ANCORA UNA LEGGE RINVIATA DAL PRESIDENTE CIAMPI CHE SI AGGIUNGE ALLE GIÀ NUMEROSE PRECEDENTI. ORMAI ABBIAMO SUPERATO IL RECORD DI MANIFESTA INCOSTITUZIONALITÀ DELLE LEGGI E DECRETI FATTI CON QUESTO GOVERNO. ALLA BASE DEI VIZI DI TUTTI QUESTI PROVVEDIMENTI C’È LA CAPARBIA VOLONTÀ DI PROCEDERE SEMPRE CONTRO TUTTO E TUTTI.
LA LEGGE DELEGA È STATA TENACEMENTE VOLUTA, CONTRO TUTTI, DAL MINISTRO MATTEOLI: CONTRO IL PARERE DECISAMENTE NEGATIVO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI E ADDIRITTURA SENZA IL PREVISTO AVALLO DEL CONSIGLIO DI STATO.
È NATA QUINDI NEL MODO PIÙ PASTICCIATO E MEDIOCRE, AL DI LÀ DELLA STESSA DELEGA PARLAMENTARE, CON UN INTENTO BEN CHIARO: INDEBOLIRE O ADDIRITTURA SMANTELLARE IL SISTEMA DI SALVAGUARDIE, STATALI E REGIONALI, FATICOSAMENTE CREATO DALLA FINE DEGLI ANNI 80 IN QUA.
ESSA PRESENTA ALCUNI PALESI DIFETTI DI ORIGINE: LA MANOMISSIONE DEI RAPPORTI STATO-REGIONI-ENTI LOCALI, LA CANCELLAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI, IL RECEPIMENTO PARZIALE E LACUNOSO DELLE DIRETTIVE UE IN MATERIE DELICATISSIME QUALI IL GIÀ CARENTE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E IL DANNO AMBIENTALE.
Raffaele
ILTEMPO
Ciampi rinvia al governo il decreto sull’ambiente
martedì 21 marzo 2006
IL PRESIDENTE della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha chiesto al governo una serie di chiarimenti sul decreto legislativo che attua la legge delega sulla materia ambientale. E l’esecutivo sta lavorando per fornire al Quirinale tutti i chiarimenti. In particolare il Presidente della Repubblica avrebbe sollevato una questione di merito relativa al parere negativo espresso dalla Conferenza Stato Regioni sulla delega ambientale e sulla eventualità di un parere del Consiglio di Stato. La richiesta del Capo dello stato è stata commentata da diverse parti (Conferenza delle regioni, gli enti locali, i sindacati, associazioni ambientaliste, associazioni economiche e naturalmente l'opposizione) che hanno espresso un giudizio negativo sull'applicabilità delle norme, sul loro effetto sull'ambiente e sul processo che ne ha visto la nascita, e dopo che il mondo della ricerca ha sottoscritto un appello al Presidente della Repubblica invitandolo a non firmare il decreto.
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