lunedì, dicembre 19, 2005

LE DIMISSIONI DI ANTONIO FAZIO

FINALMENTE OGGI ANTONIO FAZIO HA DECISO, IN MODO «ASSOLUTAMENTE AUTONOMO», HA DETTO, DI “DIMETTERSI” DA GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA PER «RIDARE SERENITÀ NEL SUPERIORE INTERESSE DEL PAESE E DELLA BANCA D'ITALIA».
LE SUE DICHIARAZIONI SONO UN ESEMPIO LAMPANTE DI COME CERTI “PERSONAGGI” PERSEVERANO CON LA “MENZOGNA” NONOSTANTE SIA ORMAI CHIARO A TUTTI CHE COSTUI È STATO COSTRETTO A DIMETTERSI A SEGUITO DELL’ARRESTO DI FIORANI CHE IN CARCERE STA “PARLANDO” E LA VERITÀ COMINCIA AD EMERGERE CON TUTTA LA SUA GRAVITÀ. FAVORITISMI E CORRUZIONE ERANO IL “MODUS OPERANDI” DI QUEST’UOMO, MENTRE PER LA POSIZIONE CHE OCCUPA AVREBBE DOVUTO IMPEDIRE TUTTO QUESTO, AVREBBE DOVUTO AL CONTRARIO “CONTROLLARE” LA CORRETTEZZA DELLE ATTIVITÀ BANCARIE E FINANZIARIE NEL NOSTRO PAESE PER PROTEGGERE ALLO STESSO TEMPO SIA IL NOSTRO SISTEMA BANCARIO CHE I MILIONI DI RISPARMIATORI CHE CI METTONO I LORO “SOLDI” CON TANTA FIDUCIA.

ORA DIVIENE PIÙ CHE EVIDENTE CHE NON BASTA CAMBIARE IL GOVERNATORE. SONO NECESSARIE INVECE NUOVE REGOLE:
  1. CHE RAFFORZINO LE GARANZIE PER I RISPARMIATORI E PER QUESTO LA FAMIGERATA LEGGE CHE HA DEPENALIZZATO IL FALSO IN BILANCIO VA CANCELLATA POICHÉ COZZA CONTRO QUESTO PRINCIPIO.

  2. CHE DIANO MANDATO A TERMINE AL GOVERNATORE. NON PIU' A VITA!

  3. CHE IL POTERE DI CONTROLLO DELLA CONCORRENZA TRA LE BANCHE VENGA DATA ALL’ANTITRUST. (FAZIO SI OPPONEVA ALL’INGRESSO IN ITALIA DELLE BANCHE STRANIERE EUROPEE IMPEDENDO PROPRIO LA CONCORRENZA) E PER QUESTO BRUXELLES HA AVVIATO LA PROCEDURA D’INFRAZIONE AL GOVERNO ITALIANO GIUDICANDO TROPPO ARBITRARIE LE NOSTRE REGOLE BANCARIE.
VEDREMO IN QUESTI GIORNI SE IL GOVERNO COGLIERÀ L’OCCASIONE PER RIPARARE A QUESTI “GUASTI” PER I QUALI I RISPARMIATORI TUTTI HANNO IL DENTE AVVELENATO!
Raffaele

DA REPUBBLICA
Fazio, cinque mesi nella bufera dal sì all'Opa sull'Antoveneta
19 dicembre 2005

Ma le dimissioni arrivano solo dopo le confessioni del banchiere di Lodi: "Eravamo d'accordo". E l'accusa del Gip: "E' rimasto inerte"

ROMA - Il 12 luglio la firma sull'autorizzazione alle offerte della Bpi su Antonveneta, il 13 dicembre l'arresto del pupillo Fiorani, oggi le dimissioni. Passando il 29 settembre per la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Roma e il 15 dicembre per le indiscrezioni su quello firmato dalla Procura di Milano. In cinque mesi si consuma lo scandalo che mette fine alla stagione di Antonio Fazio al timone della Banca d'Italia...CONTINUA
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