domenica, maggio 04, 2008

BEPPE GRILLO CONTRO L'INFORMAZIONE IN RETE

SIAMO DI FRONTE ALLA CADUTA DELL'IDOLO DELLA COSIDDETTA "LIBERTÀ DELLA RETE", DEL COMICO POLITICO CHE "RIVENDICAVA" LA SUPREMAZIA DI INTERNET SU TUTTI GLI ALTRI MEZZI D'INFORMAZIONE "CONTROLLATI" DAI POTENTI CHE "CENSURANO" NOTIZIE "SCOMODE".

LA SUA RETE CON IL SUO BLOG "DIMOSTRAVA" CHE SI PUÒ CREARE UN GRANDE MOVIMENTO DI MASSA CONTRO I POTENTI E I POLITICI FACENDO "CONTROINFORMAZIONE" LADDOVE NON CI PUÒ ESSERE LA "CENSURA" PERCHÈ LA RETE È LIBERA PER DEFINIZIONE.

MA A SEGUITO DELLA PUBBLICAZIONE IN RETE DEI "DATI FISCALI" IL SUO ATTEGGIAMENTO "VIRA" IMPROVVISAMENTE DI 180 GRADI. LANCIA STRALI CONTRO VISCO E CHIEDE AL SUO POPOLO D'INVIARE UNA E-MAIL A TREMONTI, NUOVO MINISTRO DELL'ECONOMIA, SUO NEMICO GIURATO, D'INTERVENIRE PER TOGLIERE DALLA RETE QUELL'INFAMIA.

LA RAGIONE DEL VOLTAFACCIA DI GRILLO STA NEL FATTO CHE IN QUEI "DATI FISCALI" C'È LA NOTIZIA DEL SUO REDDITO, OLTRE 4 MILIONI DI EURO NEL 2005. UNA COSA CHE HA SBALORDITO MOLTI "GRILLINI" CHE ORA SONO "SCONCERTATI" E NON "RISPONDONO" COME GRILLO SI ASPETTAVA. D'ALTRONDE IN TUTTI I SONDAGGI ON LINE DI TUTTI I MEDIA I FAVOREVOLI ALLA PUBBLICAZIONE IN RETE DEI DATI FISCALI SONO IN NETTA MAGGIORANZA.

NATURALMENTE CHI HA UN REDDITO ELEVATO O SPROPORZIONATO NON HA INTERESSE CHE VENGA DIVULGATO IN RETE E BEPPE GRILLO, CAMPIONE DEI PRECARI EVIDENTEMENTE NON FA ECCEZIONE. CERTO ORA SI GRIDA ALLO SCANDALO SULLA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY E DEL FATTO CHE SI STA DANDO UNA MANO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E COME SI VEDE IL "SISTEMA" EX-NEMICO DI GRILLO SI "MUOVE" IN QUESTO SENSO "BLOCCANDO" LE INFORMAZIONI IN RETE E MINACCIANDO PERFINO CHI "SCARICA" QUEI DATI DI ARRESTO FINO A QUANDO LA SITUAZIONE NON VERRÀ CHIARITA.

MA POSSIAMO GIURARCI CHE IL NUOVO GOVERNO BERLUSCONI RISOLVERÀ QUESTA QUESTIONE UNA VOLTA PER TUTTE CON UNA LEGGE CHE PROIBIRÀ LA PUBBLICAZIONE DEI PROSSIMI DATI FISCALI IN RETE FACENDO FELICI TUTTI COLORO CON GUADAGNI SPROPORZIONATI ED EVASORI DI TURNO, GRILLO COMPRESO.

ORA AL DI LA DELL'ESITO DELLA QUESTIONE SE PUBBLICARE O NO IN RETE QUESTO TIPO D'INFORMAZIONI CHE SULLA CARTA INVECE È PUBBLICABILE PER LEGGE, SI VEDRÀ NEI PROSSIMI GIORNI, IL DESTINO DI GRILLO È SEGNATO!

È STATO "SMASCHERATO" NELL'AMBITO DELLA STESSA RETE E SI È RIVELATO AGLI OCCHI DEI SUOI STESSI SEGUACI PER QUELLO CHE È: UN RICCO BUFFONE OPPORTUNISTA, UN DOPPIO GIOCHISTA NON PIÙ CREDIBILE!

SE NON ALTRO SU UNA COSA GRILLO AVEVA RAGIONE ERA CHE LA RETE È VERAMENTE UNO STRUMENTO DEMOCRATICO, DI TRASPARENZA E DI LIBERTÀ TANTO È VERO CHE CI HA PERMESSO DI SCOPRIRE LA VERITÀ PERSINO SU DI LUI CHE NON VOLEVA CHE SI SAPESSE!
Raffaele B.

CORRIERE DELLA SERA
I redditi degli italiani su Internet
poi arriva lo stop del Garante

30 aprile 2008

per alcune ore disponibili quelli del 2005 . Visco: «fatto di democrazia»
L'Agenzia delle Entrate rende consultabili da chiunque
le dichiarazioni. Poche ore dopo la sospensione


CORRIERE DELLA SERA
Redditi sul Web, Grillo: «È una follia»
30 aprile 2008
Ma tra il popolo dei "grillini" è bufera
Il comico: «Facilitati pizzo, rapimenti e odi familiari». E in molti sul blog chiedono di eliminare il post


MILANO - Grillo Giuseppe. Data di nascita: 21 luglio 1948. Reddito di lavoro autonomo dichiarato nel 2005: 4.272.591. Imposta netta: 1.823.010. Carta, anzi Web canta. I redditi degli italiani finiscono online e la curiosità patrimoniale dei cittadini non risparmia nessuno. Dal vicino di casa al politico, ai vip. Nel calderone anche il comico genovese, che vanta per il 2005 un reddito di tutto rispetto. E che dalle pagine multimediali del suo blog non lascia passare inosservato il polverone sollevato dalla scelta presa e difesa dal viceministro uscente Visco.

«UNA FOLLIA» - «Follia, questa è follia» scrive Grillo, riferendosi a quanto deciso dalla agenzia delle entrate. «Gli è stato suggerito dalla Ndrangheta, dalla Mafia, dalla Camorra e dalla Sacra Corona Unita. Padoa Schioppa e Visco, con la benedizione di Prodi e del centro sinistra unido che mai sera vencido, hanno eseguito» prosegue il comico genovese, secondo il quale «dopo l’indulto che ha liberato le carceri questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti. Pagare le tasse così è troppo pericoloso - scrive - meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o un rapimento». Secondo Grillo infatti con la pubblicazione online dei redditi «i rapimenti di persone saranno facilitati, il pizzo potrà essere proporzionato al reddito dichiarato. La criminalità organizzata non dovrà più indagare, presumere. Potrà andare a colpo sicuro collegandosi al sito dell’agenzia delle entrate. I nullatenetenti e gli evasori non avranno comunque nulla da temere. Chi paga le tasse sarà punito, chi ne paga molte potrà essere sequestrato, taglieggiato, rapinato».

LA RIVOLTA DEI "GRILLINI"- Grillo fa la sua proposta: «Inviamo una mail al prossimo ministro dell’Economia Giulio Tremonti perché ristabilisca le regole della convivenza civile e blocchi l’accesso a chiunque di dati sensibili privati» e annuncia: «Nei prossimi giorni cercherò di capire chi è l’ispiratore di questa schifezza. È giusto che tutti lo vengano a sapere e che risponda delle eventuali». Ma il post non riscuote tra gli affezionati sostenitori del comico il solito successo. E così tra quanti hanno commentato il post «La colonna infame» c'è per esempio chi si domanda come mai «prima Grillo dice che bisogna mettere tutto sulla rete e ora invoca il nemico Tremonti perche ciò non accada». O chi più semplice afferma «Questo post puzza» e si chiede «Cosa c'e dietro?». E poi ancora chi con disincanto domanda: «Voi che rimanete a bocca aperta davanti al reddito di Grillo ma non lo sapevate? Pensavate fosse senza un soldo?». Molti quelli che chiedono che il post venga tolto dalla pagina, pochi quelli che difendono il comico genovese («Beppe ha completamente ragione, le dichiarazioni debbono rimanere segrete, fatevi i cavoli vostri. Spero di essere stato esaustivo. Cordialità»). Diversi gli attacchi diretti al personaggio: «Grillo, ma sarai mica di destra?», oppure: «Penso che Beppe Grillo abbia bisogno di riposo». O ancora: «Ti brucia il cu... che si veda quanto guadagni, San Paladino dei Precari?». E c'è anche chi con ironia prova a spiegare il perché di un intervento giudicato dai più in controtendenza rispetto agli altri: «Da buon genovese - si legge in un commento - Grillo dimentica tutto il resto quando si tratta di soldi».

PRIMADANOI
Redditi on line, Grillo si prende un mega vaffa dalla "sua" Rete
04 Maggio 2008 12:46:00

REDDITI ON LINE. Il suo è uno dei blog italiani più visitati della Rete. Negli ultimi due anni viene osannato dalle folle per i suoi discorsi sempre sul filo della demagogia. Manda a quel paese la casta della politica italiana in nome della «trasparenza» e della «correttezza» verso gli italiani.

Ma due giorni fa, Beppe Grillo, l'idolo delle folle incazzate ha compiuto un passo falso e adesso rischia di perdere in un solo colpo tutta la credibilità che si era guadagnato. Cose che capitano nella Rete…
Dopo la messa on line delle dichiarazioni dei redditi da parte del ministro Visco qualche giornale nazionale ha dato i numeri anche della sua dichiarazione dei redditi del 2005: 4 milioni di euro.
Lui ha alzato la voce (come sempre) e ha attaccato il provvedimento ma senza mai chiaramente parlare del suo fastidio per la cifra messa “in piazza”.
«I rapimenti di persone saranno facilitati», ha scritto sul suo blog, «il pizzo potrà essere proporzionato al reddito dichiarato. La criminalità organizzata non dovrà più indagare, presumere. Dopo l'indulto che ha liberato le carceri questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l'indirizzo di casa dei contribuenti».
Il rituale è sempre quello e anche questa volta ha seguito il copione: attaccare strenuamente il "potere" e se gli insulti ci sono meglio ancora così la gente si esalta.
Puntuale come al solito è scattata anche l'iniziativa per i suoi "adepti": «spediamo tutti una email al prossimo ministro dell'Economia Giulio Tremonti perché ristabilisca le regole della convivenza civile e blocchi l'accesso a chiunque di dati sensibili privati».
Ma questa volta gli utenti non lo hanno seguito. I grillini si sono ribellati e un vaffa glielo hanno rifilato a lui.
Un passo falso ancor più grande se si considera che Grillo è un grande conoscitore del web e dei suoi meccanismi: una vicenda che deve far riflettere quanti credono che possano sopravvivere proprio in Rete gli imbonitori, i “ducetti” o i capipopolo che ipnotizzano.
I navigatori hanno invece dimostrato di continuare sempre a ragionare con la loro testa e dove non sono d’accordo lo dicono… e molto chiaramente.
Come un mare d'acqua gonfiato ad arte, adesso Grillo deve fare i conti con un'onda anomala, uno tsunami, un getto così pesante e potente che rischia di risucchiare lui, la sua simpatia, la sua verve, i suoi vaffa, i suoi referendum popolari, la sua credibilità e soprattutto le sue verità.

IL VAFFA DEI GRILLINI
Degli oltre 5mila commenti ricevuti il 70% sono più che negativi
CONTINUA

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