione e in un momento di crisi non era opportuno! L'adeguamento poteva essere fatto al 10% per tutti anzichè al 20%. Sky era al 10% perchè ha ereditato dal 1992 l'incentivo di Telepiù allora di "Berlusconi" ma guarda! Il canone Rai è un'altra questione ed attiene allo sganciamento dalla pubblicità che la costringe ad essere una TV commerciale in concorrenza con Mediaset. Se il canone non libera la Rai dalla pubblicità allora serve solo a coprire il suo deficit cronico!