Una strategia analoga avvenne nel pomeriggio dello stesso giorno. Le forze dell’ordine, intervennero pesantemente contro i pacifici manifestanti dopo che la città di Genova venne devastata e messa a ferro e fuoco da gruppi cosiddetti “Black Block” estranei ai cortei ma che guarda un po’ “parlavano” e davano persino “ordini” ai poliziotti schierati che ubbidivano!
Raffaele B.
Genoa G8 secret police in action. Why?
Questo video titolato in inglese ma l'audio in italiano, testimonia chiaramente l'azione devastatrice dei "Black Block" senza alcun intervento della polizia. La polizia e i carabinieri sono invece intervenuti più tardi, dopo che i “Black Block” se ne erano andati, attaccando ingiustificatamente i pacifici manifestanti. I black block sono risultati "estranei" ai manifestanti, ma risultano invece collegati in modo inquietante con la polizia schierata a cui danno perfino “ordini” che vengono eseguiti! Infiltrati della polizia medesima? Che altro se no?
G8 Genova 2001- Testimonianza di una ragazza arrestata
Arianna Subri studentessa da Blu Notte - Misteri Italiani (RaiTre) il 20 luglio 2008
Il racconto è una denuncia di comportamenti violenti con espressioni volgari di agenti di polizia ai suoi danni e quelli di altri studenti. Picchiavano e minacciavano di violentare le donne continuamente per ore anche in presenza di poliziotte. Costretti a fare ciò che i poliziotti “ordinavano” loro di fare, in particolare il saluto romano ripetutamente. Un fatto inaudito ed inquietante per una democrazia.
G8: DOMANI SENTENZA DIAZ, NUOVO FOTOGRAMMA DELL'UOMO DELLE MOLOTOV
(ASCA) - Roma, 12 nov - E' prevista per domani mattina a Genova la sentenza del collegio presieduto dal dottor Gabrio Barone sul pestaggio avvenuto nel luglio 2008 all'interno della scuola Diaz. A giudizio ci sono a vario titolo per falso, calunnia e lesioni i poliziotti coinvolti nell'irruzione in quello che all'epoca era il dormitorio del movimento riunito a Genova per manifestare contro il vertice G8. Alcuni importanti dirigenti di Polizia, tra cui Francesco Gratteri, Giovanni Luperi e Gilberto Calderozzi, sono accusati di essere stato coinvolti nella vicenda contribuendo alla falsificazione delle presunte armi trovate all'interno della scuola. In particolare i poliziotti presenti avrebbero arbitrariamente deciso di aggiungere al materiale ritrovato due bottiglie molotov. A quest'ultimo particolare e' dedicata l'ultima perizia consegnata questa mattina dal pm Francesco Cardona Albini e Enrico Zucca che hanno rintracciato su un documentario della BBC un fotogramma in cui si distingue con chiarezza il volto di un dirigente della Digos di Napoli che avrebbe portato le due bottiglie all'interno della scuola. sar/mcc/alf
KATAWEB
G8, ecco la foto del poliziotto che portò le molotov dentro la Diaz
12 novembre 2008 alle 09:21
Ecco l´immagine-simbolo della notte dell'irruzione alla Diaz: un poliziotto in borghese che indossa un casco blu e porta all´interno l´istituto il sacchetto azzurro con le due molotov, la «regina» delle prove false. Si tratta del fantomatico ispettore della Digos di Napoli che introduce materialmente nella scuola le molotov della vergogna, una della prove fasulle con cui la Polizia di Stato avrebbe voluto "giustificare" le violenze e le manette ai 93 no-global. L'immagine è stata estrapolata da un filmato girato da un operatore Rai e depositato dalle parti civili il mese scorso e fa parte di un´inchiesta giornalistica della Bbc di prossima pubblicazione. Leggi l'articolo di Massimo Calandri su REPUBBLICA.
Si riconoscono (nelle 8 foto dalla BBC) il cortile della Diaz, le sagome dei funzionari di polizia che si allontanano. Sullo sfondo le finestre dell´istituto, le stanze illuminate. E a sinistra - piccolino, cerchiato di rosso - il profilo di un uomo sulla soglia dell´ingresso laterale. È di spalle, in borghese, indossa un casco protettivo. Nella mano sinistra stringe qualcosa. È il sacchetto azzurro delle molotov… CONTINUA
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