In questa ultima decade, grazie al “liberismo senza regole” più selvaggio, è avvenuto un impressionante spostamento di risorse a favore dei più ricchi (pochi) e la conseguenza di ciò è che si è creata una crisi di liquidità rispetto agli attuali costi della vita che si chiama “crisi di domanda”.
L’unico modo per riavviare l’economia è di immettere più “liquidità nel mercato” a favore innanzitutto della classe media la sola in grado di riattivare i consumi e quindi il mercato. Le famiglie “povere” vanno sempre aiutate, e durante le crisi anche di più ma solo per se stessi, perché dato l’esiguo numero, l’aiuto a loro non può tramutarsi in una ripresa economica.
Quindi l’operazione che si deve fare è quella di riequilibrare la ricchezza attraverso una minore tassazione per i ceti medi (95%) e maggiore per quelli ricchi (5%) come il nuovo Presidente USA Barak Obama insegna. Il 5% dei ricchi possiede quanto o addirittura più dei 95% di altri ceti.
Invece da noi il nostro governo non ridistribuisce affatto anzi vuole “aumentare” la tassazione ai ceti medi, non solo, ma trattandosi di un concorrente Sky ottiene il duplice scopo di avvantaggiare la sua azienda Mediaset che viene “colpita in misura cento volte minore” con il raddoppio dell’IVA. Si fa giustizia, dicono, sull’Iva di favore di cui Sky godeva (10%). Tale aumento si scaricherà però sul popolo della pay-tv, un ceto medio costituito da oltre 4,6 milioni di famiglie.
Ad onore del vero, l’Iva di favore alla pay-tv fatta nel 1995 (non c'era ancora Sky) fu proprio la norma che doveva incentivare l’uso dei nuovi media, ma soprattutto il grimaldello per convincere Telepiù ad abbandonare le frequenze terrestri per la nuova piattaforma nel gennaio del ’96, con lo “sconto” dell’Iva. E Telepiù era pure di Berlusconi insieme a Vittorio Cecchi Gori e al tedesco Leo Kirch. Quindi quel “favore” fu fatto proprio e sempre a lui, il Cavaliere! Leggi tutta la storia.
Poi, per Berlusconi che ha sempre “sbandierato” la riduzione delle tasse per tutti e che continua spudoratamente ad attaccare la sinistra per volerla “aumentare”, è proprio il massimo della “falsità” e “doppiezza” cui si spera che i cittadini gli presenteranno il conto prima o poi. Così non si esce dalla crisi e il governo con questa misura dimostra che è in totale confusione!
La guerra tra Sky e Berlusconi sull'Iva raddoppiata
ADNKRONOS
SKY: ''Il raddoppio dell'Iva è una tassa sulle famiglie''
La pay tv: se il provvedimento sarà confermato, a partire dal primo gennaio ogni cliente avrà un aumento sull'abbonamento pari al 10%. Poi invita a scrivere una mail al governo ''se credete che questa decisione sia sbagliata''
Roma, 1 dic. (Adnkronos) - SKY torna all'attacco del governo sul provvedimento approvato che prevede un raddoppio dell'Iva per oltre 4 milioni di famiglie ''che hanno liberamente scelto di abbonarsi ai nostri prodotti'' ribadisce la pay tv in un comunicato. ''Si tratta - si precisa - di un aumento delle imposte per gli abbonati e dunque, come qualsiasi aumento dell'Iva, è integralmente a carico del consumatore. Ciò significa che qualora questo provvedimento fosse confermato dal Parlamento, a partire dal primo gennaio ogni cliente di Sky avrà un aumento delle imposte sul suo abbonamento pari al 10%''.
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