mercoledì, maggio 07, 2008

LA VIOLENZA - LINGUAGGIO FASCISTA DEI NAZISKIN

UN ARTICOLO DEL QUOTIDIANO LIBERTÀ DEL 18 APRILE SCORSO CON IL TITOLO "Naziskin, in Alto Adige 16 arresti e 100 indagati" PARLA DI FABIO TOMMASELLI, VITTIMA DI UN ANALOGO PESTAGGIO SEGUITO DA MORTE NEL TRENTINO. IL COGNOME TOMMASELLI, IRONIA DELLA SORTE È SIMILE A QUELLO DI NICOLA TOMMASOLI LA VITTIMA DI VERONA. UN FATTO CHE LETTO ORA ALLA LUCE DI QUELLO AVVENUTO A VERONA LASCIA SCONCERTATI ED INORIDITI.

DUNQUE QUESTI FENOMENI AVVENGONO CON UNA CERTA FREQUENZA E CIRCOSCRITTI IN CERTE ZONE DEL NORD ITALIA E CHE GRAZIE ALLA POLIZIA VENGONO "REPRESSI" SOLO QUANDO PURTROPPO LA "VIOLENZA" ARRIVA A CAUSARE LA "MORTE" DELLA VITTIMA DI TURNO.

DALLE ALTRE ISTITUZIONI, QUALI LA POLITICA, LA MAGISTRATURA E I CITTADINI MEDESIMI, IL FENOMENO NAZISKIN VIENE DEL TUTTO “SOTTOVALUTATO”, CONSIDERATO TUTTO AL PIÙ UNA "BRAVATA" FATTA DAI SOLITI TEPPISTI CHE SE LA PRENDONO CON I “DIVERSI”. PER ALCUNI CITTADINI RAZZISTI O SPAVENTATI DAI ROM E/O DALLA IMMIGRAZIONE, QUESTI "TEPPISTI" POSSONO RAPPRESENTARE UN UTILE “SPAURACCHIO”.

ATTENZIONE PERÒ LA VIOLENZA CONTRO IL "DIVERSO" NON SI FERMA QUI, PERCHÈ COME DIMOSTRANO LE STESSE CRONACHE, ESSA SI ESERCITA CONTRO TUTTI: NERI, ARABI, EBREI, NON CRISTIANI, ITALIANI "TERRONI" PERCHÈ VENGONO DAL SUD, PAESANI MA CON IDEE DIVERSE, POI CON CHI VESTE OPPURE MANGIA O PARLA DIVERSAMENTE...ETC. IN UN ASSURDO TENTATIVO DI "CONSERVARE" LA PUREZZA DEL TERRITORIO E DELLA GENTE DEL LUOGO, COME A "RIFIUTARE" LE MODIFICHE ESERCITATE DAL TEMPO E DAL MONDO.

UNA FORTE "SEDUZIONE" PER MOLTI "NOSTALGICI" CHE VORREBBERO RIMETTERE INDIETRO L'OROLOGIO DELLA STORIA. UNA SEDUZIONE PERÒ “PERICOLOSA” PERCHÈ, COME LA STESSA STORIA HA DIMOSTRATO AMPIAMENTE, QUESTO TIPO DI "VIOLENZA" PORTA INEVITABILMENTE ALLA FINE DELLA LIBERTÀ E DELLA DEMOCRAZIA SPAZZANDO VIA TUTTE LE NOSTRE CONQUISTE DI CIVILTÀ ORIGINATE DALL’ANTIFASCISMO E DALLA RESISTENZA CHE SONO ALLA BASE DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.

PERCIÒ, ATTENZIONE! LA STORIA DEL NOSTRO PAESE C'INSEGNA CHE QUESTO TIPO DI "VIOLENZA" NON PUÒ ESSERE UNA "BRAVATA" MA È UN PRECISO LINGUAGGIO FASCISTA DEI NAZISKIN ORA IN “RIMONTA” E "SUPPORTATO" PERFINO CON ALLEANZE POLITICHE “NOSTALGICHE” SIA DI GOVERNO NAZIONALE CHE QUELLE LOCALI. RICORDIAMOCI LA
INCREDIBILE GAFFE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA GIANFRANCO FINI.
Raffaele B.

ANSA
Antiterrorismo: atto di violenza contro i diversi
di Anna Lisa Antonucci
2008-05-05 18:09

ROMA - Da Nicola Tommasoli, il giovane in coma dopo l'aggressione a Verona, forse non volevano neppure la sigaretta che gli hanno chiesto ma era solo un pretesto per attaccar briga con qualcuno considerato diverso da loro, dunque ostile. "Il motivo unico che ispira questi gruppi di skinheads - spiega Carlo De Stefano, direttore della Polizia di Prevenzione - è la violenza fine a se stessa, contro il 'diverso' per colore di pelle, credo religioso o semplicemente per abbigliamento".
Molti sono i gruppi attivi in Italia, soprattutto al nord, in Trentino Alto Adige e in Veneto ma anche in Emilia Romagna e Toscana, che si rifanno alla tradizione tedesca dei 'Blood and Honor' e ai gruppi inglesi e olandesi Hammerskin. Gruppi oggetto di indagini approfondite e che hanno portato anche di recente a numerosi arresti e perquisizioni. "Formazioni che si ritrovano in raduni e concerti di area, occasioni di proselitismo e propaganda, prive di valori culturali e politici di riferimento" aggiunge il capo dell'antiterrorismo italiano, anche se spesso sono stati sequestrati nel corso delle perquisizioni materiale e simboli nazisti.

"La discriminazione, la xenofobia, il razzismo sono gli elementi su cui si scatena la violenza - dice ancora De Stefano -, la stessa che pervade gli stadi di calcio. Spesso, infatti, gli skinheads la domenica si trasformano in ultrà con lo stesso fine: la violenza fine a se stessa, il tifo non c'entra niente". Violenza, dunque, contro il diverso ma anche contro lo Stato e le sue istituzioni, come la polizia.

"Anche se gli ultrà, specie i più attivi sono in diminuzione, siamo a circa 56 mila adepti contro gli 80 mila di due anni fa - spiega De Stefano -, il panorama resta vasto e con una caratteristica nuova: abbiamo arrestato ultrà in contesti violenti estranei al calcio, come a Pianura e nel porto di Cagliari durante gli scontri per l'emergenza rifiuti".

E anche Raffaele Delle Donne, che ha confessato l'aggressione di Verona era stato sottoposto ad un Daspo, scaduto nel febbraio 2008. Un fenomeno che, secondo gli analisti dell' antiterrorismo, ha come unico obiettivo alzare la tensione e provocare scontri, "tanto più pericoloso - dice De Stefano - quanto meno organizzato.

Dunque, difficile da prevenire e molto aggregante per tanti più giovani perché senza una motivazione precisa". Un fenomeno in crescita, conclude De Stefano, perché "quando mancano punti di riferimento e valori culturali si generano mostri".

QUOTIDIANO.LIBERTÀ
Naziskin, in Alto Adige
16 arresti e 100 indagati
18/04/2008
Pestaggi di stranieri e italiani a Merano
BOLZANO - Sedici giovani arrestati, un centinaio di indagati per la violazione della Legge Mancino sull'istigazione all'odio razziale. È questo il bilancio di un'operazione della polizia contro un gruppo consistente di teste rasate altoatesine accusate di aver compito pestaggi nella zona di Merano ai danni di extracomunitari, di italiani e di chiunque non la pensasse come loro.

Come ha detto il procuratore di Bolzano Cuno Tarfusser, dall'inchiesta è emerso il quadro di una situazione «preoccupante», nella quale - ha sottolineato - sono chiamate in causa le strutture della società e della famiglia. Alcuni degli indagati avevano già avuto a che fare con analoghe inchieste, in un Alto Adige dove periodicamente vengono a galla episodi di intolleranza a sfondo nazista. Il più grave di questi accadde pochi anni fa: un ragazzo del Trentino, Fabio Tommaselli, di 26 anni, venne pestato a sangue e morì dopo essere capitato casualmente in un bar con un gruppo di naziskin avvinazzati. L'operazione ha preso il via da una serie di aggressioni nella zona di Merano contro extracomunitari o giovani italiani. Dalle indagini è emerso un gruppo di personaggi che si richiamano all'ideologia nazista con simpatie pantirolesi.

Nel corso delle indagini, la polizia ha rilevato anche tentativi di infiltrazione all'interno di formazioni della locale estrema destra di lingua tedesca, subito bloccate - hanno detto Tarfusser e il questore di Bolzano Piero Innocenti, quest'ultimo fino a poco tempo fa questore a Piacenza - anche per l'intervento delle formazioni politiche stesse.

Che le derive naziste non siano gradite dall'establishment locale lo ha dimostrato chiaramente il comandante degli Schuetzen altoatesini Paul Bacher, che pochi giorni fa aveva detto con chiarezza: «Chi elogia Hitler non è un buon tirolese». L'operazione si è svolta in collegamento con le autorità di polizia tedesche e austriache.

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