sabato, dicembre 24, 2005

LA CAMPAGNA ELETTORALE DI SILVIO

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA GIÀ DATO UN “ASSAGGIO” DI COME INTENDE CONDURRE LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE “OCCUPANDO” LETTERALMENTE LA RAI DI TG1 BEN OLTRE L’ORARIO PROVOCANDO LA PROTESTA DEI GIORNALISTI, FIGURIAMOCI COSA FARÀ UNA VOLTA FATTA “ABOLIRE” LA PAR CONDICIO! ARRIVA AD ACCUSARE PERSINO I SUOI ALLEATI DI AVERGLI “IMPEDITO” DI FARE TUTTO QUELLO CHE AVEVA PROMESSO E LA OPPOSIZIONE DI ESSERE “INAFFIDABILE” ED IN PARTICOLARE “DS” DI ESSERE COMPLICE DEI MILIONI DI MORTI DI “STALIN”, RISPOLVERANDO UN ARTICOLO DELL’UNITÀ DEL LONTANO 1953 SULLA MORTE DEL DITTATORE RUSSO. NEMMENO LA SUA PARTICOLARE AMICIZIA CON “PUTIN” (ATTUALE PRESIDENTE RUSSO ED EX KGB) GLI IMPEDISCE DI “PUNTARE” SULL’ANTICOMUNISMO VISCERALE NEL GRETTO TENTATIVO DI RACCATTARE QUALCHE VOTO DEI PIÙ ATTARDATI ELETTORI.
IN ULTIMO NON HA NEMMENO RESISTITO A VOLER RACCONTARE LA SOLITA BARZELLETTA RESPINTA CON DISAPPROVAZIONE DAL SUO PUBBLICO.  INSOMMA EGLI, MENTRE RICONOSCE A SE STESSO TUTTI I MERITI, AGLI ALTRI INVECE ATTRIBUISCE TUTTE LE COLPE! UN MODO CLASSICO DI CONDURRE LA CAMPAGNA ELETTORALE, MA TUTTA IN “DIFESA” E CON “GRANDE AFFANNO”.  
Raffaele


DAL CORRIERE DELLA SERA
Strategia d’attacco per scuotere gli incerti
Incognita par condicio, omaggio a Fazio e critiche di Casini  
24 dicembre 200
Commento di Massimo Franco

Se l’unità di misura fosse la giornata di ieri, si dovrebbe dire che Silvio Berlusconi si prepara ad una strategia dell’onnipresenza. Il TgUno rinviato di un’ora per fare spazio alla conferenza stampa debordante del presidente del Consiglio; la sua partecipazione, subito dopo, ad una trasmissione radiofonica; e una «campagna di verità», come viene definita dal premier, puntellata da scelte mirate sui mass media. E’ un’offensiva d’inverno della quale si cominciano a intuire i contorni. Manca soltanto l’ultima arma: l’abolizione della par condicio sulla propaganda elettorale. Ma Berlusconi annuncia che ne ridiscuterà con gli alleati prima di fine anno…CONTINUA
E’ un linguaggio autodifensivo, rivolto alla massa dell’elettorato indeciso: una percentuale che il centrodestra deve cercare di scuotere per non rischiare un tonfo clamoroso, seppure attutito dal sistema proporzionale. E conferma il nervosismo di un leader ansioso di ripetere che il suo governo ha agito benissimo; ha acquistato statura a livello internazionale; ed è stato danneggiato non dai propri errori, ma da fattori esterni. Insomma, sembra proprio che Berlusconi ritenga di recuperare consensi comunicando un po’ meglio; e occupando ogni spazio possibile, a scapito degli stessi alleati. La litania su FI che «non ha il 51 per cento, e quindi...», è istruttiva.
In realtà, molto appare già sentito. Lo è la sicurezza ostentata sulla vittoria, sconfessata subito da Casini; il rifiuto di prendere in considerazione la sconfitta; gli attacchi all’opposizione; e perfino le lodi all’ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, «persona proba e rispettosa delle leggi», secondo Berlusconi. Più sorprendente è stato il sarcasmo contro il presidente diessino Massimo D’Alema per la barca a vela in leasing. Ma il sorriso malizioso del premier è stato oscurato dal brusìo di disapprovazione della platea quando ha provato a raccontare una barzelletta. La noia dell’interlocutore è un dato su cui riflettere, quando si punta all’onnipresenza.
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martedì, dicembre 20, 2005

IL VERO NEMICO DI BUSH

UN EDITORIALE SCRITTO DA ROBERT B. REICH SULLA GUERRA IN IRAQ E SULLE REALI DIFFICOLTÀ IN CUI L’AMMINISTRAZIONE BUSH SI DIBATTE. BUSH SI È CACCIATO IN UN VICOLO CIECO E LA SUA UNICA POSSIBILITÀ È DI USCIRNE AL PIÙ PRESTO PRIMA DI ESSERNE COSTRETTO DALLA GRAVE SITUAZIONE DI INDEBITAMENTO IN CUI VERSA IL BILANCIO FEDERALE. IL SUO VERO NEMICO ADESSO È IL TEMPO!
Raffaele

ROBERT B. REICH - EX SEGRETARIO AL DIPARTIMENTO DEL LAVORO SOTTO L’AMMINISTRAZIONE CLINTON, È DOCENTE DI POLITICA SOCIALE ED ECONOMICA PRESSO LA BRANDEIS UNIVERSITY ED AUTORE DI «REASON: WHY LIBERALS WILL WIN THE BATTLE FOR AMERICA»


VERSIONE TRADOTTA IN ITALIANO

DALL’UNITÀ
La guerra costa troppo, caro Bush
19.12.2005
La guerra in Iraq prima o poi finirà verosimilmente più prima che poi. E non perché un eminente rappresentante al Congresso americano o un qualche esperto militare dichiari autorevolmente che ce ne dobbiamo andare da lì, e nemmeno perché il popolo americano sta perdendo la pazienza. No, si concluderà relativamente presto per il semplice fatto che non possiamo permetterci il costo che comporterebbe reclutare nuove forze in numero sufficiente per continuare a combatterla… CONTINUA
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VERSIONE ORIGINALE IN INGLESE

Pubblicato in Novembre 23, 2005 da CommonDreams.org  
The End Of The War  
by Robert B. Reich
  
The War in Iraq may end sooner rather than later – not because prominent congressmen or military experts say we should get out, and not because the American public is losing patience. It will end relatively soon because we can’t afford the price tag of recruiting enough soldiers to fight it… CONTINUA
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lunedì, dicembre 19, 2005

GRAZIA - CASTELLI GENTLEMAN EDUCATO

IL MINISTRO DI GIUSTIZIA CASTELLI EVITA LA BATTAGLIA PERCHÉ SA BENISSIMO DI ANDARE INCONTRO AD UNA SCONFITTA CERTA CONTRO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. DOPO TANTO TUONARE, E DOPO AVER PORTATO AL PUNTO DI ROTTURA LO SCONTRO ISTITUZIONALE CONTRO CIAMPI, SCIPPANDOGLI IL POTERE DI GRAZIA, IL NOSTRO BALDO MINISTRO, TANTO SICURO DI SE, SE LA SVIGNA, SI RITIRA, RINUNCIANDO A COSTITUIRSI IN GIUDIZIO, DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE.
QUALE “MENZOGNA” È PIÙ VERA DI QUELLA, QUANDO DICE CHE «IL GOVERNO NON HA VOLONTÀ SCONTRO» E CHE «DA PARTE SUA, NON VI SAREBBE LA VOLONTÀ DI DIFENDERE IL POTERE DI VETO DEL GUARDASIGILLI, DANDO UN'INTERPRETAZIONE RESTRITTIVA DELL'ARTICOLO 89 DELLA COSTITUZIONE». MA IL MINISTRO, È SMENTITO DA TUTTE LE NOTIZIE E LE DICHIARAZIONI DA LUI FATTE CON GRANDE VEEMENZA. IN VERITÀ AL MINISTRO QUALCUNO DEVE AVERGLI DETTO CHE NON HA NESSUNA POSSIBILITÀ DI CAVARSELA E ALLORA FA IL “GENTLEMAN” EDUCATO METTENDOSI AL SICURO E RIDUCENDO IL “CONFLITTO” AD UNA SEMPLICE QUESTIONE TECNICA. GLI ITALIANI CHE LO HANNO ASCOLTATO FIN QUI NON HANNO CERTAMENTE LA MEMORIA CORTA COME IL MINISTRO AUSPICA!
Raffaele

Grazia: Castelli, no a scontro
19-12-2005 18:24
Consulta, il ministro non si costituisce in giudizio

(ANSA) - ROMA, 19 DIC - Il ministro della Giustizia Roberto Castelli non si costituisce in giudizio nel conflitto sul potere di concessione della grazia. Il conflitto di attribuzione era stato sollevato davanti alla Corte Costituzionale da Ciampi. 'Ho sempre inteso l'iniziativa del Presidente della Repubblica non come uno scontro tra istituzioni, bensi' legata alla volonta' di chiarire una volta per tutte la questione sul potere di grazia', ha aggiunto il Guardasigilli.
Clicca ANSA

LE DIMISSIONI DI ANTONIO FAZIO

FINALMENTE OGGI ANTONIO FAZIO HA DECISO, IN MODO «ASSOLUTAMENTE AUTONOMO», HA DETTO, DI “DIMETTERSI” DA GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA PER «RIDARE SERENITÀ NEL SUPERIORE INTERESSE DEL PAESE E DELLA BANCA D'ITALIA».
LE SUE DICHIARAZIONI SONO UN ESEMPIO LAMPANTE DI COME CERTI “PERSONAGGI” PERSEVERANO CON LA “MENZOGNA” NONOSTANTE SIA ORMAI CHIARO A TUTTI CHE COSTUI È STATO COSTRETTO A DIMETTERSI A SEGUITO DELL’ARRESTO DI FIORANI CHE IN CARCERE STA “PARLANDO” E LA VERITÀ COMINCIA AD EMERGERE CON TUTTA LA SUA GRAVITÀ. FAVORITISMI E CORRUZIONE ERANO IL “MODUS OPERANDI” DI QUEST’UOMO, MENTRE PER LA POSIZIONE CHE OCCUPA AVREBBE DOVUTO IMPEDIRE TUTTO QUESTO, AVREBBE DOVUTO AL CONTRARIO “CONTROLLARE” LA CORRETTEZZA DELLE ATTIVITÀ BANCARIE E FINANZIARIE NEL NOSTRO PAESE PER PROTEGGERE ALLO STESSO TEMPO SIA IL NOSTRO SISTEMA BANCARIO CHE I MILIONI DI RISPARMIATORI CHE CI METTONO I LORO “SOLDI” CON TANTA FIDUCIA.

ORA DIVIENE PIÙ CHE EVIDENTE CHE NON BASTA CAMBIARE IL GOVERNATORE. SONO NECESSARIE INVECE NUOVE REGOLE:
  1. CHE RAFFORZINO LE GARANZIE PER I RISPARMIATORI E PER QUESTO LA FAMIGERATA LEGGE CHE HA DEPENALIZZATO IL FALSO IN BILANCIO VA CANCELLATA POICHÉ COZZA CONTRO QUESTO PRINCIPIO.

  2. CHE DIANO MANDATO A TERMINE AL GOVERNATORE. NON PIU' A VITA!

  3. CHE IL POTERE DI CONTROLLO DELLA CONCORRENZA TRA LE BANCHE VENGA DATA ALL’ANTITRUST. (FAZIO SI OPPONEVA ALL’INGRESSO IN ITALIA DELLE BANCHE STRANIERE EUROPEE IMPEDENDO PROPRIO LA CONCORRENZA) E PER QUESTO BRUXELLES HA AVVIATO LA PROCEDURA D’INFRAZIONE AL GOVERNO ITALIANO GIUDICANDO TROPPO ARBITRARIE LE NOSTRE REGOLE BANCARIE.
VEDREMO IN QUESTI GIORNI SE IL GOVERNO COGLIERÀ L’OCCASIONE PER RIPARARE A QUESTI “GUASTI” PER I QUALI I RISPARMIATORI TUTTI HANNO IL DENTE AVVELENATO!
Raffaele

DA REPUBBLICA
Fazio, cinque mesi nella bufera dal sì all'Opa sull'Antoveneta
19 dicembre 2005

Ma le dimissioni arrivano solo dopo le confessioni del banchiere di Lodi: "Eravamo d'accordo". E l'accusa del Gip: "E' rimasto inerte"

ROMA - Il 12 luglio la firma sull'autorizzazione alle offerte della Bpi su Antonveneta, il 13 dicembre l'arresto del pupillo Fiorani, oggi le dimissioni. Passando il 29 settembre per la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Roma e il 15 dicembre per le indiscrezioni su quello firmato dalla Procura di Milano. In cinque mesi si consuma lo scandalo che mette fine alla stagione di Antonio Fazio al timone della Banca d'Italia...CONTINUA
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mercoledì, dicembre 14, 2005

GRAZIA – CASTELLI CONTRO CIAMPI

IL MINISTRO CASTELLI TORNA ALLA “CARICA” CONTRO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RINNOVANDO IL SUO NO ALLA GRAZIA A SOFRI. SI ATTRIBUISCE IL POTERE DI GRAZIA “SCIPPANDOLO” AL CAPO DELLO STATO.
MA CIAMPI POCHE ORE DOPO L’ANNUNCIO DEL MINISTRO HA FATTO SAPERE DI AVER NOTIFICATO IL SUO RICORSO ALLA CASSAZIONE PER IL CONFLITTO DI ATTRIBUZIONI CHE LO OPPONE A CASTELLI.
LA NOTIFICA È AVVENUTA IL 29 NOVEMBRE. IL PRESIDENTE COSÌ CONFERMA DI NON RINUNCIARE AD UN CHIARIMENTO CHE SUL TERRENO ISTITUZIONALE È UNA CONTRAPPOSIZIONE DRAMMATICA.
CIAMPI VUOLE PER SÉ (COME SCRITTO NELLA COSTITUZIONE) IL POTERE DI GRAZIA CHE CASTELLI INTRALCIA RIVENDICANDO ALLA SUA CONTROFIRMA UN POTERE MAGGIORE DI QUELLO DEL CAPO DELLO STATO.
PER RIENTRARE IN POSSESSO DI QUESTA SUA PREROGATIVA CIAMPI È PRONTO AD AFFRONTARE IL GIUDIZIO DELLA MAGISTRATURA COSTITUZIONALE. È PREVISTA A GENNAIO LA SENTENZA. ORA CASTELLI HA TEMPO FINO AL 19 DICEMBRE PER DECIDERE SE «ACCETTA» LA SFIDA.
VEDIAMO COSA FARÀ.
Raffaele

DA REPUBBLICA
Sofri, il Quirinale in campo
13 dicembre 2005

ROMA - Prima il no di Castelli alla grazie per Adriano Sofri. Poi la notizia che filtra dal Quirinale. Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha notificato lo scorso 29 novembre al ministro della Giustizia, Roberto Castelli, il conflitto di attribuzione sollevato di fronte alla Corte Costituzionale sul potere di grazia.

Il conflitto, nato dal rifiuto del guardasigilli a concedere un atto di clemenza a Ovidio Bompressi (l'ex di Lotta continua condannato con Adriano Sofri a ventidue anni di carcere per l'omicidio del commissario Calabresi), era stato giudicato ammissibile dalla consulta il 28 settembre scorso. Il ministro Castelli ora ha tempo fino al prossimo 19 dicembre per comunicare alla Cancelleria della Corte Costituzionale la sua costituzione in giudizio.

Il Guardasigilli dovrà in ogni caso rivolgersi a un avvocato del libero foro, visto che a difendere le ragioni del presidente Ciampi dinanzi alla Consulta è l'Avvocatura generale dello Stato. Il Quirinale - si è inoltre appreso - ha depositato lo scorso primo dicembre, presso la cancelleria della Corte, l'avvenuta notifica del ricorso al ministro Castelli. Con un po' di anticipo, quindi, rispetto ai complessivi 110 giorni che la stessa consulta aveva concesso al Capo dello Stato a partire dal 28 settembre scorso (90 per informare il ministro e altri 20 per la notifica degli atti)…CONTINUA
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martedì, dicembre 13, 2005

NASSIRIYA – LA FALSA MISSIONE DI PACE

A DISTANZA DI OLTRE UN ANNO ARRIVA UN VIDEO DELLA FAMOSA BATTAGLIA DEI PONTI A NASSIRIYA GIRATO DAGLI STESSI MILITARI. ALL’EPOCA, DI QUELLA BATTAGLIA, LE AUTORITÀ MILITARI TACQUERO, CI FU IL SILENZIO, I REPORTERS FURONO MANDATI VIA E IL GOVERNO FU LATITANTE DI FRONTE ALLE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI A SEGUITO DI “INDISCREZIONI” CHE PURE VI FURONO E CHE VENNERO PERÒ POI TACCIATE DI “PROPAGANDA” ANTI-GOVERNATIVA E/O PRO-TERRORISTA.
LA DENUNCIA CHE SI FA È CHE LA MISSIONE NON È DI PACE MA DI GUERRA QUINDI BELLIGERANTE. CHE IL NOSTRO GOVERNO HA FATTO UN PASTICCIO DI CUI POI GLI STESSI MILITARI NE HANNO FATTO LE SPESE. OSTINANDOSI A CHIAMARLA MISSIONE DI PACE I NOSTRI SOLDATI NON POSSONO OPERARE CON REGOLE D’INGAGGIO, CON I MEZZI ED ARMI ADEGUATE IN QUEL TEATRO DI GUERRA COME INVECE OPERANO GLI AMERICANI E INGLESI. IL GOVERNO, COME AL SOLITO, NEI RARI CASI, QUANDO DECIDE, LO FA IN MODO AMBIGUO TENENDO LO STESSO PIEDE IN DUE STAFFE.
NEI BALCANI, IL GOVERNO D’ALEMA INTERVENNE IN MODO DECISIVO INSIEME CON LA NATO CON UNA AZIONE ARMATA, E NON UNA MISSIONE DI PACE. L’INTERVENTO VENNE ESPLETATO CON TUTTI I MEZZI MILITARI ED ERA SERVITO A BLOCCARE LA “PULIZIA ETNICA” CHE I SERBI FACEVANO CONTRO I CIVILI ALBANESI INDIFESI, PROPRIO COME FACEVANO I NAZISTI.
LA VERITÀ CHE VIENE FUORI È CHE L’INVASIONE DELL’IRAQ È STATO UN CLAMOROSO ERRORE.
ORA LO HANNO CAPITO ANCHE LORO, I BELLIGERANTI E PERSINO BUSH, MA NON LO VOGLIONO AMMETTERE E ALLORA SI AGGRAPPANO SUI VETRI ANNUNCIANDO VITTORIE IMPROBABILI E RITIRI ORMAI CERTI.
LA INVASIONE DELL’IRAQ È INIZIATA CON L’INGANNO ED È PERPETUATA CON ESSA IN NOME DELLA PACE E DELLA DEMOCRAZIA. POI È CONTINUATA CON I SILENZI E LE MENZOGNE E POI CON LE TORTURE E LE UCCISIONI INDISCRIMINATE CON L’USO DI ARMI PROIBITE.
PROBABILMENTE SADDAM HUSSEIN FACEVA LE STESSE COSE, MA SICURAMENTE CON UNA TECNOLOGIA INFERIORE. ULTIMO MA NON MENO IMPORTANTE EGLI LO FACEVA CERTAMENTE IN NOME  DELLA PACE DELLA DEMOCRAZIA.
Raffaele


Mediaset ferma il film di Nassiriya
08 dicembre 2005
Doveva essere trasmesso da Le Iene. Comunicato dell'azienda

ROMA - Un filmato girato da un soldato italiano durante la battaglia dei ponti a Nassiriya nell'agosto del 2004, e trasmesso da RaiNews 24, non è stato invece mandato in onda nella puntata de Le Iene. «Si tratta - è scritto in un comunicato dell'azienda - di immagini molto confuse dei nostri soldati sotto attacco, commentate da un rappresentante di un'organizzazione denominata osservatorio militare difesa in modo non conforme agli standard giornalistici dell'azienda, che danno una rappresentazione della presenza in Iraq dei militari italiani lontana dalla realtà di ogni giorno».

Il filmato intero dura quasi dodici minuti, con il sottofondo di voci e urla, di inviti a «annichilire un nemico forse ferito e a stare attenti a non coinvolgere altri italiani».
Il «sonoro» in presa diretta dei militari è un susseguirsi di indicazioni: «Non sprecate munizioni», «Cosa c'ha in mano?», «Guarda come si muove, il bastardo». E ci sono anche incitamenti, quando qualcuno sollecita a neutralizzare un miliziano che apparentemente è a terra ferito. «Annichiliscilo, Luca», è il grido che si sente e non si capisce a quale dei militari che imbracciano un fucile di precisione sia rivolto. Poi, più tardi, quando la radio fa rimbalzare la notizia che il cecchino è stato «annichilito» i commenti sono di soddisfazione e tutti rivolti a Luca, che, all' inizio del filmato, viene «accreditato» di «averne appena fatto fuori due».

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lunedì, dicembre 12, 2005

LADY DIANA – INCIDENTE O OMICIDIO?

UNA INQUIETANTE NOTIZIA QUESTA DEL LUNGO INTERROGATORIO DEL PRINCIPE CARLO SULLA MORTE DELLA SUA EX-MOGLIE DIANA. IN INGHILTERRA RESTA VIVA LA MEMORIA DI LADY D NEI CUORI DI UNA VASTA PLATEA DI SUDDITI DI SUA MAESTÀ E CHE PER QUESTO ERA RIUSCITA AD OSCURARE PERSINO LA FIGURA DEL PRINCIPE CARLO EREDE AL TRONO. LE INCHIESTE FATTE SULLA MORTE DELLA PRINCIPESSA NON SONO MAI STATE CONVINCENTI ED ESISTE UNA VASTA CONVINZIONE POPOLARE CHE LADY D SIA STATA “SACRIFICATA” PER SALVARE LA CORONA A TORTO O A RAGIONE. LA RIAPERTURA DELL’INCHIESTA A SEGUITO DI UNA LETTERA SCRITTA DA DIANA 10 MESI PRIMA DELL’INCIDENTE POTREBBE, SE ACCERTATA AUTENTICA, CREARE SERI PROBLEMI AL PRINCIPE, ALLA MONARCHIA DI RIFLESSO ED ANCHE A TUTTI I RESPONSABILI DELLE INCHIESTE FATTE IN PRECEDENZA CHE HANNO “PROVATO” SOLO UN TRAGICO INCIDENTE. VEDIAMO QUALE SEGUITO CI SARÀ ADESSO!
Raffaele


CARLO INTERROGATO SU MORTE LADY D
Una lettera della principessa conferma ipotesi del complotto

(ANSA)-LONDRA,11 DIC- Il principe Carlo e' stato interrogato a lungo dagli inquirenti di Scotland Yard nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Lady Diana. Secondo il 'Sunday Times', al vaglio degli inquirenti ora sarebbe una lettera che Lady D scrisse 10 mesi prima di morire nella quale affermava: "mio marito sta pianificando un incidente alla mia auto, una manomissione dei freni e ferite gravi alla testa, per spianare la strada al suo matrimonio".
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MOHAMMED DAKI - ESPULSO ANCHE SE ASSOLTO

IL MINISTRO PISANU CONSIDERA LE SENTENZE DEI TRIBUNALI MENO VALIDE DELLE SUE “CONVINZIONI PERSONALI” PER LE QUALI UNA PERSONA, ANCHE SE ASSOLTA PER I REATI A SUO CARICO, VIENE COMUNQUE ESPULSA DALL’ITALIA.
MOHAMMED DAKI È ORA RINCHIUSO IN UNA PRIGIONE IN MAROCCO. NONOSTANTE DUE ASSOLUZIONI DA PARTE DI DUE DIVERSI TRIBUNALI, È STATO ARRESTATO AL SUO ARRIVO ALL'AEROPORTO INTERNAZIONALE DI CASABLANCA. NESSUNO SA ESATTAMENTE DOVE SI TROVI ORA: SECONDO I PARENTI SAREBBE DETENUTO DA UNA UNITÀ SPECIALE ANTITERRORISMO. SI SONO DUNQUE GIÀ AVVERATE LE FACILI PREVISIONI DI CHI TEMEVA CHE DAKI SAREBBE STATO INGHIOTTITO IN UN SISTEMA POCO RISPETTOSO DEI DIRITTI CIVILI E A GRAVE RISCHIO TORTURA!
Raffaele

DAL CORRIERE DELLA SERA
Daki espulso dall'Italia, è polemica
11 dicembre 2005
Il suo avvocato protesta: «E' una rivalsa. Lo si vuole punire per le sue frasi sugli interrogatori illegali». Pisanu: via perché colpevole

MILANO - «Questo provvedimento sa molto di rivalsa. Daki è stato espulso da chi non vuole la verità su fatti gravissimi che il mio assistito aveva denunciato, interrogatori senza difensore alla presenza di agenti dell'Fbi e con minacce di mandarlo a Guantanamo per 20 anni nel caso non avesse collaborato».
Verso le 6 Daki è stato «prelevato» dalla Digos e portato all'aeroporto di Malpensa e imbarcato su un volo diretto a Casablanca, dove sarebbe giunto nel primo pomeriggio. All’arrivo alle 17 sarebbe stato trasferito in una caserma della polizia locale. Quindi arrestato!«Spero che chi abbia preso la decisione di espellere Daki - ha concluso il difensore - abbia valutato tutto quello che in Marocco può succedere. E spero che abbia tenuto conto che l'Italia non può consegnare persone a Stati nei quali non è garantito il rispetto dei diritti umani. C'è di che allarmarsi».
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giovedì, dicembre 08, 2005

EX.CIRIELLI – MAGGIORE INGIUSTIZIA

PUNTUALE ARRIVA IL GIUDIZIO DEL PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE SULLA EX-CIRIELLI, GIÀ EX-SALVA PREVITI. LA LEGGE È IL PRODOTTO DI SCAMBI POLITICI ALL’INTERNO DELLA MAGGIORANZA E FRUTTO DI ASSENZA TOTALE DI DIALOGO CON GLI OPERATORI DEL DIRITTO, CIOÈ GLI ESPERTI DELLA MATERIA. LA CONSEGUENZA SARÀ COME SI PAVENTA, ALTRO CHE MAGGIORE GIUSTIZIA, SI DIREBBE PIUTTOSTO MAGGIORE INGIUSTIZIA!
Raffaele

DAL CORRIERE DELLA SERA
«L'ex Cirielli? Un obbrobrio devastante»
07 dicembre 2005

Dura critica del primo presidente della Cassazione, Nicola Marvulli: cancellerà il 50% dei processi e perciò porterà alla bancarotta.  

ROMA - «Un obbrobrio» che avrà «effetti devastanti», cancellando il 50 per cento dei processi e che perciò porterà alla «bancarotta». È il duro atto d'accusa che il primo presidente della Cassazione, Nicola Marvulli, lancia alla ex Cirielli. Lo fa parlando ad un dibattito sulla legge organizzato insieme dall'Unione delle Camere Penali e dall' Associazione Nazionale Magistrati, alla presenza di parlamentari della maggioranza e dell'opposizione.
Marvulli lamenta il fatto che le toghe non siano state ascoltate dai politici, siano state cioè «emarginate dal dialogo». Auspica una riflessione non solo sulla ex Cirielli ma anche sulla legge sulla legittima difesa che definisce «un'aberrazione» e sulla proposta Pecorella sulle impugnazioni «che stravolge il giudizio in Cassazione». E poi sempre a proposito della Cirielli dice: «La Cassazione potrà prendere iniziative sui limiti di applicazione di questa normativa, cioè se la esclusione dell'applicabilità ai processi in Cassazione sia compatibile con l'articolo 3 della Costituzione».
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mercoledì, dicembre 07, 2005

SINDROME DELL’ACCERCHIAMENTO

LA VICEPRESIDENTE DEI DEPUTATI DI “FORZA ITALIA” ISABELLA BERTOLINI “DENUNCIA” LA DOPPIEZZA DI PRODI E LA MANOVRA PROPAGANDISTICA CONTRO IL GOVERNO BERLUSCONI NELLE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA E DI IMPEDIMENTO ALLA COSTRUZIONE DELLA GALLERIA DELLA TAV DA PARTE DEI MANIFESTANTI DELLA VAL DI SUSA.

LA SIGNORA HA “INVOLONTARIAMENTE” RAGIONE QUANDO DICE CHE SE CI FOSSE STATO IL CENTROSINISTRA AL GOVERNO NON CI SAREBBE STATA LA PROTESTA, MA SOLAMENTE PERCHÉ PRODI AVREBBE AGITO IN MODO DIVERSO NEL RISPETTO DELLE POPOLAZIONI DEL LUOGO. COSA CHE IL GOVERNO BERLUSCONI NON HA FATTO E NON FA, ANZI HA MANDATO I PLOTONI CON I MANGANELLI.  L’OSSERVATORIO ISTITUITO ERA TARDIVO E INSUFFICIENTE. UNA PRESA IN GIRO PER QUELLA GENTE!

INOLTRE COSA NON SECONDARIA, LA SIGNORA DOVREBBE SAPERE CHE I MANIFESTANTI NON SONO TUTTI DI SINISTRA. IL GRADO DI PARTECIPAZIONE È ALTISSIMO E COINVOLGE TUTTA LA POPOLAZIONE DELL’AREA IN MODO CHIARAMENTE TRASVERSALE. QUINDI NON PUÒ ESSERE UNA MANOVRA ORCHESTRATA DALLA SINISTRA.

IN REALTÀ CHI DIMOSTRA DI NON SAPER GOVERNARE QUI È PROPRIO IL SUO GOVERNO! ED È PROPRIO IL SUO “VITTIMISMO” NELLA SINDROME  DELL’ACCERCHIAMENTO CHE QUI LO DIMOSTRA IN MODO ECLATANTE!
Raffaele


TAV/ BERTOLINI: PRODI BIFRONTE, GIOCA NEL TORBIDO
"Ipocrisia e squallore politico, l'Unione mistifica"
07-12-2005 12:36

Roma, 7 dic. (Apcom) - "Il professore bifronte, dopo aver approvato la Tav, appoggia di fatto chi fa le barricate. Gioca nel torbido". Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, non ha dubbi: sulla Tav c'è "un' operazione di mistificazione dell'Unione, firmata Prodi e compagni".

"La verità - dichiara Bertolini - è che se al governo ci fosse stato il centro sinistra non ci sarebbe stata nessuna protesta. Si tratta dell'ennesima manovra propagandistica contro il Governo Berlusconi. I polveroni sollevati dalla sinistra ieri sono inqualificabili ed incivili. Come gli attacchi al ministro dell'Interno che solo ha tutelato la legalità. Prodi e company hanno messo in luce la loro doppiezza, ipocrisia e squallore politico".

"Prima i governi ulivisti - prosegue l'esponente azzurra - hanno firmato i protocolli d'intesa per la realizzazione della Torino-Lione, ed ora il professore bifronte, dopo aver approvato la Tav, appoggia di fatto chi fa le barricate. Gioca nel torbido. Per essere poi smentito clamorosamente dalla presidente della Regione Piemonte, che ha giudicato inevitabile il doveroso intervento delle Forze dell'Ordine. E' difficile dialogare con chi non vuole ascoltare. In sintesi: l'Unione - conclude Bertolini - finisce ancora una volta in frantumi. La verità è che anche sulla Tav la sinistra dimostra la propria totale incapacità a governare".
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martedì, dicembre 06, 2005

TAV – SCONTRO ANZICHÉ CONFRONTO

IL GOVERNO, NELLA PERSONA DEL MINISTRO DEGLI INTERNI PISANU, HA SCELTO COME MEZZO DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA QUELLO DI INTERVENIRE CON UN BLITZ “CARICANDO” IN FORZE CON MANGANELLI GLI OCCUPANTI DEL PRESIDIO ALLE 3,30 DEL MATTINO. INVECE COSÌ NON HA FATTO NIENTE ALTRO CHE RENDERE PIÙ DIFFICILE LA EFFETTIVA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DELLA TAV IN VAL DI SUSA.  ORA LE COSE SI COMPLICANO E CIÒ DIMOSTRA QUANTO QUESTO GOVERNO SIA INCAPACE E IRRESPONSABILE. NON SI PUÒ RIDURRE UN PROBLEMA DI “ORDINE POLITICO” AD UNO DI “ORDINE PUBBLICO”!
NON CI SI PUÒ SOTTRARRE AD UN “CONFRONTO POLITICO” CON LA POPOLAZIONE LOCALE, CHE SONO I PADRONI DI CASA.
IL GOVERNO CHE LO FA DIMOSTRA CHE NON HA NESSUN RISPETTO PER LA POPOLAZIONE E LA SUA PROTESTA RIVELANDO ANCORA UNA VOLTA LA SUA VENA AUTORITARIA ED ANTIDEMOCRATICA!
CHE ALTRO SE NO?
Raffaele


Tav, sale la tensione in Val di Susa

Manifestazioni di protesta contro il blitz compiuto dalle forze dell'ordine a Venaus: occupate strade, autostostrade e stazioni. Bloccati per oltre un'ora i treni a Porta Nuova

Torino, 6 dic. - (Adnkronos/Ign) - Sale la tensione in Val di Susa tra manifestanti no tav e forze dell'ordine, dopo il blitz notturno a Venaus. Centinaia di persone hanno occupato per più di un'ora tutti i binari della stazione ferroviaria Porta Nuova a Torino paralizzando la circolazione dei treni che non riuscivano nè ad entrare nè ad uscire dalla stazione. I manifestanti hanno quindi deciso di muoversi in corteo verso piazza Castello. Continua invece l'occupazione della stazione di Avigliana (Torino), dove da questa mattina rimane fermo il traffico ferroviario lungo la linea Torino-Bardonecchia-Modane (Francia).

Bloccata anche la stazione di Susa, mentre nelle fabbriche della valle sono stati indetti scioperi spontanei tra le 4 e le 8 ore. Ma la protesta non si ferma ai treni. Occupata, infatti, anche l'autostrada Torino-Bardonecchia, che porta al traforo del Frejus. Qui secondo quanto riferito da alcuni manifestanti, le forze dell'ordine avrebbero cercato di rimuovere i blocchi con la forza. Occupata l'autostrada A 32 tra Ulzio e Borgone di Susa in entrambi i sensi di marcia e la statale 25 ad Avigliana…CONTINUA
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GLI STUPRI E L’ASSENZA DELLA DENUNCIA

GLI ULTIMI NOTIZIARI RIFERISCONO DI UN ALTRO EPISODIO AVVENUTO SEMPRE A LANCIANO LO SCORSO GIOVEDI OLTRE A QUELLO RIPORTATO DI RECENTE.  UNA RAGAZZA VENNE TRASCINATA FUORI DA UNA DISCOTECA DAVANTI AD ALTRI COETANEI  E STUPRATA. NESSUNO È INTERVENUTO O CHIAMATO LA POLIZIA (113).  

A BOLOGNA ABBIAMO UN CASO ANALOGO IN CUI GLI ALTRI CITTADINI NON INTERVENGONO E/O NON DENUNCIANO! INSOMMA LA GENTE NON SI VUOLE IMMISCHIARE, VIGE LA REGOLA DI FARSI GLI AFFARI PROPRI PER VARIE RAGIONI TRA LE QUALI LA INEFFICIENZA E LENTEZZA DELLA GIUSTIZIA, LA PAURA DI VENIRNE COINVOLTI E QUELLA DELLE RITORSIONI DA PARTE DEI VIOLENTI. IN QUESTO MODO PERÒ SI SMETTE DI ESSERE UNA COMUNITÀ ED OGNUNO È A RISCHIO.

LA LEGGE E L’INSIEME DELLE REGOLE DEL VIVERE CIVILE VIENE ESCLUSA COSÌ DALLA COMUNITÀ CHE DIVENTA PREDA DEI SOPRAFFATTORI E VIOLENTI DI TURNO. IL PRIMO BALUARDO CONTRO L’ILLEGALITÀ E LA VIOLENZA SONO PROPRIO I CITTADINI CHE DENUNCIANO E CHIEDONO L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE CONTRO QUESTI REATI OVUNQUE QUESTI AVVENGANO.

SE NON SI FA QUESTO ELEMENTARE DOVERE LE ISTITUZIONI NON POSSONO INTERVENIRE. L’IMPUNITÀ CHE NE DERIVA PER I DELINQUENTI DIVENTA UN INCENTIVO A CONTINUARE LE LORO SOPRAFFAZIONI CONTRO I DEBOLI DELLA SOCIETÀ CIOÈ GLI ANZIANI, LE DONNE E I BAMBINI.

COMUNQUE ORA TUTTO QUESTO VIENE DENUNCIATO ANCHE SE TARDIVAMENTE E I FATTI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. SI SPERA CHE QUESTO POSSA ESSERE LA PREMESSA PER LA SOLUZIONE DEFINITIVA DEL PROBLEMA E CIOÈ NON DOBBIAMO AVERE PAURA A DENUNCIARE ALTRIMENTI GLI IMPUNITI SI COSTITUIRANNO IN BANDE PIÙ GRANDI PER MEGLIO IMPERVERSARE NELLA CITTÀ. BASTA LA DENUNCIA, FERMIAMOLI!
Raffaele (nativo di Lanciano)


Stupro di gruppo, arrestati 4 minorenni
04 dicembre 2005
Hanno sequestrato nel centro di Lanciano una ragazzina di 14 anni che si trovava in compagnia di amici. Poi ne hanno abusato a turno.

LANCIANO (Chieti) - Erano conosciuti come bulli di paese e secondo gli investigatori avrebbero molestato più volte ragazzine minorenni. Ma, in particolare, sono accusati di avere abusato di una quattrodicenne con un'aggressione avvenuta in pieno giorno. Loro stessi non hanno ancora raggiunto la maggiore età. La polizia di Lanciano li ha arrestati con l'accusa di violenza sessuale di gruppo.

Il questore ha definito «gravissimo» che sia stato possibile impossessarsi della vittima davanti agli amici, che non hanno reagito perchè terrorizzati.
Gli inquirenti hanno sottolineato che praticamente tutta la fascia adolescenziale di Lanciano era a conoscenza dell'attività di questi bulli ma i giovani sono terrorizzati e non denunciano le prepotenze. La polizia di quartiere aveva avuto un sospetto sull' episodio e per un mese ci sono state indagini, ma gli inquirenti hanno trovato «notevole resistenza» a far luce sull'episodio, ha detto Monnanni. Solo con difficoltà è stato possibile ottenere la fiducia della vittima e dei suoi amici, che poi hanno confermato le accuse…
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«Gridavo aiuto ma le auto acceleravano»
Il racconto della donna stuprata a Bologna: mi tirava pugni e calci, sembrava drogato

BOLOGNA—«Hanno addirittura rischiato di investirmi, ma non si sono fermati. Lui mi trascinava, io puntavo i piedi, gridavo, facevo ampi gesti con il braccio e con la mano... Niente, nessuno s’è fermato, nessuno mi ha aiutata... Passavano le automobili e io gridavo ancora più forte... mi dicevo, "dai, coraggio, adesso è finita, adesso questa si ferma e lui scappa, ti lascia andare e tu sei salva, resisti ancora...". Ma mentre mi ripetevo tutto questo, sentivo i motori accelerare, vedevo i fari sparire... Le sue botte mi stordivano ad ogni passo, e a quel punto ho capito che ero davvero sola, che lui m’avrebbe fatto del male.. Solo allora ho iniziato ad avere davvero paura... M’ha scaraventata a terra, mi ha preso a pugni e a calci...»…
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lunedì, dicembre 05, 2005

CIA – VOLI SEGRETI E TORTURE

I GOVERNI EUROPEI CON I MEDIA TV E GIORNALI HANNO FIN QUI  SEMPRE “NEGATO” CHE CI SIANO MAI STATI “VOLI SEGRETI” DELLA CIA PER TRASFERIRE “TERRORISTI” O PRESUNTI TALI  IN PRIGIONI ARABE ALLEATE DOVE LA LEGGE NON IMPEDISCE L’USO DELLA TORTURA.  QUEGLI STESSI GOVERNI, E QUELLO ITALIANO TRA I PRIMI, STANNO FACENDO ORA UNA “PESSIMA FIGURA” DAVANTI ALL’OPINIONE PUBBLICA INTERNAZIONALE SULLE “AMMISSIONI” SEBBENE PARZIALI DI CONDOLEZA RICE CHE “AMMETTE” CANDIDAMENTE CHE VOLI “NON AUTORIZZATI” SUI TERRITORI DELL’EUROPA SI FANNO DA SEMPRE ALLA FACCIA DELLA SOVRANITÀ DEI NOSTRI STATI.  
AL GOVERNO USA RESTA ADESSO “AMMETTERE” CHE TALI VOLI SEGRETI SI FACEVANO APPUNTO PER TRASFERIRE I “PRIGIONIERI” SUI LUOGHI DI “TORTURA” CONTAVVENENDO IN MODO CLAMOROSO A TUTTE LE LEGGI INTERNAZIONALI E UMANITARIE E PERTANTO SOGGETTE A SANZIONI. MA SUONA SUPERFLUO, DOPO TUTTO QUESTA VICENDA S’INTONA BENE CON QUELLE FAMOSE DELLE “TORTURE” IMPUNITE NEL CARCERE DI ABU GHRAIB PURE TANTO NEGATE DAGLI AMERICANI. VEDREMO COSA FARÀ L’EUROPA E COSA FARANNO I GOVERNI, IN PARTICOLARE IL NOSTRO!
Raffaele

DA IL SOLE 24 ORE
La Rice in Europa: «L'azione della Cia ha salvato vite umane»di Piero Fornara
5 dicembre 2005

Il segretario di Stato americano Condoleezza Rice ha oggi affermato che i dati d'intelligence raccolti dalla Cia «hanno salvato vite europee»: in una dichiarazione pubblicata alla partenza per una missione in Europa di cinque giorni, cominciata oggi 5 dicembre, la Rice afferma che gli Stati Uniti «useranno ogni strumento legale per sconfiggere i terroristi».

La dichiarazione della Rice è la prima risposta Usa formale allo scalpore suscitato da notizie stampa su prigioni segrete gestite dalla Cia in Paesi europei e su voli segreti della Cia con scali europei per trasportare presunti terroristi in Paesi dove sarebbero stati torturati.
L'esistenza delle prigioni è stata rivelata, il mese scorso, per la prima volta, dal «Washington Post». Media americani, Usa e canadesi, ed europei hanno poi ottenuto informazioni su voli della Cia più o meno misteriosi.
A Washington, c'è fermento d'inchiesta in Congresso, mentre il gruppo libertario American Civil Liberties Union intende portare in tribunale gli 007 statunitensi per conto di un uomo che sostiene di essere stato rapito e portato in Afghanistan per essere interrogato sotto tortura come sospetto terrorista.
Ieri il portavoce del commissario Ue alla Giustizia Franco Frattini ha ribadito che la Commissione europea «ha indicato agli Stati Uniti che devono prendere l'iniziativa al più presto» per chiarire il giallo internazionale dei voli e delle presunte prigioni segrete della Cia in diversi Paesi europei.

Secondo le accuse di diverse organizzazioni per i diritti umani, vi sarebbero transitati presunti terroristi islamici, prima di essere trasportati verso centri di detenzione in Paesi arabi alleati degli Usa dove sarebbero stati torturati. …CONTINUA

Da ILSOLE24ORE

venerdì, dicembre 02, 2005

LA TAV – LE RAGIONI DELLA PROTESTA

DOPO MOLTE DICHIARAZIONI E NOTIZIE APPARSE SULLA STAMPA CONTRO GLI ABITANTI DELLA VALLE DI SUSA REI DI IMPEDIRE CON I LORO “PRESIDI” LA COSTRUZIONE DELLA GALLERIA (OLTRE 50 KM) PER LA TAV E QUINDI PER LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE E LA NOSTRA INTEGRAZIONE EFFETTIVA CON L’EUROPA, IL MINISTRO PISANU “SCOPRE” SBILANCIANDOSI, CHE LA PROTESTA È POPOLARE E NON FANATICA, CHE È LEGITTIMA E NON ILLEGALE, MA PER RIBILANCIARSI, SI AFFRETTA A DIRE, CHE VI POSSONO ESSERE INTRUSIONI EVERSIVE. INTANTO VERRÀ CEATO DAL GOVERNO UN OSSERVATORIO, AMMETTENDO COSÌ CHE CON QUEI CITTADINI E I LORO AMMINISTRATORI NON C’È MAI STATO UN DIALOGO!
LA TAV VA BENE COME INNOVAZIONE MA SI DEVE DISCUTERE CON TUTTI PER EVITARE CHE CI SIANO RISCHI E PER CAPIRE BENE DOVE VA A FINIRE IL MATERIALE ESTRATTO (AMIANTO E URANIO), LE FALDE ACQUIFERE E SOPRATTUTTO COME SARÀ GARANTITO CHE TUTTO IL TRASPORTO SU GOMMA FINISCA SU ROTAIA. ALTRIMENTI LA TAV SI TRASFORMA IN UN GROSSO PROBLEMA PER TUTTI, PER QUESTO MOTIVO ABBIAMO LA PROTESTA. GRAZIE AD ESSA CHE OGGI FORSE SI POTRÀ AFFRONTARE LA QUESTIONE IN MODO CORRETTO!  MEGLIO TARDI CHE MAI, VERREBBE DA DIRE!
Raffaele

NOTA: STASERA A TV7 (RAIUNO, ORE 23):   REPORTAGE DALLA VAL DI SUSA SUL POPOLO "NO TAV" DI PINO SCACCIA E FRANCESCO VOTANO.

DALL’AGENZIA ANSA
TAV: PISANU, INTRUSIONI EVERSIVE
(ANSA)-ROMA,2 DIC- Per Pisanu in Val di Susa c'e' una miscela preoccupante di legittima protesta popolare, speculazione politica e intrusioni eversive". Il ministro dell'Interno lo ha detto nella relazione al CdM. "Le forze dell'ordine -ha aggiunto- sono impegnate in un lavoro massacrante per evitare il peggio e il Governo creera' subito un osservatorio". Da Firenze Prodi: "Non possiamo tenere fuori l'Italia dai Corridoi europei ma dietro una protesta cosi' forte ci sono motivi che vanno almeno ascoltati".
Dal sito ANSA