lunedì, febbraio 25, 2008

ACQUISTO DI DE GREGORIO - ATTO SOLENNE O CORRUZIONE?

PARE CHE NON SIANO SOLO VOCI DI POPOLO, MA CHE VI SAREBBERO INVECE VERE E SOLIDE PROVE DI UNA "COMPRAVENDITA" DEL SENATORE DE GREGORIO EX-IDV ELETTO NEL CENTROSINISTRA A PASSARE NEL CENTRODESTRA, FATTA DA BERLUSCONI E SUGGELLATO PERFINO DA UN "CONTRATTO" FINITO NELLE MANI DEI MAGISTRATI.

ANZI POSSIAMO DIRE DI PIÙ. LO STESSO DE GREGORIO LO "AMMETTE" CANDIDAMENTE E LO "RIVENDICA" COME ATTO SOLENNE E DI ALTO VALORE POLITICO DEL TUTTO TRASPARENTE E REGOLARMENTE DICHIARATO.

CON QUELL'ATTO, FORZA ITALIA SI È IMPEGNATO A "FINANZIARE" IL SUO GRUPPO DEGLI "ITALIANI NEL MONDO" CON DIVERSI MILIONI DI EURO IN CAMBIO DEL QUALE LUI CAMBIAVA “CASACCA” ASSOTTIGLIANDO LA ESIGUA MAGGIORANZA DI PRODI AL SENATO.

NEL CASO CI FOSSERO ANCORA DEI DUBBI, BERLUSCONI È ANCHE INDAGATO PER UNA PRESUNTA "CORRUZIONE" (CIOÈ ALTRA COMPRAVENDITA) NEI CONFRONTI DI ALTRI DUE SENATORI DEL CENTROSINISTRA NELL'INCHIESTA SULLE SEGNALAZIONI A
FAVORE DI 5 ATTRICI FATTE DAL LEADER DI FI AL PRESIDENTE DI RAI FICTION SACCÀ PER LO STESSO SCOPO.

NATURALMENTE LA MAGISTRATURA DOVRÀ ACCERTARE TUTTA LA VERITÀ E STABILIRE LE RESPONSABILITÀ PENALI DI QUESTI FATTI. MA VI SONO AMPLISSSIME POSSIBILITÀ CHE TALI FATTI SIANO AVVENUTI E CHE QUESTE “COMPRAVENDITE” GETTANO UN'OMBRA CUPA ED INQUIETANTE SUL MODO DI CONCEPIRE LA POLITICA DA PARTE DI QUESTI PERSONAGGI A CAPO DEI QUALI VI È UN POLITICO, LA CUI IMMENSA RICCHEZZA PERSONALE GLI DA UN GRANDE "POTERE CORRUTTORE" A SUON DI MILIONI DIFFICILE DA RESISTERE!

NEL TENTATIVO DI MINIMIZZARE LA RESPONSABILITÀ IL NOSTRO "TRASFUGO" DE GREGORIO CI DICE ANCHE CHE QUESTE COSE LO HA FATTO ANCHE L'ULIVO FINANZIANDO I "DEMOCRATICI" (CHI?) ED ALTRE PICCOLE FORMAZIONI (QUALI?)

ORA AMMESSO E NON CONCESSO CHE CIÒ SIA VERO (L'ACCUSA È GENERICA E NON VI SONO PROVE DOCUMENTALI), NON PUÒ TRATTARSI IN OGNI CASO DI "CORRUZIONE" PERCHÈ PRECEDENTE ALLE ELEZIONI E POI PERCHÈ NON DICE CHE QUEI "FINANZIAMENTI" ERANO PER CAMBIARE CASACCA, COME INVECE NEL SUO CASO E FORSE DI ALTRI SENATORI AL SOLO SCOPO DI FAR CADERE IL GOVERNO PRODI.
Raffaele B.

CORRIERE DELLA SERA
Roma, indagato il senatore De Gregorio
25 febbraio 2008
Iscritto nel registro degli indagati per il reato di corruzione: «un atto dovuto»
L'inchiesta sul presunto accordo con Berlusconi. Lui: «Veleni ad arte ma sono sereno»


ROMA - Il senatore Sergio De Gregorio (ex Idv poi passato nel gruppo Italiani nel mondo) risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma per il reato di corruzione. Il procedimento è stato avviato dopo l'arrivo nella Capitale del fascicolo inviato da Napoli sul presunto accordo tra il leader del movimento degli italiani nel mondo e il leader del Pdl, Silvio Berlusconi. Gli inquirenti partenopei hanno inserito questo accertamento nell'ambito della più vasta inchiesta sull'ipotesi di "compravendita" di senatori tesa a far cadere il governo Prodi in occasione della discussione della finanziaria a Palazzo Madama. L'inchiesta a carico di De Gregorio è - si specifica - un atto dovuto». Il procuratore capo Giovanni Ferrara ha delegato le indagini al pm Giancarlo Amato.

RINVIO A GIUDIZIO - Berlusconi è già indagato a Roma per una
presunta corruzione che avrebbe tentato nei confronti di due senatori del centrosinistra allo scopo di portarli dalla sua parte e mandare in minoranza il governo a Palazzo Madama. Per il capo di Forza Italia e candidato leader del Pdl alle elezioni politiche di aprile è già stato chiesto il rinvio a giudizio assieme ad Agostino Saccà, direttore sospeso di Rai Fiction, dalla procura di Napoli per una presunta corruzione finalizzata all'inserimento in produzioni Rai di cinque attrici.

«VELENI AD ARTE» - Si tratta di «veleni indirizzati ad arte per indebolire la posizione politica di questo o quel parlamentare», ha commentato De Gregorio, il quale ha aggiunto che sull'argomento per il quale è indagato «ho già rilasciato interrogatorio spontaneo alla procura di Napoli, segnalando l'altissimo valore politico dell'accordo federativo tra Forza Italia e Italiani nel mondo. Non si tratta di un finanziamento all'associazione Italiani nel mondo, ma al movimento politico; accordo peraltro regolarmente dichiarato alla presidenza della Camera».

«ANCHE L'ULIVO FINANZIÒ I PARTITI MINORI» - «Ho prodotto al magistrato di Napoli, durante un interrogatorio avvenuto prima del Natale scorso, i tabulati dei finanziamenti erogati dai partiti alle formazioni minori e ho avuto l'impressione che si stupisse rispetto a questa consuetudine - spiega in una nota De Gregorio - assolutamente regolare e consentita dalla legge». «Forza Italia ha finanziato Italiani nel mondo, perchè producesse l'importante risultato di consensi conseguito alle ultime elezioni amministrative e perchè si impegnasse, quale alleato della CdL, nelle elezioni politiche all'estero e in Italia. Tutti questi tabulati sono pubblici e depositati presso la Presidenza della Camera dei deputati». «Se ne evince, ad esempio - prosegue il presidente della commissione Difesa del Senato e leader nazionale del movimento politico Italiani nel mondo - che l'Ulivo ha finanziato i Democratici, della cui esistenza in vita non si avevano tracce, e che l'abitudine di sostenere le piccole formazioni è in essere da sempre, anche nello schieramento avversario».

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