A CONFERMA DELLA TRAPPOLA VI SONO DUE INCREDIBILI DICHIARAZIONI:
- IL VICEPREMIER FINI AVEVA IRONIZZATO SUL MANIFESTO DI ALLEANZA NAZIONALE IN CUI C'È SCRITTO "NO AI PRODI AUTONOMI", PRECISANDO CHE PRODI È UN AGGETTIVO PLURALE FINO A PROVA CONTRARIA E NON IL NOME DI UN PROFESSORE».
- BERLUSCONI AVEVA AVUTO A RIPETERE NONOSTANTE IL FACCIA A FACCIA SUBITO, IL RITORNELLO SECONDO CUI PRODI “SCAPPA” ANCORA.
SORGE PIÙ CHE MAI LA CONSAPEVOLEZZA CHE LA MAGGIORANZA IN ROTTA ABBIA TENTATO DI "RECUPERARE" SULLA SCONFITTA DEL CAVALIERE E DELL'INTERA COMPAGINE CON LA MANIPOLAZIONE DI PIAZZA DI UNA GIUSTA MANIFESTAZIONE DEI COMMERCIANTI DI MILANO.
È CHIARO COME IL SOLE CHE DI FRONTE ALLA CERTEZZA DELLA PROPRIA SCONFITTA SUL PIANO DEL CONFRONTO CIVILE SUGLI ARGOMENTI, COSTORO SONO FORTEMENTE TENTATI DI PUNTARE ALLA DEGENERAZIONE E ALLA RISSA IN CUI TUTTO DIVENTA TRISTEMENTE UGUALE DI FRONTE ALL'ELETTORATO INDECISO. ECCO CON CHI ABBIAMO A CHE FARE!
Raffaele
CORRIERE
Poi attacca Cdl: grave errore trasformarlo in manidestazione di partito
Prodi: non potevo andare a corteo di parte
MILANO - Non accetta critiche il leader dell'Unione Romano Prodi all'indomani della mancata partecipazione alla fiaccolata organizzata dai commercianti milanesi contro la violenza. «Sono ancora più convinto, perchè doveva essere una manifestazione unitaria di tutti contro la violenza. Se uno va e diventa un punto di contraddizione è meglio non andare» ha detto Prodi. «A me - ha aggiunto il leader dell'Unione - è dispiaciuto molto e ho visto che gli stessi commercianti hanno capito che trasformare una manifestazione unitaria in una manifestazione di parte è stato un grande, un grande, un grande errore. Va bene la campagna elettorale, ma certe cose non si debbono fare». A proposito della dichiarazione di Berlusconi, secondo il quale Prodi è scappato per evitare i fischi, il leader dell'Unione ha replicato: «dopo quello che è capitato pensate ancora a queste cose?»…CONTINUA
CORRIERE
Prodi e Fassino disertano la fiaccolata
Il leader dell'Unione: «Voglio evitare strumentalizzazioni, è una manifestazione contro di noi». Polemiche per i manifesti di An
MILANO - Romano Prodi e Piero Fassino non partecipano alla fiaccolata in corso Buenos Aires a Milano dai commercianti per protestare contro le violenze di sabato. Prodi ha detto che la decisione è stata presa «per evitare strumentalizzazioni finalizzate a determinare un clima di tensione e di nuova divisione» e «in seguito alle notizie relative alla presenza di striscioni dal tono provocatorio e di slogan offensivi». Il riferimento è ad alcuni manifesti affissi da An lungo il percorso del corteo con scritto «contro i prodi autonomi». In ambienti dei Ds si accusa il partito di Gianfranco Fini di aver «fomentato atteggiamenti provocatori e aggressivi nei confronti di Romano Prodi».
PRODI: «MANIFESTAZIONE CONTRO DI NOI» -
Commentando le parole di Silvio Berlusconi, secondo il quale se il leader dell'Unione si fosse presentato a Milano sarebbe stato fischiato, Prodi ha detto: «proprio per questo era bene non andare». «Noi siamo venuti a Milano - prosegue Prodi - per partecipare a una manifestazione unitaria contro la violenza e invece è stata preparata una manifestazione contro di noi. Credo che fosse più opportuno per tutti non aizzare scontri. Io voglio un paese unito e quindi mi stupisco delle parole di Berlusconi, felice per il fatto che ci avrebbero fischiato. È veramente un qualcosa che non riesco a capire. Un leader politico - conclude - non fa queste affermazioni».
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