sabato, maggio 24, 2008

DISCARICHE E PUGNO DURO A CHIAIANO

QUELLO CHE SI È FINORA EVITATO CHE ACCADESSE ORA STA ACCADENDO DAVANTI AI NOSTRI OCCHI. DOPO LA LUNGA STAGIONE DEI RIFIUTI E DEI VETI IL NUOVO GOVERNO BERLUSCONI PASSA ALLE MANIERE "FORTI" E PROCEDE AD "IMPORRE" IL DECRETO ANCHE A COSTO DI SCONTRI VIOLENTI CON LA POPOLAZIONE LOCALE.

LA RAGIONE VORREBBE CHE SI PROCEDESSE AD UNA ORDINATA DISCUSSIONE CON I RAPPRESENTANTI DELLE COMUNITÀ PER "TROVARE" SITI ALTERNATIVI OVE FARE LE DISCARICHE OPPURE IN CASO NEGATIVO, A SPOSTARE O RISARCIRE LA POPOLAZIONE FRONTALIZIA. INVECE SI PREFERISCE SPENDERE CENTINAIA DI MILIONI DI EURO ALLA SETTIMANA PER TRASFERIRE LA SPAZZATURA IN GERMANIA. IN ALTRI CASI DI OPERE PUBBLICHE È PACIFICO INDENNIZZARE O TRASFERIRE GLI ABITANTI QUINDI NON SI CAPISCE QUESTO "IRRIGIDIMENTO" NEI CONFRONTI DELLA POPOLAZIONE LOCALE.

IL GOVERNO SCEGLIE ANCHE QUI IL "PUGNO DURO" COME PER GLI IMMIGRATI SENZA “DISTINGUERE” FRA LE LEGITTIME RAGIONI DEGLI ABITANTI CHE VIVONO A RIDOSSO DELLE DISCARICHE E GLI INTERESSI DELLA CAMORRA CHE "SPINGE" CONTRO LA COSTRUZIONE DI DISCARICHE LEGALI.

SE IL GOVERNO INTENDESSE PROSEGUIRE CON QUESTA MODALITÀ, NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI OTTERREBBE SOLO DISSENZI E MANCANZA DI COLLABORAZIONE QUANTO MAI “NECESSARI”. NELLA PEGGIORE DELLE IPOTESI INVECE CORREREBBE IL GROSSO RISCHIO DI "AGGRAVARE" SERIAMENTE LA SITUAZIONE "ALLARGANDOSI" IL FENOMENO IN TUTTI GLI ALTRI SITI PREVISTI DELLA REGIONE CON ESITI ASSOLUTAMENTE "IMPREVEDIBILI".

LA
DESCRIZIONE DI UNA TESTIMONE DEGLI "ATTACCHI" FATTI DALLA POLIZIA SUI CITTADINI CHE MANIFESTAVANO, NON DEPONE AFFATTO NELLA VOLONTA DEL GOVERNO DI AFFRONTARE LA DIFFICILE QUESTIONE CON "RAGIONEVOLEZZA" E PONE INVECE “INQUIETANTI” INTERROGATIVI SU QUANTO STIA EFFETTIVAMENTE AVVENENDO E SUI POSSIBILI “ESITI” NEFASTI A VENIRE.

PURE QUI IL GOVERNO È PRIGIONIERO DELLA SUA STESSA "DEMAGOGIA" CHE HA FATTO CREDERE AI SUOI ELETTORI CHE CON LA POLITICA DEL "PUGNO DURO" SI POTESSE "FACILMENTE" RISOLVERE IN QUATTRO E QUATTROTTO ANCHE IL PROBLEMA DEI RIFIUTI A NAPOLI E DINTORNI.
Raffaele B.

REPUBBLICA
Ecco il racconto di una docente di Storia testimone oculare
degli scontri dell'altra sera davanti alla discarica di Chiaiano


"Così ho visto i poliziotti scatenati picchiare donne e persone anziane"
24 maggio 2008

"Ho avuto la netta sensazione che tutto fosse preordinato. Una carica non motivata. La gente aveva le braccia alte, quelli strappavano gli orologi per farle abbassare"

NAPOLI - Dalla professoressa Elisa Di Guida, docente di storia e filosofia in un liceo di Napoli, riceviamo questa testimonianza sugli scontri di ieri sera a Chiaiano: "Io sono nata in quella zona - ci ha raccontato per telefono - ma non abito più lì da tempo. Però mi sento legata a quella gente e a questa brutta vicenda. Così ieri sera ero lì e ho visto cose terribili. Ho avuto la sensazione che tutto fosse preparato, che la polizia abbia caricato improvvisamente senza una ragione, una scintilla. Perciò ho deciso di provare a scrivere quello che avevo visto".

Ecco il racconto della professoressa Di Guida
"Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un'altra".

"Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio. Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull'asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare".

"Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi.
Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".

Elisa Di Guida
(docente di Storia e Filosofia - Napoli)

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