lunedì, dicembre 19, 2005

GRAZIA - CASTELLI GENTLEMAN EDUCATO

IL MINISTRO DI GIUSTIZIA CASTELLI EVITA LA BATTAGLIA PERCHÉ SA BENISSIMO DI ANDARE INCONTRO AD UNA SCONFITTA CERTA CONTRO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. DOPO TANTO TUONARE, E DOPO AVER PORTATO AL PUNTO DI ROTTURA LO SCONTRO ISTITUZIONALE CONTRO CIAMPI, SCIPPANDOGLI IL POTERE DI GRAZIA, IL NOSTRO BALDO MINISTRO, TANTO SICURO DI SE, SE LA SVIGNA, SI RITIRA, RINUNCIANDO A COSTITUIRSI IN GIUDIZIO, DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE.
QUALE “MENZOGNA” È PIÙ VERA DI QUELLA, QUANDO DICE CHE «IL GOVERNO NON HA VOLONTÀ SCONTRO» E CHE «DA PARTE SUA, NON VI SAREBBE LA VOLONTÀ DI DIFENDERE IL POTERE DI VETO DEL GUARDASIGILLI, DANDO UN'INTERPRETAZIONE RESTRITTIVA DELL'ARTICOLO 89 DELLA COSTITUZIONE». MA IL MINISTRO, È SMENTITO DA TUTTE LE NOTIZIE E LE DICHIARAZIONI DA LUI FATTE CON GRANDE VEEMENZA. IN VERITÀ AL MINISTRO QUALCUNO DEVE AVERGLI DETTO CHE NON HA NESSUNA POSSIBILITÀ DI CAVARSELA E ALLORA FA IL “GENTLEMAN” EDUCATO METTENDOSI AL SICURO E RIDUCENDO IL “CONFLITTO” AD UNA SEMPLICE QUESTIONE TECNICA. GLI ITALIANI CHE LO HANNO ASCOLTATO FIN QUI NON HANNO CERTAMENTE LA MEMORIA CORTA COME IL MINISTRO AUSPICA!
Raffaele

Grazia: Castelli, no a scontro
19-12-2005 18:24
Consulta, il ministro non si costituisce in giudizio

(ANSA) - ROMA, 19 DIC - Il ministro della Giustizia Roberto Castelli non si costituisce in giudizio nel conflitto sul potere di concessione della grazia. Il conflitto di attribuzione era stato sollevato davanti alla Corte Costituzionale da Ciampi. 'Ho sempre inteso l'iniziativa del Presidente della Repubblica non come uno scontro tra istituzioni, bensi' legata alla volonta' di chiarire una volta per tutte la questione sul potere di grazia', ha aggiunto il Guardasigilli.
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