IL MINISTRO CASTELLI TORNA ALLA “CARICA” CONTRO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RINNOVANDO IL SUO NO ALLA GRAZIA A SOFRI. SI ATTRIBUISCE IL POTERE DI GRAZIA “SCIPPANDOLO” AL CAPO DELLO STATO.
MA CIAMPI POCHE ORE DOPO L’ANNUNCIO DEL MINISTRO HA FATTO SAPERE DI AVER NOTIFICATO IL SUO RICORSO ALLA CASSAZIONE PER IL CONFLITTO DI ATTRIBUZIONI CHE LO OPPONE A CASTELLI.
LA NOTIFICA È AVVENUTA IL 29 NOVEMBRE. IL PRESIDENTE COSÌ CONFERMA DI NON RINUNCIARE AD UN CHIARIMENTO CHE SUL TERRENO ISTITUZIONALE È UNA CONTRAPPOSIZIONE DRAMMATICA.
CIAMPI VUOLE PER SÉ (COME SCRITTO NELLA COSTITUZIONE) IL POTERE DI GRAZIA CHE CASTELLI INTRALCIA RIVENDICANDO ALLA SUA CONTROFIRMA UN POTERE MAGGIORE DI QUELLO DEL CAPO DELLO STATO.
PER RIENTRARE IN POSSESSO DI QUESTA SUA PREROGATIVA CIAMPI È PRONTO AD AFFRONTARE IL GIUDIZIO DELLA MAGISTRATURA COSTITUZIONALE. È PREVISTA A GENNAIO LA SENTENZA. ORA CASTELLI HA TEMPO FINO AL 19 DICEMBRE PER DECIDERE SE «ACCETTA» LA SFIDA.
VEDIAMO COSA FARÀ.
Raffaele
DA REPUBBLICA
Sofri, il Quirinale in campo
13 dicembre 2005
ROMA - Prima il no di Castelli alla grazie per Adriano Sofri. Poi la notizia che filtra dal Quirinale. Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha notificato lo scorso 29 novembre al ministro della Giustizia, Roberto Castelli, il conflitto di attribuzione sollevato di fronte alla Corte Costituzionale sul potere di grazia.
Il conflitto, nato dal rifiuto del guardasigilli a concedere un atto di clemenza a Ovidio Bompressi (l'ex di Lotta continua condannato con Adriano Sofri a ventidue anni di carcere per l'omicidio del commissario Calabresi), era stato giudicato ammissibile dalla consulta il 28 settembre scorso. Il ministro Castelli ora ha tempo fino al prossimo 19 dicembre per comunicare alla Cancelleria della Corte Costituzionale la sua costituzione in giudizio.
Il Guardasigilli dovrà in ogni caso rivolgersi a un avvocato del libero foro, visto che a difendere le ragioni del presidente Ciampi dinanzi alla Consulta è l'Avvocatura generale dello Stato. Il Quirinale - si è inoltre appreso - ha depositato lo scorso primo dicembre, presso la cancelleria della Corte, l'avvenuta notifica del ricorso al ministro Castelli. Con un po' di anticipo, quindi, rispetto ai complessivi 110 giorni che la stessa consulta aveva concesso al Capo dello Stato a partire dal 28 settembre scorso (90 per informare il ministro e altri 20 per la notifica degli atti)…CONTINUA
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