CHI CREDE CHE SI FACCIA PIÙ “SICUREZZA” SCATENANDOSI IN MODO INDISCRIMINATO CONTRO TUTTI I CAMPI ROM, ATTACCANDOLI E BRUCIANDOLI COME NELLA MIGLIORE TRADIZIONE RAZZISTA DEI KLU KLUX KLAN, SI SBAGLIA DI GROSSO ANCHE SE OGGI GRIDA “VITTORIA”. QUALE VITTORIA SE NON QUELLA DELLA “BARBARIE” E DELLA INCIVILTÀ PIÙ BIECA CUI NON FA ASSOLUTAMENTE ONORE ALLA NOSTRA TRADIZIONE DI CIVILTÀ E ALLO STATO DI DIRITTO CUI FA RIFERIMENTO LO STESSO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BERLUSCONI.
PER ALCUNI DI LORO SI VUOLE COLPIRE L’INTERA COMUNITÀ SOLO PERCHÉ APPARTENENTI ALLO STESSO GRUPPO ETNICO. ESATTAMENTE COME AVVENIVA NELLA SERBIA DI MILOSEVICH CON LA PULIZIA ETNICA, COSA ANALOGA QUANTO FATTO DAI NAZISTI CON LA ELIMININAZIONE FISICA DI SEI MILIONI DI EBREI E MIGLIAIA DI ROM. SOLO CHE NOI PER ADESSO CI LIMITIAMO A “SCACCIARLI” MA PER MANDARLI DOVE? PER DISPERDERLI E RITORNARE POI IN LUOGHI DIVERSI.
NEMMENO FLORA MARTINELLI, LA MAMMA DELLA BAMBINA DI SEI MESI CHE STAVA PER ESSERE RAPITA DALLA ROM 17ENNE PENSAVA CHE SI ARRIVASSE A COSÌ TANTA VIOLENZA.
SCARICARE TUTTO IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA SUI ROM, POPOLO POVERO E NOMADE MA EUROPEO E “FOMENTARE” COME FA ABITUALMENTE LA DESTRA ESTREMA, I POVERI DEI QUARTIERI PIÙ ESPOSTI AI LORO CAMPI, PRODUCE SOLO GRANDE EFFETTO MOMENTANEO POICHÉ È UNA INUTILE GUERRA TRA POVERI CHE FA DIMENTICARE IL RESTO DELLA CRIMINALITÀ MAGGIORE PRODOTTA DA ALTRI NOSTRANI BEN PIÙ POTENTI. IN QUESTO CASO È IL PRINCIPIO DELLA LEGGE UGUALE PER TUTTI CHE VIENE VIOLATA.
SE LA GIUSTIZIA DEL NOSTRO PAESE FOSSE RAPIDA, EFFICIENTE E UGUALE PER TUTTI STRANIERI E NON, E LE ISTITUZIONI GARANTISSERO CONDIZIONI DI VIVIBILITÀ UMANE A TUTTE LE PERSONE, COME AVVIENE NEL RESTO DELL’EUROPA, QUESTI “FENOMENI” NON CI SAREBBERO.
ORA BISOGNA INTERVENIRE PER FERMARE TUTTO QUESTO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ANCHE PER LE RIPERCUSSIONI A LIVELLO INTERNAZIONALE CHE PRODUCE. INTANTO L’ONU E LA COMUNITÀ EUROPEA CE LO CHIEDONO GIÀ.
Raffaele B.
ILTEMPO
NAPOLI: COMISSIONE UE CONDANNA VIOLENZE CONTRO CAMPI ROM
Bruxelles, 15 mag. - (Adnkronos/Aki) - La Commissione Europea ha espresso una dura condanna per le violenze in questi giorni contro i rom, soprattutto nell'area di Napoli. "Condanniamo molto fortemente -ha dichiarato Pia Ahrenkilde, una dei portavoce della Commissione- atti criminali di singoli che andranno perseguiti dalle autorita' competenti caso per caso, nel quadro dello stato di diritto". La portavoce ha reagito cosi' ai giornalisti che le chiedevano un commento ai roghi di campi nomadi. (Gdr/Col/Adnkronos)
ILMESSAGGERO
Rom, in arrivo una comunicazione della Ue
BRUXELLES (14 maggio) - La Commissione europea varerà, il prossimo 25 giugno, un documento dedicato alla popolazione Rom in Europa e ai gravi problemi di integrazione e di natura socio-economica e sanitaria. Lo ha comunicato oggi a Bruxelles il commissario per il Fondo sociale europeo Vladimir Spidla. Il documento della Commissione europea dedicato alla popolazione Rom - ha detto Spidla - prenderà in considerazione «in modo trasversale, tutte le politiche europee che possono venire in aiuto a questa popolazione che nella sua grande maggioranza vive nella povertà estrema. E questo non è accettabile»...CONTINUA
NEWS.KATAWEB
Clima da “pogrom”: a Napoli a fuoco altri due campi rom
14 maggio 2008 alle 10:17
Clima da “pogrom” per gli zingari, tra ronde, prefetti con poteri speciali e allarmi sicurezza. Situazione tesa a Ponticelli, Napoli, dove dopo che una rom è stata accusata di tentato sequestro, gli abitanti organizzano roghi e pestaggi. Vertice sulla sicurezza in mattinata a Napoli. Alemanno: prefetto di Roma avrà poteri eccezionali come a Milano. Veltroni: no alla caccia all’immigrato.
CORRIERE DELLA SERA
La fuga dei rom dai campi sotto assedio
Napoli, altri due roghi. Fischi ai pompieri
Giusi Fasano 15 maggio 2008
NAPOLI — La grande fuga è cominciata all’alba. Una carovana di motocarri scortati dalla polizia ha lasciato l’accampamento rom di via Argine, quello assaltato dalle donne del quartiere Ponticelli martedì pomeriggio. Uomini alla guida, donne e bambini dietro, arrampicati su pile di materassi, coperte e vettovaglie.
Direzione: la scuola Deledda di Soccavo, zona dall’altra parte di Napoli. Quello era il gruppo più numeroso e più difficile da spostare, una sessantina in tutto. Gli altri, più di quattrocento persone, hanno scelto di abbandonare i campi nomadi a gruppetti più piccoli, una-due famiglie per volta. Lo hanno fatto in gran parte di notte, dopo i roghi di martedì sera. Chi si è sistemato da amici, in altri insediamenti della città; chi ha trovato rifugio in vecchi casolari di periferia; chi in campi nomadi fuori Napoli; in dieci hanno avuto ospitalità da un italiano che ha offerto accoglienza per una notte. Qualcuno ha invece deciso di rischiare, di dormire un’altra volta fra cartoni e compensato, sotto i raccordi autostradali di Ponticelli, a due passi da gente che ripete di non voler mai più accampamenti sotto casa.
Questione di ore, comunque, e nel quartiere della rivolta anti-nomadi non ci sarà più un solo rom. E, a giudicare dalla determinazione degli incendiari, non resterà in piedi neppure una baracca. Dopo quelle bruciate la sera dell’assalto a forza di benzina e bottiglie molotov, ieri è toccato ad altre due baraccopoli, abbandonate da poche ore e distrutte in una manciata di minuti, davanti a una ventina di donne e bambini che applaudivano le fiamme e fischiavano i pompieri. Gli attentatori dalle molotov facili avevano però progetti più ambiziosi: hanno provato a dar fuoco a un terzo campo, ma la pioggia battente ha ostacolato il piano. Contro un quarto avevano già pronte due bottiglie incendiarie, trovate nel pomeriggio e che ora la polizia sta esaminando.
«Mi dispiace molto per quello che sta succedendo, non volevo certo che si arrivasse a tanto », dice Flora Martinelli, la mamma della bambina di sei mesi che una ragazza rom di 17 anni avrebbe tentato di rapire, sabato scorso. Da quell’episodio è scaturita la rivolta contro i rom e Flora ora si dice convinta che «da qui se ne devono andare, ma in modo pacifico e civile ».
Sulla rappresaglia anti-nomadi l’assessore alle risorse provinciali Guglielmo Allodi parla di «un’evidente intromissione della camorra che da anni occupa con i suoi traffici illegali una parte di quel territorio ». Anche il governatore Bassolino ipotizza «forze in campo violente e criminali in nome di assurde vendette». L’Onu, attraverso la portavoce dell’agenzia per i rifugiati Laura Boldrini, esprime preoccupazione per lo «scenario balcanico» di Napoli e chiede che le istituzioni «condannino gli attacchi» di cui sono stati oggetto i rom.
CORRIERE DELLA SERA
Slitta la nomina dei superprefetti per i rom
Fiorenza Sarzanini 15 maggio 2008
Alemanno: si farà anche a Roma. Necessari 8 milioni di euro. Berlusconi: no a svolte repressive
ROMA — Slitta la nomina del prefetto di Milano a commissario straordinario sull’emergenza Rom. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni aveva annunciato la firma del decreto entro la fine di questa settimana, ma la procedura prevede che debba essere il governo a ratificare l’incarico. E soprattutto che vengano stanziati otto milioni di euro per far fronte ai poteri che vengono concessi. Se ne riparlerà dunque durante la riunione del Consiglio dei ministri convocata a Napoli per mercoledì prossimo. E in quella sede si stabiliranno i criteri per altri provvedimenti analoghi. Maroni annuncia per i prossimi giorni una visita al procuratore di Mondovì che per primo ha contestato ai nomadi accusati di furto e rapina l’associazione per delinquere.
Gianni Alemanno ha chiesto che anche a Roma arrivi il commissario: «Si tratta solo di definire bene quali saranno i poteri da dare al prefetto o ad un altro funzionario». Il collega di Torino Sergio Chiamparino boccia invece l’idea: «Non mi pare che in Italia l’esperienza della gestione commissariale abbia dato risultati esaltanti, vedi il caso Napoli». Oggi i sindaci si riuniranno per cercare una linea comune e la maggioranza ribadirà la necessità di avere poteri più forti in materia di sicurezza.
La sistemazione dei nomadi nei campi autorizzati dai comuni rimane un problema che il Viminale vuole gestire in accordo con le amministrazioni locali. Oggi Maroni vedrà il collega rumeno Cristian David. L’ambasciatore in Italia Razvan-Victor Rusu ribadisce la richiesta di «essere coinvolti nella discussione sulle misure da adottare dal momento che riguardano anche cittadini comunitari ».
Resta aperto il dibattito sulla sicurezza e sui provvedimenti che l’esecutivo dovrà approvare la prossima settimana «senza mai adottare svolte repressive, incompatibili con la nostra tradizione liberale», come ha specificato il premier Silvio Berlusconi. Scartata la possibilità che il reato di immigrazione clandestina venga inserito nel decreto legge, si valuta l’ipotesi di prevederlo con un disegno di legge evitando così che la norma entri subito in vigore e prevedendo di applicarlo soltanto a chi commette anche un altro delitto, escludendo quindi le migliaia di stranieri che sono in Italia per lavorare, sia pur senza permesso di soggiorno come colf e badanti. Al di là delle posizioni personali favorevoli che sono già state espresse, nel Pdl sono in molti a mostrare perplessità su questa norma.
Confermata è invece l’idea di ampliare i tempi di permanenza nei Cpt e di prevedere espulsioni rapide con accompagnamento alla frontiera dopo l’accertamento dell’identità del clandestino. Le strutture esistenti non sono però sufficienti a contenere la massa di persone che prevedibilmente arriveranno in Italia nei prossimi mesi e dunque si sta valutando anche la possibilità di utilizzare le caserme dismesse.
PER ALCUNI DI LORO SI VUOLE COLPIRE L’INTERA COMUNITÀ SOLO PERCHÉ APPARTENENTI ALLO STESSO GRUPPO ETNICO. ESATTAMENTE COME AVVENIVA NELLA SERBIA DI MILOSEVICH CON LA PULIZIA ETNICA, COSA ANALOGA QUANTO FATTO DAI NAZISTI CON LA ELIMININAZIONE FISICA DI SEI MILIONI DI EBREI E MIGLIAIA DI ROM. SOLO CHE NOI PER ADESSO CI LIMITIAMO A “SCACCIARLI” MA PER MANDARLI DOVE? PER DISPERDERLI E RITORNARE POI IN LUOGHI DIVERSI.
NEMMENO FLORA MARTINELLI, LA MAMMA DELLA BAMBINA DI SEI MESI CHE STAVA PER ESSERE RAPITA DALLA ROM 17ENNE PENSAVA CHE SI ARRIVASSE A COSÌ TANTA VIOLENZA.
SCARICARE TUTTO IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA SUI ROM, POPOLO POVERO E NOMADE MA EUROPEO E “FOMENTARE” COME FA ABITUALMENTE LA DESTRA ESTREMA, I POVERI DEI QUARTIERI PIÙ ESPOSTI AI LORO CAMPI, PRODUCE SOLO GRANDE EFFETTO MOMENTANEO POICHÉ È UNA INUTILE GUERRA TRA POVERI CHE FA DIMENTICARE IL RESTO DELLA CRIMINALITÀ MAGGIORE PRODOTTA DA ALTRI NOSTRANI BEN PIÙ POTENTI. IN QUESTO CASO È IL PRINCIPIO DELLA LEGGE UGUALE PER TUTTI CHE VIENE VIOLATA.
SE LA GIUSTIZIA DEL NOSTRO PAESE FOSSE RAPIDA, EFFICIENTE E UGUALE PER TUTTI STRANIERI E NON, E LE ISTITUZIONI GARANTISSERO CONDIZIONI DI VIVIBILITÀ UMANE A TUTTE LE PERSONE, COME AVVIENE NEL RESTO DELL’EUROPA, QUESTI “FENOMENI” NON CI SAREBBERO.
ORA BISOGNA INTERVENIRE PER FERMARE TUTTO QUESTO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ANCHE PER LE RIPERCUSSIONI A LIVELLO INTERNAZIONALE CHE PRODUCE. INTANTO L’ONU E LA COMUNITÀ EUROPEA CE LO CHIEDONO GIÀ.
Raffaele B.
ILTEMPO
NAPOLI: COMISSIONE UE CONDANNA VIOLENZE CONTRO CAMPI ROM
Bruxelles, 15 mag. - (Adnkronos/Aki) - La Commissione Europea ha espresso una dura condanna per le violenze in questi giorni contro i rom, soprattutto nell'area di Napoli. "Condanniamo molto fortemente -ha dichiarato Pia Ahrenkilde, una dei portavoce della Commissione- atti criminali di singoli che andranno perseguiti dalle autorita' competenti caso per caso, nel quadro dello stato di diritto". La portavoce ha reagito cosi' ai giornalisti che le chiedevano un commento ai roghi di campi nomadi. (Gdr/Col/Adnkronos)
ILMESSAGGERO
Rom, in arrivo una comunicazione della Ue
BRUXELLES (14 maggio) - La Commissione europea varerà, il prossimo 25 giugno, un documento dedicato alla popolazione Rom in Europa e ai gravi problemi di integrazione e di natura socio-economica e sanitaria. Lo ha comunicato oggi a Bruxelles il commissario per il Fondo sociale europeo Vladimir Spidla. Il documento della Commissione europea dedicato alla popolazione Rom - ha detto Spidla - prenderà in considerazione «in modo trasversale, tutte le politiche europee che possono venire in aiuto a questa popolazione che nella sua grande maggioranza vive nella povertà estrema. E questo non è accettabile»...CONTINUA
NEWS.KATAWEB
Clima da “pogrom”: a Napoli a fuoco altri due campi rom
14 maggio 2008 alle 10:17
Clima da “pogrom” per gli zingari, tra ronde, prefetti con poteri speciali e allarmi sicurezza. Situazione tesa a Ponticelli, Napoli, dove dopo che una rom è stata accusata di tentato sequestro, gli abitanti organizzano roghi e pestaggi. Vertice sulla sicurezza in mattinata a Napoli. Alemanno: prefetto di Roma avrà poteri eccezionali come a Milano. Veltroni: no alla caccia all’immigrato.
CORRIERE DELLA SERA
La fuga dei rom dai campi sotto assedio
Napoli, altri due roghi. Fischi ai pompieri
Giusi Fasano 15 maggio 2008
NAPOLI — La grande fuga è cominciata all’alba. Una carovana di motocarri scortati dalla polizia ha lasciato l’accampamento rom di via Argine, quello assaltato dalle donne del quartiere Ponticelli martedì pomeriggio. Uomini alla guida, donne e bambini dietro, arrampicati su pile di materassi, coperte e vettovaglie.
Direzione: la scuola Deledda di Soccavo, zona dall’altra parte di Napoli. Quello era il gruppo più numeroso e più difficile da spostare, una sessantina in tutto. Gli altri, più di quattrocento persone, hanno scelto di abbandonare i campi nomadi a gruppetti più piccoli, una-due famiglie per volta. Lo hanno fatto in gran parte di notte, dopo i roghi di martedì sera. Chi si è sistemato da amici, in altri insediamenti della città; chi ha trovato rifugio in vecchi casolari di periferia; chi in campi nomadi fuori Napoli; in dieci hanno avuto ospitalità da un italiano che ha offerto accoglienza per una notte. Qualcuno ha invece deciso di rischiare, di dormire un’altra volta fra cartoni e compensato, sotto i raccordi autostradali di Ponticelli, a due passi da gente che ripete di non voler mai più accampamenti sotto casa.
Questione di ore, comunque, e nel quartiere della rivolta anti-nomadi non ci sarà più un solo rom. E, a giudicare dalla determinazione degli incendiari, non resterà in piedi neppure una baracca. Dopo quelle bruciate la sera dell’assalto a forza di benzina e bottiglie molotov, ieri è toccato ad altre due baraccopoli, abbandonate da poche ore e distrutte in una manciata di minuti, davanti a una ventina di donne e bambini che applaudivano le fiamme e fischiavano i pompieri. Gli attentatori dalle molotov facili avevano però progetti più ambiziosi: hanno provato a dar fuoco a un terzo campo, ma la pioggia battente ha ostacolato il piano. Contro un quarto avevano già pronte due bottiglie incendiarie, trovate nel pomeriggio e che ora la polizia sta esaminando.
«Mi dispiace molto per quello che sta succedendo, non volevo certo che si arrivasse a tanto », dice Flora Martinelli, la mamma della bambina di sei mesi che una ragazza rom di 17 anni avrebbe tentato di rapire, sabato scorso. Da quell’episodio è scaturita la rivolta contro i rom e Flora ora si dice convinta che «da qui se ne devono andare, ma in modo pacifico e civile ».
Sulla rappresaglia anti-nomadi l’assessore alle risorse provinciali Guglielmo Allodi parla di «un’evidente intromissione della camorra che da anni occupa con i suoi traffici illegali una parte di quel territorio ». Anche il governatore Bassolino ipotizza «forze in campo violente e criminali in nome di assurde vendette». L’Onu, attraverso la portavoce dell’agenzia per i rifugiati Laura Boldrini, esprime preoccupazione per lo «scenario balcanico» di Napoli e chiede che le istituzioni «condannino gli attacchi» di cui sono stati oggetto i rom.
CORRIERE DELLA SERA
Slitta la nomina dei superprefetti per i rom
Fiorenza Sarzanini 15 maggio 2008
Alemanno: si farà anche a Roma. Necessari 8 milioni di euro. Berlusconi: no a svolte repressive
ROMA — Slitta la nomina del prefetto di Milano a commissario straordinario sull’emergenza Rom. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni aveva annunciato la firma del decreto entro la fine di questa settimana, ma la procedura prevede che debba essere il governo a ratificare l’incarico. E soprattutto che vengano stanziati otto milioni di euro per far fronte ai poteri che vengono concessi. Se ne riparlerà dunque durante la riunione del Consiglio dei ministri convocata a Napoli per mercoledì prossimo. E in quella sede si stabiliranno i criteri per altri provvedimenti analoghi. Maroni annuncia per i prossimi giorni una visita al procuratore di Mondovì che per primo ha contestato ai nomadi accusati di furto e rapina l’associazione per delinquere.
Gianni Alemanno ha chiesto che anche a Roma arrivi il commissario: «Si tratta solo di definire bene quali saranno i poteri da dare al prefetto o ad un altro funzionario». Il collega di Torino Sergio Chiamparino boccia invece l’idea: «Non mi pare che in Italia l’esperienza della gestione commissariale abbia dato risultati esaltanti, vedi il caso Napoli». Oggi i sindaci si riuniranno per cercare una linea comune e la maggioranza ribadirà la necessità di avere poteri più forti in materia di sicurezza.
La sistemazione dei nomadi nei campi autorizzati dai comuni rimane un problema che il Viminale vuole gestire in accordo con le amministrazioni locali. Oggi Maroni vedrà il collega rumeno Cristian David. L’ambasciatore in Italia Razvan-Victor Rusu ribadisce la richiesta di «essere coinvolti nella discussione sulle misure da adottare dal momento che riguardano anche cittadini comunitari ».
Resta aperto il dibattito sulla sicurezza e sui provvedimenti che l’esecutivo dovrà approvare la prossima settimana «senza mai adottare svolte repressive, incompatibili con la nostra tradizione liberale», come ha specificato il premier Silvio Berlusconi. Scartata la possibilità che il reato di immigrazione clandestina venga inserito nel decreto legge, si valuta l’ipotesi di prevederlo con un disegno di legge evitando così che la norma entri subito in vigore e prevedendo di applicarlo soltanto a chi commette anche un altro delitto, escludendo quindi le migliaia di stranieri che sono in Italia per lavorare, sia pur senza permesso di soggiorno come colf e badanti. Al di là delle posizioni personali favorevoli che sono già state espresse, nel Pdl sono in molti a mostrare perplessità su questa norma.
Confermata è invece l’idea di ampliare i tempi di permanenza nei Cpt e di prevedere espulsioni rapide con accompagnamento alla frontiera dopo l’accertamento dell’identità del clandestino. Le strutture esistenti non sono però sufficienti a contenere la massa di persone che prevedibilmente arriveranno in Italia nei prossimi mesi e dunque si sta valutando anche la possibilità di utilizzare le caserme dismesse.
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