lunedì, febbraio 11, 2008

IL RAZZISMO BIECO CONTRO I BAMBINI

IL SINDACO DI MILANO E CON ESSA TUTTO IL CENTRODESTRA SONO SERVITI:
IL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI MILANO HA SENTENZIATO CHE LA CIRCOLARE DELLA SIGNORA MORATTI SULLA “ESCLUSIONE AGLI ASILI PER GLI IRREGOLARI” È “DISCRIMINATORIA” PERCHÉ L'ISTRUZIONE È UN DIRITTO FONDAMENTALE E INALIENABILE E PRESCINDE DALLE CONDIZIONI CULTURALI, ECONOMICHE, RELIGIOSE E SOCIALI DELLE FAMIGLIE.

L’ART.34 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE RECITA: LA SCUOLA È APERTA A TUTTI. L'ISTRUZIONE INFERIORE, IMPARTITA PER ALMENO OTTO ANNI, È OBBLIGATORIA E GRATUITA. I CAPACI E MERITEVOLI, ANCHE SE PRIVI DI MEZZI, HANNO DIRITTO DI RAGGIUNGERE I GRADI PIÙ ALTI DEGLI STUDI…

NATURALMENTE PER IL CENTRODESTRA E PER LA LEGA DI BOSSI QUESTA SENTENZA È VISTA COME UN SEGNALE “DEVASTANTE” CONTRO CHI TENTA DI FARE OSSERVARE LA LEGGE (QUELLA CONTRO I CLANDESTINI) E CHE “IMPEDIRE” L’AMMISSIONE ALLE SCUOLE AI BAMBINI FIGLI DI CLANDESTINI RIENTREREBBE IN QUESTA AZIONE. MA IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE VIENE PRIMA!

IN REALTÀ SI TRATTA PIÙ SEMPLICEMENTE DI UN ORDINANZA ILLEGGITTIMA DETTATA DAL PIÙ BIECO ED ODIOSO “RAZZISMO” PERCHÉ COLPISCE I BAMBINI CHE NON POSSONO AVERE NESSUNA COLPA.

QUESTA VICENDA LA DICE LUNGA SULLA “CULTURA” DI CIVILTÀ DI QUESTO PERSONALE POLITICO CONSERVATORE, TANTO PRONTO A “DISCRIMINARE” I BAMBINI QUANTO A “DIFENDERE” IL FETO O L’EMBRIONE CONTRO I DIRITTI DELLE DONNE PER UNA MATERNITÀ CONSAPEVOLE E SICURA.

UNA IPOCRITA CONTRADDIZIONE CHE SI SPIEGA SOLO CON LA "CONVENIENZA" POLITICA DI ACCATTIVARSI IL SOSTEGNO DELLA CHIESA CATTOLICA E QUINDI DI CONSENSI DI QUELL’ELETTORATO CHE SI RICHIAMA AD ESSA.
Raffaele B.

ADNKRONOS
Esclude le iscrizioni agli asili per gli irregolari

Milano, 11 feb. (Adnkronos/Ign) - Il giudice della prima sezione civile di Milano, Claudio Marangoni, ha accolto il ricorso presentato nelle settimane scorse da un'immigrata marocchina contro la circolare emessa dal Comune di Milano, nella quale si escludono le iscrizioni agli asili per i figli degli immigrati irregolari. La donna ora potrà iscrivere la propria figlia a una scuola materna.

Su quella circolare si era già abbattuto il 'pugno' del governo che aveva revocato la parità scolastica 2008-2009 alle scuole d'infanzia del Comune meneghino. E ora nell'ordinanza di poco più di una ventina di pagine, il giudice ha dichiarato ''il carattere discriminatorio posto in essere dal Comune di Milano, mediante l'emanazione della circolare n. 20 del 17 dicembre 2007 del settore Servizi all'infanzia, nella parte in cui subordina l'iscrizione del minore extracomunitario all'ottenimento da parte della famiglia del medesimo del permesso di soggiorno entro la data del 29 febbraio 2008, a pena di non formalizzazione della domanda di iscrizione''.

Nel medesimo dispositivo, inoltre, il giudice ''ordina al Comune di Milano la cessazione del suddetto comportamento discriminatorio e la rimozione dei suoi effetti''. Nelle motivazioni dell'ordinanza emessa con giudizio d'urgenza (la causa verrà discussa il 15 maggio prossimo, ndr), il giudice Marangoni sottolinea inoltre che ''appare evidente che la connessione stabilita dalla circolare tra la condizione di regolarità dei genitori e la possibilità di iscrizione del minore è tale da pregiudicare nella sua sostanza il diritto, proprio del minore, a usufruire di un servizio pubblico al quale esso ha indubbiamente diritto di iscriversi a parità di condizioni con gli altri cittadini''.

Di ''scelta di civiltà'' da parte del Tribunale di Milano parla il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero. ''Invece di escludere quanti già vivono e lavorano nel nostro Paese - sottolinea Ferrero - contribuendo allo sviluppo economico dell'Italia e assicurando una parte del lavoro di cura che altrimenti nessuno farebbe, come illustra l'inchiesta sulle badanti pubblicata oggi da 'Repubblica', la destra continua con le sue campagne ideologiche e razziste''.

''La Moratti dovrebbe ricordare che l'istruzione è un diritto fondamentale e inalienabile - ammonisce Riccardo Villari, del Partito Democratico - indipendentemente dalle condizioni culturali, economiche, religiose e sociali delle famiglie''. Al sindaco di Milano si rivolge pure Giovanna Capelli, della Sinistra arcobaleno. ''E' servita - commenta la senatrice - Si trattava di un'ordinanza chiaramente illegittima dettata dal razzismo più bieco, quello che colpisce i bambini. A questo punto l'assessora alla scuola Moioli si dimetta".

A chiedere le dimissioni della Moioli è anche Alfio Nicotra, segretario lombardo del Prc, ma nel centrodestra la pensano diversamente. Considera ''devastante" il messaggio della sentenza del Tribunale di Milano Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia. "In Italia - accusa - chi tenta di far rispettare la legge viene gravemente discriminato.

E anche il Carroccio si fa sentire. ''Sarebbe interessante capire il motivo per cui il governo uscente si interessa delle istituzioni scolastiche lombarde solo quando si tratta di riprendere caldamente la giunta milanese affinché ammetta negli asili pubblici anche i figli dei clandestini - afferma Davide Boni, capodelegazione della Lega Nord nella giunta regionale della Lombardia - Il tutto mentre nelle scuole di Milano e della Lombardia il numero degli iscritti sta aumentando in modo considerevole''.

Nessun commento: