lunedì, maggio 29, 2006

BERLUSCONI E LA SUA STRATEGIA DEL PRESIDENTE DEPOSTO

RIFIUTANDO IL "VERDETTO" DELLE ELEZIONI POLITICHE AVVENUTE SOTTO IL "SUO GOVERNO", CON LA SUA "LEGGE ELETTORALE" E "RIFIUTANDO" LA LEGITTIMITÀ DEL NUOVO GOVERNO E DI TUTTE LE ALTRE CARICHE DELLO STATO, BERLUSCONI "AGISCE", AL DI LA DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO, COME UN "PRESIDENTE DEPOSTO" DA UN "GOLPE" ANZICHÈ CHE COME LEADER DELL'OPPOSIZIONE. TANT'È CH'EGLI CONTINUA A INTRATTENERE RAPPORTI CON GLI ALTRI CAPI DI GOVERNO STRANIERI (VEDI LA LETTERA A ZAPATERO) DICENDO LORO CHE DOPO "LA VERIFICA" DEI CONTEGGI RITORNERÀ PRESTO AL GOVERNO DELL'ITALIA.
EGLI SI COMPORTA COME FOSSE IL “PRESIDENTE LEGITTIMO” E PER QUESTO DIFFIDA IL GOVERNO PRODI (ABUSIVO) DAL "TOCCARE" LE LEGGI APPROVATE DAL "SUO GOVERNO" E MINACCIA IN CASO CONTRARIO DI MOBILITARE LA PIAZZA PER ASSEDIARE IL PALAZZO OCCUPATO DAGLI "USURPATORI".
SE SI AGGIUNGE CHE GLI ALTRI LEADERS DEL CENTRODESTRA NON SI SMARCANO DA QUESTA "STRATEGIA" IN MODO NETTO, ANZI APPOGGIANO DI FATTO QUESTA LINEA, A PARTE ALCUNE ECCEZIONI (FOLLINI E TABACCI) CONSIDERATI "TRADITORI", SI DEVE CONCLUDERE CHE, CON QUESTA SUA STRATEGIA, IL CAVALIERE SI "RIPROPONE" IN MODO INCONTRASTATO COME LEADER DELL'INTERA COALIZIONE DEL CENTRODESTRA E DEL GOVERNO DEL PAESE, COSTI QUEL CHE COSTI.
UNA "STRATEGIA" QUESTA CHE "SPINGE" IL CONFRONTO POLITICO AL DI FUORI DELLE REGOLE DEMOCRATICHE ED ISTITUZIONALI. BASTEREBBE A QUESTO PUNTO "UN PASSO ULTERIORE" DEL CAVALIERE, PER ESEMPIO UNA NUOVA "MARCIA SU ROMA" PER DARE UNA "SPALLATA" DEFINITIVA ALLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE E FARE COSÌ PRECIPITARE IL PAESE NEL "CAOS" DI UNO "SCONTRO" SENZA PRECEDENTI CHE LO RIPORTEREBBE AI PRIMI ANNI DEL DOPOGUERRA. UN DISASTRO PER L'ITALIA E PER GLI ITALIANI IL CUI PRESENTE E FUTURO VERREBBERO IRRIMEDIABILMENTE COMPROMESSI.  
IL TANTO TEMUTO "TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO"!
Raffaele B.    
  

LAPADANIA
Il Cavaliere: «Domani andremo al voto per dare un primo avviso di sfratto a questa sinistra. Poi giungerà quello definitivo»
«Queste elezioni hanno importanza nazionale»
domenica 28 maggio 2006

Le prossime elezioni amministrative potrebbero avere una valenza nazionale. A sostenerlo è Silvio Berlusconi, che a una precisa domanda fatta prima di entrare al Teatro Nuovo di Milano per sostenere la candidatura a sindaco di Letizia Moratti. «Domenica e lunedì andremo al voto per dare un primo avviso di sfratto a questa sinistra», ha detto Berlusconi. «Il 25 giugno poi avremo un altro momento, questa volta non per un inizio ma per uno sfratto definitivo di questa sinistra. Per votare sì contro l’Italia del Nord, contro l’Italia di Prodi e dei comunisti, dell’invidia e dell’odio. Sì - ha concluso Berlusconi - per un’Italia dell’amore e della libertà». L’ex premier ha insistito: la Cdl farà una «opposizione dura e senza paura». di fronte alla platea del Teatro Nuovo di Milano ha chiesto ai presenti se fossero d’accordo con questa linea politica per i prossimi anni, ottenendo un coro di sì. Berlusconi nel suo intervento ha fatto alcune domande retoriche alla platea spiegando che «non è giusto accettare l’elemosina di alcune commissioni parlamentari quando il centrosinistra ha occupato tutte le istituzioni e che non è giusto dialogare con un governo fatto dai comunisti con la K». Berlusconi si è rivolto alla platea sostenendo anche che non è giusto che «i cattivi maestri della sinistra ci dileggino. Non è possibile che con lo 0,5% dei voti di diffrenza abbiano occupato tutta l'Italia, per questo la nostra opposizione - ha concluso - sarà dura e senza paura». Infine, ha domandato: «Se questa sinistra, questo Governo, tirano ancora la corda dobbiamo scendere in piazza e andare tutti a Roma?». La risposta è un boato. Un coro di sì, bandiere che sventolano e la platea che si alza in piedi...CONTINUA

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