martedì, giugno 24, 2008

IL CAVALIERE AL DI SOPRA DELLA LEGGE

Dopo l’approvazione del “DECRETO SICUREZZA” con all’interno le norme “BLOCCA PROCESSI” possiamo stare “tranquilli” perché il Cavaliere fa sapere che non la userà per sottrarsi al prossimo processo Berlusconi/Mills. Ovviamente dovrà essere un ALTRO GIUDICE a giudicarlo altrimenti non va bene. Ve lo immaginate se tutti gli imputati facessero lo stesso?

Perché allora inserire in un documento di tutt’altra materia una norma che blocca per un anno un certo tipo di processi penali, per certi reati e fino ad una certa data, diciamo al 30 giugno 2002, è perché non un’altra data? Che senso ha “COMPLICARE” ulteriormente le leggi penali più di quanto non lo siano già?

Ovviamente renderle “COMPLICATE” rende più agevole la “DIFESA” dell’imputato ricco e potente, allo stesso tempo però si rende la giustizia più “LENTA” e “INEFFICIENTE” per tutti i comuni cittadini. Evidentemente al politico Berlusconi ed ai suoi sostenitori non fa né caldo né freddo questo “EFFETTO COLLATERALE” che si tramuta tutto sommato in “MINORE SICUREZZA” per tutti perché alla fine della catena ci sono i “PROCESSI”. Se questi sono lenti e non funzionano, l’intero sistema della sicurezza non funziona!

Ora, far dichiarare che non se ne servirà, si fa “OLTRAGGIO” alla intelligenza degli italiani oltre che scadere in un assurdo “RIDICOLO”. Sarebbe come se la volpe, dopo aver fatto tanto per guadagnare l’ingresso del pollaio, non se ne volesse servire per catturare le sue prede! Suvvia, questo è troppo anche per gli stolti!

Se il Cavaliere afferma di essere “INNOCENTE”, giurandolo perfino sui suoi figli, ha la grande occasione per dimostrarlo ampiamente nel processo, anche grazie alla “ENORME DIFESA” rappresentata dal suo stuolo di avvocati-parlamentari super pagati e su cui pochi altri possono contare. Con una simile difesa è un gioco da ragazzi dimostrare di essere innocente, specialmente se lo si è veramente!

Invece insistere sulla “MODIFICA DELLE LEGGI PENALI” che regolano i processi e i reati non possono che avere un “UNICO FINE” e cioè quello di “SOTTRARSI ALLA GIUSTIZIA”, punto. Altrimenti si affronta il “PROCESSO” come tutti per la semplice ragione che la legge è uguale per tutti.

Solo i re delle monarchie assolute e i dittatori si “CONSIDERANO” al di sopra della legge e dei cittadini. Con questa ennesima “LEGGE VERGOGNA” la destra vuole “RIAFFERMARE” questo principio “MEDIOEVALE” e “INCOSTITUZIONALE” proprio perché viola il “PRINCIPIO DELL’UGUAGLIANZA”, principio al quale il Cavaliere in persona non fa mai mistero di esserne “CONTRARIO”.

Fino a quando il Paese può sopportare un simile scempio delle “REGOLE” senza avvitarsi ad una preoccupante “DECADENZA” senza ritorno?
Raffaele B.

AGI
GHEDINI: BERLUSCONI NON USERA' 'BLOCCA PROCESSI'
(AGI) - Roma, 23 giugno -

"Quella legge che chiamate blocca processi, Berlusconi non la usera'". Lo garantisce Niccolo' Ghedini, deputato Pdl e avvocato di Silvio Berlusconi, in un'intervista alla 'Stampa'. "E' l'opposizione - osserva - che strumentalizza leggi pensate a favore di tutti gli italiani che poi, incidentalmente, vanno ad incidere anche nel processo al presidente del Consiglio". Si tratta del caso Mills e Ghedini "come avvocato" si dice "sicuro che Berlusconi verra' assolto. Certo, non questo giudice dopo quello che ha scritto...". Ghedini lamenta anche che "fuori dalle stanze dei palazzi di giustizia c'e' un cartello 'chi tocca la sinistra muore, chi tocca Silvio Berlusconi, invece, va in Parlamento'". Un riferimento diretto a Gerardo D'Ambrosio "che mi e' anche simpatico, pero' deve la sua elezione esattamente alla guerra da magistrato contro Berlusconi".

PANORAMA
Decreto sicurezza, ok dal Senato. C’è anche il “blocca-processi”
Governo blindato in Senato: sì al
decreto sicurezza, incluso l’emendamento della discordia già ribattezzato “blocca-processi”.
A Palazzo Madama la maggioranza vota compatta a favore: 166 voti da Pdl, Lega, Mpa. Voti contrari (123) da Pd, Udc, Idv. Si è astenuto l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Cossiga che ha esordito con un duro attacco all’Anm, definita una ‘’potente lobby politico-sindacale ai limiti dell’eversione”. Il suo dissenso dal decreto, ha spiegato Cossiga, viene dal suo essere ‘’un cristiano e un antirazzista'’, dunque contrario alle norme anti-immigrazione. Bagarre al momento del voto, con i senatori dell’Idv che si sono alzati in piedi e hanno esposto una decina di cartelli recanti le scritte ‘’Vergogna!'’ e ‘’Il caimano è tornato!'’. Dai banchi della maggioranza, i senatori hanno risposto al grido di ‘’Buffoni'’.
Soddisfatto il ministro Maroni, autore di gran parte delle proposte contenute nel decreto, che alla proposta presentata dall’Anm e fatta propria dall’opposizione di stralciare la norma che sospende i processi di minore gravità per un anno risponde che “il decreto sicurezza è un’altra cosa” e “la proposta è pretestuosa”. Il decreto ora va alla Camera per la conversione in legge.
Il punto più contestato dell’intero decreto è quello riguardante la sospensione dei processi. Saranno infatti sospesi per un anno tutti i processi per reati punibili con meno di dieci anni di reclusione che si trovano in uno stato compreso tra la fissazione dell’udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado. Sono esclusi dal rinvio i processi in cui gli imputati sono detenuti, quelli per terrorismo, contro minori, quelli della criminalità organizzata e tutti quelli commessi in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, le cosiddette morti bianche. L’imputato può rinunciare alla sospensione e nel caso la prescrizione resta sospesa. Si amplia anche il numero dei reati per i quali non è concessa la sospensione della pena. Non sarà quindi più possibile sospendere la pena detentiva per atti osceni, violenza sessuale, singola e di gruppo, furto, e tutti i delitti aggravati dalla clandestinità nonché produzione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.
Un altro argomento che ha fatto molto discutere maggioranza e opposizione è l’uso dell’esercito per motivi di ordine pubblico nelle grandi città. Saranno circa
tremila gli uomini delle Forze Armate per un periodo di massimo sei mesi e rinnovabile una sola volta che saranno a disposizione dei prefetti delle aree metropolitane o delle zone densamente popolate per servizi di vigilanza, a siti e obiettivi sensibili. Gli uomini delle Forze Armate potranno anche svolgere compiti di perlustrazione e pattugliamento in concorso e congiuntamente alle forze di polizia. Il decreto contempla anche l’ergastolo per chi uccide un agente delle forze dell’ordine in servizio.
Il decreto sicurezza contiene inoltre l’aggravante della
clandestinità, cioè pene aggravate di un terzo se a compiere il reato è una persona presente illegalmente in Italia. La nuova aggravante di clandestinità viene applicata sia agli immigrati extracomunitari che ai cittadini di Stati membri dell’Unione europea irregolarmente entrati in Italia. Una nuova figura è anche quella della pena del carcere e della confisca dell’immobile per chi affitta immobili a cittadini stranieri irregolari. Si va dal carcere da sei mesi a tre anni e la confisca del bene per chi “al fine di trarre ingiusto profitto” dà alloggio ad uno straniero privo di titolo di soggiorno o cede l’immobile in locazione. Badanti e colf sono escluse da questa figura criminosa.
Aumentano infine di due anni le pene per l’associazione mafiosa e si estende il reato anche alle mafie straniere. Sono anche previsti la confisca dei patrimoni mafiosi in via definitiva e i mafiosi già condannati non potranno più avvalersi del gratuito patrocinio. Il decreto sicurezza contempla anche procedure più snelle per l’espulsione degli stranieri. Sarà espulso chi è condannato a più di due anni di reclusione a fronte dei 10 anni previsti fino ad oggi.

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